#solo perchè c'erano 10 gradi in meno
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idettaglihere · 3 months ago
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zeroinmatematica · 5 years ago
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Tigli.
"Che magnifico caldo, che magnifica città del cazzo".
Girardi vive in un luogo a caso nel nord est italia, un luogo per lo più abitato da giovani vecchi amanti dello sviluppo, del cemento e del successo.
Imprenditori, qualcuno onesto, formichina, che mette via, che fa della costanza, della qualità la sua bandiera, qualcun altro rampante, più o meno rimasto abbagliato nei primi anni 2000 della new economy, da quell'asfalto cosi promettente che avrebbe ricoperto, secondo alcuni, tutto il vecchiume che caratterizzava il mondo occidentale, e che invece è finito nel nulla, rendendoci più idioti che mai.
Così il mio capo scout è diventato sindaco. Non lo si vedeva in giro da millenni e come per magia, un mese prima delle elezioni si è fatto vivo al negozietto dei miei. Si ricorda di me? Col sorrisone del "siamo amici vecchio mio". No, non... - aveva risposto mio padre. Siii, ero il capo scout di Girardi, suo figlio! 
Ahhhh... siii, quanto tempo, disse mio padre, scambiandolo sicuramente con qualcun altro.
E così mio padre era tornato a casa raccontando di aver rivisto quel ragazzo in gamba che era pure candidato sindaco, uno conosciuto, ma promettente e di cui fidarsi.
Perchè no, pensai, perchè non dargli fiducia? In fondo era quasi un punto di riferimento per me. Io ricordo bene, a quei tempi, a 11, 12, 14 anni non sai mica dove sbattere la testa, e un moraccione atletico che parla bene, la sa lunga su tutto, occhialetto intellettuale ma non da nerd sfigato, anzi attivo, propositivo, rischia di diventare il tuo modello. Poi fortunatamente cresci, scopri che esiste la figa, ti fai nuovi amici  ti schianti in macchina, scopri che la figa fa male, ti trovi un lavoro, una casa, vai per approssimazioni, insomma soppesi le cose della vita e ti ci fai un'idea. E ti chiedi, ma il sindaco, ai tempi degli scout, chiavava? Perchè a noi dicevano che era proibito ma io ricordo che aveva una ragazzina. Scoutessa. Capa. Boh...
Al più presto realizzai che quella commistione tra cattolicesimo e tende da campeggio non era quello che volevo, non volevo diventare un capo scout nella vita. Ci si avvicinava, certo, nello scoutismo c'erano delle cose positive ma sempre, un po' come a scuola all'ora di scienze arrivava la rottura di cazzo, la parte dolente, la formula noiosa, il calcolo: c'erano preghiere, obblighi assurdi di compilare quaderni con propositi per il nostro futuro, eseguire ordini senza senso, fare o dire cose imbarazzanti davanti a tutti, spesso era un po' come fermarsi poco prima dell'orgasmo perchè entra tua madre in camera. Decisi così che avrei fatto lo scout in proprio, avrei vissuto delle bellezze della natura, ma senza le rotture di cazzo imposte da qualcuno.
Era la fine degli anni 80 e mi chiedevo chi poteva credere veramente all'utilità di certe fregnacce, in dio, nell'essere "buoni" a comando, nelle preghiere. Però c'era il bosco, il mare, il campeggio estivo, le montagne meravigliose, l'aria fresca al mattino, bere l'acqua dalle foglie dopo una pioggia, camminare di notte tra gli alberi, tra mille rumori di animali che non si fanno vedere. Il sole accecante, piccoli laghetti alpini senza un nome nei quali immergere i nostri piedi stanchi e fetenti, intagliare i legni di nocciolo e usarli come bastoni da viandante.
