Martina deriva da Marte, la dea della guerra. "Sarà per questo che sei perennemente incazzata." 24, Rome.
Don't wanna be here? Send us removal request.
Text
02:17
Oggi dopo aver visto il film con te, mi sono resa conto di quanto sono fortunata.
Fortunata di avere accanto una persona meravigliosa come te.
Ti guardo mentre stiamo a letto ma non riesci a dirti nulla, mi viene un groppo alla gola e non mi escono le parole, ti vorrei dire che sei una persona bellissima e meravigliosa.
Che forse dopo tutto il caos che mi ha circondato avevo proprio bisogno di qualcuno così nella mia vita a rendere le cose semplici, facili, per niente complesse.
Ti vorrei dire grazie per questo ma ti guardo e le parole non escono.
Te lo dico qui, nel mio spazio sicuro.
Grazie per essere così meraviglioso.
0 notes
Text
00:08
Sto sul letto ad ascoltarti cantare i Coldplay, alternata da chitarra o piano, che ti guardo e vorrei dirti tante cose ma mi limito ad alzarmi riempirti di baci e rimettermi a letto ad ascoltarti.
Ascoltare la tua bellissima voce, sbirciare e vedere che ti giri ogni tanto a guardami, che nelle note che suoni ci sono tutte le tue emozioni e un po’ di incertezze.
Vorrei dirti che questa estate è stata una delle più belle.
Perché l’ho passata insieme a te, a vedere posti nuovi, mangiare, ridere, scherzare, dormire appiccicati nonostante il caldo, a sfoggiare senza volendo gli stessi outfit e a mancarmi da morire quando sei partito poi con i tuoi genitori.
Spesso ho pensato di raggiungerti così all’ultimo, senza preavviso ma non era giusto e sono rimasta ad aspettarti contando i giorni che mancavano.
Volevo dirti anche che Settembre faceva paura ma insieme a te è bellissima.
Che vederti più spesso mi fa sentire la persona più felice al mondo, che vorrei dormire tutte le notti con te ma vanno bene anche tutte le sere improvvise che rimango da te.
1 note
·
View note
Text
7:44
lunedì. 1 agosto.
Dopo una settimana che sembrava di stare in paradiso, cambia tutto.
Io cambio casa, te parti per 5 giorni, 5 giorni che saranno essere sdraiata sul divano, uscire con Lassy, disegnare a più non posso, vedere la tv, parlare con mamma e tenermi pronte per le vacanze insieme.
Ieri sera a casa, mi hai fatto sentire serena e tranquilla, ti ringrazio per questo, avevo un po’ paura onestamente, paura che mi sarebbe preso un attacco prima di pensare perché i pensieri mi stavano devastando ma gli abbracci, i baci e le coccole hanno aiutato tanto.
“Marti sarò stanco e farò le ninne ogni sera” li mi hai spezzato, penso di aver riso tantissimo.
Però ti posso dire la parte che preferisco?
È quella in macchina, dove mi hai detto dammi un bacio per ogni giorno che non ci sono e quando siamo arrivati al Venerdì, hai fatto “No, quello te lo do di persona.”
Io ho pianto di nuovo anche là però di felicità.
0 notes
Text
00:52
Ho scritto alcune cose che mi hanno fatto pensare un po’ sai?
Certo che non lo sai, non stai nella mia testa.
Continuo a scrivere di te ovunque, perché sei il mio tutto al momento.
Non puoi capire quanti danni hai fatto quando sei entrato nella mia vita.
Io manco me lo aspettavo e poi ci ritroviamo le sere a parlarci di cose.
A piangere perché hai messo quella storia di noi due che cantiamo al concerto e ti do un bacio sulla guancia, lo vedo e faccio “Cavolo sai che sei bello. Un sacco.”
Perché penso che tutta questa magia si spezzi da Settembre e che ognuno si farà la sua vita, perché siamo grandi sai? Che i nostri 25 anni pesano come due macigni anche se non li senti a primo impatto.
Che con te è tutto bello ma è anche, mettiti la giacca che trampo sparo e non so come difendermi dai tuoi colpi sparati così a freddo.
