allimacalladanob
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Orinatoio delle notti insonni a cercar bronzi
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allimacalladanob · 7 years ago
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un giorno sono tornata
Ho tanto bisogno di scrivere, di descrivere questo logorio interno, che come una specie di verme si sta succhiando tutta la polpa succosa di una mela, e quella sono io.
Come un incubo vedo persone accerchiarmi in una danza tribale terrificante, mi sento annebbiata, vedo doppio, mi stanno sempre più appresso, fa caldo, forse brucio, poi ricordo
le loro facce mi ricordano tutta la sofferenza, quella di vedere quella persona più simpatica di me, più bella, più ricca, più intelligente, più furba, tanti amici, tanto amore, tanti oggetti bellissimi
ed ecco mi sveglio in un bagno di lacrime, non c’è nessuno, solo io che piango silenziosamente e poi forte fortissimo
e con una mano invisibile conto quante cose non ci sono nella mia vita, 
amore, amici che ti cercano, soldi, genitori veri, cose belle, soddisfazioni,
non riescono a starmi in una mano, 
vorrei rimanere sola, non vedere nessuno, così da esser felice di non potermi paragonare agli altri, che fa 
così male, 
così male 
così male.
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allimacalladanob · 9 years ago
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avevo bisogno di buttar giù qualcosa di molto veloce ed indolore sul presente, che a volte è talmente
l   o  n t  a  n o 
che riesco ad esserne pienamente conscia, 
a  z i o n   i   che si susseguono, 
il tuo corpo va avanti ma la tua 
mente si è fermata a  m e  zz’a  ri a    
e si pone una quantità di domande inquantificabile su tutto, 
finisce, poi, che non riesce a trovare una risposta soddisfacente
così prende e se ne va.
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allimacalladanob · 9 years ago
Conversation
I'm a puffo (?)
Sean: Birra e figa, io non chiedo altro. Dobbiamo solo trovarci una Puffetta per uno.
Ronald: Una Puffetta?
Sean: Sì, una che te la dia... Qui a Middlesex se la tengono stretta. Ci vuole una bella biondina che allarghi le gambe ai tuoi ordini... Come fa Puffetta!
Donnie: Puffetta non scopa.
Sean: È una cazzata. Puffetta si scopa tutti i Puffi: il Grande Puffo l'ha creata apposta! Stavano sempre a canna dritta gli altri Puffi!
Ronald: Noo, tutti tranne Vanitoso, che è omosessuale.
Sean: D'accordo, sai che ti dico? Lei se li scopa mentre Vanitoso guarda, contento?
Ronald: Mmh... Sì, ma Grande Puffo? Anche lui si butta nel mucchio, o...?
Sean: Noo, lui sai che fa? Riprende tutte le ammucchiate, poi in privato le rivede e si ammazza di seghe.
Donnie: Prima di tutto, a creare Puffetta non è stato Grande Puffo, ma Gargamella. L'ha mandata dai Puffi come sua spia perché aveva intenzione di distruggere il villaggio, ma la contagiosa bontà della loro vita l'ha trasformata per sempre! Quanto all'ammucchiata stratosferica tra loro è...È irrealizzabile! I Puffi sono asessuati, non hanno neanche un organo riproduttivo sotto quei pantaloncini bianchi! Per questo è così illogico essere uno dei Puffi, perché...Che cazzo vivi a fare, se non hai il pisello?
Ronald: Che palle, Donnie, perché devi essere sempre il più intelligente?
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allimacalladanob · 10 years ago
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analogie 
Canaletto (sopra) e Antonio López García (sotto)
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allimacalladanob · 10 years ago
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da piccola c’erano dei giorni che desideravo talmente tanto intensamente qualcosa, che finivo per avere un forte mal di testa, 
per distarmi benedicevo giornalini contenenti pubblicità di giocattoli che desideravo tanto ardentemente, ma che non avrei mai ricevuto, 
oppure mi sfogavo lanciando un pallina di pelo, in alto, più alto ed eccola toccare il soffitto, 
o ancora cantando a squarciagola sotto la pioggia, o facendo giochi ripetitivi e incessanti come pestarsi i piedi, provocandomi talvolta anche del dolore,
non ottenevo mai nulla di quello che volevo, ma quel desiderare così vorace, lo sfamavo sfogandomi su me stessa e su ciò che avevo intorno,
a distanza di quasi quindici anni, ancora questo desiderare si fa sentire, 
certo, lo puoi razionalizzare scomponendolo in mille splendidi quesiti esistenziali, ma mastichi mastichi e senti che la materia è fibrosa,
oppure gli dai un sapore filosofico Schopenhaueriano, piuttosto amaro ma almeno ti sei dimenticato della consistenza immangiabile, 
ogni giorno mandi giù a fatica quel boccone, ma invano, perché rimane tutto li incastrato, raschiando a poco a poco l’esofago, 
fino a che non ti salgono i conati forti, i giramenti di testa, la voglia di vomitare al più presto tutta quell’enorme cosa che non potrai mai avere.
Ma no, io non sono capace di vomitare, né metaforicamente né per davvero.
