#venezia 74
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"Venezia al crepuscolo" - Wilhelm von Gegerfelt - 1883, olio su tela
74 x 60 cm.
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Songs in Spanish in Spain of the 80s
Songs in Spanish in Spain of the 80s Songs in Spanish in Spain of the 80s including: Antonio Flores - No Dudaria, Camilo Sesto - Perdóname, Los Secretos - Déjame, Miguel Ríos - Santa Lucía, Nacha Pop - Chica de Ayer, Pedro Marín - Aire, Radio Futura - Enamorado de La Moda Juvenil, Tequila - Dime Que Me Quieres and many more!!! Subscribe to our channel to see more of our content! 1. 1980 Antonio Flores - No Dudaria 2. 1980 Camilo Sesto - Perdóname 3. 1980 Juan Pardo - No me hables 4. 1980 La Orquesta Mondragón - Viaje con Nosotros 5. 1980 Los Secretos - Déjame 6. 1980 Miguel Ríos - Santa Lucía 7. 1980 Nacha Pop - Chica de Ayer 8. 1980 Orquesta Mondragón - Caperucita feroz 9. 1980 Pedro Marín - Aire 10. 1980 Radio Futura - Enamorado de La Moda Juvenil 11. 1980 Tequila - Dime Que Me Quieres 12. 1981 Bacchelli - Y solo tú 13. 1981 Bertín Osborne - Amor Mediterráneo 14. 1981 Bertín Osborne - Tú Sólo Tú 15. 1981 Coz - Las Chicas Son Guerreras 16. 1981 Maria Jesús Y Su Acordeón - El Baile De Los Pajaritos 17. 1981 Obús - Va a Estallar el Obús 18. 1981 Paloma San Basilio - Juntos 19. 1981 Tequila - Salta!! 20. 1982 Alaska Y Los Pegamoides - Bailando 21. 1982 Antonio Flores - Pongamos que Hablo de Madrid 22. 1982 Azul Y Negro - Me Estoy Volviendo Loco 23. 1982 Bertin Osborne - Como un vagabundo 24. 1982 José Luis Perales - Y ¿Cómo Es Él? 25. 1982 Mecano - Me Colé En Una Fiesta 26. 1982 Miguel Ríos - Bienvenidos 27. 1982 Pedro Marín - Dos Enamorados 28. 1983 Alaska y Dinarama - Perlas Ensangrentadas 29. 1983 Barón Rojo - Casi Me Mato 30. 1983 Barón Rojo - Tierra de Vándalos 31. 1983 Gonzalo - Quién Piensa En Ti 32. 1983 Juan Pardo - Caballo de Batalla 33. 1983 Massiel - Más fuerte 34. 1983 Mecano - Barco A Venus 35. 1983 Miguel Bosé - Fuego 36. 1983 Miguel Rios - Rock de una noche de verano 37. 1983 Olé Olé - No Controles 38. 1983 Pistones - El Pistolero 39. 1983 Righeira - No tengo dinero 40. 1983 Righeira - Vamos A La Playa 41. 1983 Tino Casal – Embrujada 42. 1983 Vídeo - La Noche No Es Para Mí 43. 1983 Yuri - Solos 44. 1984 Alaska y Dinarama - Como Pudiste Hacerme Esto A Mí 45. 1984 Bravo - Lady Lady 46. 1984 Gabinete Caligari - Cuatro Rosas 47. 1984 Iván - Fotonovela 48. 1984 La Unión - Lobo Hombre en París 49. 1984 La Unión - Sildavia 50. 1984 Miguel Bosé - Amante Bandido 51. 1984 Miguel Bosé - Sevilla 52. 1984 Objetivo Birmania - Desidia 53. 1984 Olé Olé - Voy a Mil 54. 1984 Radio Futura - Escuela de Calor 55. 1985 Alaska Y Dinarama - Ni Tú Ni Nadie 56. 1985 Barón Rojo - Cuerdas de Acero 57. 1985 Hombres G - Devuélveme A Mi Chica 58. 1985 Hombres G - Venezia 59. 1985 Iván - Baila 60. 1985 Luz Casal - Rufino 61. 1985 Mecano - Hawaii-Bombay 62. 1985 Rosendo - Agradecido 63. 1985 Siniestro Total - Bailaré sobre tu tumba 64. 1986 Alaska y Dinarama - ¿A Quién Le Importa? 65. 1986 Ana Belén y Víctor Manuel - La Puerta de Alcalá 66. 1986 Duncan Dhu - Cien gaviotas 67. 1986 El Ultimo de la Fila - Insurrección 68. 1986 Gabinete CaliGari - Al Calor Del Amor En Un Bar 69. 1986 Hombres G - Marta Tiene Un Marcapasos 70. 1986 Miguel Bosé - Nena 71. 1986 Olé Olé - Lili Marlen 72. 1987 Cantores de Híspalis - A Bailar y A Bailar 73. 1987 Duncan Dhu - En Algún Lugar 74. 1987 Duncan Dhu - Esos Ojos Negros 75. 1987 Duncan Dhu - Jardín de Rosas 76. 1987 Duncan Dhu – Una Calle De Paris 77. 1987 Gipsy Kings - Bamboleo 78. 1987 Héroes Del Silencio - Héroe De Leyenda 79. 1987 Los Lobos - La Bamba 80. 1987 Mecano - Hijo de la Luna 81. 1987 Orquesta Mondragón - Corazón De Neón 82. 1987 Orquesta Mondragón – Ellos Las Prefieren Gordas 83. 1988 Alex y Christina - Chas! Y Aparezco A Tu Lado 84. 1988 Danza invisible - A este lado de la carretera 85. 1988 Danza Invisible - Sabor de amor 86. 1988 El Norte - Entre Tú y Yo 87. 1988 La Guardia - El Mundo Tras El Cristal 88. 1988 La Guardia - Mil calles llevan hacia ti 89. 1988 La Unión - Más y Más 90. 1988 Los Rebeldes - Bajo la Luz de la Luna 91. 1988 Los Rebeldes - Mediterráneo 92. 1988 Tino Casal - Eloise 93. 1989 Dinamita pa los pollos - Pandilleros 94. 1989 Hombres G – Voy A Pasármelo Bien 95. 1989 La Frontera - El Limite 96. 1989 La Unión - Maracaibo 97. 1989 Loquillo Y Los Trogloditas - Cadillac Solitario 98. 1989 Presuntos Implicados - Alma De Blues 99. 1989 Tennessee - Te ví correr 100. 1989 The Refrescos - Aquí no hay playa Related Searches: hits of 1980 to 1990,hits of 1980s in music,hits of 1980 songs,hits of the 1980s spain,pop hits of the 1980s,hits of 1980 and 1981,music hits of 1980,hits of the 1980s youtube,miga19,sweet memories 80s 90s,1980s music,1980s music hits,1980s songs,1980s songs hits,1980s,hits spain,música de los 80 en español,música en español,éxitos en español,ochenteras,canciones de los 80,decada de los 80,grandes canciones de los 80 Related Hashtags #hitsof1980sspain #cancionesdelos80 #hitsof1980s #hitsof1980songs #hitsof1980uk #hitsof1980spain #hitsofthe1980sand1990s #hitsof1979and1980 #tophitsofthe1980s #pophitsofthe1980s https://www.youtube.com/watch?v=ct9yrLrZF14
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#che poi ogni argomento di questi la gente ci fa una tesi di dottorato e io penso di parlare di tutto in una tesi magistrale di merda?!?!
