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Settenaria dal 3 al 9 maggio
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Settimana dall'8 al 14 febbraio
La settenaria che ci accoglie domani vibra sotto l'emanazione dell' 89. Una energia bella tosta che ci chiama a chiudere cerchi e aprire strade .
Le parole d'ordine sono:
Affari
Aspetti legali
Finanza
Realismo
Equilibrio
Un bel mix tutto concreto con cui avere a che fare e che ben si riconduce alla vibrazione del mese .
Analizziamo le lame che compongono questa emanazione per comprenderne meglio il messaggio
VII FORZA - IX EREMITA - XVII STELLE
Dobbiamo esercitare un forte controllo su noi stessi e avere il coraggio nell'agire (forza) ➡️ mantenendo un atteggiamento quanto più possibile distaccato in modo da non confondere la realtà con le nostre proiezioni emotive e personali (eremita) ➡️ ottenendo, in questo modo, una influenza positiva su ciò che riguarda noi e gli altri (stelle ) .
La lettera dell'alfabeto ebraico che ci accompagna , spiega sicuramente meglio il messaggio .
La peh, la 17esima lettera. La sua forma richiama la bocca : se osservate al dritto una bocca con un dente di sopra appeso , al contrario una bocca malvagia sdentata.
È la lettera che compone la parola פה = qui ma anche barriera.
Compare per ricordarci che la parola è la prima forma di materializzazione della realtà . Chiamando, affermando una cosa, infatti, le diamo forma la facciamo diventare reale .
Quindi la parola che esce dalla bocca ha tutto il potere di creare , di rinnovare ma, se usata male di distruggere . La parola in questa ottica diventa il seme che si espande nella realtà e la bocca il terreno dove trova dimora .
Quando questa lettera compare lo fa per ricordarci il peso delle parole pronunciate mq anche taciute . Bisogna imparare a parlare in maniera buona (buono cioè טוב, guarda caso ha valore numerico 17 😉) , con cognizione di causa , senza paura, in maniera giusta : solo in questo modo creeremo una realtà soddisfacente .
Parlare in maniera "buona" nel "qui" ed ora , superando la "barriera" dei sentimenti che possono limitare o lavorare in maniera distruttiva : è questo il messaggio !
Ecco un versetto dei proverbi che ben riassume questo messaggio :
Per questo vanno usate bene !
Ricordate il dente a cui accennavo prima parlando della forma della lettera?
Non è un particolare così insignificante in questo discorso . I denti sono 32 come 32 sono i sentieri della kabala. 32 semi che fondano. 32 simboli di sapienza. Non a caso ai malvagi si rompono i denti .
Pensiamo ai modi di dire che spesso sentiamo usare o usiamo noi stessi :
Stringere i denti = tollerare con sforzo
Parlare fuori dai denti = dire le cose come stanno
Difendere con i denti = difendere con tutte le forze
Mostrare i denti = essere risoluti
Dare aria ai denti = parlare a vanvera
Dente avvelenato = parlare in maniera distruttiva
Prenderla nei denti = ritrovarsi con un pugno di mosche
Vi dicono niente ? Se analizzati nell'ottica del messaggio di questa settimana , prendono tutta un'altra sfumatura , non credete?
Vi lascio con una canzone di Bersani ....
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E,se non volete prenderla nei denti,scegliere bene le parole .... Da dire e da tacere !
Buona settimana
Caterina 🖤
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Settenaria dal 7 al 13 agosto : l'io e l'altro.
Buongiorno!
Eccoci qui con il cambio di energia della settenaria. Ecco come si dipanerà a seconda dell'anno personale.
ANNO UNIVERSALE/ANNO PERSONALE 3
Vibrate sotto l'egida del 110. Una essenza centrata sul bilanciamento del conflitto tra indipendenza/dipendenza nei rapporti.
Sarà importante lavorare, dove necessario, sulla propria autosufficienza. Sfruttate questa settenaria per eliminare gli ostacoli nei vostri rapporti umani riuscendo così a bilanciarli ma sopratutto per comprendere (e far comprendere agli altri) che pensieri, obbiettivi e azioni diverse, possono coesistere senza comportare regimi di dominanza /sudditanza tra le persone.
ANNO PERSONALE 1
Una settenaria che vibra col 108.
L'energia è centrata sullo star bene con sé stessi per star meglio con gli altri.
È importante sfruttare questa settenaria per trovare il proprio posto, migliorando la propria realtà anche attraverso l'aiuto al miglioramento degli altri (essere "utile" agli altri fa star bene!)
Non bisogna aver paura di puntare troppo in alto ed è basilare, in giornate come queste, cogliere al volo le opportunità e i bisogni, propri ma soprattutto altrui, che si manifestano.
ANNO PERSONALE 2
Una settenaria sotto l'emanazione del 109, tutta incentrate sull'imparare a perseguire i propri obiettivi senza lasciarsi influenzare dal giudizio altrui.
Allenatevi a sviluppare la vostra autodeterminazione. Agite senza chiedere "posso..." ma con un "io voglio..."
Scoprirete l'ebrezza di non aver bisogno di elogi e comprensione dall'esterno e svilupperete il piacere di agire in libertà.
ANNO PERSONALE 4
L'energia del 111 vi trova/mette nella scomoda posizione di non riuscire a gestire pienamente il lavoro di squadra perché a proprio agio nel ruolo di leader e capo organizzativo.
Non perdete l'occasione offerta da questa settenaria per lavorare sulla tolleranza e imparare a perseguire gli obiettivi senza prevaricare.
Allenatevi ad essere un esempio. È una buona palestra per conoscersi più a fondo e migliorare il rapporto con sé stessi.
ANNO PERSONALE 5
È proprio il caso di dire che questa settenaria è un vero soccorso dal cielo! Per voi l'energia del 112 tutta volta alla creazione di basi sicure e a preparare l'arrivo del "futuro".
Accogliete la certezza di essere nel giusto e di agire per il meglio, per il vostro meglio. Adoperatevi per darvi un metodo che vi consenta di perseguire i vostri obiettivi senza dimenticarvi degli altri.
Sfruttate soprattutto la settenaria per far maggiore chiarezza nei vostri obiettivi.
ANNO PERSONALE 6
Il 113 è un'enanazione curiosa e renderà avvincente questa settenaria.
Non spaventatevi davanti alla voglia di sperimentare, di passare da un interessa all'altro alla velocità della luce solo per curiosità e per la voglia di avventura.
Tutto questo sarà utile per farvi prendere consapevolezza del vostro potenziale e per imparare ad usarlo senza paura!
ANNO PERSONALE 7
Una settenaria di costruzione interiore.
Il 114, infatti, si presenta come un sostanzioso nutrimento per voi, le vostre certezze e per la "strada" che avete scelto.
Vi metterà nella disposizione d'animo di prendere le cose ancora "più sul serio" e in condizione di proteggere da ogni tipo di attacco i vostri passi avanti.
ANNO PERSONALE 8
La settenaria si concentra sulla saggezza e l'indipendenza.
Il 115 è una emanazione essenziale per analizzare oggettivamente i dati, ponderare le scelte e prendere delle decisioni, sviluppando così una maggiore sicurezza di sé.
Sarà utile per fare pace con la tentazione di circondarsi di persone solo in base alla "utilità" che possono avere, rendendo piacevoli i rapporti solo per il fatto di portare gioia.
ANNO PERSONALE 9
Il 116. L'enamazione che lavora sul controllo e l'indipendenza.
Questa settenaria vi spingerà a imparare a gestire voi stessi per voi stessi e per il vostro meglio.
Sarà spinta l'efficienza e il realismo è vi porterà a dare peso ai fatti e non alle parole - vostre o altrui, sia chiaro -
Non confondete questa spinta con un invito al puro e gretto egoismo ma come uno strumento fantastico per valorizzare voi stessi, i vostri obiettivi e il vostro impegno facendo in modo che abbiano effetti duraturi.
