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A pallonate.
Il caso Balotelli fa ancora discutere.
Per quanto mi riguarda, trovo la sua reazione più che giustificata. Anzi, credo sia l’unica efficace a contrastare tifosi affetti da una cronica e avanzata forma di imbecillità.
La reazione di Balotelli conta, simbolicamente, più delle condanne inflitte agli ultras e ai loro capi (uno di questi, pur interdetto dagli stadi fino al 2022, era dentro a…
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Joker è un bel film. Punto.
Joker è un bel film. Punto.
Sono settimane che non si fa che parlare di Joker, a cena con gli amici, con i colleghi di lavoro. Ne parlano in metro, sugli autobus, dal barbiere.
L’altro ieri, all’uscita da lavoro, mi sono deciso ad andare al cinema più vicino. Se non altro per non essere l’unico a non averlo visto.
Ebbene è un bel film, mi è piaciuto.
Un magistrale Joaquin Phoenix – per me grande già in The Master e
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Che guerra sia!
Sono passati quasi due anni dalla pubblicazione del primo video – documentario prodotto da Fanpage interamente dedicato allo smaltimento illecito dei rifiuti in tutta Italia.
Una produzione lodevole che ha contribuito a smascherare i volti di politici e dirigenti aziendali che, dietro laute mazzette, si sono resi responsabili dell’emergenza ambientale.
Rivedendo i servizi, ciò che mi è…
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Greda si o Greta no? Forse ni.
“Cosa hai consigliato ai tuoi alunni?” ho chiesto a mio padre, professore di un istituto tecnico superiore della Provincia di Caserta, con riguardo all’adesione dei suoi studenti alla manifestazione Friday For Future.
“Ho consigliato loro di andare. Se non altro per far maturare in loro una coscienza civile.”, mi ha risposto.
Ma se è così semplice allora come si spiegano tutte le critiche e le accuse – ma anche offese – mosse nei confronti di questa coraggiosa ragazzina? Tutto sembra ruotare attorno alla domanda se sia giusto seguirla o meno.
Le risposte sono ovviamente due ed opposte tra loro. Ma la divergenza è spiegata dalla matrice utilizzata per fornire la risposta. Le matrici della Coscienza e della Ragione.
Vedere milioni di studenti di tutto il mondo unirsi in difesa dell’ambiente e del clima, per opporsi a sistemi politici obnubilati dai fruttuosi interessi economici, vedere una ragazzina in tv bacchettare le mani dei potentissimi, non può far altro che smuovere la coscienza. E il cuore.
E la flotta smisurata – e disordinata – dei manifestanti non può che far presagire qualche spunto di miglioramento. Se tutti noi siamo ora più consapevoli delle dinamiche disastrose che ci troveremo ad affrontare in un futuro prossimo se nulla cambierà sul fronte climatico e ambientale, lo dobbiamo anche a Greta che a soli quattordici anni ci ha messo la faccia.
Ma tutto questo basta?
Ragionandoci su, certo che no. Perché se riuscissimo a spiare tutti i singoli studenti/manifestanti mentre tornano a casa, o escono con gli amici, ci renderemmo conto che solo pochissimi di loro hanno realmente compreso il significato della protesta che, proprio in quanto tale, richiede uno sforzo maggiore dello sfilare per le strade con un cartellone tra le mani. Ci renderemmo conto che pochi di loro sono disposti a passeggiare per brevi tratti, che inquinano in maniera smisurata producendo più rifiuti del necessario. Forse pochi di loro conoscono la raccolta differenziata.
Valorizzare la questione ambientale su scala mondiale, smuovere le coscienze, è sì utile ma il gesto rischia di rimanere vano se, in quanto singoli, non aggiungiamo un apporto più personale al problema. E le foto girate sui social che ritraggono le strade piene dei rifiuti gettati dai giovani partecipanti alle manifestazioni non fanno altro che appurare tale dicotomia. Del resto, è una caratteristica tutta italiana – e in particolare della politica italiana, anche se qui non ci interessa – quella di sbandierare slogan che gridano alla soluzione di problemi e poi, di fatto, non adoperarsi per risolverli in concreto.
E il compito di educare i giovani di oggi e i futuri dirigenti di domani spetta dapprima al sistema scolastico. Va bene manifestare e per questo assentarsi da scuola, dunque, ma che al ritorno tra i banchi si discuta di educazione ambientale e che venga insegnato ai nostri ragazzi ad assumere comportamenti che siano compatibili con il rispetto dell’ambiente, della natura e quindi anche del clima.
Perché non partire prima da piccoli gesti?
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