I miei post migliori nel 2022:
#5
Una volta l'università era una cosa d'elite: ci potevi andare se avevi i soldi; i soldi ce li avevano in pochi per cui si erano quattro gatti e si conversava, macinando idee. Oggi l'università è di massa. E se sembra democraticamente corretta una cosa del genere in verità non lo è.
L'università non deve essere di massa, non deve essere nemmeno d'elite, ma deve essere di chi vuole fare l'università. Invece no. Ormai l'università è fatta di quelli che hanno bisogno dell'università per imparare il mestiere (poveri stolti). Si pensa che l'università sia necessaria come pezzo di carta per accedere nel mondo del lavoro e poi ci si lamenta che l'università ti dà solo la teoria e non la pratica e ci si lamenta di quelli che prima studiano filosofia e poi con i corsi a parte diventano colleghi degli ingegneri. HELLO???
L'università è e deve essere PURA TEORIA (inserire bias da sistema accademico italiano perché all'estero non sempre è così). Deve essere per quelli che studiano, fanno ricerca e alimentano il sapere. Se non vuoi fare questo nella vita VAI A LAVORARE SUBITO perché tutti i migliori recruiter non fanno che rompere il cazzo con i loro fantastici "minimo 2 anni di esperienza" quindi tanto vale che ti fai il mazzo già dai 18 anni cercando di portarti verso il lavoro che ti piacerebbe fare.
Tutti a lamentarsi del bassissimo numero di laureati in Italia rispetto al resto d'Europa, ma è davvero un problema? Che cavolo ce ne facciamo di un numero di laureati di merda più alto, se, appunto, sono ciucci come la merda perché tanto hanno preso il loro pezzo di carta da 110 e lode rotti in culo perché dopo vogliono solo guadagnarsi la pagnotta? Secondo voi a questo gregge di laureati sarà entrato qualcosa di buono nel cervello? Vero è che, alcuni provenienti da contesti culturalmente poveri, grazie all'università hanno l'opportunità di affacciarsi a delle idee nuove che permettono loro di allargare un po' gli orizzonti. Ma un po'. Raro che esca il nuovo rivoluzionario o il nuovo pensatore del millennio. Possibile, ovviamente, ma se e solo se, questi avrà una vera e propria vocazione per lo studio. Non studio 'finalizzato a', ma studio puro e semplice 'study for study's sake'.
La vera democratizzazione del sapere avverrebbe in questa maniera: dando borse in denaro a chi, proveniente da qualsiasi classe sociale, vuole studiare, studiare e basta. Il resto vada a lavorare, che il cv vale di più dei titoli di studio (PA a parte).
Questa sì che sarebbe una rivoluzione di proporzioni epiche che renderebbe finalmente al mondo una vera giustizia - poi però in Africa muoiono ancora i bambini delle elementari e, di grazia, di quale giustizia stiamo parlando? Dell'ingiustizia dei privilegi, forse.
62 note - Postate 22 gennaio 2022
#4
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69 note - Postate 23 agosto 2022
#3
12 luglio 2022
Ciao a tutti raga, ho partorito. Da oggi sono diventata ufficialmente madre.
やっと卒業できましたー
74 note - Postate 12 luglio 2022
#2
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76 note - Postate 25 agosto 2022
Il mio post numero 1 del 2022
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120 note - Postate 9 agosto 2022
Guarda ora l'Analisi del tuo anno 2022 di Tumblr →
#tesi e laurea in continuazione#tumblr2022#bilancio annuale#Il mio bilancio dell'anno 2022#Il tuo bilancio annuale#year in review#my 2022 tumblr year in review#your tumblr year in review
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Anna Maria Maiolino
“Fortunatamente per mezzo dell’arte possiamo sovvertire repressioni e conflitti. Sovvertire nel senso di porre rimedio alle repressioni cercando di realizzare un’arte anticonformista e di intervento politico, e perciò rivoluzionaria, che renda possibile recuperare ciò che il nostro spirito ha di fondamentale: la dignità. Grazie all’arte ho potuto consegnare un posto nel mondo ai miei sentimenti.”
Anna Maria Maiolino è l’artista brasiliana di origine italiana insignita del Leone d’Oro alla carriera della Biennale di Venezia del 2024, insieme a Nil Yalter.
Nel corso della sua lunga carriera si è cimentata con ogni mezzo espressivo: pittura, incisione, scultura, poesia, fotografia, video e performance.
Sin dagli anni Sessanta, si ispira alla quotidianità femminile per opporre uno sbarramento all’egemonia maschile e a temi come la fame, la povertà, l’ingiustizia. Il suo percorso artistico è un viaggio verso la riappropriazione di un posto nel mondo.
È nata il 20 maggio 1942 a Scalea, in Italia, per poi emigrare con la famiglia a Caracas, nel 1954, ai tempi il Venezuela pagava il biglietto del viaggio in nave alle persone che migravano dall’Italia. Sin da piccola, disegnare aveva rappresentato, per lei, un rifugio e un conforto a una realtà estranea, aiutandola ad allontanare i ricordi di un’infanzia difficile, trascorsa durante gli anni più duri della guerra. Ha studiato alla Escuela de Artes Visuales Cristóbal Rojas fino al loro trasferimento a Rio de Janeiro, nel 1960, dove ha frequentato la Escola Nacional de Belas Artes. Aveva diciotto anni quando ha esposto per la prima volta, al XXI Salón Oficial de Arte Venezolano.
