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A.I. Artisanal Intelligence: “Prove Tecniche di Trasmissione”, memorie di una mostra
“L’abito è anche un costume di scena ed è uno dei più potenti mezzi di comunicazione”: una frase che risuona salda, un’affermazione che prende per mano l’attenzione e la conduce al di là dell’apparenza meramente modaiola, all’interno di un percorso di ricerca intellettuale e materica eccellente, racchiuso in una mostra curata da un’istituzione altrettanto eccellente: ovvero “A.I. Artisanal Intelligence”.
L’occasione specifica è l’appena trascorsa edizione di AltaRoma, le giornate dedicate all’alta moda italiana allacciate anche alla promozione della nuova creatività stilistica in fermento: splendore sartoriale e ricerca intellettuale, dove ben s’incastona la mostra intitolata “Prove Tecniche di Trasmissione”, accaduta negli spazi del Guido Reni District dal 6 al 9 luglio scorsi.
Seppur terminata, la mostra lascia tracce pregiate di una riflessione rivelatrice: grazie alla cura di Clara Tosi Pamphili e Alessio de’ Navasques, essa accosta l’arte del costume alla creazione di moda, individua nella sartorialità artigianale il cuore che pulsa in comune per entrambe, e nella fase di prova un momento di sperimentazione fondamentale a sé stante, condensato nell’imperfetta imperfezione. Moda e costume si appaiano, ça va sans dire, già dall’organizzazione: a comporre tale percorso espositivo sono state chiamate, infatti, l’Accademia di Costume e Moda, che da mezzo secolo affianca nella formazione le due discipline, assieme alle storiche sartorie teatrali della capitale, la Sartoria Farani di Luigi Piccolo, the One, e Pompei per le scarpe; tutte romane, come spiccatamente romana è l’attitudine a far collaborare e contaminare il costume e la moda.
Il fil rouge che si srotola nel percorso è suggerito già nel titolo: “Prove Tecniche di Trasmissione” proviene dagli archivi televisivi italiani, da quei primi anni ’70 in cui la tv subiva la metamorfosi dal bianco al nero verso il colore, ed un programma sperimentale mandava in onda immagini studiate per provare gli effetti cromatici della nuova tv. Oggi, dunque, quei tentativi son simbolo di una nuova possibilità di creazione, dove i confini di separazione tra la prova e la trasmissione sfumano e, nel linguaggio sartoriale, trovano una nuova dimensione di concretezza: qui il tempo della lavorazione che conduce al bello della realizzazione finale e finita si scompone, si cristallizza nelle fasi intermedie, spalanca nuove visioni.
Il viaggio d’esperienza ha inizio nell’arte: l’opera di Isabella Ducrot - le carte dipinte della serie “Abiti” e un grande fondale teatrale del 2016 per l’opera “Hanjo” di Marcello Pann- incarna i valori essenziali della ricerca e rielaborazione degli archivi, della manipolazione del manufatto tessile per dargli una nuova vita pittorica, del non-finito che in quanto prova è già perfetta e poetica, e per questo fornisce alla contemplazione gli strumenti per affrontare i passi successivi. Dall’arte tout-court all’arte costumistica, la mostra prosegue con l’incontro con gli abiti frutto del talento misto alla couture del pluripremiato Gianluca Falaschi, per poi immergersi nell’atmosfera più giovane, esordiente, ma altrettanto ricca di valore, di dieci designer.
Dieci storie di riflessione, lavorazione e sperimentazione sull’artigianalità virtuosa, la sartorialità meticolosa, il design creativo innovativo e a tratti estroso, la sfida col tempo per raggiungere la concretezza che qui si sospende per lasciare spazio alle fasi di preparazione dispiegate sui tavoli da lavoro. Dieci nomi che son quelli della tedesca Marie Louise Vogt con i suoi virtuosismi all’uncinetto; dell’indiana d’origine, londinese di nascita e nomade di spirito Bav Tailor che plasma capi di lusso sostenibile; del Pakistano Wali Mohammed Barrech che racchiude storie di viaggio nelle sue borse geometriche; dell’asiatica Alysée Yin Chen che scolpisce forme organiche nel tessuto; dell’italiana Fase Factory che mescola lo sportswear luxury alla filosofia di design nipponica. Altrettanto italiani sono la mescolanza di artigianalità e innovazione del collettivo Apnoea, la fusione di rigore costruttivo e armonia volumetrica di Giuseppe Buccinnà, la naturalezza quasi cruda ed essenziale di Asciari, il design che vive dentro lo sorrere del tempo delle borse Trakatn e le opere d’arte scultorea delle borse firmate Roberto Scarantino.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
#A.I. Artisanal Intelligence#Altaroma#nuovi talenti#moda indipendente#Mad in Italy#fashion writing#webelieveinstyle#Accademia Costume e Moda#mostra di moda#moda e arte
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L’altrove tra noi
da un’idea di Piero Tosi
Fiorenzo Niccoli
Con scritti di Giorgio Amitrano, Quirino Conti, Caterina d’Amico, Giosetta Fioroni, Susanna Guida, Jacopo Pellegrini e Franca Valeri.
