llevollevo
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llevollevo · 3 years ago
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Rave di mezzano: Com'è stato veramente? Cosa ha significato per noi giovani del posto?
Come sappiamo ad agosto del 2021 in provincia di Viterbo sul lago di mezzano, si è svolto un immenso rave party che ha fatto molto discutere per la sua illegalità. 
Abbiamo sentito molte notizie in merito, ma quanti di voi realmente c'erano?
In queste righe voglio raccontarvi la mia esperienza e le mie considerazioni in merito ad un evento che ha sconvolto la tranquilla zona dell'alta Tuscia. 
•introduzione
•sostanze stupefacenti 
•i morti
•pensiero dei locali 
•pensiero dei partecipanti 
•accoglienza e fraternità 
•rispetto per l'ambiente 
•guadagno per la attività 
•occupazione proprietà privata
•preoccupazione per il covid
•miti e leggende
•maltrattamento animale
•centro di primo soccorso 
•conclusioni
•chi sono io 
Introduzione 
È il 2018, io ed altri 6 amici stavamo montando le tende sulle rive del lago di mezzano, il giorno dopo sarebbe stata lpasquetta e noi avevamo iniziato a festeggiare già dalla sera prima. 
La mattina dopo ci raggiunse tutto il paese, eravamo 50/60 persone sulla riva del lago.
Intanto noi più piccoli si studiava la situazione è qualcuno propose: 
-pensa a farci un rave party.
-un rave party a mezzano?!? Risposero gli altri
-ma si pensa che fino che sarebbe, li ci andrebbe il dj e li il bar.
Passano gli anni, arriva il covid e quel desiderio è ormai lontano, finché un giorno; il 14/08/2021 arriva un messaggio sul nostro gruppo di whatsapp. 
È un articolo di un giornale locale che dice:oltre 600 persone ad un rave sul lago di mezzano. 
È il delirio
-ma che dici?!? Scrive qualcuno 
-si è vero! Ci sono un sacco di camper sulla strada. Risponde qualcun'altro. 
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    (Il rave di mezzano visto da lontano)
Insomma non sapevamo cosa aspettarci, se fosse stato un bene o un male e se avere paura dei partecipanti soprattutto. 
Va a finire che ci incontriamo quel pomeriggio al bar, prendiamo le macchine e andiamo a controllare.
La situazione è tranquilla, Gente che balla, chi va al lago, chi beve e chi parla.
Ci spiega qualcuno che staranno li finché avranno acqua e che vogliono solo fare festa x divertirsi. 
E dopo averci chiesto se fossimo giornalisti, ci salutano e vanno per la loro strada.
Così sempre più gasati ce ne torniamo a casa organizzandoci per la sera.
Alle 23 dello stesso giorno ci incontriamo al solito bar, tutti pronti,  direzione Teknival space travel.
Per arrivare sbagliamo strada, parcheggiamo lontano e dobbiamo attraversare 3 km di campi, ma nonostante tutto arriviamo alla terra promessa. 
Senza farci troppi problemi ci mettiamo a ballare, in quella specie di paese dei balocchi, popolato da gente di ogni tipo, che sta più fuori di noi e che non giudica il prossimo per le apparenze.
Così in un attimo veniamo rapiti da quel mondo psichedelico e fino ad allora a noi sconosciuto. 
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    (Uno dei tanti palchi del rave di mezzano)
Sostanze stupefacenti 
C'erano cartelli affissi fuori dai camper di chi vendeva dprga, con su scritte le "specialità della casa" : ketamina tot€ al g, mdma tot€ al g, cocaina tot€ al g e così via.
Era presente ogni tipo di sostanza stupefacente, pensate persino il gas esilarante. 
E ci ho messo un po a capire cosa ci facessero le persone  con quei palloncini gonfi che portavano in mano.
Le mafie hanno guadagnato molto dall'evento questo è vero, oltre che criticabile.
Ma cosa vogliamo aspettarci da un rave? 
La gente ci va per drogarsi ed è solo meno nascosto rispetto ad altri luoghi.
La libertà con la quale se ne fa uso è una caratteristica dell'evento e di chi ne fa parte, da accettare anche non volendola condividere. 
I morti
Non sto cercando di istigare l'uso di droga, è una cosa seria e terribile che nei casi peggiori può rovinare le persone e uccidere per overdose. 
