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fabriziosbardella · 2 years ago
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La Guardia di Finanza di Parma ha scoperto la maxi frode delle pompe bianche e sequestrato beni per 149 milioni di euro e 17 distributori stradali #cronaca #maxifrode #pompebianche #guardiadifinanza #fiammegialle #miami #dubai #napoli #parma #carburantisottocosto #primopiano #fabriziosbardella
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massimopellegrino · 2 years ago
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ilcaoselastelladanzante · 5 months ago
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Indignatevi per i vivi.
Trent’anni senza vederli
di Fabrizio Tesseri
Facile indignarsi per i morti. Al massimo dura fino al funerale, poi tutto come prima.
Bisognerebbe indignarsi per i vivi.
Ma noi non li vediamo, i vivi. Letteralmente.
A volte non li vediamo al punto da travolgerli di notte sulle strade di campagna, scaraventandoli nelle scoline con le loro biciclette, quando va bene. Quando li vediamo è perché indossano quei gilet catarifrangenti che noi abbiamo in macchina in caso di incidente. Quando li vediamo è, appunto, un caso, un incidente.
Però non è che li abbiamo rimossi, propio non li abbiamo mai considerati.
Eppure sono decenni che sono qui, almeno tre decenni. Trent'anni fa, per esempio, alcuni singalesi e indiani, molto giovani, erano ospitati in un piccolo hotel fuori mano, trasformato da allora in una sorta di residenza per stranieri. È in campagna, ma era appiccicato ad un paio di grandi industrie, allora.
Da anni, al posto della più grande, la Goodyear, è rimasto un rudere e, con ogni probabilità, amianto e altri rifiuti sepolti sotto terra e sotto una memoria labile che ha cancellato i morti e i disoccupati.
È rimasta la fabbrica di alluminio, la sola piscina da 25 metri sul territorio e quel vecchio hotel malandato.
Beh, trent'anni fa, un misto di delinquenti e fascistelli (si lo so, è ridondante, sono sinonimi) andarono a picchiare i rifugiati in quel vecchio alberghetto. Per la verità, le presero per bene.
Ci fu tensione, venne organizzata una manifestazione di solidarietà, la polizia schierata in forze manco fosse un derby di quella che era la serie D del tempo, riuscì a picchiare chi manifestava solidarietà e il risultato fu che tutti ci distraemmo. Quasi tutti.
Alcuni da anni seguono e denunciano le condizioni dei migranti nella Pianura Pontina, su tutti Marco Omizzolo.
La maggior parte di noi però, semplicemente, non li ha mai visti.
Eppure sono tanti, lavorano nelle serre, nelle campagne, quasi tutti maschi, dormono in vecchie case o stalle, quando va bene. A decine, tutti insieme.
Qualcuno però ha fatto il salto sociale e ha aperto un negozietto oppure è stato fortunato e non solo è sopravvissuto, ma ha trovato anche un buon datore di lavoro, non un padrone, e ha messo su famiglia.
E allora vivono per lo più nei centri più o meno storici e ci sono i ragazzi nelle nostre scuole e per la quasi totalità dei nostri figli sono loro compagni, senza aggettivi o caratterizzazioni. Loro li vedono.
Noi queste famiglie, non gli altri, le vediamo solo perché vivono accanto a noi. Più colorati nei vestiti, odori diversi, magari più confusione, e in alcuni quartieri quelle donne e quegli uomini arrivati da lontano sono i soli a parlare con i "nostri" vecchi, soli dietro le persiane accostate al sole. Sono gli unici che si affacciano a vedere come mai la signora oggi non si è vista e magari sta male e ha bisogno.
Però, gli altri non li vediamo.
Ma vediamo il prodotto della loro esistenza.
Vediamo i prezzi della frutta e verdura in offerta sui banchi dei supermercati. Compriamo contenti il Sottocosto. Ammiriamo la villa e la fuoriserie dei loro Padroni.
Questi, spesso ma non sempre, hanno cognomi tronchi, che finiscono per enne, si tratta di famiglie che hanno avuto la terra nel ventennio, pezzi di famiglie del nord smembrate e portate a colonizzare la terra redenta. Coloni. Ma di cosa? Qui ci vivevano i Volsci, forse anche avanguardie di Etruschi e i Romani, di sicuro, che hanno lasciato il loro segno e la Regina Viarum. Coloni di cosa, dunque?
Gente che ha conosciuto la povertà, la fame, la guerra, la malaria, i lutti, la fatica indicibile.
Uno si aspetterebbe che se uno ha vissuto questo, mai farebbe vivere lo stesso o di peggio ad altri esseri umani e invece...ma allora, come è possibile? Perché?
Forse perché abbiamo dimenticato. Forse perché negli ultimi trent'anni abbiamo buttato nell'indifferenziato il concetto di comunità.
Abbiamo smesso di vedere l'altro ma solo quello che l'altro ha. E abbiamo voluto arricchirci o almeno illuderci di farlo. Abbiamo smesso di dare valore e iniziato a dare un prezzo, a tutto.
