#sposiamoci
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#giardinodelmago#matrimonio#sposi#mariage#wedding#nozze#брак#العروس#sposiamoci#bride#giuseppe scaringella
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2️⃣0️⃣2️⃣9️⃣✍️⚪⚫
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giá che siamo in argomento
#vorrei ricordare che lorenzo viaggia sempre con la maglia di pellegrini autografata nella borsa#praticamente come me SPOSIAMOCI
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Bello tutto, adesso sposiamoci amore
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all'improvviso
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Aveva una bellissima voce. E un bellissimo sorriso. I ricordi sono sempre più frammentati, ma quelli che rimangono sono vividi e uccidono. Ricordo il nostro primo sguardo mentre si allontanava sul bus, ricordo quanto mi aveva fatto stare bene. Quel giorno iniziai a vedere il mondo con colori diversi e non riuscivo a smettere di sorridere. Ricordo che lo cercavo spesso a lezione e sentivo le farfalle nello stomaco quando lo vedevo arrivare. Ricordo i suoi occhi buoni, sono quelli che mi hanno fregata. È una delle prime cose che gli dissi, “hai gli occhi buoni” e lui mi disse che avevo visto male. Forse avrei dovuto ascoltarlo. Quando scoprii che era appassionato di cinema il mio cuore ha avuto un sussulto e ho pensato “ecco, è lui. È quello giusto”. E Dio se era quello giusto. Aveva così tanto bisogno di amore che penso avrebbe fatto di tutto per farmi innamorare di lui, perfino dirmi “ti amo” dopo una settimana e chiedermi di sposarlo dopo 10 giorni. “andiamo a Las Vegas e sposiamoci”, fu il capodanno più bello che avessi avuto fino a quel momento.
E non riesco a non darmi la colpa per non aver capito niente, non riesco a non sentirmi una stupida a scrivere tutto questo. Il ricordo di lui, di lui all’inizio, di un lui che non so se esiste davvero, mi fa sentire in un modo strano. Fisicamente sento una forte stretta al petto e non riesco a smettere di piangere ed emotivamente sento che mi manca tanto e vorrei che non fosse cambiato niente tra noi. Vorrei che il conoscermi meglio non lo avesse allontanato, vorrei che non mi avesse mai tradita nemmeno col pensiero, vorrei che quei “ti amo” che mi diceva sempre fossero stati veri. Avrei voluto che mi dicesse “ti amo” guardandomi negli occhi. Vorrei non aver dovuto chiedere di dirmi “ti amo” guardandomi negli occhi e vorrei non aver dovuto vedere quello sguardo scocciato sul suo viso quando gli chiedevo di farlo. Vorrei che fosse andato più nel profondo, che se qualcuno gli avesse chiesto cosa preferisco al mondo non avrebbe risposto banalmente “il sushi”. Vorrei cancellare ogni notte in cui sono andata a dormire piangendo, mentre ero sdraiata accanto a lui girato di spalle. Ho cominciato a capire che forse non era la persona per me, o non era più la persona per me, quando mi sono identificata nella frase di un libro che diceva “ho scoperto che il luogo più solitario del mondo è quando sei a letto, accanto a una persona che ti fa sentire piccola, schiena contro schiena, mentre speri che l’altro si giri e ti stringa tra le braccia” ed è nato in me il pensiero che forse l’amore non doveva essere così, che l’amore non deve farti sentire piccola. L’ho capito negli occhi delle mie amiche, nelle loro parole, nel fatto che ci fossero sempre per me e non dovevo chiederlo. Avevano sempre una parola dolce per me e non dovevo chiederla. Mi volevano bene per ciò che sono e non per ciò che potevo dare loro, non mi volevo bene perché sono bella o per ciò che so fare a letto.
