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Lo scarno alfabeto del nostro rapporto
Per le caratteristiche del mio lavoro io sono impegnato dal lunedì al sabato compreso. In genere, se non ci sono problemi particolari, stacco alle due e mezzo e quindi alle tre del pomeriggio sono già a casa. Lei invece ha un lavoro veramente impegnativo, che le richiede un continuo confronto coi suoi collaboratori, per risolvere i problemi e dar loro le giuste direttive. Ha sulle sue spalle - solo apparentemente fragili - le responsabilità e il peso della direttrice del punto auto-nolo di un noto marchio in aeroporto.
Arriva a casa alle sette di sera, quando va bene. Toglie il giaccone, bacetto sulla guancia, due chiacchiere rapidissime e poi si siede a gambe incrociate sul tappeto, apre il portatile sul tavolinetto basso, non troppo lontana da me che spignatto nell’angolo cottura. Continua con telefonate, e-mail e impegno. In genere, lei va avanti fino a che non la prelevo di forza e la faccio sedere al tavolo per mangiare. Il patto è che massimo alle otto comunque stop e basta. Non transigo. Però, siccome è una donna bellissima, spesso al solo sentirla rientrare mi prende un sacrosanto durello. La osservo, le sorrido malizioso e le consento di sbrigare le ultime e-mail.
Subito a seguire, spengo i fornelli, le vado vicino e inizia la nostra intima danza dell’alfabeto: con le mani le faccio il segno della “T” di timeout, che tra noi vuol dire “adesso basta: ti voglio scopare, mi urge.” Se continua, dopo un ulteriore minuto le faccio il segno della “V” che significa “vieni subito a fare il tuo dovere di femmina.” Se ancora non molla il pc o non attacca il telefono, allora alzo l’indice, che sarebbe una “I” a significare che "sono infoiato” o, in altre occasioni, anche “incazzato come una biscia.”
Lei quindi capisce. Chiude tutto, s’alza, va in camera e si dispone come sa che mi piace trovarla: nuda e a natiche ben alte sul letto. La fica deve essere aperta e già lavorabile. A volte prova ad andare in bagno, per farsi un bidet dopo una giornata di lavoro e prima di farsi leccare, ma io la blocco: il suo odore naturale intimo, i suoi sapori dopo tante ore sono la cosa che mi piace e mi eccita di più! Divarico le sue natiche, le metto un dito nel culo, la stimolo e intanto inizio appunto a lavorarla.
Poi le lecco la fica lentamente, con impegno e concentrazione. Gliela lavoro con gusto. La aspiro e la mordicchio, trattengo le sue labbra nella mia bocca, le succhio il clitoride, che ha bello sviluppato: ci gioco. Poi mollo tutto e inghiotto i suoi succhi. Amo quel sapore. Sento che ora anche il suo ano inizia a rilassarsi e di sicuro la stimolazione la fa godere. Continuo a leccarle le labbra inferiori.
Affondo la lingua e sento che lei preme le chiappe totalmente aperte contro il mio viso. Perché lei si apre al massimo possibile, per farsi leccare ovunque. Inizia a gemere e a eccitarsi. Finalmente. Questo di solito è il momento in cui inizia davvero il mio vero divertimento: lascio l’area fica e passo a leccarle l’ano. Che ha un gusto completamente diverso. Quanto ci gode! Però non me l’ha mai confessato. È un suo adorabile vezzo, dirmi ogni volta, immancabilmente: “no, che fai! Lo sai che non mi va, lì dietro” ma il corpo regolarmente la tradisce.
Spudorata e bugiarda donna. Contrae l’ano e lo rilascia di continuo. Io approfitto e vi infilo la lingua dentro al massimo possibile. La assaporo rapito. Continua a pronunciare dei no formali a raffica, con una voce ormai debole, roca ed eccitante, ma intanto apre al massimo possibile le natiche, reggendole con le sue mani e infine premendo l’ano fortemente contro la mia bocca. Me lo offre senza più vergogna o scrupolo.
Ci sto dieci minuti o anche più, troppo mi piace leccarle il culo. Quasi vengo, dal piacere di essere a contatto intimo e proibito con quel gran pezzo di fregna della mia compagna, felice di farla godere eccitandola. Sento le sue gambe che si aprono sempre un millimetro di più. A volte penso sia sovrumana, che abbia dei superpoteri. Resto lì a consumare lingua e saliva, insisto fino a che la natura in qualche modo le fa compiere un vero miracolo. Una cosa mai vista prima in nessun’altra femmina: il suo ano si schiude. Le si allarga da solo! E a quel punto lei perde ogni dignità, mi porge l’anima, mette ai miei piedi tutto il suo pudore di donna, aperto come un libro e mi sussurra, calda e rossa in viso: “inculami, presto. Ti prego.”
A questo punto io appoggio il glande contro il suo sfintere che offre zero resistenza, anzi quasi mi risucchia e in mezzo secondo affondo tutta l’asta dentro quel corpo di pantera giovane. Lei dapprima lancia un urlo soffocato di dolore, sparando un dolce “noooo. che mi fai fare...” poi inarca la schiena ed esplode in un sonoro “siiiiii, dammelo tutto, sfondami, dòmami, cavalcami. Devo godere. Incula la tua femmina, stallone: forza, daiiii...” e per me è un vero onore, servirla.
Capisco che essendo una manager rispettata e temuta ogni tanto senta il bisogno di essere messa in riga, scopata e gestita in modo appropriato, come ogni uomo deve saper fare con la propria metà. Perché io la amo, la desidero di continuo. Mi piace osservarla: quando si veste, quando si spoglia, quando sorride, quando è triste. Ma soprattutto quando lo prende in culo e allora diventa una cazzo di vera troia. Le afferro i lunghi capelli, la tiro verso di me e vedo di traverso che sorride, che gode nell’essere domata. Moltissimo.
La mia puttana preferita. Addirittura... pagherei, per poterla scopare e soddisfare. A un tratto non ce la faccio più, glielo dico e sborro. Veniamo insieme. Lei si ferma, si apre tutta e mi preme il culo contro per farmi godere. Stiamo così, in silenzio per due minuti: io mi butto sul suo collo e glielo divoro, reggendole i seni con le mani e strizzandole i capezzoli gentilmente. Le piace da morire.
La mia donna, vinta totalmente ma mia unica padrona, si lascia mangiare. È docile e morbida, adesso: completamente stordita dal piacere. Poi mi si sfila da sotto, va in bagno e subito torna. Si inginocchia ai piedi del letto e aspetta a testa bassa. Capisco che in lei ora c’è una geisha colta, servile e desiderosa di gratificare il suo uomo.
Io la rispetto al massimo. Vado in bagno anche io, mi lavo accuratamente, prendo il latte dal frigo. Ne verso due bicchieri e torno in camera. Beviamo, ci sorridiamo e capisco che in lei è tornato un po’ di pudore, di imbarazzo; però si rimette subito in posizione geisha. Io allora mi siedo a cosce larghe sul bordo del letto. Bagno il mio uccello nel bicchiere di latte e quindi le offro il mio bacino nudo.
La regina del mio godere inizia a slinguare il mio glande. Ci gioca, ogni tanto guardandomi e sorridendo. Dolcissima puttana: la adoro. Poi pian piano si infila tutto il cazzo in bocca e inizia la sua danza esperta. Mi fa sborrare di nuovo dentro di lei. Ha un’esperienza e un tiraggio veramente notevoli. Ci alziamo sfiniti, ci baciamo come solo due che si amano fanno: in un modo disdicevole, osceno e a lungo.
Non stacchiamo le lingue e le labbra anche se cola la saliva. Un vero bacio d’amore. Poi, mentre finalmente le consento di lavarsi come si deve, apparecchio, metto in tavola e possiamo iniziare a parlare della giornata, di ciò che ci è accaduto. E mi piace tantissimo il vederla sollevata, presente e interessata soprattutto a noi due. Sorride. Mi viene voglia di scoparla...
