#tumori femminili
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Lamborghini Urus S alla “1000 Miglia Charity per la Ricerca”
🔴 🔴 Lamborghini Urus S alla “1000 Miglia Charity per la Ricerca”
Automobili Lamborghini presta alla Fondazione IEO-MONZINO una Lamborghini Urus S per tutta la durata della “1000 Miglia Charity per la Ricerca”, l’iniziativa organizzata per sostenere la Fondazione IEO-MONZINO nella ricerca medico-scientifica dello IEO sui tumori femminili. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono in tempo reale LINK) La…
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Salute della donna, purché non con disabilità
Nel nostro Paese gli ambulatori dedicati all’assistenza ostetrico-ginecologica delle donne con disabilità motoria e psichica si contano sulle dita di una mano, con la conseguenza che solo una donna con disabilità su tre accede ai programmi di prevenzione dei tumori femminili. Da Torino a Firenze passando per Padova il racconto dei medici che si battono per il diritto alla salute per tutte Il…
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Bari: presentata a Palazzo di Città la terza edizione di "Bari Med Marathon"
Bari: presentata a Palazzo di Città la terza edizione di "Bari Med Marathon". E' stata presentata nella sala giunta di Palazzo di Città, la terza edizione della "Bari Med Marathon", la 21 km del capoluogo pugliese rivolta ai 22 Paesi del Mediterraneo, quest'anno dedicata alla Francia. La manifestazione è organizzata da La Fabrica di Corsa in partnership con la sezione Sanità di Confindustria Bari-BAT e con il sostegno del Comune di Bari. La gara porterà, per la prima volta a Bari, atleti iscritti provenienti da 19 Paesi europei ed extraeuropei, contribuendo in maniera significativa all'attrattività della città. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Bari Antonio Decaro, l'assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, la presidente della Sezione Sanità di Confindustria Bari-Bat Annabella Cascione, il segretario generale del Corpo Consolare di Puglia-Basilicata-Molise e presidente della sezione Turismo di Confindustria Puglia Massimo Salomone, il console onorario di Francia Stefano Romanazzi, la presidente de La Fabrica di Corsa Antonella Favale, l'organizzatore dell'evento Pierdavide Losavio e Isabella Murgolo in rappresentanza delle Pink Ambassador della Fondazione Veronesi. Anche quest'anno la manifestazione si terrà nell'ultimo weekend di febbraio, nei giorni 23, 24 e 25, con un ricco calendario di appuntamenti. Non solo gare e attività sportive, ma anche eventi dedicati ai temi della prevenzione e della promozione della salute. Il calendario degli eventi: Venerdì 23 febbraio: Grazie all'adesione della Med Marathon al charity program della Fondazione Umberto Veronesi, venerdì 23 febbraio, dalle ore 10 alle 18, sarà allestito un gazebo nella sala ex Tesoreria di Palazzo di Città. Con una piccola donazione, cittadine e cittadini riceveranno dalle Pink Ambassador della Fondazione - donne che hanno combattuto i cosiddetti tumori femminili, ossia al seno, all'utero o alle ovaie, e che hanno accettato la sfida di allenarsi e correre una gara podistica - gadget con i quali si contribuirà a sostenere la prevenzione e la ricerca per combattere il cancro. Una folta rappresentanza delle Pink Ambassador correrà nelle gare di domenica, indossando la maglia rosa. Sabato 24 febbraio: l'attenzione ai temi della salute e della prevenzione prosegue nella giornata di sabato, con la seconda "Giornata della Salute" organizzata dalla sezione Sanità di Confindustria Bari-Bat. Sempre nella sala ex Tesoreria a Palazzo di Città, dalle ore 10 alle 17, cittadine e cittadini potranno sottoporsi a screening gratuiti messi a disposizione da aziende aderenti alla sezione Sanità di Confindustria: ECG, controllo dell'assetto lipidico, visite audiometriche, misurazione della pressione e test sui corretti stili di vita. Domenica 25 febbraio: Sarà la giornata dedicata alle gare, con partenza alle ore 10.00 da piazza Libertà per la 21 km competitiva e per la "Factory run", la 10 km competitiva e non competitiva, prima ed unica corsa in Italia rivolta alle imprese e ai lavoratori sostenuta da Confindustria per promuovere forme di welfare aziendale attraverso lo sport. Novità di quest' anno all'interno del calendario di eventi della Bari Med Marathon, l'introduzione di una nuova gara: quella di Inline Skating (pattinaggio in linea), grazie alla collaborazione con l'Associazione Pattinatori di Bari. Si tratta di una 21 km competitiva (con partenza alle 9.50 sempre da piazza Libertà) che porterà nel capoluogo 50 atleti provenienti da tutta Italia. "Bari Med Marathon non è solo una corsa ma è molto di più - ha affermato il sindaco Decaro -. È un'occasione per stare insieme, rafforzando il nostro senso di comunità, ed è un evento che ci consente di consolidare importanti relazioni internazionali, dal punto di vista turistico, sociale, culturale ed economico. Dopo l'edizione dell'anno scorso dedicata all'Albania, quest'anno la manifestazione ha come ospite d'onore la Francia, proseguendo, quindi, un