Ricordi quando ti ho detto che “ai miei sentimenti ci penso io?“
Ci sto pensando sai ?
Sono pesanti ogni tanto, sono grandi come due macigni e non so come liberarmene, perché è tutto bello ma non è bello il mio limbo, non mi fa stare tranquilla, mi fa stare male.
0 notes
Text
23:10
Sono a letto e penso a questi giorni.
Alle mille cose che abbiamo fatto, alle volte che ho preso il taxi per raggiungerti, alle volte che ti ho aspettato fuori dalla metto in attesa del tuo arrivo.
Allo stringerti la mano quando ho fatto l’Aktium e stavo soffrendo di vertigini, al parlare con i tuoi come se fosse la cosa più normale del mondo, a buttarci nel letto perché stanchi e avevamo bisogno di riposare, alla mini vacanza a Latina insieme dove ho sfoggiato il mio lato da cuoca che nascondo quasi sempre, alle canzoni di Cremonini che ho urlato a squarciagola con te al suo concerto, a tutti i momenti che viviamo insieme che nascondo gelosamente perché sono la cosa più bella, al tuo sorriso un po’ da mascalzone che mi fa diventare piccola piccola, ai tuoi baci improvvisi quando meno me lo aspetto, alle tue foto sulla galleria che sono quasi tutti tra i preferiti, alle nostre che sono la fine del mondo, alle mille avventure che vogliamo fare insieme, a tutti i programmi che ci facciamo in testa per l’estate e dopo, ai nostri momenti al letto, alle passeggiate al centro di Roma come due turisti la prima volta a Roma.
Penso a un sacco di cose sai?
Penso quasi sempre a dei momenti che mi rendono felice, perché si, mi rendi un sacco felice e neanche lo sai.
Non lo sai perché quando lo fai ti guardò un po’ fredda per non rimanerci troppo male, poi mi giro e ti riempio di baci perché sono falsa e non riesco ad essere così con te.
Rimarrei le ore tra le tue braccia a dormire, mi fai sentire protetta.
Grazie.
1 note
·
View note
Text
Mare
Al mare, ci siamo visti al mare, anche in quella versione che solo in estate esce, esce perché ormai ci sopportiamo da dicembre, che io ti penso la mattina e la sera, che ci videochiamiamo e rimango le ore a fissarti mentre ridi come un bambino per stupidaggini, che salgo sulla tua Kiaria che ormai è la casa anche la tua macchina, che al mare ti abbraccio forte a me e che non vorrei staccarmi per nessun motivo, vederti uscire dall’acqua con i capelli un po’ scompigliati, che ci mettiamo a fare il cruciverba insieme e che poi ci facciamo le foto come due polli perché sono belli in modo assurdo.
Che mi rendi rossa come un pomodoro quando dici che se sorrido sono bella, che il mio naso è carino e che mi guardi in cerca di coccole anche quando non posso fartele, questa distanza mi uccide ma è sempre bello poi quando ti vedo e non riesco più a mollarti.
0 notes
Text
Ciao,
Questi giorni scrivo tanto, non so perché ma ho voglia di scrivere di te.
Ormai scrivo solo di te qua.
Mi sento libera a farlo e mi sento felice nel scriverlo.
Domenica mattina quando mi sono svegliata ti stavo guardando sai? Nel buio generale della stanza cercavo il tuo volto per darti un bacio e niente mi sono ritrovata con la testa sul tuo petto.
Sabato sera ci siamo divertiti da morire alla fiera, andavamo ovunque come bambini a cercare cibo e nuove cose da mangiare, tu sei proprio speciale.
Al ritorno mi stavo addormentando un po’ però non volevo lasciarti guidare da solo, la notte, ho provato a tenere gli occhi il più aperto possibile, a casa sono crollata come sempre abbracciata a te, come ormai mi piace fare.
Domenica mi trattavi un po’ come una bambina perchè mi era venuto il ciclo, tipo “non fare quello”, “non fare questo”, “hai preso la tisana”, tutte piccole cose che mi rendono felice.
Da quando mi sono aperta a te, mi sento sempre più stupida sai?
Ma in senso buono ovviamente.
