#torta laurea
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moots italiani, ho una domanda per voi:
parlando coi ragazzini a lavoro, che faranno o hanno appena fatto la maturità, è saltato fuori che per celebrare adesso si usa fare festa, regalare fiori (e a volte le corone d'alloro come per la laurea) e relagare un "viaggio di maturità". io questa cosa non la ho mai sentita, ma loro insistono che è una tradizione che avevano anche i loro genitori, e essendo la mia famiglia un po' particolare non so se siamo noi quelli strani come al solito o se è una cosa recente/importata da altre zone d'italia/una differenza di classe sociale
#per farvi capire i miei non si sono nemmeno presentati al mio esame di maturità. sono andata e tornata in treno da sola#con mio fratello minore è già tanto che abbiamo mangiato la torta del tigros#poi boh i miei e le feste non vanno d'accordo per la laurea dell'altro mio fratello non gli avevano nemmeno dato la corona d'alloro#non avevano nemmeno prenotato il ristorante siamo dovuti andare ad uno a caso perchè i parenti più normali insistevano#bani.txt#io ho dovuto piangere per avere il diciottesimo
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La mia LAUREA: Fine festeggiamenti finalmente!
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#pranzo#mugnaia#carne#me#spumante#torta#confettata#confetti#festone#bomboniere#festa#festa laurea#laurea#laureata#finalmente#parenti#famiglia#corona d'alloro#stellina#piatti#pietanze#dottoressa
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Una tipa che ho su fb si è laureata in magistrale DUE settimane fa. È due settimane che ogni giorno ci sono foto e album nuovi: le sue foto, le foto fatte dalla madre, dal fratello, dall'amica, l'album della laurea, l'album della festa, le foto della madre che ritira le bomboniere, le foto della torta, i fiori, le dediche, i collage. Io, io...
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I dolori del giovane (ahahah) YOMER
Esco dalla pizzeria con un cartone contenente una pizza bucata. A casa lo apro e guardo. In realtà è metà pizza, neanche una intera, ci sta me l'abbiano regalata. Un po' per pena un po' perché ho portato un mio libro dicendo "facciamo che mi paghi la prossima volta dai, che adesso c'è troppa gente". Ho ottenuto metà cena grazie a un libro. Ora devo calcolare tutta la mia vita così, finché non esaurirò le copie. Vorrei tu fossi a casa mia per togliere la mozzarella di bufala (ho fatto bingo cazzo è una margherita con bufala questa sta almeno a 17€ qua a Vienna quasi 2€ in più del mio libro! che guadagno!) (ah no, non tantissimo siccome è metà pizza, vabbè) dicevo, toglierei la mozzarella perché tu non la mangi e ti direi che questo è come verrà pagato il mio lavoro d'ora in avanti. Secondo me il baratto deve tornare a comandare ogni trattativa sul pianeta. Mi sono stancato dei soldi, così come sono stanco del sesso (non è ironico il fatto che ci stanchiamo più facilmente proprio di quello che non abbiamo?) (bugia).
Sto girando porta a porta, persona a persona, a cercare di vendere le copie del mio libro. Per cosa poi? Per raggiungere una ristampa? O forse solo perché non ho nulla da fare e quando le persone scoprono che hai scritto un libro ti guardano con quello sguardo un po' di ammirazione e un altro po' (un altro bel po') di domande tipo "Tu? Tu, hai scritto un libro? Tu, con quella faccia e quegli occhi, hai qualcosa da dire?". Non hai idea di quante cose ho da dire. La mia testa è un via vai continuo di storie e idee e desiderio di silenzio. Ora come non mai odio dover parlare, spiegare la storia, spiegare perché devi acquistare il mio libro oppure darmi una mezza margherita di bufala in cambio. Ho bisogno di silenzio per riprendermi dalle fatiche del sorridere e parlare davanti a un pubblico. Adoro parlare di quello che ho scritto ma vorrei che i personaggi che ho inventato parlassero da soli. È brutto quando chiedo di abbassare la voce, o di lasciarmi stare per un po', ma per me è tutto troppo.
Quando sali in alto e raggiungi quello che sognavi di raggiungere c'è chi si adagia sugli allori e si gira e rigira tra le fronde degli arbusti da laurea mentre io so, che se mi viene dato quello che voglio, è perché mi aspetta dietro l'angolo il conto. Che sarà salatissimo. Hai ottenuto quello che desideravi? Beccati sta fattura, paghi contanti o pezzi della tua salute?
