#rivelo
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urbanadventureleague · 1 year ago
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Heat, again.
Well, after a summer that wasn’t exactly cool but not too hot, we get a good ol’ heatwave, one with temperatures hitting triple digits. (That’s 38C or above to those of you living under the Metric system.) We do usually see a triple degree day or three during our summers, but not usually in a row. Looks like this one will be one of those, ugh. Sunday August 13th was the first day of the heat…
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thymos-00 · 8 months ago
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"Tu, di me, hai il volto che a nessuno rivelo; un determinato presente che a nessuno più, potrò mai dedicare, e questo groviglio di incertezze, con cui simultaneamente, odio ed amo."
- Thymos, Al di là del mare
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angelap3 · 16 days ago
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Storie di Donne...
Lei si chiamava Grazia...
Grazia Deledda per la precisione.
Nasce a Nuoro, in Sardegna, nel 1871,da una famiglia benestante.
Grazia fin da piccolina legge sempre, ovunque. Finisce la quarta elementare e i genitori le dicono che è tempo di lasciare la scuola.
Grazia non capisce, le piace tanto studiare...
"Semplice, perché sei una femmina" le viene risposto.
Grazia serra le braccia e ,in qualche modo ,la spunta. Studia a casa con un precettore, poi continua da sola. Ha 17 anni, invia un racconto a una rivista.
Lo pubblicano! Grazia festeggia, mentre in paese si grida allo scandalo. Anche il parroco si unisce alle malelingue. I genitori tentano di farla ragionare, spiegano che le donne badano alla casa, funziona così...
Grazia non si arrende, continua a scrivere ma a Nuoro trova ovunque terra bruciata , per cui fa le valigie e parte per Roma, la capitale della cultura, dove crede che non verrà giudicata per la pretesa di scrivere pur essendo una donna...
Pia illusione!
Scrittori e intellettuali la guardano dall’alto in basso. È una donna e anche senza istruzione, chi crede di essere?
Grazia non crede di essere qualcuno ,crede però in sé stessa e continua imperterrita a scrivere.
Ha 29 anni quando incontra Palmiro, un uomo schietto, gentile e senza pregiudizi che entra con garbo nei suoi pensieri e nella sua vita. Diventano marito e moglie.
Grazia è felice, ma un dubbio l'assilla : sarà contento suo marito di aver sposato una donna che vuole scrivere?
Palmiro, in effetti , non solo è contento di avere una moglie scrittrice ma lascia il suo lavoro e ne diventa l'agente .A questo punto, Grazia e Palmiro diventano gli zimbelli della città. Una donna intellettuale e un uomo che si mette al suo sevizio : si è mai vista una tale assurdità?
Grazia non raccoglie, si difende scrivendo a getto continuo libri che piacciono e non solo agli italiani.
I suoi libri, infatti, viaggiano oltre confine e arrivano agli occhi di una certa accademia reale svedese.
È il 1926.
Grazia Deledda, prima donna italiana, vince il premio Nobel per la letteratura e sale sul palco, mano nella mano con il marito.
Fu criticata, definita un’ignorante, un'illusa , ma lei si rivelo' semplicemente una donna che non ebbe paura di lottare per le sue idee e che riuscì ,alla fine, a vincere la sua battaglia.
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cywo-61 · 3 months ago
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Se rivelo il mio segreto alla luna lo dirá al vento, che parlerà agli alberi e loro lo sussurranno al mare... il mio segreto è al sicuro solo nei sogni.. perché i sogni custodiscono ciò che il cuore sente.
cywo
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fiorenellanotte · 7 months ago
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"Tu, di me, hai il volto che a nessuno rivelo; un determinato presente che a nessuno più, potrò mai dedicare, e questo groviglio di incertezze, con cui simultaneamente, odio ed amo."
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anitalianfrie · 5 months ago
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enea? riguarda enea?
rivelo l'arcano... era su marc
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fermatiqui · 7 months ago
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Sono di nascosto me stessa, perché il bello di me non lo rivelo prima, lo nascondo fino all'ultimo.
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princessofmistake · 1 year ago
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Quando una persona mi piace infinitamente non rivelo mai il suo nome. Mi parrebbe di perderne una parte. Mi sono abituato ad amare in segreto. Credo che questa sia la sola cosa che possa farci sembrare misteriosa e meravigliosa la vita moderna. Le cose più comuni divengono deliziose, se appena si sappia nasconderle. Quando parto da Londra non dico mai dove vado. Se lo facessi, perderei tutto il mio piacere. È un'abitudine assurda, ne convengo, ma in questo modo ci si illude di attribuire qualche senso romanzesco alla vita. Pensate che io sia un po' sciocco, nevvero?
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rosa-kirsche · 6 months ago
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89 e 100
89 - Preferisci che si venga sul viso, in bocca, sul seno, nella vagina o nel culetto? Dipende dalla persona ma solitamente bocca e seno sono i miei preferiti, vederlə svuotarsi sul mio seno mi eccita da morire ma amo anche sentirne immediatamente il sapore sulla lingua
100 - La cosa più porca che amici o amiche vi abbian mai raccontato? Eh ma sono fatti loro, non rivelo le esperienze piccanti altrui 😚
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lareginadelmondomarcio · 9 months ago
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Mi sento un oceano ogni mattina quando lo specchio rivela il colore intenso di uno sguardo non mio.
