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#segnaposto amo tutto
killiandestroy · 8 months
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Teresa mannino agente del caos
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Ogni anno emerge il medesimo ricordo: la grande sala da pranzo di Nonna, con la tavola imbandita a festa. La tovaglia bianca ricamata a mano, i piatti con il bordo oro, le posate del servizio buono ed i calici da spumante che uscivano dalla vetrinetta una volta o due all’anno. Il centrotavola con le pigne ed i segnaposto fatti da noi piccoli e, sotto il piatto di mamma e papà, la letterina dei buoni propositi. La luce calda delle vecchie lampadine, il profumo del panone e le luci del vecchio presepe del Nonno che illuminavano il corridoio e davano il benvenuto agli ospiti. Tutto questo calore si va perdendo nei ricordi e nelle nebbie del tempo, perchè presto non ci sarà più nessuno a ricordarlo o a rammentare quei volti divertiti, felici nel godere di quel tepore fatto di anime. Il tempo avanza inesorabile ed amo ciò che ho creato nel mio nido ma sarebbe bello tornare per una volta in quella sala da pranzo dove ognuno era al suo posto e godeva della splendida sensazione di essere sempre il benvenuto. https://www.instagram.com/p/CmZ5HkhLB-_75470bwD9vNrZrFBt_FM8LTQz7w0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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dilebe06 · 4 years
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Takane and Hana
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Siccome né Netflix né Viki inseriscono mai troppi drama giapponesi sub ita nelle loro file - a dispetto dei loro parenti koreani o cinesi - se ne becco qualcuno di vagamente interessante me lo devo vedere. Anche solo per principio. 
Takane e Hana è una serie da 8 puntate di 22  minuti l’una, molto leggera e rilassante. Qualcosa che ti vedi per spezzare dopo drama più impegnativi o sofferti. Si vede tutta in 3 ore e mezza! 
é una serie romantica, piena di clichè, personaggi lineari e scenette divertenti. nonchè un bel pò di cringe..grazie Luciano
Takane è un bellissimo dirigente d’azienda con un carattere atroce e un ego grande quanto l’intero Giappone. Suo nonno - forse per via dell’età e dal desiderio di nipotini - gli organizza un incontro/matrimonio combinato con la famiglia di Hana, una famiglia che è alle dipendenze del nonno stesso. Purtroppo la futura moglie di Mr Arroganza è già fidanzata e quindi la sua famiglia decide di risolvere il problema mandando la sorellina sedicenne Hana all’appuntamento. 
Io lo so che non devo farmi domande quando guardo questa roba...ma scusa: qual è il senso di mandare la sorella più piccola al posto di quella grande? La maggiore è già fidanzata. Perchè anche solo accettare l’appuntamento? O te lo vuoi sposare o non te lo vuoi sposare...va beh..andiamo avanti.
Inutile dire che l’appuntamento/matrimonio combinato va male. Male nel senso che nemmeno si sono presentati che lui ha offeso la ragazza in tutti i modi possibili. 
Hana, che ricordo è lì solo come segnaposto per la sorella, con tutta la sua esuberanza da ragazzina del liceo, risponde e urla in faccia al lead, abbandonando l’appuntamento offesa come una biscia. 
Ma si sa...i drama insegnano che più tratti a pesci in faccia i ricconi, più quelli ti vengono dietro. #magia 
Il “buon” Takane rimane folgorato dall’aggressività e onestà della ragazzina e nonostante non sia lei la ragazza con cui doveva avere l’appuntamento e nonostante i 10 anni di differenza, decide - perchè ovviamente una coppia è formata da due persone ma decide lui a prescindere - che il matrimonio tra loro due si farà. #ezitti
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Ovviamente questo incipit ricorda tante cose di drama già visti...fortunatamente Takane and Hana si discosta successivamente da tutti loro, creando una storia divertente e leggera senza grandi scossoni. Ci sono stati anche diverse sorprese che non mi aspettavo e che ho gradito.
Per capirci...questo drama non è nulla di eccezionale o innovativo, ma per passare tre ore in relax, senza farsi domande, è ok. 