Gli occhi sono tornati a peggiorare. Lo stanno facendo da un po' ma io ho volutamente ignorato tutti i segnali e sono tornato a calare chili di farmaci che comprometteranno la mia situazione. Neanche questa terapia funziona. Eppure ci avevo creduto tanto. Come ogni volta, ma questo giro un po' di più. Con che coraggio, in queste condizioni, potrei permettere a qualcuno di amarmi? Mi sento come una mela in esposizione da un fruttivendolo che ha deciso appositamente che lato del frutto mostrare ai possibili acquirenti e non concede di fare un giro attorno o di toccarla, perché altrimenti ci si accorgerebbe della quantità di vermi che la stanno divorando, delle muffe, parti molli, chiazze marroni e crateri necrotizzati. Non sto bene e so di meritarmelo, perché sono felice.
È una stupida regola che non ho inventato io eh, per carità, sicuramente l'ha fatto qualcun altro. Ma nella mia testa regna questo calcolo: se 1 cosa va bene 7 andranno storto. Le sto contando, secondo me arrivo alla dozzina ma solo perché mi piace piangermi addosso.
Qualcuno ha già finito di leggere il mio libro e stanno arrivando i primi insulti, al momento solo carini. Ora si tratta di superare la soglia delle persone che mi vogliono bene e subentrare nella zona delle persone a cui non frega un cazzo di chi sono e che vogliono solo leggere una storia sperando sia decente.
Invitami a pranzo, ti darò in cambio un libro. Fammi una torta, riceverai un libro. Passiamo un pomeriggio assieme a insultare quelli a cui piacciono le castagne, non solo ricevi un libro ma anche una medaglia al valore.
La libreria durante la presentazione era piena, vorrei fosse sempre così. Esaurire le copie, rispondere a domande sensate. Vorrei iniziare a parlare verso le 17:30 e alle 21 essere già a letto. Vorrei che il letto mi venisse offerto in cambio di un libro. Però, come con la pizza, sicuro sarebbe mezzo letto. O un letto con un buco al centro ma dato che tu sei minuscola spazio ne abbiamo a sufficienza. Vorrei non far stare sempre male chi mi circonda. Vorrei non avere l'arroganza di quegli scrittori che non fanno altro che ricordare a tutti di aver scritto un libro. Vorrei non farti piangere mai e non essere l'idiota egocentrico che sono.
Il mese prossimo faccio quarantanni. Manca pochissimo. Sarò ufficialmente uno di quei vecchi che non ne vuole sapere di accettare l'età che ha. Un po' di tempo fa almeno potevo dire di non dimostrarli ma se mi vedeste sta sera, come sono messo, circondato da coperte, con sempre meno followers tra i capelli, un occhio gonfio, il gatto che mi snobba, la mezza pizza che mi guarda dal cartone, quel buco nella pizza che rappresenta perfettamente il vuoto che sto provando ora che ho raggiunto un traguardo. Non è pessimisimo, è l'aver scalato una vetta e ora cercare un nuovo obbiettivo. Fare meno schifo, ecco quello è un grande obbiettivo che vorrei raggiungere un giorno ma non so, penso sia più facile scrivere altri dodici libri invece di questo. Sto invecchiando e sono tornato a collezionare carte Pokémon, lo faccio senza vergogna. Apro i pacchetti e annuso le carte e poi mi incazzo se non trovo una full art olografica. Tengo le carte vicino al libro così quando uno pensa io sia davvero intelligente poi posso aggiungere "E non solo, guarda come brilla il mio Gyarados!".
Dico sempre che Vienna mi serve per bilanciare l'Italia. Il tanto agognato silenzio dopo il maremoto di parole che subisco quando varco il confine. Questo bisogno sta cambiando, ho imparato che si può stare bene, in silenzio, anche non proprio obbligatoriamente da soli. In questo mi ha aiutato molto Ernesto, il mio gatto, non ci fosse stato lui ad addomesticarmi alla presenza di un altro essere vivente, forse non sarei stato in grado di aprirmi e accettare, ad esempio, l'esistenza di un altro essere umano. Anche se poi devo rovinare tutto, ma quella è la mia natura. Come la natura di Ernesto è ignorarmi, anche se in cambio gli offro un libro. Con lui non funziona, o un pochino sì dai, ha fatto mezze fusa e il solito vomitino serale ha un piccolo buco al centro.
Una copia alla volta, farò leggere il mio libro. Dovesse costarmi la salute fisica e mentale o una cena quotidiana a base di mezzi pasti donati, ci riuscirò.
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Giuli, stare nel giro... dei fascisti
C'è un articolo de Il Riformista, mica Il Secolo d'Italia, dove si fa tutto un panegirico per giustificare la mancanza di una laurea da parte di Giuli.
Vengono portati ad esempio Jobs, Zuky, Gates, Michele Ferrero... Ops certo tutta gente senza laurea... e con una famiglia ricca alle spalle.
Si ripropone la balla che "i grandi uomini non fanno scuola", mortificando per altro tutti quelli che la scuola la fanno.
Si porta ad esempio il nanismo scolastico italiano tra i manager come se fosse generalizzato e positivo.