Nella mia testa ci sei tu, la mattina e la sera, quando stiamo insieme, mi sento al settimo cielo, ti vedo e l’unica cosa che penso e saltarti addosso e stare con te a farlo le ore.
0 notes
Text
Felice cosi
Oggi felice, felice perché ci siamo visti senza troppe complicazioni, felice perché ci siamo fatti tutto il centro a piedi e con i mezzi come due turisti.
Felice che dovunque entrassi mi chiedevi un parere, che abbiamo provato mille profumi diversi e volevi che ti dessi una mano.
Talmente tanti che sono uscita dalle profumerie con un mal di testa ma felice di stare con te e vederti provarli un po’ come un bambino.
Felice perché poi ho trovato un regalo che sicuramente ti poteva far piacere per il tuo compleanno, dato che l’hai visto e ho visto un po’ i tuoi occhi luccicare, sopratutto quando mi hai detto “adesso che l’hai preso, sei felice?”
Felice perché abbiamo bisogno anche di questi momenti così, liberi e in giro per Roma a parlare di tutti e camminare insieme ovunque.
Felice perché poi siamo andati tra Trapizzino a mangiare come al nostro primo appuntamento, chedopo quel famoso litigio pensavo di non avere più una chance, invece.
Felice perché poi tornando a casa, facendo la strada per andare a prendere l’autobus ci siamo ritrovati a tenerci la mano molto timidamente come in quelle scene dei film.
Felice perché quando stavamo davanti casa, nessuno dei due voleva andare e siamo rimasti a darci baci su baci davanti la porta di casa, baci che sanno di te, baci che mi fanno pensare solo a te e di non volermene andare mai, baci sulla guancia, baci sul collo e baci sulla bocca perché solo quello vorrei fare con te.
Grazie che ieri che mi hai reso la giornata perfetta con la tua presenza.
0 notes
Text
23:05
Seduta sul divano a guardare una serie penso leggermente a te.
Penso che oggi mi sono svegliata malissimo, che non avevo voglia di parlare con nessuno ma che aspettavo un tuo messaggio con ansia.
Che quando stavo seguendo e ho visto la tua notifica, il mio cuore ha leggermente fatto un sussulto.
Ma non va bene così?
Mi stai rendendo una persona debole, insicura, piena di paranoie e non mi sta bene.
Non mi sta bene perché ho continuamente paura, paura che tu ti senta con qualcun’altra, che la veda, che ci esci, che ci stai bene e che capisci che io non sono nessuno, che puoi fare a meno di me e questa cosa mi terrorizza.
Ho provato a spegnere il telefono e non pensarci troppo, però poi mi passi in testa e rimani lì.
Mi rendo conto di starmi distruggendo giorno dopo giorno, che quello che provo per te, per quanto sia bello è anche abbastanza malsano, che non posso dipendere da pochi momenti di leggerezza e tanti di pesantezza.
1 note
·
View note
Text
02:52
Oggi i pensieri si fanno forte in testa, non mi lasciano dormire.
Mi fanno pensare a tante cose.
Mi fanno anche star male.
Mi fanno pensare che forse sto dando importanza a persone sbagliate, che forse non meritano le mie attenzioni, che forse sbaglio a dargliele perché poi quando ho bisogno dove sono?
Non ci sono.
Sono a pensare ad altre cose ma sono i primi a dirti “ehi, ci sono”
Come faccio a non basarmi su di voi?
A non sentirmi un macigno nei vostri confronti?
Come faccio a non rimanerci male.
Come faccio a continuare come nulla fosse?
Come, come, come, come?
Ho una vita piena di come.
0 notes
Text
Posso parlarti un attimo?
Che ne dici se stasera ci andiamo a prendere qualcosa da bere?
Poi vorrei parlarti un attimo, giusto due parole.
Due parole che ovviamente non sono.
Questi giorni ho tantissime cose dentro, tipo un turbinio di emozioni.
Partiamo da sabato, ti va?
Sabato ho pianto tutto il pomeriggio, ho pianto talmente tanto forte che per un momento ho avuto paura di non respirare.
La sera ho fatto qualcosa che forse non dovevo, stavo troppo male e volevo far male anche a te.
