D • Sunflower Girl 🌻 •If you never try you'll never know•
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L'ASINO DI BURIDANO.
Immaginate questo: un asino affamato e assetato si trova di fronte al dilemma più assurdo della sua vita.
Alla sua sinistra, un mucchio di fieno dorato e invitante.
Alla sua destra, un secchio colmo di acqua fresca.
Il povero animale è esattamente a metà strada tra i due, incapace di decidere di cosa ha più bisogno.
Il suo stomaco brontola, la sua gola è secca, e la sua mente... beh, la sua mente ora è completamente bloccata.
Questa scena, apparentemente comica, nasconde una profonda riflessione filosofica che ha affascinato i pensatori per secoli.
La questione, nota come il "paradosso dell’asino di Buridano", non riguarda semplicemente un animale indeciso: è un simbolo di come un'eccessiva razionalità possa condurci all'inazione totale.
Ecco il punto cruciale: l'asino, nel tentativo di prendere la decisione "perfetta", finisce per non prenderne nessuna.
La sua logica impeccabile diventa la sua rovina.
Mentre dibatte internamente sui meriti del fieno rispetto a quelli dell'acqua, il tempo scorre inesorabilmente.
E il risultato è tanto tragico quanto assurdo: l'asino muore di fame e sete, circondato da tutto ciò di cui aveva bisogno per sopravvivere.
Ma prima di ridere di questo asino filosofico, chiediti: quante volte ti sei trovato in una situazione simile?
Magari non tra fieno e acqua, ma tra due lavori, due case o persino due gusti di gelato.
L'indecisione, alimentata dalla paura di sbagliare, può paralizzarci tanto quanto il nostro amico a quattro zampe.
La morale è chiara e diretta: la vita non aspetta che prendiamo la decisione perfetta.
A volte, qualsiasi decisione è meglio di nessuna.
Non lasciare che la tua vita diventi una versione umana del dilemma dell'“asino di Buridano”.
Ricorda, mentre tu esiti, il fieno marcisce e l'acqua evapora.
Quindi, la prossima volta che ti trovi bloccato tra due opzioni, pensa al nostro amico l’asino.
Prendi una decisione, fai un passo avanti, e se sbagli, almeno lo avrai fatto in movimento.
Dopotutto, la vita è troppo breve per passarla fermo a metà strada tra il fieno e l'acqua.
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Peró, qualcosa da dire, ce l'ho:
Sei stato l'amore più grande della vita mia. Ho donato tutta me stessa, tutta la mia essenza, tutto il mio amore, il mio cuore, il mio corpo, tutto, proprio tutto.
Ho vissuto tutte le più belle prime esperienze con te, hai segnato il mio cammino.
Perché il mio cammino ora è segnato dalla tua presenza.
Tutto ciò che so, lo devo a te che mi hai costantemente insegnato tutto, con pazienza e senza mai annoiarti, anche quando le mie domande erano inopportune.
Quello che posso dire è semplicemente: grazie. E l'altra cosa che posso dire è: scusami.
Perché il mio rimorso, rimane quello di non aver saputo gestire.
Ma il resto, non sto qui a raccontarlo, il resto, lo sai già, il resto, è storia.
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Cambio taglio, cambio vita?
Non per me e i miei capelli.
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T'aggio voluto bbene cchiù assaje 'e me.
Ti ho amato più di me.
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E son cresciuta
Amando, amando
A modo mio
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Con te, ho speso tutta la mia età.
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Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti...
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Malinconia del passato e paura del futuro.
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