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lpitaliaofficialsquare-blog · 7 years ago

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Something about: Intervista a LP

8 Maggio 2017

LP è passata dall’essere una ragazza che desiderava musica "cool" nella sua vita, qualcosa di più della colonna sonora di West Side Story alla quale era abituata, ad essere cantautrice – e scrivere per alcuni dei talenti più incredibili del mondo, ed ottenere il piazzamento del suo singolo 'Lost On You' per 22 settimane nelle classifiche radiofoniche di tutto il mondo. La traccia è attualmente la quarta più cercata su Shazam al mondo! Sull’onda del successo di quella canzone, LP ha appena pubblicato l’album ‘Lost on You’, che è ora disponibile. L'album contiene 'Lost on You' oltre alla canzone 'Muddy Waters’, che è passata in tv grazie alla nota serie 'Orange is the new Black'!

Per il nostro incontro a Knightsbridge LP è entrata, col suo look più pazzesco che mai, indossando una giacca tostissima e i caratteristici ricci, il tutto completo di un atteggiamento assurdamente educato. Chiacchierare con LP è facile, non teme d’imbattersi in dettagli personali, mostrando di essere davvero un libro aperto, ed è stupefacente il suo modo di parlare onestamente attraverso la sua musica. Abbiamo parlato del suo passato: il contesto accademico famigliare, i suoi 'momenti incredibili' e il suo modo di guardare a classici come Bob Dylan e Paul McCartney e a come similmente si sia concentrata sul vero cantautorato piuttosto che sull'intrattenimento.

Ha iniziato come cantautrice per altri artisti, come si scrive per qualcuno, ti ritrovi a cantarli o ad immaginare una voce specifica?

Dipende, siccome continua la recessione ma io continuo a comporre, sto iniziando a soppesare nella mia testa "questo è per me" o "questo è per qualcun altro". A volte sono in una stanza per conto mio a scrivere per qualcun altro, altre volte sono proprio con quella persona, per cui sicuramente dipende. Ma sento che proviene sempre da me, che si tratta fondamentalmente della mia lotta e della mia vita. Sono migliorata nel levigarle per portarle ad un livello universale e non più solo a un "io mi sento in questo modo, ti senti in questo modo anche tu?".

Così come la riuscitissima canzone scritta per Rihanna, "Cheers" – pensi mai: "oh questa avrei voluto cantarla io? C'è mai stata una canzone che avresti desiderato tenere per te?

No, non lo so. Voglio dire specialmente con artisti per i quali sono proprio convinta. Certe volte ho avuto dubbi se dare una canzone a qualcun altro. E una volta, la mia ultima etichetta mi ha fatto tenere una canzone per me e includerla nel mio disco quando avevo l’già - nella mia testa - data a questa persona e ormai mi aspettavo che fosse così.

E’ notoriamente difficile entrare nell'industria musicale, eppure hai ottenuto la tua "rivelazione" con il pezzo "Lost on You" in Grecia. Quale pensi sia il motivo per essere riuscita a connetterti con un pubblico così vasto in un paese europeo dove grandi nomi lottano per raggiungere i posti migliori in classifica?

Non lo so, ho sempre sentito (e questo potrebbe sembrare un po' presuntuoso) che ci sarebbe stata una canzone che avrebbe fatto chiedere "aspetta chi è che canta?" perché mi sentivo, per via della mia voce, e il mio modo e da quanto tempo canto, che se una delle mie canzoni fosse passata alla radio qualcuno si sarebbe chiesto "aspetta un secondo, perché io non conosco questa persona, eppure suona familiare ...?! ". Probabilmente anch’io penserei lo stesso! Non so se questo suoni spocchioso, ma ad essere sincera con te, non ho mai avuto una campagna radio a sostegno di nessuna delle mie canzoni, sono sempre stata abbandonata presto. Sono alla mia quarta etichetta, quindi ho visto molte cose di questo genere e ancora una volta potrebbe essere che questa canzone in realtà tocchi le persone o che sia arrivata proprio al momento giusto. Penso che per le canzoni dipenda da un tempismo fortunato oltre al fatto che siano buone.

Quindi, per ‘irrompere nell'industria’, è molto importante essere diversi restando sé stessi. Come accogli questa linea di pensiero, e lo suggeriresti ai tuoi fan?

Lo faccio e basta. Credo che non saprei come altro essere, ma in onestà, e a volerti mostrare un lato umano, ammetto di aver percorso anche strade sbagliate con le etichette discografiche per paura di restare fuori dal gioco. Dici che questa è un'attività notoriamente difficile e lo è, veramente, ma penso che lo sia come qualsiasi altra attività, non si può spiegare quanto siano difficili nel dettaglio le tortuosità del percorso. Mi sento come se avessi acconsentito a una cosa, e questa mi abbia portato dai due ai cinque anni fuori strada, e questo suona molto, molto drammatico, ma purtroppo è vero. In questo settore, basato sull'immediatezza, sono sicura che anche persone con normali lavori regolari possono constatare che, a seguito di scelte aziendali, all'improvviso ci si trova a lottare, a percorrere strade nell’incertezza anche per qualche anno, per poi tornare al punto di partenza per aver preso un paio di decisioni sbagliate.