RDA
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Della mia infanzia ricordo le audio e le videocassette, che ogni tanto si attorcigliavano e se eri fortunato te la cavavi con una penna biro e sistemavi tutto, altrimenti "il mangianastri s'è mangiato tutta la cassetta!!!". Ricordo un piccolo mangiadischi portatile, rosso - che oggi sarebbe un oggetto vintage e di design - dove si mettevano le fiabe sonore che vendevano in edicola, insieme a dei giornaletti dalle pagine grandi con sopra le illustrazioni o il disco della Carrà che mi aveva comprato la mamma. Ricordo il grillo parlante e il Simon che sembravano delle meraviglie tecnologiche, le diapositive con il proiettore e il caricatore dove si mettevano tutte in fila e si usava anche a scuola. Ricordo le cartoline e le lettere scritte a mano, con la grafia ordinata e dalle lettere allungate della nonna. Ricordo le vecchie, bellissime bambole di panno Lenci della zia, ricordo il telefono a disco che ogni tanto ti mangiava le dita. Ricordo che potevi telefonare per sapere l'ora esatta e che tutti avevamo una rubrica in testa e una in tasca, con tutti i numeri degli amici e dei parenti segnati su. Ricordo l'enciclopedia e le fotocopie delle immagini delle varie voci, che poi ritagliavamo e incollavamo sul quaderno di scuola quando per compito ci davano la famosa "ricerca", copiando le didascalie accanto. Ricordo la carta velina per copiare le immagini e la carta carbone da mettere nella macchina da scrivere. Ricordo la macchina da scrivere, dove ogni tanto s'inceppavano i tasti e che arrivava il momento di cambiare la margherita quando le lettere erano diventate ormai solo spettri pallidi ed esangui. Ricordo le macchine fotografiche e i rullini, che dovevi stare attento a non fargli prendere la luce altrimenti bruciavi tutto e i rullini in bianco e nero quando volevi sperimentare. Ricordo le polaroid, che da un certo libro in poi ("Quattro dopo mezzanotte") mi facevano sempre pensare ad un racconto inquietante di Stephen King. Ricordo che in tutti i bagni trovavi praticamente sempre una radio e delle riviste, perché il cellulare non esisteva. Ricordo la cinquecento di mamma, che dovevi fare la famosa "doppia" per cambiare marcia e che dovevi aprire l'aria in inverno. Ricordo tutto questo mondo di cose che si riparavano, si rammendavano, si incollavano, dove esisteva ancora "l'aggiustatutto", quell' omino che non si sapeva esattamente che lavoro facesse, ma sapeva riparare qualunque cosa. Il soprannome del nostro omino era "Ops" e quando la mamma diceva "Chiamo Ops perché sicuramente lui lo sistema subito" io ero contentissima, perché mi mettevo lì a guardare mentre lui lavorava e cercavo di capire cosa stesse facendo. E lui mi sorrideva e mi spiegava a modo suo. Ricordo un mondo che è sparito, che i ragazzi di oggi non saprebbero nemmeno immaginare e credo che, come a volte noi "anziani" sembriamo degli analfabeti nel loro mondo digitale, loro lo sarebbero nel nostro mondo analogico. Ricordo un mondo di scoperte incredibili e soluzioni improvvisate, un mondo più piccolo e lento, ma pieno di meraviglie. Lo so, forse sono io che sono soltanto un'inguaribile romantica, ma ho spesso l'impressione che, per divorare tutto con l'ansia di progredire ogni istante di più, forse abbiamo perso tanti piccoli tesori.
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Ossigeno - 28
28. Parigi
Due settimane dopo la visita di Zlatan a Milano, tutti erano a conoscenza della sua nuova relazione con Sveva. Le foto di loro due che si baciavano appassionatamente sotto casa di lei avevano presto fatto il giro del mondo e qualcuno si chiedeva come mai Zlatan avesse lasciato la bellissima Megan Fox per una biondina qualsiasi. Zlatan era impegnato con la squadra e con le sue lezioni di francese con Annette; usciva poco e trascorreva la maggior parte del tempo libero a parlare a telefono con Sveva. In quei giorni aveva anche ricevuto una visita di Helena e i piccoli. Erano stati tre giorni bellissimi, aveva portato Maxi e Vincent in giro per Parigi e nei parchi divertimento. Helena invece gli aveva detto che lo trovava in splendida forma e che questa nuova aria da innamorato gli donava parecchio. Non vedeva l'ora di conoscere Sveva e Zlatan le aveva promesso che presto le avrebbe fatte incontrare. Però smaniava dalla voglia di rivedere la sua Sveva. La desiderava notte e giorno. Era nella sua stanza d'albergo con Annette quando lei telefonò. Congedò la sua insegnante di francese e si dedicò alla sua innamorata. «Ciao, principessa.» «Ciao Zlatan. Che fai?» «Ti pensavo.» «Ah, si? Non avevi lezione di francese?» «Sì... stavo appunto pensando che potresti insegnarmelo tu, il francese.» Sveva sorrise. «Potrei, sì. Vuoi che ti faccia qualche domanda per testare i tuoi progressi?»
«No! Ascolta, cosa fai questo week-end?» «Nulla.» «Perché non vieni qui, allora? Stasera?» «Stasera?» «Sveva, ho bisogno di vederti. Ho voglia di fare l'amore con te...» Sveva emise un gemito. «Ecco cosa farai: ti prepari, prendi il primo volo e vieni da me. Andiamo in albergo, facciamo l'amore e poi usciamo. Passeggiamo lungo gli Champs Elysèes, ceniamo sulla Tour Eiffel. Poi torniamo in albergo e facciamo un lungo bagno, ci rilassiamo, ci coccoliamo e facciamo di nuovo l'amore... Che ne dici?» «Potrei mai rifiutare una proposta del genere? Anche io ho voglia di vederti.» «Allora ti aspetto.» «Mais oui, mon amour.» Zlatan emise un verso soffocato. «Ripetilo.» «Cosa?» «Mon amour, lo hai detto in un modo così sensuale...» Sveva rise e Zlatan desiderò poterla stringere tra le braccia e baciarla proprio in quell'istante. «Je t'adore, mon amour.» «Sveva...» «Sì?» «Sbrigati. Ti voglio qui entro stasera.» Risero e si salutarono, poi Zlatan fece un giro di telefonate per preparare una sorpresa a Sveva.
