#vecchienote

[ituoiocchimaledetti]

"Sii forte, sii forte" mi ripeto in continuazione durante il giorno. Me lo ripeto e quasi ci riesco. Anche se certe mancanze non le superi e io la sua mancanza, quella di mio nonno non l'ho mai superata. E più gli anni passano e più lui mi manca. Mi sento morire ogni giorno, mi sento come se mi mancasse l'aria. E il passato mi tormenta, mi confonde il presente. E pensare che questo presente qua, un giorno lo chiamerò "passato". Questa cosa mi da un motivo in più per sorridere, per vivere, per godermeli questi anni merda... Almeno un giorno potrò dire "il mio passato da una parte è stato traumatico e dall'altra è stato bellissimo". Intendo dire che il passato ormai non si cambia, ma il presente lo posso decidere io. Posso decidere io di rendere le cose più belle, di non dar peso quasi a niente. Posso e voglio. E quindi da domani renderò tutto più bello, renderò tutto diverso. Ma oggi no, oggi non posso, oggi devo piangere, devo spaccare oggetti se occorre, bestemmiare, anche se non cambierà la situazione e quindi non servirà a nulla. Ho bisogno di liberarmi. E più mi guardo intorno e più mi pongo delle domande, alle cui non trovo risposte. Nonostante io mi ripeta che basta, che bisogna andare avanti, che devo migliorarmi il presente, che non devo avere rimpianti e che devo farcela, io crollo e mi faccio in mille pezzettini, a poco a poco mi ricompongo. È sempre la stessa storia. "Ma io vado avanti anche davanti a un muro" Credo che questa sia la frase adatta a me. Io che non mi arrendo quasi mai. Molte cose non mi intimoriscono più, non mi fanno paura, non mi feriscono. Non si tratta di essere apatica o qualunque altra tipologia caratteriale, questo è più un "avere le palle". E mi piace. Sotto questo aspetto mi piaccio. Ma non sono indistruttibile. Io mi distruggo, ma poi, da qualche parte dentro di me, trovo la forza di ricompormi.