#sorridere insieme
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fiammarock · 1 year ago
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Ridere in due
è come fare l’amore,
è incredibilmente intimo.
Katherine Pancol
🔥
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ragazzoarcano · 2 years ago
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foreverblondie23 · 2 years ago
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raccontidialiantis · 24 days ago
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La vendetta può essere dolcissima (2 di 2)
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A un certo punto, Rina - la mia collega/amica, quella che fotteva con mio marito defunto e a cui io per vendetta ho iniziato a scopare il marito Sebastiano - ha iniziato ad avere qualche sospetto. Si è confidata con me e all'istante m'è venuta in mente la soluzione. Devo dire che non mi sarei mai aspettata una tale carica di perversione scaturire in modo tanto naturale dalla mia mente e dalla mia libido di donna matura, sempre assennata e un po' grigia. Una che è sempre stata nei binari della morale considerata normale e socialmente accettabile. Con malizia sottile ho iniziato perciò a corteggiarla io stessa assiduamente, avendo in testa l'obiettivo finale duplice di distrarla e infine anche di farmela. Non potevo certo permetterle che si fissasse sul presunto tradimento di suo marito, il mio stallone giovane e adorato. Quello che nel mio letto è sovrano, il padrone del mio corpo. Allo stesso tempo ho preso a minimizzare e sdrammatizzare qualsiasi possibile suo indizio o sospetto. E tutte le cose che l'avrebbero potuta portare pian piano a scoprire il mio passatempo preferito. Cioè farla andare in giro per la città con in testa delle corna grandi quanto quelle di un alce.
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Progressivamente ho iniziato a regalarle della bigiotteria: bracciali, orecchini, collane. Poi dei dolci, alcuni capi di abbigliamento, un profumo. Allo stesso tempo ho preso a spingere un po' di più coi messaggini serali tra noi. Dapprima barzellette oscene. Poi frasi del tipo: "ti penso - mi manchi un po' - non vedo l'ora che passi il weekend per ritrovarti in ufficio lunedì - adesso sei nuda? - che stai facendo? - mi pensi anche tu, cara?" Lei non si sottraeva. Anzi: era piacevolmente divertita, da quel sentirsi evidentemente desiderata da un'altra donna. Amiche e colleghe da dieci anni almeno e ora inaspettatamente qualcosa di più. Infine la zampata: intimo di classe. Però le ho detto che mi sarebbe piaciuto tantissimo vederglielo indossare dal vivo. "Perché sei una vera dea, uno spettacolo di donna. Perché tra noi ormai c'è una certa complicità, perché mi piace molto stare insieme a te noi due sole, perché voglio vederti sorridere mentre qualcuno ti ammira per la bellezza che sei, perché adoro le tue fossette sulle guance quando sei contenta. No: non puoi sentirti in imbarazzo, con me." Senza sospettare, lusingata dalle mie attenzioni, martedì pomeriggio scorso, mentre Seba era fuori città per lavoro, mi ha ospitata a casa sua dopo aver timbrato l'uscita alle due con un permesso.
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Dopo il caffè e due chiacchiere un po' imbarazzate, siamo andate in camera da letto e le ho quindi porto il pacchettino. L'ha aperto: era felicissima. Candida e pura, senza esitazioni e forse felice di farsi ammirare nella sua perfezione di donna in pieno rigoglio, la mia venere s'è spogliata nuda di fronte a me. Con eleganza ha indossato il reggiseno e lo slip striminzito, entrambi di alta classe. Poi le ho dato anche un altro pacchetto, con dentro un reggicalze a strip moderno e delle velate nere bellissime. Nel frattempo io me la ammiravo tutta. Due seni compatti e morbidi al tempo stesso: perfetti creme caramel da gustare. I suoi capezzoli sono due minuscole meraviglie, circondate da un'areola di minimo diametro. Acerbi cuccioli di giovane donna. Gambe da atleta, culo alto e sodo. Una strisciolina di peli ben curata sulla passera. Mi mancava il fiato, dalla voglia di possederla. A un certo punto, guardandomi lei è arrossita. Io mi sono avvicinata, le ho preso il mento tra due dita e le ho accarezzato le guance. Poi l'ho stretta a me. Inalavo l'odore del suo corpo di gazzella impaurita. Ma capivo che si sentiva sicura e amata, tra le mie braccia. Ho preso l'iniziativa e l'ho baciata in bocca. Inizialmente era rigida, poi s'è sciolta e ha iniziato a giocare con la mia lingua che guizzava nel suo cavo orale.
