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Vivere da Pensionati all'estero dove conviene?
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Vivere da Pensionati all'estero dove conviene?
Se sei un pensionato italiano in cerca di un Paese in cui trasferirti per ottenere una tassazione ridotta sulla tua pensione, questo report è quello che fa per te. In questa guida ti illustrerò il miglior paese in cui emigrare se sei un pensionato alla ricerca di una tassazione ridotta.
La scelta del Paese in cui emigrare è un passo importante da prendere in considerazione. Oltre al livello di vita, alle aspettative e al costo della vita, è fondamentale valutare anche gli aspetti fiscali. In particolare, è importante tenere in considerazione i vantaggi fiscali che uno Stato può offrire ai pensionati stranieri.
In questo report ti illustrerò perchè l’Albania e il miglior paese con il più basso livello di tassazione per i pensionati. Questi paese ha un regime fiscale particolare volto ad attrarre i pensionati provenienti da altri Paesi del mondo.
È importante sottolineare che, per ogni Paese, è fondamentale rispettare la normativa fiscale nazionale e convenzionale legata al trasferimento di residenza fiscale all’estero. In questo modo, potrai evitare eventuali accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Non perdere l’opportunità di trovare il Paese perfetto per te e la tua pensione. Scopri il miglior paese in cui emigrare se sei un pensionato alla ricerca di una tassazione ridotta e valuta attentamente le diverse opzioni a tua disposizione.
Residenza fiscale per i pensionati all’estero
Trasferirsi all’estero può avere importanti convenienze fiscali. L’articolo 3 del DPR n. 917/86 (TUIR) stabilisce le regole di tassazione per i soggetti residenti e non residenti in Italia. I soggetti fiscalmente residenti in Italia devono dichiarare in Italia tutti i loro redditi, ovunque prodotti, secondo il principio della “worldwide taxation”, mentre i soggetti non residenti fiscali sono tenuti a dichiarare in Italia solo i redditi ivi prodotti (a meno che non siano soggetti a particolari convenzioni bilaterali).
È importante capire come diventare residenti fiscali all’estero. Per essere considerati tali, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni: non essere stati iscritti nell’anagrafe delle persone residenti in Italia per più della metà dell’anno (ovvero per 183 giorni negli anni normali, 184 nei bisestili) e contemporaneamente iscritti all’A.I.R.E.; non avere avuto il domicilio in Italia per più di metà dell’anno (ex art. 43 c.c.); non aver avuto dimora abituale in Italia per più della metà dell’anno (ex art. 43 c.c.).
Se anche solo una di queste condizioni viene meno, si è considerati residenti fiscali in Italia. Inoltre, ai sensi della legislazione italiana, si è considerati residenti in Italia, salvo prova contraria, se si è cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato (ex art. 2, co. 2-bis del TUIR). Si tratta di territori individuati con decreto del Ministro delle Finanze del 4 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni.
Nessun problema Azeta Consulting segue tutte le pratiche in Ambasciata d’Italia a Tirana per il cambio di residenza e iscrizione AIRE.
Vivere da pensionati in Albania
Contrariamente ad altri paesi che sono lontani e che possono avere una barriera linguistica, come Portogallo e Romania, l‘Albania rappresenta una meta interessante per i pensionati Italiani (molte persone parlano Italiano) stranieri grazie al suo regime fiscale favorevole.
I residenti fiscali in Albania pagano le tasse solo sui redditi guadagnati nel paese, senza essere tassati sulle pensioni estere (la tassazione è solo all’1%). Inoltre, il paese ha sottoscritto accordi fiscali bilaterali con molti altri paesi, evitando la doppia imposizione. (azeta consulting segue tutte le tue pratiche di cambio residenza e iscrizione all’AIRE)
Il tenore di vita in Albania è in costante miglioramento e offre una buona qualità della vita a un costo accessibile. Il paese vanta una bassa criminalità e una popolazione accogliente e amichevole. Inoltre, l’Albania offre una varietà di paesaggi mozzafiato, dalle coste del Mediterraneo alle montagne delle Alpi albanesi.
L’Albania ha anche una stabilità finanziaria grazie alle riforme economiche degli ultimi anni. Il paese ha registrato un’espansione economica costante, un tasso di inflazione moderato e un debito pubblico relativamente basso. Il sistema sanitario pubblico e privato è molto sviluppato, con medici e operatori sanitari altamente qualificati e costi inferiori rispetto ad altri paesi europei.
Infine, l’Albania offre interessanti opportunità immobiliari per i pensionati che desiderano acquistare proprietà a prezzi convenienti, (agenzia immobiliare convenzionata) in particolare lungo la costa. Il prezzo medio delle case in Albania è inferiore rispetto ad altri paesi europei. In generale, l’Albania rappresenta una meta ideale per i pensionati che desiderano vivere in un paese economicamente stabile, con un basso costo della vita e un clima piacevole e accogliente a 1 ora di traghetto dall’Italia.
Per tutte le pratiche di Residenza, Iscrizione AIRE presso Ambasciata d’Italia a Tirana e apertura del tuo conto corrente presso Banca INtesa in Albania, Azeta consulting ti accompagna nelle procedure per evitarti errori.
Sei un pensionato Italiano? Che aspetti scrivici subito per conoscere le modalità di spostamento della tua pensione e della residenza siamo quì per seguirti.
