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Bologna, Semer avec nonchalance Bologna, territorio-palcoscenico e terreno delle “semine d’arte” del performer italiano Giuliano Ravazzini. Un gesto provocatorio, non violento, povero e buono che l’artista eseguirà nel capoluogo emiliano.
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Montpellier, Semer avec nonchalance (MO.CO.) montpellier contemporaine Giuliano Ravazzini Flux Semer avec nonchalange 29 juin - 30 septembre 2019 Montcalm Jardin 13 rue de la République 34000 Montpellier-France…
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Tate Comunity Garden, Digital Seed
Tate Comunity Garden, Digital Seed
Digital Seed Unauthorized Act 3 Giuliano Ravazzini 01/01/2019-30/06/2019 Tate Community Garden – Cardinal Cap Alley, London SE1 9JE, Regno Unito https://bitfluxus.wordpress.com http://giulianoravazzini.blogspot.com/
Il Tate Community Garden è sede delle semine di Giuliano Ravazzini, happening che l’artista esegue regolarmente in luoghi istituzionali pubblici, conosciuti. Si tratta del orto giardino…
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# Montpellier #semer #avec #nonchalange (presso MO.CO. Montpellier Contemporain) https://www.instagram.com/p/Bz-BlnXBqxD/?igshid=1i63ymul7kjga
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#yorkshire https://www.instagram.com/p/BsSd9Tenw_b/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1k833252mfa75
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#yorkshire https://www.instagram.com/p/BsSduo3HNFT/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1l0z9fzt1w3ni
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#tatemodernmuseum #tatecomunitygarden #digitalseed (presso Tate Modern) https://www.instagram.com/p/BsQDvY1n23c/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1fw16ecps0ddk
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Kultivar, Piantagioni Digitali (presso Venaria Reale) https://www.instagram.com/p/BqCIqY9Hzer/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=3z2ay6353igr
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Orto Botanico Palermo Via Lincoln 2 90123 Palermo PA http://www.ortobotanico.unipa.it/ Giuliano Ravazzini Evento Flux Mutazione Continua Dal 16/06/2018 al 04/11/2018 appuntamenti con l’artista ( vedi calendario) http://giulianoravazzini.blogspot.it/
L’ Orto Botanico di Palermo ospita gli incontri con l’artista Giuliano Ravazzini, che continua le semine metodiche e circostanziate in luoghi esemplari e significanti. Dopo gli eventi al Bioma di Eden Project, l’orto botanico di Milano e Padova è la Sicilia ad accogliere e a presentare l’interessante lavoro di questo artista. Gli incontri si svolgeranno all’interno del orto e i presenti riceveranno via Bluetooth il file dell’opera grafica Flux che sintetizza il rapporto dell’uomo con la natura e i cambiamenti radicali che ci attendono. L’artista da sempre interessato alla natura e ai suoi cambiamenti porta a conoscenza dei visitatori il progetto Flux, un’opera grafica in forma di logo che mostra l’allegoria dell’albero che ruota: dove le sue parti profonde, si trasformano in germogli e la chioma torna al terreno invertendo la sua funzione. Le radici, che prima penetravano il terreno, prendono il posto delle fronde, irrorandosi di luce e calore, mentre i rami, precedentemente protesi verso l’alto vanno a nutrirsi di acqua e minerali. Attingere dunque acqua, sali, luce da tutte le parti della pianta indistintamente. Un simbolo essenziale e sintetico che ci indica un futuro difficile e impegnativo dove la nostra resilienza sarà messa a dura prova. Una metafora degli opposti o teoria dei contrari (Polemos, Eraclito) secondo la quale le parti grezze e scure velano la luce, mentre quelle aeree custodiscono sostanze rivolte all’abisso ctonio. La simbologia cinese riassume tale concetto nell’antica rappresentazione del tau. L’artista pertanto ci spinge ad indagare soluzioni con logiche opposte anche traumatiche ma rivelatrici di un possibile rinnovamento fisico-spirituale. La scienza non basta, qualcosa richiede il superamento di essa per il nostro benessere. Mentre siamo abituati a cambiamenti fisici si fa ancora fatica a credere che riequilibrando il piano eterico si possa incidere anche su quello fisico. Se è vero che ignorando le proprie radici non si vola, disconoscere quelle psico-spirituali ci impedisce di, modellare la nostra materia. Ci muoviamo con una certa sicurezza nella sostanza fisica, perlomeno in ciò che di essa conosciamo; le cose si complicano quando si valica il confine verso quanto non è così facilmente misurabile, soprattutto con riferimento a ciò che le culture hanno cercato di identificare come ‘spirito’.
