mineraldreamer
Conversazioni impossibili
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Un luogo nella mente.
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mineraldreamer · 7 days ago
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Cronache del cancro - 3
Oggi una bella giornata: gita fuoriporta a Torino per andare a vedere lo spettacolo di Albanese.
Come si viaggia con un malato grave di cancro?
Non è facile: la sera prima si preparano tutte le medicine.
Da pochi giorni usiamo la morfina per controllare il dolore, quindi si prepara il beauty con il portapastiglie già pronto per il giorno dopo: mattina, pranzo, pomeriggio e sera... Poi una boccetta di morfina solfato in gocce nel caso il dolore aumenti e sia necessario controllarlo. Poi tutti i medicinali accessori: quelli per la diarrea e quelli per la nausea. Un paio di tachipirina 1000, che non si sa mai!
A questo si aggiunge poi una buona scorta di fazzolettini, alcuni pannoloni per la giornata, rotolo di carta igienica, due cambi di biancheria.
Sempre utile una copia della cartella clinica: se sta male e devo portalo al pronto soccorso, la cartella clinica fa risparmiare tempo!
Una bottiglia d'acqua e un bicchierino: quest'ultimo non serve per bere, ma per diluire le gocce di morfina alla bisogna... mica gliele puoi dare senza diluirle!
Ma insomma, nonostante i timori iniziali il viaggio è andato bene. Qualche giramento di testa, ma nulla di che.
Abbiamo fatto anche una bella passeggiata, visto la panchina degli innamorati...
Ho assaggiato la pizza al padellino, e francamente non mi ha entusiasmato!
Infine, per dire, sono riuscito perfino a godermi lo spettacolo di Albanese: un mirabile mix di comicità ed intelligenza.
La cosa migliore è che Gerges ha adorato questo spettacolo, era felice! E tutta questa fatica è valsa la pena se lui è felice!
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mineraldreamer · 14 days ago
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Cronache del cancro - 2
Dopo una quantità di alcool non indifferente mi rendo conto di quanto vorrei fuggire.
Ma non puoi rifugisrti sempre nei sogni. Non puoi scappare sempre dalla realtà.
E ti toccs ammettere che sai bene che presto non ci sarà più.
Che vita schifosa. cazzo...
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mineraldreamer · 14 days ago
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Cronache del cancro - 1
Nessuno può immaginare quanto sia difficile vedere ogni giorno il dolore negli occhi della persona che più ami al mondo.
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mineraldreamer · 1 month ago
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Ciao, 2024
Cosa mi ha portato questo anno?
Dolore.
La scoperta del cancro di mio marito.
La sua sofferenza. Il mio dolore.
Mia madre che sta male. Io che devo farle da badante e gestire i suoi sensi di colpa perché per stare dietro a lei non riesco a stare dietro a mio marito.
Sono stanco.
Non so cosa fare.
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mineraldreamer · 1 month ago
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Il divoratore di corpi
Il cancro: il divoratore di corpi e di vite. Ti consuma mentre sei ancora vivo, un pezzo alla volta. Ogni giorno ti strappa via qualcosa, brandello dopo brandello. Il dolore cresce, mentre la speranza si spegne lentamente.
Guardare la persona che ami di più al mondo consumarsi in questa agonia è insopportabile. La persona con cui immaginavi di condividere il resto della tua vita si allontana, inesorabilmente.
E allora capisci che presto non ci sarà più un "noi".
Ieri ho dovuto aumentargli gli antidolorifici. Non gliel'ho detto: voglio che creda ci sia un miglioramento.
Lui, almeno, non soffre. Io invece soffro come mai prima d'ora. Non c'è nulla che io possa fare. Sono inerme, sospeso in un'attesa che sembra infinita.
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mineraldreamer · 5 months ago
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Fuck fascism then fuck me.
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mineraldreamer · 5 months ago
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CANCER
Se non ci siete passati, non potete capire: io non ho la forza di spiegarlo.