Ho in mente tante cose che non ho il coraggio di dire a nessuno, tante impressioni e sensazioni che mi mettono a disagio. Mi metteva a disagio la sua ossessione per il sesso, per l’avermi sempre nuda anche se non mi piaceva starci. “Vuole aiutarmi, vuole farmi stare bene col mio corpo”, ho romanticizzato perfino questo, perfino la perversione di un bambino che continua a considerare la donna come un oggetto. Mi è rimasto impresso il fatto che all’inizio non gli piacevo fisicamente, non avevo il seno abbastanza grande, ma per fortuna lui aveva visto che “avevo del potenziale”. Ho iniziato a mangiare e mangiare, come mangiava lui, perché avevo paura di dimagrire. Avevo paura che se fossi dimagrita avrei perso chili di seno e non di pancia o di cosce. Lo vedevo talmente ossessionato da queste cose che avevo paura di qualsiasi ragazza con una quarta di seno, pensavo bastasse questo per vederlo andare via. Ho iniziato a dubitare di ——, ne ho parlato anche con lei. Mi sentivo inferiore. Mi sentivo stupida in confronto a lui. Lui che si ricordava tutto ed era bravo in tutto ciò che faceva mentre io non ero in grado neanche di decidere cosa fare della mia vita.
E c’ero sempre per lui, a ogni partita, a ogni uscita con i suoi amici, ogni volta che finiva di lavorare alle 5 di mattina io c’ero. C’ero in chiamata o al suo fianco. C’ero in ogni momento, perfino a ogni volta che andava in bagno. Lui mi voleva con sé, me lo diceva. Mi ricordo che mi piaceva tantissimo lavarci i denti insieme, lo guardavo nello specchio e pensavo a quanto fosse bello e a quanto fossi fortunata ad averlo, pensavo a quanto sarebbe stato bello lavarsi i denti nella nostra casa. Già, la nostra casa. Era un po’ che non ci pensavo. Non ricordo chi dei due l’aveva proposto, ma probabilmente io. La casa che mi ero impegnata a cercare, la casa a cui pensavo sempre. La casa di cui lui non voleva parlare perché “ne abbiamo già parlato una volta, quante volte ne dobbiamo parlare?”. Così come la famosa proposta di matrimonio. Forse ci ho creduto troppo, ma come puoi dire con leggerezza una cosa del genere e aspettarti che l’altro semplicemente se ne dimentichi? “Non sono più sicuro che sia quello che voglio, non so più se voglio sposarti”. Ed erano piccole cose, piccole rispetto a ciò che mi era successo prima. Ma forse non erano così piccole perché ogni parola mi tagliava dentro. Mi tagliavano dentro ma non sapevo come dirglielo, avevo paura. Avevo paura di rovinare tutto, avevo paura di essere io quella sbagliata. Sono troppe le volte in cui mi sono sentita sbagliata, un peso, una bambina immatura. E con lui mi sentivo davvero di nuovo bambina, ma in un senso buono. Mi sentivo di potermi permettere di essere fragile, sentivo che avrebbe capito. Sentivo che mi avrebbe stretta a lui dicendomi che non sarei più dovuta stare così, che avrebbe capito. Che avrebbe capito quanto è difficile fidarsi di nuovo di qualcuno, di quanto è difficile credere nell’amore quando non l’hai mai visto in casa. Di quanto distrugga vedere la tua vita che va a pezzi e non riuscire a rialzarti e che quando ci provi, ti casca tutto addosso. Vorrei che non mi avesse mai incolpata per queste cose. Non riuscivo più a sfogarmi con lui dopo un po’, avevo capito che non era ciò che mi aveva fatto vedere all’inizio. Ma ormai ero fottuta, ero innamorata, pensavo ci volesse solo del tempo. Ma così non è stato e ho il cuore a pezzi, ho il cuore a pezzi perché ho permesso a un’altra persona di farmi questo e ora ho una paura fottuta di innamorarmi di nuovo. Non mi era mai capitato prima, cercavo l’amore dappertutto e se non lo avevo facevo di tutto per trovarlo. Ora non lo voglio, non voglio più nessuno vicino a me in quel modo, non prima di essere sicura che non si approfitti di me. È una consapevolezza davvero davvero brutta per una persona che ama l’amore.
Eppure il suo ricordo continua a farmi effetto. Scrivo queste cose e una parte di me continua a sperare di vedere il telefono illuminarsi e leggere il suo nome, rispondere e sentire la sua bellissima voce che mi dice “sono qui sotto, scendi?”. E vorrei scendere e vedere il suo bellissimo sorriso. Vorrei vedere il ragazzo di cui mi sono innamorata, il ragazzo del bus, il ragazzo dagli occhi buoni. Vorrei che mi dicesse “ti amo” guardandomi negli occhi e che mi stringesse in un abbraccio come per dire che non mi sarei più sentita così.