Ma se la si assume sulle rive di un lago, pericoloso e dichiarato assolutamente non balneabile come è il lago di mezzano, ecco che anche in piccole dosi, la più leggera delle droghe può rivelarsi fatale.
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     (lago di mezzano, foto del 2019)
Tutti noi locali siamo scioccati e vicini alle famiglie delle vittime del rave di mezzano, ma è stata una cosa che temevamo sarebbe potuta succedere da quando abbiamo appreso la notizia del festival. 
Io ed i miei amici siamo cresciuti con molti racconti sul lago di mezzano; storie di mulinelli, sabbie mobili e gente annegata, storie che però non ci hanno mai impaurito a tal punto da proibirci un bagno.
Ora che però è sicuro il fatto che qualcuno sia morto lì dentro,  non siamo sicuri di tornare a balnearlo, non tanto per paura ma quanto per rispetto ed impressione nei confronti dell'accaduto.
Pensiero dei locali
Se stava a casa sua non succedeva, così ha commentato il lutto il proprietario del terreno occupato dal Teknival space travel, parole forti ed offensive secondo alcuni seppur vere e condivise dalla maggior parte delle persone.
Altri sostengono di aver voluto vedere il rave di mezzano in fiamme; inneggiando alle camere a gas, ai bombardamenti con il napalm e al ritorno del duce, dicendo che "se ci fosse stato lui non lo avrebbe permesso ".
Purtroppo fanno parte di questi anche molti giovani, che di fronte al diverso preferiscono rintanarsi nelle vecchie ideologie piuttosto che comprendere le nuove.
Fortunatamente ci sono anche state persone razionali che hanno cercato di comprendere la situazione prima di dare un loro giudizio, non perforza dichiarandosi a favore. 
Io vi ho partecipato e sono stato contento dell'esperienza che ho vissuto, ognuno ha deciso di parteciparvi oppure no, ma provo un senso di pena nei confronti di chi giudica senza conoscere.
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Pensiero dei partecipanti 
Ci sono varie interviste riportate da diversi giornali,  ho cercato di riassumere quelle secondo me più significative per comprendere il punto di vista di chi lo ha vissuto. 
Giornalista: mi sai spiegare perché c'è gente che fa centinaia di km per venire ad un rave party non autorizzato?
Intervistato 1: perché gli garba drogarsi alla gente gle lo devo dire sinceramente  è così,  io no ma alla gente gli garba drogarsi. 
Giornalista: a livello di organizzazione?
Intervistato 1: è organizzato bene, ci sono anche i medici, da bere, da mangiare,  non manca nulla.
Marco: noi vogliamo solo la musica,  divertirci e dove spocchioso puliamo.
È una carovana; un gruppo di ragazzi che montano delle casse e che rischiano per farci divertire, perché comunque andiamo contro la siae e contro i locali,  che comunque a me non piacciono perché se devo andare in un locale, entrare a mezzanotte,  uscire alle 5 ubriaco,  in una situazione in cui se mi metto alla guida sono un pericolo,  preferisco così, almeno noi diamo il tempo di far riprendere la gente. 
Non è un reato, questa è musica,  I reati sono altri! la musica il divertimento non è un reato!
È illegale solo perché non c'è la siae, non c'è un locale dove pagare 40€ di ticket parliamoci chiaro.
Giornalista: non temete l'intervento delle forse dall'ordine?
Intervistato 2: certo certo,  gli portiamo sempre rispetto ma vorremmo altrettanto, perché capisco il terreno e tutto, però questo si può sempre superare, si può sempre parlare,  perché siamo umani siamo fatti per parlare. 
Giornalista: voi sapevate del ragazzo morto?
Intervistato 3: no! Proprio ora l'ho saputo, io non ho visto nulla, nemmeno gente triste, erano tutti felici.
Manuel: questi ragazzi non vengono qui a costruire,  non mettono il cemento,  è temporaneo tutto ciò,  gli animali si spaventato e scappano ma poi potranno farvi ritorno, in una città come new York, gli animali non potranno più viverci serenamente. 
Natan: probabilmente è stata una risposta alla chiusura, è criticabile per il fatto del covid.
Siamo in tanti e tanti sono vostri figli o fratelli,  c'è non siamo alieni. 
