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La parola “arché” significa “principio” e sta a indicare una realtà unica ed eterna intesa come la materia immaginaria da cui tutte le cose derivano, la forza che le ha generate e le anima e la legge che spiega la loro nascita e morte. Su questo pensiero si basavano i primi filosofi, nonché pensatori ionici. Il fondatore della scuola ionica è Talete di Mileto (fine VII sec a.C.). Contemporaneamente a Talete fu Anassimandro, che individuò l’ “archè” in qualcosa di indeterminato e infinito dal quale tutte le cose avevano origine e tornavano a dissolversi una volta finito il ciclo per esse stabilito. Questo “infinito” è chiamato “ápeiron” da Anassimandro ed è qualcosa di quasi divino poiché immortale è indistruttibile. Questa materia informe oltre a essere infinita è anche indefinita poiché gli elementi che la compongono non sono ancora distiniti. Anassimandro si interroga inoltre sul processo attraverso il quale le cose derivano dalla sostanza primordiale. Questo processo nello identifica nella separazione, di fatto lui è convinto che la sostanza infinita sia animata da un eterno movimento, grazie al quale i contrari si separano e danno origine a tutte le cose. Grazie a questo processo di separazione si generano infiniti mondi che si succedono in un ciclo eterno. C’è solo una legge che da limite alla vita del mondo e delle cose poiché è una punizione per un’ ingiustizia commessa. Quest’ingiustizia probabilmente è la nascita poiché porta alla separazione della sostanza infinita. Questa legge cosmica regola il ciclo nascere e morire delle cose e dei mondi. In contrapposizione ad Anassimandro, Anassimene riconosce il principio “arché” in una materia determinata, l’aria, ma gli da’ i caratteri individuati dal filosofo precedente (quindi l’infinità e il movimento incessante). L’aria è vista come la forza che anima il mondo, quest’ultimo considerato da Anassimene come un animale gigantesco che respira (il respiro è vita e anima). Dall’aria nasce tutto ciò che è stato e che sarà (anche divino) grazie al doppio processo di rarefazione e condensazione. Anche Anassimene accetta quindi la nascita e la ciclicità del mondo, quindi il suo dissolversi periodico nel principio originario è il suo periodico rigenerarsi da esso.
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Talete di Mileto
La complessità della figura di Talete di Mileto non ci permette di classificarlo semplicemente come un filosofo, fondatore della scuola ionica. Il suo impegno si è focalizzato su diversi campi, per questo dobbiamo considerarlo:
Talete di Mileto
un politico,
un astronomo,
un matematico,
un fisico e
un filosofo.
In tutti i campi d’interesse ha ottenuto risultati e riconoscimenti di grande…
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Scuola di Atene, 1509-1511, Fresco, Raffaello Sanzio, Vaticano
This fresco depict the idea of Philosophyi in is entirety. Or at least all antient greek phylosophy, with a label: causarum cognito.
Because Raffaello didn't really know how each philosopher looked like he had to invent for each one of them a new iconography to allude at the varius figures. I will later include a numbered list with the names of the philosopher that are been recognised.
The scene is set in a basilica like architecture, that looks like Saint Peter in vatican, because it's not finished and Bramante probably helped Raffaello with the architecture. The two sculpture in the background are Apollo, with the lyre, and Athena with the shield with medusas head.
One of the four nave opens to the viewer who can look at what is happening. In the middle two standing figures greet us, one is plato, the elder, also depicting Leonardo da vinci, and the other is aristotle the younger, depicting Bastiano da Sangallo (an architect from the same period).
The fact that the philosopher are also painters and artist contemporary to raffello indicates the union between antien and modern knowledge, and elevates the philosophy behind figurative arts.
The figures are stable, the composition is luminous and rational, based on harmonic principals: this is the espression of an harmonius world, neverending in his strong value of the world and ideas
Zanone di cizio (/)
Epicuro o rito orfico (fedra inghirami)
/ (federico gonzaga)
Severino boezio o anassinandro o aristisseno o empedocle o senocrate (/)
Averroè (/)
Pitagora (/)
Alcibiade (/)
Aristene o senofonte (/)
Kalokagathia (/)
Eschione o senofonte o alcibiade (/)
Parmenide senocrate o aristosseno (/)
Socrate (/)
Eraclito (michelangelo)
Plato (leonardo da Vinci)
Aristotle (bastiano da sangallo)
Diogene (/)
Plotinus (/)
Euclide or archimedes (bramante)
Zoroastro (baldassarre castiglione)
Claudio tolomeo (/)
Protogene (il sodoma, perugino, timoteo viti)
R. Apelle (Raffaello)
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Buddhism in Star Wars
Approaching his last moments, Qui-Gon Jinn does not dwell on the anxiety of fighting Darth Maul. Nor does he simply wait for the laser gate to open. He opens himself up to the Force, mindfully drawing himself to its will.
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Mentirei se ti dicessi che ti ho dimenticato. Per un breve periodo pensavo fosse così ma poi mi sono resa conto che stavo solo nascondendo quello che provo per te.
Mentirei se ti dicessi che non ti penso più.
Che non ti penso ogni singola ora della mia vita.
Mentirei se ti dicessi che non provo più nulla per te,che il tuo sorriso non mi fa più nessun effetto.
Perché io,ora, penso più a te che a me.
E mi manchi.Mi manchi da morire.
Una mancanza che non avevo mai provato in vita mia.
Ogni tanto mi chiedo come sarebbero le mie giornate se tu fossi ancora qui.
Perché te ne sei andato.
Mi hai lasciata sola.
Con il mio cuore in mano e con un mucchio di speranze che saresti tornato.
Ma tu non sei più tornato.
A te va bene così,peccato che quella che ci sta male sono io.
Perché tu,noi,abbiamo fatto tacere tutti.
Tutti mi ripetevano che la distanza era una bestia,ma la distanza è solo un numero, ed io l’ho sempre saputo.
Ed ora ho paura. Ho paura di non ricordare il tuo volto,i tuoi sorrisi,i tuoi sguardi. Ho paura di realizzare quello che ci è successo.
Di realizzare che ti hanno strappato via da me.
Mi hanno tolto un pezzo di cuore e quel pezzo mancante ce lo hai tu.
Ti prego,custodiscilo con cura,perché il mio cuore non l’ho mai dato a nessuno.
~Scritta io.
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“You read something which you thought only happened to you, and you discover that it happened 100 years ago to Dostoyevsky. This is a very great liberation for the suffering, struggling person, who always thinks that he is alone. This is why art is important. Art would not be important if life were not important, and life is important.” - James Baldwin, Conversations With James Baldwin
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