Quodlibet, Macerata 2018, 226 pagine, illustrazioni a colori e bn, ISBN 9788822902948 Testi in italiano e inglese
euro 25,00
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Un pretesto. Questo è stato per Fiorenzo Niccoli e per Piero Tosi, con la collaborazione inconsapevole di Danilo Donati – fotografo il primo, costumisti supremi, da Oscar, gli altri due –, il presepe commissionato nel 2016 da Quirino Conti a nome della Fondazione Carla Fendi, e allestito presso la Chiesa degli artisti, in Roma. Il Natale come esca felicissima della fantasia, dell’estro, della più scatenata voluttà creativa. Rovistando negli armadi di due insigni sartorie teatrali romane, Farani e Il Costume, grazie a una squadra formata da artisti navigati e allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia, la ferula implacabile di Niccoli e Tosi, amici e complici di vecchia data, ha dato vita, una vita raggelata quanto si vuole, eppure sempre lì lì per sciogliersi e animarsi in uno spettacolo teatrale, a un lampo, a un sogno, a un giuoco lungo centottanta immagini, disseminate di figure e figurine provenienti da un altrove e piovute chissà come qui tra noi. Una sacra rappresentazione che è al tempo stesso un frammento di circo o un brandello di rivista; un omaggio consapevole, affettuoso e pungente al tempo stesso, ai pagliacci, a Wanda Osiris, a Federico Fellini, alla fotografia come arte.
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#Fiorenzo Niccoli#Piero Tosi#Danilo Donati#Quirino Conti#sartoria Il Costume#pagliacci#Sartoria Farani#Wanda Osiris#Federico Fellini#fashion inspirations#Fondazione Fendi#fashion books#sartorie teatrali#costumi teatrali#fashionbooksmilano
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ApritiModa: il trionfo del made in Italy
ApritiModa: il trionfo del made in Italy
Vortici.it, questa settimana, vuole far conoscere a voi lettori un evento davvero particolare tenutosi alcuni giorni fa, ma, prima, occorre fare un passo indietro. Dal 2017 ApritiModa, per un fine settimana l’anno, porta il pubblico alla scoperta dei luoghi più nascosti e segreti del mondo della moda. Là dove si nascondono la creatività, il genio e il nostro saper fare, cioè la massima espressione del Made in Italy. È da considerarsi un evento davvero unico nel suo insieme. Sono coinvolte le persone e il loro l’incredibile serbatoio di mestieri. Tutto questo crea una commistione meravigliosa, dando vita un’esperienza unica e indimenticabile per tutti, cittadini e turisti.
Sabato 22 e domenica 23 ottobre 2022, ApritiModa ha dunque aperto cento porte, da Nord a Sud del Paese. Un viaggio dell’eccellenza italiana che aiuta a scoprire, conoscere e innamorarsi del prodotto italiano. Hanno partecipato, come sempre i grandi nomi che portano il nostro vessillo nel mondo, insieme alle loro realtà artigianali che esistono e resistono solo qui, in Italia. L'evento racconta, una per una cento storie, fatte di luoghi, persone, di imprese. Il progetto nasce da un’idea di Cinzia Sasso ed è stato realizzato insieme a Eleonora Grigoletto, Lidia Pezzoni, Emma Pradella, Andrea Chisu, Mariavittoria Zaglio, Marta Marcolin.