percorso che contribuisce allo sforzo di Bari per proiettarsi sempre più come una capitale europea del Mediterraneo. Saranno tante le persone che, grazie a questa corsa, arriveranno nella nostra città e che contribuiranno a farla conoscere nei loro Paesi, con un importante effetto positivo di marketing territoriale. Anche quest'anno, inoltre, prosegue il connubio con i temi del welfare aziendale e la terza edizione di Bari Med Marathon è legata anche ad un importante appuntamento di prevenzione sui temi della salute. Sono tutti aspetti davvero significativi di questo evento con il quale ricomincia, anche quest'anno, la stagione delle corse della nostra città. Ed è bello che in questi anni tante persone si siano avvicinate a questi temi, e che ora Bari sia una città dove le persone vogliono stare insieme, in eventi e manifestazioni come questa, una città che diventa, sempre più, una grande palestra a cielo aperto". "Con la Med Marathon, che preannuncia l'arrivo della primavera, apriamo anche quest'anno la stagione delle corse e delle manifestazioni su strada nella nostra città – ha sottolineato Pietro Petruzzelli -. È una manifestazione molto importante, che oltre a portare la comunità barese a riunirsi nelle strade e nelle piazze della nostra città, è legata a temi fondamentali come quelli del welfare aziendale, della prevenzione e della salute. E, come accaduto con molte manifestazioni negli ultimi anni, la Med Marathon ci aiuta a rendere Bari sempre più una città attrattiva e protagonista del turismo sportivo. In questi anni, infatti, abbiamo dimostrato come attraverso la diffusione della pratica sportiva si possa lavorare su tanti settori: promuovere il territorio, riqualificare pezzi importanti di città, limitare e ridurre le future spese sanitarie incentivando il benessere, e, soprattutto, creare comunità: ogni punto sport realizzato in città, infatti, è un luogo di comunità in cui le persone si incontrano e continueranno a incontrarsi". "Siamo alla terza edizione di questo evento molto bello, che come Confindustria siamo felici di patrocinare e rinnoviamo anche quest'anno il connubio tra Bari Med Marathon e Factory Run, un progetto di welfare aziendale attraverso lo sport che invita le imprese a formare squadre in cui tutti indossano un'unica maglia, con grandi risultati, quindi, sia sui temi del benessere che sulla capacità di fare gruppo - ha proseguito Annabella Cascione -. Le precedenti edizioni sono andate molto bene, e ci aspettiamo anche quest'anno un effetto molto positivo sull'attrattività del nostro territorio. Un ringraziamento particolare va, oltre che a tutte le istituzioni coinvolte, alle aziende della sezione Sanità di Confindustria che renderanno possibile la novità di quest'anno, cioè la seconda giornata della Salute della nostra sezione, grazie alla quale avremo sabato 24 febbraio, dalle ore 10 alle ore 17, consulenze e screening sanitari totalmente gratuiti dedicati a tutta la nostra comunità cittadina e ospitati nella sala ex Tesoreria al piano terra di Palazzo di Città. E' davvero un contributo importante delle aziende a vantaggio di tutta la comunità, per il quale auspichiamo una partecipazione davvero numerosa". "Ringrazio le istituzioni e gli organizzatori per aver invitato la Francia a partecipare alla Bari Med Marathon come ospite d'onore – ha dichiarato Stefano Romanazzi - . Francia e Italia, circa tre anni, fa hanno reso ancor più stretti i rapporti che le legano grazie al Trattato del Quirinale, e tra le aree di cooperazione che traggono impulso da questo accordo così importante ci sono proprio la cultura, lo sport e il turismo. La Francia guarda alla Puglia e a Bari con sempre maggiore attenzione, si contende con la Germania il primato di presenze turistiche e le istituzioni locali stanno promuovendo sempre più i rapporti di scambio tra imprese del territorio e imprese francesi. Avremo una nutrita partecipazione di cittadine e cittadini francesi a questo evento, che rientra, quindi, molto bene all'interno delle strategie che si stanno perseguendo, aiutandoci a rafforzare ulteriormente le relazioni tra Puglia e Francia". "Gli eventi sportivi generano circa 7,4 miliardi di euro di spesa nel nostro paese, circa il 3,6 per cento del PIL nazionale, con un forte impegno delle imprese e dei privati – ha sottolineato Massimo Salomone -. Questo settore sta crescendo tantissimo: organizzare eventi sportivi e non, infatti, produce un indotto importante in termini di hospitality. Bari in questo momento, come mostrano i dati di Puglia Promozione, sta crescendo molto dal punto dei flussi turistici. Per questo, avere partecipanti da 19 Paesi alla Med Marathon è davvero molto importante: persone di tante nazioni diverse vengono nella nostra città per gareggiare e sicuramente, colpite dalla bellezza del nostro territorio e dal fascino della nostra città, torneranno a Bari e in Puglia per le loro vacanze. E' proprio questo, quindi, il positivo e importante effetto domino positivo che generano questi eventi: creare e rafforzare l'attrattività dei territori". "Noi Pink Ambassador rappresentiamo la Fondazione