Visti da fuori sembra una banda di chissà che, però è bello, ognuno si sente a casa.
Accoglienza e fraternità 
Gente cordiale, rispettosa, che si vuole bene (almeno quella che ho conosciuto io), che ti accoglie pur non conoscendoti, che ti chiede scusa se ti urta.
Fratelli, questa è la parola che mi viene in mente, regnava una fraternità infinita,  valore che non ho mai vissuto così a pieno come in quei giorni. 
Certo tra la massa ci sarà sempre la pecora nera di chi si comporta male, ma posso assicurare che non è ben visto in questo mondo.
Insomma l'educazione prima di tutto.
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Rispetto per l'ambiente 
Circa 20 anni fa, sul lago di bolsena, ci fu un evento simile.
La carovana, così allora era chiamata ma era un rave a tutti gli effetti.
Fatto sta che arrivarono sulla spiaggia di Grotte di Castro circa 4000 ravers fermandosi per una settimana. 
Anche lì ci furono le stesse preoccupazioni dei residenti,  ma ci fu una differenza sostanziale; quando nel 2000 la carovana lasciò la spiaggia aveva seminato una distesa di rifiuti: plastica, bottiglie,  siringhe,  insomma la lasciò talmente sporca che i ristoratori fecero prima a chiudere vista l'assenza di turismo dopo l'evento. 
20 anni dopo la preoccupazione era la stessa; lasceranno sporco ed incoltivabile il campo occupato?
La risposta è  no!
Ho visto all'interno del rave di mezzano più rispetto per l'ambiente di quanto non lo abbia mai visto in nessun altra parte.
Oltre ai secchi fuori dai bar, non era raro incontrare gente che a qualsiasi ora girava per il teknival a raccogliere le cartacce che i più ignoranti lasciavano cadere a terra.
La gente in generale ti guardava male se gettavi a terra un solo mozzicone di sigaretta.
Una cosa da cui molti locali dovrebbero prendere spunto e che veniva fatta da alcuni bar al rave di mezzano era quella di far pagare circa 3€ il bicchiere oltre al prezzo della birra, così da farlo riutilizzare al cliente. 
Una volta terminato il rave i partecipanti hanno si lasciato l'immondizia sul posto,  ma ammucchiata e pronta per essere portata via.
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    (cumuli di rifiuti al termine del Teknival         space travel)
Questo perché nel 2021 non è così facile sbarazzarsi di grandi quantità di rifiuti. 
Insomma paragonando i 2 eventi (questo è quello del 2000) è chiaro che in 20 anni la società ha maturato un senso di rispetto e preoccupazione verso l'ambiente non indifferente.
Guadagno per le attività 
"Per quanto mi riguarda ce ne vorrebbe uno all'anno di rave" questo è ciò che ha affermato il proprietario di un bar locale poco dopo l'evento. 
"Sono persone gentili, rispettose di chi lavora, non rubano, pagano in anticipo e che ci stanno facendo lavorare come non abbiamo mai fatto in questo periodo " ha continuato. 
È vero stanno commettendo un illegalità,  ma la svolta economica che hanno portato alle attività locali non può essere trascurata. 
Occupazione proprietà privata 
In effetti tra le altre accuse fondate contro il rave di mezzano, quella dell'occupazione di proprietà privata è molto giustificata.
E questo è stato un grande sbaglio da parte degli organizzatori. 
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    (un altro palco del rave)
Preoccupazione per il covid
Un altro problema in cui è andati in contro inevitabilmente l'evento è stato quello del covid.
Un evento di 10.000 persone,  senza gli appositi controlli si sarebbe potuto trasformare in un gigantesco focolaio.
Il secondo ragazzo morto era positivo al covid,  ciò ha implicato la presenza del virus al rave.
Addirittura qualcuno ha ironizzato sul fatto dicendo  "sono bravi ragazzi che si vaccinato da soli" riferendosi alle siringhe trovate per terra (siringhe che non ho mai visto).
Per la mia esperienza posso confermare che nonostante le 10.000 persone,  lo spazio era veramente ampio, evitando così di formare la tipica calca delle discoteche. 
Insomma: c'è stato il covid al rave? Si!
È stato sbagliato e rischioso organizzare una festa del genere in piena pandemia? Si!