I personaggi pur non essendo particolarmente innovativi, si lasciano guardare: Takane in particolar modo è talmente fuori di cervello - detto con affetto - che alla fine risulta adorabile. Anche il personaggio di Hana non è stato per nulla male.
Semmai la recitazione così caricata di lui: non so se fosse prevista dal manga o se è proprio l’attore ad aver così caricato il suo personaggio. Ma alla fine ci ho fatto l’abitudine e l’ho presa come sua firma. Me lo ricorderò grazie a questo.😂
Alla fine dei salmi, Takane and Hana pare quasi una storia adolescenziale ed i suoi personaggi hanno in dei momenti delle reazioni abbastanza infantili...ma almeno mi sono fatta quattro risate. 
A fare da contorno a questa storia ci sono svariati personaggi ma sicuramente il premio WTF se lo becca Luciano, l’italo-giapponese che dona alla storia tutto il suo charme e saggezza.
Voto: 7
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Note Sparse: 
Una tematica interessante ma che non è stata approfondita riguarda la differenza di età: 16 VS 26. Nella serie si evince che questa discrepanza è allo stesso tempo un problema e un fatto positivo, tuttavia mi sarebbe piaciuto che venisse più ampliato. Capisco però il perchè non lo abbiano fatto. 
 Quando ho parlato di una serie adolescenziale, mi riferivo a tutte le pippe mentali e gli incasinamenti sentimentali che coinvolgono i due ragazzi: 
Appena mi dirai “ ti amo” il nostro matrimonio sarà cancellato. Ma perchè? perchè lei nel primo episodio gli ha detto che non gli piaceva? e quindi tutta la manfrina di nascondere i sentimenti... te lo dico... non te lo dico... meglio che te lo dico...ma non dirmi nulla...cioè.... 😑 
Ho invece apprezzato Hana e il non voler mettere da parte la sua storia con Takane anche quando “minacciata” per il bene di lui. Ero già pronta ad episodi di angst, con lei che piange disperata sul letto perchè lo ama ma ha dovuto lasciarlo e cose così... invece ha tenuto botta.
Re della serie è comunque il Nonno che ha sempre saputo tutto e che ha mandato il nipote a vivere in una baraccopoli solo per testare lui e la sua compagna. #king
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jucks72 · 7 years
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Vigilia di Natale: mise en place (gingerbread mood)
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Vigilia di Natale: mise en place (gingerbread mood)
La sera del 24 di dicembre, la vigilia di Natale, è un serata speciale a casa nostra… è “il” Natale!
Io e mia mamma iniziamo settimane prima a definire il nuovo menù della Vigilia, per la nostra cena, sempre placé. Ogni anno è diverso, solo qualche punto fisso, della tradizione di famiglia,  e sempre di magro, pesce.
Poi ci sono i preparativi per decidere il tema della serata, come allestire la tavola. A me piace perdermi in questi preparativi, dalla mise en place, ai segnaposti, ogni anno con un tema specifico, con dei colori predominati che riporto poi in ogni angolo di casa…. e anche nei pacchetti regalo. 
Poi l’intera giornata del 24 in cucina a cucinare ed allestire, la parte più bella (io ho la sindrome del sabato del villaggio!!).
Arriva sera… è magica… il camino acceso,  la musica di sottofondo, le candele, i bambini euforici (anche se ormai è la mia, la bambina più piccola!), Babbo Natale che arriva verso mezzanotte e la lunga apertura dei regali.
Una grande festa!
Il tema
Per quest’anno ho pensato ad un allestimento  sui toni caldi e vellutati: ci sarà dell’arancio, del verde a ricordare il bosco, un caldo color melograno e poi rimandi ad alcune delle mie spezie preferite, lo zenzero e la cannella.
Per la vigilia di Natale desidero un casa calda, accogliente, ma alla stesso tempo elegante. Queste le mie ispirazioni.
Palette
Ho, quindi, realizzato una palette di colori per la mia vigilia di Natale: la palette è uno strumento utilissimo per quando si vuole creare un allestimento, ma non solo!
