tu-iononmiconosco
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tu-iononmiconosco · 5 years ago
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In una canzone di cui non ricordo il titolo ma che mi colpì, il cantante ti diceva di scrivere, di creare, anche se tutto ti sembra una merda, perché alla fine troverai il tuo scopo, il tuo ‘purpouse’ (la canzone era in inglese), che ti spingerà ad andare avanti.
Ecco, io già lo so che queste parole non serviranno a niente. Forse è solo tempo sprecato. Dovrei studiare.
Forse però sarà utile mettere per iscritto i miei pensieri ricorrenti, non lo so.
È un po’ come guardare tutto dall esterno mentre scrivo. La mia testa non si focalizza più su tutte quelle domande, insicurezze, ecc., ma piuttosto cerca di lasciare scritto qualcosa di bello. Con un qualche significato. Ma già so che rileggendolo mi sembrerà tutto una merda quindi lo scriverò e basta.
Una cosa che sembra infondermi calma é il canto degli uccelli. In questo momento sento un gufo, o forse è una civetta, e il cinguettio di piccoli uccellini che non so distinguere.
Non so perché mi dia pace. Mi siedo vicino al balcone aperto e rimango nell’aria fresca, ascoltando gli uccelli, e i passanti, e le macchine. Potrei rimanere ferma così per ore, immobile, a pensare a tutto e a niente.
Ora però sento anche dei ragazzi, una famiglia, che gioca a palla in un cortile qui vicino.
Questo mi inquieta.
È Pasquetta. Sarei dovuta organizzarmi con delle amiche, ma è saltato tutto. In realtà ci siamo divisi e poi io mi sono tirata indietro. È sempre così, sono io a tirarmi indietro, per paura. Cavoli se ho paura.
E adesso sono chiusa in casa, ho inventato scuse per non uscire, sono da sola e mi sento al sicuro ma allo stesso tempo ho questo buco nel petto che si fa sempre più profondo e che mi dice che non potrò mai tessere delle relazioni umane con nessuno. Per colpa mia. Perché sono una codarda.
Aspettavo tanto la primavera. Volevo vedere i germogli verde brillante spuntare, e poi trasformarsi in piccole foglioline delicate. Volevo tornare a sentire gli uccelli cantare. Volevo starmene sotto il sole caldo ma non troppo, su un prato di erba verde a scherzare con un gran gruppo di amici che non avrò mai. E invece.
E invece con la primavera sono tornati i miei cari vecchi demoni che pensavo di aver cacciato via. Ok, non ho mai creduto di averli davvero cacciati, ma almeno di poter tenerli a bada.
E invece sono tornati trionfanti, una cavalleria rampante che ha totalmente raso al suolo quel piccolo castello di carte che ero riuscita a ricostruire nella mia testa, una piccola e pallida riproduzione di uno vero, solido, in pietra.
Ho letto su internet che la primavera può in effetti portare tristezza a chi è già messo male di suo.
E quindi capisco come vi sia una sorta di spiegazione scientifica a questa ricaduta, ma in ogni caso ci rimango male perché aspettavo da tanto questa primavera.
Però in effetti i momenti in cui osservo le piante rinascere, o sento gli uccellini cantare, o guardo il cielo -quanto è bello il cielo? Non ci avevo mai fatto caso prima di quest’estate, ma è una meraviglia. Vorrei vivere in campagna per vedere un bel cielo stellato di notte. O almeno all’ultimo piano per non essere bloccata dai palazzi. Per riuscire a vedere il mare. - ecco, in questi momenti trovo un attimo di pace. Un’isola luminosa in questo mare di dubbi.
La luce del sole che filtra tra gli alberi, l’odore di un albero di arance… ecco, ho appena visto dalla finestra un gelsomino che rimette i suoi fiori bianchi.
Mi sono accorta più legata alla natura di quanto avrei mai potuto immaginare. Forse è il verde che ti infonde calma. Non lo so.
Voglio fermarmi. Vivere in contemplazione del mondo. Improvvisamente mi sento vicina alle scelte di un eremita.
Voglio annegare in un mare di verde.
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tu-iononmiconosco · 6 years ago
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me: im so lonely i wish i could talk to someone
someone: *sends me a message*
me: *has an anxiety attack*
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tu-iononmiconosco · 6 years ago
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do u ever feel like life is not happening for you? people be living their dreams and achieving their goals and you’re like just there watching and failing at everything yikes
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tu-iononmiconosco · 6 years ago
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Me: I want to fall in love, I want a relationship, I want to love and be loved :)
Also me: I have no emotional intelligence whatsoever, I don’t leave my house if not for food or work/school, I don’t go on dates, I don’t talk to people, I run from every single person who seems to have any kind of interest on me :)
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tu-iononmiconosco · 6 years ago
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tu-iononmiconosco · 6 years ago
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Social anxiety problems
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tu-iononmiconosco · 6 years ago
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tu-iononmiconosco · 6 years ago
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me: “I have social anxiety”
what people hear: “I am a bit shy”
what the internet reads: “OwO cute shy boi,,must protecc!! hehe so quirky!1!!”