La si butta li, giusto per dare l'apparenza di un articolo equilibrato, che però non si da il buon esempio a fare ministri senza laurea e poi aspettarsi che la gente studi... ma alla fine si insiste che conta il networking, anche qua camuffando con frasi come "prendendo posizione nei convegni o nelle redazioni in cui la si pensa diversamente da voi"... o forse l'esatto contrario? Leccando culi e allineandosi?
Si dice che i recruiter manco la guardano più la laurea in certi settori.
Si definisce Giuli un intellettuale di area. Quale area non lo si dice. Insomma devi andare ai convegni a fare contraddittorio... ma anche essere di "area" non ben specificata.
Che uno è proprio leggendo questa roba che si convince di come la mancata laurea di Giuli sia la ciliegina sulla torta di merda.
Un'affermazione come "c'è gente con la laurea che capisce meno di gente senza la laurea" che è populista QB da mettere d'accordo tutti guarda caso finisce per essere usata come propaganda.
Un'affermazione del genere dovrebbe portare a conclusioni OPPOSTE a quelle di giustificare un ministro fascio senza laurea.
Perchè ci sono cojoni con la laurea e gente decente senza? Perchè la possibilità di conseguire una laurea non è funzione dell'essere capaci ma molto più spesso di poterselo permettere, o potersi permettere di mollare li e fare altro, perchè a posizioni ambite contribuisce di più la cooptazione che il merito, perchè i corsi di studi potrebbero essere MEGLIO, la selezione dovrebbe essere fatta su criteri leggermente diversi, i corsi dovrebbero essere più stimolanti...
Senza parlare di questo e allineandosi al "c'è gente con la laurea che capisce meno di gente senza la laurea" nel contesto della scelta di un ministro fascista, si fa propaganda dalla parte sbajata. E parlando di questo alla fine si capisce che un ministro fascio senza laurea È un problema non di poco conto anche per la propaganda che poi finisce a fare anche il Riformista.
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Ma se facessi scrivere sulla mia torta di laurea:
Quando ti laurei?
Per suggellare questi anni di violenza psicologica da parte di parenti e non che volevano tanto saperlo?
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Venerdì tranquillo, tipello è in Giappone e io sono andato a vedere Parthenope. Settimana scorsa sono stato trascinato a una festa di laurea, conoscevo tipello e la sorella della festeggiata. Non ho molto a fuoco la serata, ricordo un amaro veramente amaro, io che insulto un tizio, la sorella della festeggiata che mi dà 5-6 schiaffetti in faccia e poi un bacio sulla guancia, ma non ricordo il motivo, forse perché insistevo che volevo la torta ma non volevo chiedere alla sorella, boh.
Parthenope mi ha lasciato un po' di cose sparse, una di queste è la domanda "sei un mistero o sei una truffa?". Che è quello che ho pensato quando sei riapparsa dopo mesi, giusto per lamentarti e per dire che sei fidanzata. Hai detto qualcosa per farmi entrare in quel solito mistero, ti ho guardato e ti ho detto che sei una truffa. Mi hai chiesto perché, poi mi hai detto "mi conosci bene". Non ti capirò mai, ma non perché sei un mistero.
Al tavolino di un bar leggevo le carte a una ragazza disperata per la sua relazione. Non ricordo le letture in generale, quelle che devo ricordare me le segno. Con lei ricordo questo problema di comunicazione (non con me) e io che imito Moretti quando dice "dì qualcosa di sinistra". L'ho sentita ridere per 5 minuti abbondanti, l'immagine di lei che diceva "dì qualcosa di sinistra" al fidanzato, le provocava sta risata continua.
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lo scrivo per reminder nella mia torta di laurea voglio la cialda con su stampata una di quelle foto del buongiornissimo caffè che mandano le zie arabe su whatsapp che sono di un drip spropositato
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Carmelo Bene " Non parlo a chi mi rompe i coglioni con l'essere..."
youtube
Qualche povero sventurato ha osato anche solo avvicinare il recente delirio da minus habens di Morgan alle "digressioni" (il termine non è esatto) del grande Carmelo Bene. Volendo banalizzare potremmo dire che mentre in C.B. la cosiddetta "parolaccia" potrebbe essere definita come una sorta di ciliegina su una torta, in Morgan ci sono solo ciliegine, peraltro anche marce: nessuna traccia di torta. Chi volesse capire meglio quello che intendo, si gusti questa breve clip sulla quale, e soltanto su questa clip, si potrebbero scrivere dieci tesi di laurea. Ciao Carmelo, ci manchi.
