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Dalla scalata con Italiacom al carcere, vi ricordate di Salvo Castagna?
Qualcuno si ricorderà di Salvatore Castagna, l’imprenditore che aveva iniziato la scalata verso il successo creando un impero con diverse società che operavano nel mondo della comunicazione e della telefonia. Dopo il sequestro dei beni, e il dissequestro disposto dalla Cassazione, di lui non si è saputo più nulla.
Dall’anonimato più nero al tentativo di lanciarsi come cantante pop: in mezzo una carriera da imprenditore che oggi finisce al centro di un’indagine per bancarotta fraudolenta, emissione di fatture false e truffa aggravata. l’imprenditore delle telecomunicazioni che è riuscito in breve tempo a portare il suo sconosciuto nome al centro delle cronache nazionali.
Probabilmente in pochi sanno che l’imprenditore, che aveva conquistato un certo seguito anche grazie alle sue doti canore, sta scontando dal 2023 una pena detentiva al Pagliarelli in regime di semilibertà vigilata.
Nel mirino della Guardia di Finanza è finita la società Italiacom, creata da Castagna nel 2009, sponsorizzata sulle grandi reti nazionali e oggi accusata di truffa ai danni dell’Inps e di parecchi clienti che non hanno mai ricevuto alcun servizio in cambio del pagamento delle bollette.
Ma dall'inizio di quest'estate ha fatto perdere le sue tracce. Dov'è ora Salvo Castagna? E' quello che si chiedono la Procura e le forze dell’ordine da quasi un mese, ovvero da quando non ha fatto più rientro in carcere dove aveva l’obbligo di andare a dormire dopo aver concluso, su permesso del giudice.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto è partita nell’agosto scorso quando le fiamme gialle hanno scoperto 38 lavoratori impiegati nel call center completamente in nero. In realtà i lavoratori impiegati in nero sarebbero almeno 218: Castagna, in pratica, riusciva ad accedere ad agevolazioni Inps che non gli sarebbero spettate.
Poi utilizzava i fondi distratti, unitamente al denaro versato dai clienti truffati, per organizzare feste (celebre il lussuosissimo party di compleanno con decine di vip), acquistare automobili (tra cui una Ferrari con targa di San Marino) e immobili: tutti beni oggi sequestrati dalle fiamme gialle, insieme a ventisette conti correnti e diversi orologi Rolex.
Parte del denaro che sarebbe oggetto della maxi truffa (si parla di milioni di euro) sarebbe stato utilizzato dall’imprenditore anche per lanciare la sua sedicente carriera da cantante pop.
Il grande pubblico lo conobbe infatti durante l’intervallo della partita Italia – Repubblica Ceca, trasmessa il 12 settembre 2013 su Rai Uno: un costosissimo spot, con tanto di partecipazione di Anna Falchi, per promuovere il brano “Due Bandiere al Vento”, il suo discutibilissimo primo singolo. “Castagna chi?” twittò Fiorello, regalando subito ulteriore gloria al Carneade Castagna, poi invitato alla sua Edicola.
“Sono un ingegnere. Mi sono laureato al Massachusetts Institute of Technology di Boston” spiegava lui, durante il suo quarto d’ora di celebrità. Poi ci pensò Striscia la Notizia a chiamare direttamente il Mit per verificare se avesse effettivamente studiato li. “Castagna? Who is he?” risposero oltreoceano, dove evidentemente lo spot di “Due bandiere al vento” non era stato ancora trasmesso.
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