Dal Piemonte alla Sicilia tantissimi sono stati i laboratori, le atelier, le maison, le fabbriche, le sartorie teatrali e i musei hanno aperto le porte, per questa quinta edizione, consentendo a chi ha potuto, di vivere delle giornate fuori dalla routine quotidiana. Aprire le porte delle maison offre anche la possibilità per toccare con mano la bellezza e l’unicità di luoghi meravigliosi. In questo modo, si rivela lo straordinario patrimonio di capacità, qualità e conoscenza che è tutta italiana. Oltre i portoni di palazzi storici, dentro cortili incantati, nelle vecchie fabbriche reinventate, il genio, la cultura, la capacità artigianale italiana diventano prodotti dei quali conosciamo l’esito finale. ApritiModa ci fa scoprire dove tutto questo ha origine. Link di approfondimento: Apriti moda, alla scoperta del made in Italy Se hai letto quest'articolo forse, potrebbe interessarti la nostra sezione Lifestyle Immagine di copertina e altre immagini: apritimoda.it Read the full article
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Passoscuro Art Festival 2022
Venerdì 16 e sabato 17 settembre 2022 inaugura la prima edizione di Passoscuro Art Festival, a cura dell’Associazione L’Isola delle Correnti e con il patrocinio del Comune di Fiumicino. Passoscuro Art Festival L’iniziativa coinvolgerà 25 artisti i cui lavori si andranno ad aggiungere agli oltre cento murales ed interventi artistici che animano dal 2018 la cittadina di Passoscuro. Questa prima edizione 2022 si arricchisce di molteplici iniziative culturali: mostre, concerti, eventi teatrali, presentazioni e tavole rotonde che si alterneranno in modo continuativo durante le giornate inaugurali lungo l’isola pedonale artistica del lungomare, continuando così l’azione di riqualificazione urbana e sociale, attraverso l’arte e la promozione della cultura, che l’associazione porta avanti già da alcuni anni. Come scrive Felice del Brocco dell’Associazione promotrice: “Stili diversi, esperienze diverse, dai paesaggi impressionisti alle forme astratte, alle sculture e alle fotografie, artisti in rapporto con la gente del posto per rendere bello il luogo dove si vive. Le strade e le piazze sono i luoghi pubblici dove la vita scorre, dove la comunicazione visiva raggiunge la massima espressione, dove i muri possono rappresentare quel museo a cielo aperto, quel racconto per immagini che è la forma artistica più libera.” Passoscuro Infatti Passoscuro Art Festival nasce insieme alla stessa comunità di Passoscuro, come meglio spiega Thomas Spielmann: “A differenza della street-art, il nostro non è un gesto di protesta in luoghi degradati e abbandonati, spesso solitario e anonimo, ma una libera espressione artistica di gruppo, in accordo con le istituzioni e con gli abitanti del luogo, che ci hanno concesso gli spazi e in diversi casi hanno realizzato loro stessi un’opera. Se sui muri si dipinge da sempre, possiamo andare indietro fino all’inizio della nostra storia e ci troviamo appunto in una grotta, dove è nata l’arte, alle origini della bellezza. Lì i nostri antenati hanno iniziato a dipingere sulle pareti e un osso, invece di diventare una clava come in “2001 Odissea nello spazio”, è stato trasformato in flauto. Immagini e suoni, uniti come gemelli inseparabili, hanno riempito gli antri e sono da sempre legati alla trasformazione dell’essere umano. Mi piace pensare che forse già allora qualcuno tra loro abbia osato immaginare che prima o poi, in un domani, da quelle grotte sarebbe uscito dopo averci lasciato le sue impronte, con le “mani dipinte di blu”. E noi continueremo a fare questo sui muri di Passoscuro, cercando sempre di lasciare una nota di poesia. Sogno e utopia.” Chi ci sarà? Gli artisti chiamati a confrontarsi con il tema del 2022, L’utopia dipinta sui muri,sono: Valeria Acciai, Lucilla Adamo, Martina Bernassola, Aurelio Bonfazi, Valerio Cancellieri, Adriano Cocimano, Piero Colò, Benedetta Commissari, Loredana De Fiore, Felice Del Brocco, Angela Farina, Romina Farris, Rosaria Ferreri, Alessandro Filippetti, Gloria Gabrielli, Maurizio Gaudenzi, Manuela Lupino, Lina Marocchini, Suzanne Portmann, Giuliano Salaro, Lorenzo Sartori, Barbara Sbrocca, Thomas Spielmann, Laura Testa, Quinto Tozzi. Read the full article
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SAN BENEDETTO – Domani, venerdi 17 maggio alle ore 18, nella sala della Poesia di Palazzo Piacentini, Chiara Bellabarba presenterà, per il ciclo “Gli incontri con l’autore – Primavera 2019“, il libro “Racconti fra le dita“, evento organizzato da “I luoghi della Scrittura”, la Bibliofila, la Cooperativa Fabbrica dei Fiori con il Patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione comunale e la Regione Marche. Lettura di Piergiorgio Cinì. Conversano con l’ autrice Valentina Vagnoni, Francesca Sartori, Massimo Scarponi.