Buona settenaria... Più o meno ostica!
Caterina
©NUMEROLOGIAEVOLUTIVA
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Settimana dal 6 al 12 maggio
L’emanazione del numero 16.
1 e 6 il principio e l’amore. 1 e 6 Dio e la doppia trinità.
L’uomo (1) deve passare attraverso una prova (6) se vuole raggiungere la spiritualità (7).
Il numero 16 rappresenta l’essenzialità ed il cambiamento, l'eliminazione di tutte le false impalcature che determinavano una precedente struttura sociale od esistenziale. Catalizza la capacità introspettiva e il desiderio di conoscenza.
La sua vibrazione ci sprona a essere istintivi e di conseguenza a percepire l’IO autentico in tutte le sue potenzialità, ma indica anche le avversità, che possono essere benefiche quando portano ad un cambiamento costruttivo, la formazione attraverso insuccessi e disillusioni.
Il 16 è il numero della vista superiore, quella dell’amigdala e dell’epifisi. Corrisponde all’hain della kabbalah ebraica. E’ il numero della porta che riporta alla “sorgente”, l'occhio dell'anima che cerca la visione superiore e , allo stesso tempo, l'occhio superiore, sempre aperto a proteggere la creazione.
Osserviamo la lama della settimana: la TORRE o MAISON DIEU.
Per sottolineare puntualmente il messaggio di questa settimana, ho scelto questa bellissima versione dell’arcano disegnata da Sergio Toppi .

Quale è dunque il messaggio della settimana? Quali domande ci spinge a porci l’emanazione del numero 16?
Sono molte e davvero profonde:
Quali sono le energie che si stanno sviluppando in me? Quali invece quelle che reprimo?
Cosa voglio far crollare nella mia vita? Cosa ho paura che crolli?
Da chi o da che cosa voglio scappare? Chi o cosa ho paura di perdere?
Tendo a vivere i conflitti e gli ostacoli come vicoli ciechi o come possibilità di evoluzione?
Non vedo “oltre il mio naso” o so trovare i significati nascosti di ciò che vedo e accade?
Vivo il futuro come una incognita o come una sorpresa?
Quante volte limitiamo noi stessi per paura, quante volte siamo vittime e carnefici di noi stessi.
Ne vale davvero la pena?
L’aforisma della settimana ce lo regala Publilio Siro:
©numerologiaevolutiva ©numeripercrescere
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Settimana dall'11 al 17 gennaio
La settimana che ci accoglie in queste ore vibra sotto l'essenza del numero 109. Un' energia che parla di autodeterminazione , autosufficienza, potenziale ma anche di autoguarigione e di solitudine, intesa come assenza di interferenze esterne .
La frase che meglio sottolinea il concetto espresso da questa vibrazione è questa
Non serve cercare la perfezione in quello che ci sembra manchi per essere perfetti,ma è essenziale e necessario imparare a conoscere e sfruttare ciò che siamo , nell'interezza. Nella sua stupefacente e ordinaria perfezione.
Se analizziamo il 109 dal punto di vista tarologico avremo un quadro più chiaro del percorso che la vibrazione numerogica della settimana vuole farci fare:

1=il bagatto ; 0= il matto; 9=eremita; 10= la ruota; 19=il sole.
Prendiamo coscienza del fatto che abbiamo tutti gli strumenti per riuscire (bagatto)➡️ spogliamoci di tutti i preconcetti, i giudizi e i condizionamenti rimanendo nudi e crudi (il matto) ➡️ osserviamoci , studiamoci e conosciamoci da un nuovo punto di vista. Prendiamo dimestichezza con capacità , competenze, sensazioni ed emozioni (eremita) ➡️ portiamo questa nuova consapevolezza nella realtà (ruota) ➡️ manifestiamo chi siamo e mettiamo in pratica nella realtà materiale ciò che abbiamo elaborato (il sole)
La lettera dell'alfabeto ebraico che ci accompagna questa settimana è la qof

La qof, non a caso, è l'iniziale della parola scimmia e il suo segno ricorda la farina di in ago. Entrambe (scimmia e cruna ) sono metafore della sapienza, della conoscenza nascosta. Come raggiungerla? Come disvelarla?
Ricordate il matto di prima ? Agendo proprio come agirebbe lui : rendendosi nudo e straniero a sé stesso.
Il matto che si spoglia del giudizio altrui e dei condizionamenti rimane nudo e porta con sé solo lo stretto necessario : il suo essere. Spogliandosi entra in se stesso, nella sua pancia. Scava nel profondo del suo io e si ritrova. Ripartendo da quello di eleva verso la consapevolezza di chi è, da dove viene, cosa vuole e dove sta andando e, infine , porta questa consapevolezza dentro di lui e si trasforma in eremita : colui che ricorda e ricordando cambia .
Bagatto, matto e eremita sono, tutti e tre, facce della stessa realtà : ognuna di loro contiene le altre.
Direi in messaggio bello tosto per questa settenaria... Che ne dite ?
Non prendertela come una roba faticosissima però! È bene ricordare che questo è un anno universale 5 . Un anno che chiama anche stupore, scoperta e novità . Cerchiamo dunque di prenderla con un po'di allegria .
Vi lascio una meravigliosa canzone di David Bowie che ben sottolinea lo spirito della "storia"
youtube
Il testo è una chicca assoluta , soprattutto nel ritornello
"Ch-ch-ch-ch-Changes
(Turn and face the strange)
Ch-ch-Changes
Don’t tell them to grow up and out of it
Ch-ch-ch-ch-Changes
(Turn and face the strange)
Ch-ch-Changes
Where’s your shame
You’ve left us up to our necks in it
Time may change me
But you can’t trace time"
Traduzione
"C-c-c-c-cambiamenti 1
(Voltati e affronta gli strani)
C-c-cambiamenti
Non voglio essere un uomo più ricco
C-c-c-c-cambiamenti
(Voltati e affronta gli strani)
C-c-cambiamenti
Dovrò solo essere un uomo diverso
Il tempo può cambiarmi
Ma io non posso determinarne il corso."
Buona settimana 🖤
Caterina
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Settimana dal 15 al 21 marzo: l’attimo del “quindi” ...
Come abbiamo potuto vedere nel post relativo al mese di marzo i primi quindici giorni del mese sono belli tosti per tutti.
Universalmente, se la tendenza di fuggire un po’ dagli impegni, percepita nei primi 15 giorni (sotto forma di voglia di isolarsi dagli altri e di sentirsi distratti e poco riflessivi ), ha trovato terreno fertile dove radicare potrebbe trasformarsi, ora, in una scomoda e ingombrante indifferenza - se non addirittura impermeabilità - verso tutto e tutti.
Questa settenaria, che ci apprestiamo a vivere a partire da oggi, risuona sotto l’energia del 132 che parla di crescita e evoluzione di ciò che noi consideriamo “famiglia”. Non dunque il solo insieme dei legami di sangue ma tutto il microcosmo di affetti che popolano la nostra esistenza.
Questa vibrazione parla del rapporto dell’1 - autodeterminazione dell’individuo, indipendenza, nuovi modi di fare - in relazione contrapposizione con le relazioni, la famiglia, il tutto. Un rapporto che deve passare per tolleranza e la ricerca dell’armonia.
Molto spesso infatti i rapporti , i legami, possono essere vissuti come un peso, un fardello pesante da portarsi dietro. Talvolta le persone a cui siamo legati ci irritano, ci appaiono limitate, non all’altezza delle nostre aspettative oppure troppo “poco” rispetto a noi. Quante volte capita di sentirsi in obbligo a dover dare spiegazioni? Di dover rendere per forza conto di scelte, decisioni, pensieri, azioni? Quante volte questo è insopportabile?