Dal 1967 è stata coinvolta nel movimento della Nova Figuração, che metteva in primo piano la partecipazione attiva del pubblico fruitore e un impegno e una posizione sui problemi politici, sociali ed etici.
Ha partecipato alla mostra Nova Objetividade Brasileira, al Museo d’Arte Moderna e le sue opere sono diventate un manifesto della resistenza al regime, così come delle crescenti disuguaglianze sociali del paese.
In quegli anni ha cominciato a occuparsi di disuguaglianze di genere sul duplice versante corporale e intimistico-spirituale.
I suoi dipinti e incisioni degli anni Sessanta sono piuttosto radicali, combinano l’immaginario pop con il repertorio tipico della Nova Figuração, concentrandosi su personaggi e narrazioni politiche, oltre che su riferimenti personali, corporei e familiari.
Si è sperimentata con tecniche appartenenti alla cultura popolare come i cordels, xilografie accompagnate da brevi poesie o filastrocche d’intrattenimento, come strumento di denuncia sociale.
Questo tipo di rappresentazioni erano ispirate dal Manifesto Antropofago di Oswald de Andrade in cui, l’immagine dell’indigeno cannibale, riportata nei resoconti dei colonizzatori, veniva utilizzata per contrapporre alla cultura europea un’identità completamente diversa, antagonistica, quasi spaventosa, che potesse liberare definitivamente il Brasile da secoli di sudditanza politica e culturale. Una contrapposizione alla politica del regime, sempre più repressiva e autoritaria, un’arte popolare, kitsch e associata spesso al “cattivo gusto”. In questo clima politico e culturale piuttosto intricato, ha dato vita a opere come Anna e Glu Glu Glu, entrambe del 1967.
Nel 1968 si è trasferita a New York grazie a una borsa di studio al The Pratt Graphics Center dove ha avuto modo di praticare la tecnica di incisione su metallo, acquaforte, allargando i propri orizzonti artistici.
In questi anni scrivere poesie è stata la sua modalità espressiva primaria e al suo ritorno in Brasile, alla fine del 1971, ha iniziato a creare disegni e composizioni basate su di esse (“Mapas Mentais”, 1971-74; “Book Objects”, 1971-76; “Drawing Objects”, 1971-76).
L’interazione performativa tra gli oggetti d’arte e il pubblico sono il nodo centrale del suo lavoro.
Anche il suo primo film realizzato nel 1973, In-Out (Antropofagia), dimostra lo stretto legame con il pensiero antropofagico. Nel video l’inquadratura è fissa sulla bocca dei personaggi ed è talmente stretta che a malapena sono visibili il naso e il mento. Un uomo e una donna che tentano di parlare, senza riuscirci: dalle loro bocche spalancate e in continuo movimento non esce alcun suono, talvolta sono bloccati, prima da una striscia di nastro adesivo nero, poi da un uovo e da sempre più numerosi fili di tessuto.
L’impossibilità di esprimersi è un’aperta denuncia della censura in atto nel Brasile di quegli anni. L’assenza di parole e la loro sostituzione con un respiro affannato fanno riferimento al sofoco (soffocamento), con cui ci si riferiva agli anni più duri della repressione della dittatura militare. Un oggetto che compare per la prima volta proprio in In-Out (Antropofagia) e che diventerà fondamentale nell’iconografia di Anna Maria Maiolino è l’uovo.
Nel 1981 ha messo in scena Entrevidas, in cui decine di uova sono sparse sul pavimento e sfidano l’artista a percorrere lo spazio come fosse un campo minato, tenendo conto della fragilità e della precarietà dell’uovo, simbolo della vita stessa.
Una delle sue opere più celebri è Por un fio del 1976 dove l‘artista è seduta tra sua madre e sua figlia nell’atto di tenere in bocca segmenti di corda, come a voler enfatizzare i legami familiari. Il suo linguaggio ci parla di un legame, profondamente femminile, ed estremamente fiero e coraggioso nell’affrontare i divieti e le violenze maschili.
Nel 1989 ha iniziato a lavorare con l’argilla per la serie Modeled Earth, con una nuova attenzione per l’espressione gestuale e sensoriale, un rituale che richiama una radice profonda, un tassello della sua identità. Ha poi sperimentato con cemento e gesso, realizzando grandi sculture murali.
Il lavoro manuale, il rapporto con la terra, i materiali elementari in sculture e rilievi, continuano ancora a oggi a far parte della sua attività creativa. Un’azione ripetitiva e banale che si fa pratica artistica.
La carta, più di una superficie su cui disegnare, è diventata materia e corpo, la serie Indicios è, infatti, composta da disegni realizzati su carta con ago e filo, con l’intento di denunciare la meccanicità di gesti quotidiani appartenenti alla sfera domestica femminile come cucire.
Un momento di svolta nella sua carriera artistica è stata la partecipazione all’esposizione Inside the Visible a Boston, nel 1996, composta da trenta artiste fra cui Louise Bourgeois, Mona Hatoum, Carol Rama, Charlotte Salomon, Cecilia Vicuña, per citarne qualcuna. Sulla copertina del catalogo c’era un’immagine della sua performance Entrevidas, che l’ha fatta conoscere a un più ampio pubblico.
Per la prima volta alla Biennale Arte di Venezia, nel 2024, Anna Maria Maiolino ha esposto una nuova opera di grandi dimensioni che prosegue e sviluppa la serie delle sue sculture e installazioni in argilla. Un lavoro che indaga i rapporti umani, le difficoltà comunicative e di espressione, percorrendo il labile confine tra fisicità e sfera intima e spirituale.
Oggi vive e lavora a San Paolo, in Brasile. Ha esposto nei principali musei di arte moderna e contemporanea del mondo.
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Pisa. Inaugurazione alla Chiesa della Spina la mostra "Opera Sacra" di Mauro Capitani.