Sveva si sedette sul divano e accese il portatile. Controllò i voli per Parigi e prenotò un posto sul primo. Fece una doccia, legò i capelli e indossò dei vestiti comodi per il viaggio, poi preparò una piccola valigia e chiamò Ignazio per avvisarlo della sua partenza. Non vedeva l'ora di raggiungere Zlatan. Anche lei desiderava tantissimo fare l'amore con lui. Desiderava la sua presenza, quando erano insieme si sentiva leggera e spensierata, amata e felice. Ingannò l'attesa leggendo una rivista di medicina e mangiando biscottini al burro. All'aeroporto c'era Zlatan ad aspettarla. Le diede un bacio sulle labbra e le prese la valigia. «Sei stanca?» era così felice che gli ridevano gli occhi. A Sveva le si riempì il cuore. «No.» «Quante volte sei stata a Parigi?» «Parecchie. La maggior parte delle volte per lavoro.» «Bene, perché ancora non conosco la città.» «Quindi mi hai fatta venire a Parigi per farti da guida turistica?» Zlatan rise. «Sveva, ma che ti salta in mente? Sai quanto me ne frega di Parigi. Soprattutto ora che ci sei tu...» le lanciò uno sguardo carico di desiderio. Sveva non resistette e lo attirò a sé per un bacio. Zlatan ricambiò e la strinse con un braccio. Era quasi ora di cena. Si diressero abbracciati verso l'auto di Zlatan, lui infilò la valigia nel portabagagli mentre Sveva si accomodava sul sedile del passeggero. Zlatan la raggiunse e accese il motore. Si girò a guardarla, lei sorrideva, bellissima, assolutamente perfetta. Gli faceva battere forte il cuore. Le poggiò una mano sulla gamba. «Sono così felice che tu sia qui...» Sveva poggiò una mano su quella di Zlatan e l'altra tra i suoi capelli. Si perse nei suoi occhi marroni, chiedendosi come avesse fatto ad innamorarsi perdutamente di lui così in fretta. Zlatan le sfiorò le labbra con le sue, poi le diede un lungo bacio lento. Si staccò, le sorrise e partì alla volta dell'hotel con il cuore colmo di gioia. In albergo, Zlatan le aprì la porta e la fece accomodare nel salottino della sua suite. «Meravigliosa» disse Sveva guardandosi intorno. «Ti trattano proprio bene, eh?» Lui le sorrise e si avvicinò per baciarla. «Dovresti venire più spesso a trovarmi.» La prese per mano e la portò nella lussuosa camera da letto con vista sulla Tour Eiffel. Sveva diede una rapida occhiata alla finestra, poi si concentrò su Zlatan che la stringeva e le baciava il collo. Lo baciò con altrettanto trasporto e si lasciò spogliare. Zlatan la spinse sul letto e cominciò ad accarezzarla dappertutto, mentre le sussurrava che era bellissima e che lo faceva impazzire. Rapidamente il fuoco della passione divampò tra loro e si ritrovarono l'uno dentro l'altra. Zlatan intrecciò le mani con quelle di Sveva ai lati della sua testa e la guardò a lungo mentre si muoveva lentamente avanti e indietro. Era innamorato perso di quella donna, avrebbe tanto voluto che si trasferisse a Parigi con lui... Fecero l'amore a lungo e quando uscirono era ormai sera. Sveva era raggiante e lui più felice che mai. Passeggiarono tranquilli per le vie principali di Parigi, poi Zlatan, come promesso, la portò a cena sulla Tour Eiffel. Si sedettero in un angolino appartato, al posto di Sveva c'era un mazzolino di rose rosse e un pacchettino rosso con un fiocco beige. Zlatan prese le rose e gliele porse, dandole un bacio sulla guancia, poi la fece sedere e le indicò la scatolina rossa. «Aprila» le disse. Sveva ebbe un palpito al cuore. «Che cos'è?» gli chiese quando anche lui si fu accomodato di fronte a lei. Zlatan sorrise. «Tranquilla Sveva, non ti sto chiedendo di sposarmi. Sarebbe troppo presto. Anche se mi piacerebbe che tu ti trasferissi qui.» Sveva prese il pacchetto e lo aprì. Si sarebbe aspettata un bracciale o una collana, ma dentro c'era una chiave. Una semplice chiave di ottone. Guardò Zlatan, intuendo subito quali fossero le sue intenzioni. «Mi stai chiedendo di venire a vivere con te?» «Sì. La chiave è di un appartamento qui vicino. Non è grandissimo ma è molto carino e il quartiere è abbastanza tranquillo, o almeno così mi hanno detto. Sono andato a vederlo l'altro giorno e ho pensato subito che sarebbe stato perfetto per noi due.» Sveva si emozionò tantissimo sentendo quelle parole. Il pensiero che Zlatan fosse andato in giro a guardare case pensando a loro due le faceva venire voglia di gettargli le braccia al collo e di riempirlo di baci. «Zlatan... sì. Sì, voglio venire a vivere con te. Tuttavia non posso lasciare il mio lavoro...» «Bè ma potresti trasferirti in qualche ospedale a Parigi, no?» «Non è così semplice, e poi tu non starai a Parigi per sempre.» «No. Hai ragione. Però Sveva, io voglio averti accanto sempre. Quando non ci sei mi sembra di impazzire.» Sveva lo guardò negli occhi e gli strinse una mano. «Dammi un po' di tempo, quando sarò a New York ti prometto che cercherò una soluzione.» Zlatan sospirò. «Va bene. Nel frattempo che sei in ferie, però...» Le fece un sorrisetto ammiccante. «Nel frattempo ci godremo la tua lussuosa suite» rispose Sveva, con un sorriso a trentadue denti. «Non vedo l'ora di provare quella magnifica vasca idromassaggio che ho visto in bagno.» «La proverai prestissimo» le promise Zlatan. Un cameriere arrivò a versargli del vino e poco dopo ne giunse un altro con i piatti. La cena proseguì allegra. Zlatan le raccontò dei posti in cui era stato da quando era a Parigi, delle sue lezioni di francese con Annette, dicendole che trovava molto difficile la lingua francese e che non gli piaceva molto.
Dopo la cena, la coppia fece ritorno in albergo. Appena entrati, Sveva avvertì nell'aria un odore di candele accese e un aroma floreale rilassante. Prima che potesse dire qualcosa, Zlatan le poggiò le mani sugli occhi e le sussurrò all'orecchio: «Ho una sorpresa per te. Vieni» «Dove mi stai portando?» «Ora lo vedrai.» La condusse fino alla porta del bagno, poi lentamente tolse le mani dagli occhi di Sveva. Lei trattenne il fiato, si girò verso Zlatan. «Wow.» La stanza era piena di candele aromatiche accese e la vasca da bagno era stata riempita di acqua e petali di rose. Zlatan sorrise soddisfatto e iniziò a spogliarla lentamente. «Sarai sicuramente stanca dopo una giornata piena. Perciò ho pensato di prepararti questo.» «Zlatan... io ti adoro» Lui scoppiò a ridere. «Certo, lo dici solo perché davanti a te c'è una jacuzzi che ti aspetta.» «Non è vero!» protestò lei mentre a sua volta lo spogliava, «Ti adoravo anche prima, ma dopo oggi, di più.» «E io che credevo mi odiassi.» «Infatti ti odio. Ma solo perché sei perfetto.» Zlatan sorrise e le diede un bacio. «Sei incredibile, lo sai? E io sono innamorato di te.» Sveva lo strinse forte e lo baciò. Certo, avrebbe dovuto dirgli che anche lei era innamorata di lui, ma non le uscirono le parole. Zlatan l'aiutò ad entrare nella vasca e si accomodò dietro di lei. Rimasero a coccolarsi un bel po’, fecero l'amore, fecero progetti per il futuro. Più tardi, quella notte, nel letto, Sveva gli promise che sarebbe rimasta qualche giorno in più. Realizzò che sarebbe stata pronta anche a lasciare il suo lavoro a New York per far si che le cose tra loro funzionassero. Capì che per lui sarebbe stata pronta a rinunciare a tutto, perché Zlatan era tutto ciò di cui aveva bisogno e tutto ciò che desiderava.
Care amiche, purtroppo questo è l’ultimo capitolo di questa FF. Nel periodo in cui la stavo scrivendo, Zlatan si era trasferito a Parigi e io ci ero rimasta talmente male da perdere completamente l’ispirazione e la voglia di scrivere. Lui era stata la mia prima musa ed ero molto depressa per la sua partenza. Solo dopo il suo ritorno, tre anni fa, ho ripreso in mano questa FF, ho modificato alcune parti e ho dato a Sveva e Zlatan il lieto fine che meritavano. La storia è diventata un libro dal titolo “Così dannatamente bello”.
Però per voi ho le FF che ho scritto su Ante Rebic e Olivier Giroud. Le pubblicherò presto.
Grazie di avermi seguito in questo viaggio. Vi voglio bene.