Osservate l’immagine che vi ho preparato: al centro la vav e intorno a questa ben tre rappresentazioni del 5 di bastoni. Se spendete un attimo per guardarle meglio vi renderete conto che, partendo da sinistra verso destra, raccontano tre momenti diversi della stessa situazione. Non è un trucco e neanche un caso...
Nella prima vediamo 5 giovani ognuno con il suo bastone che non interagiscono tra loro se non con lo sguardo. Uno è al centro in piedi e sembra che gli altri facciano riferimento a lui.
Nella seconda 5 giovani brandiscono i loro bastoni muovendoli ma dai volti non si intuisce se in modo bonario o minaccioso.
Nella terza due giovani brandiscono i bastoni mentre gli altri accorrono intorno a loro... e anche qui i volti sono imperscrutabili.
La stessa carta che, in maniera completamente diversa, focalizzando il tutto sull’ atteggiamento perché è proprio quest’ultimo a fare la differenza.
Questa carta mette in luce la relazione tra l’individuo e gli altri raccontando di tensione nelle relazioni. Che queste siano poi costruttive o distruttive può deciderlo esclusivamente la persona interessata. Nella lama vediamo solo cinque persone che combattono con bastoni. Non sembrano adulti, ma ragazzi - simbolo delle reazioni emotive; di quella emotività di pancia, un po’ ballerina che spesso ci frega - ; il loro combattere non sembra una vera e propria guerra. Non hanno spade con cui trafiggere i rivali per ucciderli. Il loro può essere anche solo un gioco da cui ognuno desidera emergere vincitore. Possiamo cogliere vanità, competizione, egoismo e superficialità,ma non cattiveria. Il terreno è pianeggiante, il cielo è sereno: nulla fa pensare al conflitto.
In ognuna delle tre però è la figura con la giubba rossa il fulcro della scena: il perno, colui che fa la differenza proprio lì in quel preciso momento... il quindi di cui accennavo nel titolo...
Il quindi è quel preciso istante, quel qui e ora, che collega ciò che è stato a ciò che sarà.
Esattamente come la VAV .
La lettera VAV rappresenta completezza, redenzione e trasformazione. Allo stesso tempo completamento e congiunzione: non esiste sopra senza sotto, destra senza sinistra, cielo senza terra, passato senza futuro. Rappresenta il gancio - il quindi - tra ciò che c’è prima e ciò che c’è dopo, non a caso, in ebraico, la sua presenza davanti ad un verbo cambia il tempo da passato a futuro o viceversa: HAYA', (era - passato) diventaVEHAYA' (sarà - futuro); YEHI' (sarà - futuro) si trasforma in VAYEHI' (era - passato).
La vav trasforma anche il modo delle parole.
Quando avviene qualcosa di piacevole nel passato e noi speriamo che si ripeta in futuro, usiamo HAYA' (era) e lo convertiamo con la VAV in VEHAYA' (sarà) (Shoresh Yshai, Ruth). Al contrario, se sappiamo che qualcosa di triste debba avvenire, qualcosa che non possiamo modificare ma che speriamo sia già avvenuto - "fai che sia gia passato!"- useremo il futuro YEHI' (sarà) convertendolo in passato VAYEHI' (era).
Cosa rappresenta allora il QUINDI su cui dobbiamo focalizzare l’attenzione questa settimana?
Rappresenta il הךה la radice del verbo essere e allo stesso tempo la realtà La realtà è data dall'essere delle cose. L'essere delle cose è dato dal "gancio", che unisce la cosa esterna al suo concetto interiore. Mancando la prima, vi è solo fantasticheria. Mancando il secondo vi è solo un aggregato sconnesso di percezioni. E noi possiamo conoscere davvero la realtà solo essendo-ci dentro, facendoci gancio tra il dentro e il fuori tra il prima e dopo. Gancio ma anche motore determinante tra il prima e il dopo essere. Esser-ci : l’essere presenti a se stessi mentre ci si trasforma nella realtà e mentre si trasforma la realtà... Un bel gioco di parole, vero?
Interroghiamoci allora su come ci rapportiamo con noi stessi, alle persone, alla realtà.
Tendo a mantenere le distanze o sono partecipe?
Per quale motivo mi sento imprigionato nelle relazioni?
Perché le domande mi irritano? Devo davvero rendere conto o è una mia percezione?
Ascolto - sento - davvero ciò che mi viene comunicato o fraintendo sulla base di ciò che credo di aver sentito?
Credo nel valore delle persone?
Credo nel mio valore?
Beh direi che di lavoro emotivo ce n’è davvero un botto per soli 7 giorni ma val pur la pena cominciare ...
Vi lascio due canzoni ; la prima è “Una buona idea” di Niccolò Fabi.
Qui l’attenzione è focalizzata sulle radici... Sapere da dove si viene è fondamentale per costruire la propria identità. C’è chi pensa che il passato in quanto tale sia un capitolo chiuso: non deve influenzare il presente altrimenti rischia di compromettere il futuro, ma ciò è vero solo se si ripetono gli stessi errori del passato, senza trarne insegnamenti utili... una vita senza storia è una casa senza fondamenta!
Occorre, è necessario, ritagliarsi del tempo per conoscersi, approfondire e, a maggior ragione, riprendere in mano le redini della propria vita e ritrovare il centro.
“Mi basterebbe essere padre di una buona idea”: seminare buone idee è importante e richiede un senso di responsabilità verso il futuro che vogliamo costruire. L’esser-ci , il quindi di cui abbiamo abbondantemente disquisito, il farsi gancio tra ciò che era e ciò che vogliamo che sia: agendo sulla realtà, infatti, le “idee buone” si possono trasformare in “vita buona” .
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La seconda è “Luce” di Fiorella Mannoia.
Non siamo individui isolati, ma siamo parte di un’unica opera: c’è reciprocità fra tutte le creature viventi! In questa prospettiva il tutto fa parte di me e io faccio parte del tutto; ogni particolare cambia la totalità.
Devo compatire ( cum - patire = sentire con ) non analizzare secondo i miei standard altrimenti non sento, altrimenti non capisco.
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Buona settimana
Caterina <3
©NUMEROLOGIAEVOLUTIVA
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7/15 gennaio: mi specchio nell’altro...
Come abbiamo visto nella rivoluzione di gennaio, questa seconda settimana potrebbe creare un po’ di difficoltà, portando a sentirsi inadeguati in un momento o addirittura malinconici.
Questi giorni portano nella nostra vita l’energia del 96 che ci parla di armonia nelle relazioni, nella famiglia, non intesa solo come nucleo a se stante ma, piuttosto come tutto l’insieme dei rapporti che coinvolgono emotivamente l’individuo: dai rapporti più stretti a quelli di semplice vicinato o conoscenza.
Il 9 e il 6: il completamento e l’assestamento, il mettere in ordine. 9+6 = 15 il numero dell'uomo, dello spirito umano, nella sua completezza. 1 e 5 l’inizio e la libertà che sommati danno nuovamente 6, qui inteso come l’amore, la scelta. Una energia bella tosta eh?!?
Ma perché se il messaggio dei numeri è così bello ci troviamo davanti ad una possibile difficoltà? Nella condizione di sentirci inadeguati? Perché l’altro lato della medaglia dell’armonia è la responsabilità, la dedizione, l’altruismo. Tutto ciò non è sempre facile: quante volte davanti ad una difficoltà ci si può sentire inadeguati? quante volte si fa fatica a accettare l’altro - sia esso un compagno, un amico, un figlio, un genitore - in tutta la sua interezza, difetti inclusi? Quante volte l’impegno a pensare al bene di tutti va talmente stretto da desiderare, anche solo per un attimo a mandare tutto all’aria? E ancora, quante volte una semplice domanda riguardo alle nostre intenzioni, o progetti, o programmi ci ha portato la pesantezza - e il fastidio - di sentirci in dovere di rendere conto?
