#san Mauro vescovo martire
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Catania, San Giovanni Galermo, celebrazioni nei luoghi dove nacque Sant’Agata
Catania, San Giovanni Galermo, celebrazioni nei luoghi dove nacque Sant’Agata Un programma di celebrazioni per ricordare la Santa Patrona Agata, venerdì 2 febbraio, avrà come epicentro il quartiere periferico di San Giovanni Galermo, nei luoghi dove secondo la tradizione sarebbe nata la martire catanese, iniziativa promossa con il supporto del Consiglio Comunale presieduto da Sebastiano Anastasi, dal parroco Giuseppe Catalfo e dal coordinatore del comitato organizzatore Pippo Di Mariano. A partire dalle 10:30, una solenne processione da piazza Chiesa Madre si muoverà per raggiungere Casa Bertuccia, in via Immacolata, laddove, secondo la tradizione, ebbe i natali Sant'Agata, luogo ricordato adesso da un altarino. Sfileranno in preghiera, tra gli altri, i soci della confraternita di San Giovanni Battista, il gruppo di preghiera "padre Pio", il Comitato Agatino, le associazioni agatine e quelle operanti nel territorio e i ragazzi dell'Istituto Comprensivo "Padre Santo Di Guardo – Quasimodo". A conclusione, cenni storici e notizie bibliografiche in merito al luogo dell'altarino, a cura dell'ingegnere Mauro Rapisarda. Già dalle ore 9.00 innanzi sosterà la Candelora di mons. Ventimiglia, accompagnata dal corpo bandistico "G. Virgillito", accolta dal vescovo di Catania, mons. Luigi Renna, dal parroco di San Giovanni Galermo don Giuseppe Catalfo, dal Presidente del Consiglio Comunale di Catania Sebastiano Anastasi, con i Consiglieri comunali, il Presidente, i Consiglieri del IV Municipio, le le autorità civili e militari e i tanti devoti. Le celebrazioni si svolgeranno con il sostegno della Presidenza del Consiglio Comunale di Catania, anche grazie alla sollecitazione del Consigliere Comunale Erio Buceti, già Presidente del IV Municipio e ora componente del civico consesso. "Da anni ormai, la data del 2 febbraio ci conduce verso i resti di quel luogo sacro, dove, secondo la tradizione, Sant'Agata ebbe i natali, poiché in quel luogo sorgeva la residenza estiva della famiglia Colonna, cui apparteneva per appartenenza al nobile casato, la Martire catanese -ha spiegato il Presidente del Consiglio Comunale, Sebastiano Anastasi-. Il consiglio comunale quindi nel segno della tradizione e della devozione popolare, ma anche dell'attualità perché San Giovanni Galermo è simbolo di tutte le periferie catanesi a cui guardano tutte le nostre attività consiliari e per contribuire in modo incisivo al recupero sociale, culturale, infrastrutturale di tutti i quartieri catanesi".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Custodi di arte e fede: Basilica di San Calimero a Milano
Nel cuore di Milano si trova una basilica dalla storia antichissima, quella di San Calimero, dedicata al quinto vescovo ambrosiano, di origine greca, che la leggenda racconta fu martirizzato in quei luoghi nel III secolo d.C. per annegamento, dato che si era rifiutato tributare lodi ad Apollo. L’ipotesi si basa sulla presenza di un pozzo nella cripta, scavato nell’ottavo secolo per conto del vescovo Tommaso alle scopo di salvaguardare dalle infiltrazioni le reliquie del martire, da lui rinvenute sotto l’altare. Altri testi sostengono che Calimero fosse un ufficiale al comando di Adriano e che, convertitosi, si mise al servizio del vescovo Castriziano, diventando suo protetto. Il luogo di culto era così antico che tra V e VI secolo un altro vescovo milanese, Lorenzo, si fece carico di un restauro dopo un lungo periodo di decadenza. Oggi la chiesa, così come appare, è frutto di una radicale ricostruzione nata nel 1881 sotto la direzione di Angelo Colla, che, con la scusa di ridonare all’edificio le precedenti forme romaniche, riuscì a cancellare dalla basilica gran parte delle sue caratteristiche. Per vedere ciò che resta della basilica medievale, risalente alla fine del XI secolo, bisogna accedere al