#vela scampia
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ricostruzionedemocratica · 3 months ago
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Non ci sono soluzioni parziali per il crollo della Vela Azzurra di Scampia
Il crollo della passerella della vela celeste di Scampia, con tre morti e 12 feriti, di cui 7 bambini, ha scosso le coscienze dei cittadini Italiani e delle istituzioni ed un minuto dopo il cordoglio, per le tre vittime ed i feriti occorre che il decisore pubblico, a tutti i livelli, faccia una profonda riflessione sui numerosi temi che l’edilizia residenziale pubblica pone, in particolare a…
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lamilanomagazine · 4 months ago
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Napoli: i familiari delle vittime del crollo alla vela Celeste a Scampia saranno ospitate in un immobile di proprietà del Comune confiscato alla criminalità organizzata
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Napoli: i familiari delle vittime del crollo alla vela Celeste a Scampia saranno ospitate in un immobile di proprietà del Comune confiscato alla criminalità organizzata. I familiari delle vittime del crollo che si è verificato all'interno della vela Celeste a Scampia saranno ospitati in due appartamenti all'interno di una palazzina in via Vittorio Emanuele III a Secondigliano, di proprietà del Comune. L'immobile fa parte dei beni confiscati alla criminalità organizzata.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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rassegnanotizie · 4 months ago
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Arriva un contributo ad hoc, fino a 1.100 euro al mese, per le famiglie che devono o hanno dovuto lasciare le Vele di Scampia dopo il crollo del ballatoio che il 24 luglio scorso ha provocato tre morti e 12 feriti. Le risorse a supporto delle famiglie rimaste senza un tetto sono previste nell'articolo 19 del decreto omnibus atteso domani in Consiglio dei ministri. Nella bozza del decreto si legge che il contributo di sostegno alla spesa è riconosciuto nella misura massima di 400 euro per i nuclei monofamiliari, sale a 500 per quelli con due persone, a 700 per quelli composti da tre, fino ad un massimo di 900 euro per le famiglie composte da cinque o più persone. A tale somma possono essere aggiunti altri 200 euro se nelle famiglie sono presenti persone over 65 o disabili con invalidità non inferiore al 67%. I contributi verranno erogati massimo fino al 31 dicembre 2025 e non spettano qualora l'esigenza abitativa sia stata soddisfatta gratuitamente da una pubblica amministrazione.
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cinquecolonnemagazine · 4 months ago
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Scampia, i funerali delle vittime nel crollo nella vela Celeste
Celebrati in piazza Giovanni Paolo II a Scampia i funerali delle tre vittime del crollo di un ballatoio nella vela Celeste, avvenuto nella tarda serata del 22 luglio. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha proclamato il lutto cittadino, ha preso parte al rito funebre presieduto da monsignor Domenico Battaglia. Alla celebrazione sono intervenuti, tra gli altri, la sottosegretaria Pina Castiello in rappresentanza del Governo, il prefetto Michele di Bari, parlamentari nazionali ed europei, il presidente della Regione Vincenzo De Luca, la vicesindaco Laura Lieto, gli assessori Antonio De Iesu, Vincenzo Santagada, Maura Striano e Luca Fella Trapanese, la presidente del Consiglio comunale Enza Amato, il vicepresidente Salvatore Guangi e i consiglieri Rosario Andreozzi, Sergio D'Angelo e Iris Savastano e la capo di Gabinetto del Sindaco Maria Grazia Falciatore. https://www.youtube.com/watch?v=iGrlRbCBDWE&embeds_referring_euri=httpswww.comune.napoli.it&source_ve_path=MjM4NTE Le parole del sindaco Manfredi “È una giornata di grande dolore, di cordoglio, di partecipazione di tutta la città per questa tragedia – ha affermato il sindaco