Text
Pre-vivere il tempo
Dopo la prova di ieri sera qualcosa è cambiato, che sia il fatto che mi sia auto-condizionato, cose interessanti stanno succedendo attorno a me, perchè qualcosa è cambiato dentro di me.
E’ successo esattamente quello che avevo vissuto quando avevo fatto la conoscenza per la prima volta del me stesso dell’...
...altro universo.
Ebbene, mi è venuta voglia di iniziare a tenere traccia dei quello che ho imparato.
Come vedere se qualcosa andrà bene o meno?
Avevo iniziato questo post da una parte facendo una serie di ragionamenti, poi è rimasto lì per un po' e giusto oggi ho visto alcune considerazioni sui generatori manifestati dello Human Design (che sto studiando e di cui faccio parte). Ebbene, so come vanno le cose per la mia definizione a livello di plesso solare: sono progettato per sentire le cose e per capire con l'intelligenza della pancia se la cosa va bene o male, semmai per ponderare ancora un po', setacciare l'energia della situazione e procedere. Sbaglio di rado in effetti, ma soprattutto non sbaglio quando mi si presenta una situazione nel suo contesto ideale. Se conosco una persona educata penso che sia interessante, poi la vedo nella sua birreria di fiducia, se non mi piace scopro prima di qualche problema che non ci legherò o non andremo d'accordo.
Per di più ho anche la definizione a livello della milza, con doppio significato, uno che mi permette di capire subito se la situazione è sì o no, due livello di onda ponderó come detto prima.
Questo, per me è un grande valore e passo avanti nella comprensione di tutti quei momenti eletti che mi succedono, che prima mi hanno fatto pensare di essere uno stregone della foresta, poi un X-man poi ancora un mezzo alieno, poi un mago in mezzo ai babbani di Harry Potter, ora semplicemente me stesso, nato in un momento specifico del tempo e dello spazio.
Bene, molto bene così. Nel libro della Bunnel i generatori manifestanti sono una strana alchimia del creato, qualcosa che fa da ponte tra un vecchio mondo governato dai manifestanti e quello nuovo che avrà il governo in mano ai proiettori, infatti mi chiedo come faranno degli esseri così mentali a essere pratici. Forse avranno bisogno di una figura versatile come me. 😁
Tanti auguri a me che ho capito tante cose oggi, intanto che la mia opera da autodidatta procede nello Human Design.
Immagine: pixabay.com
0 notes
Text
Che cosa fa un trattamento vincente
Questa considerazione è cominciata A scuola quando l'insegnante di Biologia Totale, intanto che parlavamo di rimedi ai conflitti, ha introdotto un piccolo dettaglio sulla bontà di una trattamento o di un rimedio.
La bontà di un rimedio non è solo dettata dalla scelta giusta ma è anche da come l'intero consulto è stato condotto per rendere propenso, il cliente/paziente, a fare quanto gli viene richiesto per produrre il cambiamento necessario.
0 notes
Text
Il cambiamento inizia da me
Ho fatto alcune considerazioni in questi giorni di relativa calma e pausa da quel lavoro che sono romani deciso a lasciare.
Il cambiamento comincia da me.
Dedicato a tutti quelli che ti chiedono un aiuto e poi sperano che tu gli faccia il lavoro.
Sono molto dibattuto. Questa volta il trattamento è stato fatto a due persone che sono anche diventati miei amici.
Trattamento, ovvero massaggio, per poi fare loro il regalo di compleanno della loro analisi strategica. Analisi strategica? Ovvero uso alcune informazioni che ti chiedo per creare un tuo profilo e dire quello che dovresti o non dovresti fare secondo l'idea che tu hai delle istruzioni che non conosci o che hai scritto la schiena.
Due amici che ancora vivono assieme ma le loro strade dovevano dividersi da tempo. Che fare allora?
Tra di loro non si parlano, e io non so, o meglio non sapevo che fare, di conseguenza ho voluto prenderla in amicizia. Tutte le volte che trovavo di fronte a uno di loro due cercavo di dare delle indicazioni generali su come comportarsi nei confronti dell'altro. Ho cercato di pilotare questa fase di transizione andando da uno o dall'altro elargendo consigli che gli permettessero di uscirne senza che la situazione degenerasse.
