#stefano eranio

[nhupdates]

acmilan: @niallhoran it was a pleasure to take your football idol and former #ACMilan player Stefano Eranio to your concert tonight in Milan and now we wait for you at San Siro soon! #weareacmilan❤️⚫️

[anguloinverso]

Collezione estate/autunno 1995.

[scala26]

Eranio and Donadoni in the stands tonight <333

[dailyniall]

acmilan: @niallhoran it was a pleasure to take your football idol and former #ACMilan player Stefano Eranio to your concert tonight in Milan and now we wait for you at San Siro soon! #weareacmilan

[enzovit]

Stefano Eranio, ex centrocampista di Milan e Genoa, ha parlato a Radio Sportiva per parlare del club rossonero, di Messi e di Tonali

[sportsleague365]

Although English football began back in 1888, 107 years had passed before the first Italian footballer arrived to ply their trade in the English top flight and had been known as the Premier League for just three seasons. Few on British shores knew striker Andrea Silenzi when Torino sold him to Nottingham Forest in 1995 for €1.2 million and even fewer will remember him, failing to score in 12 league appearances, but that failed to deter others from returning to Serie A. In particular Middlesbrough signed Fabrizio Ravanelli and Gianluca Festa, Benito Carbone would start a six-year spell across five clubs at Sheffield Wednesday. However, whereas that trio would have a marginally greater impact on English football than Silenzi, it was a triple Serie A swoop by Chelsea that had a lasting effect. The arrival of Gianluca Vialli from Juventus, Lazio’s Roberto Di Matteo and Gianfranco Zola of Parma to Stamford Bridge brought immediate success – five major honours in three seasons – and the diminutive playmaker one of the greatest players to grace English football. Despite moving to the capital in his thirties, Zola’s technical ability and stunning goals had opposition supporters eating out of his hands and made Chelsea the neutrals favourite, before Roman Abramovich’s billions made it difficult to admire their on the pitch achievements. For a brief moment it appeared an influx of skilful Italians would descend upon the Premier League, however, in reality, the next few years delivered a number of players that failed to have anywhere near the impact of Zola and co.. Crystal Palace went one better and signed quartet Ivano Bonetti, Attilio Lombardo, Patrizio Billio (me neither!) and Michele Padovano the following season and were relegated. Striker Marco Branca was gone before he could be remembered, despite 9 goals in 12 league games, and Marco Materazzi struggled with Everton. There were successes though, Stefano Eranio and Francesco Baiano excelled in four years spent with Derby County and were both named amongst the club’s greatest ever players, while 1997 also saw a player arrive with technical gifts like Zola, but more fiery in nature – enter a certain Paolo Di Canio. The Roman joined Sheffield Wednesday via Celtic, but after 14 goals in his debut season, he was banned for 11 matches for pushing referee Paul Alcock while outraged after being sent-off. Within six months Di Canio was shipped off to West Ham United, where he continued to wow supporters and became one of their greatest players of the modern era. As the world welcomed a new millennium, English clubs appeared to take fewer risks on Italian imports, however, Chelsea continued to navigate the market better than most with Sam Dalla Bona, Christian Panucci and Carlo Cudicini joining. Had it not been for a career ending cruciate ligament injury, striker Pierluigi Casiraghi would surely have impressed in London. The next decade was littered with high-profile failures up and down the Premier League. Tasked with replacing Manchester United goalkeeping legend Peter Schmeichel, Massimo Taibi lasted just four games and €13 million striking sensation Massimo Maccarone managed 18 goals in five years at Middlesbrough. The less said about the €20 million signing of Alberto Aquilani by Liverpool the better. A number of ageing Serie A stars also flocked north during the 2000s and had less of an impact on the pitch than clubs wage bills, Roberto Mancini joined Leicester City, Blackburn Rovers signed Dino Baggio, Nicola Berti at Tottenham Hotspur, whereas Vincenzo Montella and Nicola Ventola struggled at Fulham and Crystal Palace respectively. While Alessandro Diamanti became a crowd favourite at West Ham United, it is notable that problem child Mario Balotelli is arguably the most successful import of the last decade. Although more for his contribution to Manchester City than with Liverpool, where he was arguably not wanted in the first place by coach Brendan Rodgers. The Italian striker played the crucial assist that brought the Citizens their first Premier League title in 2010/12, was Man of the Match as they won the FA Cup the year before and became a cult hero with his “Why always me?” post-goal celebratory t-shirt as City thumped Manchester United at Old Trafford in one of their most memorable afternoons. Brazilian-born Italy international midfielder Jorginho could yet be pivotal to more Chelsea success, but for every Graziano Pelle, there has been a Dani Osvaldo at Southampton or bulk failures of Marco Borriello, Antonio Nocerino, Simone Zaza and Angelo Ogbonna at West Ham United. Signed for some €27.5 million by Everton, striker Moise Kean should be most likely to become the success others have not in England, but one goal in 22 appearances indicate he is likely to be less Zola and more Bernardo Corradi. #PremierLeague #ManchesterCity #AttilioLombardo