Veronesi in tante occasioni in cui promuoviamo i temi dei corretti stili di vita, della ricerca e della prevenzione per combattere il cancro - ha dichiarato Isabella Murgolo -. Anche quest'anno, saremo parte della Bari Med Marathon, con un nostro banchetto nella sala della ex Tesoreria a Palazzo di Città, attraverso il quale sosterremo la ricerca tramite donazioni e saremo presenti nella giornata delle corse, indossando la nostra maglietta rosa. Invitiamo, quindi, la nostra comunità a partecipare a questi tre giorni di eventi e a sostenere, con una semplice donazione, questi obiettivi così importanti". "Ringrazio tutti i partner pubblici e privati che anche quest'anno hanno reso possibile, assieme a noi, questo bellissimo evento – ha concluso Pierdavide Losavio -. Siamo alla terza edizione della Med Marathon ed è una grande soddisfazione vedere atleti iscritti provenienti da ben 19 paesi: non solo dall'Europa, ma anche dagli Stati Uniti, dal Brasile, dal Marocco e da altre nazioni. Puntare e investire sul turismo sportivo, in Puglia e a Bari, dà un grande impulso alle presenze sul nostro territorio. Oltre 50 milioni di persone al mondo si dedicano al running, un bacino di utenza davvero straordinario in termini di potenziale partecipazione a questi eventi. Per questo, proseguiremo questo impegno anche nei prossimi anni, un impegno che si integra all'interno delle strategie disegnate a livello regionale e comunale per promuovere il nostro territorio e la nostra città. Quest'anno, oltre a mantenere forte il connubio della Med Marathon con i temi del welfare, e in questa edizione anche con la promozione della salute, abbiamo voluto introdurre un'altra importante novità, cioè la gara di Inline skating, anche in vista dei Campionati del mondo di questa disciplina, che quest'anno si disputeranno in Italia, per aprire sempre più la nostra città anche a questo sport, sempre in un'ottica di promozione consapevole del territorio". ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Prevenzione del tumore al seno, ricerca e impegno passano anche da un datterino
Ottobre, mese della prevenzione Ottobre è il mese della prevenzione e l’azienda Citrus vuole dare il suo contributo concreto nel sostenere la ricerca scientifica ma anche per diffondere una cultura della prevenzione fondamentale per tutte le donne. Promuovere consapevolezza e finanziare le ricerche scientifiche per trovare soluzioni efficaci per combattere i tumori tipicamente femminili è la…
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Esistono ormai diversi studi sul rischio di Tumori alla Prostata anche in persone Transgender, ma sono ancora inconcludenti rispetto ad esempio al valore di PSA da considerare come elevato:
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0302283822026379?via%3Dihub
https://bjui-journals.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1111/bju.15521
Tuttavia la questione della necessità degli screening è riconosciuta anche dal Ministero della Salute:
https://dottoremaeveroche.it/persone-transgender-rischio-tumore/
E da associazioni contro i tumori come AIRC:
https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/lo-sai-che/transgender-screening-oncologici
Eppure le pubblicità per gli screening alla Prostata non sono mai rivolti a donne Transgender.
Soprattutto sia che abbiano ancora documenti maschili ed aspetto femminile, ma nondimeno se abbiano documenti femminili, che abbiano ancora genitali esterni maschili o una neovagina, in ogni caso le donne Transgender e le persone AMAB, Intersex o Non Binarie che abbiano la Prostata sono rifiutate dai progetti si Screening Oncologici o per loro non è prevista la Gratuità o si Auto-escludono per evitare discriminazioni sanitarie.
#Transgender #AMAB #Donne #Prostata #PSA #screening #amigay
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Campagna Nastro Rosa 2021
Campagna Nastro Rosa 2021
Ottobre è il mese della prevenzione LILT for Women: la Campagna Nastro Rosa 2021 si schiera a fianco delle donne per combattere il tumore al seno LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, si schiera a favore della salute delle donne. Durante il mese di Ottobre, dedicato alla prevenzione dei tumori della mammella, visite senologiche gratuite e prodotti che si prendono cura del benessere…
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#Dermophisiologique#il mese della prevenzione#Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori#LILT#Ontherapy®#Ottobre#tumore seno#tumori femminili
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Chi è Emma Bonino?
Fu Marco Pannella, suo mentore, a dirle la cosa più cattiva, a demolire il suo protagonismo autocelebrativo. Emma Bonino, infatti, aveva appena annunciato che lei «aveva un tumore» ma che avrebbe eroicamente continuato le sue battaglie eccetera; e allora Marco, al Corriere Della Sera, disse così: «Io di tumori ne ho due��, e il resto della frase (frase pannelliana, riportarla tutta brucerebbe l'articolo) stava a dire: ho due tumori e non rompo i coglioni, perché ci vuole coraggio. Poi d'accordo, i due erano in dissidio politico.