Non sono mai arrivato a raccontare dati o informazioni in maniera palese, ma solo cercando di far intuire all'altro quello che avrebbe dovuto fare nel rispetto di quello che l'altro stava vivendo. Usare frasi del tipo: lascia stare, è sotto pressione, ci saranno altri momenti. Ho usato anche frasi del tipo: "secondo me è sotto pressione al lavoro", o con il diretto interessato: "capisco che sei sotto pressione al lavoro perch�� probabilmente ci sono persone che la fanno e non sei abituato a gestire queste cose.
Ed è qui che è successo il grande sbaglio, ho dato troppe indicazioni e a un certo punto, visto che non ho gestito la relazione tra loro due direttamente, ho gestito solo gli obiettivi dell'uno o dell'altro, sono stato tirato in mezzo in una discussione (non ero nemmeno presente) dove hanno perso la pazienza e hanno utilizzato le mie parole per uscire dal punto di crisi che avevano creato.
Hanno usato delle mie supposizioni come dei dati di fatto che realmente non avevo dato come accaduti. Ho cercato sempre di usare la buona fede nelle cose che dicevo (anche con il tono e con la maniera di esporre i fatti) proprio perché queste piccole indicazioni dovevano portare solo a pilotare il passaggio da un punto A ad un punto B. E cercavo di pilotare la situazione verso due persone che consideravo amici.
Uno di loro due e ha fatto le scuse dopo aver usato le mie parole per rispondere a tono alla discussione, l'altro ha cercato di riutilizzare le mie parole per fare l'offeso, perché io mi ero permesso di dire cose che non avrei dovuto dire, cose segrete (secondo lui). Non esistevano cose segrete erano solo mie supposizioni (perché era giusto esporre i fatti in questi termini) di conseguenza non avevo esposto nulla, ma tutto quello che è stato detto tra di loro, che hanno perso la pazienza, è riuscito dalla loro bocca come un dato di fatto.
Di sicuro per il futuro, tutte le volte che qualcosa succede e mette assieme due persone, e parlo delle reciproche attività di coesistenza, si devono trovare nello stesso posto di fronte a me (ed è anche deontologicamente corretto) e questo è un fatto che devo ricordare sempre.
Per questo caso, il secondo soggetto mi ha risposto con un messaggio nel quale aveva già tratto tutte le conclusioni che doveva trarre su questa faccenda. Promuovermi direttamente dalla parte del nemico e di conseguenza tutto era lecito per riuscire a venire fuori da una situazione recitando la parte della bestia ferita.
Non mi è piaciuto l'essere mercificato in questa maniera. È una cosa che ho capito è che effettivamente i cambiamenti avvengono solo se questi cambiamenti vogliono essere applicati da noi stessi. In questo secondo caso non è cambiato niente (ho lavorato per niente) sono solo stato usato per trovare dei nuovi espedienti per rispondere a una situazione dove faceva comodo recitare la parte della bestia ferita.
Nel momento in cui scrivo non sono per niente sicuro della prossima azione da intraprendere per sistemare questa situazione (soprattutto verso una persona che ancora considero amica), aspetto solo che la cosa si raffreddi un po' per tutti e troverò un momento per chiarire le assunzioni che sono state fatte erroneamente, anche perché credo che sia importante chiudere le cose con tranquillità.
Personalmente mi ha lasciato molto l'amaro in bocca, mi scoccia il tono, ma mi dispiace il fatto di aver lavorato e non si è capito quello che ho cercato di fare.
Ho voluto fare troppo le cose in amicizia, non è esistita la situazione della buona fede dove stavo lavorando perché una certa situazione arrivasse al suo compimento dando un colpo al cerchio e uno alla botte (cosa che è realmente avvenuta perché in ogni caso questa coppia finalmente si sta dividendo avendo sbloccato alcune questioni puramente logistiche ed economiche). Sono passato automaticamente, strumentalmente, dalla parte del nemico e come tale sono stato trattato per preservare il proprio orgoglio e il proprio "amor proprio".
La cosa è appena successa, di conseguenza forse sto parlando anch'io un po' troppo calore, ma ho capito che il cambiamento comincia da noi e il cambiamento è stato di una delle due persone e l'altro è stata solo una prestazione di servizio.
Vediamo come va a finire.