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Io sulla mia prossima ed eventuale torta di laurea mi farò scrivere "speravo de morì prima"
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Cose che avrei voluto fare con te:
andare al cinema
viaggiare
fare l’albero di Natale
prendere un cane
arredare casa
bere il bubble tea
preparare una torta
fare sesso all’aperto
prendere l’aereo
conoscere tua madre
andare a correre
festeggiare la mia laurea
scrivere un libro
andare al Pride
sciare
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22/09/2024 • Da studente a lavoratore Pt.4
Passiamo alla questione vestito. Sempre ovviamente durante lo studio, il tirocinio, la scrittura della tesi, la creazione del ppt, l'organizzazione della festa, la ricerca della torta, la preparazione al test per la magistrale, si aggiunge la ricerca del vestito. Cosa non facile, perché come ho già detto ci tenevo a fare un figurone quel giorno e quindi avevo deciso che seppure un vestito elegante non mi calzasse alla perfezione e non mi valorizzasse, sarebbe stato da scartare. Perché accontentarsi? Magari poi non mi piaccio in foto ecc. E poi perché devono sempre essere gli altri a fare i super fighi e riuscirci con poco? Ci volevo riuscire anche io anche se mi costava questo impegno. La mia idea era vestirmi del colore verde petrolio o blu petrolio, un colore elegante e bello, un po' forte, il che mi metteva in dubbio sulla serietà che potevo trasmettere alla laurea davanti alla commissione, ma mi sono fatto coraggio nel mantenere questa scelta. Inoltre è un colore che i ragazzi non usano spesso alla laurea, un sacco di maschi optano per i colori classici come il nero o il blu. Ho girato un intero centro commerciale più di una volta, i negozi in alcuni centri cittadini, un altro grosso outlet pieno di negozi con le migliori marche ma niente. Non ho trovato nessun completo che mi stesse bene o che fosse del colore giusto a prezzo ragionevole. I completi del colore giusto e che sembravano perfetti costavano una cifra e non li provavo nemmeno, o altri in situazioni intermedie li provavo e magari stavano bene ma con certi prezzi non andavo d'accordo. Ero sconfortato, la mia famiglia mi ha consigliato anche di ordinare da internet ma ero super scettico a riguardo, perché se dal vivo provo cinquantamila vestiti e non mi stanno bene, figuriamoci quei 3-4 vestiti da internet se possono mai andare bene o essere della taglia giusta. Comunque ordiniamo 4 vestiti che dalle foto sembravano essere belli. Arrivano e sorprendentemente mi stavano uno meglio dell'altro e al tatto si sentiva che erano anche di qualità nonostante il prezzo. Li avrei voluti tutti e 4, la mia famiglia pure confermava che erano davvero belli tutti e due 4 tinte diverse ma sempre somiglianti al verde e blu petrolio. Mi sono preso giorni per riprovarli e ripensarci più volte, la decisione finale è stata quella di tenermene due, uno di colore verde petrolio molto acceso, l'altro di un colore che sembrerà strano ma è una via di mezzo tra il grigio e il verde, un colore piuttosto opaco ma che a seconda della luce sembra o più grigio o più verde e la cosa è formidabile. Il prescelto della laurea però era l'altro, quello spiccante. Era ben abbinato anche ai miei capelli castani chiari. Dovevo abbinarlo anche alla cravatta, la volevo rossa perché secondo ma alla laurea ci devono essere questi dettagli rossi dovunque, ne avevamo a casa una con fantasia classica e ho scelto quella, più o meno (non perfettamente) abbinata alla tesi che era di un rosso meno acceso e con fantasia legnosa, ma questa sottile differenza non si notava tanto.
Mica è finita qui, un altro pensiero che dovevo avere era la scelta delle bomboniere.
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La mia LAUREA: festa in famiglia
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Stai cercando una torta personalizzata per un evento speciale? Che si tratti di un compleanno, una laurea, un matrimonio o qualsiasi altra celebrazione, la torta perfetta può davvero fare la differenza. Scopri Torte Personalizzate Per Eventi, il portale che rende la creazione di torte su misura un’esperienza semplice e affascinante.
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Madonna raga super Buongy, sono sveglia dall'orario di Gesù anche oggi perché VADO AD UNA FESTA DI LAUREA* E IO STO FACENDO LA TORTA CHE SICURO SARÀ TERRIBILE MA RAGA BRUTTA MA CON DEL SENTIMENTO 😍♥️
#*festa di laurea= la mia collega si laurea noi del lavoro le abbiamo fatto la torta#PROPRIO PARTY HARD#party hard con quattro gatti tortina succhino e via andare#proprio un'emozione ma io sono carica comuuu
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#Rose, #petali, una #coccinella il consueto cappello da lanciare verso il cielo al momento della #laurea: gesti e piccoli #portafortuna che abbiamo cercato di riprodurre nel corso degli anni su ogni #torta, il migliore augurio possibile per il futuro lavorativo di un neolaureato. (presso Pasticceria Seccia) https://www.instagram.com/p/B_Hn7D-pExc/?igshid=lud84hhjsl9j
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