#umberto zanotti bianco
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Umberto Zanotti Bianco adolescente.
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Per Umberto Zanotti Bianco il Mezzogiorno d’Italia è quel luogo in cui si può ancora sentire lo spirito di un cristianesimo puro e delle or...
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Dopo Roghudi è la volta di Africo. Africo vecchio. Un altro borgo aspromontano abbandonato. Sempre a causa di un’alluvione, ma 20 anni prima rispetto a Roghudi. È il nome di questo luogo che mi ha portato qui. Mi fa pensare a deserti aridi, alla natura feroce, a civiltà ignote. Ma qui pare che il verde della vegetazione abbia vinto sul grigiore edilizio e sugli altri colori. Sul promontorio accanto a quello su cui sorge Africo è appena scoppiato un incendio, il cui fumo comincia filtrare la luce del sole. Il processo di abbandono di questi paesi è sempre stato molto discusso e controverso. Quello di Africo forse è stato approfondito un po’ di più rispetto agli altri. Qui nel 1928 si recò il filantropo Umberto Zanotti Bianco, che nel suo libro “Tra la perduta gente” raccontò all’Italia come si viveva in questo paese in Aspromonte. Ne raccontò sia i valori genuini di fratellanza, di comunione, di ruralità, ma ne evidenziò anche l’arretratezza che dipendeva dall’attitudine di questa popolazione, dalla posizione remota ed inaccessibile, ma anche dalla negligenza dello Stato. Ad Africo si è sempre vissuto in maniera rurale e quella era (e probabilmente è ancora) l’identità degli africoti. Soprattutto di quelli che hanno conosciuto Africo vecchio. Il pane che si mangiava ad Africo non era di grano, ma era fatto con la cicerchia, perché il territorio ostile impediva alcune coltivazioni. Africo era fortemente basato sulla pastorizia. C’è un servizio fotografico del 1948 de “L’Europeo” che mostra questa Calabria nascosta e sconosciuta. Scene di vita ad Africo che sembravano di secoli precedenti. Dopo l’alluvione del 1951 si è deciso di spostare tutti gli abitanti. Prima vennero temporaneamente sparsi sul territorio, poi trasferiti ad Africo Nuovo. Un agglomerato di costruzioni di dubbia accoglienza, anche a livello visivo, edificato sul mare in una parte del comune di Bianco. In seguito all’abbandono di Africo, il giornalista Corrado Stajano ha scritto un libro che mette in evidenza i lati oscuri di questo trasferimento. Questa comunità, dalla spiccata identità montanara, venne trapiantata sulla costa. Pastori, che non avevano mai visto il mare, furono costretti a diventare pescatori. Lo Stato autorizzò questo processo di snaturamento e si limitò ad inefficaci azioni di assistenzialismo, cosa che favorì le tensioni sociali e lo sviluppo della criminalità organizzata. Entro nella Chiesa di San Nicola, l’unica struttura ancora in piedi per miracolo. Dal tetto squarciato penetrano i raggi del sole di mezzogiorno. La cenere dell’incendio piove su queste macerie e si appresta a diventare polvere. [leggi l’articolo anche sul blog de @lamiacalabriabellissima ] (presso Africo Antico)
https://www.instagram.com/p/CEeDFpqIB0R/?igshid=fz7kdmr2i38t
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C. Abate-LA COLLINA DEL VENTO e i mille profumi rossi.
C. Abate-LA COLLINA DEL VENTO e i mille profumi rossi.
“Io scrivo solo quando sento forte l’urgenza di scrivere. Il lettore deve sentire questa urgenza, altrimenti non si appassiona.”C. Abate
È proprio così. La storia è ricca di succosi ingredienti e, alla fine del viaggio, la collina, il vento, la magica rondine bianca e tutti gli altri compagni, mi portano a riflettere su alcuni aspetti che mi hanno lasciato una forte impressione di …
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LA VIA DEI BORGHI Una domenica nel meraviglioso centro storico di Ferruzzano
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/la-via-dei-borghi-una-domenica-nel-meraviglioso-centro-storico-di-ferruzzano/
LA VIA DEI BORGHI Una domenica nel meraviglioso centro storico di Ferruzzano
LA VIA DEI BORGHI Una domenica nel meraviglioso centro storico di Ferruzzano
LA VIA DEI BORGHI Una domenica nel meraviglioso centro storico di Ferruzzano Lente Locale