Chiara Bellabarba è docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Linguistico “Capriotti ” di San Benedetto del Tronto. Nel suo percorso di vita ha avuto la fortuna di appassionarsi alla scrittura, all’insegnamento, al teatro e alla recitazione, allaconduzione di trasmissioni radiofoniche , alla musica, alla fotografia, al tango e allo sport. Da sempre amante degli animali e della natura.
“Racconti fra le dita è una raccolta di racconti brevi nati con l’intento di attraversare le molteplici sfumature di un orizzonte al femminile di donne e non solo, nel tentativo di coglierne la sempre fuggevole essenza. La raccolta è organizzata in quattro sezioni. La prima è “Racconti di donne“, in cui l’autrice ci fa vivere con delicatezza passioni, tentazioni, trasgressioni, vocazioni, paradossi e contrasti di alcune donne “fuori dal coro”, gettandouno sguardo furtivo su quelle loro presunte debolezze che, quasi sempre, sono la radice ontologica della lorogrande forza.
La seconda è “Racconti di animali“, in cui Chiara Bellabarba dà voce, con ironia e sensibilità, a pensieri profondi,a reazioni e a presunti sentimenti di gatti, cani, pesci e di diversi elementi della natura, per valorizzarne la componente “umana, troppo umana”, nel tentativo di sottolinearne la vicinanza al nostro mondo.
La terza è “Racconti di fantasia“. Qui prendono vita storie che si collocano nel mondo fantastico dell’autrice e che in esso trovano la loro principale ragion d’essere. Anche in questa sezione ad essere rotagonista è la radice femminile, a cui l’autrice fa indossare, in maniera camaleontica, costumi diversi: quello della signora tempesta,della boa, della nota “la”, di Camille e Cécile, etc.
L’ultima parte è intitolata “Emozioni profonde”, nell’intento di sottolineare la matrice fondamentale dei testi in essa raccolti. La sensualità della notte insieme al mistero che porta con sé, il dolore “puro” di una madre sola, la drammatica immedesimazione con uno straccetto rosso da parte di una donna di strada, le mani che siincontrano e che si parlano attraverso impercettibili movimenti sono alcuni dei protagonisti di questa sezione.
La caratterizzano, fra gli altri, due testi teatrali “Donna notte e Straccetto rosso” che sono stati inseriti all‘ interno dello spettacolo “Il giudizio della notte”, realizzato dal Laboratorio teatrale Re Nudo. Tutte queste storie sono nate nell’ambito della trasmissione radiofonica “La follia delle donne”, ideata e creata in parte dalla stessa autrice.
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Dal 23 al 26 febbraio torna a Firenze, alla Fortezza da Basso, la XII edizione di Danzainfiera, l’evento principe in Italia e in Europa dedicato al mondo della danza in tutte le sue declinazioni.
Quattro giorni di lezioni, mostre, convegni, spettacoli e gare, pensati non solo per professionisti e addetti ai lavori, ma anche per chi vive la danza come pura passione. Un unico luogo dove saranno riuniti tutti i più importanti protagonisti del settore: grandi star della danza internazionale, docenti di chiara fama, aziende leader, sartorie teatrali d’eccellenza e aspiranti ballerini.
Il taglio del nastro avverrà giovedì alle ore 15.00 all’interno del Padiglione Spadolini per mano di Federica Giuliani – Presidente della Commissione Cultura e Sport del Comune di Firenze. A sottolineare questo momento ci saranno i ballerini della Drop Company – che danzeranno sulle musiche originali della serie Tv Maggie & Bianca Fashion Friends – e la stella del Red Bull Flying Bach, Virginia Tomarchio.
Danzainfiera sarà anche l’occasione per momenti di riflessione e di dibattito sul futuro della danza nelle Fondazioni Teatrali Italiane. Dalla manifestazione partirà una raccolta firme, lanciata dalla rivista Dance&Culture, a sostegno della petizione al Presidente della Repubblica, scritta dal coreografo Luciano Cannito per richiedere la riapertura dei Corpi di Ballo degli Enti Lirici.
Trasformare un sogno in opportunità con le stelle della danza
Accedere alle migliori accademie europee e porre le basi per una carriera sarà davvero possibile con Danzainfiera che ha fatto della Formazione una delle sue peculiarità.
Lezioni, workshop, stage e audizioni con i più grandi maître del mondo dedicate agli aspiranti ballerini. Premier danseurs dei più importanti teatri del mondo, performers internazionali e docenti d’eccezione saranno gli special guest della XII edizione: dalla Francia Dorothée Gilbert, étoile dell’Opéra di Parigi, dalla Gran Bretagna Sarah Lamb e l’italiano Federico Bonelli, entrambi Principal del Royal Ballet di Londra; dall’Italia l’istrionico coreografo Luca Tommassini, direttore artistico di Xfactor, Luciano Cannito, regista e coreografo di fama internazionale, e Alessandra Celentano apprezzata insegnante del talent Amici di Maria de Filippi. Anche la Street Dance avrà le sue punte di diamante con Roxrite, il bboy già numero uno al mondo, Nelson, uno dei più noti popper del panorama francese e Icee, vincitore di tutte le gare più importanti di Hip Hop.