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[Quelli del Primo Anno: Rrrobettoo] Come chiunque abbia frequentato un’Università sa, il primo anno di triennale è quello del mischione: in un improbabile esperimento alla squid game, ti trovi in aule traboccanti oltre ogni fisica possibilità consapevole che, se resisti, già dopo un annetto lì dentro ci sarà ad essere ottimisti il 20% dei presenti. Se non ci siete stati iscritti, potete comunque immaginare quanto questo fenomeno sia amplificato in un ateneo come La Sapienza, con una popolazione e una densità per metro quadro di poco inferiori a quelle di Lagos, Nigeria. Beh, avendo vissuto tutto questo vorrei raccontare di qualcuno di quei personaggi al limite del realismo magico con cui ho condiviso il primo anno di triennale e che ancora oggi, a più anni di distanza di quanto ami ammettere, si riaffacciano alla mia memoria e al mio cuore. Il primo di cui vorrei raccontarvi è Roberto, subito ribattezzato Rrrobettoo per celebrare la denominazione di origine controllata espressa dal vago accento siculo che lo contraddistingueva, qualcosa a metà tra Catarella e i personaggi di Cinico Tv. Rrrobettoo, che aveva colto al volo la possibilità della triennale a Roma per sfuggire alle grinfie di uno zio pronto a piazzarlo alla cassa del Famila di Salita Partanna (PA), viveva l’esperienza universitaria con l’intensità di un fratboy della GeorgiaTech. Dopo una settimana aveva fatto amicizia con tutti i dipendenti della mensa di De Lollis, la mattina offriva il caffè al portinaio della facoltà, era capitano della squadra di Calciotto Sapienza e admin di tre gruppi social del canale A-L (whatsapp, facebook e google group). L’unico mattone che mancava al suo monumento all’Accademia era il benché minimo interesse per l’informatica, materia che risultava accidentalmente essere l’oggetto di studio della nostra facoltà. Le lezioni le passava col portatile aperto a studiarsi le pagine facebook delle serate di facoltà, stimando grazie a suoi particolari algoritmi sociali quale fosse l’evento “co ppiù femminazze”. Per ogni corso di studio aveva un cugino o un compare di giù da sentire per raccogliere preziosa intel che poi condivideva urlando con gli astanti. A metà di una tranquillissima lezione di Algoritmi I lo vedevi che tirava su di botto la testa dal telefono e urlava “Compari me cuggino Tanuzzo mi disse che alla serata erasmus allu yello’ stasera fann u birrpong in bikini, situazzione di BABBIATA”. Manco a dirlo, nessuna di queste dritte si rivelava mai fondata. Al nostro arrivo, preso atto dell’assoluta piattezza della situazione, ci guardava allargando le braccia e dandoci un mezzo sguardo di rimprovero faceva “compari io ve lo dissi che prima dovevamo calare, mo le femminazze stanno tutte al caruuso stanno… -sguardo speranzoso- vogliamo annari a darci una taliata?”. Dopo un paio di queste trappole ci persi gradualmente i contatti, ma la sua uscita di scena fu spettacolare: venne fuori che aveva organizzato una lega di fantamorto a tema docenti della facoltà particolarmente remunerativa, che vedeva come principali scommettitori diversi membri dell’amministrazione e anche un paio di dottorandi. Lo scandalo scoppiò quando uno di questi inviò per errore alla mailing list del consiglio di facoltà il seguente messaggio:”stamattina il tutor l’ho visto malino, consumato dall’influenza. Dai che a sto giro vado in cassaa😋😋”. Dopo quello scandalo Rrrobbettoo lo rividi solo mesi e mesi dopo, una sera di fine ottobre mentre raggiungevo San Lorenzo. Aveva dei denti finti da vampiro, un mantello, la cipria e girava con gente mai vista, dai discorsi che facevano dedussi fossero una nuova infornata di matricole. Alla mia domanda su cosa stesse facendo mi rispose quasi senza fermarsi “comparuzzo è allouin, mi dissero che al randomm cc’è la festa sexy di economia, porto i compari qui a sucare qualche streghetta, veni a dare una taliata??” e senza neanche aspettare la mia risposta sparì nella notte. - relatable Roma memes fb
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64GB Lettore MP3 Con Bluetooth 5.2, Lettore Musicale Con Altoparlante HD Integr
★【64GB di grande capacità + qualità del suono HIFI lossless】Ogni lettore MP3 è dotato di una scheda TF di grande capacità da 64GB, che ti permette di scaricare migliaia della tua musica preferita. E con il potente chip di decodifica audio DSP, il suono più originale è presentato a voi. Si può garantire l'alta qualità del suono HIFI.
★【Aggiornare il Bluetooth 5.2 per supportare più formati】 L'ultima versione del Bluetooth 5.2 significa una maggiore velocità di trasmissione, distanze di connessione più lunghe e una maggiore capacità di anti-interferenza. Minor consumo di energia per risparmiare più energia. E supporta formati lossless come APE/FLAC/WMA/MP3/ACELP.
★【Altoparlante HD incorporato, facile da trasportare】 Il lettore MP3 con altoparlante HD incorporato può riprodurre musica senza cuffie, non più doloroso indossando le cuffie. Il lettore MP3 è lungo 3,6", largo 1,7" e spesso 0,35". Il corpo è fatto di una lega di zinco dura e leggera e pesa solo 70 grammi. Leggero e portatile.
★【Lettore MP3 multifunzionale per molte occasioni】Multifunzionale in uno, lettore musicale, radio FM (richiede il collegamento di cuffie cablate), registratore, e-book, sveglia. Pulsanti touch con retroilluminazione per risolvere il problema del rumore dei pulsanti. Perfetto per fare sport, dormire, leggere, studiare, riunioni, ecc.
★【Regalo perfetto e *Buon servizio】 Lettore MP3 con cuffie e scheda TF 64G e cavo dati di tipo C confezionato in una bella scatola. Lettore di musica per bambini. Il regalo ideale per voi, i vostri cari e la vostra famiglia per i compleanni, Natale e il giorno del ringraziamento. Offriamo 30 giorni di resi e scambi gratuiti e 1 anno di garanzia. Se avete delle domande, potete sempre contattarci. Risponderemo entro 24 ore.
Descrizione prodotto
----------FAQ----------
Q : Lettore MP3 non può essere collegato con l'auricolare/altoparlante Bluetooth.
1. Per prima cosa conferma se ci sono altri giocatori e cuffie/altoparlanti Bluetooth. (ad esempio il tuo telefono) È necessario cancellare questi dispositivi in Bluetooth e spegnere l'interruttore Bluetooth. Immettere la funzione Bluetooth del telefono, imposta tutti i dispositivi sotto "My Devices" per "dimenticare questo dispositivo". Quindi disattivare la funzione Bluetooth del telefono.
2. Ripristina l'auricolare/altoparlante Bluetooth, quindi mettilo accanto a MP3 per cercare e connetterlo.
Q : Lettore MP3 Bluetooth Ricerca il dispositivo, ma non può connettersi correttamente.
1. Attenere la funzione Bluetooth Selezionare il "dispositivo accoppiato" selezionare il dispositivo Bluetooth e premere il pulsante circolare al centro per selezionare "Scatto".
2. Sturbare il Bluetooth di MP3, attendere qualche secondo e poi riaccenderlo.
3.put il tuo auricolare/altoparlante Bluetooth accanto al lettore MP3 e cercare di nuovo MP3. Sono possibili ricerche multiple. (Nota: Se il problema non si risolve, possiamo eseguire un aggiornamento del firmware.).
Q : L'mp3 non si accende?
Assicurarsi che il dispositivo sia alimentato. È possibile caricare l'MP3 per mezz'ora, quindi tenere premuto il pulsante di accensione per 10 secondi.
Q : La prima volta che si imposta il dispositivo per selezionare un'altra lingua, è necessario passare all'italiano.
Selezionare la quinta icona nella schermata del menu principale - selezionare la prima opzione - selezionare "Italiano".