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Era il segnale che attendevo; l'ho gettata sul letto e mi sono spogliata, sempre senza staccare il contatto visivo. Me la sono mangiata. Le ho divorato i seni, finalmente ho potuto metterle le dita nella fregna per masturbarla e leccarle il buco del culo. La sentivo godere e vibrare. L'ho fatta venire e l'ho costretta a dire che le piaceva, che mi amava, che ne voleva di più. Che era la mia puttana, da quel momento in poi. Ad oggi ci incontriamo con regolarità e scopriamo i segreti dell'amore tra due corpi femminili. Le insegno cose che mai avrebbe pensato di fare, con un'altra donna. Le tolgo qualsiasi inibizione: le consento di darmi degli ordini e di considerarmi la sua schiava. Mi insulta, mi chiama vecchia troia. Mi ordina di mangiarle il clitoride e io allora mi attacco e la succhio con foga fino a che non la sento venire. Devo dire che mi sono inserita, in questa sua unione matrimoniale con Sebastiano, in modo insospettabile. E tutto fila perfettamente. Me li faccio come voglio e pretendo da entrambi che abbiano tra loro dei rapporti sessuali settimanali rapidi, formali. E ipocriti. Tanto perché non si sospettino reciprocamente di tradimento. Che devo fare... li amo ormai, i miei due sposini. Quando decideranno di avere un bambino, forse chiederò anche di essere la sua madrina. Così mi piaccio, ormai: spudorata, sfacciata, immorale e godereccia. Una vera troia ingannatrice ed egoista. Ma sinceramente appassionata e innamorata di entrambi. Anche un po' gelosa, forse. Ma per ora non voglio farli divorziare. Troppo godo, con loro.
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RDA
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singinthegardns · 25 days ago
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Mi guarderai dall'alto? Mi guarderai mentre imparo ad amare nonostante il dolore, mentre imparo ad amarmi nonostante tutti i miei sbagli? Mi guarderai ammalarmi e poi guarire, rimettere insieme i pezzi anche quando sarà difficile? Mi guarderai camminare nelle tenebre solo per afferrare la scia di luce che lascia dietro sé l'amore? Dimmi che mi guarderai gridare ai concerti, fare tardi la notte per sognare ad occhi aperti. Mi guarderai mentre respiro il profumo di un libro nuovo, mentre m'imbarazzo per un sorriso che proprio non riesco a trattenere? Mi guarderai vincere ogni sfida, superare i limiti per sentirmi invincibile combattere per i miei sogni con gli occhi di chi crede davvero che fallire sia impossibile? Mi guarderai cadere? Starmene stesa per terra mentre mi piove addosso tutta la tristezza del mondo? Mi guarderai rialzarmi con tutta la forza che m'hai dato con tutta la forza che ho dentro? Mi guarderai dall'alto quando tremerò per i ricordi così forte da non desiderare nessun futuro, ma solo di tornare indietro? Mi guarderai piangere dalla gratitudine per aver avuto accanto qualcuno con due occhi che sapevano davvero essere luce in mezzo al buio? Mi guarderai vivere anche quando sarà difficile? Farcela comunque, combattere con tutte le mie forze perché tu dall'alto mi possa sorridere? Ci spero, ci spero con tutto il cuore che ho dentro.
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amamiofacciouncasinoo · 25 days ago
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Tra poco scoccherà la mezzanotte, e il mio cuore non può fare a meno di pensare a te, mamma.
Sono passati 28 mesi esatti da quando hai spiccato il volo verso il cielo… 28 mesi che pesano come un macigno e insieme scorrono come un soffio di vento.