[radiobianconera]

"Cose di calcio" con Antonio Paolino e Chiara Papanicolaou. Ospite in studio: Luciano Moggi (direttore sportivo), Stefano Eranio (ex calciat

[soccertipsblog]

AC Milan hero Eranio: Machine Bakayoko so much better than I thought

AC Milan hero Eranio: Machine Bakayoko so much better than I thought

Former Italy midfielder Stefano Eranio has been won over by AC Milan midfielder Tiemoue Bakayoko.

The France international is on-loan at Milan from Chelsea and is now producing some of the best form of his career.

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[paoloxl]

La brutale insensatezza del messaggio che alcuni commentatori del servizio pubblico diffondono Il 13 dicembre scorso la Rai trasmetteva in diretta la partita di Coppa Italia di calcio Fiorentina-Sampdoria. Accanto al telecronista sedeva l’ex calciatore Eraldo Pecci, in qualità di commentatore. Sul risultato di 2-1 per la squadra ospitante, Pecci si è avventurato in una riflessione che di tecnico aveva poco, ma che rifletteva la sua visione del mondo e di come le persone ci vivono. Partendo da un errore di gioco commesso da un giocatore di origine africana, Pecci ha esposto un pensiero scioccamente razzista. Il cronista accanto a lui ha fatto finta di nulla, forse condividendolo. Le parole di Pecci meritano di essere riportate per intero, per comprenderne il significato e le implicazioni che hanno per il discorso pubblico attorno ai temi del multiculturalismo e più in generale sulla società in cui viviamo. Pecci ha detto: «Ci sono questi giocatori africani che hanno un sacco di possibilità, di caratteristiche positive, però spesso perdono le partite o non le vincono per distrazione, sbagliano sempre. Evidentemente è nel DNA la poca concentrazione». Prima di chiedersi come è possibile che nel 2017, non nel 1937, il servizio pubblico veicoli tali pericolose idiozie è opportuno rammentare che appena due anni fa l’ex calciatore Stefano Eranio venne licenziato dalla Televisione della Svizzera Italiana dopo un commento speculare: «I giocatori di colore spesso fanno certi errori e li fanno perché non sono concentrati. Sono potenti fisicamente, però quando c’è da pensare spesso e volentieri fanno di questi errori». Nel comunicato diffuso il giorno successivo alla partita, i dirigenti dell’emittente svizzera definirono il commento di Eranio «del tutto incompatibile con le regole e la deontologia del Servizio pubblico» e interruppero la collaborazione. «Cosa capiscono di cricket quelli che capiscono solo di cricket?» C.L.R. James Quello del commentatore è un mestiere apparentemente semplice: uno è chiamato a condividere il suo bagaglio di esperienze e conoscenza maturato sul campo con un pubblico di appassionati. In realtà, nel corso degli anni molti calciatori dal passato illustre si sono impegnati in questo ruolo con alterne fortune e non pochi imbarazzi. Parlare alla Tv per novanta minuti richiede una certa dialettica, che non tutti possiedono. Ma anche chi riesce a parlare scioltamente, rischia di fare delle brutte figure se i suoi strumenti culturali sono limitati e se il suo orizzonte di interessi non va oltre il gioco del calcio. L’intellettuale caraibico C.L.R. James, una delle figure più influenti nel dibattito post-colonialista del secondo dopoguerra, grande appassionato di cricket, ebbe a scrivere: «Cosa capiscono di cricket quelli che capiscono solo di cricket?». Il problema di Pecci, Eranio, e soprattutto della Rai, a questo punto, è che probabilmente non riescono a cogliere la brutale insensatezza del messaggio che diffondono. Visto che solo di calcio forse capiscono gli si potrebbe obiettare che la storia dello sport moderno, calcio incluso, è stata scritta anche da numerosi atleti neri e africani. Molti hanno giocato in difesa, come Thuram, capitano della Francia e campione del mondo. Alcuni tra i calciatori più pagati al giorno d’oggi sono neri e giocano in posizioni di regia, come Pogba e Yaya Tourè. A chi non si interessa di calcio queste possono apparire disquisizioni superflue. Purtroppo, la storia dello sport di squadra ha offerto molti esempi di quello che la sociologia britannica e statunitense definiscono come stacking. È l’utilizzo di giocatori neri in posizioni dove non è essenziale la capacità di decisione e di regia. Per lungo tempo, dagli anni cinquanta e fino agli anni novanta, i giocatori neri, africani e non, venivano impiegati principalmente in difesa, in posizioni laterali, o in attacco. Come Pecci ed Eranio (e la Rai) molti allenatori ritenevano che i neri fossero potenti fisicamente, ma non intellettualmente all’altezza per ruoli di leadership. Questo non deve sorprendere, il discorso razzista dominava e per certi versi domina ancora le relazioni sociali, la cultura, l’istruzione, il mondo del lavoro in molti paesi. Lo sport non poteva esserne escluso. Allo stesso tempo, tuttavia, proprio lo sport ha offerto delle opportunità alle minoranze etniche dei paesi occidentali di smontare queste ideologie o almeno di esporne l’insensatezza. L’idea che i neri difettino di intelletto è un pregiudizio, ma diversamente da altri, è un pregiudizio che ha condizionato la storia di milioni di persone, condannate ad un ruolo subalterno in base a semplici caratteristiche somatiche e alla loro origine etnica. Sarebbe importante che la Rai riflettesse su questo. Ai dirigenti dell’emittente pubblica e allo stesso Pecci si può consigliare la lettura del libro scritto da Lilian Thuram, Le mie stelle nere (ADD Edizioni, 2013). È scritto da un ex calciatore ma non tratta di calcio. In maniera divulgativa, aiuta a far capire che i pregiudizi razziali non hanno alcuna base logica o scientifica, e non possono aver posto nella società odierna. Il colonialismo e l’imperialismo, compresi quelli italiani, hanno sviluppato e alimentato il discorso razzista. Forse la Rai dovrebbe fare uno sforzo per spiegarlo al pubblico, e ai suoi collaboratori. Max Mauro da il manifesto