Affrontare il cancro del proprio compagno è un’esperienza devastante che mette a dura prova ogni aspetto della vita. Il dolore inizia dal momento della diagnosi, quando l’angoscia di una realtà imprevedibile si insinua nelle giornate. Si prova un senso di impotenza, sapendo che non si può fare granché per alleviare la sofferenza fisica del proprio partner. Ogni cura, ogni visita, ogni risultato medico diventa una montagna russa emotiva che logora, lasciando poco spazio per la serenità.
Il dolore non è solo fisico o emotivo, ma esistenziale. Si arriva a interrogarsi sul futuro, sul tempo che resta da passare insieme, su come gestire l'incertezza. Vedere il proprio compagno soffrire, perdere le forze ma combattere con coraggio mentre si è costretti a fare da spettatore, porta un senso di colpa e di frustrazione. Eppure, è proprio in quei momenti di vulnerabilità che si scopre un legame ancora più profondo. L'amore diventa una forza, un'ancora di salvezza che permette di affrontare insieme le difficoltà, anche quando la paura diventa schiacciante.
Il dolore del caregiver spesso viene messo in secondo piano, ma è reale e va riconosciuto. Non è facile prendersi cura di qualcuno quando il proprio cuore è spezzato. La speranza diventa fragile, ma anche necessaria, e i piccoli momenti di gioia o di normalità assumono un significato immenso.
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mineraldreamer · 9 months ago
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LA RAGAZZA E IL MOSTRILLO
C’era una volta una giovane ragazza innamorata della vita che passava le sue giornate nell’entusiasmo dei colori del mondo.
Aveva un sorriso per tutti, soprattutto per quelli che non lo meritavano, e passava molto più tempo a osservare le emozioni sul viso degli altri che non a guardare il proprio nello specchio.
Un giorno, mentre passeggiava per un viale alberato, sentì una forte fitta alla gamba e, rivolto lo sguardo verso il basso, vide un terribile mostrillo che aveva chiuso i suoi denti aguzzi sulla sua coscia.
Scusa - disse lei con gentilezza - ma perché mi stai mordendo la gamba?
Perché sono un mostrillo mordi-gambe - rispose lui (aveva due bocche) - e indovina un po’ qual è la cosa che faccio meglio! 
Ma perché hai scelto me? - domandò la ragazza, che sentiva il dolore aumentare - Io ho davvero molte cose da fare e vorrei che tu mollassi la presa.
Non voglio, anzi, non posso… purtroppo oltre a essere la cosa che faccio meglio è anche l’unica cosa che so fare. Ho scelto te perché… perché… perché sono un mostrillo mordi-gambe e tu ne avevi una da mordere!
La ragazza non si scoraggiò e decise di andare dall’esperto di mostrilli della sua città ma mentre percorreva la via che portava al suo studio, si accorse improvvisamente che era autunno e che le foglie morte vorticavano sul marciapiede.
Che strano - pensò perplessa - quando sono uscita di casa sono sicura di aver visto i boccioli di rosa nel giardino della vicina e che i passerotti stessero raccogliendo i ramoscelli per costruire il nido…
Senti - chiese rivolgendosi al mostrillo - non è mica che hai sostituito la primavera con l’autunno?
No - rispose il mostrillo - io l’unica cosa che faccio è mordere gambe. E per sottolineare la cosa strinse di più i suoi denti affilati.
Ahia! - urlò la ragazza e i passanti, imbacuccati nei loro impermeabili grigi, strinsero gli occhi con sospetto e affrettarono il passo. Ora faceva decisamente freddo e la pioggia sottile sembrava aver lavato via ogni luce dal paesaggio.
Zoppicando, la ragazza finalmente giunse allo studio dello specialista di mostrilli e dopo una breve attesa (in realtà fu breve solo sull’orologio ma non nel suo cuore) fu fatta accomodare.
Oooohhh, guarda! - disse l’esperto di mostrilli, infilandosi un paio di occhiali e piegandosi su un ginocchio - uno Skelodaknio morsuro, comunemente conosciuto come mostrillo mordi-gambe!
La ragazza sgranò gli occhi - E… è una buona o una cattiva notizia?
Dipende - disse l’esperto, tirandosi su - Entrambe. La cattiva notizia è che era meglio se non le avesse morso la gamba e la buona notizia è che morde senza mangiare. O meglio… possiamo fare in modo che non la mangi.