I giorni, a volte, sembrano interminabili, pieni di vuoti incolmabili e silenzi che urlano la tua assenza. Altre volte, invece, mi sembra di sentirti vicina, come una carezza invisibile che mi rassicura, ricordandomi che, qualsiasi cosa accada, tu sei sempre con me, in ogni passo, in ogni respiro.
Quante cose sono cambiate da allora, mamma… e quante ne ho vissute senza poterti guardare negli occhi per condividerle con te. A volte mi sembra di vivere una vita parallela, quella che avremmo costruito insieme, fatta di sogni, risate e momenti che avrei voluto dedicarti. Ti immagino ancora accanto a me, a consigliarmi con la tua saggezza o a sorridere con quel sorriso che era casa.
Non ho ancora fatto a tempo a riprendermi dal Natale e da tutte le feste passate senza di te, che già mi ritrovo davanti a un altro vuoto, il mio compleanno. Questo sarà il terzo senza di te, e ogni volta risento quel senso di mancanza che mi stringe il cuore. Il pensiero che tu non ci sia per festeggiarmi o per rendere quella giornata speciale mi lascia un nodo in gola. Era sempre un giorno in cui riuscivi a farmi sentire amata in modo unico, e ora, senza di te, sembra incompleto.
Ma mamma, voglio che tu sappia una cosa: nonostante tutto, nonostante il dolore e i vuoti, mi sforzo di vivere come avresti voluto tu, di trovare forza nei tuoi insegnamenti e nella tua memoria. Perché tu non sei solo un ricordo, sei la mia guida, la mia stella polare in un cielo che a volte sembra troppo buio.
Ti prometto che continuerò a tenerti viva nei miei gesti, nei miei pensieri e nel mio cuore. Sei parte di me, oggi e per sempre. Ti amo, mamma, e mi manchi con tutta me stessa.
Per sempre
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volumesilenzioso · 1 month ago
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oggi è venuto a trovarmi un mio conoscente, siamo stati insieme e abbiamo chiacchierato per un’oretta, a un certo punto, un po’ dal nulla, mi ha detto “stai proprio bene, si vede” con un sorrisone. non potete capire quanto mi abbia fatto piacere vederlo sorridere in quel modo nel dirmi quella frase, a volte le persone fanno cose stupende senza rendersene conto
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fiammarock · 11 months ago
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Le donne più belle
e felici
sono quelle amate,
che sorridono
e fanno l'amore... 🔥
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carmen35 · 1 month ago
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"Se insieme a te
una Donna
si sente libera di sorridere
senza mentire, allora
ha tutto quello
di cui ha davvero bisogno."
JMeRose
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orotrasparente · 3 months ago
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oggi vado a lavoro più tardi e ho approfittato per fare quello che avrei dovuto fare un anno fa subito dopo essermi laureato, ossia buttare via tutto il materiale didattico, forse non me la sentivo perché toccare quelle cose avrebbe voluto dire accettare che non sono più un ragazzino, che sono passati, oggi, 6 anni da quando entrai per la prima volta in facoltà, ma quest’anno sto imparando ad accettare che il tempo passa e più che focalizzarmi sui ricordi o sul futuro devo stare coi piedi per terra e godermi il presente, per quanto non sempre possa piacermi, però la cosa che mi fa sorridere è che, mentre mettevo via tutto sto schifo di roba in 3 bustone enormi, è caduto da uno dei fascicoletti un biglietto della metro di roma di quando l’ho presa con te e ti dirò, a primo impatto mi ha fatto riaffiorare determinati ricordi, però poi l’ho preso da terra e buttato insieme a tutto il resto perché, come quelle cose, tu appartieni al passato di una vita che non mi appartiene più
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ilpianistasultetto · 1 year ago
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ESSERE O APPARIRE
La vecchiaia non è un dolore articolare in più o le rughe cresciute come i cerchi di un albero o le medicine da prendere ogni giorno. Si è vecchi quando gli altri ti fanno sentire vecchio, quando nessuno ti cerca più, magari stai meglio da solo, insieme alle tue malinconie e ai tuoi fottuti pensieri catatonici. Quando smetti di sorridere perché l'estetica della bocca ti pesa più della sua funzionalità, quando diventi troppo filosofo e il passato diventa la tua trappola mortale.