Io le uso moltissimo per il mio lavoro di architetto/home relookers. Ti permette di accostare bene i colori tra di loro, in fase progettuale, per poi diventare un utilissimo strumento operativo per la preparazione, ad esempio, della tavola, come nel nostro caso: qualsiasi cosa noi pensiamo di voler raggiungere, se è in accordo con la nostra palette, sarà sicuramente una scelta giusta.
Atmosfera
Mi piace prendere spunto dalla natura, da tutte quelle meraviglie che la stagione ci offre. Cerco sempre di mantenere un certo equilibrio tra raffinatezza e semplicità. Non amo lo sfarzo o l’eccessiva ostentazione. 
Sulla porta il benvenuto sarà realizzato con una bella ghirlanda di rami di pino, antichissimo simbolo di eternità e prosperità e di affetti familiari.
Visto il tema un po’ country di questo mia vigilia di  Natale, la comporrò con agrifogli, fronde di pino, bacche, pigne, bastoncini di cannella e rametti di legno.
La casa dovrò essere impeccabile. Nei bagni piccole salviette pulite per gli ospiti, saponi nuovi in un cestino e profumerò l’ambiente con candele all’arancia.
In questo periodo dell’anno le candele mi piacciono molto,  vederle accese in vari angoli della casa: fate attenzione però alle profumazioni. Vicino alla sala da pranzo e sul tavolo  dovranno essere  neutre, altrimenti il loro profumo,  unendosi ai profumi delle pietanze, potrebbero dare un risultato  sgradevole.
Inviti
Ad una festa, soprattutto se formale,  è sempre bene inviare un invito su cartoncino, a tutti i partecipanti,  con circa 3 settimane di anticipo, indicando la data, l’ora, il luogo ed anche il tono o il dress code della sera.
In questo caso per me si tratta di una festa in famiglia e, quindi, non abbiamo l’abitudine di inviarci un biglietto.
Ma in realtà un invito lo invio sempre! Un invito  “2.0”, che io preparo in base al tema della serata ed spedisco più “informalmente”, per posta elettronica o WhatsApp….! Si perde “solo” un po’ di magia e poesia… 
La mise en palce
Nella  tavola della Vigilia ritroviamo tutti colori che caratterizzano la palette che ho individuato, sia per la tovaglia che per il servizio di piatti, che ho voluto intercalare con dei piatti di porcellana bianchi. 
Per la corretta mise en place, per tutti i dettagli, vi lascio ad un altro mio post (mise en place: come apparecchiare bene la tavola).
Qui vi riporto alcuni punti fondamentali, descrivendo soprattutto il table setting. 
Aperitivo
Il momento dell’aperitivo apre la serata. Io lo servo in salotto, comunque in una zona diversa dalla sala da pranzo. Organizzo un piano di appoggio  dove sistema i vassoi, in questo caso un vassoio in legno, visto il tema della cena, dove preparo i bicchieri a seconda dell’aperitivo scelto, un secchiello per il ghiaccio e qualche piccolo stuzzichino.
L’aperitivo lo servo all’arrivo dei primi ospiti, in attesa che arrivino tutti, e si protrarrà fino al momento di sedersi a tavola,  in ogni caso massimo per  30 e 40 minuti.
La tavola e tovaglia
E’ importante che sia adeguata al numero di commensali. Un parametro che può tornare utile è quello di misurare la distanza tra il centro di un piatto e il centro del piatto accanto: questo valore, in un cena in cui sono poste in tavola parecchie posate, dovrebbe essere di circa 70/80 cm. In questo modo sarete sicuri che ogni ospite abbia abbastanza spazio per muoversi.
La biancheria dovrà essere perfettamente pulita ben stirata e ben distesa.  Il tipo di tessuto, il colore e la trama li ho scelti in base al tema e alla palette che ho deciso per questa occasione,  facendo sempre attenzione però all’equilibrio complessivo. 
La tovaglia deve ricadere in modo uniforme lungo tutto il perimetro della tavola, per circa  30-40 cm: più o meno cioè lo spazio che intercorre tra il piano del tavolo e le ginocchia di chi è seduto.