Quanto tempo ci vorrà per mandarlo via? - chiese la ragazza speranzosa.
Lo sguardo dell’esperto si fece triste - Beh… non possiamo mandarlo via. Però le posso dire con ragionevole certezza che una volta spruzzato con questo preparato galenico, lui si limiterà a stare attaccato alla gamba senza che gli passi per il suo cervello di mostrillo di mettersi a mangiare più in alto. 
Alla ragazza cadde il mondo addosso - Ma io devo fare tantissime cose! Conoscere persone! Visitare luoghi! Essere prima una mamma e poi una nonna! Adesso non potrò mai più fare nulla di tutto questo!
L’esperto fece un sorriso ancora più triste e le porse uno spray - Lo spruzzi sul mostrillo una volta al giorno per un mese… vedrà che smetterà di morderla così forte e poi ci vedremo periodicamente per tenerlo d’occhio.
La ragazza uscì dallo studio, con le lacrime agli occhi, ma per i trenta giorni successivi seguì scrupolosamente le istruzioni, spruzzando il rimedio sul mostrillo e poi sdraiandosi tutto il giorno sul divano, debole per gli effetti collaterali dello spray repellente.
Giorno dopo giorno, spruzzata dopo spruzzata, pian pianino si rese conto che in effetti il mostrillo sembrava essersi rimpicciolito e che i suoi denti, ora minuscoli, non stringessero più come prima.
Mi hai rovinato la vita! - gli disse un giorno - Avevo un sacco di progetti per il mio futuro e adesso non posso più realizzarne neanche uno!
Io mordo gambe - disse il mostrillo con voce piccina e stridula.
E hai distrutto il mio futuro! - gli urlò contro la ragazza.
Io mordo gambe - ripetè il mostrillo - Il futuro è troppo grosso da mordere. Mi hai fatto diventare piccolo e debole… non riesco a mordere il futuro. Ma se tu rimpicciolisci pure quello forse ci riesco. Dai… manca poco oramai.
E la ragazza, allora, inspirò forte dal naso, si tirò su dal divano su cui era stata sdraiata così a lungo e dopo aver pestato con forza il piede a terra e fatto sobbalzare il piccolo mostrillo disse - SENTI, TESTA DI CAZZO! AFFONDA PURE QUEI TUOI FOTTUTISSIMI DENTI NELLA MIA GAMBA MA NON OSARE NEMMENO DARE UNA SBIRCIATA AL MIO FUTURO! È MIO E NESSUNO AL DI FUORI DI ME PUÒ DECIDERNE IL COLORE, LA FORMA E IL PROFUMO!
TU NON HAI ALCUN POTERE SU DI ME!
E il mostrillo, se possibile, si fece ancora più piccolo e da quel giorno in poi, prima di ogni visita di controllo dall’esperto di mostrilli, non potè fare a meno di tremare al solo pensiero di cosa gli avrebbe fatto la ragazza se solo avesse provato a dare un morsetto al suo splendido e luminoso futuro.
FINE
Questa storiella è dedicata a @surfer-osa, che domani deve andare alla visita annuale dall’esperto di mostrilli mordi-gambe, ma vale anche per tutte quelle persone che non sono riuscite a sconfiggere il proprio e che, bene o male, devono conviverci <3
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mineraldreamer · 11 months ago
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‘A beginning is a very delicate time. Know then, that is is the year 10191.’
Dune (1984)
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mineraldreamer · 1 year ago
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E domani
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mineraldreamer · 1 year ago
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mineraldreamer · 1 year ago
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mineraldreamer · 1 year ago
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Naoyuki Katoh, 1984
scan
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mineraldreamer · 1 year ago
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Edge of Darkness by Ben J
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mineraldreamer · 1 year ago
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Night’s Gaze, 2023 - oil on wooden panel. — Annie Stegg Gerard (American, b.1982)
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mineraldreamer · 2 years ago
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Lou Feck
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mineraldreamer · 2 years ago
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Richard Clifton-Dey’s “Behemoth’s World,” used on the cover to Blue Öyster Cult’s 1980 album “Cultösaurus Erectus.”
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