L'evento ha incrementato in maniera significativa i contagi della zona? No!
     (Uno dei palchi era allestito a tema covid, sembra che i ragazzi che lo hanno creato venissero dalla Grecia)
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Miti e leggende 
Scannano le pecore! Rubano le auto! Entrano a casa della gente! Dove passano non cresce più l'erba!
Ci sono state si cose orribili e sbagliate ma non è corretto inventarsi delle storie come queste per fomentare l'odio della gente. 
Maltrattamento animale 
La cosa peggiore a cui ho assistito è che condanno fortemente per quanto mi abbia schifato è stato il modo in cui abbandonavano a loro stessi i cani.
Molto raver arrivavano, scioglievano i cani e pretendevano di ritrovarli sani e salvi dopo giorni di festa,  senza preoccuparsi di farli mangiare, bere e riparare dal sole.
Molti cani sono morti per la sete o magari per aver mangiato qualche droga finita in terra. 
Ricordo due episodi  in particolare: il primo quando passando davanti ad uno dei tanti cumuli di rifiuti, sentii un forte odore di morto in stato di decomposizione. 
Il secondo invece, più palese del primo fu di assistere alla sofferenza di un cane morente steso per terra difronte a quelli che penso siano stati i padroni, che indifferenti continuavano a vendere adesivi e felpe.
Quindi si la storia dei cani morti è vera, non esiste alcun motivo al mondo per giustificare un comportamento simile.
Va bene il divertimento ma tenete per bene i cani, e se proprio non potete farlo, allora lasciateli a casa!!!
Centro di primo soccorso 
C'era un centro di primo soccorso che spiccava al centro del teknival.
Incuriositi siamo andati a conoscere la gente che lo aveva allestito. 
Ad accoglierci abbiamo trovato dei ragazzi nelle mansioni di: un chimico, uno psicologo, un assistente sociale,  un medico ed il loro relatore.
Ci hanno spiegato di essere degli specializzandi dell'università di Torino, che hanno approfittato della loro tesi per unirsi all'evento. 
Oltre al servizio di primo soccorso infatti vi si poteva far analizzare le droghe mediante spettroscopia, in cambio di rispondere a qualche domanda in forma anonima posta dallo psicologo: perché sei qui? Da dove vieni? Ti aspetti che la sostanza che hai acquistato sia autentica?
Se non lo fosse l'assumeresti lo stesso?
Ora che lo sai ne farai uso?
Inoltre si preoccupavano anche di segnalare le pericolose sostanze che venivano spacciate per altre.
    (quando il centro di primo soccorso scopriva una sostanza pericolosa spacciata per un altra tappezzava i bar con cartelli di allerta tipo questo)
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Insomma progetto molto interessante che però ci fa capire che questo evento non è nato dal nulla.
Conclusioni
All'interno del rave di mezzano si potevano trovare persone di tutti i tipi: dal rasta al dottore laureato al ragazzo normale. 
Per noi questo festival ha significato molto, è stato un sogno che si avvera, uno splendido regalo durante il covid, in cui abbiamo riscoperto il modo di andare a ballare oltre che a venire a contatto con una realtà completamente diversa da quella a cui eravamo abituati. 
Abbiamo conosciuto gente proveniente da tutto il mondo e sono sicuro che nessuna delle persone che vi ha partecipato,  anche solo per curiosità,  anche non rispecchiandosi con la maggior parte delle persone facente parte all'evento,  non parlerà negativamente di questa vicenda. 
Se una realtà la si vive, la si conosce e la si comprende,  poi è raro che se ne parli ancora male, è l'ignoranza e la paura che porta le persone ad odiarsi.
E così dopo aver vinto le preoccupazioni iniziali,  sono felice di aver partecipato all'evento,  e ancora di più di scrivere queste considerazioni in merito al famoso rave di mezzano. 
Chi sono io?
Ciao sono un ragazzo che abita in uno dei comuni interessati dal teknival space travel. 
Io ed I miei amici fin dall'adolescenza abbiamo sempre sognato un evento del genere a casa nostra,  è per questo che quando è successo ci siamo lanciati a farne parte.
Oltre ad averlo vissuto ho voluto raccontare la mia esperienza e le mie considerazioni in merito a l'evento che ha sconvolto l'intera zona.