Manfredi  – Siamo vicini alle famiglie delle vittime e ai feriti che sono ancora in ospedale, ma oggi, insieme al cordoglio, c’è l’impegno rinnovato per risolvere definitivamente un problema che esiste da più di 40 anni e dare una prospettiva certa alle famiglie che vivono nelle vele e che, in base al piano che stiamo realizzando, avranno una sistemazione abitativa dignitosa e definitiva. I lavori per i nuovi alloggi stanno procedendo senza ritardi rispetto al cronoprogramma. C’è questa fase transitoria che dobbiamo gestire e cercheremo di dare alle famiglie rimaste senza casa delle soluzioni che siano dignitose, compatibili e sostenibili nel tempo. Abbiamo chiesto disponibilità alle strutture ricettive, sia in città che in provincia e alle strutture religiose. Inoltre, abbiamo deliberato un contributo per aiutare le persone a trovare autonomamente una sistemazione, anche presso familiari o amici. Abbiamo la necessità di percorrere tutte le strade per poter dare una prospettiva a queste famiglie. L’ospitalità nelle strutture alberghiere può essere sostenibile per un periodo limitato, poi è chiaro che occorre una sistemazione abitativa in una casa per garantire alle persone di avere una vita normale. Ovviamente, dobbiamo anche valutare se c’è la possibilità del rientro di alcune famiglie nella vela Celeste, ma è possibile che per alcuni non ci sia più questa possibilità. Le future azioni del Comune di Napoli per Scampia Il contributo economico che abbiamo deciso è coperto da uno stanziamento di un milione di euro per quest’anno. Se occorre, ci sarà una proroga con uno stanziamento successivo. Per quantificare il contributo alle singole famiglie seguiamo le regole della Protezione civile che vengono utilizzate in tutta Italia. Dipende dalla composizione del nucleo familiare: si va da 400 euro nel caso di un singolo a 900 euro. La situazione che si è creata all’Università va risolta il più presto possibile, ovviamente dando una prospettiva di serenità e di sistemazione dignitosa e decorosa a tutti. Mi auguro che nel giro di due settimane si possa risolvere il problema per tutti. Per quanto riguarda la vela Rossa stiamo facendo una valutazione molto dettagliata delle condizioni di sicurezza. Poi, in conseguenza del risultato che avremo, decideremo. Il futuro delle vele è quello previsto dal nostro progetto, cioè l’abbattimento di due vele, mentre è previsto che una venga conservata quella Celeste, ma senza funzioni abitative. Abbiamo una ricognizione dettagliata e ufficiale di chi abita nelle tre vele, fatta all’inizio del 2023 insieme a tutte le istituzioni interessate. Tutte le persone che oggi abitano nelle vele avranno una casa nei nuovi edifici che stiamo costruendo”. Fonte immagini: Comune di Napoli Read the full article
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luposolitario00 · 4 months ago
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Questa e la prova di come ci hanno abbandonato a noi stessi di quante cose sono successe ma ovviamente non ci hanno mai aiutato.
Abbiamo sempre fatto rumore per farci ascoltare ma ci siamo sempre ritrovati da soli.
Questa e la prova che non hanno mai fatto dei controlli per vedere come stessimo.
Cosa ne sanno loro delle perdite d'acqua che stanno nelle case l'umidità che ti entra nelle ossa giorno dopo giorno, cosa ne sanno loro che se non pulivamo noi stessi i garage nessuno ci calcolava e ci lasciavano in mezzo alla spazzatura.
Cosa ne sanno di tutte le volte che le vele hanno preso fuoco.
Loro lo sanno bene che quella della vela celeste non e la prima passerella che cade, semplicemente non hanno calcolato che poteva finire male per qualcuno, hanno semplicemente "Rimandato" ad un altro giorno la manutenzione della passerella come hanno sempre fatto e non si sono più visti.
La veritá e solo una, ci hanno abbandonati qui, non hanno voluto ascoltarci e ora che è successo tutto questo a chi diamo la colpa?
Dovevamo arrivare al punto che ci dovevano essere vittime per essere ascoltati?
