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Mamma quante cose vorrei dirti ma non posso.. sai non è colpa tua se amo le forze dell'ordine c'è l'ho ne sangue. Quante volte debbo mordermi la lingua per i pensieri che non condividiamo, tu mi volevi una principessa io sono diventata una soldatessa che danno eh?
Papà sai che tu sei il mio re ma devi lasciarmi andare, non sono più una bambina ormai sono grande e le mie guerre devo combatterle da sola so che non é facile ma io lo so che se mi giro ci saranno le tue braccia ad accogliermi nei tuoi bellissimi abbracci e la tua mano a sostenermi.
Fratello scusa, forse sei quello che ho deluso di più e ho fatto soffrire maggiormente, io ero la sorella maggiore e dovevo diffenderti invece ti ho abbandonato per vivere il mio sogno con i nostri genitori che ti stressavano. Ma non c'è la facevo più a sopportare i litigi e il caos di quelle mure. Tu pensi che io sia la più forte, perché ho fatto quello che sognavo anche se mamma non era d'accordo, invece sono scappata dalla mia paura più grande.
Nonni voi che vi devo dire? Che sono un disastro? Questo già lo sapete tutti e tre. Ma nonni rimarrò sempre la vostra principessa che vuole le solite attenzioni perché adesso che é grande sa che non ha molto tempo per viversele sa che un giorno il vostro abbraccio gli mancherà, le vostre litigate per la gonna troppo corta, il vostro disappunto per un ragazzo e i vostri consigli , sa che tutto questo non potrà più averlo indietro.
Famiglia scusate per il disastro che sono ma io se potete chiudere un occhio e viverla con me questa vita sarebbe più leggera e più bella perché io non sono nulla senza voi al mio fianco. Cucciolo abbiamo ancora disastri da fare, tradizioni da portare avanti ed esperienze da vivere. Tutto diventa più facile se hai delle persone a cui affidarti e io voglio che siate voi. Accettate questa offerta di pace dalla vostra diavoletta?
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E delle volte penso che io non centri nulla con le persone che mi circondano, a partire dalla mia famiglia. Sola in un posto affollato figlia della luna e sorella delle stelle. Solo la notte mi fa sentire bene quando mi porta a ballare con i sui più sinceri segreti. Ma ti frega quando ti porta solo pensieri
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«Accidenti, come fai a fumare così alla svelta?» domandai. «Voialtri fumate per il gusto. Io fumo per morire».
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Tutti la guardarono e dicevano "quella ragazza è un angelo così bella e fragile" lo dicevano da quando era bambina. "quei occhioni azzurri non potrebbero fare male a una mosca. Deve essere un angelo così piccola."
Si era figlia di un angelo ma tutti si dimenticatoio che anche Lucifero lo è un angelo, caduto ma pur sempre una creatura celeste.
Lei era sempre più simile alla stella del mattino. Talmente bella come un angelo che ti viene voglia di ballare con lei ma che ti porta all'inferno senza che te ne accorgi.
Avevano ragione quando dicevano che lei non avrebbe fatto male a una mosca ma poi l'hanno ferito e lei ha deciso di tirare fuori la vera se stessa talmente tanto che mette timore anche a suo padre Lucifero perché lei non ha pietà per nessuno manco per il suo stesso sangue.
Si sono diventata la stella del mattino più tenuta perché non ho nulla da perdere e per questo tutti hanno paura. Non fidarti di quanto sembro fragile perché al contrario del diavolo a cui vendi l'anima io ti faccio venire di tua volontà all'inferno con me
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Forse amo tanto il mare in burrasca perché anche lui è incazzato come me ed è l'unico che mi capisce
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Tu ti lamenti di me che sono una stronza senza sentimenti quando io ti ho mostrato tutti i miei sentimenti e tu li hai calpestati e fatti a pezzi. Ora preparati che questa volta la stronza lo sono sul serio e con te in particolare
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Quel giorno me lo ricordo sai?
Era tutto nuvoloso. Di quel grigio stano. Tu mi guardassi negli occhi e capissi, erano grigi come quando qualcosa mi turbava ed era così.
Ci sedemmo sulla nostra panchina dove ancora oggi mi siedo a guardare le nostre iniziali incise sopra, solo quando tu non sei in zona o quando non mi vedi, ma sai io invece ti ci vedo spesso seduto lì. Guardi dove mi sedevo io e delle volte vedo spuntare un sorriso sul tuo splendido viso, delle volte invece è una smorfia di dolore, schifezza e nostalgia. Ogni volta è una faccia diversa. Chissà se ti sei seduto lì con altre ragazze o se sono stata l'unica ad averti abbracciato su di essa, ad averti fatto sorridere e piangere.
Si ha letto bene piangere perché quel giorno le ho viste le lacrime. Io ti presi le mani e ti dissi che sarei partita. Ero ancora una bambina, la stramba bambina che tutti isolavano tranne te. Avevo 13 anni quando presi le valige ed andai lontano dalla mia famiglia, da te. Tu mi dissi "non deve cambiare niente tra di noi, se tu lo vuoi possiamo fare in modo che tu resti qua con me, tra le mie braccia dove non ti succederà nulla" ma tu non sapevi il perché della mia decisione di partire quindi con le lacrime agli occhi ti dissi "no io devo partire. Scusami tanto." mi alzai e me ne andai.
Li ti scesero le lacrime.
