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ideedicorsa · 2 years
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Very cool shadows cast on a track by Kenyan runners.
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ideedicorsa · 3 years
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ideedicorsa · 3 years
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ideedicorsa · 3 years
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ideedicorsa · 3 years
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Oggi mentre correvo pensavo a un sacco di cose, perchè era un sacco che non correvo e avevo un sacco di pensieri da lasciare passare nella mente al ritmo dei miei passi, che sono abbastanza lenti da permettermi di abbozzare qualche ragionamento e abbastanza faticosi da perdere il filo e recuperarlo e intrecciarlo ad altri fili che mi spuntano sempre dai meandri della mente, perchè in questo periodo ho un sacco di fili e di intrecci e di tessuti nascosti che ho pigiato proprio in fondo in fondo, in modo da non vederli mai, e invece loro sfilacciano e si insinuano e si incastrano e quando tiri per seguire un filo e vedere dove va, spuntano loro a sviarti.
Pensavo ai post che non ho scritto e ho solo pensato, alle risposte ai post di altri, come quello sull’intelligenza novecentesca e sui suoi limiti, sempre che essa esista, pensavo all’agency come concetto e come realtà della nostra vita, alla differenza tra le aspettative e le aspirazioni e le possibilità reali, che poi non sono reali fino a quando non vengono messe in pratica, prima sono sempre solo in potenza.
Pensavo alle scelte che possiamo fare, pensavo alla mia collega che oggi ha lasciato l’ufficio e aglli altri che hanno transitato per giorni o per anni nella mia vita, pensavo a chi mi ha lasciato e a chi ho lasciato io, a chi non si aspettava affatto di non esserci l’indomani, a chi ha rischiato e poi per fortuna e per merito della scienza ha potuto proseguire la sua strada.
Pensavo alla mia tesi, al concetto di dualità, dicotomia, ai suoi limiti, alla complessità che è difficilmente concepibile e narrabile e affrontabile. Pensavo alla metafora del prisma e delle sue sfaccettature, al fatto che tenere dietro mentalmente allo spettro di scelte che abbiamo oggidì di fronte è mentalmente faticoso, fisicamente snervante.
Pensavo al concetto di mind e di body, al body-mind o mind-body, alla mente e al cervello, al fatto che il corpo ha dei limiti che sono modificabili ma fino a un certo punto, fino a un certo passo, ed è necessaria una consapevolezza e una disponibilità che va per buona parte al di fuori del nostro controllo.
Pensavo alla fatica che stavo facendo che era poca in confronto a quella che avevo fatto settimane fa, dopo che erano mesi che non correvo. Pensavo che i muscoli delle gambe, i nervi, i tendini, i miei calli nei piedi, quelli tengono botta meglio del mio cuore, della mia mente. La parte più difficile da allenare per me è la mente, è darmi un impegno e rispettarlo. Poi viene il cuore, che per fortuna dopo qualche giorno di regolarità risponde bene e si calma un po’ e mi fa stare sulle gambe per qualche mezzo km in più ogni volta senza stare male. Poi viene il resto, quel resto che pure voglio rendere più forte.
Pensavo a quanto mi fa bene prendermi del tempo per pensare, oltre che per correre, a quanto sia un lusso che stento a concedermi. Una forma di meditazione, mi dico tante volte, una forma di libertà e di cura per me stessa. Che poi se sto meglio io e vivo il resto del mio tempo più contenta e soddisfatta, stanno meglio pure le persone che hanno a che fare con me, no?
Pensavo a questo e ad altro ancora, ma ora è tempo di mangiare e il resto dei miei fili li seguirò la prossima volta.
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ideedicorsa · 4 years
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[Sports Rats] - They’re rats who do sports
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ideedicorsa · 4 years
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Science classroom. All Around Us. 1940.
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ideedicorsa · 4 years
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call me ignorant but i genuinely don’t understand why sports have to be split up by gender.
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ideedicorsa · 4 years
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04.07.2020
Ieri sera mentre correvo pensavo a questi giorni, all'umore altalenante, alla stanchezza e all'euforia, alla tristezza e alla soddisfazione. Pensavo a cosa avrei cucinato, a quello che avevo fatto in queste ore di libertà dal lavoro che mi ero presa all'improvviso, ai ricordi e alla commozione forte per una perdita di tanti anni fa.
Pensavo e correvo sempre più al buio, perché stava arrivando un temporale che poi non è scoppiato. Solo qualche goccia mentre rientravo a casa, qualche fulmine che mi ha fatto allungare il passo, nei limiti di quanto possa allungarlo io, che ancora vado piano.
Pensavo alla pazienza e al bisogno di fare una pausa, ai ritmi da modificare, o forse questo lo penso ora, mentre ieri sera pensavo solo a non farmi venire troppo male, a non andare troppo in fretta, altrimenti non avrei retto lo sforzo. E forse è così anche quando non si corre, ma se non spingi l'allenamento non è lo stesso, il risultato non è lo stesso, e la prossima corsa, la prossima volta, forse ti pentirai di non aver provato, di non aver rischiato.