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5 accessori Anker indispensabili: potenza e design all’avanguardia - Recensione
Quante volte ci si preoccupa che i propri device siano carichi e che siano protetti in modo da durare a lungo? Praticamente sempre ed è per questo che, soprattutto quando si parla di pc o smartphone, siamo alla ricerca del meglio. Anker, leader nel settore degli accessori tecnologici, propone una serie di soluzioni innovative che si distinguono proprio per la loro estrema efficienza, per la praticità e per il design all'avanguardia comodo e moderno. I prodotti Anker, grazie alla loro capacità di ricarica ultra-rapida, possiedono una versatilità ed una sicurezza unica. Non si tratta di un solo prodotto, ma di diversi ed ognuno ha qualità specifiche. Vedremo il MagGo Wireless Charger (2-in-1, Dock Stand), il MagGo Wireless Charging Station (3-in-1, Foldable Pad), l’Easy Fit Screen Protector Kit, il caricatore USB C Anker Nano da 100W e il 523 Charger (Nano 3, 47W). Questi accessori sono ideali per chi cerca prestazioni elevate e comodità, per chi possiede dispositivi Apple e non solo, il tutto in soluzioni compatte e intelligenti. Design prodotti Anker Il design dei prodotti è una chiara dimostrazione dell'attenzione di Anker ai dettagli. Il caricatore wireless Anker MagGo (2-in-1) è disponibile in una forma elegante e compatta, perfetta per integrarsi in qualsiasi ambiente moderno. Il supporto dock permette di caricare sia l’iPhone che gli AirPods, e grazie al suo peso leggero e ai suoi materiali di qualità, riesce a bilanciare perfettamente eleganza e praticità. Il cavo USB-C lungo 1,5 m che lo accompagna garantisce la massima flessibilità. Il caricatore wireless Anker MagGo (3-in-1), invece, è leggermente più grande ma altrettanto compatto, grazie alla sua struttura pieghevole ed è costruito con materiali sostenibili. Il design versatile e ultra-portatile lo rende ideale per chi viaggia. È piuttosto piccolo, ma nasconde una potenza sorprendente. Si presenta con un aspetto pulito e moderno, arricchito da una superficie liscia e resistente con dettagli in silicone, che lo rendono facile da maneggiare e trasportare. Il caricabatterie USB-C Anker Nano da 100W è un capolavoro di miniaturizzazione. Nonostante le sue dimensioni compatte, pesa solo 120 grammi, ed è delle stesse dimensioni degli AirPods Pro. Disponibile in bianco lucido con dettagli metallici opachi, offre una sensazione di robustezza senza appesantire. Il caricabatterie Anker 523 (Nano 3, 47W), con il suo peso di soli 2,86 once, è ancora più compatto. Piccolo, ma potente, è perfetto per viaggi o utilizzi quotidiani. Il suo design essenziale lo rende facilmente trasportabile in tasca o in borsa, senza sacrificare la potenza di ricarica. Infine, il kit Anker Easy Fit Screen Protector si distingue per la sua facilità di utilizzo e per il packaging ben pensato. Il design del sistema di installazione è semplice, ma estremamente efficace. Basta posizionare il telefono all'interno del supporto, chiudere il coperchio e tirare una linguetta per applicare il proteggi-schermo in modo perfetto, senza bolle d'aria. Il vetro temperato, ultra-sottile, offre una protezione eccellente senza alterare l'esperienza visiva o la sensibilità al tocco del display. Funzioni device Anker Ogni prodotto Anker è pensato per migliorare la vita quotidiana. Il MagGo Wireless Charger (2-in-1, Dock Stand) offre la possibilità di ricaricare contemporaneamente iPhone e AirPods, semplificando notevolmente la gestione dei cavi e dello spazio sulla scrivania. Grazie alla tecnologia Qi2, offre una ricarica ultra-rapida da 15W, che consente di portare un iPhone 15 Pro dallo 0 al 30% in soli 24 minuti. La possibilità di regolare l'angolazione di visione in verticale e orizzontale permette di utilizzare il telefono anche durante la ricarica. Il MagGo Wireless Charging Station (3-in-1, Foldable Pad) aggiunge ulteriore comodità con la ricarica simultanea di iPhone, Apple Watch e AirPods, il tutto in un dispositivo portatile e ripiegabile. Con una potenza massima di 15W, offre una ricarica rapida ed efficiente, perfetta per chi è spesso fuori casa. Grazie poi alla funzione StandBy, permette di mantenere il telefono in modalità landscape. Si tratta di un’opzione perfetta per visualizzare notifiche o gestire chiamate senza interrompere la ricarica. L’Anker Nano da 100W è come se fosse una piccola centrale elettrica in formato tascabile. Ha una capacità di ricarica tale da riuscire a portare un MacBook Pro da 14’’ dallo 0 al 50% in appena 27 minuti. La sua tecnologia di sicurezza ActiveShield 2.0 inoltre monitora costantemente la temperatura. In tal modo protegge i dispositivi collegati da eventuali sovraccarichi o surriscaldamenti pericolosi. Il 523 Charger (Nano 3, 47W) è altrettanto potente. Dona a chi lo acquista la possibilità di caricare simultaneamente anche due dispositivi. Come? Grazie alle due porte USB-C. Tramite la potenza totale di 45W, può ricaricare velocemente addirittura un MacBook Air o altri device simili. È l’ideale per chi viaggia per lavoro e ha con sé sempre più di un dispositivo che utilizza costantemente. Anche in questo caso, ActiveShield 2.0 assicura la massima sicurezza e protezione durante l'uso come per gli altri prodotti Anker. L’Easy Fit Screen Protector Kit, invece, fornisce una protezione superiore allo schermo del proprio iPhone. Grazie alla tecnologia ShieldX garantisce una resistenza massima ad ogni tipo di urto. Il prodotto dona una protezione nettamente superiore a qualsiasi altro sistema simile esistente ora sul mercato. La pellicola poi è ultrasottile, cosa vantaggiosissima in quanto, non compromette la sensibilità del touch screen. Ogni tocco è percepito perfettamente anche con la protezione “installata”. Versatilità dispositivi La versatilità è di sicuro uno dei punti di forza di questi prodotti Anker. Il MagGo Wireless Charger (2-in-1, Dock Stand) non è solo un caricatore, ma anche un supporto regolabile per il telefono, permettendo di guardare video o effettuare videochiamate mentre il dispositivo si ricarica. Perfetto per essere posizionato su una scrivania o un comodino, si adatta a qualsiasi ambiente senza essere invasivo. Il MagGo Wireless Charging Station (3-in-1, Foldable Pad) è il device "dei sogni" per chi viaggia. Ripiegabile e compatto, può essere portato ovunque e utilizzato per ricaricare contemporaneamente tutti i dispositivi Apple, mantenendo al contempo lo spazio ben organizzato. L’Easy Fit Screen Protector Kit è pensato per chi cerca una protezione senza compromessi. La facilità di installazione e la resistenza offerta dalla tecnologia ShieldX ne fanno un accessorio indispensabile per chi desidera proteggere il proprio iPhone senza sacrificare la sensibilità del touch screen. L’Anker Nano da 100W e il 523 Charger (Nano 3, 47W) sono perfetti per chi ha esigenze di ricarica diverse ma non vuole portare con sé ingombranti alimentatori. Questi caricatori compatti possono essere utilizzati sia in casa che in viaggio, adattandosi perfettamente a dispositivi diversi, dal MacBook all'iPhone, garantendo prestazioni elevate ovunque ti trovi. Compatibilità caricabatterie Anker e pellicola La compatibilità è un altro aspetto cruciale di questi prodotti Anker. Il MagGo Wireless Charger (2-in-1, Dock Stand) è compatibile con gli iPhone della serie 12, 13, 14 e 15, oltre agli AirPods dotati di ricarica wireless. Grazie alla sua tecnologia Qi2, è anche compatibile con altri dispositivi che supportano la ricarica wireless. Il MagGo Wireless Charging Station (3-in-1, Foldable Pad) supporta una gamma ancora più ampia di dispositivi. Include infatti anche Apple Watch e AirPods, oltre agli iPhone compatibili con MagSafe. Questa versatilità lo rende un prodotto eccezionale per chi possiede più dispositivi Apple. L’Anker Nano da 100W è compatibile anch’esso con tanti device. Va dai MacBook Pro agli iPad, fino agli smartphone più recenti. Lo stesso vale per il 523 Charger (Nano 3, 47W), che può essere utilizzato per caricare simultaneamente un iPhone e un iPad oppure un MacBook Air e uno smartphone. L’Easy Fit Screen Protector Kit, come prevedibile, è progettato specificamente per gli iPhone. Proprio grazie a questa sua costruzione apposita, permette una perfetta aderenza e protezione per i modelli più recenti. Prezzi dei device Ogni prodotto Anker può essere acquistato