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llevollevo · 3 years ago
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Rave di mezzano: Com'è stato veramente? Cosa ha significato per noi giovani del posto?
Come sappiamo ad agosto del 2021 in provincia di Viterbo sul lago di mezzano, si è svolto un immenso rave party che ha fatto molto discutere per la sua illegalità. 
Abbiamo sentito molte notizie in merito, ma quanti di voi realmente c'erano?
In queste righe voglio raccontarvi la mia esperienza e le mie considerazioni in merito ad un evento che ha sconvolto la tranquilla zona dell'alta Tuscia. 
•introduzione
•sostanze stupefacenti 
•i morti
•pensiero dei locali 
•pensiero dei partecipanti 
•accoglienza e fraternità 
•rispetto per l'ambiente 
•guadagno per la attività 
•occupazione proprietà privata
•preoccupazione per il covid
•miti e leggende
•maltrattamento animale
•centro di primo soccorso 
•conclusioni
•chi sono io 
Introduzione 
È il 2018, io ed altri 6 amici stavamo montando le tende sulle rive del lago di mezzano, il giorno dopo sarebbe stata lpasquetta e noi avevamo iniziato a festeggiare già dalla sera prima. 
La mattina dopo ci raggiunse tutto il paese, eravamo 50/60 persone sulla riva del lago.
Intanto noi più piccoli si studiava la situazione è qualcuno propose: 
-pensa a farci un rave party.
-un rave party a mezzano?!? Risposero gli altri
-ma si pensa che fino che sarebbe, li ci andrebbe il dj e li il bar.
Passano gli anni, arriva il covid e quel desiderio è ormai lontano, finché un giorno; il 14/08/2021 arriva un messaggio sul nostro gruppo di whatsapp. 
È un articolo di un giornale locale che dice:oltre 600 persone ad un rave sul lago di mezzano. 
È il delirio
-ma che dici?!? Scrive qualcuno 
-si è vero! Ci sono un sacco di camper sulla strada. Risponde qualcun'altro. 
    (Il rave di mezzano visto da lontano)
Insomma non sapevamo cosa aspettarci, se fosse stato un bene o un male e se avere paura dei partecipanti soprattutto. 
Va a finire che ci incontriamo quel pomeriggio al bar, prendiamo le macchine e andiamo a controllare.
La situazione è tranquilla, Gente che balla, chi va al lago, chi beve e chi parla.
Ci spiega qualcuno che staranno li finché avranno acqua e che vogliono solo fare festa x divertirsi. 
E dopo averci chiesto se fossimo giornalisti, ci salutano e vanno per la loro strada.
Così sempre più gasati ce ne torniamo a casa organizzandoci per la sera.
Alle 23 dello stesso giorno ci incontriamo al solito bar, tutti pronti,  direzione Teknival space travel.
Per arrivare sbagliamo strada, parcheggiamo lontano e dobbiamo attraversare 3 km di campi, ma nonostante tutto arriviamo alla terra promessa. 
Senza farci troppi problemi ci mettiamo a ballare, in quella specie di paese dei balocchi, popolato da gente di ogni tipo, che sta più fuori di noi e che non giudica il prossimo per le apparenze.
Così in un attimo veniamo rapiti da quel mondo psichedelico e fino ad allora a noi sconosciuto. 
    (Uno dei tanti palchi del rave di mezzano)
Sostanze stupefacenti 
C'erano cartelli affissi fuori dai camper di chi vendeva dprga, con su scritte le "specialità della casa" : ketamina tot€ al g, mdma tot€ al g, cocaina tot€ al g e così via.
Era presente ogni tipo di sostanza stupefacente, pensate persino il gas esilarante. 
E ci ho messo un po a capire cosa ci facessero le persone  con quei palloncini gonfi che portavano in mano.
Le mafie hanno guadagnato molto dall'evento questo è vero, oltre che criticabile.
Ma cosa vogliamo aspettarci da un rave? 
La gente ci va per drogarsi ed è solo meno nascosto rispetto ad altri luoghi.
La libertà con la quale se ne fa uso è una caratteristica dell'evento e di chi ne fa parte, da accettare anche non volendola condividere. 
I morti
Non sto cercando di istigare l'uso di droga, è una cosa seria e terribile che nei casi peggiori può rovinare le persone e uccidere per overdose. 