Ma poi Pannella per quei tumori ci è morto, e resta politicamente immortale, la Bonino è viva ma politicamente è morta. Non esiste più. Non rappresenta più niente, le nuove e semi-nuove generazioni non sanno chi sia. Lei di questo non ha percezione, e sono cose che succedono a certi anziani pieni di sé, fa un po' pena, e speriamo che lei non legga questo articolo.
Lo scriviamo a margine della presunta notizia che Emma Bonino e Benedetto Della Vedova hanno lasciato +Europa, che non è un canale televisivo ma uno dei partitelli riformatisi dopo il Big Bang dello storico Partito Radicale. La Bonino ha ventilato l'ipotesi di dimettersi da senatrice (ventilato e basta) mentre Benedetto Della Vedova, per cui lo scrivente ha la massima stima, e che di +Europa era il segretario, ha abbandonato la poltrona anche perché è diventato sottosegretario agli Esteri del governo Draghi. Nota: al prossimo congressino del partito, la Bonino e Della Vedova sarebbero stati fatti fuori lo stesso.
LE LOTTE
Ora, nel proseguire una cosiddetta narrazione su Emma Bonino, si tratta di far convivere il rispetto per le sue battaglie civili (condivise perlomeno da una parte di italiani e di lettori) con la trasformazione di Emma Bonino anzitutto in una donna di potere (tendenza voltagabbana) inconsapevole di essere perlopiù una reliquia di se stessa e della sua arroganza.
Che fatichi a scendere dal proprio piedistallo è anche comprensibile. È stata una figura storica del femminismo italiano (quello vero) e più volte parlamentare, europarlamentare, Commissario europeo dal 1995 al 1999 (molto apprezzata) e ideatrice della Corte penale internazionale, delegata per l'Italia all'Onu, ministra del commercio internazionale, nel 2011 fu l'unica italiana inclusa da Newsweek tra le «150 donne che muovono il mondo», dopo Pannella è stata l'unica a veder ribattezzare una lista col suo nome («Lista Bonino») e a prendere anche dei voti.
Da principio fondò associazioni abortiste e praticò personalmente aborti quando ancora erano illegali, cosa per cui molti cattolici la odiano ancora. Marco Pannella la trasformò in parlamentare a soli 28 anni. Partecipò alla disgraziata campagna contro il capo dello Stato Giovanni Leone, chiedendogli scusa quando lui compì 90 anni.
Compartecipò a tremila iniziative per combattere la fame nel mondo, si fece arrestare dai comunisti polacchi per il suo sostegno a Solidarnosc, fece approvare mozioni contro le mine anti-uomo che mutilavano i civili, contribuì a istituire il Tribunale internazionale per i crimini nell'ex Jugoslavia, incontrò il Papa, il Dalai Lama, fu segretaria del Partito Radicale quando ancora esisteva, riuscì a farsi appoggiare dal governo Berlusconi per diventare commissario europeo, sconfinò in cento Paesi messi sotto embargo o colpiti da feroci dittature, contribuì a ridimensionare i disastri compiuti dal commissario europeo antidroga Pino Arlacchi, fece propaganda contro le mutilazioni genitali femminili (infibulazioni) e poi tornò alla politica romana, si candidò qua e là: la Bonino ne ha fatta una più del diavolo e di Marco Pannella, stratega di ogni cosa ma sempre un passo indietro.
Pannella non diventò mai un uomo di potere, lei sì. Pannella non scese mai a compromessi, lei sì. Anche così ottenne incarichi e divenne «Emma for President». Lei probabilmente non rinnegherebbe nulla, ma non le piacerebbe che ri-mostrassero le foto in cui praticava aborti con una pompa per bicicletta e aspirava il feto in un barattolo di marmellata.
Non le piacerebbe dover rispiegare come potè fare il ministro nel centrosinistra dopo esser stata eletta nel centrodestra. Come potè, cioè, essere eletta coi berlusconiani e prenderne i voti, lasciare il seggio per fare il commissario europeo sino a rientrare a Roma sulla sponda del centrosinistra, e passare a sostenere Romano Prodi che le offrì un ministero. E, anni dopo ancora, diventare una delle più convinte sostenitrici di Mario Monti e dell'ingresso della Turchia in Europa.
L'AUTO BLU
Marco Pannella, negli ultimi tempi (suoi), di lei disse il peggio: «Ho parlato coi medici del suo tumore, e posso dire che non ha motivo per essere allarmata Il suo problema è quello di far parte del jet set internazionale Io vado in giro a piedi o in taxi, non ho auto nera o blu». Sempre negli ultimi tempi (suoi), Pannella disse che «Io e lei non ci consultiamo, non ci sentiamo mai, con me non parla Sono intervenuto io per farla inserire nel governo Letta, in tutte le sue nomine c'entravo sempre io. Lei invece lavora molto, ma mai con noi».