Pisa. Inaugurazione alla Chiesa della Spina la mostra "Opera Sacra" di Mauro Capitani. Inaugurata venerdì 19 aprile, la mostra "Opera Sacra" di Mauro Capitani, visitabile alla chiesa della Spina (Lungarno Gambacorti) il venerdì (15-18), il sabato e i festivi (10-13 e 15-18). L'ingresso è gratuito. La mostra si compone di 11 opere d'arte prodotte dallo stesso Capitani tra il 1971 al 2021 ed è nata dalla volontà di Daniele Conti, presidente dell'associazione "I Cavalieri", e l'artista Mauro Capitani con l'intento di diffondere l'interesse e la conoscenza dell'arte pittorica toscana in generale ed in particolare quella connessa all'arte sacra. Come si legge nella biografia la continuità espositiva di Capitani: "ha inizio dal 1970 ma la sua prima personale risale al 1967. Nel 1974 espone a Brisbane e Sidney nella rassegna ufficiale 'Arte Giovane Italiana '74'". Numerose le collaborazioni portate avanti nel corso degli anni, le esposizioni, pubblicazioni e le attestazioni ricevute. Tra queste la presenza a Expo Arte 2015 a Milano, Mostra "Opere da Copertina del CAM" allestita nella Casa del Mantegna a Mantova ed ancora la mostra "Grazie Italia" all'interno del padiglione del Guatemala e Grenada alla 56a Biennale di Venezia. Ha ricevuto il premio alla "Carriera" - Spoleto Festival Art 2014 e 2023 e il premio nazionale "Torre di Castruccio", assieme a Giorgetto Giugiaro e ad altri esponenti della cultura e della medicina. È Cavaliere della Repubblica per meriti didattici, con decreto 2 giugno 1989 e gli è stata conferita la medaglia d'oro del Presidente della Repubblica per meriti artistici. La mostra è patrocinata da Comune di Pisa, Regione Toscana e Confcommercio, realizzata in collaborazione con l'associazione "I Cavalieri", la fondazione "Mauro e Nuccia Capitani ETS" e "50 Chimet".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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◇SEVENTY VENEZIA(セヴンティ ヴェネツィア)◇Tシャツが入荷しました。 定価:35,200円(税込)⇒SALE価格:28,160円(税込) 弊社通販サイト商品ページ⇒http://www.gallery-jpg.com/item/SD0814-74S/ SHOW SAMPLE MADE IN ITALY 素材:ポリエステル94%、ポリウレタン6%、ポリウレタンコーティング カラー:メタリックグリーン サイズ:XS 着丈 約51.5cm、肩幅 約36cm、袖丈 約14cm、バスト 約81cm、ウエスト 約76cm (平置きの状態で測っています。) メタリックグリーンのポリウレタンコーティングを施したジャージー素材のTシャツ。 ヌルっとした質感でギラギラに光ります。 コーディネートのポイントになるシンプルなTシャツです。 ※ご覧頂いている媒体により、色の見え方が多少変わる場合がございます。 ※店頭でも同商品を販売しておりますので、通販サイトの在庫反映が遅れる場合があり商品をご用意出来ない場合がございます。予めご了承頂きますようお願い致します。 Gallery なんばCITY本館1F店 〒542-0076 大阪府大阪市中央区難波5-1-60なんばCITY本館1F 【営業時間】11:00~21:00 【休館日】4月無休 【PHONE】06-6644-2526 【e-mail】[email protected]
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Incendio in abitazione a Chioggia, muore 74enne
Rogo nella notte in una casa a Chioggia, in provincia di Venezia. A perdere la vita un anziano di 74 anni, residente nell’abitazione dove sono divampate le fiamme. A chiamare i vigili del fuoco sono stati alcuni vicini, che intorno alle 23.00 si sono accorti dell’incendio. Sul posto sono arrivate le squadre di Mestre, Cavarzere, Chioggia e Piove di Sacco, che hanno terminato l’intervento…
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Previsioni Lotto 31 ottobre 2023
Previsioni Lotto 31 ottobre 2023 sono composte da tre consigli di gioco, per la sorte di Ambata, Ambo, Terno e superiori.
Le Previsioni Lotto proposte sono composte da un'ambata, due ambi una terzina e una quartina si mettono in gioco su due ruote e tutte per 7 colpi a partire dalla data indicata. Le probabilità di centrare una cinquina sono di 1 su 43.949.268 volte, una quaterna 1 su 511.038, un terno 1 su 11.748, 1 ambo su 401, mentre le probabilità di centrare un’ambata (estratto) è di 1 su 18 volte. Previsioni Lotto 31 ottobre 2023 - By GiGi LoTTo © Proposta numero Uno. RuoteFirenze - Napoli - TutteAmbata38Ambi34-20 / 8-53Terzina38-34-20 / 38-8-53Cinquina38-34-20-8-53 Proposta numero Due. RuoteFirenze - Napoli - TutteAmbata73Ambi65-70 / 18-63Terzina73-65-70 / 73-18-63Cinquina73-65-70-18-63 Proposta numero Tre. RuoteMilano - Venezia - TutteAmbata83Ambi74-70 / 8-53Terzina83-74-70 / 83-8-53Cinquina83-74-70-8-53 Esiti: Nota: l'ambata si gioca solo sulle ruote secche. GiGi LoTTo consiglia: Puoi anche abbinare all'ambata l'ultimo numero della quartina, per comporre un ambo secco da mettere in gioco sulle due ruote principali e tutte. Si consiglia il gioco anche sulla ruota Nazionale. In caso in cui esca l’ambo secco o sorti superiori su ruota fissa, la previsione va interrotta, perché sfaldata, in tutti gli altri casi proseguire fino alla fine del gioco. Previsioni Lotto Premium Previsioni in abbonamento per la sorte dell'ambo e del terno per scoprire tutti i dettagli delle proposte clicca sui link sottostanti: - Previsioni Lotto Magic - (Previsioni personalizzate) Altre Previsioni del LoTTo Dalla statistica del Lotto le previsioni su singola ruota - Previsione con il massimo ritardatario e analisi statistica, ambi e terni più frequenti in assoluto dal 1939. Per visualizzare le previsioni statistiche, clicca sulla ruota di tuo interesse qui sotto nella tabella. BariCagliariFirenzeGenovaMilanoNapoliPalermoRomaTorinoVeneziaTutteNazionale Altre informazioni sul Lotto. - Estrazioni Lotto - Ultima estrazioni del Lotto. - Archivio Lotto - Tutte le estrazioni del mese in corso e degli anni precedenti. - Previsioni Lotto - Proposte di gioco gratuite. - Previsioni Private Lotto - Proposte di gioco in abbonamento. - Previsioni Statistiche Lotto - Proposte di gioco su base statistica di ogni singola ruota. - Statistiche Lotto - Frequenza e ritardo numeri, ambi, terni e quaterne più frequenti in assoluto. - Metodi Lotto - Tecniche di ciclometria e/o statistica per elaborazioni di pronostici. - Sistemi Lotto - Sistemi e Matrici. - Informazioni Lotto - Come si gioca, quanto si vince e probabilità di vincita. Social Media Se desideri rimanere aggiornato su tutti questi servizi del Lotto, ti consiglio di seguire le pubblicazioni sul sito, nei seguenti modi: – Aggiungi il sito GiGiLotto tra i preferiti del tuo browser (Google, Internet Explorer, Microsoft Edge, Firefox) – Iscriviti sui social media di GiGiLotto: FacebookTwitterYouTubeTelegram – Iscriviti alla newsletter di GiGiLotto per ricevere informazioni esclusive (che trovi qui sotto).
