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A marionette operated by Victor Arioso of Galeria Morionet.
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The Death of Caesar (La morte di Cesare) - Gaetano Sertor 1788, translated by me.
Previous scene.
ACT I.
SCENE 4.
Porcia, Albinus, and Cassius; then Calpurnia.
Albinus. This, Porcia, is the fruit of his Stoic follies!
Porcia. Ah, you do not know how much this eternal inaction of his pains me.
Cassius. In the most beautiful deed, I lack him, and I must suspend the contemplated blow. But come what may: let all the friends desert me, I alone, I swear it, will put an end to the criminal schemes of Caesar and his rabble. I alone…
Calpurnia. Friends, Porcia, where is Caesar? Where is the honour of Rome and my love? The triumphal arrival of the victor over Iber is attested by the general rejoicing, by the happy shouting heard through the streets. Perhaps he has already ascended to the temple of Jove? Perhaps even now he is holding council with the Fathers, and it pleases him, still tired from the military efforts, to exert himself in the grave cares of peacetime?
Porcia. Your husband is expected soon, but I do not see him yet.
Cassius (ironically). Today, alas, your idol is to become the idol of the world.
Calpurnia. (arioso) Ah, my heart is already flying towards its happiness; if it is slow to return to me, I shall die of pain.
But where is the joy that should sparkle in your faces? Rome is celebrating Caesar’s arrival, meanwhile his wife is met by unhappy friends; I meet Brutus, and he moves away from me; you are trying to avoid my gaze.
Cassius. And what reason is there to rejoice in this day, most fatal to Rome?
Calpurnia. But, Cassius, I do not understand why…
Cassius. I report to no one. (exit)
Calpurnia. He leaves me like this! How new and strange is this language in him! But you, tell me at least…
Porcia. Calpurnia, time is precious to me, and I cannot waste it listening to you. (exit)
Calpurnia. Albinus, please explain to me…
Albinus. Calpurnia, farewell. (exit)
Original under the read more.
[Link to the original on archive.org.]
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La Valle d’Aosta è una regione ricca di panorami mozzafiato, dove la natura regala un senso di pace e di benessere che avvolge i visitatori, regalando colori e sensazioni uniche. Tra questi luoghi ameni, la Riserva naturale del Lago di Villa offre uno spettacolare itinerario per addentrarsi tra suggestivi boschi permettendo di visitare e godere di questo luogo incantevole, dove trovare il relax, seguendo i ritmi della natura. Il cuore della riserva, che si trova nel Comune di Challad-Saint-Victor, nella bassa Val d’Ayas, è il piccolo Lago di Villa, circondato da una conca boscosa di origine glaciale, circondata da dirupi, con le acque che variano dal grigio al verde. Il contrasto tra la vegetazione di tipo palustre, con un grande canneto tutt’intorno, e l’ambiente montano è unico nella Regione. Questo splendido scorcio della natura rappresenta l’habitat ideale di specie botaniche e di animali unici per la Valle d’Aosta. È il luogo, insieme al contesto in cui si trova, è talmente unico nel suo genere da essersi aggiudicato l’importantissimo premio come “Meraviglia italiana“. La ricca vegetazione comprende boschi di pino silvestre, roverella, castagno, saliconi, betulle, larici, mentre nei prati si può godere di un’incredibile varietà di fiori, fra cui delle rare orchidee che in estate stupiscono con la loro splendida fioritura. Nelle sue acque cresce la meravigliosa Ninfea bianca. @Enrico Romanzi Il lago e le zone limitrofe offrono riparo e cibo a molti mammiferi. Qui è facile incontrare la volpe, lo scoiattolo o i piccoli roditori e gli uccelli come la poiana, la ghiandaia, il picchio e il gufo. Si dice che nel fondale delle sue acque giaccia il corpo di un drago. La curiosa leggenda locale vuole, infatti, che un drago si divertisse a giocare sulle rive del lago con una palla d’oro. Lo faceva di notte, uscendo dalla propria grotta, mentre tutti dormivano. Ma una volta un contadino si svegliò e, al chiarore della luna, vide la palla d’oro e decise che doveva essere sua. Si fece così costruire una botte per galleggiare sulle acque, facendola rivestire di chiodi acuminati. Quella notte il drago, come sempre, uscì dalla tana e, non scorgendo nulla perché la botte galleggiante non faceva alcun rumore, si mise a giocare. Giunto nei pressi della botte però il contadino estrasse il braccio da una feritoia nella botte e riuscì ad afferrare la palla d’oro. Il dragi cercò di riprenderla ma ogni volta che ci provava si feriva con i chiodi, finché non morì. E ora