Non dimenticate che, sotto la tovaglia, va sempre messo il mollettone!
  Il tovagliolo
Il tovagliolo, di stoffa e in questa tavola coordinato alla tovaglia, deve essere piegato nel modo più semplice ma perfetto, e va posto, sempre,  alla sinistra del piatto. Evitiamo di  metterlo sul piatto dove si mangia e mai sopra o sotto le posate.
Una volta seduti a tavola i commensali prenderanno il tovagliolo con un unico gesto della mano e lo stenderanno sulle proprie  gambe.
  Il sottopiatto-piatti
Il sottopiatto è la base e il centro del “placé”, sarà distante circa 1 cm dal bordo del tavolo e si dispongono ad uguale distanza l’uno dall’altro.  Sarò tolto solo alla fine pasto, al momento del dolce.  
Io ho scelto dei sottopiatti in paglia viennese, sopra il quale ho posto il piatto piano, in porcella bianca e il piattino per l’antipasto sempre in porcellana, ma in questo caso decorata. Fate attenzione che il disegno sia  guardato nel verso giusto dal commensale.
In questa tavola,  ho preferito non mettere il piattino del pane, ma ci sarà un cestino di pani di diverse forme e tipologie, a piccoli pezzi, che metterò a tavola all’accorrenza (lo ammetto… cerchiamo di evitare di mangiare pane durante il cenone della vigilia… già sufficientemente ricco!)
Le posate
L’occasione importante richiede che ogni particolare sia all’altezza del tono e dello stile: ho voluto, quindi, preparare la mia tavola con posate d’argento. Il menù che io propongo per la Vigilia è di pesce, e avrebbe richiesto, quindi, una mise en palce con le sue posate specifiche. Se le avete non dimenticate di usarle!
La disposizione delle posate segue, ovviamente, le regole  del galateo e ho previsto, quindi, le posate per le portate principali e per l’antipasto, le più piccole, poste più esternamente, in quanto le prime ad esser usate. 
Le posate da dessert in questa occasione, elegante ma non formale, ho preferito non metterle già in tavola: le porterò  solo al momento di servire il dolce, tendenza ormai abbastanza diffusa. 
  I bicchieri
La scelta dei bicchieri è un momento molto emozionante: ho voluto un po’ giocare con forme e colori, calici di cristallo trasparente e in vetro soffiato colorati.
Ho disposto a tavola 3 bicchieri: per il vino bianco, per l’acqua e la flûte.
  Il segnaposto
Organizzare i posti a sedere è un momento importantissimo e che va necessariamente studiato prima, per non creare confusione.  Decorate la vostra tavola con dei segnaposto, possibilmente scritti a mano. 
Ho pensato ad un segnaposto  in tema con tutto il resto dell’allestimento. Un piccolo vasetto con del verde, bacche e fiori che poi diventerà  un piccolo ricordo, un cadeau,  che l’ospite potrà portare via con sè.
Centro tavola
Ogni decorazione che sceglierete per la vostra festa deve essere pensata in armonia con lo stile della tavola.
Il centro tavola svolge un ruolo molto importante: non deve esser troppo piccolo per non scomparire, ma non deve essere troppo grande e alto per non ostacolare la vista tra i commensali.
Per questa tavola della vigilia “country” ho scelto una bella coppa, dal sapore retrò, che ho utilizzato come portatacandela (ovviamente candela non profumata) e l’ho decorata tutt’attorno con una ghirlanda benaugurale di pino, con qualche sfera natalizia dorata e qualche stecca di cannella a riscaldare il tutto.
  Menù
Nella mia famiglia la cena della Vigilia e il momento più importante per i festeggiamenti di Natale. E la cena lo è in egual misura. E’ un vero e proprio cenone per noi!
Il nostro menù è sempre di magro, ovvero di pesce, e per essere sempre in linea al tema della serata ho voluto ricercare dei piatti tipici della tradizione vicentina, riscoprendo i sapori dei Natali della nostra storia,  dal sapore di famiglia, arricchiti però da qualcosa di insolito, anche di culture diverse.