[spursnews24-blog]

Top 25: clubs ranked by their best ever Premier League team

Top 25: clubs ranked by their best ever Premier League team

The Rams’ best Premier League side finished eighth, under the management of Jim Smith, with Steve McClaren as his assistant before leaving to help Man United clinch the treble. A Derby side featuring the talents of Paulo Wanchope, Stefano Eranio and Dean Sturridge beat Liverpool home and away in 1998-99, and defeated arch rivals Nottingham Forest in their first ever meeting at Pride Park.…

[anguloinverso]

C’era una volta Italia-Olanda.

[seaprwire]

Eks Milan ini Sayangkan Kepergian Boban dari San Siro

Eks gelandang AC Milan Stefano Eranio menyebut Zvonimir Boban hengkang dari San Siro saat Rossoneri sebenarnya mulai menunjukkan secercah cahaya. source https://www.bola.net/italia/eks-milan-ini-sayangkan-kepergian-boban-dari-san-siro-4d8dbd.html

[dispensablesoccer]

New Post has been published on Dispensable Soccer

Former Derby players Stefano Eranio sacked from tv company for racist remarks made live on air - http://dispensablesoccer.com/2015/10/former-derby-players-stefano-eranio-sacked-from-tv-company-for-racist-remarks-made-live-on-air/

[effemerideitalia]

Razzismo in diretta, la Tv Svizzera licenzia l'opinionista Eranio, ex calciatore italiano

Razzismo in diretta, la Tv Svizzera licenzia l’opinionista Eranio, ex calciatore italiano

E’ stato licenziato dalla Rsi per frasi ritenute razziste. Con un comunicato stampa diffuso quest’oggi, la RSI ha comunicato di aver deciso di interrompere, con effetto immediato, la collaborazione con Stefano Eranio.

Il “fattaccio” è avvenuto ieri sera. L’ex centrocampista del Milan è stato più volte ospite in studio durante le dirette televisive delle partite di Champions League. Ieri sera,…

[soccertipsblog]

AC Milan hero Eranio: Machine Bakayoko so much better than I thought

AC Milan hero Eranio: Machine Bakayoko so much better than I thought

Former Italy midfielder Stefano Eranio has been won over by AC Milan midfielder Tiemoue Bakayoko.

The France international is on-loan at Milan from Chelsea and is now producing some of the best form of his career.

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[vivafernandotorres]

Torres is a very humble player, he has great technical and human qualities." “In recent years he has not been in contention much and has spent a long time on the Chelsea bench. “But he is like a car, he needs to play to find his form. He needs the confidence of the coach and to make the most of his surroundings." “As a coach, I say that I would always want someone like Torres in the team. He arrives in Italy with great enthusiasm, and has specific characteristics that would suit Milan perfectly.

AC Milan, Youth Coach, Stefano Eranio, on Fernando Torres