In queste sere calde a volte ho rinunciato a correre. Ho tante altre cose da fare, altri modi di riempire il tempo. L'altra sera l'ho riempito di ricordi, quando ho visto il post di un mio vecchio amico che ricordava una persona che non c'è più da ormai 14 anni. Una persona che è stata estremamente importante per me.
Ieri sera mentre correvo pensavo alla vita, a quanto è facile e difficile, a quanto è imprevedibile e quanta scelta abbiamo di sentirci bene. Nonostante tutto. Grazie a tutto.
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Remembering Dreaming Breathing Enjoying Summer nights
#running #littlejoys #summertime #sky https://www.instagram.com/p/CCMkGF7nHbL/?igshid=18ifli9nhwer0
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ideedicorsa · 4 years
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03.06.2020
oggi mentre correvo pensavo
ai grandi numeri e alle proporzioni - ai pensieri che non ho fermato, alle risposte che non ho trovato il tempo di dare - all’importanza della poesia - alla fatica di non fermarsi dopo essere stati fermi troppo a lungo - alle letture che mi hanno formato, ai cassetti di sherlock holmes, alle raccolte di asimov, alle ragnatele che formano i miei pensieri - alla tesi e a bourdieu, alla difficoltà di creare nuove regole, di cambiare sistema - alla tradizione, al modus operandi, alle abitudini, alla consuetudine, alle convenzioni, alle parole che descrivono cose simili e diverse e collegate - alle carezze degli alberi
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ideedicorsa · 4 years
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Oggi mentre correvo pensavo a quanto faceva caldo, a quante persone avrei incontrato per strada, a come avere la mascherina a portata di mano per indossarla al volo, a quanto mi mancava la corsa, a quanto piano dovevo andare per non farmi stramazzare dalla fatica prima del tempo. Pensavo a questo e a niente, nei momenti in cui mi guardavo intorno per essere sicura di non incrociare nessuno, pensavo ai morti nel cimitero, quando ho sbirciato nelle fessure di un cancello mentre ci passavo di fianco, pensavo alle nuove strade che potrei fare per cercare l’ombra, se continuassi a uscire all’ora di pranzo per evitare chi sta in giro prima e dopo. Pensavo e non pensavo, perchè era un bel po’ che non faticavo così, che la cyclette non è nulla al confronto, che il caldo e le gambe ferme da mesi sono una cattiva combinazione, ma ho aspettato in questi giorni, ho mandato G. in avanscoperta, ho seguito il suo consiglio e ho programmato un giro breve breve, 4km, giusto per uscire, giusto per vedere. Sono stati mesi di altri pensieri, anche se ho pensato spesso alla corsa, a chi ne ha parlato, a chi l’ha vietata, a chi se n’è fregato, a chi ha rispettato le regole, a malincuore. Sono stati mesi di altre consolazioni, di altri sfoghi, di altri impegni, prima e dopo la clausura, avevo le giornate piene di altri appuntamenti mentali e quando finalmente ho voltato pagina, quando avrei avuto il tempo per ritornare in strada, hanno chiuso le strade. Ho cercato comunque di ricostruire l’abitudine, che è la cosa più difficile per me, l’allenamento a rispettare un impegno, ho provato con la cyclette e i film Ghibli e un po’ ci sono riuscita. Oggi sono andata, ho pranzato dopo in fretta e furia, uova e verdure, piadina e banana, una barretta da portare per merenda in ufficio perchè già sapevo che mi sarebbe venuta fame a metà pomeriggio, dopo mesi che non facevo merenda. Dovrò aggiustare il ritmo di tutto quanto, non so se riuscirò a uscire ancora a lungo a quest’ora, chissà se la sera troverò delle strade da fare senza troppa gente intorno. Vedremo. Intanto forse abbiamo voltato un’altra pagina. Speriamo.
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Giorni di primavera
Di nuove abitudini
Piccole sorprese
Pazienza e prove
#littlejoys #littlethings #running #onmybalcony #food https://www.instagram.com/p/B_8BjWdHQPb/?igshid=7kak65we6e4z
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ideedicorsa · 5 years
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Carbon Fiber Cheetah Blades Explained
The Cheetah Prosthetic Running Blades amputees use in the Olympics and Paralympics. I explain how they work, why they look like they do, what they’re made of, and I touch on if they’re an advantage or not! I figured with the 2016 Paralympics in Rio starting, now would be a good time!
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ideedicorsa · 5 years
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San Francisco runner creates drawings using GPS tracker
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ideedicorsa · 5 years
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ideedicorsa · 5 years
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A living legend.
The greatest of all time.
An inspiration.
Thank you, Eliud Kipchoge.
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ideedicorsa · 5 years
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HISTORY IS MADE
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ideedicorsa · 5 years
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Kenyan Eliud Kipchoge has become the first human to ever run a marathon in under two hours.
Running at a pace for a full marathon that most of us couldn’t maintain for a minute.
Greatest of all time.
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