Poi c'è un episodio che per qualche radicale è uno spartiacque: vedere Emma Bonino festeggiare l'anniversario del Concordato a Palazzo Borromeo, questo dopo che aveva combattuto il Concordato per tutta la vita, da anticlericale militante. Sino a poco tempo prima, ogni 20 settembre, Emma festeggiava la Breccia di Porta Pia coi compagni anticlericali. Poi eccola presenziare all'anniversario della firma dei Patti Lateranensi all'ambasciata italiana presso la Santa Sede: c'erano le più alte cariche ecclesiastiche e naturalmente il segretario di Stato Vaticano.
Era ministro, certo, ma poteva mandare un sostituto. Ancora oggi, se andate sul sito dei Radicali, trovate tutto l'architrave della campagna storica contro i Patti Lateranensi e il Vaticano. I Radicali peraltro sono stati quelli che hanno portato al Parlamento Europeo il problema dell'Imu che il Vaticano non pagava.
Chi è Emma Bonino? È una signora che nel 1979 manifestò davanti all'ambasciata dell'Iran contro l'imposizione del chador alle donne iraniane: e che il 21 dicembre 2012 però era in Iran e indossava il velo per incontrare le autorità iraniane. È una signora che incontrò il Dalai Lama ma che restò zitta quando il governo Prodi, di cui faceva parte, nel 2006 rifiutò di incontrare il Dalai Lama per non contrariare gli amici cinesi. Chi è la Bonino? La risposta peggiore è quella attuale, del 2021, perché non fa che riformulare la domanda: Emma Bonino? Chi è?
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Dottor Giovanni Muto Urologo: La gente comune ha molte idee sbagliate sulle malattie. E questo è il motivo per cui tendono a giudicare male una condizione di salute. Questo errore di valutazione è più comune nelle malattie legate alle urine. Il tratto urinario di un essere umano è un organo sensibile e ci viene la pelle d'oca seria quando c'è un problema con esso. Non dobbiamo preoccuparci troppo, poiché ci sono esperti che hanno una grande esperienza su varie malattie urologiche e trattamenti moderni.
L'urologia è una branca medicinale che si occupa delle malattie delle vie urinarie maschili e femminili. Inoltre, l'urologia include anche i disturbi degli organi riproduttivi maschili. Gli organi che rientrano in questo ramo sono l'uretra, la vescica urinaria, le ghiandole surrenali, i reni e gli organi riproduttivi maschili. Ci sono molti organi coinvolti nell'urologia e, quindi, molte sotto-discipline vengono richieste per comprendere l'intero dominio.
Ecco l'elenco di 8 diverse sotto-discipline dell'urologia:
Endourologia
questa sottodisciplina si occupa della manipolazione chiusa del tratto urinario. La chirurgia delle vie urinarie non è aperta; gli endourologi usano piccoli strumenti e telecamere nell'ambulatorio. La chirurgia transuretrale è una parte importante dell'endourologia in quanto aiuta nel trattamento di altri casi come la chirurgia dei calcoli, la chirurgia dell'urotelio e la chirurgia della prostata.
Oncologia urologica
questa sottodisciplina si occupa di malattie come il cancro del pene, dei testicoli, dei reni, della vescica e delle ghiandole prostatiche. Poiché questi tumori sono normalmente troppo delicati per gli interventi chirurgici tradizionali, la maggior parte degli oncologi urologi usa i robot per aiutarli negli interventi chirurgici.
Laparoscopia
questa sottodisciplina si occupa anche di interventi chirurgici assistiti da robot. Di conseguenza, i processi chirurgici aperti stanno diventando meno popolari e la laparoscopia sta aumentando il tasso di successo degli interventi chirurgici su aree come l'uretere, i reni e la prostata. Tuttavia, l'uso estensivo della robotica rende anche questa sottodisciplina piuttosto costosa.
Neurourologia
questa sottodisciplina si occupa di casi di minzione anormale causati da disfunzioni nervose. Il tratto urinario inferiore può essere interrotto da condizioni neurologiche come lesioni spinali, morbo di Parkinson e sclerosi multipla. Le terapie in neurourologia comprendono la neuromodulazione sacrale, l'uso di farmaci anticolinergici e l'autocateterismo intermittente pulito della vescica.
Andrologia
questa sotto-disciplina si occupa dei disturbi urologici maschili come i disturbi eiaculatori, la disfunzione erettile e l'infertilità maschile. L'andrologia si sovrappone un po' all'endocrinologia, poiché la sessualità maschile è spesso un lavoro di ormoni. Le terapie in andrologia includono l'impianto di protesi peniene, inversioni di vasectomia e procedure di fecondazione.
Urologia femminile
questa sottodisciplina si occupa di disturbi urologici femminili come l'incontinenza urinaria, il prolasso degli organi pelvici e la vescica iperattiva. L'urologia femminile si sovrappone un po' all'uroginecologia, una sotto-disciplina della ginecologia. La diagnosi e le terapie dipendono da una particolare malattia.