Non c’è lama migliore di quella del Diavolo per rappresentare l’energia di questa settimana.
Osservatela in tutta la sua bellezza in questa versione presa dai ©sunandmoon tarot di Vanessa Decort .

Un certo tipo di “cartomanzia spiccia” ci ha assuefatto all’idea che questo arcano possieda una connotazione negativa in entrambi i “sensi” di lettura, caricandolo i ogni possibile nefandezza materiale: trasgressione, concupiscenza, lussuria, e molto altro ancora . Nulla di più sbagliato: se leggiamo gli arcani minori in maniera evolutiva, invece, il diavolo è l’io che è si è annullato nel piano materiale, con l’arcano 13 e, attraverso la temperanza ha liberato e mescolato la sua essenza trasformandosi. Eliphas Levi lo rappresentò per la prima volta con le fattezze del capro, il tanto famigerato Baphomet! Provate a leggere il nome al contrario:
TEM-OHP- AB “Templi omnium hominum patti Abbas” ossia “Il padre del tempio della pace di tutti gli uomini”.
Non è sorprendente?
Il diavolo dunque non può che rappresentare l’io che ha abbracciato le sue ombre, i suoi limiti, le sue catene e che, per questo motivo, è pronto ad ascendere ad una piano di comprensione superiore. Rappresenta l'energia spinta all'estremo, lo zolfo dell’alchimia, il fuoco realizzatore imprigionato nel nucleo di ogni Essere. Il fuoco che scioglie e coagula, che fonde le forze opposte. Guardarsi nel profondo, accettare e riconoscere il lato più materiale, più “oscuro” di noi non può che liberarci dalla sua stessa influenza, dalle sue stesse catene.
Perché questo tarocco se il messaggio della settimana parla di rapporto con l’altro? Semplice : l’altro è il nostro specchio, è il “mezzo” attraverso il quale scorgiamo i nostri limiti, i nostri difetti, le nostre mancanze; il mezzo tramite cui sperimentiamo il nostro limite. Il diavolo ci ricorda che il “nemico” non è all’esterno ma dentro di noi, alimenta i nostri dubbi, le nostre paure, ci rende vittime o carnefici nelle relazioni. Accettando noi stessi nella completa interezza accettiamo e accogliamo l’altro. Nell’incontro con l’altro incontriamo e accogliamo noi stessi e di conseguenza sciogliamo i nostri limiti. Ci permettiamo di vivere al di fuori di tutte quelle pastoie emotive che per paura manteniamo.
Samech è la lettera che ci guida nell’accettazione di questa energia... Osservatela: un cerchio perfetto; un flusso che inizia e finisce in modo perpetuo; il serpente che si morde la coda; la ruota che permette di conoscere e evolvere. Samech è una delle due lettere dell'alfabeto ebraico, insieme alla mem, interamente chiusa, senza aperture verso l'esterno.
Se la osserviamo negativamente, ci darà l’idea di chiusura mentale, di eccesso di sicurezza in se stesso e nelle proprie idee; al contrario, se la guardiamo bene non possiamo che cogliere il suo invito a rendere più fluido, più “circolare” il nostro modo di pensare. Ci esorta a essere meno faziosi, più neutrali nel giudizio, versatili; ad aprirci all’altro in maniera evolutiva, permettendoci così di superare continuamente il nostro vecchio limite.
La sua radice significa appoggio, sostegno. L’abbraccio completo dell’altro. Vi ricorda nulla la sua forma? Non vi sembra proprio uguale uguale all’anello nuziale?!?
Lasciamo perdere il concetto di matrimonio in senso stretto e pensiamo alla relazione in generale. In un rapporto sentimentale, i due partners hanno un forte desiderio di essere completamente legati e un bisogno intermittente di separarsi. Poiché un cerchio non ha punti di distinzione, i molti aspetti diversi del legame non hanno bisogno di entrare in conflitto l'uno con l'altro: possono essere alla fine connessi insieme all'interno della stessa struttura ininterrotta del cerchio. L'anello, inteso in questo senso, simboleggia l'impegno reciproco di una coppia. Quando raccogliamo qualcuno che è caduto, di fatto oltre a sostenerlo non lo “accerchiamo” in qualche modo abbracciandolo, portandolo a noi?
Con l'anello nuziale, con la Samech stiamo dicendo in effetti: "Questo anello non ha né inizio né fine, né alti né bassi. La caratteristica di accerchiare è costante. Così anche il mio impegno per te sarà costante, includendo tutto il tuo e il mio essere, indipendentemente dagli alti e bassi della relazione. "
Una settimana bella tosta direi eh?!?
Vi lascio tre canzoni per rifletterci. Tralasciamo il genere che può piacere o meno, corrispondere o meno. L’importante è il messaggio: focalizziamoci su quello!
La prima è “Gli ostacoli del cuore” di Elisa.
“Gli ostacoli del cuore”: sono le difficoltà di comunicazione che si incontrano normalmente in un rapporto di coppia. Il tempo che ci è regalato per vivere insieme è “una notte da scartare come un pacco di Natale”. È illusorio pretendere di conoscere in modo definitivo la persona che ci vive accanto. Ogni giorno, ogni istante possiamo togliere solo uno strato, un velo che ci separa dalla conoscenza dell’altro. Possiamo quasi dire che l’altro è - ESATTAMENTE COME LO SIAMO NOI STESSI - come una scatola cinese, non è mai quello che appare subito! Il tempo del vivere assieme (un breve tratto di cammino o una vita intera) è la continua possibilità del nostro svelarci all’altro e viceversa. È un movimento di reciprocità che fa sì che due persone crescano nella conoscenza di sé: stando con l’altro non solo mi arricchisco dei suoi doni, ma imparo anche a conoscere meglio me stesso. L’altro mi svela a me stesso.
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La seconda è “La verità” di Brunori Sas.
Siamo sempre pronti a guardare limiti e difetti degli altri ma ce “la raccontiamo” allegramente quando dobbiamo guardarci allo specchio. Quante volte imputiamo agli altri difetti, colpe ecc solo per non renderci conto che partiamo per scalare la montagne per poi fermarci al primo ristorante e non pensarci più!
<< La verità È che ti fa paura L'idea di scomparire L'idea che tutto quello a cui ti aggrappi Prima o poi dovrà finire La verità È che non vuoi cambiare Che non sai rinunciare a quelle quattro, cinque cose A cui non credi neanche più>>
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La terza . “Il conforto” di Tiziano Ferro .
Per non farti scappare Chiusi la porta e consegnai la chiave a te = affidarsi all’altro
Adesso sono certo Della differenza tra prossimità e vicinanza
È nel modo in cui ti muovi In una tenda in questo mio deserto = aprirsi e lasciar entrare. Accettare il limite umano del rapportarsi secondo il sentire personale, accettare il fatto che non può e non deve essere sempre perfetto
Per pesare il cuore con entrambe le mani Ci vuole coraggio E occhi bendati su Un cielo girato di spalle = Per soppesare, per comprendere appieno la bellezza, la complessità, l’opportunità di una relazione, nella sua umana imperfezione è necessario spegnere la mente “smettere di raccontarsela” e assumersi la responsabilità di se e delle proprie azioni.
La pazienza, casa nostra Il contatto e il tuo conforto Ha a che fare con me È qualcosa che Ha a che fare con me = tutto ciò che vediamo nell’altro, tutte le reazioni che questo muove in noi, tutto insomma è qualcosa che riguarda noi stessi, il nostro modo di vivere e relazionarci, la nostra percezione di noi stessi e del mondo.
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Beh direi che è tutto... ed è tanta tanta roba ;)
Buona settimana
Caterina <3
©NUMEROLOGIAEVOLUTIVA
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1/7 gennaio : l’io che si ricrea...
Eccoci finalmente alla prima esaltazione di gennaio.