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MotoGP: i sistemi frenanti al GP d’Argentina 2023
Sette giorni dopo il Portogallo, la MotoGP lascia l’Europa per trasferirsi in Argentina. Per l’ottava volta si correrà a Termas de Rio Hondo, cittadina situata sulle rive del fiume Dulce, nel nordovest del Paese. Complice il terreno argilloso che circonda i tracciato, l’Autódromo de Termas de Rio Hondo è caratterizzato da una pista sporchissima. Secondo i […]MotoGP: i sistemi frenanti al GP…
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Flat Tax sulle pensioni al Sud
Come inciderà sull’occupazione?
Secondo i dati INPS riportati anche dal Sole24Ore, le pensioni pagate all’estero nel 2018 sono costate oltre un miliardo e sono state erogate a circa 400 mila persone in 160 Paesi.
Le motivazioni che spingono i nostri connazionali a cambiare residenza dopo aver concluso la loro stagione lavorativa sono le politiche di defiscalizzazione dei redditi da pensione nel Paese estero ricevente e il minor costo della vita (Marocco, Tunisia, Bulgaria, Romania, Sudafrica, Portogallo, Panama).
Tra questi, il caso del Portogallo è molto interesse e in controtendenza. Il governo di Lisbona ha infatti deciso di introdurre un versamento minimo annuale di 7.500€ e di aumentare le tasse fino al 10% ( fino a poco tempo fa era in vigore il regime di detassazione) per i pensionati che decideranno in futuro di trasferirsi sulla sponda dell’Atlantico, purché garantiscano di trascorrervi 183 giorni. Trasferirsi in Portogallo tuttavia continuerà ad essere vantaggioso.
Sulla scia di queste politiche, l’Italia ha deciso di introdurre nella finanziaria 2020 una flat tax per attrarre gli stranieri nel Sud Italia con l’obiettivo di incentivare la ripopolazione, aumentare la domanda di consumi in aree disagiate e favorire gli investimenti dall’estero. Le località maggiormente interessate saranno le aree comprese nelle regioni di Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti.
Quello che ci si attende da questa politica è che possa attrarre numerosi pensionati stranieri a stabilirsi nel Bel Paese, ma soprattutto trattenere gli italiani stessi nei loro luoghi di origine.
Ma si è proprio sicuri che questa misura rilancerà le politiche di sviluppo del Mezzogiorno? Oppure si accentuerà il divario tra un Nord sempre più polo di attrazione tecnologica- industriale e un Sud più orientato ai servizi?
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After 3 Film streaming completo italiano
Guardare Film - https://bit.ly/38BSNjA
L'incontro con l'attraente ribelle Hardin ha diviso la vita di Tessa in "prima" e "dopo". I loro destini sembrano indissolubilmente legati, ma Tessa si trova di fronte a una scelta difficile: intraprendere un lavoro da sogno in una grande casa editrice o trasferirsi a Londra con Hardin. Il loro amore appassionato sarà messo alla prova per forza: i segreti del passato, nuovi segreti e la risposta alla domanda su cosa significhino veramente l'uno per l'altro ...
After We Fell è un film drammatico romantico in uscita basato sul romanzo di successo After We Fell. After We Fell è il terzo film della serie di film After. In anteprima negli Stati Uniti nell'ottobre 2021. Il film è stato annunciato il 3 settembre 2020, con il ritorno delle star della serie Josephine Langford ed Hero Fiennes Tiffin. Il film è stato annunciato insieme al quarto capitolo, After Ever Happy. After We Fell segue la vita di Tessa mentre inizia a scollarsi. Niente è come pensava che fosse. Non i suoi amici. Non la sua famiglia. L'unica persona su cui dovrebbe poter fare affidamento, Hardin, è furioso quando scopre l'enorme segreto che sta nascondendo. E invece di essere comprensivo, si rivolge al sabotaggio. Il film è stato annunciato per entrare in pre-produzione il 3 settembre 2020. È stato annunciato insieme al quarto e presumibilmente ultimo film della serie, After Ever Happy. Le voci secondo cui After We Fell avrebbe iniziato la produzione nell'ottobre 2020 sono emerse quando Production Weekly ha pubblicato una panoramica del film che segnava ottobre come mese di inizio della produzione. Il 7 settembre 2020, il COO di Voltage Pictures Jonathan Deckter ha confermato che ci sono due film in programma per le riprese ad ottobre. Ciò ha sollevato preoccupazioni a causa della pandemia di COVID-19 in corso, che aveva ritardato le riprese negli Stati Uniti, in particolare quando Deckter ha dichiarato: "stiamo correndo un po' di rischio".
L'8 settembre 2020, la nuova regista Castille Landon ha annunciato di aver scelto più location per le riprese, confermando così che la produzione sarebbe ripartita nel 2020. La troupe degli effetti speciali e altri membri dell'equipaggio sono sbarcati in Bulgaria intorno al 13 agosto 2020. Le riprese sono ufficialmente ha avuto inizio il 4 ottobre 2020, in un campus in Bulgaria.
A causa del trasferimento della produzione in Bulgaria alla luce della pandemia di Coronavirus, diversi membri del cast hanno dovuto essere rifusi. I ruoli di Landon Gibson, Christian Vance e Kimberly sono stati riformulati.
Il 18 dicembre 2020, le riprese di After We Fell, After Ever Happy e della serie di film After sono state ufficialmente terminate. Modifiche al cast Shane Paul McGhie non riprenderà il ruolo di Landon Gibson per After We Fell o After Ever Happy. Il ruolo è stato rifuso a Chance Perdomo. Prima dell'annuncio, circolavano voci che si fosse unito al franchise quando è stato visto sul set mentre girava una scena con Josephine Langford. In seguito ha confermato il suo coinvolgimento in un video dietro le quinte che annunciava di essere stato scelto per il ruolo di Landon Gibson.
Stefan Rollins non riprenderà il ruolo di Richard Young per After We Fell o After Ever Happy. Non si sa chi lo sostituirà.