Questa straordinaria opera d’arte ipotizza la necessità di rinascita secondo un percorso ben preciso, l’immagine in formato Instagram verrà visualizzata da una pluralità di fruitori ciascuno dei quali porterà nell’atto di fruizione le proprie caratteristiche psicologiche e fisiologiche, la propria formazione ambientale e culturale. Questa opera simbolo sarà taggata, condivisa, bannata, posseduta, copiata e commentata nel mare della rete che la custodirà per l’eternità. The artist who has always been interested in nature and its changes brings visitors to knowledge of the Flux project, a graphic work in the form of a logo that shows the allegory of the rotating tree: where its deep parts become sprouts And the coat returns to the ground reversing its function. The roots, which first penetrated the soil, take the place of the fronds, spraying of light and heat, while the branches, previously implanted upward, feed on water and minerals. So draw water, salt, light from all parts of the plant indistinctly. An essential and synthetic symbol that indicates a difficult and challenging future where our resilience will be put to the test. A metaphor of opposites or the theory of opposites (Polemos, Heraclitus) that the rough and dark parts veil the light, while the aerial ones guard the substances facing the cobble abyss. Chinese symbolism sums up that concept in the ancient representation of tau. The artist therefore drives us to investigate solutions with traumatic but logical logic but revealing a possible physical-spiritual renewal. Science is not enough, something requires overcoming it for our well-being. While we are used to physical changes, it is still difficult to believe that re-balancing the etheric plan can also affect the physical one. If it is true that ignoring one’s roots does not fly, ignoring the psycho-spiritual ones prevents us from molding our matter. We move with some certainty in physical substance, at least in what we know about it; Things get complicated when you cross the border to what is not so easily measurable, especially with reference to what cultures have sought to identify as ‘spirit’. This extraordinary work of art hypothesizes the need for rebirth according to a precise path, the image in Instagram format will be displayed by a plurality of users each of whom will bring into fruition their psychological and physiological characteristics, their own environmental education And cultural. This symbol work will be tagged, shared, banned, owned, copied and commented on the sea of the net that will guard it for eternity Tag; alimurgia, terriccio, torba, letame, concime, semi, vertigine, confine, soglia, selvatico, decrescita, analfabeta, uomo, buono, stadio climax, terreno, roccia, lombrico, strato, minerale, erba, humus, sassi, acqua, fossile, radici, fango, sporco, sottosuolo, concime, cibo, funghi
Flux, Manifesta Palermo Orto Botanico Palermo Via Lincoln 2 90123 Palermo PA Giuliano Ravazzini Evento Flux Mutazione Continua…
#acqua#alimurgia#analfabeta#buono#cibo#concime#confine#decrescita#erba#fango#fossile#funghi#humus#letame#lombrico#minerale#radici#roccia#sassi#selvatico#semi#soglia#sottosuolo#sporco#stadio climax#strato#terreno#terriccio#torba#uomo
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Kultivar
Cultivar è il termine col quale in agronomia s’intende una varietà di pianta coltivata, ottenuta con il miglioramento genetico, che riassume un insieme di specifici caratteri morfologici, fisiologici, agronomici e merceologici di particolare interesse e trasmissibili con la propagazione, sia per seme sia per parti di pianta. Da un punto di vista pratico il cultivar sarebbe analoga alla razza di una specie animale realizzata con la domesticazione e la selezione (Wikipedia). Da tempo l’uomo si interessa di ibridazione animale e vegetale incrociando e combinando genotipi nel tentativo di stabilizzare i caratteri principali dell’ibrido affinché questi passino alle generazioni successive, possiamo ricordare i muli e i bardotti, incroci tra cavalli e asini e il coquart, ibrido tra fagiano e gallina oltre a numerosi esempi fra i vegetali. Trasformare la natura al proprio volere è pratica diffusa e coerente da molti decenni, fino alle produzioni transgeniche attuali adeguate alle esigenze della nostra civiltà dei consumi. Il progetto Kultivar è una provocazione visionaria che ci porta oltre le radicazioni e gli innesti tradizionali, esaltando il desiderio di piegare la natura al nostro volere ci indica la possibilità concreta di un futuro artificiale “radioso” dove piante di plastica in grado di svolgere la fotosintesi clorofilliana abiteranno la nostra geografia. Kultivar ipotizza un ipervegetale, risultato di una sorta di esaltazione della tecnologia, vista come strumento di liberazione e salvezza dell’uomo dalla sua condizione di asservimento alle bizze di una natura ostile e indifferente. Un’opera celebrativa di un transumanesimo in atto da tempo che reclama di “riprogettare” radicalmente su base tecnologica l’essere umano e il suo ambiente, e richiede la nostra fiducia incondizionata e senza limiti, così come la concediamo rapidamente alle fake news, che condividiamo senza neanche più chiederci se siano vere o false, perché riponiamo fiducia nelle “piattaforme”. Kultivar proclama che c’è una sola salvezza per il genere umano e non è politica o filosofica, ma tecnologica, solo la tecnologia consentirà all’uomo di sfruttare in modo intelligente le ultime risorse del pianeta, un’opera manifesto alla fiducia che tutto il genere umano deve alla scienza tecnologica. Ecco che l’artista cortocircuita i processi e provoca lo spettatore immaginando una opportunità tecnologica ora improbabile ma verosimile e oltre alla cieca aspettativa nel progresso lascia aperta la porta all’illegalità e all’improvvisazione necessarie all’esistenza come l’ossigeno (il progetto prevede piantumazioni massicce abusive in parchi e giardini pubblici) e come via di fuga al controllo. Dunque plastica che germoglierà altra plastica e cosi il mondo vegetale si trasformerà e i processi vitali più efficienti miglioreranno il pianeta, l’erba di plastica diventerà naturale e un bio-chip trasformerá la plastica dei mari in alghe vegetali sintetiche che purificheranno le acque così che di plastica non soffocheremo ma ci salveremo.
Ines Luxardo
Kultivar Kultivar Cultivar è il termine col quale in agronomia s'intende una varietà di pianta coltivata, ottenuta con il miglioramento genetico, che riassume un insieme di specifici caratteri morfologici, fisiologici, agronomici e merceologici di particolare interesse e trasmissibili con la propagazione, sia per seme sia per parti di pianta.
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Il giardino della fondazione Maeght accoglie le semine di Giuliano Ravazzini, contaminazioni e atti che l’artista esegue sistematicamente in luoghi istituzionali
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Xenos Link Ventimiglia
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