Dance Inside Out
La danza “dentro e fuori”: questo il tema dell’edizione 2017. Danzainfiera quest’anno uscirà dalle mura della Fortezza da Basso con Dance in the City: la mattina di giovedì 23 febbraio, giorno d’apertura dell’evento, nelle piazze e nelle vie del centro storico fiorentino si potrà assistere a performance live di gruppi di ballerini che si esibiranno in brevi coreografie.
La Loggia del Pesce, Piazza Strozzi, Piazza santo Spirito, Piazza della Repubblica e Via Martelli: queste le location in cui si alterneranno esibizioni di Flamenco, Pizzica, Tango, Zumba e Hip Hop.
Dopo la cerimonia di inaugurazione con il taglio del nastro in area press-incontri la redazione di Note, testata di Ferrovie dello Stato, presenterà il prossimo numero di febbraio della rivista che avrà in copertina Marcello Sacchetta, protagonista di questa edizione di Danzainfiera.
Corpi di Ballo e Fondazioni Liricche: un futuro è possibile?
La rivista Dance&Culture lancia a Danzainfiera la raccolta firme in adesione alla lettera aperta di Luciano Cannito al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro la chiusura dei Corpi di Ballo e a sostegno delle Fondazioni Lirico Sinfoniche. Domenica 26 febbraio alle ore 12 in area pres-incontri del Padiglione Spadolini, il coreografo Luciano Cannito illustrerà le ragioni del suo impegno per una causa che sta diventando sempre più d’attualità dopo la chiusura del Corpo di Ballo della Fondazione Arena di Verona, il nono in pochi anni, una razionalizzazione che ha visto tra le prime chiusure quella del MaggioDanza proprio a Firenze.
La magia della Danza a portata di tutti
Danza per chi vuole coronare un sogno e trasformare una passione in opportunità di carriera, ma anche danza per chi ama divertirsi: il piano terra del padiglione Spadolini ospiterà un’intera area dedicata alle più innovative e popolari discipline della Dance Fitness, ideali per tenersi in forma e bruciare calorie ballando. Danzainfiera come sempre sarà anche laboratorio sperimentale per provare le più interessanti novità del settore oppure presentare al pubblico italiano discipline che all’estero stanno già spopolando. Sempre di più forme ibride di danza piacciono perché divertenti, efficaci e alla portata di tutti.
Spazio anche ai più piccoli nell’area Baby Dance con attività e laboratori pensati apposta per i giovanissimi con ospiti d’eccezione come le protagoniste di Maggie & Bianca Fashion Friends, la serie tv sulla Moda e lo Spettacolo in onda su Rai Gulp. Ambientazioni ottocentesche, laboratori con le musiche originali e cartonati del film d’animazione Ballerina – a febbraio nelle sale italiane – per le bambine e i bambini che vorranno sognare insieme a Félicie e Victor.
Moda e Danza: il binomio vincente
Per la sua XII edizione, Danzainfiera ha deciso di celebrare l’eccellenza della sartoria italiana: un settore legato a filo doppio con la danza. Nasce così il progetto Atelier Italia: un’area espositiva dedicata alle sartorie che confezionano abiti di scena, che con la loro abilità e qualità sartoriale danno vita a prodotti unici in grado di valorizzare il corpo del danzatore e il lavoro del coreografo.
Non mancherà nemmeno quest’anno sezione dedicata alle aziende, tredicimila metri quadrati in cui i brand di moda più amati dai ballerini potranno esporre o far sfilare in passerella gli outfit da sala e da tempo libero, acquistabili nella zona shopping.
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Firenze pronta a ballare con la XII edizione di Danzainfiera Dal 23 al 26 febbraio torna a Firenze, alla Fortezza da Basso, la XII edizione di Danzainfiera, l’evento principe in Italia e in Europa dedicato al mondo della danza in tutte le sue declinazioni.