Ho voluto tracciare questi pensieri per rileggerli in futuro, fare qualche modifica e al limite portare qualche aggiornamento. Insomma ho voluto tracciare questa lezione di vita.
1 note
·
View note
Text
Prima o poi torno... Sto ancora cercando di dare un'anima a questo luogo.
Io, me, medesimo
0 notes
Text
La codifica e la collaborazione
Non lo trovo così strano. Ho visto tranne cose strane di vari livelli.
A un certo punto, intanto che vedo una puntata Sense8, nel momento in cui un personaggio viene aiutato dalla proiezione di un altro a vincere una colluttazione, gli ho chiesto: mi dai la tua codifica post dimagrire venti chili e cambiare le cose?
Lui mi ha detto ok e ho sentito le formiche alla parte sinistra della testa, dietro l'orecchio, zona gestione del femminile, la casa. Ancora adesso sento un certo calore al petto, che scende dalle braccia fino alle mani.
Sapevo già come parlare con lui. L'ho già fatto e mi ha risposto subito.
Mi dice che non è scritto da nessuna parte che io sia grasso e senza coraggio mentre lui il contrario, sui lavora su tante dimensioni, la collaborazione è tutto.
Anche tra me e lui, due distribuzioni probabilistiche della stessa entità.
Vediamo che succede, questa ri-codifica, mi dice, andrà avanti per un po'.
Immagine: pixabay.com
0 notes
Text
Dopo un trattamento
... che cosa rimane.
È incredibile, come cambino le cose con piccoli accorgimenti durante un trattamento.
È venuto da me un ragazzo con il (mio) primo caso di contrattura ai muscoli intercostali. Il naturopata che è in me ha pensato subito a una serie di interpretazioni della cosa: un dolore che viene solo in certe situazioni di stress che non fanno dormire nemmeno la notte, per sparire poi successivamente.
Abbiamo fatto delle attività assieme, oltre un’ora, con oli specifici soprattutto per lo stess, per vedere che nulla succedeva, quei muscoli che rimanevano esattamente uguali.
Poi il colpo finale, 5 minuti di trattamento energetico, Reiki, vedo il ragazzo che si addormenta immediatamente per poi spalancare gli occhi di botto.
Ho sentito una pace immensa, mi sono sentito il mio corpo bloccato ma non avevo paura, questo mi dice.
Tocco ancora quella zona assieme ad altre aree contratte e si erano liberate.
Che cosa succede allora, succede che un trattamento di questo tipo non è tanto la bravura della manovra, piuttosto riuscire a creare un momento dove il tuo soggetto lascia andare il problema.
Quei muscoli che erano concentrati solo a tendersi per resistere a una situazione, perdono il controllo e si riposano.
Ha funzionato!
Qualche giorno dopo mi dice anche che ha ricominciato a fare palestra.
Dopo un massaggio rimane il fatto che si è creata una connessione tra chi dà e chi riceve, qualcosa di sottile si stabilisce e diviene possibile il rompere un meccanismo. L’olio di Lavanda sfiamma, agisce sul sistema nervoso, ma lo scambio di energia ha reso possibile la sua efficacia.
Ho dormito male quella notte, probabilmente per quel problema che ha scatenato le sue contratture, dove io ho dato a lui un po’ di cambiamento e ho lasciato entrare dentro di me la sua tensione.
Ma quello che mi rimane è il fatto che la condivisione è tutto, la divisione tra noi e il prossimo non esiste, basta aprirsi al prossimo, a nuove possibilità, che tutto cambia.
Rimane il fatto che siamo molto più di macchine che necessitano manutenzione, dove il massaggio inteso come una medicina non rimane comunque sufficiente. Rimane il fatto che condividere un momento di esistenza tra due persone cura meglio di mille oli, mille rimedi e mille manovre.
immagini: pixabay.com
1 note
·
View note
Photo
Il messaggio
Sogno 001
Mediamente non ricordo i sogni, e la ragione è che dormo troppo poco per concedermeli.
Comunque… ieri sono andato a letto relativamente presto da svegliarmi questa mattina con calma, quasi.
Devo anche aggiungere che qualche giorno fa avevo parlato con il mio amico Pedro, nome di fantasia, di alcune figure che stiamo vedendo con messaggi del loro arrivo.