Si è vecchi quando il pensiero si fissa sull'oggi e qualche amore andato ti uccide come una ferita in cancrena e non osi desiderare altro amore.
Si è vecchi in una società competitiva, edonistica, consumistica, dove gli appellativi per ogni generazione segnano differenze idiote e tu ci credi, credi di essere vecchio, come un prodotto fuori moda e nulla concedi più al desiderio, al futuro.
Siate orgogliosi dei vostri anni, pochi o tanti che siano. Non siamo eterni e la bellezza non è nell'apparire ma nell'essere, l'unica cosa che vince anche con l'avere. @ilpianistasultetto
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il-ragazzo-dal-cuore-oscuro · 11 months ago
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“Sorridere
Mentire
Dire di stare bene
É come dire che è per sempre
Ma alla fine non staremo insieme.”
—Cit. Salmo - 7am
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raccontidialiantis · 1 month ago
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Mutevolezza
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Odio e amore sono liquidi e spesso intercambiabili. Non ti sopportavo: odiavo il tuo atteggiarti a padrone del mondo. Non mi piaceva nulla, di te. Troppo impegnato: tra lavoro, moto, musica e sport, non avevi altro interesse e non parlavi mai con una donna. Men che mai con me: grugnivi un “si”, un “no” e il massimo era un “bah!" Nella nostra cerchia di amici, preferivi sempre qualcun altro o qualcun'altra a me: ma ‘sti cavoli. Ma chi ti credi di essere. E fatti ‘sta barba, ogni tanto. Antipatia reciproca. Ti ho ignorato a lungo e tu altrettanto. Un'insofferenza di pelle.
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A un tratto, nella mia famiglia è successo un vero guaio: mio padre, l'uomo che adoravo più di tutti, unica fonte di sostentamento per noi, è morto. Dopo i primi giorni e le prime manifestazioni di affetto degli amici e dei parenti, s'è fatto il vuoto, attorno a me e mia madre. L'unico a restare, ad aiutarci non solo a chiacchiere ma in concreto, risolvendoci diversi problemi logistici e anche economici sei stato tu. Mi hai trovato addirittura il lavoro, Dio sa se ne avevamo bisogno. Che tu sia benedetto! Ci hai portate spesso entrambe a mangiare una pizza, solo per farci tornare a sorridere. Una sera chi mi ha aperto gli occhi è stata mia madre: “ma sei scema? Non vedi che è cotto di te?” e io sono caduta dal pero!
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La sera dopo ti ho scrutato a lungo, mentre trafficavi in cucina con lei per preparare la cena e all'improvviso, sempre davanti a mamma, ti ho baciato. Tu sei arrossito e dapprima sei rimasto molto imbarazzato… poi ti sei lentamente sciolto! Quanto ti desideravo! A mamma brillavano gli occhi. Siamo usciti e in macchina ho avuto un primo assaggio di ciò che è il mio uomo meraviglioso. Non avrei mai immaginato di aver aperto le porte del paradiso: da quando stiamo insieme, ho scoperto cosa vuol dire arrendersi all'amore. Totalmente.
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Ti concedo di fare cose col mio corpo che a nessuno mai avrei pensato di poter permettere. Sono tua. E ti faccio cose che non sapevo neppure di essere in grado di fare. E sono gelosa. Gelosissima: voglio vedere le tue chat, sapere dove sei stato, con chi… E tu ridi divertito, quando ti controllo… Se qualcuna s'avvicina a te e ti fa un complimento, tiro fuori gli artigli… Ti adoro, aspetto sempre solo che tu venga da me. Vai in moto, gioca a tennis, vai a suonare. Ma ricordati che sei mio, mio, mio… E meno male che ti odiavo!
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RDA
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smokingago · 8 months ago
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"Sei solo mani, a volte,
annodate a una parte tesa della mia pelle.