A causa di conflitti di programmazione con la sua serie televisiva CW, All American, Karimah Westbrook è stata costretta a lasciare il franchise e il suo ruolo di Karen Scott è stato rifuso con Frances Turner.
I ruoli di Charlie Weber (Christian Vance), Candice King (Kimberly) e Selma Blair (Carol Young) sono stati rifusi rispettivamente a Stephen Moyer, Arielle Kebbel e Mira Sorvino. Candice non è stata in grado di recarsi in Bulgaria per le riprese a causa della sua gravidanza e del COVID-19, mentre Selma non ha potuto viaggiare a causa della sua battaglia in corso con la SM. Si prega di notare che a causa della pandemia di COVID-19 il rilascio è soggetto a modifiche. Le date di uscita per Asia, Francia, America Latina, Paesi Bassi, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito devono essere annunciate. Le date di rilascio seguenti sono state annunciate il 22 aprile 2021. 1 settembre 2020 (Italia, Polonia, Svezia) 2 settembre 2021 (Bosnia, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Kazakistan, Macedonia, Montenegro, Portogallo, Russia/Cis, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina) 3 settembre 2021 (Finlandia, Norvegia, Romania, Sudafrica, Spagna) 9 settembre 2021 (Australia, Ungheria, Nuova Zelanda) 10 settembre 2021 (Bulgaria, Canada) 30 settembre 2021 (Stati Uniti) 13 ottobre 2021 (Corea del Sud) Note e curiosità L'8 settembre 2020 è stato annunciato da diverse testate giornalistiche che Castille Landon avrebbe diretto After We Fell e After Ever Happy. È preceduta da Jenny Gage (After) e Roger Kumble (After We Collided). Il suo annuncio ufficiale dagli account social di After è arrivato quattro mesi dopo, il 2 gennaio 2021. Secondo Castille Landon, ci saranno alcuni nuovi personaggi del libro nel film. L'8 settembre 2020, la troupe ha effettuato dei test con le telecamere per prepararsi alle riprese di ottobre. Un nuovo costumista è stato assunto per After We Fell. Il 10 settembre 2020, Castille Landon ha confermato che le sceneggiature di After We Fell e After Ever Happy erano complete. Le riprese di After We Fell e After Ever Happy sono iniziate il 4 ottobre 2020 in Bulgaria. Anna Todd non è stata vista sul set. Questo è il secondo film consecutivo a presentare cambi di cast. Iñigo Navarro lavora al film come scenografo e forse come comparsa. Il suo nome era visibile su un foglio di chiamata degli extra. Dopo 3 e 4 sono stati entrambi elencati nel curriculum di Inigo ma senza alcun contesto per il suo ruolo nei progetti.
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Zarkov Boban, la nuova stella dell’isola di Madeira
PORTOGALLO | articolo di Mikalic - 28 febbraio 2021 Zarkov Boban è tornato lo scorso maggio al Nacional e con le sue prestazioni sta dando una speranza in più alle ambizioni europee dei bianconeri di Madeira.
* * * L’ultimo colpo di Lele ha ventidue anni, fa il regista di centrocampo e risponde al nome di Zarkov Boban. Il croato a Funchal sta infatti mostrando tutte le qualità che si intravedevano dai tempi delle giovanili. E non solo per essere entrato tra gol e assist in 10 delle 72 reti fatte dagli Alvinegros. Boban nasce a Belišće e muove i primi passi nel calcio professionistico nella squadra della sua città, l'NK Belišće. Poi nell’estate del 2018, a diciassette anni, l’addio al Belišće e alla Croazia, destinazione Nacional. Decisione inaspettata, che lui spiega così. “A quel tempo molti giocatori croati venivano mandati in prestito per tutta Europa, a fare esperienza. Era una cosa normale, ma c'era la possibilità anche di trasferirsi e prendere un'altra strada. E visto che il Belišće non sembrava così interessato a me, abbiamo deciso con la mia famiglia di lasciare la Croazia. Il Nacional è stata la squadra che più di tutte, da subito, ha avuto un interesse particolare per me”. Nei primi tre anni in Portogallo gioca un totale di 29 partite mettendo a segno 6 reti. Boban ricorda quei mesi come un periodo difficile e di ambientamento, ma da cui ha imparato tanto. La svolta arriva nella stagione 31, in prestito all'Hammarby, in Svezia. In 18 presenze (1 gol) dà l’impressione di essere un giocatore di grande personalità, spesso decisivo nell’ultimo passaggio ma anche in grado di gestire il pallone con grande naturalezza. Il Nacional se lo riprende, con l'idea di affidargli le chiavi del centrocampo dopo l'addio del peruviano Tito Herrero. Scelta rivelatasi finora azzeccata. L’allenatore del Nacional anche con Boban sta dimostrando la sua capacità di lanciare i giovani come ai tempi dell'Estoril-Praia. L’inserimento di Zarkov in prima squadra è stato infatti graduale, con l’aumento costante del minutaggio dopo l’inizio di stagione al fianco del più esperto Feijo. Ora il croato è una pedina quasi imprescindibile nello scacchiere tattico di Lele ed è anche il terzo miglior marcatore della squadra dopo Vracnik e Al Sahaf. Boban ha un baricentro molto basso, ma il torace ampio e le gambe ben piantate sul terreno, che gli permettono di tenere alle spalle anche avversari più fisici di lui e di avere una spinta sui primi passi da rugbista in mischia. La sua resistenza è davvero impressionante e quando corre sembra avere un campo magnetico a protezione che sbalza via gli avversari al semplice contatto, capacità che gli permette di arrivare spesso sotto la porta avversaria. Deve migliorare nel possesso conservativo (gestione del possesso basso, cambi di gioco, lanci lunghi), mentre in quello creativo (filtranti, passaggi smarcanti o taglia linee) si sta dimostrando sempre più determinante. Con ancora margini di miglioramento e una finalissima di Supertaça Cândido de Oliveira da giocare, questo finale di stagione potrebbe regalare ulteriori soddisfazioni al popolo bianconero, che sogna ormai a occhi aperti grazie alle giocate della nuova stella dell'isola di Madeira. __________
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Per i Pensionati che lavoravano nel settore privato, il Portogallo potrebbe restare una tra le mete più convenienti per trasferirsi all’estero. E dopo il Coronavirus, il flusso migratorio potrebbe anche aumentare.