Per farla corta…
nel sogno di questa mattina sono in una casa, vecchia, che mi ricorda un po’ quelle case (nord) america dei film, è buio (potrebbe essere perché sto cercando di proiettare un film in una stanza buia) ma sono più propenso a pensare che sia notte.
Sto per vedere un film con il proiettore perché sono certo che debba parlare con qualcuno tramite quella proiezione.
Qualcuno che è venuto per me.
La proiezione inizia, qualche segno circolare, qualche sfarfallio, so che sono i segni del suo arrivo, così posso parlargli. Sono tranquillo ma man mano che sento che sta per succedere mi metto paura da svegliarmi.
Sono sul fianco, vedo il comodino con la sveglia sopra. Siamo all'alba, la luce di fuori entra a strisce dalle tapparelle. Continuo a fissare la sveglia, placido fino al momento in cui mi dico che è ora di alzarmi.
Provo a girarmi sulla pancia ma non ci riesco.
Tanto di nuovo ma niente.
Ancora… sento il braccio della mia compagna su di me ma non è quello che mi ferma, SONO BLOCCATO!
E NON SONO NEMMENO SVEGLIO!
Comincio a dimenarmi per togliermi dalla morsa, sento che quel tizio è al fondo della stanza, fuori dal mio campo visivo. Tento di nuovo e ci riesco. Mi sveglio!
Guardo la mia compagna che sorride, che c'è? mi chiede.
Niente, le racconto il sogno.
Sorride, e rimane con quel sorriso ancora per un po’.
OH CA**O, NON SONO SVEGLIO DI NUOVO!
Ma questa volta lo sono. Le ho raccontato la cosa, aveva troppo sonno per dimostrarsi interessata e siamo rimasti così…
Passa ancora qualche minuto… e mi riaddormento.
Mi ritrovo di nuovo davanti a quella casa, pare una casa al mare, ottocentesca, con una spiaggia molto profonda davanti. È una giornata limpida…. di un colore come quei vecchi film del primo technicolor, caldi e gialli.
Un gruppo di ragazzi mi passa davanti a qualche metro… sono tutti uomini, dalla pelle chiara, capelli mossi un po’ lunghi ma da non arrivare alle spalle. E hanno tutti la stessa faccia. Hanno capelli scuri e mossi, e una faccia lunga e squadrata. Alcuni di loro mi vengono incontro, devo alzarmi! Mi sveglio e scendo dal letto… Per prepararsi al lavoro, e per essere sicuro di essere sveglio.
immagini: pixabay.com
0 notes
Photo
L’approccio Olistico e la via della non-convergenza
Questo post è quello del quaderno della malacopia. Ci sto pensando da un po’ e trovare una mediazione tra le centomila discipline energetico-salutistico-spiritualistico-benessere non solo è complesso, ma pesta nelle parti sensibili di tanta gente che ha fatto di “quella cosa là” il proprio cavallo di battaglia.
La guarigione, termine che per il territorio italiano (dal quale scrivo) rimane in gestione alla sola sanità e ai protocolli medici, viene gestita da:
medicina convenzionale: l’insieme di protocolli della sanità pubblica e della medicina convenzionale
medicina naturale: mediamente parte di tutto quel mondo dei naturopati, omeopati ed erboristi che procedono con un percorso strutturato di trasformazione (o guarigione)
esperiti di alimentazione e bioterapia nutrizionale (marchio registrato): che ricorrono al cibo come via di guarigione
medicina di Hamer, esatto quel tizio che viene nominato per i conflitti di vita che generano le malattie o viene nominato come antisemita tutte le volte che non si hanno argomenti per parlare del suo lavoro (anche Benito Mussolini è stato un dittatore ma alcune cose inventate da lui sono ancora parte delle conquiste sociali italiane - hello? pensione?)
medicina tradizionale cinese: e il fatto che viene gestito il problema del paziente in seno al suo contesto
medicina energetica: praticata da tutti coloro praticano quella branca di discipline, spesso orientali, che convogliano energie e aure secondo diversi processi di trasformazione
pulizia energetica: per tutti coloro che si vogliono differenziare dal punto precedente andando a creare sedute lunghissime di “travaso energetico” dal quale far emergere una mappa nuova ed in equilibrio
esperti di antiche metodologie: tutte quelle pratiche che nascono da vecchi protoccolli, papiri ecc...
preghiera
interventi degli angeli
intervento del Cristo (sia nella modalità prima del concilio di Nicea che dopo quando è diventato Dio anche lui)
Miracoli
Meditazione e attivazioni energetiche di guarigione.