Questa viene chiamata "tragedia" ma in realtà semplicemente ci hanno lasciati lì in un angolo con la modalità del: "quando sarà poi si vede"
MERITAVAMO SOLO DI ESSERE ASCOLTATI
AIUTATI
Tranquilla Scampia io ti amerò oltre ogni giudizio che ti daranno perché sappiamo bene che noi siamo abbandonati a noi stessi.
Grazie Scampia per averci insegnato i giusti valori, noi ti ameremo anche in questo momento in cui chi non abita qui ti criticherà
#scampia #levelediscampia
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alessandro54-plus · 4 months ago
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Scampia, c'è la terza vittima: morta Patrizia Della Ragione. Il rischio crollo noto dal 2016
articolo: https://www.today.it/cronaca/crollo-vela-scampia-vittime-morti.html 24 luglio 2024  Era la mamma di Roberto Abbruzzo e zia di Margherita Della Ragione, le prime due vittime. Le novità sulle indagini. I testimoni: “Così abbiamo salvato i bambini” Si aggrava il bilancio della tragedia di Scampia, dove nella notte tra 22 e 23 luglio è crollato un ballatoio all’interno della Vela…
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m2024a · 4 months ago
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Crollo Scampia: Margherita e Roberto sono precipitati abbracciando i figli, così li hanno salvati Roberto Abbruzzo e Margherita Della Ragione, nipote e zia, sono le due vittime del crollo della vela celeste di Scampia. I loro volti sono i simboli di una tragedia annunciata, il loro sacrificio ha salvato la vita ai rispettivi figli, perchè abbracciandoli mentre precipitavano, hanno fatto da scudo con i loro corpi. Il sacrificio estremo Roberto ha protetto la figlia Patrizia, ora ricoverata in condizioni gravissime all’ospedale Santobono: «Non dimenticherò mai l’abbraccio del padre attorno alla piccola - racconta uno dei testimoni - Mi guardava con occhi sbarrati, assenti». Abruzzo è morto sul colpo sul colpo, Della Ragione morirà poi in ospedale. Anche se erano zia e nipote, le due vittime della tragedia di Scampia avevano solo sei anni di differenza. Sette le bimbe in codice rosso ricoverate all'ospedale Santobono: la più grande ha 10 anni, le due più piccole solo 2. Due di loro - 7 e 4 anni - vengono ricoverate in prognosi riservata a causa delle lesioni multiple al cranio: sottoposte ad operazione, sono quelle che preoccupano di più. Cosa è successo Il dolore e la speranza si intrecciano di nuovo a Scampia, periferia dannata di Napoli ancora una volta teatro di morte. A determinare il dolore per la scomparsa di un uomo di 29 anni e di una donna di 35 è stato il cedimento - per cause ancora da accertare - di un ponte-ballatoio al terzo piano della Vela celeste, uno dei palazzoni anni '60 divenuti simbolo del degrado in cui versa la periferia a nord di Napoli. La speranza invece è legata alle condizioni degli altri tredici feriti - sette i minorenni - tra cui due bimbe in prognosi riservata e altre due donne gravi: l'auspicio è che possano cavarsela. Decisive saranno le prossime ore. Accade tutto nella tarda serata di ieri complice - secondo alcune testimonianze al vaglio degli inquirenti - un litigio per futili motivi tra nuclei familiari imparentati tra loro. Sono circa le 23. In tanti, richiamati dagli schiamazzi, si accalcano sulla scala metallica, già fatiscente, che fa da spartiacque tra le due ali del fabbricato, una sorta di ponte ballatoio. Almeno quindici le persone che insistono sulla struttura che cede sotto il loro peso: si tratta di otto adulti e sette minorenni. Dal terzo piano, è un volo di diversi metri che si rivela fatale per Roberto Abbruzzo, 29 anni, che muore sul colpo. Non ce la fa neanche Margherita Della Ragione, 35 anni, morta all'arrivo in ospedale per arresto cardiaco. Sette le bimbe in codice rosso ricoverate all'ospedale Santobono: la più grande ha 10 anni, le due più piccole solo 2. Due di loro - 7 e 4 anni - vengono ricoverate in prognosi riservata a causa delle lesioni multiple al cranio: sottoposte ad operazione, sono quelle che preoccupano di più. In ospedale finiscono anche sei adulti dai 23 ai 53 anni: due donne in particolare, secondo quanto riferiscono al Cardarelli, sono gravissime. .