Ma se la si assume sulle rive di un lago, pericoloso e dichiarato assolutamente non balneabile come è il lago di mezzano, ecco che anche in piccole dosi, la più leggera delle droghe può rivelarsi fatale.
     (lago di mezzano, foto del 2019)
Tutti noi locali siamo scioccati e vicini alle famiglie delle vittime del rave di mezzano, ma è stata una cosa che temevamo sarebbe potuta succedere da quando abbiamo appreso la notizia del festival. 
Io ed i miei amici siamo cresciuti con molti racconti sul lago di mezzano; storie di mulinelli, sabbie mobili e gente annegata, storie che però non ci hanno mai impaurito a tal punto da proibirci un bagno.
Ora che però è sicuro il fatto che qualcuno sia morto lì dentro,  non siamo sicuri di tornare a balnearlo, non tanto per paura ma quanto per rispetto ed impressione nei confronti dell'accaduto.
Pensiero dei locali
Se stava a casa sua non succedeva, così ha commentato il lutto il proprietario del terreno occupato dal Teknival space travel, parole forti ed offensive secondo alcuni seppur vere e condivise dalla maggior parte delle persone.
Altri sostengono di aver voluto vedere il rave di mezzano in fiamme; inneggiando alle camere a gas, ai bombardamenti con il napalm e al ritorno del duce, dicendo che "se ci fosse stato lui non lo avrebbe permesso ".
Purtroppo fanno parte di questi anche molti giovani, che di fronte al diverso preferiscono rintanarsi nelle vecchie ideologie piuttosto che comprendere le nuove.
Fortunatamente ci sono anche state persone razionali che hanno cercato di comprendere la situazione prima di dare un loro giudizio, non perforza dichiarandosi a favore. 
Io vi ho partecipato e sono stato contento dell'esperienza che ho vissuto, ognuno ha deciso di parteciparvi oppure no, ma provo un senso di pena nei confronti di chi giudica senza conoscere.
Pensiero dei partecipanti 
Ci sono varie interviste riportate da diversi giornali,  ho cercato di riassumere quelle secondo me più significative per comprendere il punto di vista di chi lo ha vissuto. 
Giornalista: mi sai spiegare perché c'è gente che fa centinaia di km per venire ad un rave party non autorizzato?
Intervistato 1: perché gli garba drogarsi alla gente gle lo devo dire sinceramente  è così,  io no ma alla gente gli garba drogarsi. 
Giornalista: a livello di organizzazione?
Intervistato 1: è organizzato bene, ci sono anche i medici, da bere, da mangiare,  non manca nulla.
Marco: noi vogliamo solo la musica,  divertirci e dove spocchioso puliamo.
È una carovana; un gruppo di ragazzi che montano delle casse e che rischiano per farci divertire, perché comunque andiamo contro la siae e contro i locali,  che comunque a me non piacciono perché se devo andare in un locale, entrare a mezzanotte,  uscire alle 5 ubriaco,  in una situazione in cui se mi metto alla guida sono un pericolo,  preferisco così, almeno noi diamo il tempo di far riprendere la gente. 
Non è un reato, questa è musica,  I reati sono altri! la musica il divertimento non è un reato!
È illegale solo perché non c'è la siae, non c'è un locale dove pagare 40€ di ticket parliamoci chiaro.
Giornalista: non temete l'intervento delle forse dall'ordine?
Intervistato 2: certo certo,  gli portiamo sempre rispetto ma vorremmo altrettanto, perché capisco il terreno e tutto, però questo si può sempre superare, si può sempre parlare,  perché siamo umani siamo fatti per parlare. 
Giornalista: voi sapevate del ragazzo morto?
Intervistato 3: no! Proprio ora l'ho saputo, io non ho visto nulla, nemmeno gente triste, erano tutti felici.
Manuel: questi ragazzi non vengono qui a costruire,  non mettono il cemento,  è temporaneo tutto ciò,  gli animali si spaventato e scappano ma poi potranno farvi ritorno, in una città come new York, gli animali non potranno più viverci serenamente. 
Natan: probabilmente è stata una risposta alla chiusura, è criticabile per il fatto del covid.
Siamo in tanti e tanti sono vostri figli o fratelli,  c'è non siamo alieni. 