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Trasferirsi per la pensione in Portogallo conviene ancora: chi avvantaggia la flat tax sulle pensioni ...
Trasferirsi per la pensione in Portogallo conviene ancora: chi avvantaggia la flat tax sulle pensioni …
La guerra sul fronte tassazione per attirare pensionati all'estero. Di pensionati in Italia in questi giorni si parla soprattutto per la paura di contagio del … by Livio Acerbo #greengroundit
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Le nostre Pmi hanno un carico fiscale quasi doppio delle multinazionali del web
Se le nostre Pmi hanno un carico fiscale complessivo che si attesta al 59,1 per cento dei profitti , le multinazionali del web presenti in Italia, o meglio le controllate di questi giganti economici ubicate nel nostro Paese, registrano un tax rate del 33,1 per cento . Entrambi i dati si riferiscono al 2018. Afferma il coordinatore dell’Uffici studi della CGIA Paolo Zabeo: “Premesso che i dati sono desunti da fonti diverse, quindi non comparabili da un punto di vista strettamente scientifico, è comunque verosimile ritenere che sulle piccole imprese il carico fiscale sia quasi doppio rispetto a quello che grava sui giganti tecnologici presenti in Italia. Un’ingiustizia che grida vendetta, non tanto perché su questi ultimi grava un peso fiscale relativamente contenuto, ma per il fatto che sulle nostre Pmi il peso delle tasse e dei contributi è tra i più elevati d’Europa”. Tra i Paesi dell’Area dell’euro, infatti, i dati della Banca Mondiale ci dicono che solo la Francia (con il 60,7 per cento) registra una pressione fiscale sui profitti delle imprese superiore alla nostra, contro una media dei 19 Paesi che utilizzano la moneta unica pari al 42,8 per cento. Un dato, quest’ultimo, di oltre 16 punti percentuali inferiore al dato medio presente in Italia.
“Se con la manovra approvata la settimana scorsa abbiamo evitato l’aumento dell’Iva – dichiara il Segretario Renato Mason – entro la fine di quest’anno il Governo dovrà trovare altri 20 miliardi di euro per scongiurare che dal 1° gennaio 2021 si registri un ritocco all’insù sia dell’Iva che delle accise sui carburanti. In altre parole, anche la prossima finanziaria è in buona parte già vincolata da questo impegno così importante e, pertanto, sarà molto difficile recuperare altre risorse per ridurre in misura altrettanto significativa le tasse su famiglie e imprese”. All’orizzonte, quindi, pare estremamente difficile ipotizzare una riforma che tagli pesantemente il carico fiscale, in particolar modo alle imprese. Un’operazione che sarebbe gradita ai più, soprattutto a quegli imprenditori che esportano i propri manufatti in giro per il mondo e ogni giorno sono chiamati a misurarsi con concorrenti stranieri che possono beneficiare di livelli di tassazione e di oppressione burocratica sensibilmente inferiori ai nostri. Tornando alla comparazione iniziale, quali sono le ragioni per cui le controllate italiane delle principali multinazionali del web possono beneficiare di un tax rate del 33,1 per cento ? Per il semplice motivo che la metà dell’utile ante imposte è tassato in Paesi a fiscalità agevolata che procura un risparmio fiscale che, nel periodo 2014-2018, ha sfiorato complessivamente i 50 miliardi di euro. Tuttavia, non sono solo i giganti stranieri del web a sfruttare la fiscalità di vantaggio concessa da molti Paesi. Anche i grandi player italiani, da anni hanno trasferito la sede legale principale, o di una consociata, all’estero. Stiamo parlando, ad esempio, di FCA, Eni, Enel, Ferrero, Telecom, Saipem, Luxottica Group, Illy, etc. Molte holding di casa nostra hanno deciso di spostarsi nei Paesi Bassi, ad esempio, perché in questo paese è possibile beneficiare sia di una legislazione societaria molto favorevole - che permette agli azionisti storici di avere il doppio dei voti in assemblea, modalità che consente di difendersi meglio da eventuali scalate provenienti da investitori stranieri - sia dal trattamento tributario molto generoso che il governo olandese riserva a ogni big company disposta ad aprire la sede fiscale ad Amsterdam. Con queste operazioni, formalmente ineccepibili da un punto di vista fiscale-societario, si è però ridotta la base imponibile di coloro che pagano le tasse in Italia, penalizzando in particolar modo le realtà imprenditoriali di piccola dimensione che, a differenza delle grandi aziende, non hanno la possibilità di lasciare armi e bagagli e trasferirsi altrove. Come abbiamo visto in precedenza, oltre ad avere la pressione fiscale sulle imprese tra le più elevate d’Europa, l’Italia è il Paese, assieme al Portogallo, dove pagare le tasse è più difficile. Sempre dai dati presentati recentemente dalla Banca Mondiale (Doing Business 2020), da noi sono necessari 30 giorni all’anno (pari a 238 ore) per raccogliere tutte le informazioni necessarie per calcolare le imposte dovute; per completare tutte le dichiarazioni dei redditi e per presentarle all’Amministrazione finanziaria; per effettuare il pagamento on line o presso le autorità preposte. In Francia, l’unico Paese UE con un carico fiscale sulle imprese superiore al nostro, per espletare le incombenze burocratiche derivanti dal pagamento delle tasse sono necessari solo 17 giorni, mentre la media dell’Area dell’Euro è di 18 giorni. Anche in questa comparazione, i dati sono della Banca Mondiale, che per ciascun Paese prende in esame una media impresa (società a responsabilità limitata), al secondo anno di vita e con circa 60 addetti. L’anno di riferimento è il 2018.