Come procede con l’emanazione di questa prima esaltazione di gennaio? Per me che vivo un anno personale 1 non è proprio una passeggiata, tutt’altro!
L’energia che ci avvolge è davvero strana e spinge da tutti i lati…
A livello universale sono giornate che chiamano alla responsabiltià e disciplina. Tutta l'energia sembra canalizzata nella ricerca di ordine e metodo. Soprattutto nella sfera del quotidiano.
Sono 7 giorni che portano l’energia del 32 e del 5. 3 + 2 lo spirito e il mondo creato. La risonanza prominente è l’ espressione creativa di una libertà di senso personale. Il 32 parla di questo, ma anche di sensualità, ottimismo e curiosità, lavoro di squadra, compagnia e relazioni. Invita a interessarsi alla vita con un punto di vista avventuroso e creativo, valutando la capacità di fare ciò che gli interessa fare.
Come abbiamo visto nella previsione numerologica di gennaio, i primi 15 giorni tutti i cambiamenti in corso potrebbero spingere a sentirsi remissivi, dipendenti, quasi incapaci di una volontà autonoma. Una brutta gatta da pelare visto il messaggio che ci porta questo 2019!
Osservate la lama che ho scelto per voi: il fantastico fante di bastoni del ® Dream enchantress Tarot di Marco Nizzoli…

Vi ricorda niente?!? A me rammenta tremendamente il Matto… Anche questo fante è uno spirito libero che rappresenta il cambiamento e i nuovi inizi. Ha una vera passione per la vita, nonostante la sua comprensione per questo mondo, non è ancora pienamente sviluppato. E’ come il catalizzatore che ispira i cambiamenti che potrebbero essere impossibile in qualsiasi altra situazione. Parla di inquietudine creativa che è solo in attesa di un qualche tipo di espressione; rappresenta la scintilla creativa che si manifesta, improvvisamente e inaspettatamente, e che si avvia lungo la strada di una nuova visione creativa. Ci incoraggia a esprimere noi stessi e la nostra individualità con abbandono spensierato: ascoltiamo dunque il nostro inconscio e seguiamo le pulsioni creative, con tenacia e prospettiva equilibrata, anche se ci preoccupa di essere considerati “la voce solitaria che grida nel deserto”.
Questo Fante di Bastoni indica che dobbiamo essere positivi e spontanei ma non eccessivamente impulsivi, perché, se da un lato l’ entusiasmo impressiona gli altri, dall’altro, se si trasforma in impazienza, incostanza o irascibilità, ci porterà proprio a metterci contro l’altro e a disperdere l’energia necessaria per compiere i progetti!
La lama ci ricorda che non dobbiamo assolutamente farci influenzare negativamente dalla complessità, dagli ostacoli e dei condizionamenti esterni. Molto spesso, infatti, può capitare di provare un feroce senso di paura quando ci rendiamo conto che ciò che vogliamo può davvero realizzarsi tanto da dubitare di voler affrontare i cambiamenti che comporta, anche se lo vogliamo profondamente!
Non lasciamo spazio quindi a questi dubbi e procediamo, ognuno con la sua sfida….
Come ci ricorda Jane Austen : “Un progetto che promette soltanto delizie non è possibile che riesca”
Non a caso la lettera che ci accompagna in questo viaggio settimanale è la Ghimel. Ricorda una persona nell'atto di correre; richiama la potenza del movimento; ci ricorda che ogni anima è in costante movimento. Ci invita a correre fino a uscire da noi stessi, dalle nostre stesse limitazioni; a tendere in alto con il pensiero per poi portare tutto sul piano del concreto e materializzarlo.
Per realizzare, per creare, dobbiamo lasciare spazi familiari e sicuri e andare verso ciò che non conosciamo. Occorre allontanarci da noi stessi per tornare in noi stessi... Bel giro di parole eh?!?
Vi lascio con questa ballata che sottolinea perfettamente questa settimana: Hero di Mariah Carey... Buon ascolto :)
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Ci rileggiamo l’8 gennaio
Caterina <3
©NUMEROLOGIAEVOLUTIVA
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8/15 novembre : quando non bisogna aver paura...

Buon sabato... Allora, come ve la state cavando con l’energia di questa seconda settimana di novembre?
Come abbiamo visto nella rivoluzione universale del mese - e nello speciale su numero del mese personale - il giorno 8 siamo entrati in una settimana difficile e impegnativa per tutti, soprattutto dal punto di vista relazionale.
Ma vediamo insieme l’energia speciale di questi sette giorni.
A guidarci c’è l’emanazione del numero 86... Tutti i numeri della decade dell’80 parlano di equilibrio: l’equilibrio tra il dare e l’avere; della capacità di dominare gli eventi a condizione di rispettare l’equilibrio tra gli opposti.
La vibrazione del numero 86 sembrano essere in conflitto.Libertà personale ed equilibrio, realismo e idealismo, voglia di cambiamento e istinto di conservazione. Per poterla equilibrare, per metterla in moto in modo costruttivo e non meramente distruttivo, serve “una buona dose” di 14.Ricordate la lama 14 dei tarocchi? La temperanza: dal latino temperantia, der. di temperare ‘moderarsi, osservare la giusta misura’ .
Prendetevi dunque tempo, per osservare, per misurare per mescere ciò che sentite e provate e, forti di questo, muovetevi di conseguenza e aprite la porta all’ energia del 5 che parla di ascolto, di conoscenza profonda, di accoglienza, di confronto e di cambiamento.
NON ABBIATE PAURA DI USARE IL CUORE!
Non a caso, la lettera che ci accompagna in questo viaggio settimanale è lamed: l’iniziale della parola cuore (lav).
Imparare e insegnare; ascoltare e parlare; osservare e guardare; misurare e giudicare ... tutto fatto attraverso il cuore, perché la vera sapienza è quella del cuore.
Osservate la lama della settimana: un 5 di spade molto evocativo per il messaggio di questa settimana ( © Jennifer Galasso - Crystal Visions deck)... Cosa vi richiama alla mente? A me personalmente il peso delle incomprensioni, delle parole non dette, delle frasi taglienti che feriscono, che fanno male e rimangono sospese nell’aria a pesare come macigni. Il peso della paura di parlare, di chiarirsi e di esprimersi. Il silenzio che mette distanza e alza i muri invece che costruire ponti.... Volete veramente vivere così per paura???
MOTTO DELLA SETTIMANA: Kol ha-o-lam ku-lo gesher tzar me'od
V'ha-i-kar lo l'annodato klal ( Il mondo intero è un ponte molto stretto; l'importante è non aver paura. ) - Rabbi Nachman di Bratslav

Se vi va potete anche ascoltarlo! Ve lo lascio in due versioni: la prima,più carica, cantata da Ofra Haza, la seconda più intima e “cullante” interpretata dai Yonina.
Dopo i link, il testo completo e la sua traduzione, un ottimo mantra per questa settimana
Che questa sia una settimana di verità - anche scomode - ma dette con il cuore <3
Caterina
©NUMEROLOGIAEVOLUTIVA
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Kol Ha'olam kulo Gesher Tsar me'od Gesher Tsar me'od Gesher Tsar me'od -
Kol Ha'olam kulo Gesher Tsar me'od - Gesher Tsar me'od.
Veha'ikar - veha'ikar Lo lefached - lo lebached klal.
Veha'ikar - veha'ikar lo lebached klal.
Il mondo intero è un ponte molto stretto un ponte molto stretto un ponte molto stretto Il mondo intero è un ponte molto stretto - Un ponte molto stretto. E la cosa principale da ricordare - non deve avere paura - non aver paura per niente E la cosa principale da ricordare - non deve avere paura.
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Benvenuto Luglio
Mese universale 9
IL MOTTO DEL MESE: FINO A SAN PIETRO, DATEGLI DENTRO, DA SAN PIETRO IN LA’, LASCIATELEANDA’ - proverbio italiano
Luglio sarà un mese molto tosto da affrontare, che ci metterà davanti ai risultati - o alle mancanze - che avremo collezionato.