Oggi percorro a piedi questa strada assolata, sono le 10 del mattino, ci sono 34 gradi centigradi. Gli anni 80 sono finiti da un pezzo, gli scout pure, rimpiazzati da chissà cosa per giovani più alla moda, abbiamo antenne in ogni dove, siamo connessi a tutto, ci sono condizionatori d'aria dappertutto e bestemmio l'onnipotente signore iddio perchè mi ha fatto decidere di raggiungere il centro a piedi per bere il caffè. Girardi, non sai quali siano i miei progetti su di te, quindi non scassarmi il cazzo e cammina, te li ricordi gli scout? Lì camminavi, e se non camminavi erano calci nel culo. Quindi go!
Certo, dio, ma c'erano le fronde ombrose del creato, i bellissimi paesaggi montani, i pini che emanavano quel profumo di resina proteggendoci dalla calura.
Dio, perchè tu ok, lo so che le tue vie, i tuoi mezzi sono infiniti e non prevedibili però così mi stai prendendo per il culo. Questa città lavica, questo cesso di cemento privo di vita sul quale cammino lo stai facendo plasmare in questo modo demente... indovina un po' da chi? Proprio da quello che al tempo mi accompagnava tra immensi prati, boschi, sentieri, rocce e nevai. 
C'erano degli alberi qui un tempo, facevi due passi, dio, non nego di averti bestemmiato comunque, magari a causa di qualche merda di cane che calpestavo ma quegli alberi del viale proiettavano la loro ombra, mi salvavano dalla disidratazione, da una morte orribile come quella che stai tentando di infliggermi oggi. E invece ora è tutto bello bianco, fashion, spianato, pulito, vetro, cemento, freschezza all'interno, inferno all'esterno, e questo grazie anche al tuo emissario, no.. non quello... quello, tuo figlio si è occupato d'altro e poraccio, è pure finito male. No questo, e questo col cazzo che si veste da hippy, il nostro c'ha uno stile mica cazzi: camicetta bianca stirata, cravatta da cameriere di sala, capelli in posa plastica tipo omino dei Lego e favella da capottarsi! Da capottarsi dio! Come parla questo? Apposto, potresti assumerlo in vaticano! E devi vedere come parte di denuncia se qualcuno lo offende.
Solo che, dio, il mio capo scout così me la mette nel culo perchè io pensavo: questo ci riempie di natura, questo ci fa una città da sballo, blocca cantieri, mette a ferro e fuoco quegli stronzi ingordi dei costruttori edili, interessati solo a costruire non-luoghi per imbecilli col SUV e distribuire mutui per la gioia delle banche. Insomma, tutte cose che da piccolo non consideravo, e forse nemmeno l'allora vent'enne sindaco, ma che oggi ho la certezza essere il male pressochè assoluto, il simbolo di un progresso fatto solo di consumi, insostenibile, finto, brutto, distruttivo. 
Ecco come il potere plasma le cose, le persone, ecco come l'unica cosa importante al mondo, cioè il mondo stesso, naturale, sia d'intralcio agli scopi di questi personaggi, tutti insieme, tutti d'accordo sul da farsi e tutti uniti nel raggiungere i loro ambiziosi obiettivi. E se li nomini è immediatamente complotto, perchè tu non sai cosa è bene, lo sanno loro.
Cioè dio, mandami un leghista, mandami uno delle bestie di satana a fare ste cose, allora chi si lamenta? Un petroliere, un cazzo di ebete cresciuto in una città di plastica, un mestrino! Non così..  così è davvero avvilente.
Entro nel bar di mille anni fa, ora è tutto ristrutturato, al tempo venivamo a prenderci il ghiacciolo in bicicletta, io e Fede tra i tigli e le siepi delle case, oggi prendo la broncopolmonite dal freddo che c'è dentro, sudato fradicio che sono. La vecchia barista è morta da seicento anni, sono cambiate ventotto gestioni, i ragazzini bevono spritz e birrozze alle dieci di mattina seduti ai tavolini, coi risvoltini, la nuova barista è giovane, figa e non mi saluta, bevo questo Illy acido dando le spalle al bancone, pago con 50 euro apposta per romperle il cazzo. Un euro e venti, così le frego tutta la moneta. Ciao bella.
Sì, infatti tutto bello, tutto bene in questa meravigliosa domenica nella città di cemento armato.
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