Ok, alla fine della lista ho cominciato a sfumare, mi scuso se pare che abbia meno rispetto per gli ultimi punti, sono io che non mi occupo meno dei punti finali.
Tutti tutti questi canali di cambiamento (pardòn, guarigione) funzionano. E non sto parlando di un termine generico come i miracoli, parlo del fatto che un giorno ho un problema piccolo o grande e il giorno dopo sparisce.
Il giorno prima (figurativo) c’era qualcosa che anche un medico del punto numero uno, ha visto e fatto analizzare e un momento successivo di questo processo il problema sparisce.
E allora, chi ha ragione?
Hanno ragione tutti, ovvero ogni mezzo è funzionale al cambiamento (o guarigione) del soggetto.
I signori del punto 5 affermano che un problema è legato al contesto in cui si manifesta.
Togliendo il problema di un cucciolo che nasce già malato, e quindi la problematica va trovata tra gli ingredienti che sono stati usati per creare la sua nascita, ogni malattia si genera da un vissuto, dal fatto che qualcosa nella vita non sta andando correttamente e produce una reazione nel proprio corpo.
Da questa ultima frase hanno ragione anche tutti coloro che partono dal punto sei al punto otto, perchè se tutto quello che abbiamo attorno a noi è lo specchio di quello che si genera dentro di noi e viceversa. Ed è interessante il lavoro statistico fatto negli ultimi 30 anni dai signori della medicina germanica del punto quattro, perchè molto spesso si è scoperto che uno determinato stato di vivere produce una serie di comportamenti anomali nella biologia del nostro corpo.
Anche il non muoversi, non è necessario che sia attività sportiva in sé, produce le sue conseguenze, facendo trasformare il nostro corpo nella misura del suo utilizzo. E perchè non faresti attività fisica? Perché non è nel tuo vissuto di quel momento, perchè il superare un ostacolo è un problema, perché quello che ti serve per andare avanti è quella fetta di torta la sera per avere quegli zuccheri che ti rilassano andando a sovraccaricare il fegato o quanto altro.
Quelli che hanno vinto facendo sport sono coloro che non hanno perso peso in sé, ma che hanno vinto un meccanismo che li vedevano solo in difesa.
E alla fine se hai fede, ma non quella molle e insipida paura della dannazione che ti obbliga a fare cose solo per togliersi l’obbligo, iniziano ad avere ragione anche coloro che trattano la materia dal punto 9 in avanti. E perchè?
Perché se sai che Dio c’è, qualsiasi forma esso abbia ed è giunto il momento di avere quanto gli chiedi, quella cosa arriva.
E anche qui non è stato il potere della preghiera intesa come un’attività meccanica che ti mette sempre al riparo dal senso di colpa (inculcato da qualcun’altro) è il ringraziare Dio per qualcosa che ci ha già dato.
A questo punto?
Eh... a questo punto serve parlare di tutto quello che è funzionale al nostro vissuto, dove è importante soprattutto sapere che tipo di persona abbiamo davanti, senza trattarlo solo come un “paziente” che ha una patologia che deve essere inserita nei parametri di un tabulato.
Convergenza e unificazione?
E’ quello che viene praticato da tutti coloro che applicano quello che hanno imparato nel tempo (medico e meno medico) per arrivare a usare quel metodo che serve e che fa presa andando a dipingere un quadro possibile nella mente dell’assistito (o paziente) che cambia le cose.
Da qui ci sono coloro che si ammalano di cancro e guariscono con la chemioterapia e quelli che muoiono, ci sono quelli che perdono cento chili con una dieta ipocalorica e poi riprendono tutto e quelli che hanno inserito due ore di sport alla settimana (o attività di movimento generica) perchè hanno vinto il meccanismo che ha generato il problema.
E quelli che non sono per la convergenza?