Urologia pediatrica
questa sotto-disciplina si occupa di disturbi urologici nei bambini come reflusso vescico-ureterale, genitali sottosviluppati, enuresi e testicoli ritenuti. Un urologo con una formazione specifica in pediatria è adatto a contrastare questi problemi.
Urologia ricostruttiva
questa sottodisciplina si occupa del tratto genito-urinario. Questo tratto deve subire un intervento chirurgico se ci sono alcuni problemi urologici causati da parto, blocchi, ostruzioni, malattie, traumi o isterectomie.
Queste sono le 8 sotto-discipline dell'urologia. È meglio tenerli a mente, poiché la conoscenza precedente su di essi può aiutare in molti modi in futuro. Se pensi di soffrire di un disturbo urologico, controlla il tuo stato con l'aiuto del software EHR di urologia. Questo software è estremamente facile da maneggiare e correggere nelle sue misurazioni. Se i tuoi risultati sono positivi, non esitare a visitare un urologo.
I disturbi urologici, comprese tutte queste sotto-discipline, sono molto comuni nell'era odierna dell'inquinamento e dello stile di vita poco igienico. Quindi non devi avere paura se ti viene diagnosticata e consultare immediatamente un medico per ottenere un rapido recupero.
Giovanni Muto è un medico con sede a Torino, Italia. Sta parlando delle diverse sotto-discipline dell'urologia. Menziona anche l'uso del software EHR di urologia per tenere sotto controllo qualsiasi disturbo urologico.
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La salute femminile va in scena: dal 28 ottobre laboratori teatrali nell’ospedale Humanitas san Pio X
La salute femminile va in scena: dal 28 ottobre laboratori teatrali nell’ospedale Humanitas san Pio X. Milano. Dalla nuova collaborazione tra il Teatro Carcano di Milano e il centro Humanitas per lei dell’ospedale Humanitas San Pio X di Milano nasce l’iniziativa “La salute femminile va in scena”: teatro e prevenzione si incontrano per sensibilizzare sull’importanza del mantenimento di stili di vita sani e sul ruolo della donna nella società attuale, al fine di superare pregiudizi ancora profondamente radicati. In programma dal 28 ottobre due laboratori teatrali gratuiti in ospedale, dedicati alla prevenzione in menopausa e gravidanza ed ai tabù sulla salute femminile in queste delicate fasi della vita, per promuovere una maggiore consapevolezza di sé. A seguire, una performance di e per sole donne, Svelarsi, che porta sul palco del Carcano il corpo femminile. Una provocazione dai risvolti lampanti: svelarsi per le donne prelude alla cura dei tabù che ammalano l’anima e delle malattie che aggrediscono i corpi. A tenere le fila di questo ambizioso progetto è la drammaturga, regista e attrice Silvia Gallerano, che torna ad indagare le verità rivelate dal mettersi nuda in scena dopo l'esperienza dello spettacolo La merda di Cristian Ceresoli che ha riempito per 10 anni i teatri di tutt'Italia. La salute femminile va in scena è un virtuoso e innovativo progetto che sfrutta la potenza dell’arte teatrale e il suo linguaggio esperienziale per promuovere la salute della donna. Un’occasione per portare fuori dall'ospedale importanti consigli clinici di prevenzione, diagnosi e cura, e un’occasione per portare l’arte performativa fuori dal teatro come efficace strumento educativo capace di influenzare positivamente le persone. Un impegno rafforzato dai dati: nonostante la prevenzione sia un fattore chiave per la salvaguardia della salute femminile, buona parte delle donne italiane non si è sottoposta nell’ultimo anno a screening per cancro, malattie cardiache, diabete o malattie/infezioni sessualmente trasmissibili. Senza dimenticare che, negli ultimi anni, è aumentata l’incidenza di tumori. I più frequenti nel 2022 per le donne: il tumore della mammella (55.700 casi), del colon-retto (22.100), del polmone (14.600), dell’endometrio (10.200) e il tumore della tiroide (8.700). Un felice connubio, quello tra il centro Humanitas per lei, che con team multidisciplinari e percorsi clinici personalizzati garantisce qualità e sicurezza delle cure con un’attenzione ai bisogni specifici di salute delle donne in ogni fase della vita, e il Teatro Carcano, diretto dal 2021 da tre donne coraggiose, che si prepara ad avviare la nuova stagione mantenendo vivo uno dei punti forti che ha contraddistinto la programmazione a cura della nuova direzione artistica: la particolare attenzione allo sguardo femminile, per interpretazione e tematica. Il primo laboratorio, in programma sabato 28 ottobre presso il centro Humanitas per lei, sarà dedicato alla menopausa, un passaggio importante nella vita di ogni donna, spesso associato all’idea della sottrazione, alla perdita della fertilità, della sessualità, dell’energia. Un “meno” che in realtà nasconde tanti “più”, tante occasioni da cogliere per affrontarla al meglio, con un nuovo