#scrittotroppotempofa
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Vorrei sparire. Andarmene. Ricominciare. Avete mai la sensazione di essere sazi? Sono sazia. Satura. Ho finito le forze mi guardo da lontano e mi cerco,vedo la mia immagine sbiadire e mi sembra di non esserci. Sono dentro questo buio pesto buio che più buio non si può,sono impercettibile e irragiungibile,vago lenta e piangente verso la mia fine e non faccio nulla per fermarmi. Non c'è niente che mi dia la spinta,che mi stimoli di viverla davvero questa vita. Sono solo di passaggio,sono solo aria,non ho niente di rilevante,niente che faccia la differenza,che lasci un segno. Io sono solo io con tutte le mie infinite stranezze e la mia inadeguatezza costante,me la porto ovunque. Io complessa e poco malleabile, io forte io intraprendete io sognatrice inattaccabile provocatrice e sfacciata e subito dopo,io fragile persa funzionante a metà poco affidabile,perennemente sull'orlo dell'oblio,io io io solo io che non appartengo a nessuno. Non sono fatta per vivere nonostante io ami follemente la vita. Non sono fatta per avere dei legami che non si sciolgono nonostante io odia gli abbandoni in tutte le sue forme. Me la prendo con il destino,con le dinamiche del tempo con chi ha scelto che proprio dovessi nascere qui e non lì, me la prendo con chi e cosa abbia deciso che io dovessi subire. Il verbo della mia vita è proprio questo,subire. Me la prendo con me che nonostante tutto quello che mi è successo sono ancora qua. Non sono,non scelgo,non dico,non faccio io sono questa,perennemente in contrasto,taciturna nonostante tutto dentro di me urla per poter uscire. Non ci riesco,non ci riesco. Sono diventata talmente parte del controllo da riuscire anche a controllare le mie emozioni,i miei istinti,tutto ciò che mi caratterizza lo reprimo. Perchè? Perchè stai sempre zitta? Perchè non ti sfoghi mai? Mi chiedono tutti. E tutti non sono io. E tutti sono ottusi banali e tutti non sono me e tutti ma che ne sanno gli altri di quello che ho passato,di me,che ne sanno di me che mi addormento per metà che vivo a metà che sogno a metà. Che ne sanno? Delle volte che ho abbracciato chi mi ha ferito invece che gridargli la mia, di quante volte ho soffocato quello che sono per rendere felice qualcun altro,di quante volte mi sono frenata prima di lasciarmi andare davvero. Che ne sanno della mia polvere dei miei silenzi laceranti,che ne sanno di tutto il dolore che mi infliggo io sola. Di tutte le cose che voglio non ne ho nemmeno una. Sono talmente tante cose che non ci sto tutta dentro me stessa. Respira. Fuori c'è ancora una luce fastidiosa che cerca di insediarsi dentro di me,una luce carica di pioggia,una nuvola scoppierà per questa guerra che dovremmo affrontare io e il cielo. Io scoppierò? O rimarrò un'altra volta in disparte facendo finta di niente. Farò finta di niente. Fingerò che questi anni mi siano passati dentro,fingerò di andarmi bene così come sono,fingerò di essere presente ad ogni discorso frivolo e incoerente delle persone che mi circondano,fingerò che farà meno male che ogni cosa poi si perde se non la si va a ricercare. Ma poi quando perdi te stesso dov'è che ti devi cercare? Quanti giri immensi ti fa fare la vita per poi tornare sempre lì, sempre lì,davanti a tutte quelle cose che non hai mai affrontato. Davanti a tutte quelle cose che prima o poi, inevitabilmente,la vita ti sbatte in faccia. Forse un giorno proverò. Proverò a fare finta di niente,proverò a dimenticare a lasciarmi alle spalle,ma oggi ancora no. Oggi non sono pronta. Oggi voglio solo silenzio,oggi sono spenta,oggi sono ancora di nessuno,oggi perderò un'altra battaglia. Non perchè non sia abbastanza forte da combatterla ma perchè ho capito che questa non è la mia guerra. Ho passato interi anni della mia vita a combattere una guerra