"My motto was 'Buy a picture a day', and I lived up to it." Peggy Guggenheim
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a. Tiziano, Maddalena Penitente, 1533, olio su tavola, Galleria Palatina, Firenze b. Guido Reni, Maddalena Penitente, 1635, olio su tela, Walters Art Museum, Baltimora c. Guido Cagnacci, Maddalena Penitente, 1663, olio su tela, Galleria di Palazzo Barberini, Roma
Si propone il confronto tra varie versioni della Maddalena: Tiziano, Reni, nella versione classicista e Cagnacci, che ne esegue una versione realista.
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Guido Reni, Ratto di Elena, 1631, olio su tela, Louvre, Parigi
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a. Guido Reni, Strage degli Innocenti, 1611, olio su tela, Pinacoteca di Bologna b. Nicolas Poussin, Strage degli Innocenti, 1628-29, olio su tela, Musée Condé, Chatilly c. Peter Paul Rubens, Strage degli Innocenti, 1611-12, olio su tela, Pinacoteca di Monaco di Baviera
Si propone il confronto tra le Stragi degli Innocenti di Reni, Poussin, iniziatore del classicismo in Francia e Rubens, artista barocco.
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Guercino, Pala di Santa Petronilla, 1623, olio su tela, Musei Capitolini, Roma
... si potrà dire quello che si Vorrà di questa doppia azione, il quadro non cesserà per questo dall'essere stupendo. Johann Goethe, Italienische Reise
Il classicismo
Il classicismo si sviluppa parallelamente al realismo sul piano cronologico e in opposizione allo stesso sul piano tematico. I classicisti si ispirano agli artisti della Maniera Moderna elaborando il vero naturale con un filtro idealizzante. Le opere, che pur preservano livelli di emotività e naturalezza straordinarie, non raffigureranno mai soggetti reali, in quanto l’obbiettivo degli artisti classici non era ricreare la realtà, ma rappresentare bellezza e armonia figurativa e compositiva. La ricchezza cromatica delle opere contribuisce a rendere le scene lontane dal contesto quotidiano con addirittura nette separazioni “raffaelliane” tra mondo divino e terreno - come è ben visibile nella pala di Guercino.
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Caravaggio, Madonna dei pellegrini (o di Loreto), 1604-06, olio su tela, Basilica di Sant’Agostino, Roma
Sempre nel tentativo da parte di Caravaggio di ricercare il vero naturale, inserisce il soggetto della Madonna con bambino in un contesto quotidiano e disadorno: i due pellegrini sono rappresentati realisticamente, sporchi e vestiti con abiti umili.
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Caravaggio, La morte della Vergine, 1604, olio su tela Louvre, Parigi
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Caravaggio, Giuditta e Oloferne, 1597, olio su tela Palazzo Barberini, Roma
Quest’opera esemplifica alla perfezione lo stile di Caravaggio: i soggetti sono resi con realismo spiazzante anche nelle loro espressioni ed emozioni più forti e crude, una lama di luce si staglia potente sui soggetti esaltando la potenza aggressiva, l’attenzione per i dettagli, senza tuttavia perdere la sintesi compositiva dell’opera.
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Caravaggio, Santa Caterina, 1598-99, olio su tela Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
In seguito alle deliberazioni che nel 600, epoca della controriforma, il Concilio di Trento emanò anche riguardo alle arti figurative, i pittori dovettero attenersi rigidamente all’iconografia classica nella raffigurazione di soggetti religiosi. Caravaggio in questo fu impeccabile, tuttavia la modella che scelse per Santa Caterina era una prostituta.
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Tiziano Vecellio, Polittico Averoldi (totale e particolare dell’angelo), 1520-22, Collegiata dei Santi Nazaro e Celso, Brescia
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Correggio, Giove ed Io, 1532-33, Olio su tela, Kunsthistorisches Museum, Vienna
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Correggio, Ganimede, 1531-32, Olio su tela, Kunsthistorisches Museum, Vienna
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Correggio, Leda e il cigno, 1530-31, Olio su tela, Gemaldegalerie, Berlino
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Correggio, Danae, 1531-32, Olio su tela Galleria Borghese, Roma
Correggio è noto anche per una serie di dipinti raffiguranti scene della mitologia classica, nelle quali è ben evidente l’influenza veneziana sullo stile dell’artista. Precursore di uno stile di pittura quasi classicista, Correggio tuttavia inserirà alcuni dettagli velatamente erotici, che esaltano il soggetto profano stemperandone l’idealizzazzione.
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a. Correggio, Adorazione dei Pastori (o La Notte), 1525-30, Olio su tavola, Gemaldegalerie, Dresda b. Peter Paul Rubens, Adorazione dei Pastori, 1608, Olio su tela, Pinacoteca Civica, Fermo
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Correggio, Madonna di San Girolamo (o Il Giorno) e particolare di Maria Maddalena, 1528, olio su tavola
L’opera faceva parte assieme (e in contrapposizione) alla Notte di una pala commissionata per una cappella della chiesa di Sant’Antonio a Parma
Galleria Nazionale, Parma
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Antonio Allegri da Correggio, Cupola del Duomo di Parma (volta, particolari e studio preparatorio per la figura di Eva), 1524-30, affresco, Duomo di Parma
...se l’ingegno di Antonio fosse uscito di Lombardia e venuto a Roma, averebbe fatto miracoli e dato delle fatiche a molti, che nel suo tempo furono tenuti grandi.
Giorgio Vasari, Le Vite
Correggio: pittore parmigiano
Come testimonia Vasari, Correggio pur non spostandosi mai dalla sua città natale, Parma, ha lasciato un corpus di opere non solo molto vasto, ma anche ricco capolavori. Lo stile di Correggio è ricco di influenze e suggestioni: ispirandosi ai grandi maestri della Maniera, sarà attratto dallo stile dei pittori veneziani, ma saprà creare un suo personale percorso artistico per molti versi innovativo in quanto vicino al gusto barocco, che influenzerà numerosi pittori italiani e stranieri. Suo indiscusso capolavoro è la volta del duomo di Parma, con una straordinaria prospettiva disottoinsù.
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Edouard Manet, Le déjeuner sur l'herbe, 1862-63, Olio su tela, Musée d’Orsay, Parigi
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