Come hai scoperto la tua passione per la musica? Sei cresciuta in un contesto musicale?

No, mia mamma era cantante lirica, invece mio padre era stonato ed ascoltava Johnny Cash o la musica anni 50, ma aveva decisamente un lato emotivo che gli faceva amare le canzoni tristi e gli piaceva che io cantassi. Ironia della sorte è stato proprio lui a volermi far cantare davanti alle persone mentre mia madre era sempre a dire "oh ma lasciarla stare" perché avendo cantato l'opera sapeva che era una sorta di improvvisata. Lei metteva un sacco di musica lirica e teatrale e ricordo quando avevo 12 o 13 anni, sentendo i ragazzi parlare di canzoni a scuola di aver desiderato anch’io conoscere canzoni “cool". Voglio dire, amo West Side Story, ma per favore posso avere una canzone pop? Quindi rispondendo alla tua domanda: era una famiglia molto musicale? No. Sapevo che mia mamma poteva cantare e anche bene, ed io ero consapevole di poter cantare, ma non c'era niente del genere "un giorno sarò una cantante", e il pensiero non mi ha nemmeno sfiorato mente fino a molto più tardi.

C'era un piano di emergenza?

No, non avevo davvero un piano di emergenza, perché a mio parere (e credo di aver ragione), non appena avessi fatto dei soldi avrei detto "al diavolo" e avrei tentato, perché sentivo che se avessi avuto un ripiego, mi avrebbe distratto da quello volevo fare con la mia vita. Ho dovuto mutare diverse pelli durante la mia educazione perché sono cresciuta in una famiglia di studiosi, nella mia famiglia sono tutti o avvocato o medico e quindi mi sono dovuta davvero cancellare e riprogrammare perché non ero cresciuta pensando che fosse plausibile vivere facendo il musicista. Mio padre letteralmente diceva: "non si possono fare soldi col divertimento" ed io: "Oh, certo, se sei uno divertente come te! tu non puoi perché sei stonato..." ma sai in realtà gli credevo, non avevo proprio idea di come fare! Anche solo di come essere un cantautore, se me lo avessero detto quando avevo 10 anni, che sarei diventata cantautrice, compositrice di testi e canzoni, e pure di successo, avrei risposto che erano completamente fuori di mente, “non so nemmeno come si scrive una canzone, né da dove provengano le canzoni! Piovono dal cielo?"

Come scrivi la tua musica? Devi trovarti in uno specifico stato mentale? Puoi importi di sederti e scrivere?

Posso forzarmi, ma quello che mi piace fare è raccogliere frammenti di cose: testi, accordi, anche melodie, sul mio telefono e poi quando trovo il tempo per stare in studio di registrazione ho quel materiale con me. E’ lì che è mi costringo forse, quando tiro fuori ed entra in gioco la studentessa che è in me e posso utilizzare la mia educazione più accademica per dire "va bene, ora sei a scuola, quindi tira fuori tutte le tue ca***te artistiche e mettile in una canzone ".

Quindi chi ti ha ispirato nella tua carriera?

Amo questa donna di nome Lucinda Williams, con la quale recentemente sono diventata piuttosto amica, che è una delle cose più sorprendenti di tutta la mia vita, quella di poter dire "wow, ho appena messaggiato Lucinda Williams". Ma io l’ammiro tanto perché è proprio tosta, scrive queste canzoni che ti trapassano la mente e non si atteggia per nulla a focosa stella del pop. Che è una cosa davvero inconcepibile, anche se tutto quello che fa è super attraente, mai visto niente di simile. Quella donna scriverà canzoni finché non arriva alla tomba. E ho visto questa cosa, come l’assenza di pretese, nessun cambio d’abito. Ripeto, mi piace l'intrattenimento e amo le donne che lo fanno e le rispetto molto, ma non è da tutti e credo che siano quelli come Lucinda e perfino i classici come Bob Dylan e Paul McCartney che vanno avanti. Qui non si tratta di essere una graziosa intrattenitrice o di essere una focosa pop star, è sempre la canzone la cosa più importante per me. Non intendo con questo sminuire chiunque sia una calda e giovane pop star, perché abbiamo bisogno di loro per far girare il mondo, li amo, ma per me sento, guardando persone che hanno sfornato canzoni per 30 anni che è come loro che io voglio essere.

Quindi, qual è stato finora il tuo più grande momento "pizzicatemi, sto sognando" finora?