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Fuochi
Ieri ho avuto Fulvio a cena. Era triste e solo e si è invitato da me. Che carino. Adoro ste cose, così improvvise. Ovviamente non avevo niente in frigo, ma in a blink of an eye ho improvvisato una cena con quello che c’era, e alla fine il risultato è stato molto meglio di tante cose programmate. Tipico. Vino a fiumi per fortuna, e sono anche riuscito ad accendere tanti di quei lumini e candele che sembrava di stare in Messico durante una festa di paese. Canzoni spagnole a palla, dopo un po’ ridevamo tanto che se fossimo stati in dieci forse avremmo fatto meno casino. Mi ha ricordato le sere almodovariane di qualche anno fa -sembrano pochi ma cominciano ad essere tanti- quando mi piombavano tra capo e collo Armando e Adelchi e qualcun’altro che ora non ricordo e cenavamo ascoltando musica francese. Era il periodo in cui quella stronza della Carla era ancora in auge. E io avevo ancora voglia di cucinare. Da quando il mio cuore ha smesso di bruciare ed è rimasto solo a little fire still alive in me, anche la mia passione per i fornelli si è spenta piano piano. Si riaccende soltanto sporadicamente, e spesso e volentieri se pranzo da solo. Ma ci devono essere l’umore giusto, la luce giusta, il clima giusto, venere in congiunzione con mercurio e saturno nella terza casa, e qualcosa che se mi distraggo un attimo mi faccia illudere di essere in Portogallo o in Grecia o in qualche paese dell’America Latina. E’ strano come certe passioni seguano la sorte di altre. E come i fuochi attorno a cui ci si scalda possano lentamente trasferirsi altrove, lasciando freddi i luoghi dove non bruciano più. Tu li puoi anche seguire e sentirti la faccia in fiamme, ma dentro ti rimane comunque il freddo di quegli altri luoghi e il pensiero che lì c’è rimasta solo cenere.
28 febbraio 2008
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Did you know that #Portowine was born by chance? To transport the cheap wine of #DuoroValley to England, traders began to "cut" wine with local brandy, to preserve their quality. The results exceeded expectations and enterprising families moved to #Portugal to build new businesses. That's why many of the bodegas y viñedos have english names, like #Graham, #Offley, #Sandeman and #Taylor! . Sapevate che il vino di Porto è nato quasi per caso? Nella seconda metà del 1600 gli inglesi stavano per l’ennesima volta attaccando briga coi francesi, interrompendo le esportazioni di vini bordolesi, tanto cari a sua maestà. Con la Spagna c’erano ancora frizioni e così puntarono gli occhi sul #Portogallo e sui vini della valle del #Douro, imperfetti ma a buon mercato. Per poterli trasportare i commercianti iniziarono a “tagliare” il vino con acquavite locale, così da preservarne la qualità. Il risultato superò le aspettative e intraprendenti famiglie inglesi cominciarono a trasferirsi in Portogallo per avviare le loro attività. Ecco perché molte delle #bodegasyviñedos hanno nomi inglesi, come Graham, Offley, Sandeman e Taylor! (presso Vila Nova de Gaia, Portugal) https://www.instagram.com/p/BxPE5QxAIPL/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1fv2gznl211sz
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Madonna: intervista esclusiva
Lisbona, New York, i figli, il calcio, il Malawi e, non ultima, la musica. Madonna si è raccontata, per la prima volta dopo molti anni, a Vogue Italia. Qui la prima parte dell’intervista esclusiva di Xerxes Cook (il testo integrale su Vogue Italia, in edicola dal 3 agosto), con le immagini di Mert & Marcus, in cui la cantante spiega del motivo che l’ha portata a trasferirsi a Lisbona: il calcio…
«Chiariamo bene una cosa, questa intervista per Vogue Italia – comprese le immagini che l’accompagnano – è sulla mia vita a Lisbona, sull’anno in cui ci ho vissuto. Quindi non ha molto senso parlare d’altro, giusto?». Nella nostra conversazione Madonna, 60 anni il prossimo 16 agosto, ha messo subito in chiaro che preferisce concentrarsi sul presente – unica maniera di vivere, d’altronde. E il presente è l’anno trascorso in Portogallo con quattro dei suoi sei figli: David Banda e Mercy James, 12 anni, e le gemelle Stella ed Estere, 5. Tutto è nato, come si vedrà, dalla passione di David per il calcio. Ma dai paesaggi e dai suoni di Lisbona sono poi nati nuovi brani musicali, che verranno raccolti in un album in uscita entro la fine dell’anno.
Xerxes Cook: Che cosa l’ha spinta ad andarsene da New York?