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telodogratis · 4 months ago
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“L’atto d’amore più grande”. Crollo a Scampia, così Roberto e Margherita hanno salvato i figli
[[{“value”:” Nuovi dettagli emergono nel caso del crollo del ballatoio avvenuto lunedì 22 luglio alla Vela Celeste di Scampia. Il… L’articolo “L’atto d’amore più grande”. Crollo a Scampia, così Roberto e Margherita hanno salvato i figli proviene da Notizie 24 ore. “}]]  ​Read More  [[{“value”:”Nuovi dettagli emergono nel caso del crollo del ballatoio avvenuto lunedì 22 luglio alla Vela Celeste di…
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basically-im-a-clown · 4 months ago
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Quando si renderanno conto che Scampia esiste e non è una realtà a sé stante sarà troppo tardi.
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i commenti di merda che leggo per i morti nel crollo della vela a scampia gesù santo
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Maxi bandiera della Palestina su una vela di Scampia
Una grande bandiera della Palestina è stata esposta in mattinata sulla facciata di una delle vele di Scampia, a Napoli, per le vittime dell’ospedale bombardato nella striscia di Gaza.     “Il nostro – spiegano in una nota gli autori dell’iniziativa, attivisti del ‘Comitato vele’ – vuole essere un segnale inequivocabile da parte del popolo delle Vele di solidarietà e vicinanza alla popolazione di…
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lamilanomagazine · 4 months ago
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Crollo a Scampia: Celebrazione dei Funerali per le Vittime. L'Arcivescovo: "È Ora del Silenzio"
Crollo a Scampia: Celebrazione dei Funerali per le Vittime. L'Arcivescovo: "È Ora del Silenzio". Circa trecento persone si sono riunite in Piazza Giovanni Paolo II a Scampia per i funerali delle tre vittime del crollo del ballatoio della Vela Celeste: Roberto Abbruzzo, 29 anni, Margherita Della Ragione, 35 anni, e Patrizia Della Ragione, 53 anni. Nonostante l'organizzazione prevedesse fino a duemila presenze, molte sedie sono rimaste vuote.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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rassegnanotizie · 4 months ago
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Un morto e sei feriti nel crollo di un ballatoio a Scampia a Napoli Un tragico evento si è verificato nel quartiere Scampia a Napoli, dove un crollo di un ballatoio di collegamento nella Vela Celeste ha causato la morte di un uomo e ferito sei altri, due dei quali in modo grave. Le squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate dalle 22.30 nella operazione di soccorso, che si è conclusa con l'evacuazione dei condomini dei piani alti, impossibilitati a scendere, utilizzando l'autoscala dei condomini. Il ballatoio del terzo piano è crollato, coinvolgendo nella caduta anche i ballatoi del secondo e del primo piano. In corso le verifiche di stabilità nella parte coinvolta dell'edificio. La vittima del crollo sarebbe un uomo di mezza età. Quattro ambulanze hanno trasportato i sei feriti nei vari ospedali cittadini, mentre altri feriti si sono recati in ospedale con mezzi propri. Sul posto le forze dell'ordine, le prime indagini sono affidate alla Polizia di Stato.