Un mese universale 9 votato ai bilanci.
In generale, è il mese perfetto per troncare tutte le situazioni indesiderate, per potare tutti quei rami secchi- sia interiori che esterni - che impediscono di evolvere.
N.B. Attenzione alla tendenza a sentirsi (quando leggerete gli ostacoli del mese capirete perché) - di riflesso- superiori o cmq poli immobili in un mondo in rovina.
Dal punto di vista del lavoro la mente tenderà a essere distratta, persa, in un certo senso dietro ai pensieri. Meglio mantenere un atteggiamento impersonale evitando di prendere le situazioni di punta e di cercare di rattoppare le situazioni e le collaborazioni che già barcollano.
Per i sentimenti è un periodo un po’ difficile in cui si tenderà a scaricare sugli altri, confusione, nervosismo e tensione. Attenzione ai litigi che durante questa vibrazione possono diventare, anche involontariamente, duraturi se non addirittura definitivi.
Veniamo ora ai trabocchetti emotivi, a tutte quelle trappole che, da bravi ammutinatori, ci propiniamo da soli...
Per tutto il corso del mese è possibile avvertire un senso di remissività e di inferiorità esasperato che porterà all’ espletamento quasi meccanico degli ordini altrui e all’ incapacità di affrontare le avversità. Occorre, dunque, cercare di credere di più in se stessi e di dare il giusto valore all’ altro. la FIDUCIA è la sfida principale.
Durante i primi quindici giorni di luglio poi, avremo da combattere con la paura dei cambiamenti. Ogni minimo cambiamento potrebbe spaventare a morte e si rischierebbe di buttare via delle occasioni irripetibili solo per paura di un salto nel vuoto(che poi tanto nel vuoto non sarebbe visto che si è lavorato ben nove mesi - e molti anche l’anno scorso anche se più in sordina - per arrivarci) facendo così la fine di chi, per paura di saltare sulla scialuppa di salvataggio, si ritrova a affogare appesi al pennone della nave ... RISCHIO signori e signore... perché se non si rischia non si saprà mai cosa si può raggiungere!
Dal 16 al 30 invece ci si potrebbe sentire incompresi e provare un po’ di apatia tanto da apparire agli occhi altrui tetri e freddi. APERTURA! la cura sarà proprio questa : aprirsi agli altri nel bene e nel male per non dover mai avere rimorsi o rimpianti :)
Vediamo ora le esaltazioni di questo mese di raccolto che, eccezionalmente, sono solo tre e molto, molto interessanti!!!
Dall’1 all’8 vibra l’esaltazione di tipo 9 che onora i sentimenti di collaborazione, tolleranza, simpatia e altruismo e protegge i sentimenti e i legami profondi e disinteressati a discapito di tutti quei rapporti e relazioni frivoli e leggeri che senza basi voleranno via come un palloncino da luna park col cordino mal legato ;)
Sul lavoro è il momento di tirare sogni e progetti fuori dal cassetto e di parlarne con gli altri perché condividendoli si potrebbero veramente trovare i tasselli mancanti per realizzarli. Attenzione però a non lasciarsi travolgere dal vortice degli eventi!
Dal 9 al 22 le parole d’ordine saranno cooperazione, pazienza, diplomazia e attenzione vs l’altro. Coltivate comprensione e amorevolezza, soprattutto in famiglia e con il patner, se c’è canalizzando così l’emotività e la sensibilità, che contraddistingue la vibrazione di tipo 2, in modo costruttivo prevenendo possibili piccoli momenti di crisi nelle relazioni di ogni tipo. Appoggiatevi e fate appoggiare a voi le persone che amate: non è mai una debolezza!
Dal 23 al 31 invece, la vibrazione del 7 chiamerà raccoglimento, meditazione e riflessione. Con una emanazione del genere non possono che essere favoriti lo studio, il perfezionamento professionale o personale e la ricerca.
Per i più giovani ed inesperti questa esaltazione potrebbe rivelarsi difficile perché sarà penalizzata la comunicazione, mentre per gli adulti non mancheranno sicuramente occasioni concrete per migliorare il proprio campo di attività o gli aspetti della personalità che richiedono evoluzione. Attenzione ai rapporti: questo lavoro su se stessi potrebbe portare incomprensioni dal momento che potrebbe risultare difficile esprimere chiaramente le proprie posizioni e, soprattutto, i sentimenti. APRITEVI quindi, anche se scomodo o difficile... non ve ne pentirete.
Anche se non amo toccare argomenti come salute e simili un piccolo consiglio me lo concedo: qualche piccolo integratore per migliorare la concentrazione e la memoria sarebbe ideale, soprattutto in questa ultima settimana.
Ecco perché definisco luglio il mese del raccolto! Quando ci si appresta al raccolto infatti non si fa “di tutta un’erba un fascio” ma si divide bene e oculatamente ciò che è buono e da conservare da ciò che invece non deve assolutamente essere conservato. E’ un lavoro certosino e - emotivamente - difficile qualche volta, ma ciò che conserveremo sarà la base su cui svilupperemo i prossimi passi e se sapremo operare la scelta con cura e attenzione, non potremo che avere delle fondamenta più che solide.
E anche per luglio, a rappresentare il messaggio dei numeri abbiamo una lama luccicante: il Fante di danari.
Questa è una carta dei nuovi inizi, di ispirazione e delle fasi iniziali di un progetto creativo o di una impresa. I Denari corrispondono alla terra, alle radici alle fondamenta. Se vista in questa prospettiva,la moneta del Fante simboleggia l’inizio di una consapevolezza sensuale, non solo in termini di denaro e del suo valore, ma anche in termini di una crescente consapevolezza dell’importanza della salute e di altri bisogni personali ed essenziali.
Lui è uno spirito giovane (indipendentemente dall’età anagrafica, badate bene) dotato di grande entusiasmo, impegno, dedizione e un forte senso di responsabilità nel portare avanti il suo progetto. Una carta che parla di sogni e del desiderio di manifestare quei sogni - che siano progetti lavorativi, hobby, relazioni sentimentali o altro - nel mondo materiale. E’ la motivazione iniziale, energia per iniziare il processo di trasformazione di quei sogni in realtà. La lama chiede di crescere ed espandersi per generare prosperità e ricchezza per il futuro, in qualsiasi campo la si voglia realizzare. Si è solo all’inizio di un nuovo progetto o impresa che richiede di rimanere concentrati sui risultati tangibili e reali. Questo fante è l’ EVOLUZIONE incarnata.
Anche questa volta la rappresentazione della carta che vi propongo non è scelta a caso. Osservatela bene... cosa vi ricorda?
Osservate bene la moneta: non vi rimanda all’arcano maggiore X ovvero la ruota di fortuna? Analizzate la posizione del fante: egli è si sopra la ruota, ma la sua posizione è instabile mentre il volto è disteso, come se riassumesse in se tutte e tre le bestiole proprie della lama della ruota.
E’ sereno perché si è preparato per questo cambiamento, sa perfettamente che lo ha voluto e che, in teoria, è pronto a compierlo ma... ma fa fatica a dare l’ultima spinta, si sente scappare la ruota sotto i piedi, ha paura.
Potrebbe non aver pianificato sufficientemente, o che , a causa di “pigrizia” si sia trovato a sognare ad occhi aperti su nuovi sogni e obiettivi, senza aver intrapreso alcuna azione sui sogni e obiettivi, procrastinando i fatti a un altro momento. O ancora - ed è questo il caso di molti giovani fanti (e giovani fantesse) di età più matura - ha investito, anche inconsapevolmente a volte, tanta di quella energia per arrivare a questo bramato giro di ruota che ora è spaventato, terrorizzato da questo ultimo movimento. Ha paura di lasciare l’equilibrio - talvolta scomodo, talvolta instabile - della sua zona confort per fare questo piccolo - anche se duro e difficile, soprattutto nei progetti “umani” - ultimo passo.