Non ci sono tante parole da dire, ci sono questioni che esulano dal metodo da applicare, molto personali. Facciamo il caso più facile: prendi qualcuno che ha speso tutta la sua vita nel costruire una teoria, ci ha speso tempo, denaro, energie, andando contro al suo mondo attorno che gli ha confezionato gli ostacoli; su questi ultimi vengono costruiti tutti i meccanismi (anche) di odio (?) e idiosincrasie (?); che cosa ne viene fuori?
Anche l’operatore ha il suo vissuto, anche l’operatore ragiona nella sua buona fede, e alcune volte anche l’operatore si fa due calcoli.
Da qui non tutti iniziano ad “avere ragione”.
immagini: pixabay.com
0 notes
Quote
Vediamo quello che ci aspettiamo di vedere
Interstate 60
0 notes
Quote
Vedo il cambiamento che mi aspetta dentro e fuori di me
il mio messaggio nella bottiglia al universo
1 note
·
View note
Photo
Dobbiamo iniziare da qui
Sono passato finalmente da qui al fine di un processo di considerazioni o a inizio di un processo alchemico, per quanto tutto è un processo alchemico perchè tutto muta e noi con esso.
Tutti gli alchimisti da quando noi ci siamo elevati sopra alla collettività animale (solo perchè il nuovo cervello si ha aggiunto all’altro generando la capacità di creare dei mondi) hanno capito che tutto avviene non per volere nostro ma per concertazione della nostra energia con quella che abbiamo attorno, dove il nostro volere modella il divenire che abbiamo attorno per darci quello che chiediamo.
E ora iniziamo a mettere in ordine gli eventi che stanno per arrivare.
immagine: pixabay.com
0 notes
Text
L’ospite in casa
Non so che cosa significhino queste parole, ma credo che sia giunto il momento di tenerne traccia. Non credo mai a tutto quello che vedo, e non credo mai a qualcosa per l’applicazione di regole che leggo sui libri, ma qualcosa di importante succede e tenere traccia di quello che vedo diviene importante per la mia esperienza di vita.
Spesso, nella parte più buia della mia casa, non battuta da nessuna finestra arriva qualcuno, non lo vedo, sento che c’è. E i miei gatti iniziano a miagolargli contro, come se lo annunciassero.
La cosa sta ancora succedendo.
E’ passato qualche giorno dall’inizio di questo post e la cosa sta succedendo meno. Sono abbastanza certo che le mie giornate siano un po’ troppo piene di quella meccanica futile della vita moderna: fatta di lavoro, dettagli, gente che lavora nella comunicazione e che forse un po’ troppo spesso parla ascoltando il proprio fegato invece del proprio cuore.
E cosa succede alla fine della giornata? Usando i termini delle forme pensiero, so forma una enorme eggregora che ci isola da quello che abbiamo attorno.
Ma quando arrivano che succede?
I miei gatti, che sono certo siano in questa casa per presidiare un habitat in cui vivere e far vivere la parte più alta di noi stessi, inziano a miagolare, a puntare la parte più buia della nostra casa, l’entrata, e a miagolare per indicare che qualcosa non gli va bene.
Ci sono due tipi di ospiti: quelli che sono morti e quelli che non sono ancora nati.
Entrambi indicano una cosa brutta che è successa: un ospite “morto” significa che la sua essenza rimane in questo piano dell’esistenza dopo essersi staccato dal corpo, si ha una sensazione di freddo, di qualcuno che ha perso il calore del proprio corpo. Vengono per aver un aiuto.
Il secondo, un ospite non ancora nato significa che l’anima è qui, ma non si è incarnata, è un bambino che non nascerà.
Queste sono cose che sto imparando man mano che si va avanti, man mano che succedono delle cose e
0 notes
Text
Sono stanco di essere sempre quello che tira la carretta
Ma davvero stai studiando?
Senti, voglio fare il tuo paziente!
Quando ci parliamo che sono stanco di tirare sempre la carretta? credo di aver capito alcune cose e ci siamo parlati spesso di fisica quantistica, ma qualcosa ora non sta prendendo la direzione giusta, più andiamo avanti e più la vita personale e quella lavorativa stanno prendendo strade inconciliabili.