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Tra I vestimenti
L’inventiva della Sartoria Farani in 40 anni di cinema, teatro e televisione
a cura di Simonetta Licastro Scardino, Maria Schiavone Panni di Napoli Rampolla, Clara Tosi Pamphili
Electa, Milano 2004, 207 pagine
euro 60,00*
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Catalogo della Mostra tenuta a Roma nel 2004 Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia
E' un viaggio Tra i vestimenti, nel mondo degli abiti di scena creati dalla famosa Sartoria Farani, nata nel 1962 sotto la guida di Piero Farani e oggi diretta da Luigi Piccolo. Ogni abito è un'opera d'arte, per questo ancora oggi è una delle sartorie teatrali più celebri in Italia e nel mondo. La mostra, allestita a Roma e promossa dall'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, celebra i quarant'anni di attività della sartoria e accoglie diversi abiti prestati dalla donazione Farani al CSAC (il Centro Studi e Archivio della Comunicazione) dell'Università degli Studi di Parma. Ospita ben 200 capi d'abbigliamento che hanno fatto la storia del cinema, della televisione e del teatro. Abiti che raccontano l'inventiva del marchio Farani dalle origini a oggi, oltre alle quattro nominations e ai tre Oscar conquistati dalle creazioni di Danilo Donati: uno nel 1968 con Giulietta e Romeo di Franco Zeffirelli, un altro nel 1970 con I clowns e l'ultimo nel 1976 con Casanova, entrambi di Federico Fellini. Per quanto riguarda le nominations per L'Oscar dei costumi, ne ottenne addirittura due nel 1966 con Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini e La Mandragola di Lattuada; nel 1967 con La bisbetica domata e nel 1986 con Otello, entrambi di Zeffirelli.
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#Sartoria Farani#abiti di scena#sartorie teatrali#Clowns Fellini#Totò#Giulietta e Romeo Zeffirelli#Vangelo secondo Matteo#Fellini Casanova#costumi cinema#fashion books#fashionbooksmilano
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MONTEPRANDONE – In occasione del 4 novembre, giorno dell’Unità nazionale, Festa delle Forze Armate e Anniversario della fine della Grande Guerra, il Comune di Monteprandone, in collaborazione con l’AMAT- Associazione Marchigiana Attività Teatrali, organizza una serie di eventi.
Il programma dal titolo “4 Novembre. Festa delle Forze Armate. Centenario della Vittoria 1918/2018” si sviluppa in due momenti.
Sabato 3 novembre, alle ore 21:15, presso l’Auditorium Centro Pacetti di Centobuchi (via San Giacomo n. 107), andrà in scena lo spettacolo “1915/1918. 1261 giorni di guerra” interpretato da Luca Violini con la partecipazione di Stefano Pozzovivo e Jessica Tonelli della produzioni “Quelli con la voce produzioni” e l’organizzazione della Class Management.
Dalle testimonianze epistolari di chi ha vissuto la trincea e l’esperienza delle Grande Guerra, Luca Violini interpreterà una selezione di lettere dei soldati italiani al fronte con la consulenza storico letteraria di Paolo Logli e quella video a cura di Luca De Minicis. Si rivivranno i momenti drammatici che hanno segnato la storia d’Italia e del mondo intero. L’ingresso è gratuito.
Nella giornata di domenica 4 novembre, invece, è prevista la cerimonia istituzionale. Alle ore 11:30 in piazza dell’Aquila, nel Centro Storico di Monteprandone, si terrà il concerto del Corpo Bandistico “Città di Filottrano”, diretto dal M° Gianluca Sartori. A seguire l’Amministrazione Comunale deporrà una corona sul Monumento ai Caduti.
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di Stefania Mezzina
SAN BENEDETTO – La consegna delle borse di studio ad alcuni degli allievi delle lezioni di danza e workshop del 6° Festival Internazionale Confini di Danza, ha fatto scendere il sipario sulla rassegna di successo che ogni anno, grazie all’Ar’ya TheatArt Ballet, con le coreografie di Antonella Ascani, coreografa e danzatrice della compagnia e direttrice artistica, e Marzia Ascani, direttrice artistica dell’associazione e mental coach, porta a San Benedetto del Tronto nomi di grande spessore.
Borse di studio per una settimana di studio alla Renato Greco Dance Studio di Roma sono andate ad Alberto Albanesi e Siria Laghi, quelle per Ials Centro Danza Musica Teatro Roma a Sara Agranni, Sueny Luciani, Siria Laghi e Alberto Albanesi.
Una settimana di studio all’Hopera Ballet Istituto Formazione Danzatori, dove si è svolta la formazione, di pari passo con i Bagni Oltremare, dove gli spettacoli hanno animato e emozionato l’appuntamento dei Giovedì di Arte di Pianeta Oltremarte, sono state assegnate a Valeria Tesei, Riccardo Marcatili, Valeria Marchei e Siria Laghi. Grandi applausi del pubblico accorso ad ammirare lo spettacolo Penisula di Antonella Ascani, la presentazione del libro di Marzia Ascani “Libera la tua danza con il coaching”, sfilata di costumi di danza delle più grandi sartorie teatrali e il seminario di Nabil Bey, cantante dei Radiodervish.