Un solo ultimo “piccolo” movimento sull’amata e agoniata moneta d’oro che improvvisamente diventa, ai suoi occhi, un salto senza protezione su di un profondissimo e larghissimo burrone.
E allora ecco che piuttosto che dare un colpetto alla ruota rimane instabile ed in bilico, pronto ad allungare le mani per aggrapparsi ai due rami rinsecchiti e spogli che gli sono ai lati. Rami secchi fatti di comportamenti che non gli appartengono e non gli corrispondono più; di relazioni che non lo appagano e che non molla per non sentirsi solo o per non ammettere di aver dato fiducia alle persone sbagliate; di rapporti densi e profondi che però si sono resi immobili dal suo procrastinare per paura del nuovo; di collaborazioni e progetti lavorativi che non decollano o che non soddisfano pienamente; di giudizi altrui che tendono a svilire la sua consapevolezza.
Il nuovo fa sempre paura anche quando si è sognato per mesi- o per anni -, anche quando si è lavorato duro per arrivarci, anche quando tutto ci ha portato a questa evoluzione. Fa paura perché cambiare implica fatica e mettere in discussione se stessi e i propri desideri, nonché il cammino compiuto fino a questo momento.
Quale è allora il messaggio del mese del raccolto?
Luglio ci invita a non fare di tutta un’erba un fascio solo per paura di sbagliare, di rischiare, di approfondire... Un messaggio splendido che premia le cose vere e importanti a discapito di ciò che non è profondo, non è vero, non è radicato. Un messaggio che ci raccomanda di non aver paura di sradicare le erbacce anche se “ci fa fatica” perché solo sradicandole le piante, quelle vere, quelle che abbiamo coltivato - anche inconsapevolmente - possono crescere rigogliose.
E poi... se siamo arrivati a questo punto... che senso ha restare in bilico sul burrone che alla fine è una crepa nel pavimento ? ;)
Il messaggio del mese lo freghiamo a Totò dal film Destinazione Piovarolo del 1955. RISCHIO E FIDUCIA signori... RISCHIO E FIDUCIA !
- vuoi la rivoluzione numerologica personale del mese? guarda qui oppure mandami una mail a [email protected]. -
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Settimana dal 9 al 15 Luglio.
Solve et coagula.
Come abbiamo visto dalla rivoluzione numerologica di luglio, questa settimana, le parole d’ordine saranno cooperazione, pazienza, diplomazia e attenzione vs l’altro. Coltivate comprensione e amorevolezza, soprattutto in famiglia e con il patner, se c’è canalizzando così l’emotività e la sensibilità, che contraddistingue la vibrazione di tipo 2, in modo costruttivo prevenendo possibili piccoli momenti di crisi nelle relazioni di ogni tipo. Appoggiatevi e fate appoggiare a voi le persone che amate: non è mai una debolezza!
Perché questa carta a rappresentarla?
Osservate questa rappresentazione della #temperanza dei tarocchi di Crowley: a livello iconografico, possiamo notare che l’angelo qui è diventato il “rebis”, figura contemporaneamente maschile e femminile, simbolo dell’unione degli opposti. L’essere ermafrodita travasa da un calice ad un calderone, e da questo si innalza una colonna di luce che va a diffondersi sul corpo in forma di due arcobaleni.
14 come due volte il 7, la regolazione del destino. L’ Arte qui rappresentata è l’arte dell’alchimia, la capacità di risolvere e combinare, per trasformare qualcosa di semplice in qualcosa di prezioso.
L’Arte è l’equilibrio perfetto, l’armonia, la bellezza e la pace. Ma la temperanza può anche dimostrare che, questioni prima ignorate, devono essere affrontate e che i contrasti vanno amalgamati, per arricchire la nostra interiorità con nuove prospettive.
Da un punto di vista personale il solve et coagula (sciogliere e combinare); può significare che vi è la necessità di lasciare una posizione predeterminata, osservare e poi tornare di nuovo a combinare gli elementi su una nuova base.
©NUMEROLOGIAEVOLUTIVA

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Giugno
Mese universale 8
IL MOTTO DEL MESE: NON E’ TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA - proverbio italiano
Questo giugno è un mese molto particolare che ci metterà davvero di fronte ai limiti (quei fantastici sabotaggi interiori che ci piace tanto mettere in atto) e ai progetti.
Un mese universale 8 votato alla praticità.
Dal punto di vista del lavoro, infatti, è il momento ideale per fare il punto della situazione riguardo le risorse economiche e i risvolti pratici che ne conseguono. Ottimo mese dunque per fissare appuntamenti per espandere la cerchia dei contatti e dei contratti, tanto quanto per affrontare problemi fiscali, giuridici o quant’altro legato alle contingenze.
La sfera dei sentimenti è quella più sotto stress.. lo spirito concreto, materiale e pratico del mese 8 porta, da un lato , una spiccata insofferenza per i legami che si trascinano per forza di inerzia - in questo periodo è più facile dire basta - , dall’altra però sono a rischio anche le unioni felici, quelle solide, messe a repentaglio dalla contingenza, dagli impegni e dalle questioni economiche.
Vediamo quali sono i trabocchetti, i sabotaggi interiori, in cui possiamo incappare, perché, come dice il detto : uomo avvisato, mezzo salvato ;)
Per tutto il mese è possibile avvertire un senso di remissività e di incapacità riguardo ciò che non piace e che si vorrebbe cambiare che può portare, in alcuni casi a sentirsi inadeguati e incapaci ad affrontare la realtà .
I primi quindici giorni la tendenza potrebbe essere quella di sfuggire alle situazioni e alle eventuali responsabilità (per responsabilità si può intendere anche un confronto, una presa di posizione o una scelta) lasciando gli altri un po’ “appesi” e dando , magari, l’idea di superficialità e inconcludezza.
Dal 16 del mese in poi questo atteggiamento lascia il posto a irritabilità e insofferenza. Si vorrebbe infatti poter controllare tutto e dal momento che ciò non è umanamente possibile, l’irritazione che ne consegue potrebbe portare a vedere ovunque complotti o nemici, o ancora semplicemente a vedere nei propri cari (che siano figli, genitori, compagni o amici) dei despoti a cui dover per forza rendere conto di ogni respiro!
Le esaltazioni settimanali però non sono per nulla male, sapete?
Dall’1 al 10 : è il periodo del mese ideale per lavorare in modo metodico e costante, pianificare a lunga scadenza e costruire situazioni durevoli .
Attenzione però alla tendenza ad accusare noia nelle relazioni: il fatto di essere concentrati su altri aspetti della vita (vostri solo vostri e ancora solo vostri) può portarvi a vedere, sopratutto nel patner e nella relazione, un vincolo, un ostacolo, una fantastica palla al piede , noiosa e pedante, a cui dare un bel calcio !
Dall’11 al 17: settimana ottima per apportare cambiamenti, anche piccoli e insignificanti (all’ apparenza) ma utili per rendere più efficiente la quotidianità lavorativa oppure per muoversi in una nuova e desideratissima direzione. Assecondate insomma la voglia di indipendenza, affermazione e novità che c’è nell’aria, abbiate CORAGGIO!
E se avete fatto sopravvivere la relazione sentimentale che avete in piedi coinvolgete il patner, riconoscendogli che è parte integrante del vostro successo personale - anche se gli avete ringhiato contro fino a ieri... è nella stessa barca anche lui e potreste aver giocato a chi ringhi più forte insomma :) - e cercate il suo appoggio, soprattutto se accanto avete una persona volitiva quanto voi.
