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CAPITOLO 2 - MASCHERE VENEZIANE
Ne’ Tina né Gina erano al corrente l’una dell’altra nella vita di Pino. Vivevano le loro storie del momento e sognavano tutte e due di farsi un viaggio nella barca di Pino. Anche se era una barca a remi, sarebbe stata una cosa molto romantica.
Pino era un napoletano verace e e amava solo 3 posti di mare : Napoli dove c’erano le radici della sua famiglia, Miami e Varazze.
Quello che faceva sognare alle donne, però non si sa. Tutto merito del suo sguardo magnetico e si diceva avesse sotto sotto, ma proprio sotto sotto, un potere “ipnotico”.
Le ragazze erano inebriate quindi da un amore che nemmeno loro sapevano quando sarebbe riaffiorava. Ma non solo. L’attrazione fisica verso il bel tenebroso napoletano ere di quelle potenti, carnali.. quelle che quando capitano lasciano il segno sulla pelle. E anche graffi o ematomi.
Alla fine dopo un tiramolla di messaggi in chat dove Pino se le cucinava tutte e due con le sue tre frasi top “ Ci sarò’, “ Ti chiamerò “, “ Ti prenderò “, Tina decise di fare il primo passo prima che si muovesse l’altra . Giù la maschera !
Preoccupata che Gina potesse avere la stessa idea, ed in effetti era una idea che aveva e che si materializzava anche nei suoi sogni, Tina decise di anticipare i tempi con un messaggio notturno. Secco e chiaro.
“ Ti va un gelato Pino? “ . In effetti era una delle serate più calde intorno ai 34° e non accennava a rinfrescarsi. Un gelato o una bevanda fresca avrebbe sicuramente fatto bene e favorito un approccio distensivo e una serata piacevole più che stare ad inzuppare il divano di sudore.
Il ragazzo era stupito per il messaggio. Non riusciva a dormire perché era puntellato da zanzare che miravano al suo sangue dolce. Il condizionatore non funzionava e la ventola l’aveva portata via la sua ex moglie.
Disse di si. Senza indugiare. Era un cacciatore nato.
Mentre era in macchina, e questo ci fa capire come incredibili sono le connessioni delle menti umane, riceve il messaggio di Gina che invece lo voleva vedere per una colazione all’alba al bar Miro’, in corso B. Aires. L’unico bar aperto tutta la notte.
Siccome scemo non era, pensò di farsi prima Tina tutta la notte, poi invitare a fare colazione Gina nel suo loft di Gratosoglio, in milano sud. Per fare il pieno. Meglio che una colazione lontano da casa.
Antonio, andava sul sicuro anche se temeva solo un altro del gruppo. Un altro fisicaccio di Milano sud pure lui che, a quanto pare, nella sua seconda giovinezza aveva iniziato a scopare veramente dimenticandosi dei calli liceali sulle mani.
Rimase d’accordo con Gina che si sarebbero sentiti al mattino. L’idea di fare colazione nel suo loft con la panoramica sul Fiordaliso di Rozzano, era inebriante e coinvolgente ma come primo approccio avrebbe preferito un luogo neutrale. Decisero per il bar Miro’ comunque.
La serata intanto, era entrata nel vivo ed aveva lasciato la griglia di partenza.
Inziarono a scambiarsi i cucchiaini con i gusti di gelato.
“ Prova questo“ … “Uhmmm senti questo che buono.. “… Le bocche si avvicinavano sempre di più e le lingue scalpitavano.
La notte era lunga.
Segue CAPITOLO 3 - DENTRO E FUORI
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CAPITOLO 1 : IL FRUTTO DEL SUD
Era arrivata l’estate. Una delle più calde. Gli amici si preparavano alle vacanze. Chi sognava il mare, chi la montagna, chi .. passarle senza suoceri al guinzaglio.
La compagnia era composta da una ventina di persone ormai adulte, o quasi. Tutte avevano abbondantemente superato la cinquantina e, come in tutti i casi c’era chi si era mantenuto meglio e chi mantenuto peggio.
C’erano maschi di ogni tipo . Alti, bassi , stempiati , milanesi, meridionali, atletici, di successo, disoccupati e allo stesso modo c’erano le ragazze che pero’ erano quasi tutte laureate e con professioni importanti .
Come in ogni compagnia che si rispetti non mancava l’amore. Amore di tanti anni prima, amore nascosto, amore acceso, amore sognato.
Ognuno non voleva abbandonare i sogni del liceo. Quegli incredibili anni spensierati dove tutto era possibile, dove la vita non aveva orizzonte. Se li tenevano stretti. Ecco perché, quando il gruppo inizio’ a ricompattarsi , riaffiorarono tutte le cose nascoste dal tempo . Una durata di 30 lunghi interminabili anni.
Come in ogni compagnia che si rispetti esiste il più bello e il più brutto. Le vicende che riguardano il più bello sono quelle che hanno incredibilmente ricreato un modo adolescenziale in persone ormai ai limiti della pensione.
Il più bello era lui : Pino, nome per rispetto della privacy. Un vero “frutto del sud “ . Napoletano d’hoc ma naturalizzato americano. Alto, robusto, occhi neri penetranti, sguardo sveglio e vivace e una intelligenza sopraffina. Ovviamente per lui le donne erano un optional. Poteva permettersi qualunque femmina di qualunque nazionalità . Giovani, vecchie o milf, sbandate, vagabonde ma anche di alto tasso culturale.
Quello che successe in quei mesi estivi del 2019, ebbe dell’incredibile . Due ragazze della compagnia che mai si erano permesse di avvicinarsi a lui, si innamorarono perdutamente ad insaputa una dell’altra. Al liceo Pino non le aveva mai cagate di striscio ma, in qualche uscita in pizzeria, aveva dato occhiate magnetiche a l’una e all’altra iniziando cosi la storia che ha inebriato le fantasie di tutti quelli del gruppo.
Le ragazze per rispettare la loro privacy le chiameremo Tina e Gina. Gina era carina e ancora in piena energia e Tina, chenegli anni era molto migliorata, sopratutto aveva fatto in modo dii bloccare ogni sintomo di invecchiamento apparendo quasi come 30 anni prima. Ecco perche le chiamiamo ancora “ ragazze”.
Quello che è certo che dopo aver studiato le guerre nei libri di storia, ora si trovavano in una guerra vera ancora senza saperlo.
CAPITOLO 2 - MASCHERE VENEZIANE Online il 21.11.2019
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Andatei a trovare Kibo e Thomas, i due giovani esemplari di rinoceronte bianco! 🦏 🦏
Il Bioparco si impegna per la conservazione di questa specie fortemente minacciata di estinzione a causa della drastica ripresa del fenomeno del bracconaggio in natura.
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Scopri di più ➡️ http://bit.ly/BioparcoRhinoBianco
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Votata come la diretta del secolo. Certo limiti non se li sono messi..... 5 anni fa #radio105 #roccosiffredi.
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