Molto interessante il momento della presentazione di Marzia Ascani del suo libro Libera la tua danza con il coaching: Marzia Ascani ha raccontato la sua esperienza, che l’ha portata ad essere affascinata da un sistema di vita e a farla sua, anche tramite il libro. Divenuto a pochi giorni dalla sua uscita best seller su Amazon, è stato adottato come primo libro di testo dall’Accademia di danza di Renato Greco, a Roma.
Ai vari appuntamenti hanno partecipato l’assessore Andrea Traini e la consigliera Rosaria Falco. In questa edizione, quale formatori sono arrivati Francesco Capuano dell’Accademia di danza di Enzo Paolo Turchi, e Leontine Snel, coreografa di fama internazionale, (sue quelle de La leggenda del Pianista sull’Oceano di Tornatore e Gangs of New York di Scorsese), mentre modern e danza contemporanea è stata a cura di Antonella Ascani, e coaching nella danza con Maria Ascani. Massimo Castagnini, danzatore della compagnia e assistente della Ascani, ha effettuato lezioni di Gyrokinesis, sbarra a terra e modern ragazzi.
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di Stefania Mezzina
SAN BENEDETTO -Torna in scena questa sera la 6^ edizione di Confini di danza, con lo spettacolo di danza “Penisula”, coreografie di Antonella Ascani, e con la compagnia Ar’ya TheatArtBallet. Lo spettacolo dedicato al nostro bel paese con le sue tradizioni, i suoi ritmi e le sue emozioni, si inserisce nell’appuntamento con Pianeta Oltremarte, il viaggio nei Giovedì dell’arte e delle eccellenze picene che da dieci anni si sviluppa con successo ai Bagni Oltremare, a San Benedetto del Tronto, offrendo la vetrina ai comuni del territorio.
San Benedetto del Tronto, appunto, sarà rappresentata dal Festival Internazionale di Danza. Inoltre, in scena anche Comunanza, con la sua storia, artigianato e tesori dei Sibillini. Confini di danza ha preso il via il 16 luglio, alternando lezioni, workshop presso la sede dell’Hopera Ballet di San Benedetto e ai Bagni Oltremare. Docenti Leontine Snel, Francesco Capuano, Antonella Ascani, Massimo Castagnini, quali danzatori, coreografi.
Mercoledì sera ha offerto un seminario e qualche brano di Nabil Bey, cantante leader dei Radiodervish, mentre domani sera, venerdì, sempre ai Bagni Oltremare, offrirà la presentazione del libro “Libera la tua danza con il coaching, della Mental Coaching Marzia Ascani, che a pochi giorni dalla sua uscita è best seller su Amazon ed è stato adottato come primo libro di testo dall’Accademia di danza di Renato Greco, a Roma.
Venerdì sarà molto interessante anche assistere alla sfilata di abiti di scena di danza, bellissimi costumi di scena, tutù, delle più grandi sartorie teatrali italiane per la danza, in collaborazione con La Luna che Danza.
Sabato gran finale, con il gala del Festival Internazionale: un evento spettacolo con gli artisti ospiti, spettacolo di danza, esito performativo finale del workshop di danza contemporanea e momenti di danza con la compagnia Ar’ya TheatArt Ballet, e assegnazione delle borse di studio per la Renato Greco Dance Studio e Ials Centro Danza Musica Teatro di Roma, e Hopera Ballet Istituto Formazione Danzatori San Benedetto, per alcuni dei danzatori che hanno partecipato al percorso formativo.
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di Stefania Mezzina
SAN BENEDETTO – Ha portato e continua a portare sul territorio della città artisti di fama internazionale, il Festival Internazionale Confini di Danza che con l’organizzazione dell’ Ar’Ya TheatART Ballet Associazione Culturale e la direzione artistica di Antonella Ascani nel 2018 giunge alla sesta edizione.
Rappresenta ormai un appuntamento molto atteso per l’estate sambenedettese, per gli allievi che hanno partecipato alle varie edizioni, per il pubblico che ha assistito e per gli operatori del settore danza, che sono riusciti a vivere giorni intensi di formazione, crescita e divertimento molto vicini agli artisti ospiti.