Praticamente ogni f****to show, non posso crederci, intendo, al numero di persone che oltre a Lost on You cantano molte delle altre canzoni, canzoni che non sono ancora uscite. Ho un paio di canzoni che saranno sul nuovo cd e sento gente che le canta e sono proprio incredula! Quando ho iniziato a settembre, il mio primo grande spettacolo è stato a Bucarest, in apertura di un festival e mi son detta "sto cantando all’apertura di un festival ... ma dai!" il pezzo era uscito solo dall’estate e mi ricordo di aver iniziato e di non poter credere di esser proprio lì a farlo.

Devo chiedertelo, perché sono ossessionato da OITNB (Orange is the new black, serie tv, ndt), com’ è stato ascoltare e guardare la tua canzone "Muddy Waters" nella scena di chiusura molto forte ed emotivamente carica del finale della quarta stagione di Orange is the New Black? E’ stato piuttosto incredibile vedere la tua musica durante una scena così emozionante?

Oh, incredibile. Davvero incredibile, sono stata proprio onorata di entrare a far parte di uno spettacolo che è nelle menti e nei cuori della gente, non per sottolineare, ma penso che il modo in cui la televisione abbia portato avanti queste storie è una grande parte della nostra vita. Ci sono stati spettacoli trasmessi che hanno influenzato la mia vita vera, come i libri, e quindi ottenere una cosa simile, di essere associati ad una storia del genere, così amata, è incredibile.

Tutte le tue canzoni sono davvero piuttosto emotive e personali per te, hai mai giorni in cui devi essere sul palco e cantare queste canzoni, ma non ti è possibile per via del loro significato nascosto?

A volte percepisco di essere preda di emozioni. All'inizio ho tenuto le cose separate nella mia mente. E' stato buffo perché quando abbiamo iniziato a fare tante interviste, finivo e dicevo: "Ho appena trascorso 7/8 ore a parlare della mia ex fidanzata?" ma chi altro lo farebbe? E sono felice della mia nuova fidanzata, e so che non sono obbligata a raccontare come stanno le cose, ma è che io sono fatta così, vorrei, cioè non desidererei, ma mi chiedo come sarebbe se fossi più misteriosa, in merito a quello che stava succedendo, ma poi perché, chi se ne frega? A volte le canzoni si evolvono e mi rendo conto di cosa effettivamente stavo scrivendo. È strano, in questa canzone "You Want it All” (Vuoi tutto), non l'ho nemmeno scritta sulla mia ex fidanzata, ma sulla mia ex ex fidanzata, l'ho scritta dalla sua prospettiva e penso che sia un po' sbilanciata a volte, ma è basata a grandi linee su quello che sento, che ho fatto. Adesso mi è chiaro nella mente dove si tratta di me e tutto quello a cui ho dovuto rinunciare per "andare avanti".

Il tuo album "Lost On You" è disponibile per pre-ordine, che emozione, di cosa parla l'album, che tipo di reazione pensi di suscitare?

Spero solo che sia uno di quegli album in cui veramente immergerti stando seduto da solo in macchina, ma anche uno da metter su quando hai gente, che sia versatile e in grado di entrare nella tua vita. Abbiamo tutti un album che ci ricorda: "oh amico, stavo vivendo proprio quel momento ...". Avevo questo buffo, cioè non che fa ridere, disco di R&B, di questa cantante Jazmine Sullivan, si intitola "Reality Show" e le canzoni erano tutte su cose alle quali non necessariamente mi rapporto. C'è una canzone chiamata "Mascara", ricordo che durante gli assalti della mia rottura sentimentale mi svegliavo con quella canzone che batteva in testa. Perciò lo associo a un tempo molto specifico e come dicevo, mi viene in mente la parola onore, perché è proprio un grande onore e mi sento un po' responsabile in quanto scrittrice di canzoni, specialmente quando le persone consumano sul serio la tua musica, ti senti come coinvolto nella loro vita ed è cool. Spero solo che ne possano godere.

Allora, cosa ti aspetta in futuro?

Solo più tour ad essere sinceri, e poi ho già delle canzoni in cantiere, pronte per il nuovo disco, e delle altre ancora a cui sto lavorando. Sono preparata psicologicamente perché da tempo, visto che negli ultimi 10 anni trascorsi con una etichetta sia come artista che come autrice mi sono state costantemente chieste canzoni, più canzoni, ancora più canzoni, questa è la prima volta che dalla scorsa estate nessuno mi ha davvero assillato per altre canzoni perché ne avevo già così tante memorizzate. Ho giusto scritto alcuni pezzi nuovi per questo nuovo disco naturalmente, ma nessuno mi è stato col fiato sul collo per scrivere, quindi sono carica e scalpitante, pronta a partire.

Intervista di Maiya Sicklin

Fotografo: Caroline Quinn

Traduzione a cura di Alexandra Cavo

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