E quando dai un prezzo a qualsiasi cosa vuol dire che sei in competizione e la competizione porta a voler prevalere e finisce che bari pure con te stesso quando fai i solitari.
E tutti siamo contenti di comprare le zucchine a 0,99 euro al chilo e il Padrone compra un altro ettaro e abbassa la paga da 4,50 euro l'ora a 4 euro, preserva il margine di profitto, la grande distribuzione apre nuovi scintillanti ipermercati, noi oltre le zucchine compriamo i pomodori maturi, si fa per dire, a marzo.
È una magia!
Qualcosa di inspiegabile. Qualcosa di invisibile.
Tranne che ogni tanto.
Quando sotto una macchina non finisce una volpe ma un ventenne troppo stanco da scordare il gilet catarifrangente.
Tranne che ogni tanto, per un incidente sul lavoro o una rissa tra disperati.
Ma dura poco, meno della pubblicità tra il TG e i Talk Show della sera.
C'è il volantino delle offerte nella cassetta postale, sabato si fa spesa.
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abr · 4 months ago
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La sindaco comunista di Parigi, credente nel riscaldamento globale, ha fatto allestire il villaggio per le Olimpiadi ESTIVE a Parigi senza condizionatori.
Al che gli americani, quelli che toglietemi tutto ma non il condizionatore se no il cappellino da baseball all'interno che me lo metto a fà, han deciso che i condizionatori se li porteranno da casa. E non saranno i soli credo, a meno che non duri l'attuale fase più calda del millennio ma con "percezione" di fresco (copy by Tozzi).
E' cmq. ideona controproducente e cortomirante tipica dell'ambientalismo retrò: l'effetto sarà il dover poi vendere/affittare sottocosto, o far okkupare, quegli appartamenti. I quali verranno poi fatalmente dotati uno a uno di condizionatori accrocchiati, con effetto favela sudamericana e conseguenti blackout in quantità africana. Seguiranno quindi frotte di gruppi elettrogeni DIESEL: ecco così completata l'africanizzazione degradata inquinante sprecona comunista in salsa cinese, per far sentire i neoschiavi a casa loro.
L'ambientalismo vero sarebbe una cosa dannatamente seria, da non lasciare in mano a delle spoiled brats, svedesi o francesi non cambia.
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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La sensibilità è la mia condanna, ma poi diventa improvvisamente la mia forza migliore. E non la cambierei per un pezzo di fredda superficialità sottocosto. Non saprei che farmene.
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alonewolfr · 4 months ago
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La sensibilità è la mia condanna, ma poi diventa improvvisamente la mia forza migliore. E non la cambierei per un pezzo di fredda superficialità sottocosto. Non saprei che farmene…
|| Angelo De Pascalis
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mancino · 11 months ago
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La sensibilità è la mia condanna... ma poi diventa improvvisamente la mia forza migliore. E non la cambierei per un pezzo di fredda superficialità sottocosto. Non saprei che farmene.
A. De Pascalis
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itisanage · 11 months ago
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I miei auguri di Natale
[Karl Marx 1847, Miseria della filosofia, 209​ Cap.1, §1] «Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate — virtú, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. — tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore».
Nell’epoca del “giusto valore”, nella quale ogni pur minuto aspetto della realtà possiede il suo “giusto” prezzo “chi siamo noi per giudicare” un nuovo valore senza prezzo? Attaccato al valore c’è sempre un giudizio, c’è sempre qualcuno che valuta, soppesa, misura, sagoma e ritaglia un pezzo di realtà per presentarla sul banco del macellaio di turno. Le guerre, da questo punto di vista, sono decise dal direttore del supermercato che ha tolto i vecchi prezzi e ha deprezzato gli articoli che vuole vendere sottocosto. Il guadagno lo realizzerà con nuovi articoli sugli scaffali. Esseri bianchicci, esangui, linfatici, per i quali il sangue e la passione non hanno più alcun senso e hanno smesso di scorrere, macchine celibi, sonnamboliche, senza ebrezza, che urlano e stridono a comando, agitandosi nel vuoto di cui sono fatti e in cui verranno dispersi. Nemmeno la cenere resterà di loro. Resterà di noi.
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what-u-com · 1 month ago
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xantarmob · 9 months ago
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pastrufazio · 11 months ago
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I miei auguri di Natale
[Karl Marx 1847, Miseria della filosofia, 209​ Cap.1, §1] «Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate — virtú, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. — tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore».
Nell’epoca del “giusto valore”, nella quale ogni pur minuto aspetto della realtà possiede il suo “giusto” prezzo “chi siamo noi per giudicare” un nuovo valore senza prezzo? Attaccato al valore c’è sempre un giudizio, c’è sempre qualcuno che valuta, soppesa, misura, sagoma e ritaglia un pezzo di realtà per presentarla sul banco del macellaio di turno. Le guerre, da questo punto di vista, sono decise dal direttore del supermercato che ha tolto i vecchi prezzi e ha deprezzato gli articoli che vuole vendere sottocosto. Il guadagno lo realizzerà con nuovi articoli sugli scaffali. Esseri bianchicci, esangui, linfatici, per i quali il sangue e la passione non hanno più alcun senso e hanno smesso di scorrere, macchine celibi, sonnamboliche, senza ebrezza, che urlano e stridono a comando, agitandosi nel vuoto di cui sono fatti e in cui verranno dispersi. Nemmeno la cenere resterà di loro. Resterà di noi.