Dal 18 al 24: la parola d’ordine dovrà essere tolleranza e cooperazione. Attenti a non perdere di vista il lato pratico delle cose e la contingenza quotidiana, perché le ottime occasioni di guadagno e di crescita possono davvero alterare il senso della misura.
Eliminate le cattive abitudini, sia rispetto alla salute sia rispetto alle relazioni interpersonali. Non cercate di controllare sempre i sentimenti per paura di sembrare “troppo romantici” : se le relazioni che avete hanno tenuto botta all’armageddon portato dall’emanazione dell’8 , val la pena celebrarle e riconoscerle per la ricchezza che sono.
Dal 25 al 30: se avete seminato tanto quanto questo mese ha incentivato, ora è il momento di fare il punto della situazione e di dare libero compimento al cambiamento che sentite nell’aria. Non siate irrequieti e state attenti alle decisioni di pancia (ottime se vi possono far salire un gradino in più ma pessime se vi fanno perdere la bussola).
Sul lavoro provate nuove esperienze: che sia quel corso di aggiornamento a cui non avevate pensato, una nuova mansione temporanea, una occhiata fugace ad un diverso ambito lavorativo mentre nei sentimenti evitate l’incostanza portata dai vari “vorrei, non vorrei” dalle pippe mentali varie “sono pronto, non sono pronto? e se poi sbaglio?”: accettate il cambiamento che, inconsapevolmente o meno, avete messo in opera voi stessi perché se siete arrivati insieme a questo punto dell’anno proprio proprio un caso non lo è ;)
L’essenza di questo giugno è rappresentata perfettamente dalla lama del Re di danari.
Questa è la carta del successo mondano, di compimento ultimo, soddisfazione materiale, e alta ambizione. Il re tiene in mano il suo “tesoro” :è molto orgoglioso dei suoi successi e vuole mostrare agli altri i suoi beni preziosi.
Lui è un vero leader e la sua autostima viene molto alimentata da ciò che ha accumulato e da quello che può condividere con gli altri. Come per Re Mida, tutto ciò che tocca si trasforma in oro. Lui è un brillante esempio di stabilità finanziaria, con la ricchezza e l’esperienza che vengono facilmente a lui e che condivide con tutti quelli che gli stanno intorno. Ha raggiunto il successo ed è in grado di vivere tranquillo nella sua continua prosperità. Per lui non è più necessario lottare per ottenere ciò che desidera,ed è in grado di realizzare tutto ciò che vuole perché lo ha già dimostrato.Si dedica TOTALMENTE qualsiasi attività che offra la possibilità di generare più ricchezza e più lavoro. Egli è in grado di portare avanti qualsiasi impresa di successo. Quando si concede una pausa si ricorda che ama il sensuale, quella parte della vita che per lui costituisce un lusso e che centellina al millesimo per non deconcentrarsi.
Ma osservate attentamente questo particolare re di danari ( è del mazzo Tarocchi Dorati di Klimt e l’ho scelto a posta ;) ) vi sembra FELICE? Non direi...
E’ un uomo ricco si, ma solo e pensieroso. Avvolto su se stesso con sguardo cupo e indagatore.
Perché? vi chiederete? Semplice... Ha dimenticato il RESTO!
L’eccessivo attaccamento alle cose materiali infatti può far perdere il senso della misura e portare a diventare maniacalmente dediti al lavoro, a sviluppare la paura di non fare abbastanza, a rincorrere sempre un pezzo in più a discapito di tutto quello che di altro c’è nella propria vita.
E’ solo perché è talmente concentrato sul produrre che evita i legami perché ogni legame può diventare un impegno che lo distoglie dalla sua corsa.
E’ solo perché è talmente solido nel lavoro da non riuscire a dimostrare i suoi sentimenti e con la sua severità, inflessibilità e rigidezza sopprime lo spirito degli altri.
E’ solo perché è talmente produttivo che chi è “al di sopra di lui “ tende a sfruttarlo.
E’ solo perché per quanto generoso e amorevole tende a comportarsi un po’ da snob e a ostentare, a vantarsi costantemente di chi è, di cosa fa, del quanto ha speso (ben diverso dal quanto ha guadagnato), di chi lo ha cercato. Può arrivare a essere diffidente e sospettoso, tanto da allontanare coloro - pochi in verità sono quelli che davvero lascia entrare alla sua corte - che lo circondano accusandoli di volere da lui di più o rinfacciando le azioni o altro che lui ha, magnanimamente, fatto cadere dall’alto.
Naturalmente questa è l’esasperazione del lato ombra della lama, sono i rischi in cui si incappa se ci si porta al limite, se si esagera.
Ma è altrettanto vero che ci sono dei momenti della vita in cui si è davvero portati, chi più e chi meno, a queste esagerazioni, vuoi per paura, vuoi per un passato non roseo, vuoi per una cocente delusione che magari brucia più di quello che si amerebbe ammettere.
Quale è dunque il messaggio che ci consegna di giugno - che qui da me sembra un misto tra novembre e febbraio - ?
Il succo lo “rubiamo” a Tagore ....
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Settimana dal 13 al 19 maggio.
L’emanazione del numero 11.
1 e 1: l’io e l’altro . incontrare l’altro per trovare se stesso. Numero essenziale 2 il numero della il doppio, la polarità, l’unione e il conflitto.
L’io che si confronta con se stesso e può essere amico o nemico di sé stesso.
11 è il numero della responsabilità. La sua vibrazione, infatti, non è né negativa né positiva, ma necessita di un maturo impegno da parte della persona perché parla di sfide, di prove da superare e evoluzioni da compiere. Non credo sia un caso che proprio nel corso di questa settimana, martedì alle 12,45 UTC , si verificherà il novilunio in toro ... non pensate anche voi?
Il numero della KAF eraica. Provate a immaginarla: una mano a palmo aperto, pronta ad accogliere e condividere. una mano la cui presa è sicura, mai troppo stretta e mai troppo lassa... un perfetto equilibrio tra dare e avere. E’ la mano che accetta tutto ciò che la vita le offre, senza discriminare, perché ha ben presente che il bene e il male sono termini relativi e non possono esistere da soli e accogliendo il TUTTO non si può che essere più forti e consapevoli del proprio potere di cambiamento e del proprio potenziale creativo .
La lama che meglio rappresenta questa forza è la REGINA DI BASTONI, qui rappresentata nella versione del mazzo Viceversa di Davide Corsi.

Guardatela... Lei non ha paura di dimostrare il suo potere agli altri, né ha paura della sfida; è un leader forte che si concentra sui suoi desideri, con l’intenzione di ottenere ciò che vuole. Sa che rischia di diventare dispotica e accentratrice e per questo motivo dosa estremamente bene le sue energie, ponendo sempre grande attenzione a sé stessa e a chi la circonda.
Solo rimanendo estremamente connessa con se stessa e i suoi lati ombra può mantenere l’equilibrio fuori e dentro si se e ne è perfettamente consapevole: se mantiene l’equilibrio il suo bastone fiorisce, se è troppo accentratrice o troppo dispersiva il suo bastone secca irrimediabilmente.
Accetta il ciclo della natura, sa che il gelo e l’aridità dei mesi freddi servono per il rigoglio e la fioritura della primavera...lo accoglie senza riserve, rafforzandosi ogni giorno, ogni stagione un po’ di più.
Chiediamoci allora:
Nelle relazioni tendo a dominare? a soccombere?perché lo faccio?
Ho paura del confronto con l’altro? Mi fido?
Accetto i consigli o li considero critiche?
Esprimo le mie potenzialità? Le reprimo? perché?
Sono motivato o mi deprimo facilmente?
Mi impegno per cambiare in meglio le relazioni e le realtà che non mi appagano? Mi lascio in balia degli eventi?
Ho paura dei cambiamenti?
Un messaggio importante quello su cui focalizza l’attenzione questa settimana.
Ecco l’aforisma riassuntivo... io lo interpreto così, e voi?
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