0 notes
Text
Io ho sempre male, ma quel dottore è bravissimo, lo dicono tutti
Sai ci penso spesso e credo di essere al buono, ormai sono due anni che faccio tanti cambiamenti, e credo che nel mio percorso sia arrivato al buono, manca un piccolo dettaglio, ma sono certo che ci sto arrivando. Mi chiamo Andrea, arrivo dalle montagne della Valle d’Aosta. La dottoressa mi dice che miglioro, ma io ho male. Ma ti assicuro, ho parlato con tutti, quella dottoressa è bravissima, arrivano da tutta la regione, prendo anche appuntamento per mesi, ho parlato con tutti.
I
Ne abbiamo parlato spesso, mi ricordo tutto quello che abbiamo fatto assieme. E alla fine sono d’accordo con te sul fatto che il percorso deve essere portato avanti con una persona sola.
Ricordo la prima sera quando sono andata a casa dopo il trattamento Reiki e ti giuro che sono stata bene per qualche giorno, da qui ho capito che è tutto nella mia testa. Ma non ho ancora capito che cosa si è rotto. Non ho ancora capito che cosa ci sia di rotto.
Certo il fatto che poi sia sempre a casa a cercare lavoro assieme ai miei non mi aiuta per niente.
L’altro giorno ho fatto un trattamento di Theta Healing, sai che è proprio forte. Credo che lo farò ancora.
E ancora vado da quella dottoressa, ti giuro che è bravissima.
II
... continua....
0 notes
Text
Se non avessi delle regole mi metterei a piangere
Ti porto la mia testimonianza, arriva dalla lontana Sicilia. Mi chiamo Matteo, sono il secondo di tre fratelli, il figlio di una mamma in sedia a rotelle e di un padre che ho cacciato di casa con le mie forze. Non riesco a trovare lavoro.
I
Sono alla disperata ricerca di un lavoro e se non lo trovo entro poco tempo finirò i soldi e dovrò chiedere a uno dei mie tre fratelli di ospitarmi, alla peggio tornare anche da mia madre, ferma sulla carrozzina da qualche tempo per le conseguenze di un diabete di secondo livello che sta peggiorando continuamente.
La cosa che continuo a non capire di questa situazione è come non sia mai possibile concretizzare niente, arrivo anche al secondo colloquio e la cosa si ferma, pensa che l’ultima volta ho fatto un colloquio di gruppo, in cui c’erano delle prove da superare, per il fatto che già lo conoscevo mi sono messo io d’accordo con tutti gli altri per superarlo come già sapevo. E anche qui, ho fatto una bellissima impressione ma poi non se n’è fatto più niente.
Sono in una situazione insostenibile non dormo praticamente mai, se mi mandassi un messaggio nel cuore della notte sono lì sveglio che cerco lavoro, dai, prova, mandami un messaggio questa sera e vedi che mi trovi comunque lì.
Ho provato di tutto, ho fatto praticamente il giro di tutta l’isola e sto iniziando a spostarmi sul continente, perchè ormai devo trovare qualcosa. E tutte le volte che porto il CV da qualche parte, che sia per email, vado anche di persona sai, cerco di stringere le mani delle persone che conosco, mi trovo sempre una qualche bimba minchia che vado poi a cercare sui vari siti del lavoro e sui social e scopro la stagista, o quella che è appena arrivata dal diploma.
Mi sono un po’ rotto sai, anche perchè non riesco a stare zitto, ormai li conosco talmente tutti che quando vado batto la mano, si ride e si scherza.
Ci ho pensato sai alla tua domanda, che la gente alla fine non mi prende in considerazione perchè sono troppo feroce nelle cose che dico e potrei essere una problema per chi mi prende a lavorare, ma io sono fatto così, mi è costato parecchio. Io le balle non le voglio raccontare.
Un problema che mi hanno messo su è il fatto che non ho la macchina, eh... la patente non l’ho rinnovata perchè non avevo i soldi per farlo. E questo è un grande scoglio, ma io le balle non sono capace a raccontarle. Mi viene una cosa, sarà che ne ho sentite troppe in questi ultimi anni....
E pensa che sono andato a parlare con il dottor D’Eusanio, e la dottoressa Astolfi, mi hanno detto che alla domanda: sei auto-munito devo rispondere di si. Anzi, dico che la sto facendo giusto in questo periodo, anche se loro mi hanno detto che non hanno nessun diritto di confutare quello che gli sto dicendo.