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cinquecolonnemagazine · 11 months ago
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Abbattimento Vele di Scampia: ultimo atto di un sogno perduto
L'abbattimento delle Vele di Scampia rappresenta il fallimento di un progetto di rinascita per la città di Napoli. Le Vele di Scampia sono il simbolo di un'epoca passata e delle sfide sociali che ne hanno segnato il destino. Il progetto delle Vele di Scampia ebbe inizio negli anni '60, quando l'architetto italiano Francesco Di Salvo progettò una serie di grattacieli residenziali, noti come le Vele, per affrontare la crescente domanda di alloggi nella città. La residenza sociale Il contesto in cui nacquero le Vele era caratterizzato da una rapida urbanizzazione e dalla necessità di fornire soluzioni abitative a una popolazione in costante crescita. La visione di Di Salvo era ambiziosa: creare spazi residenziali funzionali e moderni che avrebbero contribuito a migliorare la qualità della vita degli abitanti di Scampia. Il suo progetto si ispirava alla corrente architettonica dell'Existenzminimum, che prediligeva gli spazi comuni alle abitazioni singole. Ogni singola abitazione, cioè, aveva spazi ridotti al minimo. La maggior parte dello spazio era dedicato alle parti comuni, dedicate alla socialità. Con ogni probabilità Di Salvo si ispirò ai quartieri di Napoli dove insistevano i vicoli. Con il suo progetto, volle ricreare la dimensione sociale che si veniva a creare in quei contesti, all'interno di un condominio. Esempio di degrado urbano Tuttavia, nel corso degli anni, le Vele di Scampia hanno subito una trasformazione sorprendente, passando da simbolo di speranza a esempio di degrado urbano. Il processo di degrado iniziò a manifestarsi a causa di diversi fattori, tra cui la cattiva gestione delle strutture, la mancanza di manutenzione adeguata e il crescente isolamento sociale della comunità. Il degrado si rifletteva sia nella condizione fisica degli edifici che nella vita quotidiana dei residenti. I corridoi bui e trascurati delle Vele divennero spesso terreno fertile per attività criminali, aumentando la percezione di insicurezza tra gli abitanti. Le strutture, una volta orgogliose e moderne, si trasformarono gradualmente in un simbolo di decadenza urbana. L'abbattimento delle Vele di Scampia Nel corso degli anni, il dibattito sulla demolizione o sulla riqualificazione delle Vele di Scampia ha diviso opinioni e ha generato intense discussioni sulla preservazione del patrimonio architettonico contro la necessità di affrontare i problemi sociali derivanti dalla degradata situazione abitativa. Negli ultimi anni, un progetto di abbattimento graduale delle Vele di Scampia è stato messo in atto, segnando un capitolo importante nella storia di queste strutture. L'obiettivo è quello di ridisegnare lo skyline di Scampia, eliminando le Vele esistenti e sostituendole con nuove soluzioni abitative più moderne e funzionali. Le prime tre Vele, la F, la G e la H, furono abbattute tra il 1997 e il 2003. La demolizione fu condotta con l'aiuto di esplosivi. Nel 2016, il Comune diede il via libera per l'abbattimento di altre tre Vele e la riqualificazione di una quarta, la Vela azzurra. Questa sarà l'unica a rimanere in piedi. Nel 2019, infatti, è stata deliberata la demolizione delle ultime tre delle quattro Vele rimaste in piedi. In copertina foto di Mirko Bozzato da Pixabay Read the full article
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me-saint · 4 years ago
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~Boogiephotographer
28.08.20, 16:44
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alessandro54-plus · 4 months ago
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Scampia, crollo nella Vela Celeste: cede un ballatoio, due morti e tredici feriti (tra cui sette bambini)
articolo: Scampia, crollo nella Vela Celeste: cede un ballatoio, due morti e tredici feriti (tra cui sette bambini) (leggo.it) Napoli, 23 luglio 2024 I vigili del fuoco, dopo aver scavato tra le macerie, hanno completato l’evacuazione dei piani alti mentre sono in corso le verifiche di stabilità nella parte coinvolta dell’edificio Momenti di terrore nella tarda serata a Scampia. Il cedimento…
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