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Friuli, travolto da un albero in un bosco, muore volontario della Protezione Civile
DIRETTA TV 29 Luglio 2023 L’uomo si chiamava Giuseppe De Paoli, aveva 74 anni ed è morto questa mattina dopo essere stato travolto da una ceppaia mentre si trovava nel bosco. 6 CONDIVISIONI Giuseppe De Paoli, un uomo di 74 anni di Verzegnis, in Friuli Venezia Giulia, è morto questa mattina dopo essere stato travolto da una ceppaia mentre si trovava nel bosco. Malgrado i soccorsi tempestivi,…
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BOOKS / CATALOGUES / ARCHIVES: SELECTED FROM THE COLLECTION, National Gallery, Sofia, 2021, ISBN: 978-954-9473-58-2 SHIFTING LAYERS. YOUNG ART AT THE MUSEUM https://sghg.bg/en/catalogs/shifting-layers-young-artat-the-museum/ POLYPHONIA, Frans Oosterhof, Motto Books 2019, ISBN: 9782940524891 book of Polyphonia exhibition, Goethe-Institut Sofia, 2017 in OPEN ART FILES, Bulgarian online art archive: Art from the early 90’s to the Present Day by Vessela Nozharova Digital Art in Bulgaria – Electronic Media, Multimedia Installations, Internet Art by Galina Dimitrova-Dimova The Art of Books, Printing and Graphic Design by Svetla Petkova ÆTHER art space: SELF-GUIDE BECOMING THE OTHER, 2018, Stuttgart INTRODUCTION TO BULGARIAN CONTEMPORARY ART 1982–2015 by Vessela Nozharova, Open Arts Foundation, ISBN: 978 619 186 435 5, p. 264-265 10 YEARS OPEN ARTS: HERE AND EVERYWHERE edition for the jubilee of Open Arts Foundation and the exhibition “HERE EVERYWHERE” curator Vladiya Mihaylova, within the framework of NIGHT/Plovdiv 2017, p. 65, 74, 78-79, 106-107 NATIONAL GALLERY, ARCHIVE 2011–2017 / Sofia Arsenal–Museum for Contemporary Art, editor Nadezhda Dzhakova, isbn 978-954-9473-33-9, p. 92 WHO LEFT?WHAT BEHIND Exhibition catalog, p. 142-145 © 2012 Pleven/Ankara, advisors - Beral Madra, Maria Vassileva, curators - Demna Dimitrova, Saliha Kasap AN ART NEWSPAPER, edited by Aaron Moulton, CLASSIFIED ADS, Special DECADE Issue/Vel.10/Nul.23, p. 52, April 1 2011, Berlin 18. STUTTGARTER FILMWINTER. Festival 13. - 16.1.2005 UNSICHTBARES. KUNST_WISSENSCHAFT. Algorithmen als Schnittstellen zwischen Kunst und Wissenschaft, Internationaler Medienkunstpreis 2004, Publikationstyp Sammelband Verfasser / Herausgeber Barbara Könches und Peter Weibel (Hg.); Verlag, Ort Benteli, Bern; Jahr 2005; Sprache deutsch; Beschreibung 431 S., zahlr. Ill.; ISBN 3-7165-1395-4 INVISIBLE. ART_SCIENCE / International Media Art Award 2004; CD-ROM/DVD Jahr 2004; Sprache deutsch und englisch; Organisation / Institution ZKM | Zentrum für Kunst und Medientechnologie, Karlsruhe; Kooperationspartner SWR ; SF drs ; arte
VIPER BASEL INTERNATIONALES FESTIVAL. FÜR FILM VIDEO UND NEUE MEDIEN. GENERATIONS ON THE MOVE. 18.-22. NOVEMBER 2004. CATALOGUE. KULTUR. Viper Direction by Rebecca Picht, Annika Blunck, p. 031© 2004 Viper RADAR Connecting Europe RADAR project catalogue, Edited by Angela Vetesse © 2004 by Marsilio Editori s.p.a, Venezia - Italy ISBN 88-317-8706-3 DREAMS AND CONFLICTS, catalogue of 50th International Art Exhibition – Venice, EXTRA 50, presenting RADAR project, p. 644-645, © 2003 La Biennale di Venezia ISBN 88-317-8236-3 PUBLICATIONS IN MAGAZINES: Schloss Solitude ! Issue February, 2019, Stuttgart DRUNKEN BOAT Magazine, Issue 23 – Bulgarian Literature, Spring 2016, New York CAPITAL LIGHT / Details, about LOW TECH LAB London 2016, 22 January 2016, p.12 BRAVA CASA / Associations, about Images of the word Exhibition, December–January 2015, p.10 PROGRAMATA / Show me again, about Images of the word Exhibition, # 687, 12-18 Dec. 2014, p.11 BRAVA CASA, Design in the sky, about arch. Radina Gesheva / Mistakes in interior, July 2013, p.86-87 Richard: The Readymade Made Available, By Eriola Pira, January 15, 2014 Art Observed I New York – Richard: “First Communion of Anemic Young Girls In The Snow and other works” at Interstate Projects Through December 15th, 2013 NEW YORK TIMES, Bushwick as the Next Gallery District / Published photo from Possible Exhibitions, 8 March 2012 NYT BRAVA CASA, Artists/One more possibility, text by Lidia Manolova about Possible Exhibitions Show, March 2012, p.28-29 SOFIA LIVE, Svetlana Mircheva, About the importance of being earnest, about Possible Exhibitions, 29 Feb. 2012 LIGHT MAGAZINE, Seven hours similarity / Svetlana Mircheva about her exhibition in NY, 12 Jan. 2012 FLAVORPILL, NY, NURTUREart presents Svetlana Mircheva: POSSIBLE EXHIBITIONS, 26 Jan. 2012 SOFIA LIVE, Possible Worlds / Svetlana Mircheva opened his first solo exhibition in the US, 17 Jan. 2012 THE L MAGAZINE, Brooklyn, Editor’s Picks, January 18-31 2012/Vol.10/No. 2, p.45, Possible Exhibitions SOFIA WEEK MAGAZINE, You speak / article about Svetlana Mircheva and Random Show, #375/3-9, June 2011, p.21-22 KULTURA, By chance, article by Svetlana Kuyumdzhieva about RANDOM SHOW, Issue 20 (2638), 27 May 2011 (BG) KULTURA, BAZA awards for the third time, article by Boriana Rossa about BAZA nominated artists, Issue 28 (2601), 23 July 2010 (BG)
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How does installation art battle with the idea of humans vs machines?