il suo gigantesco corpo si nasconde ancora là sotto, tra sabbia, radici e canne. Dal Lago di Villa, prendendo leggermente quota, è possibile raggiungere il Col d’Arlaz, dove lo sguardo si apre su un panorama ampio e arioso circondato da uno scenario mozzafiato. Da qui si può seguire il corso del ru d’Arlaz, un canale irriguo risalente al XIV secolo, che conduce sino a Brusson. @Diego Pallu La riserva, che si trova a un’altitudine tra gli 800 e i 900 metri, può essere raggiunta a piedi seguendo alcuni sentieri e mulattiere o a cavallo per circa due chilometri e mezzo dal paese di Torille, nel Comune di Verrès. Il percorso, accessibile anche alle persone diversamente abili, attraversa case nel bosco, radure – come quella di Nache, prati e e sentieri sterrati pianeggiantifino alle rive del lago. Il Lago di Villa è un’ottima meta per fare passeggiate in tutta tranquillità, lontano dalla folla e a stretto contatto con la natura. @Lovevda https://ift.tt/3evfqYA Il lago della Valle d’Aosta perfetto per rigenerarsi nella natura La Valle d’Aosta è una regione ricca di panorami mozzafiato, dove la natura regala un senso di pace e di benessere che avvolge i visitatori, regalando colori e sensazioni uniche. Tra questi luoghi ameni, la Riserva naturale del Lago di Villa offre uno spettacolare itinerario per addentrarsi tra suggestivi boschi permettendo di visitare e godere di questo luogo incantevole, dove trovare il relax, seguendo i ritmi della natura. Il cuore della riserva, che si trova nel Comune di Challad-Saint-Victor, nella bassa Val d’Ayas, è il piccolo Lago di Villa, circondato da una conca boscosa di origine glaciale, circondata da dirupi, con le acque che variano dal grigio al verde. Il contrasto tra la vegetazione di tipo palustre, con un grande canneto tutt’intorno, e l’ambiente montano è unico nella Regione. Questo splendido scorcio della natura rappresenta l’habitat ideale di specie botaniche e di animali unici per la Valle d’Aosta. È il luogo, insieme al contesto in cui si trova, è talmente unico nel suo genere da essersi aggiudicato l’importantissimo premio come “Meraviglia italiana“. La ricca vegetazione comprende boschi di pino silvestre, roverella, castagno, saliconi, betulle, larici, mentre nei prati si può godere di un’incredibile varietà di fiori, fra cui delle rare orchidee che in estate stupiscono con la loro splendida fioritura. Nelle sue acque cresce la meravigliosa Ninfea bianca. @Enrico Romanzi Il lago e le zone limitrofe offrono riparo e cibo a molti mammiferi. Qui è facile incontrare la volpe, lo scoiattolo o i piccoli roditori e gli uccelli come la poiana, la ghiandaia, il picchio e il gufo. Si dice che nel fondale delle sue acque giaccia il corpo di un drago. La curiosa leggenda locale vuole, infatti, che un drago si divertisse a giocare sulle rive del lago con una palla d’oro. Lo faceva di notte, uscendo dalla propria grotta, mentre tutti dormivano. Ma una volta un contadino si svegliò e, al chiarore della luna, vide la palla d’oro e decise che doveva essere sua. Si fece così costruire una botte per galleggiare sulle acque, facendola rivestire di chiodi acuminati. Quella notte il drago, come sempre, uscì dalla tana e, non scorgendo nulla perché la botte galleggiante non faceva alcun rumore, si mise a giocare. Giunto nei pressi della botte però il contadino estrasse il braccio da una feritoia nella botte e riuscì ad afferrare la palla d’oro. Il dragi cercò di riprenderla ma ogni volta che ci provava si feriva con i chiodi, finché non morì. E ora il suo gigantesco corpo si nasconde ancora là sotto, tra sabbia, radici e canne. Dal Lago di Villa, prendendo leggermente quota, è possibile raggiungere il Col d’Arlaz, dove lo sguardo si apre su un panorama ampio e arioso circondato da uno scenario mozzafiato. Da qui si può seguire il corso del ru d’Arlaz, un canale irriguo risalente al XIV secolo, che conduce sino a Brusson. @Diego Pallu La riserva, che si trova a un’altitudine tra gli 800 e i 900 metri, può essere raggiunta a piedi seguendo alcuni sentieri e mulattiere o a cavallo per circa due chilometri e mezzo dal paese di Torille, nel Comune di Verrès. Il percorso, accessibile anche alle persone diversamente abili, attraversa case nel bosco, radure – come quella di Nache, prati e e sentieri sterrati pianeggiantifino alle rive del lago. Il Lago di Villa è un’ottima meta per fare passeggiate in tutta tranquillità, lontano dalla folla e a stretto contatto con la natura. @Lovevda Nella bassa Val d’Ayas, il piccolo Lago di Villa è la meta perfetta per fare passeggiate in tutta tranquillità, magari incontrando una simpatica volpe.
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