Non è andata come volevo però, ha fatto tutto schifo e io pensavo a te, a noi due a letto, a come si uniscono i nostri corpi quando lo facciamo, ai tuoi baci sul collo, a te sopra di me che mi guardi con quegli occhi di un colore che ancora non ho capito.
Domenica mattina mi sono svegliata sbagliata, ho preso il telefono per cercare un tuo messaggio tra le notifiche, ovviamente non c’era, ho pianto anche quella mattina, fino ad avere gli occhi gonfi, ho chiamato il mio migliore amico per dirgli di venire da me e coccolarmi.
Mi sono presa tutto l’affetto quel giorno, mi sono addormentata tra le sue braccia sperando di svegliarmi tra le tue, come quando ci addormentiamo nudi insieme, con te che mi abbracci e mi stringi a te, io la dimentico tutto e tutti.
La sera mi sono detta “scrivi Marti” e tu mi hai detto che mi hai pensato.
Stavo al settimo cielo.
Abbiamo parlato quasi tutta la notte e io stavo bene di nuovo, parlare con te mi fa bene, come le prime volta che mi chiamavi e restavamo le ore a guardaci.
Lunedì e Martedì abbiamo parlato normalmente come se quel sabato non fosse successo nulla, abbiamo organizzato mille cose da fare, da vedere e mi sono sentita quasi desiderata.
Mercoledì l’ho passato talmente tanto tempo al pc che non sapevo neanche cosa mi circondasse.
Giovedì invece sono rimasta in chiamata con te alle 3 del mattino mentre studiavi per il tuo esame e non volevo fare altro, ti vedevo al telefono e boh, era tutto giusto, te, io, noi, i biglietti di Cremonini.
Venerdi ci siamo quasi rincorsi a vicenda mentre stavamo con i nostri amici ma è giusto così.
Sabato ci siamo rivisti, dopo una settimana, sei venuto con la tua macchina che ormai riesco a riconoscere a distanza.
Siamo saliti a casa che adesso mi sembra quasi una seconda casa, con Luna che corre appena mi vede e mi chiede mille coccole, che si butta per terra e mi parla, che entrò nella tua stanza che profuma di te, che mi scaldi il bagno perché sai che mi sono allenata la mattina e che quindi ti ruberò la doccia senza ritegno.
Ma te fai tutto e poi mi lasci cadere nel vuoto perché non so cosa siamo, so che ci tieni, so che vuoi che ci sia solo tu nella mia vita, so che non vuoi una relazione ma so anche che la sera quando dormiamo insieme vuoi i miei grattini, che apprezzi quei piccoli massaggi che ti faccio sparsi sul corpo, che i baci che ti lascio sul collo ti fanno un po’ solletico ma che ti piacciono, che vuoi che ti abbraccio quando ti giri.
Io e te siamo così, ritrovati per caso, pensieri quasi identici, impulsivi, pazzi, mangioni, cuochi occasionali, provocanti, bambini, creativi ma diamo anche sensibili, vulnerabili, chiusi, feriti e pieni di cicatrici.
Ti vorrei dire che ci penso io a te, che quando hai bisogno di qualcuno, ti raggiungerei pure con mille taxi, che se hai bisogno di un abbraccio, te lo do e ti sto vicino, che se mi dici andiamo, il giorno dopo prendiamo e partiamo.
Vorrei dirti un sacco di cose ma non ho il coraggio di farlo, forse c’è l’ho infondo ma io non sono nessuno per dirtelo, sono solo io, una che hai incontrato su Tinder a caso.
Una che ti è entrata nella vita senza neanche chiedere permesso e ti ha sconvolto tutti i piani.
La notte penso a te sai?
Il secondo cuscino lo abbraccio pensandoti.
Aspetto il sabato solo per vederti.
Sei il mio pensiero la mattina quando mi sveglio.
Sei il mio pensiero la notte quando vado a dormire.
Mi stai sciogliendo poco alla volta, nessuno l’aveva mai fatto.
Mi fai sentire da Dio quando stiamo insieme, come faccio quando non ci sei, sembri tipo droga in corpo che esplode dentro e quando finisce l’effetto ti fa stare da schifo.
Sei diventando tantissimo in pochissimo tempo.
Ho paura.
