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Insomma, in confronto a te passo una vita meravigliosa in questo momento e mi dispiace.
Mi immaginavo che ci fosse l'ansia di poter contagiare la persona con cui lavori, mi dispiace, tieni duro e fai il possibile per stare attenta, che oltre ad evitare il contagio, rassicura anche te.
Complimenti perché continui a lavorare nonostante tutto questo, non è facile. Inoltre complimenti perché lavori costantemente, nonostante tutto e hai dato una mano alla tua famiglia in questo momento difficile.
Sii felice di quello che fai perché fra tutti in famiglia (esclusi i tuoi genitori) mi sembri quella che più lavora e più si impegna, ti stai facendo il culo ma prima o poi arriveranno i risultati del tuo lavoro, resisti. Spero che nella tua famiglia ti siano riconoscenti per l'aiuto che stai dando.
In ogni caso, se hai bisogno di sfogarti, parlare o semplicemente alleggerire la tua giornata sono qui.
Capisco quanto sia dura la situazione, forza e coraggio ♥️
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Temo di parlare solo io, se vuoi parlarmi un po', come vanno le cose? Come va nella tua testa? Con le persone?
Al momento sono fuori in giardino (21:39) al buio, musica in un orecchio e l'altro che sente le raganelle che cantano.
E le stelle, quanto mi mancavano. Col naso all'insù tra Venere e una luna sta sera assente, l'Orsa Maggiore, la Minore, Sirio, la costellazione del Leone, Cancro, Vergine, Ercole, il Drago...che splendore.
Ormai sapevo benissimo le fasi lunari perché ogni sera salutavo una solitaria Luna in un cielo privo di stelle in quel di Torino.
Tuttavia adesso si sta anche coprendo a partire da Nord, purtroppo, speriamo piova un po'.
A parte tutto questo mio parlare a caso senza senso...mi mancava la natura. Mi mancava il cielo azzurro (perché sì, a Torino non sempre se non ci sono nuvole è azzurro), mi mancava il suono degli alberi con il vento, il colore verde ovunque, gli animali, le piante, il suono della natura. Mi mancava tanto tutto questo, veramente tanto.
L'unica cosa infatti che mi fa sentire un po' prigioniera è il non poter uscire a camminare fuori, tra i prati, godermi questa natura. Per il resto però...so che c'è sicuramente chi è messo peggio o che patisce molto di più di me, mi sento molto fortunata e di questo sono felice.
Non so come farò a tornare a Torino, come in realtà non so come potrò fare a sopportare ancora la vita qua con i miei genitori, ma questo è tutto un altro discorso...
Che mi dici tu?
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Mi dispiace,
Talvolta non sei tu il problema, sono le persone che se ne vanno...
Sono successe così tante cose, mi sento così a disagio.
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this is a Pachliopta kotzebuea butterfly, she’s so black the light won’t even bounce off her wings, that’s why she looks like a butterfly-shaped black hole on camera :)
our cinemagraphs on instagram: @kitchenghosts
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Spolverare certi cassetti fa male, decisamente male. Tanti piccoli demoni che escono e oscurano il cielo ...
Diventeranno mai angeli?
Questo dolore sarà mai piacere?
E quello che per me è piacere tornerà mai ad essere il giusto dolore?
Diventerò mai normale?
Mi auguro di no.
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Ma alla fine è culo o intuito?
Alla fine è genetica o caso?
Alla fine che cosa cambia realmente?
É inutile fingere e credersi qualcun altro, è sempre più complesso, l'adolescenza è finita e non mi manca, l'infanzia già sì. Tante cose stanno cambiando, tante cose sto capendo. Eppure ho capito che di me non ho mai capito niente, poco niente di niente. La stanchezza si accumula, la gente svanisce sempre più, tutto molto più casuale. La mia sensibilità sta morendo, completamente, mi sto inaridendo. Diventa sempre più difficile convivere con me, con quella me. Le persone hanno perso importanza, me ne frega molto meno, sto imparando a calpestare per non essere schiacciata. La fiducia è una cosa sempre più rara, la confidenza pure. Ho una nuova vita e la vecchia ormai è un segreto per tutti, non che freghi a qualcuno. Non c'è continuità, non so che fare, sono abbastanza dispersa.
Eppure il tempo passa in fretta, il mio tempo passa e ne sento la pressione, assurdo. Schiaccia e rintocca. Tic tac, sveglia.
La solitudine è forte. Forte perché le mie certezze si sono spostate, non sono più di casa, sono più di Torino ma a Torino non ho niente.
Meno male che ci sono i miei coinquilini, se ne andranno e non avranno saputo nulla di me.
Non ho nemmeno il tempo di respirare. É veramente difficile.
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Credo che tu stia imparando, talvolta sono brutti periodo finché stiamo a vederli come tali, talvolta sono davvero schifo e basta.
Credo tu stia prendendo una giusta strada, credo, visto che onestamente non vedo e non so più molto.
Forse il modo giusto di spiegare è dire che sono stanca, spero che da questo cielo cupo e nero arrivino delle nuvole bianche e che nevichi, per cancellare e ovattare tutto questo. Ci vorrebbe un po' di silenzio.
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