separatamente, così da poter avere la massima scelta. I device sono presenti su Amazon ed hanno prezzi disparati, varianti in base al modello scelto. L'Anker 523 Charger ha il costo scontato (al momento) di soli 19,99€ sul sito ufficiale Amazon Italia. Il Caricatore USB C Anker Nano da 100W ha il prezzo di 45,99€, ma può essere applicato un coupon del 15%. L'Anker MagGo Wireless Charging Station 3-in-1 può essere acquistato a 99,99€. Anker MagGo Wireless Charger 2-in-1 ha un prezzo invece di 49,99€. Il kit protettivo Anker, con confezione da due pellicole, costa sempre su Amazon 29,99€. Ogni device è ordinabile anche sul sito ufficiale Anker a cui, oltre al costo del prodotto, va aggiunta la spedizione ed eventuale dogana. Pro e contro prodotti Anker Come accade sempre, ogni prodotto possiede dei punti positivi, di forza, e qualche piccolo aspetto negativo di cui tener conto. Il MagGo Wireless Charger (2-in-1, Dock Stand) brilla per la sua praticità e velocità di ricarica ed è un grande pro, tuttavia richiede un adattatore da 30W per migliori prestazioni. Il MagGo Wireless Charging Station (3-in-1, Foldable Pad) è estremamente portatile, ma non questo include un adattatore da 40W nella confezione, il che potrebbe essere un inconveniente per chi non lo ha. L’Easy Fit Screen Protector Kit è facile da installare e offre una protezione eccellente, ma potrebbe non essere compatibile con tutte le custodie più spesse. L’Anker Nano da 100W è potentissimo e compatto, ma il prezzo potrebbe risultare un po' elevato, tuttavia la spesa vale il prodotto. Il 523 Charger (Nano 3, 47W) infine regala a chi lo sceglie grande versatilità con le sue due porte USB-C però non include un cavo di ricarica nella confezione. Conclusione: affidarsi ad Anker è la giusta scelta Per i consumatori, l'acquisto di accessori tecnologici può essere un'impresa confusa. Con così tante opzioni disponibili, non è facile trovare prodotti che coniughino efficienza, affidabilità e design, e che possano integrarsi armoniosamente con le nostre abitudini quotidiane. Questi cinque prodotti Anker sono soluzioni eccellenti per chi cerca potenza e versatilità. Dalle stazioni di ricarica wireless MagGo, ai potenti caricabatterie Nano, fino al pratico kit di protezione per schermi, ogni accessorio migliorerà l’uso della propria tecnologia. Un altro aspetto da sottolineare è sicuramente la durabilità di tutti questi magnifici prodotti. L’investimento in uno o più dispositivi Anker è una scelta che si ripaga. I materiali sono di alta qualità e le tecnologie avanzate utilizzate nei loro caricabatterie, stazioni di ricarica e proteggi schermo permettono di non cambiarli in continuazione come può magari accadere con altri brand. Non solo si hanno device che durano a lungo ma l’impatto ambientale è anche minore. Che si stia quindi cercando una soluzione di ricarica il proprio iPhone, protezione per lo schermo o una stazione di ricarica multifunzione, Anker è sempre la risposta. Perché accontentarsi di meno, quando si può avere il meglio con Anker? Read the full article
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ho deciso di comprare una videocamera/fotocamera easy
Vantaggi:
posso ascoltare musica mentre filmo
la memoria del mio telefono se ne resta in pace
posso fare un upgrade dei miei video lunghi con microfono e tutto
Nella mia immaginazione posso fare più con calma siccome posso tenere i video nella fotocamera per più tempo rispetto al telefono.
C'è più ordine tra video verticali e orizzontali e mi viene più facile lavorarci
Posso giocherellare con la muffola del microfono :3
Posso sbizzarrirmi di più e amoreggiare con il mio nuovo oggetto
È più piccola di una reflex e versatile, maneggevole nei viaggi
Contro:
Devo spendere il mio denaro e non so se vale la pena
Non so se è davvero di buona qualità essendo abituata alle reflex, ma è sicuramente meglio del telefono
Mi serve un telefono nuovo e forse basta quello
Sto ancora desiderando il pc portatile e il mio nobile Ipad demolito, ma amo il mio computer
Sono tormentata dai desideri come in una crisi romantica di volontà e bisogni d'amore nei miei confronti.
🌸
p.s qualche settimana fa ero al negozio e stavo per andarmene a casa, però quella fotocamera mi chiamava ancora. Sono salita di nuovo e ho finalmente trovato un commesso disponibile, che sembrava l'elfo flynn. Mi ha raccontato pregi e difetti della fotocamera e gli ho detto che la volevo comprare. Mi ha detto che purtroppo quella in esposizione era l'ultima e che avrei dovuto comandarla.
L'ho preso come un messaggio che forse non era il momento giusto e che devo guadagnare di più 🤩✨🌸🙏
Più Denaro 💵 a me
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Nel precedente post avevo parlato di aver comprato le Internet Key Vodafone per sperimentare. Ecco la storia:
Mia nonna ha la FTTH a casa. Un pomeriggio, mentre dei tecnici stavano mettendo la fibra a quello del piano di sotto, rompono il cavo che arriva a casa di mia nonna.
Il giorno dopo vado da lei, chiamo l'assistenza da cellulare, risponde uno di quegli assistenti automatici, e apro la segnalazione con quello. Sono soddisfatto nel complesso, mi risparmio pure un po' d'ansia non dovendo parlare con una persona reale.
Fatto ciò, intanto che mandano qualcuno, gli metto un Huawei B315* per tirare avanti. Il B315 ha una porta RJ11, collegandoci un telefono fisso è possibile usarlo per effettuare/ricevere chiamate con la SIM inserita (ricordatevi di comunicare ai parenti di usare il numero della SIM per chiamare).
Dopo un paio di giorni viene il tecnico e ri-giunta il cavo. Riattacco i telefoni alla Station, tutto a posto.
Nel frattempo, per prevenire problemi del genere in futuro, compro qualche Vodafone Power Station per fare qualche esperimento con lo switch automatico su Internet Key in caso di connessione tramite fibra assente.
Innanzitutto vedo che è obbligatorio avere una SIM Vodafone per la connessione internet, ma per l'uso solo voce va bene anche una SIM di altro gestore.
Nonostante con linea fissa attiva le chiamate siano tramite VoIP, quando questa è giù le chiamate sono effettuate direttamente tramite SIM, quindi in uscita il ricevente vede il numero della SIM, mentre in entrata si deve chiamare al numero della SIM. Non ho idea del perché abbiano deciso di farle tramite SIM quando con connessione 4G attiva potrebbero comunque usare il VoIP.
In entrata ho visto che, anche quando la connessione in fibra è attiva, il telefono squilla e si può rispondere se arriva una chiamata sulla SIM.
Riguardo la gestione della chiavetta, ho notato che la Vodafone WiFi 6 Station spesso si impalla e scazza mentre la Vodafone Power Station WiFi 5 non dà problemi.
Tutto qui.
*avevo comprato il B315 poco dopo aver attivato la linea, in previsione di eventuali problemi (passo sempre molto tempo a pensare a cosa potrebbe andare storto e mi premunisco di conseguenza. La cosa che ritenevo più probabile potesse succedere era qualche problematica amministrativa. Trovarsi il cavo tranciato è improbabile). Un'altra ragione per cui avevo comprato il B315 è perché volevo provare cosa succedeva usandolo per connettersi via dial-up, ma non trovo più il vecchio portatile che ha il modem dial-up, quindi non ho più fatto la prova.
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Hábitos de estudio, motivación y estrés estudiantil en ambientes virtuales de aprendizaje.
Resumen de Hábitos de estudio, motivación y estrés estudiantil en ambientes virtuales de aprendizaje.
Idea global del artículo.
La pandemia de covid-19 tuvo un gran impacto en la educación, especialmente en la educación virtual, creando desafíos, como la gran brecha educativa a falta de las tecnologías necesarias para su buen desarrollo y la falta de hábito del estudio serio como se debe tomar la virtualidad para no tener carencia de aprendizaje. El aumento de los problemas emocionales como la ansiedad y el estrés ocasionado por el confinamiento a causa del covid-19 también tuvo repercusiones en los estudiantes haciendo que su desempeño no fuera el mejor. Se realizaron diversas investigaciones destacando las importancias de habilidades como la autogestión, la flexibilidad y el apoyo remoto del docente para tener un mejor rendimiento académico, resaltando la necesidad de buscar y desarrollar estrategias que ayuden con la problemática de la educación virtual y se lleve a cabo un aprendizaje práctico y saludable.