Visti da fuori sembra una banda di chissà che, però è bello, ognuno si sente a casa.
Accoglienza e fraternità 
Gente cordiale, rispettosa, che si vuole bene (almeno quella che ho conosciuto io), che ti accoglie pur non conoscendoti, che ti chiede scusa se ti urta.
Fratelli, questa è la parola che mi viene in mente, regnava una fraternità infinita,  valore che non ho mai vissuto così a pieno come in quei giorni. 
Certo tra la massa ci sarà sempre la pecora nera di chi si comporta male, ma posso assicurare che non è ben visto in questo mondo.
Insomma l'educazione prima di tutto.
Rispetto per l'ambiente 
Circa 20 anni fa, sul lago di bolsena, ci fu un evento simile.
La carovana, così allora era chiamata ma era un rave a tutti gli effetti.
Fatto sta che arrivarono sulla spiaggia di Grotte di Castro circa 4000 ravers fermandosi per una settimana. 
Anche lì ci furono le stesse preoccupazioni dei residenti,  ma ci fu una differenza sostanziale; quando nel 2000 la carovana lasciò la spiaggia aveva seminato una distesa di rifiuti: plastica, bottiglie,  siringhe,  insomma la lasciò talmente sporca che i ristoratori fecero prima a chiudere vista l'assenza di turismo dopo l'evento. 
20 anni dopo la preoccupazione era la stessa; lasceranno sporco ed incoltivabile il campo occupato?
La risposta è  no!
Ho visto all'interno del rave di mezzano più rispetto per l'ambiente di quanto non lo abbia mai visto in nessun altra parte.
Oltre ai secchi fuori dai bar, non era raro incontrare gente che a qualsiasi ora girava per il teknival a raccogliere le cartacce che i più ignoranti lasciavano cadere a terra.
La gente in generale ti guardava male se gettavi a terra un solo mozzicone di sigaretta.
Una cosa da cui molti locali dovrebbero prendere spunto e che veniva fatta da alcuni bar al rave di mezzano era quella di far pagare circa 3€ il bicchiere oltre al prezzo della birra, così da farlo riutilizzare al cliente. 
Una volta terminato il rave i partecipanti hanno si lasciato l'immondizia sul posto,  ma ammucchiata e pronta per essere portata via.
    (cumuli di rifiuti al termine del Teknival         space travel)
Questo perché nel 2021 non è così facile sbarazzarsi di grandi quantità di rifiuti. 
Insomma paragonando i 2 eventi (questo è quello del 2000) è chiaro che in 20 anni la società ha maturato un senso di rispetto e preoccupazione verso l'ambiente non indifferente.
Guadagno per le attività 
"Per quanto mi riguarda ce ne vorrebbe uno all'anno di rave" questo è ciò che ha affermato il proprietario di un bar locale poco dopo l'evento. 
"Sono persone gentili, rispettose di chi lavora, non rubano, pagano in anticipo e che ci stanno facendo lavorare come non abbiamo mai fatto in questo periodo " ha continuato. 
È vero stanno commettendo un illegalità,  ma la svolta economica che hanno portato alle attività locali non può essere trascurata. 
Occupazione proprietà privata 
In effetti tra le altre accuse fondate contro il rave di mezzano, quella dell'occupazione di proprietà privata è molto giustificata.
E questo è stato un grande sbaglio da parte degli organizzatori. 
    (un altro palco del rave)
Preoccupazione per il covid
Un altro problema in cui è andati in contro inevitabilmente l'evento è stato quello del covid.
Un evento di 10.000 persone,  senza gli appositi controlli si sarebbe potuto trasformare in un gigantesco focolaio.
Il secondo ragazzo morto era positivo al covid,  ciò ha implicato la presenza del virus al rave.
Addirittura qualcuno ha ironizzato sul fatto dicendo  "sono bravi ragazzi che si vaccinato da soli" riferendosi alle siringhe trovate per terra (siringhe che non ho mai visto).
Per la mia esperienza posso confermare che nonostante le 10.000 persone,  lo spazio era veramente ampio, evitando così di formare la tipica calca delle discoteche. 
Insomma: c'è stato il covid al rave? Si!
È stato sbagliato e rischioso organizzare una festa del genere in piena pandemia? Si!