Uso le lenti per nascondere l'orrore di quel che sono diventata.
La perfezione non è mai stato un problema. Però parliamo di una perfezione imperfetta che sia chiaro. Governa la parte umana in fin dei conti, però potresti confonderti.
Probabilmente per strada gireresti la testa per guardarmi e non importa se sei donna o uomo, sono un magnete.
Rubo il tuo sguardo e lo tengo incatenato su di me finché non decido che basta e se pensi di avere un alcunché potere su di me, ti sbagli.
Se sei donna, mi invidierai. Non sarai invidiosa dei miei capelli o degli occhi. La tua invidia sarà su quel che non potrai spiegarti.
Se mi prendi a pezzi non c'è gusto. Se mi prendi tutta, t'innamori.
E tu, sei mio.
Baciami.
Scopami.
Venerami.
Lo farai.
Hai presente quella cosa che tu chiami vita? Dimenticala. L'unica a tenerti in vita sarò io. Basta prendermi nel giorno giusto.
Sono come quelle insegne sulle porte dei locali pubblici.
"Da lunedì al venerdì dalle 14 alle 18, sabato dalle 12:30 alle 14:30 e domenica dalle 8 alle 10".
E credimi, tu ti presenterai in anticipo con un'ora, al minimo.
La cosa che più noti in me sono le labbra. Rosse. Quasi nere. Che poi in fondo te le immagini intorno al cazzo chiedendoti se succhiandolo resterebbe sopra il rosso del rossetto.
Te lo rivelo.
Non resta.
Sarà mia volontà quel che tu farai.
Ti distruggerò. Un colpo fisso al cuore per mille volte. E credimi decido io il finale della tua vita.
Urlerò se le cose non andranno secondo il mio desiderio e brucerò parole nascoste dentro il mio cuore, sarò dolore a fior di pelle, antidoto a fior di labbra e veleno.
La sera in macchina girerò la testa, guarderò le luci in lontananza che pian piano si perdono nel buio fitto,le righe bianche sulla strada, a volte continue altre volte interrotte, nei miei occhi noterai la vicinanza che lentamente si perde dei ponti e dei segnali stradali che resteranno alla nostra schiena.
Mi girerò, un sorriso dipinto sul mio volto con la precisione di Picasso e capirai, dio se capirai il mio odio e il mio dolore, ma lo ingnorerai per paura, consapevolezza di una bomba a mano che sta per essere sganciata.
Le mie mani fredde avvolgeranno le tue e sentirai il buio che da dentro di me, ti invade, ti sopraffà.
Cosa vedo nei tuoi occhi?
La mia stessa paura?
Shh, tranquillo, non è ancora il tempo, non farebbe ancora abbastanza male, non sentiresti il mio stesso dolore, ed ora dormi con la testa poggiata sul mio ventre mentre ti accarezzo i cappelli lunghi sparsi sul volto e su di me.
Sarò dolce, delicata come una piuma, ma mi sentirai, sarai consapevole delle mie dita che stringono la tua gola impedendo al ossigeno a farsi strada.
Gli occhi spalancati, i miei chiusi, la bocca aperta, la mia sorridente, io sono in pace, terrorista atice e tu teorizzato.
Nel orecchio dirò d'amarti mentre vedrò la delusione dipinta sul tuo volto.
Non sai gestirmi, trattarmi con le mie armi. Le tue pistole vere, fucili e pugnali, le mie solo sguardi, mani e sentimenti.
Ti spogli sul mio letto mentre sopra di te appoggio il mio corpo, tu speri, brami,ma qua decido io, il mio campo di battaglia.
Combatti, siamo soldati in guerra, fino all'ultimo sangue, ultimo respiro e t'amo, più di eri e meno di domani.
Amore.
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men4de · 1 year ago
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apro un sondaggio inutile. a lavoro sono imbarazzante per l'argomento ottico boy e tutte mi dicono di chiedergli l'amicizia su ig. io e lui ci parliamo solo quando viene a prendere il caffè, io ho l'impressione di essere molto weirdo con lui, se non è scemo ha snasato la situazione. lui è sempre molto gentile, saluta sempre e chiacchiera volentieri
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dodematt · 11 months ago
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Non rivelo i miei propositi per il nuovo anno perchè qualcuno potrebbe scappare prima
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kiki-de-la-petite-flaque · 9 months ago
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La vecchiaia non è solo un destino biologico, ma anche storico-culturale. Quando il tempo era ciclico e ogni anno il ritmo delle stagioni ripeteva se stesso, chi aveva visto di più sapeva di più. Per questo “conoscere è ricordare”, come annota Platone nel Menone, e il vecchio, nell’accumulo del suo ricordo, era ricco di conoscenza. Oggi con la concezione progressiva del tempo, non più ciclico nella sua ripetizione, ma freccia scagliata in un futuro senza meta, la vecchiaia non è più deposito di sapere, ma ritardo, inadeguatezza, ansia per le novità che non si riescono più a controllare nella loro successione rapida e assillante.