Oggi dopo 7 anni sono tornata. Ero lì su quella panchina. Non mi hai riconosciuto.
Stavo fumando, non ci credi vero? Io che odiavo il fumo ora lo faccio. Ero vestita come tu mai avresti pensato.
Si ero quella stronza che hai guardato.
Sorrideva. Non il sorriso che rivolgervi a me ma sorridevi quindi ho deciso.
Ora sei felice senza me quindi non rovineró tutto. Buona felicità amore mio io ti penserò sempre non ostante sia lontana da te.
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Da bambina mi guardavano credendo di aver capito tutto ma ogni volta che mi chiedevano cosa volevo da grande io rispondevo che volevo difendere il mondo che volevo quella divisa che per me era tutto, loro ridevano dicendo che ero troppo piccola e troppo signorina per impugnare un fucile.
Sono cresciuta nelle caserme e tutti mi dicevano; non fidanzati mai con chi ha l'uniforme; stai lontano da questo mondo, in pochi mi dicevano ti vedo bene qua.
Chi mi è sempre stato vicino mi ha insegnato a maneggiare una pistola, a difendermi, a cavalcare i cavalli, ad addestrare i cani, i vari comandi degli elicotteri e tutti i vari ruoli delle divise tricolori.
Ora sono grande e capisco perché mi dicevano stai lontano dalle uniformi. L'amore quasi non hai tempo di conoscerlo che lui è in servizio, la famiglia è lontana perché la caserma è dall'altra parte del mondo, la tranquillità? Quella non esiste perché devi sempre allenarti per diventare il migliore.
Ma noi siamo strani sono io il militare. Sono io che ho i turni, che mi alleno giorno e notte, che giro per andare ovunque i cittadini abbiano bisogno, ad armeggiare fucili più pesanti di me.
Ma lui, lui è quello che mi ha spinto a diventare un militare perché abbiamo deciso di complicarci la vita assieme. Quindi si siamo due militari che si amano e che hanno imparato cosa significa la lontananza, le divergenze e soprattutto cosa è il vero amore.
Le prime volte che partivo quando tornavo mi prendeva in braccio e mi faceva volteggiare mentre che mi baciava e diceva che ha avuto paura.
Quando tornava lui mi rifugiato tra le sue braccia coperte dalla divisa a piangere che era tornato ma tutti e due lo facevamo solo per l'altro di rientrare a casa.
Ora non siamo solo noi ma c'è anche la nostra piccola famiglia che non verrà mai obbligata ad entrare in questo mondo crudo e violento ma manco glielo impediremo come hanno fatto per noi.
In casarmasi costruisce una famiglia dove l'uno ci sarà per l'altro.
Bambini miei non preoccupatevi per la vostra mamma e per il vostro papà perché si facciamo un lavoro pericoloso ma sappiamo che voi siete lì ad aspettarci e torneremo sempre, ma questo lavoro ci permette di creare un posto sicuro per voi.
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Dio benedica gli amici maschi. Quelli come fratelli che non ci provano perché il vostro bene è così grande che supera l'amore con la differenza che l'amore passa il vostro bene resta. Trovate un amico che vi resti accanto senza alcun secondo fine solo perché vi vuole bene. Uno che quando hai paura lui lo nota dai tuoi occhi e ti chiede "di cosa hai paura?" "di perderti" a quel punto si avvicina e ti abbraccia forte sussurandoti "vieni qui e fatti abbracciare. Rendiamo questa vita speciale".
Il bello di loro? Saranno gelosi di tutti i ragazzi perché avranno paura che ti portino via da lui ma maledizione tu sai che loro saranno sempre i primi da cui andrai, la tua spalla su cui piangere perché cazzo loro ci sono sempre stati. Ogni volta che litigarvi con i tuoi genitori andavi da lui, anche sotto la pioggia, per sfogarti; quando avevi freddo lui ti dava la sua felpa; lui ti ha insegnato a giocare alla play dopo pomeriggi sul divano con solo la sua felpa o la sua maglietta a ridere e divertirsi.
Quando sei triste lui ti guarda solamente per poi sussurarti "spalle dritte piccola soldatessa. Imbraccia il fucile e non avere paura di usalo. Tu sei forte."
Quello che quando un'altra persona ti guarda mentre ridi sapere e gli chiede "perché ride sempre" a lui viene quello sguardo triste e risponde "perché altrimenti scoppia a piangere. Ma lei ha sempre avuto un debole per le cose impossibili che poi la fanno soffrire."
Quindi si esiste l'amicizia tra maschio e femmina ma è rara quella vera e unica. Ma se l'hai trovata non fartela sfuggire perché è unica.
Lo ammetto non è semplice averlo, perché ti fa dispetti, ti conosce meglio di chiunque altro e non può nasconderli nulla, ma lui è la mia ancora di salvezza in ogni situazione. È grazie a lui che io sono qui.
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Tu l'angelo io il diavolo, tu la luce io il buoi.
Eravamo l'essenza del l'amore quello puro che non fa male.
Eravamo complementari come due pezzi di puzle che si combinano fra loro.
Il tuo ricordo fa ancora male da quanto è intenso e bello.
Senza l'altro siamo niente perché insieme eravamo tutto.
Con te avrei camminato su un filo all'alba o al tramonto senza differenze perché la paura non esisteva.
Con te la mia vita aveva il senso che ha perso.
Continuerò a lottare contro le leggi della natura perché questo diavolo ha bisogno del suo angelo.
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