By Marta Kepinska, 10 April 2023
“Machines are the creation of humans, and they were created to make their work easier.”
The talk about machines taking over the world has been one in the works for an extensive amount of time. The first rise of machines came from the industrial revolution in the 18th Century; a time where hand made economies quickly transformed into mass production machinery. These produced items faster and cheaper. Nowadays, it is difficult to imagine a world without these machines. Humans depend on them massively for various day to day activities. It's almost impossible in the modern world to imagine a life with no machines. Many artists have dove deep into the idea of humans and machines and have shown their own renditions of the concept.
From the 11th of May to the 24th of November 2019, an installation piece by the name ‘Can’t Help Myself’ was exhibited in la biennale di venezia. Created by Sun Yuan and Peng Yu, the machine was created to clean its own oil, a red liquid closely resembling blood. Considering most of Yuan and Yu’s installations “represent death, perception and human condition”, it is not difficult to make the connection between how this machine represents humans. The intention of the creator is to provoke the audience into thinking much more deeply and to reflect on modern-day issues. It is said that the work “is intended to represent governments’ attempts at using machinery and modern advances in technology in order to protect themselves and their countries.” (Tara McCollough, 2020). The machine represents the government, the blood that pours out of it and is swept back in represents the citizens, who are constantly pushed back into their countries after trying to escape. It also conveys the pain of many immigrants. When all they want to do is to build a new life, but factors like government officials constantly reject them and helicopter the borders. The blood in this case can also “represent the violence that occurs in border zones”.
Despite the main installation being based around government and civilian relationships and the advances in technology, many people have voiced their own interpretations of this piece on social media. In 2021, the installation piece went viral on TikTok, with short clips of the piece accumulating over fifty million views. Many different comments sympathize with the robot, often relating to it and seeing themselves in the piece. This even led to many people personifying the machine, referring to it as ‘he’. Others commented: “he looks so tired…”, “I feel like this machine” and “I want to help him”. (TikTok) Humans have a tendency of anthropomorphism, and when an object feels like it comes to life or it feels like it represents a human emotion, intention or characteristic we tend to feel like it is one of us. The way a lot of machines are built, also often include human characteristics. Sometimes a car may look like its smiling, a lot of machines are now built with sound and voices, and in this particular installation the machine is built into an endless cycle of work. Starting off strong and quick but nearer to the end of its life it gets slower, the area around it isn't kept as well, it feels burnt out.
Another successful installation that depicts the idea of humans vs machinery is a piece called Inferno. Created by Louis-Phillippe Demers and Bill Vorn, Inferno is a "participative robotic performance project" (Cyber arts, pg 74) influenced by the idea of control. The performance piece is based around robotic entities, also known as 'The Mechanical Boy'. They are then dressed by members of the audience, leaving them in complete control of a robotic entity. The robotic entity is programmed into a cycle which forces the participant to move endlessly, sometimes allowing the participating member to move freely, but usually they are completely immersed and controlled by the machine. “Inferno questions the nature of control - either machinic or human'' (Cyber arts, pg 74). Wearing the robotic skeleton or being entrapped in it also pays homage to the concept of the Cyborg which first emerged in the late 80s. The idea of not only being trapped in a robotic entity but also being controlled by one to me is quite significant and slightly terrifying. With the modern world being vastly operated by machinery, completely submitting to a machine is something humans do subconsciously, such as with phones, TV or even a lift. This installation, although also made to depict the levels of hell, really opens your eyes and allows you to think about the significance of machines in our lives.
Pathfinder. A project that “aims to contribute to the creative processes of choreographic development” (Christian Mio Loclair). Pathfinder is an interactive installation that produces various graphical patterns to increase a dancer's creativity, flow and confidence. It is an “experimental tool” which strives to create original dance patterns rather than recreate existing ones, it therefore stands as its own “creative building block”. Unlike Inferno, The algorithm it is programmed by, allows the dancer to control the machine. It allows you to change the “speed, complexity or geometric objects” flowing spontaneously and morphing into each other in a sequence like structure. The dancer is then able to move organically with the machine's unpredictable movements, leaving the machine to guide them as they themselves interpret each sequential movement differently. In contrast to the other installations, such as Can’t Help Myself or Inferno, Pathfinder is perceived more as a helpful machine to humans. The installation was created to guide the humans, not to control them. It allows the human to take charge whilst surprising them with subtle lights and shapes that guide them along their way. Inferno was a much more devilish installation, almost apocalyptic, supporting the idea of machines taking over. Whereas Pathfinder is a much lighter approach, a welcoming one.