Preguntas.
¿Qué hábitos de estudios se mencionan como fundamentales para un buen desarrollo escolar?
Entre los hábitos mencionados se destaca el cummplir horarios, ya que la organizacion del tiempo en la educación virtual es fundamental al ayudar a no acumular trabajos, siguiendo con esa línea está el tener una metodología de estudio, esto será muy eficaz a la hora de hacer actividades al tener un método de estudio establecido. Tener un lugar cómodo y silencioso en el cual poder estudiar también hace parte de tener un buen hábito de estudio, nos ayuda a estar más concentrados y sin distracciones, al igual que la metodología de estudio, es importante utilizar técnicas de aprendizaje significativamente como el subrayado de un texto, cuadro sinóptico, comparativos o mapas conceptuales, y por último pero no menos importante, el tomar descansos durante las horas de estudios, es fundamental para nuestro cerebro el tomar descansos cada hora para que pueda concentrarse correctamente.
¿Cuáles son los desafíos que tiene la educación virtual?
la educación a distancia genera múltiples dificultades, tanto académicamente como emocionalmente, entre esas dificultades encontramos que muchos estudiantes les cuesta utilizar plataformas y applicaciones que emplean los profesores, de la mano de lo anterior podemos ver que durante la crisis sanitaria las desigualdades en acceso a la tecnología fueron más que evidentes, en este tiempo muchos dejaron de estudiar por no tener los recursos de conexión a internet, un portatil o telefono. La transición tan repentina de presencial a virtual ocasionó gran desequilibrio tanto en los estudiantes como en los profesores al no estar capacitados para hacer un cambio tan drástico, este cambio también ocasionó diversos cambios en la salud emocional de las personas, al estar confinados y con cargas laborales y/o estudiantiles empezaron a padecer de estrés, ansiedad y otras complicaciones emocionales.
Idea principal.
Como idea principal del texto tenemos la importancia de habilidades como la flexibilidad, el autoaprendizaje, los análisis críticos, el trabajo colaborativo y la ética profesional en el contexto educativo. La pandemia llevó a una crisis en la educación a nivel mundial forjando una transición abrupta de la educación presencial a la virtual, generando dificultades en la adaptación tecnológica y emocional en los estudiantes.
Idea secundaria.
Como idea secundaria del texto tenemos el impacto de la pandemia covid-19 en la educación, esta crisis sanitaria cerró muchas instituciones generando dificultades en el acceso a la educación a causa de los recursos para poder obtener las tecnología. La pandemia creó un gran desafío en la educación virtual, no solo para los estudiantes si no que también con los docentes que se les dificulta la metodología virtual para realizar y dictar sus clases. Los hábitos de estudio cambiaron en el momento que llegó la pandemia, cambios a tener un aprendizaje autónomo que también se vio reflejado en el rendimiento académico de los estudiantes. Esto llevó a que la situación emocional de los estudiantes se afectará llegando a altos niveles de ansiedad y dificultades emocionales, se buscaron herramientas y estrategias para mejorar su rendimiento en la educación virtual, comenzando a influenciar mucho la forma y dinámicas que los docentes empezaron a implementar para la motivación de los estudiantes, con esto el apoyo emocional y académico fue mejorando.
Ideas más importantes.
Impacto de la pandemia en la educación virtual: el covid-19 obligó a pasar de una educación presencial a la virtual, lo que generó un gran desafío para toda la sociedad, estudiantes, docentes y padres de familia, que en conjunto tuvieron que adaptarse a las TIC, los estudiantes se fueron adaptando a los recursos tecnológicos pero esto generó un aumento de estrés mental, afectado el bienestar emocional.
Importancia de los hábitos de estudio: son herramientas fundamentales para tener un buen desempeño en la educación, más del 80.7% de los estudiantes coinciden en que los hábitos de estudios son fundamentales, pero solo el 65.9% utiliza técnicas efectivas.
Técnicas de estudios: se realizan para facilitar el aprendizaje, están son diversas, entre ellas tenemos los mapas mentales, esquemas y fichas bibliográficas, estas técnicas son el 22.9% las utilizan con frecuencia.
Rol del estudiante virtual: tiene como características fundamentales la autogestión, autodisciplina y ética profesional, son esenciales para el aprendizaje virtual, apoyándose en la capacidad de realizar preguntas y tomar nota.
Dificultades en la educación virtual: se dificulta el manejo de las plataformas de aprendizaje, esto afecta el rendimiento y es necesario que los estudiantes tengan los recursos necesarios para un buen desempeño.
Influencias de los profesores: la forma en que se transmiten los conocimientos influye en la motivación de los estudiantes, el 73.8% considera que la metodología como se imparten las clases impacta su motivación escolar.
Estrategias para el aprendizaje: se desarrollan para mejorar la formación y el bienestar emocional de los estudiantes, la planificación de tiempo y la creación de un ambiente de estudio adecuado son cruciales para el éxito académico
El tema abordado es el impacto que tuvo la pandemia en la educación, centrándose en lo duro y desafiante que fue para los estudiantes enfrentar la educación virtual, destacando las habilidades que les tocó desarrollar para mejorar los hábitos de aprendizaje autónomos a los que se iban a enfrentar, cabe mencionar que muchos estudiantes reconocen la importancia de tener técnicas de estudio para tener un mejor rendimiento académico, además se identificaron problemas emocionales en la población estudiantil que se desarrollaron y aumentaron debido al confinamiento. Nuevas plataformas de educación, no contaban con recursos para adquirir los equipos necesarios para tener un mejor aprendizaje y desigualdades socioeconómicas.
En conclusión lo que Podemos ver es la complejidad de la educación virtual que se llevó durante la pandemia, resaltando la importancia de tener hábitos de estudio con una educación que es autónoma y la cual se debe desarrollar con el interés propio de la persona más que por lo que imparte un docente en un aula virtual, teniendo en cuenta que solo una parte de los alumnos tienen técnicas apropiadas para tener un mejor desempeño académico. Durante este proceso también pudimos ver cómo afectó emocionalmente a los alumnos por diversas razones, por este contexto es que se debe mejorar el acompañamiento en los entornos virtuales, fomentando motivación y bienestar emocional. Finalmente, se enfatiza la necesidad de desarrollar estrategias que aborden las desigualdades educativas y apoyen a los estudiantes en su proceso de aprendizaje autónomo.
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Internet ovunque tu sia: guida completa per usare il cellulare come modem
Nell’era digitale, l’accesso a Internet è diventato una necessità impellente, tanto che spesso ci troviamo a cercare soluzioni per rimanere connessi anche quando siamo lontani da una connessione Wi-Fi stabile. Fortunatamente, la tecnologia moderna ci offre una soluzione pratica e accessibile: usare cellulare come modem. Questa guida esplorerà come trasformare il tuo smartphone in un hotspot personale, garantendoti Internet ovunque tu sia.
Scopri come usare cellulare come modem per avere accesso a Internet ovunque tu sia. Segui la nostra guida semplice per connetterti in sicurezza e sfruttare al meglio la tua connessione mobile
La maggior parte degli smartphone dispone di una funzione chiamata "Tethering" o "Condivisione internet" che permette di trasformare il dispositivo in un vero e proprio modem portatile. In questo modo, è possibile connettere computer, tablet o altri dispositivi al cellulare e navigare in internet, inviare e ricevere email, scaricare file e usufruire di tutti i servizi online.
La convenienza di una connessione mobile
Immagina di poter lavorare dal tuo laptop in un parco, inviare e-mail importanti durante un viaggio in treno o navigare sul web mentre sei in attesa all’aeroporto. Tutto questo è possibile grazie alla possibilità di usare cellulare come modem, una funzionalità che molti ignorano ma che può fare la differenza nella vita quotidiana di chiunque abbia la necessità di rimanere sempre online.