equilibrio e una nuova qualità della vita. Il secondo laboratorio è invece previsto sabato 18 novembre, sempre in ospedale, e sarà rivolto alle mamme e alle future mamme, che potranno affrontare ansie e paure attraverso un’esperienza di movimento, recitazione, ascolto e confronto con le proprie compagne di laboratorio. Gli spunti più interessanti emersi durante i laboratori saranno poi raccolti dalla regista Silvia Gallerano e condivisi attraverso un costante aggiornamento del copione dello spettacolo Svelarsi, in scena al Teatro Carcano di Milano dall’8 all’11 febbraio 2024. Otto attrici in scena, solo corpi femminili per una platea solo femminile, per non contaminare il rito del comune sentire da cui nasce la catarsi propiziata dal teatro. Un percorso di ricerca dedicato alle donne per riappropriarsi dello spazio negato dal patriarcato. E per farlo non si può che parlare di corpo, svelandolo, anche fisicamente. Un vero e proprio happening, unico e originale, per esplorare l'identità femminile a trecentosessanta gradi. Al termine delle performance in programma una talk di approfondimento a cura degli specialisti del centro donna Humanitas per lei. Approfondimenti laboratori teatrali in ospedale e spettacolo Svelarsi MENO CHE? MENO A CHI? IN SCENA TUTTI I PIU’ DELLA MENOPAUSA SABATO 28 OTTOBRE, ore 15.00-18.00 Centro Humanitas per lei - Ospedale Humanitas San Pio X, via F. Nava 31, Milano Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria a questo link sul sito www.humanitas-sanpiox.it Posti limitati La premenopausa e menopausa sono un passaggio importante nella vita di ogni donna, spesso associato all’idea della sottrazione, alla perdita della fertilità, della sessualità, dell’energia. Un “meno” che in realtà nasconde tanti “più”, tante occasioni da cogliere per affrontarla al meglio, con un nuovo equilibrio e una nuova qualità della vita. Come? Con consapevolezza e fiducia in sé stesse. Durante il laboratorio, attraverso il dialogo, il movimento e la recitazione verranno “messi in scena” tutti i cambiamenti che la menopausa porta, dall’aumento o la perdita di peso alla comparsa delle prime rughe fino ad una nuova sessualità per conoscerli e affrontarli con serenità anche grazie ai consigli clinici degli specialisti. Obiettivi: - Prendere consapevolezza dei cambiamenti fisici, psicologici e sociali di questa nuova fase della vita - Rielaborare in modo positivo e concreto i cambiamenti della premenopausa e menopausa - Scardinare i pregiudizi e falsi miti nella rete familiare e sociale - Continuare a fare prevenzione e prendersi cura della propria salute. Un’occasione per conoscere e vivere a pieno tutti i “più” della menopausa. Il laboratorio in collaborazione con il Teatro Carcano si svolge con Silvia Gallerano, drammaturga e regista dello spettacolo teatrale Svelarsi e con le specialiste del Centro Humanitas per lei. MAMME IN SCENA SABATO 18 NOVEMBRE DALLE ORE 15.00 ALLE ORE 17.30 – Centro Humanitas per lei - Ospedale Humanitas San Pio X, via F. Nava 31, Milano Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria a questo link sul sito www.humanitas-sanpiox.it Posti limitati Dall’allattamento esclusivo al seno al cesareo fino al rientro al lavoro e all’accettazione del proprio corpo nel post parto. L’esperienza laboratoriale, attraverso il teatro e strumenti di comunicazione alternativi a quelli consueti, vuole dare alle future mamme la possibilità di affrontare ansie, paure, tabù attraverso un’esperienza di movimento, recitazione, ascolto e confronto con le proprie compagne di laboratorio. Niente giudizi e pregiudizi, solo la libertà di esprimersi e di approfondire ogni scelta ed opportunità. Obiettivi: - Entrare in contatto profondo con il proprio corpo, le sensazioni e le emozioni senza giudicarsi - Rielaborare in modo positivo e concreto inquietudini e speranze - Valorizzare il proprio ruolo di donna e mamma nella rete familiare e sociale Un’occasione di spensieratezza per raccontarsi, sorprendersi, emozionarsi, ma anche divertirsi! Il laboratorio in collaborazione con il Teatro Carcano si svolge con Silvia Gallerano, drammaturga e regista dello spettacolo teatrale Svelarsi e con le specialiste del Centro Humanitas per lei. SVELARSI Dall’8 all’11 febbraio 2024 – Teatro Carcano Milano drammaturgia e regia di Silvia Gallerano di e con Giulia Aleandri, Elvira Berarducci, Smeralda Capizzi, Benedetta Cassio, Livia De Luca, Chantal Gori, Giulia Pietrozzini, Silvia Gallerano con la voce di Greta Marzano e il contributo di Serena Dibiase. Allestimento luci Camila Chiozza, consulenza costumi Emanuela Dall’Aglio. produzione Teatro di Dioniso in collaborazione con PAV nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe in collaborazione con SIAE con il contributo di MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio Spettacolo in collaborazione