what social anxiety really is: taking months of knowing someone to feel comfortable enough to have a real conversation, your mind going blank during small talk, inability to participate in groups of more than three people, mentally rehearsing “simple” tasks such as ordering food or making a phone call and your heart racing anyway, constantly feeling watched, being afraid of getting places too early or too late, fear of being judged over the most random things (”is this a socially acceptable ice cream flavor to buy?” “what if they think my shampoo is weird” “will they hate me if I get up to throw my trash away?” “what if I emptied the dishwasher wrong!”), having panic attacks when you have to ask a teacher for help, constantly feeling left out or excluded even with friends, your hands shaking when you get called on in class, being overwhelmed in crowds and public transportation, disliking being touched, perpetual fear of disappointing those in authority, overall difficulty forming relationships, missing out on milestones or social events because you either have no friends to go with or know it will be overwhelming, preferring to be in groups of three so that conversation isn’t solely up to you, making so many everyday tasks so much more difficult than they need to be due to a crushing fear of being judged by random strangers you will literally never see again and needing to be seen as flawless
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tu-iononmiconosco · 6 years ago
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In una canzone di cui non ricordo il titolo ma che mi colpì, il cantante ti diceva di scrivere, di creare, anche se tutto ti sembra una merda, perché alla fine troverai il tuo scopo, il tuo ‘purpouse’ (la canzone era in inglese), che ti spingerà ad andare avanti.
Ecco, io già lo so che queste parole non serviranno a niente. Forse è solo tempo sprecato. Dovrei studiare.
Forse però sarà utile mettere per iscritto i miei pensieri ricorrenti, non lo so.
È un po’ come guardare tutto dall esterno mentre scrivo. La mia testa non si focalizza più su tutte quelle domande, insicurezze, ecc., ma piuttosto cerca di lasciare scritto qualcosa di bello. Con un qualche significato. Ma già so che rileggendolo mi sembrerà tutto una merda quindi lo scriverò e basta.
Una cosa che sembra infondermi calma é il canto degli uccelli. In questo momento sento un gufo, o forse è una civetta, e il cinguettio di piccoli uccellini che non so distinguere.
Non so perché mi dia pace. Mi siedo vicino al balcone aperto e rimango nell’aria fresca, ascoltando gli uccelli, e i passanti, e le macchine. Potrei rimanere ferma così per ore, immobile, a pensare a tutto e a niente.
Ora però sento anche dei ragazzi, una famiglia, che gioca a palla in un cortile qui vicino.
Questo mi inquieta.
È Pasquetta. Sarei dovuta organizzarmi con delle amiche, ma è saltato tutto. In realtà ci siamo divisi e poi io mi sono tirata indietro. È sempre così, sono io a tirarmi indietro, per paura. Cavoli se ho paura.
E adesso sono chiusa in casa, ho inventato scuse per non uscire, sono da sola e mi sento al sicuro ma allo stesso tempo ho questo buco nel petto che si fa sempre più profondo e che mi dice che non potrò mai tessere delle relazioni umane con nessuno. Per colpa mia. Perché sono una codarda.
Aspettavo tanto la primavera. Volevo vedere i germogli verde brillante spuntare, e poi trasformarsi in piccole foglioline delicate. Volevo tornare a sentire gli uccelli cantare. Volevo starmene sotto il sole caldo ma non troppo, su un prato di erba verde a scherzare con un gran gruppo di amici che non avrò mai. E invece.
E invece con la primavera sono tornati i miei cari vecchi demoni che pensavo di aver cacciato via. Ok, non ho mai creduto di averli davvero cacciati, ma almeno di poter tenerli a bada.
E invece sono tornati trionfanti, una cavalleria rampante che ha totalmente raso al suolo quel piccolo castello di carte che ero riuscita a ricostruire nella mia testa, una piccola e pallida riproduzione di uno vero, solido, in pietra.
Ho letto su internet che la primavera può in effetti portare tristezza a chi è già messo male di suo.
E quindi capisco come vi sia una sorta di spiegazione scientifica a questa ricaduta, ma in ogni caso ci rimango male perché aspettavo da tanto questa primavera.
Però in effetti i momenti in cui osservo le piante rinascere, o sento gli uccellini cantare, o guardo il cielo -quanto è bello il cielo? Non ci avevo mai fatto caso prima di quest’estate, ma è una meraviglia. Vorrei vivere in campagna per vedere un bel cielo stellato di notte. O almeno all’ultimo piano per non essere bloccata dai palazzi. Per riuscire a vedere il mare. - ecco, in questi momenti trovo un attimo di pace. Un’isola luminosa in questo mare di dubbi.
La luce del sole che filtra tra gli alberi, l’odore di un albero di arance... ecco, ho appena visto dalla finestra un gelsomino che rimette i suoi fiori bianchi.
Mi sono accorta più legata alla natura di quanto avrei mai potuto immaginare. Forse è il verde che ti infonde calma. Non lo so.
Voglio fermarmi. Vivere in contemplazione del mondo. Improvvisamente mi sento vicina alle scelte di un eremita.
Voglio annegare in un mare di verde.
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