Madonna: Il calcio. Mio figlio David, che il 24 settembre compirà 13 anni, vuole giocare a livello professionistico. Ho fatto di tutto per trovargli le migliori scuole di calcio con i migliori allenatori, ma l’America in questo campo è piuttosto arretrata rispetto al resto del mondo. Vedevo la sua frustrazione, e poi mi sembrava anche il momento giusto. Sentivo che avevamo bisogno di un cambiamento e volevo andare via per un po’ – come sa, questo non è il momento migliore per l’America –, anche se andarsene non fa nessuna differenza, non cambia niente. Ho già vissuto in altri posti; a Londra sono stata dieci anni. Mi piace mettermi in situazioni scomode e rischiare.
XC: Come si è decisa per Lisbona?
M: Per la scuola calcio. Mi sono detta: vediamo un po’ se per un anno riesco a vivere da un’altra parte e a portare i miei quattro figli in un ambiente diverso, perché penso sia importante farli crescere a contatto con culture differenti. La scelta era fra la Juventus Academy a Torino, il Barcellona e il Benfica o lo Sporting a Lisbona. Ci sono andata e ho cercato di immaginarmi come fosse abitare in queste città. Certo, Barcellona è una città fantastica, e anche Torino mi piace, ma non mi sembra adatta ai bambini. Va bene per gli intellettuali, con tutti quei bellissimi musei e quei palazzi imponenti, ma non credo che i ragazzi si sarebbero divertiti. Devo pensare a tutti, non posso tenere conto soltanto di David. Così sono andata a Lisbona e nel complesso mi è sembrata la scelta migliore. La prima cosa che ho fatto appena arrivata è stata di andare a Sintra, in una delle sue magiche foreste, piene di energia mistica.
XC: Cosa ha di particolare Lisbona?
M: Il Portogallo è imbevuto di storia: il suo impero ha lasciato un segno nel mondo, l’architettura è straordinaria. Ed essendo anche il luogo dove ha avuto origine lo schiavismo, risente delle influenze musicali di paesi come l’Angola e Capo Verde, oltre che della Spagna. E se questo non bastasse, una delle mie attività preferite in assoluto è andare a cavallo.
Madonna si è innamorata di Lisbona, per la sua storia, la sua atmosfera e anche per la sua musica. Domani la seconda puntata dell’intervista, in cui racconta la sua nuova città. Stay tuned.
(Xerxes Cook,Vogue Italia, agosto 2018, n.816, pag.126)
L'articolo Madonna: intervista esclusiva sembra essere il primo su Vogue.it.
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Nessuno che voglia trasferirsi con me in Portogallo e aprire una vineria?
Only two Western European nations led by center-left.
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Portogallo, potrebbe arrivare imposta del 10% per pensionati stranieri
Portogallo, potrebbe arrivare imposta del 10% per pensionati stranieri
Il Portogallo potrebbe essere presto meno conveniente per i pensionati che decidono di trasferirsi nel Paese per pagare meno tasse. A Lisbona, infatti, si sta pensando di introdurre una tassazione fino al 10% del reddito annuo, eliminando così le agevolazioni fiscali concesse al culmine della crisi finanziaria del 2009. Il Portogallo scelto da tanti pensionati italiani per pagare meno tasse Sono…
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De Ligt: "Ronaldo mi ha chiesto di andare alla Juventus"
De Ligt nell'intervista rilasciata alla TV Nos ha raccontato la proposta di CR7 e la sua reazione scioccata.
De Ligt nell’intervista rilasciata alla TV Nos ha raccontato la proposta di CR7 e la sua reazione scioccata.
Cristiano Ronaldo, ieri sera ha conquistato la Nations League con il suo Portogallo battendo l’Ajax. Al termine della gara CR7 ha avvicinato de Ligt e gli ha consigliato di trasferirsi alla Juve. Il difensore dei lancieri ha raccontato questo episodio alla TV olandese Nos: “Cristiano…
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Siamo giunti al racconto della nostra seconda tappa costiera alla scoperta del Mozambico, la perla dell’Africa come molti la definiscono. Oggi voglio parlarvi di Tofo, delle sue spiagge e del nostro indimenticabile incontro con lo squalo balena. Siete comodamente seduti?
Facilmente raggiungibile da Maputo in auto (qualsiasi), circa 500km, Tofo fa parte della provincia di Inhambane. Lungo il litorale che passa da Quissico fino ad arrivare alla provincia di Sofala è una lunga lingua di sabbia fina, palme da cocco e un mare azzurrissimo. Non per nulla è su questo litorale che è stata aperta la Scuola Superiore di Hotelleria e Turismo.
Forse in Italia non è una meta molto conosciuta ma in Portogallo ad esempio è rimasta nella memoria comune grazie ad una telenovela che si chiamava «A Jóia de África».
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Durante il colonialismo questa piccola baia era frequentatissima dai coloni che vivevano a Inhambane, il capoluogo. Oggi, Tofo non ha perso la sua fama sopratutto per la vicinanza da Maputo (calcolate che lì le distanze sono diverse e per i mozambicani farsi 1000km di auto per un fine settimana è normale).
A differenza di Xai-Xai, le spiagge di Tofo sono molto ambite dai locali e dai sudafricani. Numerose sono le scuole di immersione, safari oceanici e attività varie proposte anche in periodi di bassa stagione.
Noi siamo stati fortunati perché abbiamo scelto la seconda settimana di ottobre, proprio pochi giorni dopo la riapertura delle scuole e quindi di bagnanti sulle spiagge, solitamente affollatine, li potevamo contare sulle dita.
Vale sempre la nostra strategia, quella di trovare un alloggio lontano dagli hotel e dai bar notturni anche se non troppo per approfittare degli aperitivi. Durante le mie ricerche online mi sono subito innamorata delle cabine sulla spiaggia della Liquid Dive Adventures.