Utilizzo il cibo per trasmettere e comunicare emozioni, per unire il presente con la tradizione, l’antico, in questa tavola che incontra generazioni diverse tutte uniti per festeggiare insieme. 
Anche se per il menù della sera non sarebbe previsto l’antipasto, per il cenone di Natale noi facciamo eccezione, come anche per il primo piatto che la tradizione veneta prevede sia un importante piatto di pasta, come i bigoli in salsa (di acciughe) piatto simbolo della vigilia di magro. Immancabile anche il mascarpone con la mostarda (anche se a cena non andrebbero serviti latticini).
Lo dico sempre… le regole si possono trasgredire, ma è necessario prima conoscerle!
  Ruolo importante, importantissimo,  nella mia cena della vigilia di Natale lo avranno, come sempre, anche vini, appositamente individuati sulla base del menù.
Aperitivo: Pinot bianco altoatesino fermo giovane maturato in acciaio  & cocktail alcolico e analcolico
Antipasto:  Franciacorta blanc de blancs dosaggio zero  fermentato e maturato in acciaio
Primo piatto: Tai rosso giovane da annata fresca maturato in acciaio
Secondo piatto: Nosiola trentina selezione maturata in anfora e invecchiata 3-4 anni
Per il brindisi:  Spumante metodo classico altoatesino pas dose’.
  *Vista la tipologia dei dessert  nessun vino è particolarmente indicato: se proprio venisse richiesto proporrei un gran moscato.
   Dress code
Anche il dress code della padrona di casa (e non solo!!) segue le linee guida definite per la serata!
  E se ricevessi io l’invito?
Se fossi io a ricevere l’invito per questa cena della vigilia di Natale  adotterei questo dress code: un abito in pizzo sui toni del verde impreziosito da accessori eleganti considerata l’occasione importante di festa.
Non arriverò a mani vuote. Non porterei un mazzo di fiori, che metterebbero in difficoltà la padrona di casa già abbastanza indaffarata per la serata che sta iniziando, da doversi mettere a  sistemare anche un mazzo di fiori!
Non porterei nemmeno del vino in quanto, sicuramente, il menù è stato preparato pensando anche ai vini d’abbinare (conoscendo la padrona di casa!)
Trattandosi delle vigilia di Natale, penserei piuttosto ad un pensiero natalizio: ad esempio Boule de Noël Royal Copenhagen, o da collezione, in tiratura limitata.
  Ringraziamenti
Ringrazio MTChallenge per aver indetto un master sulla mise en palce “Conciati per le feste“, tema a me molto caro, che mi ha dato l’occasione di confrontarmi con una delle più apprezzate maestre del bon ton, Caterina Reviglio Sonnino,  e cimentarmi in preparazioni di tavoli molto particolari: saranno 3 le tavole  (una per una cena informale della Vigilia di Natale, una per un pranzo formale, il giorno di Natale, una per un buffet di Capodanno) in cui io e le mie colleghe abbiamo sviluppato e che vi consiglio di vedere!
Un grazie  tutte le venti “corsiste” con cui c’è stato un bellissimo scambio e condivisioni di stimoli e.. ansie!!
    Un grazie e un grosso abbraccio alla mia amica Claudia, con cui ho trascorso una splendida giornata, progettando  ad allestendo questa mise en place, oltre ad essersi concessa come modella, insieme ai piccoli Vittoria e Mario, rendendo il tutto ancora più divertente!
  E grazie a Luca con i suoi preziosi consigli per gli abbiamenti dei vini!
  In questa mise en place/dresscode della vigilia di Natale trovate:
Piatti: Siesta, Hermes
Posate: in argento, stile San Marco
Bicchieri: in vetro soffiato
Centrotavola e segnaposto: realizzati da Marisa Fabris di Aliqua Re, Vicenza
Vini: vini& oli di Artigiani, Vicenza
Accessori del dress code: orecchini Bisanzio Misis gioielli
      Ciao!
Qui  le altre mise en place delle feste:
 il pranzo di Natale, mise en place (Sun-day Christmas)
mise en place da buffet per il Veglione di fine anno – Let’s Party
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