One newer approach to art is AI. One surreal installation artist, Refik Anadol, uses millions of little pieces of data in order to show how he interprets our future. “I was always trying to speculate this idea of ‘Can data become pigment?’... But what I’m trying to do as an artist is find an algorithm that can narrate the moment of data”. He uses this algorithm and machines to create visual images which he calls “Data Sculptures”. In the image above (Figure .05) we see one of the most well known of Anadol’s installation projects, Machine Hallucinations. The installation is made up of 113 million images of New York that Anadol found online. Out of the 113 million images, only 10 million are used as he only keeps the images without people in it. By collecting only images of animals, buildings, plants and landmarks, the machines are able to adapt to create an environment on what is a “collective memory of New York” (Wired, Refik Anadol, 2020). As the machine continues to learn, it takes these collective images and creates movement through similar images. The result is often a beautiful life cycle of the environment, displaying the different areas or changes that have occurred overtime.
Anadol believes this machine looks at information like a human being would, in turn creating a collective memory of an environment from a human point of view. Some of his works also show the development and architectural achievements humans have reached. A particular building can be viewed by thousands of people, (Figure .06) all capturing a different angle, different lighting or a different time. In Refik Anadol’s eyes the machine is dreaming. This personification of the machine makes it feel more human. As it is built to think like one, the images it creates feel organic as if a human has created them. Similar to the Pathfinder exhibition, Anadol’s rendition of humans and machines is much more passive. His installations are one of the best examples of what art galleries in the future may look like. Digitally created art and flows and moves and is constantly changing. However, similarly to the installation Can’t Help Myself, Anadol anthropomorphizes the AI. By saying it thinks like a human, collects memories and is described by him as dreaming, it personifies the machine, blurring the lines between humans and robots and technology and art.
The last example that I wanted to mention is based off of the immersive Vincent Van Gogh Exhibition. This exhibition was advertised everywhere and a huge hit for contemporary art lovers and tourists. The immersive installation, brings the traditional art created by Vincent Van Gogh to a virtual reality, completely submerging the viewer into it. Built with 1000 metres squared of light with immersive sound included, leaving the audience in awe. By bring Van Gogh’s painted work into a virtual 3D setting, we are able to feel the art much more significantly, many claiming that they felt like they were in the painting. Virtual museums have been popping up all over the world, with an increasing demand. It is not difficult to picture this as the future of art galleries and exhibitions. I truly believe that interactive digital art such as the immersive Vincent Van Gogh exhibit will fundamentally change how we interact with art. Although many artists are already exploring the idea of machines in art or using machines to create art, it is only picking up its demand. It is more flexible as you can adjust it to fit different venues, easily change the frame or size.
Although computer art was massively ignored and looked down upon in the 1960s-1970s, the modern world gives it a completely new platform, with young contemporary artists often turning to technological based art. Art often pushes the boundaries, and the use of machines in different art mediums definitely pushes past those boundaries. These machines have and will continue to do this. Their limitations will decrease as they will be able to learn to do so much more, to the point where one day they might no longer need a human to guide them. There’s something so beautiful yet so terrifying about these machines taking over different aspects in life. What is so frightening about them in art is how they are more and more closely programmed to create like humans. How they are often personified by humans, despite by default being the complete opposite. I am excited to see how the art world develops and more installations that could come from this concept and the many ways they can be explored.
Referencing
(Figure .01)
Sun Yuan and Peng Yu, 11 May - 24 November 2019, Can’t Help Myself, La Biennale Di Venezia, Venice, Italy
(Figure .02)
Sun Yuan and Peng Yu, 11 May - 24 November 2019, Can’t Help Myself, La Biennale Di Venezia, Venice, Italy
(Figure .03)
Louis-Philippe Demers and Bill Vorn, 2016, Inferno, Arsenal Contemporary Art
(Figure .04)
Christian Mio Loclair and Onformative, Pathfinder
(Figure .05)
Refik Anadol, 2021, Machine Hallucinations - Nature Dreams
(Figure .06)
Refik Anadol, 2021, Machine Hallucinations - Nature Dreams. WIRED.
(Figure .07)
Exhibition Hub and Fever, 2021, Immersive Van Gogh
Adam Hencz, Digitized Memories and Machine Hallucinations - Refik Anadol’s AI Data Paintings and Sculptures. Artland Magazine.
Refik Anadol: Digitized Memories and Machine Hallucinations (artland.com)
Bulajiâc, V.V. (2007) Database aesthetics : art in the age of information overflow. Minneapolis, Minn: University of Minnesota Press.
Christian Mio Loclair, Pathfinder.
Pathfinder – CHRISTIAN MIO LOCLAIR
Fever, 5 April 2023, Van Gogh: The Immersed Experience - Exhibit Reviews.
Van Gogh: The Immersive Experience - Exhibit Reviews - YouTube
Iris Olde Hampsink, 23 February 2022, Can’t Help Myself - How A Relatable Robot Offers a Critical Reflection on Modern Society. Diggit Magazine.
Can’t Help Myself: How a Relatable Robot Offers a Critical Reflection on Modern Society (diggitmagazine.com)
Leopoldseder, H., Schöpf, C. and Stocker, G. (2016) CyberArts 2016 : international compendium : Prix Ars Electronica, STARTS Prize ’16. Berlin: Hatje Cantz Verlag GmbH.
London Exhibit, 2021, Van Gogh Immersed. Exhibition Hub, Fever.
Van Gogh London Exhibit: The Immersive Experience (vangoghexpo.com)
Obsessed, 16 January 2020, How This Guy Uses A.I. to Create Art. Wired.
How This Guy Uses A.I. to Create Art | Obsessed | WIRED - YouTube
Refik Anadol, 6 November 2021 - 17 December 2021, Machine Hallucinations - Nature Dreams. Refik Anadol Studios
Machine Hallucinations — Nature Dreams - Refik Anadol
Sofia Lekka Angelopoulou, 12 May 2019, Industrial Robot Continuously Sweeps Blood-like Fluid. Design Boom.
industrial robot continuously sweeps blood-like fluid in sun yuan + peng yu's 'can't help myself' (designboom.com)
Suhita Shirodkar, 18 October 2021, Virtual Museums Challenge the Art World’s Status Quo. Wired.
Virtual Museums Challenge the Art World’s Status Quo | WIRED
Taylor, G.D. (2014) When the machine made art : the troubled history of computer art. New York: Bloomsbury.