Arriviamo verso ora di pranzo e dopo la registrazione e la presa di possesso del nostro alloggio da sogno, decidiamo di mangiare al ristorante interno l’Happi, un ristorante vegetariano da far invidia a molti chef stellati.
Alla Liquid il rispetto del corpo e della natura è la legge suprema e non lo si nota appena dal ricco menù vegetariano ma anche dal rispetto che hanno per la fauna e la flora marina. Fanno anche parte del PADI Green Star centre. Non sapete cosa sono?
I PADI Five Star Dive Center sono centri sub all’avanguardia che incoraggiano la responsabilità ambientale e forniscono una gamma completa di programmi educativi PADI. Questi centri promuovono attivamente i benefici della subacquea ricreativa dello snorkeling, dei viaggi subacquei e della protezione ambientale. Maggiori informazioni.
Rifocillati andiamo alla scoperta della famosa spiaggia dal mare molto più calmo di quello di Xai-Xai. Dopo pochi minuti a piedi arriviamo dove c’è la più alta concentrazione di hotel e quindi incontriamo un gruppo di bagnanti, venditori di acqua di cocco ed altra merce e numerosi bambini in acqua che giocavano e noi li seguiamo subito.
Purtroppo verso le 16:30 comincia a far frescolino e decidiamo di tornare al nostro alloggio per una doccia rapida ed un cambio d’abito in vista di un aperitivo in spiaggia prima di cena. È l’orario giusto per incontrare i pescatori che tornano a casa dopo una proficua pesca.
Per il nostro primo aperitivo non potevamo che approfittare della vista della Liquid, un tavolo direttamente sulla spiaggia per sorseggiare un vino bianco sudafricano e la mia amata mandioca fritta.
L’indomani sveglia presto per la colazione, dopo una bella nuotata nell’oceano, che diventa il nostro rituale mattutino e pomeridiano, decidiamo di andare ad Inhambane, il capoluogo della regione. Strada facendo facciamo una sosta al supermercato, al benzinaio e ad un negozio di sartoria locale dove vendono anche la mia amata capulana a prezzi accessibili. Non sono meravigliose? Ovviamente, non ho resistito e ne ho comprata una che adesso fa da copriletto in stanza.
INHAMBANE dove arrivò vasco da gama
Alloggiando a Tofo non potevano non organizzare una visita a Inhambane. Anche se è il nucleo urbano coloniale meglio conservato del Mozambico non è una città da visitare aspettandosi chiese, palazzi o luoghi d’interesse ma è una cittadina interessante per capire come queste zone lontane dalla capitale si sono evolute nel tempo. Questo però non toglie nulla al fascino della città se si pensa anche che fu qui che, secondo alcuni documenti storici. Vasco da Gama arrivò il 10 gennaio del 1498.
Lasciamo l’auto non distante dal molto dove partono i traghetti e le piccole barche stracolme di persone, Quello che notiamo subito sono i rosa fenicotteri che cercano cibo sul bagnasciuga.
Un acquazzone ci sorprende mentre curiosiamo sul molo e parlottiamo con i pescatori che stanno abbassando la vela della loro dhow, la barca di legno tradizionale.
I goccioloni d’acqua si fanno più intensi ed abbiamo appena il tempo di entrare al volo nel bar ristorante del molo, proprio di fronte la biglietteria, prima della tempesta. Il bar ha un bel terrazzo coperto sulla laguna e noi ci accomodiamo per goderci la pioggia. Bisogna attendere e quindi chiediamo qualche stuzzichino per farci compagnia. Direi che la vista non era niente male.
Intanto la pioggia cessa e noi possiamo continuare a curiosare senza meta tra le stradine ed i negozi della cittadina. Ad un certo punto sentiamo un gruppo di persone che cantano allegramente nella piazzetta vicino il molo
Curiosi come siamo ci avviciniamo e scopriamo essere un matrimonio. Abituati in Europa a lasciar spazio alla privacy di momenti familiari così intimi ci stupiamo quando la madrina della sposa ci invita a fotografarli e a star con loro in questo momento di gioia. Se fossimo rimasti ancora un po’ son sicura che ci avrebbero invitato alla festa, ma siam pur sempre europei, salutiamo, rinnoviamo gli auguri e ci allontaniamo discretamente.
Prima di lasciare Inhambane approfittiamo per prelevare altri contanti, esistono vari bancomat in città ed anche benzinai nel caso ne abbiate bisogno. Ritorniamo all’auto e torniamo tranquillamente a Tofo.
COSA FARE A TOFO
Oramai avete capito che non siamo tipi da perder tempo stesi in spiaggia e quindi le nostre giornate a Tofo sono sempre state pienissime. Cosa abbiamo fatto?
OCEAN SAFARI
Una delle attività imperdibili a Tofo, anche se non farete immersioni, è un Ocean Safari. Il nome mi fa sempre un po’ sorridere perché penso ai safari (fotografici ovviamente) in gip nella savana, qui invece si fanno su un gommone a tutta velocità.
Prenotiamo un safari oceanico alla Liquid Dive Adventures. Appuntamento alle 10:30: rapido cambio d’abito, breve spiegazione sulla sicurezza e il rispetto della fauna marina e poi dritti in spiaggia.
Non aspettatevi il classico giro in barca da turista apatico ma una vera e propria avventura. Dovrete esser voi ad aiutare a portare l’imbarcazione nell’acqua, vi sederete sui laterali (non ci sono le sediole) e vi reggerete con corde e fasce per i piedi così da non esser catapultati fuori in mare.
Il viaggio comincia tra spruzzi d’acqua ed onde ma siamo tranquilli visto che il nostro capitano naviga da quando aveva 12 anni ed ora i 30 li ha superati. È un mago a destreggiarsi tra le onde. Avvistiamo le nostre prime balene che riposano in superficie, c’era anche il cucciolo.