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allimacalladanob · 10 years ago
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2 o 3 anni più tardi ho deciso che avrei ripreso in mano il mio amico Joyce, leggendo l’altra metà dell’Ulisse,
quante cose sono cambiate dal lettore che fui?
svariate, dalla consapevolezza storica alla demenza adulta,
nulla di più triste e nulla di più affascinante,  
dalla quindicenne in fuga alla diciannovenne solida e decrepita
tutto questo a causa dell’errore tecnico più involontario:
aula dell’ultimo piano di quella che è stata la mia scuola,
un primo luglio umido e la camicia bianca pure lei si attacca al mio corpo,
come lei anche la dissociazione, il mio cervello naviga in una specie di bagno turco dove si distinguono solo delle nuvole di vapore, intanto la professoressa esile e dal viso scavato mi pone la domanda più entusiasmante del mondo, ma io non riesco a portare alla mente un solo maledetto concetto, tutto si disperde in quella coltre di umidità bastarda, biascico di non ricordare,
all’uscita dall’aula e sulla bici, tutto si schiarisce,
la dissociazione mi ha tarpato le ali, penso
la risposta era lì, nel mio scrittore preferito, Joyce Joyce Joyce,
maledetta dissociazione, maledetta testa.
(i verbi sì, vanno qua e la su e giù, ma a me piacciono così)
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allimacalladanob · 10 years ago
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alcune delle risposte possibili
Mr Leopold Bloom mangiava con gusto le interiora di animali e di volatili. Gli piaceva la stessa minestra di rigaglie, gozzi piccanti, un cuore ripieno arrosto, fette di fegato impanate e fritte, uova di merluzzo fritte. Più di tutto gli piacevano i rognoni di castrato alla griglia che gli lasciavano nel palato un fine gusto d’urina leggermente aromatica.
i rognoni erano nel suo pensiero mentre si muoveva quietamente per la cucina, sistemando le stoviglie per la colazione di lei sul vassoio ammaccato. Luce e aria gelida nella cucina ma fuori una dolce aria d’estate dappertutto. Gli facevano venire un po’ di prurito allo stomaco. I carboni si arrossavano. Un’altra fetta di pane e burro: tre, quattro: giusto. Non le piaceva il piatto troppo pieno. Giusto. Lasciò il vassoio, sollevò il bollitore dalla mensola e lo mise di sbieco sul fuoco. Stava lì, grullo e accosciato, col beccuccio sporgente. Tazza di tè fra poco. Bocca secca. La gatta interita girò attorno a una gamba del tavolo con la coda ritta.
Si fermò davanti la vetrina di Dlugacz, a guardare le collane di salsicce, i sanguinacci, bianchi e neri… mangiava con gli occhi le lustre filze di carne insaccata e inalava tranquillo il tiepido aroma del sangue di porco cotto e drogato. Un rognone trasudava gocce di sangue sul piatto di ceramica figurata; l’ultimo. Si fermò al banco accanto alla domestica dei vicini. Forse avrebbe comprato anche quello. Posò gli occhi sulle anche vigorose. Lui si chiama Woods. Chissà cosa fa. La moglie è anzianotta. Vietati i corteggiatori  
James Joyce
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allimacalladanob · 10 years ago
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allimacalladanob · 10 years ago
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allimacalladanob · 10 years ago
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work work work, 
Chinese existence.
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allimacalladanob · 10 years ago
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le persone cercano persone belle per diventare belle così da essere chiamate da altre persone per farle diventare belle e così via.
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allimacalladanob · 10 years ago
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associazioni per immagini
Gipi - una storia
Alfred Hickcock - Vertigo
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allimacalladanob · 10 years ago
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questa è ciò che definisco la mia muta.
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allimacalladanob · 10 years ago
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allimacalladanob · 10 years ago
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hi, this is me now.
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allimacalladanob · 10 years ago
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Oops! Mi è caduta la crostata al limone
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allimacalladanob · 10 years ago
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8 marzo 2015
il risveglio naturale luminescente e morbido della domenica mattina, 
confeziono un porridge, non contenta, degli scrambled biscotti, 
dal lento mescolare, allo spandere tutto in un colpo secco, 
spazzo, pulisco, sgrasso, 
l'odore di candeggina perforante, 
la polvere a fiocchi, capelli a nidi
poi sbocconcellare dal frigo, accostamenti che partono dalle lenticchie e giungono fino al sugo di pomodoro e infine scarpetta!
Gaetano Bresci, e parte lo xilofono, Rattazzi, Giolitti, Crispi, Minghetti, Depretis, Di Rudinì, Turati, Pelloux, 
aspettando il semaforo verde, mi chiedo 
com'è possibile che tra tutte questi individui, 
si finisce per sceglierne una, grattarla via con le unghie dai cartelloni pubblicitari e appenderla sopra il letto, finché non si cambia casa? Perché?
quindi provvedo a saziare la mia rivolta di stomaco, con del Lemon Curd, 
libide
-"e poi e poi che succede, mamma?" dissero in coro i bambini incuriositi,
"succede che la magia della domenica si spezza, colta alla sprovvista da un sonno dilagante" disse sbadigliando la madre "notte figliuoli"
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