Il Festival si è confermato negli anni come un punto di unione di quanti operano nel mondo della danza sia a livello nazionale che internazionale e come un intenso momento di crescita e formazione per gli allievi e danzatori che hanno seguito e seguiranno lezioni e workshop, da lunedì 16 a sabato 21 luglio, tutti i giorni, a partire dal mattino alle ore 9 e fino alle 20,30, anche per la costruzione di un curriculum importante per gli allievi che vorranno inserirsi nel mondo del lavoro della danza.
Il Festival si svolgerà dal 16 al 21 luglio ed è stato presentato da Antonella Ascani, direttrice artistica del festival e da Marzia Ascani, con Massimo Castagnini, la consigliera comunale Rosaria Falco, la quale ha lodato l’iniziativa, ai Bagni Oltremare, rappresentato da Gigi Capriotti, titolare con la sorella Maria Rita, sin dall’inizio partner dell’iniziativa, con la sua location sul mare, che rende suggestivi i momenti di formazione, nonché gli spettacoli che vi si sviluppano.
Gli artisti ospiti, impegnati negli stage di danza presso gli spazi di Hopera Ballet a San Benedetto del Tronto e di Bagni Oltremare saranno:
Leontine Snel – Coreografa internazionale che terrà lezioni di Jazz Dance Francesco Capuano – Danzatore e coreografo che terrà lezioni di Modern Jazz Antonella Ascani – Danzatrice e coreografa che terrà lezioni di Modern e un workshop di Danza Contemporanea Massimo Castagnini – Danzatore e Personal Trainer che terrà lezioni di Modern per ragazzi, Sbarra a Terra e Gyrokinesis®. Marzia Ascani – Mental Coach che terrà delle sessioni di Coaching applicate alla danza.
Durante il Festival è in programma una cena evento spettacolo con gli artisti ospiti del Festival e durante la serata ci sarà la consegna degli attestati di frequenza e l’assegnazione delle borse di studio per I.A.L.S. Centro Danza Musica Teatro- Roma, Renato Greco Dance Studio – Roma, Hopera Ballet Istituto Formazione Danzatori – San Benedetto Del Tronto e Settima edizione del Festival Internazionale Confini di Danza edizione 2019
Il calendario degli eventi e spettacoli serali ad ingresso libero:
MERCOLEDÌ 18 Luglio Ore 22 Serata Evento con Nabil Bey cantante dei Radiodervish Nabil Bey, cantante leader dei Radiodervish, gruppo musicale di spessore internazionale, terrà un seminario sullo strettissimo collegamento esistente tra la musica medio orientale e la danza.
GIOVEDÌ 19 luglio Ore 22 Spettacolo di danza “Penisula” Coreografie di Antonella Ascani All’interno della serata Pianeta Oltremarte il Festival “Confini di Danza” sarà presente con lo spettacolo di danza “Penisula” per l’ideazione e le coreografie di Antonella Ascani, compagnia di danza Ar’Ya TheatART Ballet. Lo spettacolo di danza “Penisula” è dedicato al Bel Paese con le sue tradizioni, i suoi ritmi e le sue emozioni.
VENERDÌ 20 luglio Ore 21.30 Presentazione del libro “Libera la tua Danza con il Coaching” e a seguire ci sarà una sfilata di costumi di scena di danza in collaborazione con “La luna Che Danza” Presentazione del libro “Libera la tua Danza con il Coaching” di Marzia Ascani (Mental Coach). Il libro divenuto, a pochi giorni dalla sua uscita, best seller su Amazon è stato adottato come primo libro di testo dell’accademia di danza di Renato Greco a Roma. A seguire ci sarà la sfilata di abiti di scena di danza, si potranno ammirare i più bei costumi di scena, tutù, delle più grandi sartorie teatrali italiane per la danza in collaborazione con “La Luna che Danza”.
SABATO 21 luglio Ore 21 Gran Gala del Festival Internazionale Confini di Danza Cena con gli ospiti del Festival e durante la serata ci sarà la consegna degli attestati di frequenza e l’assegnazione delle borse di studio per: I.A.L.S. Centro Danza Musica Teatro- Roma Renato Greco Dance Studio – Roma Hopera Ballet Istituto Formazione Danzatori – San Benedetto Del Tronto Interventi degli artisti ospiti Spettacolo di danza: Esito performativo finale del Workshop di Danza Contemporanea Momenti di danza con la compagnia di danza Ar’Ya TheatART Ballet coreografie Antonella Ascani.
INFO: 3298963041 e-mail [email protected] Facebook: Festival Internazionale Confini Di Danza Per prenotazione tavoli per gli spettacoli serali Bagni Oltremare tel.0735-753804
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