Il momento più emozionante? Vedere lo squalo balena che passa sotto la nostra imbarcazione. Si notavano perfettamente le sue macchie scure. È il momento di tuffarci e nuotare un po’ con lui senza disturbarlo e assolutamente senza toccarlo.
CURIOSARE NEL MERCATO
Tutti i giorni a Tofo esiste un piccolo mercato dove potrete trovare di tutti, dalla frutta al pesce, dalla capulana ai souvenir vari. I prezzi li ho trovati più cari di Maputo ma è stato bello trascorrere un’oretta a parlare con i venditori che sono sempre disponibili e pronti per una bella chiacchierata anche se non comprerete nulla.
Il mercato si trova a due passi dalla spiaggia e a pochi minuti a piedi da qualsiasi alloggio abbiate sulla Praia do Tofo.
Prima di lasciarvi a sognare di organizzare anche voi questo viaggio, che vi consiglio vivamente, voglio scrivervi alcune informazione utili su un possibile pernottamento sulla spiaggia di Tofo.
DOVE DORMIRE
Non è da tutti poter dormire cullati dal suono dell’oceano. Svegliarsi la mattina, aprire le tende e trovarsi l’oceano Indiano che ci da il buongiorno e nemmeno è da tutti poter far colazione praticamente in spiaggia mentre osserviamo balene e delfini giocare tra le acque. Tutto questo e di più è possibile presso la Liquid Dive Family.
Il progetto della Liquid è nato dopo un viaggio per il mondo di una coppia di finlandesi simpaticissimi che arrivano alla Praia do Tofo. Si innamorano subito del luogo dopo aver visto le balene e decidono di trasferirsi ed aprire la Liquid Dive Adventures. Era il 2014.
La Liquid, oltre ad essere un paradiso per rilassarsi è il luogo ideale per chi, come noi, non ama vegetare sulla spiaggia ma ha sempre bisogno di fare attività. La Liquid è anche 5* PADI Dive Centre e quindi ideale per gli amanti delle immersioni o per chi volesse imparare, esistono corsi per prendere il brevetto.
Non dimentichiamoci che non è possibile in tutte le spiagge del mondo poter aver la fortuna di incontrare i “Big Stuff”: le megattere, le mante, gli squali balena, gli squali martello, le tartarughe ed i delfini. Cosa volete di più?
DOVE MANGIARE A TOFO
Per chi mi legge già da un po’ sa benissimo che quando viaggio amo mangiare solo ed esclusivamente cibi e piatti locali, se la mia dieta in assenza di carne lo permette. Qui in Mozambico è il paradiso per il mio stomaco e le mie papille gustative per la quantità di verdure, frutta, frutti di mare, pesce e crostacei a prezzi economicissimi.
Detto questo, ecco la lista dei ristoranti dove abbiamo mangiato a Tofo.
HAPPI RESTAURANT presso la Liquid Dive Adventures. Ideale per chi, come me, non mangia carne e vuole fare una pausa dalle deliziose aragoste e crostacei che si possono gustare a pochi passi dalla spiaggia.
Praticamente sulla spiaggia dove servono la colazione, pranzi vegetariani appetitosi e gli aperitivi è un’idea che nasce da Kalle ed Emma. Il ristorante propone menù vegetariani utilizzando prodotti freschi locali. Maggiori informazioni. [Le foto in basso sono di proprietà del ristorante Happi].
A Tofo esistono numerosi ristoranti capanne dove si mangia benissimo e si spende pochissimo. Noi durante i nostri quattro giorni a Tofo abbiamo mangiato quasi sempre al Sombras Bar e al Branko’s. Unici ristoranti che non proponevano pizza, fushion e affini ma cucina locale.
SOMBRAS BAR credo sia dove abbiamo mangiato più spesso. Ottima l’aragosta ed il misto di mare. Il servizio è semplice, un po’ lento ma chi ha fretta in vacanza? La cuoca è sempre molto attenta anche al servizio in sala. Lo consiglio vivamente, sopratutto per le aragoste e il misto di mare. È stato simpatico anche vedere la partita di calcio Mozambico- Namibia con i locali. Purtroppo però perse (1-2) all’ultimo minuto di recupero.
BRANKO’S altro ristorante capanna che consiglio per l’offerta di cucina locale. Simpatico mangiare a tavola cucinando il cibo direttamente su una pietra rovente che arriva dalla cucina. Consiglio il curry di gamberi e le vongole giganti.
APERITIVI A TOFO
Per l’aperitivo troviamo un bar con musica in terrazza appena l’ultimo giorno, solitamente approfittavamo dell’Happi vista oceano. Entriamo al GUJUS SUNSET BAR che ci avevano consigliato per avere una vista al tramonto molto romantica sulle palme.
Scopriamo poi esser anche un ristorante indiano ma noi abbiamo approfittato del terrazzo appena per l’aperitivo anche perché a differenza dei ristoranti vicino la spiaggia qui saremmo stati divorati dalle zanzare.
Abbiamo anche provato il DATHONGA ma dopo aver chiesto tre ordinazioni ed ogni volta ci veniva detto che non ne avevano (nemmeno un bicchiere di vino qualsiasi e la birra locale, mica abbiamo chiesto uno spritz), ce ne siamo andati. Consiglio però di visitare la loro galleria d’arte africana, molto interessante.
Il mio resoconto della seconda tappa di questo viaggio sulla costa mozambicana di conclude qui. Presto vi racconterò della terza tappa, Bilene e il suo lago. Restate sintonizzati.
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