Se smascheriamo il mito della giovinezza e curiamo le idee malate che la nostra cultura ha diffuso sulla vecchiaia potremmo scorgere in essa due virtù: quella del “carattere” e quella dell’”amore”. La prima ce la segnala Hillman ne La forza del carattere: “Invecchiando io rivelo il mio carattere, non la mia morte”, dove per carattere devo pensare a ciò che ha plasmato la mia faccia, che si chiama “faccia” perché la “faccio” proprio io, con le abitudini contratte nella vita, le amicizie che ho frequentato, la peculiarità che mi sono dato, le ambizioni che ho inseguito, gli amori che ho incontrato e che ho sognato, i figli che ho generato.
La faccia del vecchio è un bene per il gruppo, e perciò Hillman può scrivere che, per il bene dell’umanità, “bisognerebbe proibire la chirurgia cosmetica e considerare il lifting un crimine contro l’umanità” perché, oltre a privare il gruppo della faccia del vecchio, finisce per dar corda a quel mito della giovinezza che visualizza la vecchiaia come anticamera della morte. A sostegno del mito della giovinezza ci sono due idee malate che regolano la cultura occidentale, rendendo l’età avanzata più spaventosa di quello che è: il primato del fattore biologico e del fattore economico che, gettando sullo sfondo tutti gli altri valori, connettono la vecchiaia all’inutilità, e l’inutilità all’attesa della morte. Eppure non è da poco il danno che si produce quando le facce che invecchiano hanno scarsa visibilità, quando esposte alla pubblica vista sono soltanto facce depilate, truccate e rese telegeniche per garantire un prodotto, sia esso mercantile e politico, perché anche la politica oggi vuole la sua telegenìa. La faccia del vecchio è un atto di verità, mentre la maschera dietro cui si nasconde un volto trattato con la chirurgia è una falsificazione che lascia trasparire l’insicurezza di chi non ha il coraggio di esporsi con la propria faccia. E poi l’amore che, come ci ricorda Manlio Sgalambro nel Trattato dell’età, non cerca ripari, non si rifugia nella “giovinezza interiore” che è un luogo notoriamente malfamato, ma si rivolge alla “sacra carne del vecchio” che contrappone a quella del giovane, mera res extensa buona per la riproduzione. “L’eros scaturisce da ciò che sei, amico, non dalle fattezze del tuo corpo, scaturisce dalla tua età che, non avendo più scopi, può capire finalmente cos’è l’amore fine a se stesso”. Una sessualità totale succede alla sessualità genitale. Qui si annida il segreto dell’età, dove lo spirito della vita guizza dentro come una folgore, lasciando muta la giovinezza, incapace di capire. Forse il carattere e l’amore hanno bisogno di quegli anni in più che la lunga durata della vita oggi ci concede per vedere quello che le generazioni che ci hanno preceduto, fatte alcune eccezioni, non hanno potuto vedere, e precisamente quello che uno è al di là di quello che fa, al di là di quello che tenta di apparire, al di là di quei contatti d’amore che la giovinezza brucia, senza conoscere.
Umberto Galimberti, tratto da “la Repubblica” - 29 febbraio 2008
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ibrahimalbadriroleplay71 · 2 years ago
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Cast news: nel cast ricorrente ma solo temporaneamente entrano in scena soltanto due personaggi, una è Irene Wagner che sarà una cittadina tedesca bionda qualunque mentre l'altro è Ramzi al-Adel che è un membro dello Stato Islamico di nazionalità tedesca con origini marocchine e amico di Amir al-Mawli, l'ex califfo.
La trama sarà basata questa volta a Berlino in Germania e riguarderà ancora una volta il tema sulla misoginia, in precedenza una trama simile è avvenuta a Stoccolma in Svezia con Ibrahim che aveva abusato della sua ex moglie Zainab al-Khalidi al punto di minacciarla di morte se fuggiva.
Il volto di Irene Wagner è Maria Reiter che è una figura storica in cui Hitler si era innamorato quando era un 37enne.
Il volto di Ramzi al-Adel è Elmahdi Halili, un marocchino italiano che aveva fatto propaganda per lo Stato Islamico.
Non rivelo come inizia questa trama tuttavia allo stato attuale Ramzi è associato con Amir nella collaborazione e con Omar Soudani.
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bicheco · 2 years ago
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Segnatevelo
Adesso vi rivelo il segreto della felicità.
Fare colazione PRIMA che sorga la domanda: "Perché sono venuto al mondo?".
Le volte in cui la domanda anticipa il pasto, lo rovina e cominciano i guai.
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princessofmistake · 4 months ago
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Tu devi, devi credermi. Io mi rivelo solo al secondo sguardo, o al terzo, mai a quello che effettivamente mi osserva.
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