cortile della canonica, a destra della facciata, dove è possibile ammirare il fianco della chiesa e il campanile, mentre più difficile è la veduta sull’abside, anche essa romanica ad eccezione di una serie di aggiustamenti del XIX secolo. La facciata della chiesa è a capanna, rivestita in laterizio, con tre portali lignei in pietra e sormontati da una lunetta con la figura di San Calimero, mentre l’ingresso principale è evidenziato da una decorazione ricca di leoni e colonne. L’interno della chiese si sviluppa in un unica navata, divisa in cinque capate con volte a vela cordonate e abside semicircolare illuminato da tre finestre, scandito da trifore cadenzate sopra le campate affiancate da figure di santi e martiri dei primi secoli della chiesa milanese. Sulla volta del presbiterio sono dipinti quattro medaglioni raffiguranti san Barnaba, san Calimero, san Castriziano e san Lorenzo I. A sinistra si nota l’accesso alla sacrestia, già oratorio di San Michele dei Disciplini, di fondazione quattrocentesca, mentre ai due lati del presbiterio due scalinate conducono alla cripta. La cripta, con volte ribassate sorrette da otto colonne, venne restaurate nel XVI secolo ed è affrescata dai fratelli Giovanni Battista e Giovanni Mauro Della Rovere, detti i Fiammenghini, con medaglioni di santi, e li si trova il sarcofago con le spoglie di San Calimero e il leggendario pozzo. Read the full article
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IL CALENDARIO SAGGIO
IL CALENDARIO SAGGIO
Santi del 5 ottobre: Santi Placido e Mauro (Monaco, Santi Firmato e Flavina di Auxerre, San Tranquilino Ubiarco Robles (Martire Messicano), Sant’Eliano di Cagliari (Vescovo e Martire), Santa Caritina (Martire), Santa Tullia (Venerata a Manosque), Santa Maria Faustina Kowalska (Vergine), Santi Martiri di Treviri (Martiri della persecuzione dell’imperatore Diocleziano,…
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⚜ OGGI, 2 MAGGIO, #LAVELLO FESTEGGIA IL SUO AMATO #PATRONO: #AUGURI A CHI PORTA IL NOME DI SAN #MAURO!
Ricorre oggi, 2 Maggio, l'anniversario dell'arrivo delle spoglie di #SanMauro martire nella città di Lavello.
L'anno era il 1060 e secondo quanto riportato da un documento storico:
"Presso la chiesa lavellese di Santa Maria della Speranza si arrestò, senza voler più proseguire, il cavallo dell’arcidiacono Gherardo, che era diretto al suo paese, #Conza, in #Campania, e trasportava i corpi di San Mauro e dei suoi compagni martiri, prelevati dallo stesso religioso da una chiesa di #Gallipoli ormai lasciata all’incuria, nella quale erano stati in precedenza traslati dopo essere rimasti per secoli in una grotta dove furono inseguiti ed uccisi i compagni di San Mauro, per aver ivi nascosto il corpo del santo africano dopo averlo trafugato a #Roma in seguito al suo martirio.
Il prodigioso arresto, a Lavello, del cavallo con i corpi di San Mauro e dei suoi compagni martiri avvenne dopo che l’arcidiacono aveva deciso di riprendere il cammino al termine di una sosta di due giorni in località #Gaudiano, appartenente al territorio lavellese, dove già si erano verificati #prodigi per diverse persone del posto che avevano visitato le sacre spoglie di tali martiri.
Alla Chiesa di Santa Maria della Speranza, dopo essere stati informati dell’accaduto, si recarono in processione il #Vescovo, le autorità ed il popolo di Lavello.
Il vescovo decise dunque di far caricare le spoglie dei martiri su due giovani buoi, non ancora sottoposti al giogo, i quali si diressero spontaneamente alla #Cattedrale, l’attuale Chiesa Madre, presso la quale si fermarono e si inginocchiarono, dopo essersi già fermati una prima volta all’ingresso del paese, nel punto dove fu poi eretta la #PortaDiSanMauro."
Facciamo quindi gli Auguri a tutti coloro i quali si chiamano Mauro e festeggiano oggi il proprio onomastico!
In foto la statua del Santo custodita presso la Chiesa Madre di Lavello
#SantoDelGiorno #Almanacco
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