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notiziariofinanziario · 1 year ago
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Euronics di Bronte è un punto di riferimento per gli abitanti del luogo
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L’avvento del commercio elettronico ha rivoluzionato il mondo dei consumi, inducendo sempre più consumatori ad acquistare online per risparmiare tempo e fatica. La pandemia da Covid-19 ha favorito la crescita dell’e-commerce, in quanto anche i settori che non avevano mai erogato servizi online, come i supermercati, hanno iniziato a proporli: un esempio è la spesa online. Questo periodo ha, allo stesso modo, generato nei consumatori un’esigenza che durante la pandemia è venuta a mancare, ovvero poter toccare con mano il prodotto e interagire con un venditore, con il quale instaurare un rapporto diretto. l negozio fisico non passerà mai di moda, in quanto permette ai clienti di vivere una vera e propria esperienza di acquisto. Aggirarsi all’interno del negozio, testare i prodotti, toccarli con mano, avere un contatto diretto con il venditore sono soltanto alcuni dei vantaggi che l’acquisto presso il negozio fisico comporta. L’esperienza in store permette al consumatore di poter chiedere un consiglio al venditore, confrontandosi con la sua esperienza pluriennale. Tali aspetti rendono il negozio fisico unico e intramontabile. Un esempio di negozio fisico solido e strutturato in Sicilia, è Euronics di Bronte, punto di riferimento per gli abitanti del luogo, grazie alla consolidata esperienza dei titolari, che negli anni hanno instaurato un profondo rapporto di fiducia con la clientela. Euronics di Bronte festeggia 20 anni di attività Giovedì 26 ottobre il punto vendita Euronics di Bronte compie 20 anni di attività. I festeggiamenti coinvolgeranno l’intera comunità, che con la propria costante presenza nel corso degli anni, ha decretato il successo dell’azienda. Dario Crisafulli, responsabile della divisione affiliati, sostiene di essere orgoglioso del traguardo raggiunto, in quanto la società, negli anni, ha saputo conquistare la fedeltà dei consumatori, i quali hanno messo in atto il cosiddetto “passaparola”. Per ringraziare i clienti più fedeli, il punto vendita Euronics di Bronte ha deciso di attivare una promozione sottocosto con proposte imperdibili in tutte le categorie merceologiche. Inoltre, da giovedì 26 ottobre a sabato 28 ottobre dalle ore 17.00 alle ore 19.00, lo staff accoglierà i visitatori con un ricco buffet, in cui non mancheranno dolci e prodotti salati a base di pistacchio, peculiare simbolo della città di Bronte. Euronics di Bronte: da piccola attività a leader di settore Euronics di Bronte è nato come un piccolo esercizio a conduzione familiare, specializzato nei settori del ferramenta e dell’agricoltura. Rosanna Caudullo, direttrice dello store, racconta di come, nel corso degli anni, la clientela abbia dimostrato interesse nei confronti delle nuove tecnologie, come pc e telefonini, ma anche di grandi elettrodomestici. Per questo motivo, l’azienda ha dato vita ad un progetto di espansione e di conversione al mondo dell’elettronica, ma non avendo le competenze di settore e uno spazio commerciale adeguato, si è affidata all’esperienza di Euronics. Così nel 2003 è nato Bruno Euronics, un nuovo format di negozio che si è dimostrato in grado di rispondere alle nuove esigenze della clientela. Read the full article
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marcovassellipoeta · 1 year ago
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Sottocosto .
Sottocosto
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paolosala · 1 year ago
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Il regime forfetario altera le regole del mercato
"I forfettari possono applicare delle tariffe che io mi sogno"
Queste non sono parole mie, ma di un mio cliente fotografo il quale alcuni anni fa mi aveva segnalato una distorsione evidente nel suo settore, ovvero che coloro che aderiscono al regime forfettario avevano molti meno costi e potevano quindi applicare delle tariffe sottocosto nell'ambito della fotografia.
In qualsiasi mercato, se entra un competitor che abbassa i prezzi è inevitabile creare un danno nel lungo termine a tutto il settore.
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tuttoesselunga · 1 year ago
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volantino esselunga 31 agosto 2023
Il prossimo volantino Esselunga Sottocosto
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Svizzera, 25 tank Leopard venduti sottocosto a un’azienda bavarese per aggirare il principio di neutralità e finire in Ucraina
LUGANO – In Svizzera si sta complicando, con il rischio di tramutarsi in uno scandalo, la vicenda dei 96 carri armati Leopard 1 A5, stoccati in Friuli ma di proprietà elvetica, che Berna si è rifiutata di vendere al fabbricante, la tedesca Rheinmetall, per il timore che finissero in Ucraina. Il che avrebbe costituito una violazione del principio di neutralità. source
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