8 notes
·
View notes
Text
Parentesi al cuore
Mi sono svegliata male, male perché mi sono resa conto di aver fatto qualcosa di sbagliato. Qualcosa che potevo evitare di fare per il mio stesso bene ma che ho fatto comunque.
Vorrei dirmi che sono una persona orribile, che dovrei smetterla di agire di conseguenza, che devo avere le palle di parlare, di comunicare, di chiedere cosa non va e di dire cosa mi può far star male. Perché non ne parli?
Perché continui a tenerti tutto dentro? Perché non sei sincera e vomiti tutto. Dillo. Di tutto senza pensarci troppo. Di che ti fa stare da Dio quando state insieme. Di che è il tuo pensiero la sera prima di andare a dormire e la mattina quando ti svegli. Di che vorresti stare le ore a parlare, ridere, cucinare, giocare come due bambini. Di che vorresti addormentarti tra le sue braccia e svegliarti sul suo petto. Di tutto quello che ti viene in mente, non tenerlo a te, per favore.
Digli anche cosa ti fa star male pero. Dillo. Dillo che quando non vi sentite ti corrode tutto dentro. Dillo che quando vedi i nomi di altre persone ti da fastidio. Dillo che la tua pacatezza è tutto una maschera, che tu non sei cosi. Dillo che non vuoi stare in questo limbo ma che vuoi capire cosa siete. Di tutto quello che ti stai tenendo dentro, perché cosi non è giusto per nessuno.
0 notes
Text
A papà.
Ciao papà, sono io.
Ti scrivo per dirti due cose che forse non ti ho mai detto e per dirti anche che quello che mi ha detto mi ha ferito profondamente.
Vorrei dirti:
Da piccola mi sono sentita poco amata da te, mi sentivo un peso dentro casa, come un costante macigno che dovevi portare a scuola e venire a prendermi dalle mie amiche, che ti annoiavi a venirmi a prendere se stavo male a scuola e piangevo perché non sapevo come tornare a casa, perché ogni volta che litigavi con mamma poi mi guardavi con disappunto e pensavo che quel ennesimo litigio era colpa mia, di qualche mia disattenzione, errore, sbaglio o di non essere la figlia che hai sempre voluto, anche perché lo so.
Tu volevi un maschio, un dottore, un cervellone intelligente e poi ti sei beccato me, femmina, grafica (?), intelligenza media e non ti sei neanche mai voluto vantare con le zie perché troppo stupida per i loro standard o per gli studi delle mie cugine.
Molte volte mi hai fatto sentire la figlia del vicino, accogliendo altre persone e dimostrandogli un affetto che con me non hai mai avuto o non hai mai usato. Pure nelle piccole cose, nelle accortezze che spesso e volentieri non avevi nei miei confronti.
Ho odiato tutti i miei compleanni, ho solo ricordi di litigi con te, di foto che testimoniano un giorno che mi hai rovinato perché doveva andare sempre cosi, sai ho guardato le storie dei miei ultimi compleanni e mi sono ricordata anno per anno cosa era successo, questi non riesco a dimenticarli però:
Quando feci i miei 17 anni, ti eri lamentato che avevo fatto casino il giorno prima e che l’avevo fatto di proposito per non andare a messa.
Per i miei 21, avevi deciso di non parlarmi già da una settimana, senza un senso apparente, dirmi che non volevi festeggiare perché avevi altro e presentarti poi la sera che dovevamo andare a mangiare fuori e lamentarti tutta la sera che il cibo non arrivava, che il posto era pieno di gente, che non stavi comodo e che era tutto sbagliato, come se la gente li dentro fosse colpa mia, come se in cucina c’ero io a cucinare.
E questi 24, che mi sono ritrovata orfana di padre.
Mi hai fatto sentire non compresa, non apprezzata, sbagliata in tutto, fuori luogo, un peso, una colpa, una poco di buono, una violenta, una stronza, un’insensibile, una persona orribile, che forse ora sono, chissà, magari sentirselo dire non aiutato il processo.
Chiedimi scusa:
Chiedimi scusa se hai un po’ di pentimento almeno per tutto il marcio che mi hai lasciato.
Per avermi detto che sono una puttana.