Solo bocca, aperta dal sorriso,
aperta dove non mi vedi piangere o sorridere,
nel tremito forte dove ascolti forse
una musica sognata insieme."
Mario Benedetti
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elenascrive · 24 days ago
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Alle volte
basta
un piccolo spiraglio
ma grande d’Amore
per salvare una giornata qualunque,
per Noi Stessi e per gli altri.
E non serve un sacco di fantasia
per dimostrarlo
basta
anche un semplice invito,
del tipo:
“Ti va di sorridere insieme? Offro Io!” ☺️
@elenascrive
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un-antropologo-nel-mondo · 2 months ago
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CAPITA.
 Capita mentre cammini a quest'ora a lato delle strisce pedonali guardando in terra e pensando come funziona il tuo cuore. capita che un rivolo di lacrima scenda e ti racconti una parte di vita che sembrerebbe egoisticamente perfetta solo per l desiderio di avere al tuo fianco la persona che ami. Capita perché sognare non costa nulla, ma in qualche modo fa male e allora gridi da solo il nome al cielo e vorresti che lei, quell'amore che ti sta cambiando l'esistenza, fosse al tuo fianco già da ora. La felicità si assorbe a cubetti come si assorbe il ghiaccio dentro ad un cocktail; quella sensazione di fresco che se non impari a respirare in fretta, finisce per annacquare l'alcol e ti cambia il sapore. A quel punto il mondo diventa buio e si rapprende proprio come queste poche piante che incontro per strada e che raccontano di avere freddo. Capita che vorresti partire anche con qualsiasi mezzo si abbia a disposizione, andare a prendere il tuo amore e portarlo via. Incenerire i tempi di percorso e andarsene insieme non so dove. Capita di camminare lungo i binari come faccio tutti i giorni in orari stabiliti e per evitare la gente per strada. Perché la gente per strada ti resta indifferente quando la incontri, ma hai sempre il timore che possa leggerti negli occhi. Capita di pensare al tuo amore durante la notte e di parlare ad un gatto che resta indifferente ma che sembra capire la tua sofferenza  il vuoto che hai dentro. Capita di sperare in un risveglio migliore che faccia sorridere entrambi e racconti quei “Ti amo” come accade sempre e come vorresti che fosse ogni giorno nonostante tutto. Capita mentre sei in una parte di luogo che non ti appartiene e che non vedi l'ora di cambiare per vivere a fianco di chi hai atteso per sempre. Capita, mentre vedi le persone indaffarate a cercare regali per altre persone e pensare che sotto al tuo albero c'è in attesa il regalo per chi ami e che quella notte rimarrà lì, anche lui come te, in attesa di arrivare tra le sue mani. Lo guarderai, ti guarderà. Penserai a lei e a lei verrai in mente te e la tua solitudine in attesa. Capita quando la luce comincia a crescere in una insolita mattina distratta come questa, dove fatichi a dettarti da solo su un telefono cose che hai registrato come sempre e che nel loro piccolo rumore ti aiutano a non camminare solo. Capita, quando guardi un barbone che incontri per strada e che dorme avvolto in coperte di fortuna; che quando sente i tuoi passi si spaventa e ti chiede di non mandarlo via da lì, ma poi si tranquillizza quando gli allunghi una banconota dove sopra hai scritto a penna il nome di lei seguito da un "ti amo per sempre" con la speranza che arrivi nelle sue mani e non importa in quanto tempo. Perché i per sempre sono così; non hanno date, ma respiri di ogni tipo e ogni tempo. Poi, seduto su una panchina nel centro, dove a quest'ora nemmeno i netturbini sono presenti, tutto questo diventa speranza e lo puoi toccare. Lo puoi fare arrivare anche al suo cuore e lei riuscirà a respirare ciò che provi per lei. Capita anche a te. Capita a tutti di desiderare che il tempo si accorci; che faccia arrivare in fretta quella "prossima volta" e immaginare già da ora la cosa talmente forte, da sentire il suo calore addosso e sentirti sussurrare "sono qui, non temere"
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