Come utilizzare il cellulare come modem: guida passo passo
La procedura per utilizzare il cellulare come modem varia leggermente a seconda del modello di smartphone e del sistema operativo in uso. Tuttavia, i passaggi generali sono i seguenti: Come attivare il Tethering su Android
Attivare il Tethering su un dispositivo Android è un processo semplice e veloce che ti permette di trasformare il tuo smartphone in un modem portatile. In questo modo, potrai connettere altri dispositivi, come computer portatili, tablet o fotocamere, alla rete internet del tuo cellulare. Ecco i passaggi da seguire: Apri le Impostazioni del tuo telefono. Tocca la voce "Rete e internet". Seleziona "Condivisione internet" o "Tethering". Attiva l'opzione "Wi-Fi hotspot" o "Tethering USB". Se scegli il Wi-Fi hotspot: Tocca il nome della rete Wi-Fi per impostare la password e il nome della rete. Connetti il tuo dispositivo al Wi-Fi del tuo telefono usando la password impostata. Se scegli il Tethering USB: Collega il tuo computer al telefono tramite un cavo USB. Potrebbe essere necessario installare driver aggiuntivi sul tuo computer. Una volta connesso, potrai navigare in internet, inviare e ricevere email, scaricare file e usufruire di tutti i servizi online proprio come se fossi collegato a una normale rete Wi-Fi. Consigli: Verifica il tuo piano tariffario mobile: Assicurati di avere un piano tariffario con un quantitativo di dati sufficiente per l'utilizzo del cellulare come modem. Un consumo eccessivo di dati potrebbe comportare costi aggiuntivi. Utilizza una rete Wi-Fi quando possibile: Se disponibile, è sempre consigliabile utilizzare una rete Wi-Fi per risparmiare i dati mobili e avere una connessione più veloce e stabile. Disattiva la funzione Tethering quando non in uso: Per evitare un consumo inutile di batteria e dati, disattiva la funzione Tethering quando non la stai utilizzando. Aggiorna il software del tuo cellulare: Assicurati di avere sempre installata l'ultima versione del software del tuo cellulare per beneficiare delle migliori prestazioni e della massima sicurezza. Con un po' di attenzione e seguendo questi semplici passaggi, potrai trasformare il tuo smartphone in un prezioso alleato per rimanere sempre connesso, ovunque tu sia. Come attivare il Tethering su iPhone
Trasformare il tuo iPhone in un modem portatile è un'operazione semplice e veloce che ti permette di condividere la tua connessione internet con altri dispositivi. In questo modo, potrai connettere computer portatili, tablet, fotocamere e altri device alla rete mobile del tuo iPhone. Ecco i passaggi da seguire: Apri le Impostazioni del tuo iPhone. Tocca la voce "Cellulare". Seleziona "Punto d'accesso personale". Attiva l'opzione "Punto d'accesso personale". Imposta la password e il nome della rete Wi-Fi (facoltativo). Per connettere un altro dispositivo al tuo iPhone: Attiva il Wi-Fi sul tuo dispositivo e seleziona la rete Wi-Fi del tuo iPhone. Inserisci la password impostata nel passaggio 4 (se presente). Una volta connesso, potrai navigare in internet, inviare e ricevere email, scaricare file e usufruire di tutti i servizi online proprio come se fossi collegato a una normale rete Wi-Fi. Consigli: Verifica il tuo piano tariffario mobile: Assicurati di avere un piano tariffario con un quantitativo di dati sufficiente per l'utilizzo dell'iPhone come modem. Un consumo eccessivo di dati potrebbe comportare costi aggiuntivi. Utilizza una rete Wi-Fi quando possibile: Se disponibile, è sempre consigliabile utilizzare una rete Wi-Fi per risparmiare i dati mobili e avere una connessione più veloce e stabile. Disattiva il Punto d'accesso personale quando non in uso: Per evitare un consumo inutile di batteria e dati, disattiva il Punto d'accesso personale quando non lo stai utilizzando. Aggiorna il software del tuo iPhone: Assicurati di avere sempre installata l'ultima versione del software del tuo iPhone per beneficiare delle migliori prestazioni e della massima sicurezza. Con pochi semplici passaggi, potrai sfruttare al meglio il tuo iPhone come modem portatile e rimanere sempre connesso, ovunque tu sia.
Conclusione
Con questa guida, speriamo di aver chiarito tutti i dubbi su come usare cellulare come modem e di aver fornito le informazioni necessarie per approfittare al massimo di questa funzionalità. Internet non è mai stato così accessibile, indipendentemente da dove ti trovi.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Internet ovunque tu sia: guida completa per usare il cellulare come modem. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr e Instagram per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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Recensione Monitor Portatile RRVIDEOS 18.5 Pollici: Dettagli Nitidi e Frequenza di Aggiornamento di 120Hz
Esplorazione del Monitor Portatile RRVIDEOS 18.5 Pollici: Un'Esperienza Visiva Senza Confini
Il monitor portatile RRVIDEOS offre un'esperienza visiva straordinaria in un formato compatto e conveniente.
Con una risoluzione nitida da 1920x1080 FHD IPS e una frequenza di aggiornamento di 120Hz, questo schermo porta la qualità dell'immagine a un livello superiore, sia che tu stia lavorando, giocando o guardando film.
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La frequenza di aggiornamento di 120Hz e l'assenza di sfarfallio assicurano un'esperienza di gioco fluida e reattiva. Con una risposta rapida, questo monitor ti dà un vantaggio competitivo nei giochi, permettendoti di reagire istantaneamente alle azioni dei tuoi avversari.
Facile da Collegare, Portabilità Senza Confini:
Grazie alla connettività plug-and-play, puoi collegare facilmente il monitor al tuo laptop, PC, telefono o console di gioco. Con due porte Type-C e una porta Mini HDMI, eviti complicati setup e inizi a godere di un display aggiuntivo in pochi istanti.
Inoltre, con il suo design sottile e leggero, questo monitor è perfetto per chi è sempre in movimento, offrendoti la libertà di un display di alta qualità ovunque tu vada.
In conclusione, il monitor portatile RRVIDEOS da 18.5 pollici offre una combinazione imbattibile di prestazioni, portabilità e convenienza.
Con una qualità dell'immagine straordinaria e una frequenza di aggiornamento elevata, questo schermo è perfetto per i professionisti in viaggio e gli appassionati di gaming che desiderano un'esperienza visiva senza compromessi.
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verbs + adjective + nouns
verb
wake up - despertar - おきる
sleep - dormir ねる
eat - comer たべる
take a bath - tomar (take) おふるにはいる
study - estudiar べんきょうする
write - escribir かく
speak - hablar はなす
practice - practicar れんしゅうする
attend - asistir さんかする
review - revisar みなおす
to rain - llover あめがふる
to give - dar あげる
to need - necesitar ひtすよう
adjective
cold water - agua fria さむいみず
programming - programación
sad - triste かなしい
hurts - duele いたい
delicious - delicioso おいしい
time
yesterday - ayer きのう
last night - anoche こにゃ
early - temprano はやい
everyday - todos los días まいにち
tomorrow - mañana あした
tomorrow morning あしたのあさ
noun
breakfast - desayuno あさぎはん
lunch - almuerzo ひるごはん
rice - el arroz ごはん
phone - el telefono でんわ
alarm - la alarma あらめ
laptop - el portatil
notebook - el cuaderno
class - la clase
elbow - el codo
door - la puerta
place
mall - centro comercial
bedroom - cuatro しんしつ
cr - baño
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Supporto portatile per telefono cellulare Selfie con luce Telecomando Bluetooth pieghevole
Panoramica: 1. Design pieghevole e portatile, comodo da usare e trasportare quando si viaggia o si lavora all’aperto. 2. 8 livelli di altezza a scomparsa, fino a 77 cm. 3. Può essere caricato con una batteria integrata ad alta capacità da 1000mah. 4. Rotazione a 360 gradi su due assi. 5. Telecomando Bluetooth, selfie con un solo tasto. Caratteristiche: 1. Supporto per smartphone da tavolo per…
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