Che a 12 anni andavi a fare i bocchini in giro.
Che mi hai detto di farmi pagare una futura casa dai “uomini” di tua madre.
Che mi hai detto che sono solo una pazza psicopatica.
Che mi hai detto che faccio schifo come figlia e che non mi merito di avere un padre come te che mi ha fatto tutto nella vita.
Che mi hai detto da oggi in poi per me sei morta e non voglio neanche che vieni al mio funerale.
Che sei contento di non dovermi più mantenere.
Che non vuoi neanche che io mi avvicini a casa se ci sei tu.
Che hai provato a farmi mettere col figlio della tua amante così che potevi sentirla indisturbata
Che mi hai incolpato della tua infedeltà
Che mi hai lasciato talmente tanta merda nella mia testa da spalare, che se rimango anche 10 secondi con la mia testa pensante l’opzione più sensata è calarmi un intero blister di medicinali e stramazzarmi per terra, sperando di finire a miglior vita.
Da te ho sempre voluto una cosa sola che non sei mai riuscito a darmi.
L’amore di un padre ad una figlia.
1 note
·
View note
Text
A Leo
A te che mi fai impazzire ogni giorno perché non capisco mai cosa fare e cosa pensare.
A me che spesso e volentieri vorrei dare qualche schiaffo per dirmi, basta non va così ogni volta.
A te che con un messaggio probabilmente risollevi una giornata partita malissimo.
A me che devo smetterla di affezionarmi così profondamente alle persone.
A te che giorno dopo giorno mi fai capire quanto è bello averti nella mia vita e rimpiango di non averti conosciuto prima.
A me che sono brava solo a scrivere ma che a voce non riesco a dire neanche mezza frase con senso compiuto.
A te che forse ancora non l’hai capito.
A me che invece l’ha capito e che deve fare uno sforzo per non mandare tutto a puttane.
0 notes
Text
Possiamo fare una petizione?
Una petizione per evitare di romperci il cuore perché si affezionano e si allontanano.
Passare le notti con le lacrime ai occhi onestamente non è il mio obiettivo, grazie cuore che riesci sempre a farti coinvolgere più del dovuto e farmi male cosi.
Quella felicità e intimità onestamente me la meritavo e invece.
0 notes
Text
Eccoci qua
Eccoci a parlarci di nuovo.
Eccoci a sentirci di nuovo male con continue ricadute, eccoci a piangere ascoltando canzoni dolci senza un motivo apparente, eccoci ad aprirci di nuovo a persone nuove e non capire come fare o come affrontare.
Eccoci a tenerci integri parzialmente per evitare di romperci in mille pezzi al primo problema.
Eccoci a sentirci da Dio quando ti guarda coi occhi a cuore ma a sentirci male quando ti leva quell’attenzione della quale avevi bisogno.
Eccoci a scriverci per calmare i mari agitati dentro che sbattono i sentimenti da un lato all altro come onde del mare.
0 notes
Text
Ti vorrei dire tante cose.
Sono due giorni che mi alzo, mi lavo, mangio e vado a lavoro. Non guardò più il telefono, non ricevo niente, messaggi, foto o video. 0.
Vado a lavoro cerco di sorridere, quando sono sola mi sento morire, torno fuori e sono raggiante.
Finisco di lavorare, finisce la distrazione. Torno a casa, mangio, accendo la tv, guardò cose, sento parole e penso altrove.
Faccio la doccia, mi butto sul letto, chiudo gli occhi e non riesco a dormire, mi giro a sinistra perché il mio piercing all’orecchio nonostante i suoi due anni fa male da morire. Mi giro a destra e cerco il telefono, guardò l’ora e capisco che anche oggi come gli altri due giorni sarà una serata lunga.
Mi giro nel letto, sento caldo, sento freddo.
Alzo gli occhi al soffitto, lo guardò attentamente, aspetto un movimento, sento mio padre russare, sento le macchine che passano, sento le persone urlare.
Ma io sono ancora qua a guardare.
All’improvviso dalla paura apro gli occhi ed è già mattina, non so come ho fatto ma adesso penso di nuovo al messaggio che non riceverò, alla foto che non vedrò e al video che non guarderò.
0 notes