Text
Margaret Atwood, from True Stories: Poems; "Use," originally published in 1981
3K notes
·
View notes
Text
͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏ ͏͏͏⠀𝓭𝓲𝓿𝓲𝓭𝓮𝓻𝓼.
5K notes
·
View notes
Text
.͏ 𝚜𝚢𝚖𝚋𝚘𝚕𝚜
. ꒰ ꒱ ★ ᧔ ⑅ ᧓ ˚ .
. ✿ 𞋒 𝅼 ׁ 𝒻 ა
⋆ ୨୧ ᘝ ۪ ♡ 𝆬 ᡴꪫ
⋆ ᘏ⑅ᘏ 。 ࣪ ♰ ୭ 𞋞 ಎ
6K notes
·
View notes
Text
taylor swift / the eras tour
icon + header ( personal use only )
20 notes
·
View notes
Text
.
𝐍𝐄𝐖 𝐌𝐎𝐎𝐃𝐁𝐎𝐀𝐑𝐃 ❚
from : 𝖍ercules ( 1997 )
𝓜𝐄𝐆𝐀𝐑𝐀 ﹠ 𝓗𝐄𝐑𝐂𝐔𝐋𝐄𝐒
.
#hercules#renata valliulina#dacre montgomery#stranger things#megara#greek history#ancient greek#graphics#icons with psd
20 notes
·
View notes
Text
— were you lost?
— only if you were searching for me.
1 note
·
View note
Text
angelina michelle / personal use
icon + header
2 notes
·
View notes
Text
Resistiamo alle mancanze. Ci adattiamo, per sopravvivere. Siamo pieni di buchi, vasi rotti che fanno finta di non essere caduti. Come parassiti proviamo ad ingoiare le nostre mancanze, sperando di farle restare nel punto più profondo di noi stessi, dove non si vedono, dove nessuno può sbirciare, dove il buio è buio davvero. Siamo una costellazione di assenze fin da quando siamo nati, strappati dalle pance delle nostre madri. […] Quando cambiamo le nostre case, le nostre stanze, i nostri grembiuli azzurri e rosa. Le mancanze hanno tanti nomi e nessuno, sono le carezze perdute, le mani giunte dentro una preghiera, le cucine prive di odori, gli odori privi di persone. […] Dove finiscono gli odori quando le persone muoiono? Finiscono come lo sporco dei pavimenti vecchi, si attaccano alle narici e diventano così parte di te che non te li ricordi più, poi basta una folata di vento a riportare a galla tutto, a scaraventarti dentro un passato che non avevi più ricordato. Le nostre tasche sono piene di oggetti pesanti, che a ogni passo si allargano o si stringono mentre camminiamo attraverso gli anni delle nostre vite. Trasciniamo con noi decine di altri corpi, strati su strati, veleni su veleni, lutti su lutti, e più gli anni trascorrono e più quelle tasche ci fanno piegare e storcere e faticare. Come quei vecchi con le buste della spesa, li guardi da dietro e sono storti per un solo litro di latte che portano, storti i corpi e storti i pensieri. […] Se guardi le persone di spalle capisci ciò che alle loro spalle hanno lasciato, le occasioni mancate, i sogni finiti, le cicatrici che tirano le mani e le braccia. I vecchi sono alberi e radici, fermi nel loro incedere provano a volare via ancora un po’, ma il peso è ormai troppo grande, le tasche troppo piene e loro sono troppo stanchi. Io ai vecchi glielo vorrei dire che sono bellissimi, ma se ti avvicini troppo non si fidano più o si fidano così tanto da sembrare stupidi, perché quando si diventa vecchi la vita che hai vissuto si legge tutta in quella camminata, in quei volti che sono pagine screpolate sulla pelle sottile, non c’è più spazio per niente.
Carola Carulli – Tutto il bene, tutto il male
70 notes
·
View notes
Text
Sia benedetta la solitudine, quando, dopo una giornata di parole, gente, conversazioni, ti rifugi nella tua camera, con le cuffie, e scappi dalla realtà.
40 notes
·
View notes
Text
Aveva capito, a lungo andare, che non importa quanto uno chiudesse gli occhi o tappasse le orecchie, le persone avrebbero sempre avuto da dire e sventolare le braccia. La crescita stava nel sorridere e dire che ormai, semplicemente, avesse smesso di interessargli ciò che dicessero. Le persone che amano sanno sempre come trovarsi e dove riunirsi, ed io, sono solo fortunatə. Questo va alle mie persone preferite, a chi ha saputo ascoltare. A chi ha ingoiato bocconi amari, a chi ha dovuto prendere respiri profondi e a chi sta ancora cercando dove sentirsi al sicuro.
Lisa, original quote, nov 8th, 10:05 pm.
1 note
·
View note
Text
Respira. Attorno non c’è nessuno: non siamo che un vecchio mixtape da registrare, ogni voce un volume da abbassare. Respira, chiudi gli occhi. Non vi è melodia alla quale la tua tachicardia possa fare da percussione.
Lisa, original quote, nov 4th, 08:21 pm.
0 notes
Photo
“Dear Isak. I'm now sitting at the place where we first met and thinking about you. It's soon 21:21. I want to tell you a thousand things. I'm sorry for scaring you. I'm sorry I hurt you. I was scared of losing you. I had forgot that it's not possible to lose someone, that all people are alone anyways. In another place in the universe we are together for eternity, remember that. I love you. Even”
even bech næsheim / skam visual moodboard
1 note
·
View note
Text
Quanto è difficile alzarsi, vestirsi e uscire di casa quando si ha solo voglia di rimanere al buio? Il mio paese non è un gran prato verde, e quei palazzi sanno essere anche più grigi di me.
Lisa, original quote, nov 2nd, 08:01 pm.
1 note
·
View note