con il Centro Humanitas per Lei dell’ospedale Humanitas San Pio X Solo corpi femminili: è questo l’esperimento. Si tratta di una chiamata. Risponde chi se la sente. Non è per tutti. È per chi ha voglia di incontrarci. Non ci mostriamo come animali di uno zoo. Accogliamo chi è interessata a rispecchiarsi. Ci sono parole. Tante. Che coprono, che proteggono i corpi. E poi ci sono i corpi. Così come li guardiamo allo specchio quando ci svegliamo. Prima di camuffarli per camminare in mezzo agli altri. Sai quando si dice: immagina una persona che ti fa paura mentre è nuda. Per smontarla. Per vedere che è composta dagli stessi pezzi che compongono te. Ecco, noi ci spogliamo proprio. I nostri pezzi li mostriamo tutti. E come i nostri corpi mostrati a pezzi, così si presenta il lavoro. Una composizione di quadri, fatti di immagini e parole. Una successione di tappe, per arrivare ad assemblare i giusti pezzi, per trovargli collocazione. Per trovargli visione. Svelarsi è un’altalena tra un senso di invasione, una mancanza di spazio, una compressione, da una parte; la potenza, lo strabordare, la risata travolgente, dall’altra. La cultura patriarcale che ancora ci circonda insegna alle donne, sin da piccole, a limitare i propri desideri di potenza, ad accettare invasioni di campo da parte dell’altro sesso (dove il campo è il corpo), a mettersi in disparte e per senso di costrizione spesso a esplodere. Si parte da vissuti diversi che hanno una nota comune: di umiliazione, di mutilazione, di invisibilità. Messi insieme, tutti questi vissuti, si mostrano per quel che sono: semplici soprusi, spesso meschini. Se ne vedono i contorni tragicomici, si impara a riderci su e a rispondere con una potenza che non è stata sopita. Il lavoro di scrittura è un lavoro condiviso: ogni attrice ha scritto con le parole o con il proprio corpo la sua presenza in questo lavoro. La scrittura non è solo di parole, anzi è soprattutto una scrittura di corpi. Le parole a volte sono gli inganni, il rumore dell’abituale: i corpi, in questi momenti di svelamento rivelano la vera essenza, il discorso non articolato ma presente. Svelarsi è un percorso di ricerca. Per questo si rivolge a un pubblico esclusivamente di donne (cis, trans e non binarie). Tutte quelle che si sentono e definiscono donne. Non si tratta di creare uno spazio sicuro per chi è sul palco, ma di indagare che cosa succede ai corpi simili di chi assiste, domandarsi se il proprio corpo risuona più profondamente con quello che vede, nudo, in scena.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Gomitoli e fertilizzanti con i rifiuti della lana a Biella
I progetti al convegno nazionale per la Giornata europea (ANSA) – TORINO, 05 APR – L’associazione Gomitolorosa, presieduta dal senologo Alberto Costa, riutilizza la lana che altrimenti andrebbe smaltita come rifiuto speciale, per realizzare progetti di “Lanaterapia” nei reparti oncologici, soprattutto legati a tumori femminili come quello al seno o alle ovaie. Nei reparti oncologici si mettono a…
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Tumori femminili e cura delle donne: “Grave peggioramento dei servizi in Sardegna”
Tumori femminili e cura delle donne: “Grave peggioramento dei servizi in Sardegna”
Leggi la notizia su Casteddu Online Tumori femminili e cura delle donne: “Grave peggioramento dei servizi in Sardegna”
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Il cancro dell’endometrio è uno dei tumori dell’utero, in assoluto il quarto per frequenza tra i tumori femminili... come prevenirlo allora? Ascolta la puntata! Link in bio #endometrio #cancro #tumori #prevenzione #medicina #podcast #salute https://www.instagram.com/p/CNkRQZtseZg/?igshid=dtq4hqgxckqm
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Un tatuaggio che salva la vita
Un tatuaggio che salva la vita
Con ghd lo styling diventa un’azione a fin di bene
Si può sostenere la lotta contro il cancro al seno con un hair styling? Sì, si può, grazie alla collezione styler Ink on Pink di ghd
È inutile mentirci: tutte le aziende sono guidate dal guadagno e dalla popolarità. Alcune, però, scelgono di sfruttare la loro influenza e fare leva sulla fedeltà dei loro clienti a fin di bene.
Grace Lombardo
Ink…
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Tumore al seno, i mammografi e gli ospedali da evitare
Tumore al seno, i mammografi e gli ospedali da evitare
«Il tumore al seno colpisce una donna su undici. E nessuna vuole mettersi nei suoi panni. Ricordati, la prevenzione è sempre la cura migliore». È l’appello promosso dal ministero della Salute per sensibilizzare ai controlli contro il cancro della mammella che colpisce quasi 62 mila donne l’anno ed è il più diffuso (29% sul totale dei tumori femminili). Come sappiamo, a fare la differenza fra una…
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