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Finito Sex Education, ho amato questa serie e quello che posso dire è: Gillian Anderson una delle donne più belle del mondo, ti prego sposiamoci
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Big mama sposiamoci per favore sei bellissima
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Odio gli americani per tante cose ma una di quelle che non smetterà mai di farmi ridere è la loro cazzo di malata ossessione verso il matrimonio, certo cara sposiamoci dopo il liceo così a 45 anni avremo 3 divorzi 5 figli fatti con 5 persone diverse a cui pagare gli alimenti e l’impossibilità di avere una fidanzata e basta per tutta la vita perché se vogliamo vivere insieme IL MARRIAGE COMMITMENT L’ANELLO JOAN L’ANELLOOOOOO NON CAPISCIIIIU
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Storia della mia lesbitudine: io mi facevo i cazzi miei a 6 anni, poi un giorno a danza una mia compagna mi chiese se poteva entrare con me in bagno mentre mi cambiavo e mi ricordo me lo chiese in maniera abbastanza ambigua, curiosa. Ebbi il mio primo attacco di panico lesbo. Successivamente, sempre alle elementari, mi capitarono altre due ragazzine che mi si accollarono in maniera abbastanza ambigua, ebbi altri crisi. Verso i dodici anni, una mia compagna di classe si dichiarò e allora capii in maniera compiuta che mi piacessero le ragazze, quindi tutta bella pimpante le dico daiii sì, ti amo anche io, sposiamoci, salvo poi essere brutalmente respinta come fossi stata IO a iniziare la questione e ad essere “quella strana”. Ora che ovviamente sono consapevole della mia identità sessuale non mi caga nessuna e allora penso: ma mi potevate lasciare in pace nella mia eterosessualità socialmente imposta.
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Hey [Mariano], sei un po' giù?
È che ho troppo amore nel cuore
Al mondo siamo tanti e tu,[hai mai visto Dolores?]
[...]
Io aspetto da un po', ma vorrei che un giorno notassi me
[Dolores], io ti vedo
E io ti sento
[Tutti voi, tutti voi]
Hey, sposiamoci
Ora è troppo
Cit. "Tutti voi" da Encanto
Io sono come Mariano basta che mi dai quelle attenzioni che desidero e posso finire per credere in tempo zero di essermi innamorata di te e aprire gli occhi solo quando è troppo tardi, solo dopo anni e anni. E il motivo è proprio quello che ha detto lui nel film "perché ho troppo amore nel cuore" e in qualche modo questo deve fuoriuscire, ma finisco per attaccarmi come una cozza a quella persona anche dopo un rifiuto perché comunque a qualcuno sento il bisogno di donare l'amore che ho dentro. Quindi anima gemella io ti aspetto come Dolores aspettava Mariano con pazienza, ma vorrei che finalmente ti facessi vivo per smetterla di attaccarmi alle persone sbagliate, a quelle che non hanno il giusto incastro con il mio cuore.
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#cit.#citazione#cartone animato#cartone Disney#Disney#Encanto#tutti voi#amore#frasi amore#cuore#cambiamento#pensieri#anima gemella#ti aspetto
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noè ponti sposiamoci così prendi la nazionalità e facciamo questo record del mondo nella 4x100 mista dai dai dai
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Mi hai trascinato in giro tra i tuoi luoghi di infanzia, abbiamo scavalcato di nascosto il muro alto 3 metri. Siamo andati nei 12 campi dove giocavi a calcio, nelle torrette, le scale, i cassetti chiusi, gli adroni, e padre rettore e padre economo, “era come hogwart” hai detto.
Eri normale. Sorridevi e parlavi della tua vita. Mi dicevi del tuo passato e delle tue paure. Piangevi per le cose tristi e sorridevi per le belle, e sì mi dicevi dormiamo assieme, sposiamoci. E mi dicevi del gatto, dell’influenza che ha, che poverino forse ti preoccupi troppo, ed io è normale sei la sua mamma, che ti preoccupi.
Amore mio, oggi sei normale. E’ uno di quei due giorni l’anno che sei come ogni altra persona. Anzi dolce e felice come quando eri cucciola. Il tuo cuore un fiore, la tua anima un cristallo. Poi tornerai psicotica, pericolosa e paranoica e violenta dirai cose senza senso e senza costrutto, dolorose e micidiali.
come è difficile amarti.
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[ sposiamoci ogni giorno con la vita, la gioia, la sete, il sonno, il desiderio, la determinazione... ]
@ Valentina D'andrea
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