“Voi siete Mia Stirpe: soli nel resto dell’esistenza, voi siete la mia sola compagnia, incatenati l’Uno agli altri per l’eternità. Saremo come i padri che sono legati ai propri figli ed i figli che lo sono ai propri padri.”
Il Libro Di Nod
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"Non Abbracciare Amore, perché Amore nel Mio Abbraccio crescerebbe freddo, appassirebbe, e morirebbe."
Il Libro di Nod, "Sulla Progenie".
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Flusso eterno
Terra fredda ai piedi
Storie contorte
Haiku, Ghost Of Tsushima
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Non si può uccidere nulla che abbia intenzione di vivere
Zelda Fitzgerald, “Lasciami l’ultimo valzer”.
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Sonnambuli
Odi come la luna richiama la tua devozione?
Siam cuori martellati che di notte gridano, sospirano.
V’è quel vento che bussa, vuol graffiare la tua gota
Vuol rivendicar l’anima di chi di notte Orfeo rinnega.
Non v’è Tramontana che tenga guerra,
Il richiamo è per coloro che nel silenzio
Odono le loro membra gridare,
Un grido di resa, che pietà chiede.
Il sarcofago della notte è un timore,
Ne sentiamo la paura,
Ma lo rivendichiamo come unico compagno.
V’è piacere nell’andare incontro alla sofferenza?
Adagiamo la mente nell’unica notte,
Notte di tamburi, e fuoco.
Bruciamo mentre la notte ripara un silenzio
Incontenibile, frustrante, doloroso.
Camminiamo, noi, sonnambuli
Sognatori ad occhi aperti,
Strisciamo le dita sulle mura della vita,
Il fiore del poeta ha un prezzo.
…odoriamo l’oleandro stringendo
Tra le dita sanguinanti rose colpevoli.
● Hekate ●
naisshar
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Cieli
Pensier cigolante,
Nubifragio d’attese,
La bilancia del saper e dell’incognito.
Perdo l’arché,
rinnego razional veduta,
Navigo tra cieli inattesi.
● Hekate ●
naisshar
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“dolce amara indomabile belva [...]”
- Saffo sulla rupe di Leucate -
- Miguel Carbonell Selva - 1881, olio su tela
dimensioni 250 x 170 cm. "Museo del Prado”. Madrid
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Brezze di vita, frammenti d’amore, ciclico ritorno.
naisshar
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“Invano il sognatore rovista nei suoi vecchi sogni, come fra la cenere, cercandovi una piccola scintilla per soffiarci sopra e riscaldare con il fuoco rinnovato il proprio cuore freddo, e far risorgere ciò che prima gli era così caro, che commuoveva la sua anima, che gli faceva ribollire il sangue, da strappargli le lacrime dagli occhi, così ingannandolo meravigliosamente”
FËDOR MICHAJLOVIČ DOSTOEVSKIJ
Le Notti Bianche
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Lettere
Pagine colorate, vuote, sibilanti.
Lettere consumate, odo il canto dell’amore.
Le senti lacrimare,
eppur canti, e ti dimeni.
piangi, e sorridi.
lugubre serpente.
Decanto, la canzonetta
nel ciglio dell’onirica notte.
● Hekate ●
naisshar
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