R. & P.
Si è conclusa domenica 27 ottobre a Ferruzzano la seconda tappa della fase autunnale del progetto La via dei borghi. Molti i curiosi che hanno deciso di trascorrere la domenica alla ricerca delle tante suggestioni che il borgo di Ferruzzano sa regalare.Un paese con le sue singolari attrattive che lo rendono particolare anche a confronto con i limitrofi borghi aspromontani. Qui la narrazione si concentra prevalentemente sull’elemento antropico e su come l’uomo si è saputo adattare a questo territorio Il progetto, nato dalla sinergia tra le associazioni Kalabria Experience e Il giardino di Morgana, si è avvalso dei patrocini della Città Metropolitana di Reggio, del Consiglio Regionale della Calabria, del Comune di Ferruzzano e della preziossissima collaborazione dell’associazione Rudina. Il percorso si è snodato tra i vicoli del borgo con le sue abitazioni quasi abbandonate improvvisamente dai residenti intervallate da panorami mozzafiato sulla vallata sottostante. Il racconto è stato arricchito dalla partecipazione di Santino Panzera e di Orlando Sculli dell’associazione Rudina. Importante la collaborazione con l’azienda agricola Panzera, che ha saputo accogliere sintetizzando al meglio i sapori, i vini e la squisita ospitalità di queste contrade. Si conferma anche a Ferruzzano uno degli obiettivi de La via dei borghi che è quello di irrobustire la rete sinergica di collaborazione con giovani che decidono di investire concretamente sul territorio calabrese.Durante il percorso, all’altezza dell’asilo, è stato dato ampio spazio all’incredibile figura di filantropo di Umberto Zanotti Bianco con delle letture dei racconti confluiti nel libro “Tra la perduta gente”che hanno catapultato i visitatori nella realtà bellissima e disgraziata di queste contrade copo il terremoto del 1907.Dopo pranzo gli escursionisti hanno fatto vela verso la casa museo Zephyros dell’Artista scultore e mosaicista Domenico Carteri che ha saputo coinvolgere tutti con la sua straordinaria carica umana.Grande l’apprezzamento per le opere custodite in questa meravigliosa villa affacciata sullo Ionio. Si segnalano inoltre i corsi gratuiti di mosaico che il maestro tiene presso il laboratorio della villa Zephyros. Conclusa la tappa, adesso spazio al contest fotografico sul gruppo di promozione territoriale Iuntamu, attraverso il quale si potranno rendere visibili sul web le bellezze di questi luoghi. Il prossimo appuntamento con La via dei borghi sarà il 17 novembre a Badolato .
LA VIA DEI BORGHI Una domenica nel meraviglioso centro storico di Ferruzzano Lente Locale
LA VIA DEI BORGHI Una domenica nel meraviglioso centro storico di Ferruzzano Lente Locale
R. & P. Si è conclusa domenica 27 ottobre a Ferruzzano la seconda tappa della fase autunnale del progetto La via dei borghi. Molti i curiosi che hanno deciso di trascorrere la domenica alla ricerca delle tante suggestioni che il borgo di Ferruzzano sa regalare.Un paese con le sue singolari attrattive che lo rendono particolare […]
LA VIA DEI BORGHI Una domenica nel meraviglioso centro storico di Ferruzzano Lente Locale
Gianluca Albanese
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accadde...oggi: nel 1895 nasce Giuliana Benzoni, di Franco Giannantoni
accadde…oggi: nel 1895 nasce Giuliana Benzoni, di Franco Giannantoni
http://www.rmfonline.it/?p=17490
Giuliana Benzoni, un nome che oggi non dice niente a nessuno. Una perfetta sconosciuta.
Eppure questa bella signora, fiorentina, famiglia patrizia e letterata, nipote di Ferdinando Martini, ministro delle Colonie del governo Salandra, stretta conoscente di Giustino Fortunato, Francesco Saverio Nitti, Umberto Zanotti-Bianco, Giovanni Amendola, Gaetano Salvemini,…
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Carlo Tansi tra i vincitori del prestigioso Premio Umberto Zanotti Bianco 2017 …”Il segreto di ogni riuscita è di perseverare non chiedendo a se stessi l’impossibile pur avendo…
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Calabria, un docufilm in ricordo del meridionalista Umberto Zanotti Bianco (ASCA) - Fu definito un «apostolo laico», ma ciò che Umberto Zanotti Bianco fece per l’istruzione e la formazione nella Calabria flagellata dal terremoto del 1908, non può che essere considerata una vera «missione», che per molti aspetti ha cercato di colmare quella distanza (di conseguenza, anche economica) che divideva un Paese nato da poco meno di cinquant’anni. Su questo aspetto di Zanotti Bianco - che peraltro fu senatore a vita, nominato da Einaudi nel 1952 -, nonché sulla fondazione nel 1910 dell’ANIMI, l’associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno, sulla fondazione di «Italia Nostra» (l’associazione nazionale per la tutela del patrimonio artistico e naturale della Nazione), sull’esperienza da lui maturata ai vertici della Croce Rossa Italiana, e di tant’altro ancora, l’Art Production ha prodotto di recente «Rovine e bellezze - Il Mezzogiorno - L’Italia di Umberto Zanotti Bianco», un docufilm che ripercorre le tappe più salienti del percorso socio-politico e culturale del grande meridionalista calabrese. In Calabria raggiunse infatti risultati eccellenti, pittosto densi di significato socio-politico e culturale, oltre che umanitario: dall’istruzione alla sanità, dalla cultura popolare alla ricerca storica. Una grande figura, insomma, che diede lustro alla Calabria e che non sarà mai dimenticata dai Calabresi. - ASCA (Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale)
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CARLO TANSI-CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE CALABRIA- TRA I FINALISTI DEL PREMIO NAZIONALE ZANOTTI
CARLO TANSI-CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE CALABRIA- TRA I FINALISTI DEL PREMIO NAZIONALE ZANOTTI
Il Premio Umberto Zanotti Bianco, dedicato alla memoria del primo presidente nazionale e cofondatore di Italia Nostra, istituito nel 1964, l’anno dopo della scomparsa di Zanotti (1889-1963), è stato… ”destinato ad un funzionario pubblico della tutela che si sarà distinto per la sua attività nell’ambito della difesa del patrimonio storico, artistico, naturale, paesaggistico del Paese, nel rispetto…
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