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Chi fosse interessato, avrà tempo fino al 5 giugno 2023 per presentare la propria offerta. In questa sesta edizione la maggior parte dei terreni si trova in Sicilia: il 36% di quelli messi all’asta si trovano qui. Al secondo posto si trova la Toscana, con il 13% dei terreni, la Sardegna con il 12%, la Puglia con il 9% e la Basilicata con il 7%. Ma ecco la suddivisione in ettari: Sicilia: 7.125 ettari Toscana: 2.513 ettari Sardegna: 2.250 ettari Puglia: 1.782 ettari Basilicata: 1.419 ettari Calabria: 1.182 ettari Emilia Romagna: 984 ettari Lazio: 888 ettari Umbria: 535 ettari Campania: 190 ettari Molise: 186 ettari Abruzzo: 125 ettari Veneto: 125 ettari Marche: 106 ettari Piemonte: 83 ettari Lombardia: 74 ettari Liguria: 28 ettari Friuli Venezia Giulia: 5 ettari Trentino Alto Adige: 4 ettari
Dall’articolo "Agricoltura: all’asta 20mila ettari di terreni per tutti gli imprenditori agricoli" di Manuela Chimera
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Bepi Mazzotti, il narratore delle ville venete
Un uomo che dedicò tutta la vita all’arte e la cultura del Veneto… Giuseppe Mazzotti nacque a Treviso il 18 marzo 1907 e, dopo aver frequentato l’Istituto tecnico-matematico Riccati, si iscrisse alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova, senza però terminare gli studi. Bepi, come lo chiamavano tutti, iniziò a seguire i corsi della Scuola libera del nudo all’Accademia di Belle Arti a Venezia, allo scopo di dare libero sfogo alla propria creatività, al punto da intraprendere una breve carriera di pittore. In quegli anni entrò in contatto con alcuni dei protagonisti della vita culturale trevigiana, come Arturo Martini, Gino Rossi, Toni Benetton, Juti Ravenna, Sante Cancian, Arturo Malossi e gli scrittori Giovanni Comisso e Dino Buzzati, con il quale condivideva la passione per le Dolomiti e lo spinsero ad impegnarsi come critico d’arte. Dal 1927 al 1942 Mazzotti fu il responsabile delle Mostre d’arte trevigiana e nel dopoguerra curò l’organizzazione di importanti mostre sia in Italia che all’estero, tra cui la prima personale del pittore Gino Rossi nel 1933 e, nel 1967, la rassegna dell’opera di Arturo Martini. Il suo debutto come scrittore fu, nel 1931, La montagna presa in giro e alle montagne dedicò poi La grande parete del1938 e Introduzione alla montagna del 1946. Tra i numerosi interessi del Mazzotti, non va dimenticata la fotografia e, come disse nell’introduzione al volume Immagini della Marca Trevigiana, edito nel 1957, non si considerò mai un artista né un professionista, limitandosi ad utilizzare la macchina fotografica come strumento di documentazione. I suoi scatti, dal grande potere comunicativo, contribuirono in maniera fondamentale a catalogare le bellezze del territorio. Bepi scrisse un gran numero di articoli e saggi per giornali e riviste sui temi a lui più cari, tra cui arte, enogastronomia, artigianato, turismo e tradizioni popolari, inoltre anticipò molte delle attuali riflessioni sui musei etnografici e dedicò gran parte della sua esistenza a mostre sull’arte popolare, sui castelli veneti e su altre tematiche di grande spessore storico-artistico. Per l’impegno profuso, Mazzotti fu insignito del Premio Città di San Liberale, riservato ai cittadini trevigiani benemeriti. Bepi Mazzotti morì a Treviso il 28 marzo 1981 a 74 anni, lasciando una scia di cordoglio e commozione nel mondo culturale italiano. Già poco dopo la sua scomparsa ci furono una serie di iniziative e premi in suo nome, che continuano ancora oggi, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Giuseppe Mazzotti per la Civiltà Veneta di Treviso e l’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti, che ogni novembre raduna a San Polo di Piave vecchi e nuovi amici di Bepi. Read the full article
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Anche a Trieste l'Italian Health Examination Survey
Anche a Trieste l'Italian Health Examination Survey. Trieste, l'Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute sono da anni impegnati nella sorveglianza, prevenzione e contrasto delle malattie non trasmissibili, nonché nella ricerca delle cause che le determinano, anche attraverso la conduzione di indagini volte a descrivere lo stato di salute della popolazione adulta in Italia. Nel 2023 è stata avviata una nuova indagine che si propone di valutare la distribuzione dei fattori di rischio delle malattie non trasmissibili e la prevalenza di alcune condizioni a rischio (come ipertensione arteriosa, obesità, ipercolesterolemia, diabete, ecc), favorendo l'individuazione degli ambiti in cui è necessario realizzare strategie di prevenzione, diagnosi ed assistenza. L'indagine si svolge in diverse regioni italiane. Nell'ambito della Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste è stato prescelto per partecipare a questa nuova indagine. A partire da gennaio 2024, uomini e donne di età compresa fra i 35 e i 74 anni, selezionati casualmente tra i residenti del Comune di Trieste, riceveranno l'invito a partecipare all'indagine mediante lettera postale. Le persone che prendono parte all'indagine vengono sottoposte, gratuitamente, ad esami (misurazione pressione, peso, altezza, esecuzione elettrocardiogramma, prelievo di sangue, analisi urine) e alla raccolta di informazioni sugli stili di vita attraverso questionari presso l'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina. L'indagine è coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità e promossa dal Ministero della Salute. L'iniziativa – ha dichiarato il Sindaco Roberto Dipiazza - riveste una grande importanza ai fini della prevenzione e della ricerca, invito pertanto i cittadini selezionati ad aderire, onde contribuire a conoscere, prevenire e sconfiggere patologie incisive e rischiose per la propria salute, con positive ricadute sulla qualità della vita e sulla salute pubblica. Ringrazio l'Istituto Superiore di Sanità, che ha voluto inserire il Comune di Trieste tra quelli interessati dall'indagine e l'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina per il contributo all'organizzazione ed esecuzione dello screening di popolazione a livello locale".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La Dinamo Women fa l’impresa e batte Venezia
Gustavsson Straordinaria impresa delle Women che battono 79-74 Venezia al termine di una battaglia durissima. Gustavsson gioca un match pazzesco e chiude con 24 punti 12/16 dal campo e 11 rimbalzi, supportata da Holmes e dall’intelligenza di Thomas. Restivo incarta la Reyer con la zona, Delaere ci prova ma il Banco respinge Kuier e Shepard dentro l’area, conquistando di squadra una vittoria…
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