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LAVANDONIA
https://www.youtube.com/watch?v=A23mmUp0aZA&t=3s
Volete scoprire quali orribili verità possono celarsi dietro un semplice videogioco?
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Questa è la terribile realtà. Basta, per favore.
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TRA VITA DA CANI E UMANI-ANIMALI
La maggior parte di noi è abituata a vederlo in casa. Per i padroni è un amico, per i pastori un protettore. A volte, però, il cane è visto diversamente. Anche a livello storico, questo mammifero è stato fonte di nutrimento per diverse culture, soprattutto in Siberia, Canada, Alaska e vari Paesi dell'Oceania. Oggi, però, parleremo della Cina. Qui, infatti, si trova Yulin, famigerato centro in cui, ogni anno, in corrispondenza del solstizio d'estate, si tiene un controverso festival.
Dal 2009, più di quindicimila cani e gatti vengono atrocemente uccisi nel giro di dieci giorni. non si tratta solo di consumare la carne canina, c'è molto di più.
I cani vengono uccisi a bastonate, scorticati e bolliti vivi. Molti di essi sono rubati, oppure presi dai canili. Uno scempio che deve finire: se il mondo non è in grado di punire chi è colpevole, che almeno risparmi chi è innocente.
Di seguito, vi riportiamo l'evidenza fotografica.
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FLAT-TAX O DUAL-TAX, UNA SCELTA SAGGIA?
Nell’ultimo periodo, con la salita al potere del nuovo governo, si è sentito molto parlare di una proposta di legge che, a dir di molti, potrebbe perfino, a lungo termine, risanare il debito pubblico: La Flat-tax.
La domanda sorge però spontanea: Cos’è ? La flat-tax è un sistema di tassazione che prevede un'unica aliquota uguale per ogni tipo di persona o ente, qualsiasi sia il reddito. Oggigiorno vi sono diverse aliquote progressive in base al reddito annuo, fino ad arrivare al 43% del guadagno annuale da versare all'erario. Dunque è erroneo parlare di flat-tax attualmente poiché, al parlamento, è stata sottoposta una proposta di legge che stabilisce due aliquote in base al reddito, dunque dando la stessa tonalità progressiva del sistema utilizzato attualmente. Parliamo infatti di Dual-tax.
Ma è una scelta saggia? Analizzando le diverse situazioni si nota che attualmente la manovra è pressochè impossibile, poiché verrebbero a mancare diversi milioni di euro di guadagno allo stato. Dunque servirebbe in primis un finanziamento, e poiché il debito pubblico (attualmente del 138% del pil italiano) non ci consente di attingere ai nostri fondi dovremmo far affidamento all'Europa. Il finanziamento dovrebbe, inoltre, coprire anche il lungo termine in cui gli entroiti dello stato non saranno sufficienti a coprire tutte le spese ed esigenze del popolo.
Ma allora dove saranno i guadagni? Si suppone che con questa manovra tutte le aziende italiane che ultimamente stanno decentralizzando in luoghi dove la tassazione è minore, rientrino in Italia, creando così un guadagno a lungo termine. Certo però non bisogna fossilizzarsi su questi dati, perché la tassazione è solo una variabile dell’enorme espressione della convenienza della decentralizzazione: bisogna contare anche il costo della mano d'opera, il livello di tassazione ancora più basso in altri stati e del costo dei beni primari.
In definitiva la dual-tax potrebbe di certo essere un'ottima manovra economica per rinvigorire lo svolgimento delle attività d’impresa sul suolo italiano, ma sarà mai possibile attuarla? Sarà mai possibile convincere l’Europa a finanziarci? E poi, che svolta potrebbe esserci in ruolo pratico ? Tutte queste domande temo che avranno risposta solo con il tempo.
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MESSI IN SICUREZZA
In fondo, ai tempi dell'Antica Grecia, tanto studiata sui banchi di scuola dei Licei e tanto amata da tutti i filo-classicisti, si sospendeva la guerra per permettere agli atleti di confrontarsi nei Giochi Olimpici. A quanto pare, oggi non è più così.
Come hanno reso pubblico molti quotidiani del nostro Paese, la partita amichevole tra la Selezione di calcio Argentina e quella Israeliana, programmata in questi giorni, non avrà modo di giocarsi. Infatti, in seguito a minacce di provenienza palestinese nei confronti della Nazionale “albi-celeste”, quest'ultima ha scelto di declinare l'invito. Ecco, però, quanto non è stato reso noto: il governo israeliano, pochi giorni prima dell'incontro, ha deciso di spostare la location dell'evento da Haifa a Gerusalemme. Scelta ingiustificata, dato che questa città è il centro dei conflitti palestinesi, che oggi più che mai stanno provocando dolore. No, l'affermazione del ministro della Cultura e dello Sport Miri Ragev “Abbiamo scelto Gerusalemme perché è più prestigiosa” sta poco in piedi. Nonostante la Stampa italiana abbia taciuto di fronte a ciò, la Città Santa è stata luogo di tremendi attacchi nell'ultimo mese, che hanno portato alla morte di oltre venti persone, mentre i feriti si contano nell'ordine delle migliaia. Nel nostro Paese, nessuna testata ha riportato questi dati, a parte Avvenire (se non si considera che l'Avvenire è vaticano). Quando, però, si parla di calcio, il polverone è subito pronto. O quando si tratta di tratta di insudiciare l'immagine della Palestina, chiaramente, per poi poter giustificare le atrocità che vengono commesse. E allora “Palestina terrorista” e “Fermiamo la Palestina” diventano gli hashtag del giorno. Tornando alla partita, la Selecciòn si è scusata, sostenendo che la partita si sarebbe dovuta annullare per motivi di sicurezza riguardanti i giocatori. Da qui il titolo dell'articolo, con riferimento al capitano Lionel Messi. Se una volta lo sport poteva essere inteso come motivo di unione, solidarietà e amicizia, oggi dobbiamo tristemente assistere a ciò che ne resta: uno dei tanti espedienti buoni solo a promuovere l'odio, la guerra e la discriminazione. Ma se, ancora oggi, c'è qualcuno che indossa gli scarpini non per essere contro l'avversario, ma per essere con lui, allora è lì che la nostra speranza dovrebbe risiedere.
ALESSIO BELLINI
VOI COSA NE PENSATE? SIETE D'ACCORDO? CONDIVDETE?
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