L'evento ha incrementato in maniera significativa i contagi della zona? No!
     (Uno dei palchi era allestito a tema covid, sembra che i ragazzi che lo hanno creato venissero dalla Grecia)
Miti e leggende 
Scannano le pecore! Rubano le auto! Entrano a casa della gente! Dove passano non cresce più l'erba!
Ci sono state si cose orribili e sbagliate ma non è corretto inventarsi delle storie come queste per fomentare l'odio della gente. 
Maltrattamento animale 
La cosa peggiore a cui ho assistito è che condanno fortemente per quanto mi abbia schifato è stato il modo in cui abbandonavano a loro stessi i cani.
Molto raver arrivavano, scioglievano i cani e pretendevano di ritrovarli sani e salvi dopo giorni di festa,  senza preoccuparsi di farli mangiare, bere e riparare dal sole.
Molti cani sono morti per la sete o magari per aver mangiato qualche droga finita in terra. 
Ricordo due episodi  in particolare: il primo quando passando davanti ad uno dei tanti cumuli di rifiuti, sentii un forte odore di morto in stato di decomposizione. 
Il secondo invece, più palese del primo fu di assistere alla sofferenza di un cane morente steso per terra difronte a quelli che penso siano stati i padroni, che indifferenti continuavano a vendere adesivi e felpe.
Quindi si la storia dei cani morti è vera, non esiste alcun motivo al mondo per giustificare un comportamento simile.
Va bene il divertimento ma tenete per bene i cani, e se proprio non potete farlo, allora lasciateli a casa!!!
Centro di primo soccorso 
C'era un centro di primo soccorso che spiccava al centro del teknival.
Incuriositi siamo andati a conoscere la gente che lo aveva allestito. 
Ad accoglierci abbiamo trovato dei ragazzi nelle mansioni di: un chimico, uno psicologo, un assistente sociale,  un medico ed il loro relatore.
Ci hanno spiegato di essere degli specializzandi dell'università di Torino, che hanno approfittato della loro tesi per unirsi all'evento. 
Oltre al servizio di primo soccorso infatti vi si poteva far analizzare le droghe mediante spettroscopia, in cambio di rispondere a qualche domanda in forma anonima posta dallo psicologo: perché sei qui? Da dove vieni? Ti aspetti che la sostanza che hai acquistato sia autentica?
Se non lo fosse l'assumeresti lo stesso?
Ora che lo sai ne farai uso?
Inoltre si preoccupavano anche di segnalare le pericolose sostanze che venivano spacciate per altre.
    (quando il centro di primo soccorso scopriva una sostanza pericolosa spacciata per un altra tappezzava i bar con cartelli di allerta tipo questo)
Insomma progetto molto interessante che però ci fa capire che questo evento non è nato dal nulla.
Conclusioni
All'interno del rave di mezzano si potevano trovare persone di tutti i tipi: dal rasta al dottore laureato al ragazzo normale. 
Per noi questo festival ha significato molto, è stato un sogno che si avvera, uno splendido regalo durante il covid, in cui abbiamo riscoperto il modo di andare a ballare oltre che a venire a contatto con una realtà completamente diversa da quella a cui eravamo abituati. 
Abbiamo conosciuto gente proveniente da tutto il mondo e sono sicuro che nessuna delle persone che vi ha partecipato,  anche solo per curiosità,  anche non rispecchiandosi con la maggior parte delle persone facente parte all'evento,  non parlerà negativamente di questa vicenda. 
Se una realtà la si vive, la si conosce e la si comprende,  poi è raro che se ne parli ancora male, è l'ignoranza e la paura che porta le persone ad odiarsi.
E così dopo aver vinto le preoccupazioni iniziali,  sono felice di aver partecipato all'evento,  e ancora di più di scrivere queste considerazioni in merito al famoso rave di mezzano. 
Chi sono io?
Ciao sono un ragazzo che abita in uno dei comuni interessati dal teknival space travel. 
Io ed I miei amici fin dall'adolescenza abbiamo sempre sognato un evento del genere a casa nostra,  è per questo che quando è successo ci siamo lanciati a farne parte.
Oltre ad averlo vissuto ho voluto raccontare la mia esperienza e le mie considerazioni in merito a l'evento che ha sconvolto l'intera zona.
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