che non è mai stata mia. Mi sono ferita abbastanza contro i miei muri e se mi guardo non mi riconosco. La mia vita in pochissimi anni è cambiata in un battito di ciglia che io mi sono lasciata trasportare così facilmente dagli eventi che non me ne sono neanche accorta. Dove sono? Perchè sei così lenta a rialzarti quando cadi giù? Questa è stata una delle domande che mi hanno posto. Perchè,lo so perchè. Quando cado,cado così a fondo, così giù che la strada che devo fare per tornare a galla è così lunga che a volte prendo tempo per sedermi e riflettere in tutto quello che nella mia vita proprio non è andato e ho perso il conto di quante volte avrei voluto che fosse stato diverso e invece niente. Vorrei sorriderti e metterti al riparo da me stessa ma ho così disperatamente bisogno di te da sembrarmi quasi ridicola io stessa. Ma tu resta qui e ascoltami. Ascolta le mie imperfezioni che aggredisco tanto da farmi male io stessa. Vorrei non ci fossero,vorrei essere un'altra rimanendo comunque fedele a me stessa,vorrei essere sole e luna,calda e fredda,io vorrei essere il controsenso che ti caratterizza,vorrei essere così tante cose da non annoiarti mai,vorrei che trovassi in me tutto ciò di cui hai bisogno. Non vorrei mai sorprendere i tuoi occhi a guardare qualcosa diverso da ciò che sono io. Vorrei darti quello che sono ma quello che sono non lo do neanche a me stessa perchè io sono il mio più grande nemico. La persona che temo di più. Quella che non perdonerei mai sono sempre e solo io. E non so come si fa a sfuggire da me. Vorrei imparare a non scappare a calmarmi a fermarmi ad apprezzarmi almeno un pò',almeno per poco. Il tempo per sorridermi e rassicurarmi che vado bene così che va bene vado bene che sì gli errori si fanno,ma è la vita,che sì potrei fare meglio di così,che sì sì hanno ragione tutti quanti che devo rimodellare le parti di me che proprio non vanno,sì sì ma a volte,ecco,vorrei non accanirmi,vorrei giustificarmi,comprendermi,mettere a tacere le mie eterne paure che non mi abbandonano mai. Quella me,sempre distratta e persa nei miei mille pensieri,ne miei dettagli incomprensibili,nella mia infinita tristezza che mi risucchia ogni volta che fisso un punto vuoto. Quella me che sorride per niente e ride per tutto. Quella me che soffoca ciò che ha dentro,quella me fragile e prepotente e arrogante e sempre sulla difensiva quando cerca di proteggere tutto quello che le appartiene. Quella me,quella me che dove sta non lo so, ma che vorrei necessariamente rincontrare,giusto il tempo di un saluto,quattro chiacchiere,sapere se è cambiata almeno un po' da quando l'ho lasciata sapere se è sempre inconcludente e sfacciata,se conserva almeno un po' di freddezza e di dolcezza che l'avvolge in una corazza solo apparente da quello che è realmente. Vorrei dirle solo che è la stessa me di quando ero bambina,ecco. Vorrei disperatamente,con tutte le mie forze,abbracciare la bambina che sono stata e tenerla al sicuro. E stringermela forte al petto,perchè io,io se fossi stata adulta e avrei avuto la sfacciata fortuna di incontrare una bambina così l'avrei tenuta al riparo da tutto quello che invece sono ora. L'avrei amata perchè sapevo che nessuno l'amava mai come si deve, come meritava. Dicono che nella vita prendi tutto quello che meriti,ma non è mai vero,tu prendi tutto quello che ti capita. Perchè se io avessi avuto qualcuno che mi avesse dato quello che meritavo a quest'ora sarei felice. E invece sono nata così,sono nata a metà. Sono nata morta. Sono nata che già qualcuno sceglieva al posto mio. Sono nata di nessuno. Perciò,per questo e per mille altri motivi,vorrei abbracciare la bambina che sono stata. Perchè se qualcuno,mi avesse amato almeno un po' io sarei diventata tutto,tutto,tranne quello che sono ora.
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