Insomma, sulle balle mi viene quella cosa, ne ho sentite troppe.
Sapessi le balle che ho sentito da mio padre, alcolista, che ho dovuto cacciare di casa con le mie forze, ero stanco di essere picchiato, di vedere mio fratello picchiato, tra l’altro anche lui ha il diabete, ha sempre mangiato di merda lui. Poi la cosa è ancora peggiorata quando la sua fidanzata l’ha mollato dopo una lunga lista di corna, che gli ha fatto lei.
Poi aggiungi il fatto che sono stato fermo sei mesi per un’operazione agli occhi, non riuscivo a vedere bene, anche per colpa delle medicine (tra parentesi, sono certo che erano sbagliate).
Poi non è mica finita qui, in due anni devo aver fatto scoppiare 7 caffettiere, io faccio il caffè come sempre e alla fine non sale, si stacca un pezzo, si toglie la saldatura del filtro, salta la valvola. Mi sa che per un po’ mi metterò a bere il caffè solubile scaldato al microonde.
No guarda, io non sto cercando la mia strada, voglio solo trovare il lavoro e fare quello per il quale mi sono preparato, pensa che dall’altra volta che ci siamo parlati ho fatto anche il patentino, e una di quell bimbe minchia mi ha detto che non andava bene perchè non conosceva l’istituto che me lo aveva erogato, una diciannovenne che non sapeva niente, sempre di quelle che poi vai a trovare su linked-in come stagista.
Se non facessi così non ce la farei, ne ho viste troppe in questo periodo, se non facessi così non saprei come fare, mi viene da piangere.
II
Allora, iniziamo quindi, sono andato dalla mia amica e mi ha fatto anche lo sconto. Mi hanno detto che la dose che mi hai dato non è abbastanza alta, dice che invece delle 4 gocce la mattina e le 4 la sera dovrei almeno iniziare con 4 la mattina, 4 a metà giornata e ancora 4 a fine della giornata. Oppure mi hanno anche detto di fare sette le mattina e sette la sera.
Ok ok, allora facciamo come dici, iniziamo piano e vediamo che viene fuori e ci sentiamo a fine settimana.
III
Questa notte sono crollato come un sasso! Non ho nemmeno sentito il tuo messaggio di prova, bastardone. :)
Ma questa mi pare proprio roba buona! :)
Ma è normale che sento il pavimento che mi balla sotto ai piedi? Fiigo!
Dai, ci sentiamo a fine settimana come dici che facciamo il punto, se c’è qualcosa ci sentiamo nel mentre.
Grazie!
IV
Come andiamo?
Sai, prima di tutto il mio amico non mi riconosce più, dice che sono diventato più tollerante, sai quello stalker che mi tempesta di messaggi tutto il tempo? Ecco, dice che non mi riconosce! Mi pare che funzioni bene!
E la mia amica che ha l’erboristeria mi ha confermato che questo fiore lavora sulle emozioni, di conseguenza cambia quello che succede attorno a me.
Ci sto pensando in questi giorni, domani ho l’incontro con i miei Tutor, una ragazza lavora all’agenzia X e l’altro alla Y. Mi sa che faccio a tutti e due un discorsino, li prendo da parte e gli chiedo quando posso andare da loro per capire come sistemare questa situazione.
Lo so, il colloquio con il tutor lo faccio al centro dell’impiego, quindi non possono essere tanto parziali, ma li prendo da parte un momento e glielo chiedo. Insomma, mi conoscono ormai da anni, dici che non sia possibile iniziare a prendere in considerazione una situazione che conoscono per bene?
Intanto lo faccio, non è possibile che dopo otto colloqui in un mese, ti ripeto, in un mese, non si sblocchi questa situazione. Si deve sbloccare, è ora.
Non ho mai fatto niente del genere, ma mi sa che sia ora. Ci sentiamo domani allora e ti dico come è andata a finire e vediamo se cambiare il fiore come mi dici.
Me lo dicono anche loro che questa situazione è anche quel tizio che mi ha chiamato domenica scorsa, ho aspettato, gli ho detto che non avevo problemi di viaggio anche non ho la macchina al momento e ha scelto un’altro.
Iniziamo a prenderla con un approccio diverso.
Poi scrivimi come devo prendere Sweet Chestnut.
Ciao!
0 notes