#ritaglio
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lapalisse-naples · 10 months ago
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
-Michelangelo da Pisa
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myberrylove · 3 months ago
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4 giorno Pokeshipping week: A day in the life 
Ash, Misty e Brock prendono una pausa tra un viaggio e l'altro. Un ritaglio della loro quotidianità, tra lotte e palestre. Dopo aver trovato dei nuovi Pokemon Ash e Misty si ritrovano a parlarne insieme delle loro qualità, mentre Brock li osserva come un fratello maggiore.
Avevo dedicato troppe ore a questo disegno continuando a modificarlo e modificarlo, e infine l'avevo abbandonato nel mio archivio. Se non lo pubblico adesso finisco per modificarlo ancora 😅
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raccontidialiantis · 11 days ago
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Definisci l'amore
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Mi hai chiesto di dirti che cos'è l'amore per me. Ti ho risposto che è un po' come sentirsi lontani dal proprio quartiere, stando seduta a sera su una panchina di legno in un sobborgo anonimo di un'altra città. In un'altra nazione. Vedi gli altri che procedono tranquilli, camminando per i fatti loro: chi mano nella mano, chi chiacchierando animatamente e ridendo a tratti. Altri guardandosi in silenzio negli occhi, mentre sgranocchiano patatine. 
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E tu ti senti stringere il cuore: sola, lontana dai tuoi cari e dalle mani che t’accarezzavano da bambina. Poi t'alzi e t'incammini. Svolti l'angolo e... vedi casa tua! Non te lo saresti mai immaginato. Assurdo ma vero! Casa tua... in un’altra nazione. Ecco: l'amore è una gioia improvvisa, impossibile da prevedere e da realizzare, se solo provi a costruirlo con razionalità. Un tuffo al cuore in un mare di estrema malinconia. Un vero e proprio, improbabile ufo nella tua vita.
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E come hai fatto tu a portare casa mia dentro il mio corpo, inaspettatamente, senza nessuna logica o razionalità, solo Dio lo sa. Ho partorito il primo figlio da neppure un mese. Ho un marito che mi adora, non vediamo l'ora di veder crescere il nostro bambino e invece tu mi sei entrato in testa, nel cuore e da stasera direttamente anche nel culo: l’hai voluto fortemente come prima cosa. Non ho saputo dirti di no. Tutto dopo una corte brevissima ma irresistibile. E mi piaci da morire. Mi sento molto in colpa.
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Ma paradossalmente, soprattutto perché a mio marito, mio fidanzato da quando avevamo quindici anni, il culo non l'ho mai dato e a te invece... E quindi adesso eccomi qua: immobilizzata sotto il tuo corpo possente, in questo ritaglio di tempo rubato alla mia famiglia esemplare e perfetta. Da me già tradita dopo neppure un anno di matrimonio. A cercare di allargare le natiche un po' di più, per farti entrare meglio e darti più piacere nell’incularmi.
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La mia prima volta nel culo... con un perfetto estraneo! Non ci posso credere! Ma godo, godo, godo. Come una troia che risponda solo ai suoi istinti. Senza alcuna morale o principio. Respiro l’odore forte e prepotente del tuo sudore e mi piace che entri nei miei polmoni: lo aspiro fortissimo, come se fossi in un parco d’autunno dopo la pioggia. Mi pervadi, mi possiedi. Sono la sposa di un altro. Penso al mio povero marito ignaro, che mi ama da impazzire e bacia la terra su cui cammino. Per me lui fa veramente tutto. Mi vizia. Mi riempie di cure e doni.
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Ha ogni giorno un nuovo pensiero per me. Senza sapere che sto iniziando da oggi a dare tutto il mio corpo anche a un altro uomo, conosciuto da meno di una settimana! Godo come una puttana. Perché forse in fondo in me già c'era, senza saperlo: tu hai solo saputo farla arrivare in superficie. Ma ora non far caso ai mei scrupoli. Perché più mi sento in colpa, più godo nel mettergli le corna. Baciami il collo e la schiena. E poi spingi di più. Con una mano stritolami un capezzolo, strapazzami un seno e usa l’altra per torturarmi la fregna. Sgrillettamela, allargamela. Fammi male, fammi espiare. E poi sborra pure dentro di me quanto vuoi, liberamente. Fammi sentire la puttana che oggettivamente sono.
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RDA
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septeline · 7 months ago
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
-Michelangelo da Pisa
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l-incantatrice · 8 months ago
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Lasciamoci andare come gli ubriachi
storditi, inebriati dalla loro cieca euforia
e che ognuno beva al calice dell’altro
il nettare di erotiche evasioni
brindando a suon di labbra
abbandoniamoci pelle su pelle
sesso dentro sesso senza frenarci
come fosse l’ultimo ritaglio di paradiso possibile
Sabyr
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
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Michelangelo Da Pisa
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ituoigraffisullamiapelle · 9 months ago
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
-Michelangelo da Pisa
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vecchiorovere · 3 months ago
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
-Michelangelo da Pisa
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miciagalattica · 5 months ago
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Non siate mai il ritaglio di tempo di nessuno.
Che sia amicizia o amore, la presenza e la partecipazione sono delle condizioni necessarie!
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alonewolfr · 6 days ago
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Non mi sento di essere essenziale per nessuno e forse mai lo sarò. Ma non voglio nemmeno essere una parte marginale di qualcuno. Io voglio essere un dettaglio, non un ritaglio….. Io voglio essere il dettaglio del quale tu non puoi più fare a meno.
|| Claudio Del Pizzo
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smokingago · 2 years ago
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Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani.
Michelangelo da Pisa
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nusta · 10 months ago
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Chissà se riuscirò mai di nuovo a mettere in fila i pensieri sulle cose che leggo e guardo, il famoso taccuino delle recensioni di libri e film e serie TV e fumetti che sta spesso nei miei buoni propositi e poi non viene quasi mai concretizzato... quando c'era Serialmente riuscivo almeno a riflettere su qualcosa (lentissimamente, ma ci provavo >_<), ma ora mi sembra sempre di dimenticarmi subito e non mi ritaglio il tempo e credo proprio di perdermi una parte del divertimento... or ora pensavo agli anime che ho visto negli ultimi mesi e anni e quante cose che vorrei dire e non mi vengono nemmeno le parole giuste... ho proprio perso l'allenamento a parlare delle storie che amo u_u mi devo rimettere in forma anche su questo, mi sa u_u
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l-incantatrice · 10 months ago
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Ci avete tolto la magia di una foto,
la poesia di una lettera, la calligrafia,
l'odore di un libro, il ritaglio di un
giornale, il "ci vediamo alle otto
in piazza", il negozietto di alimentari
sotto casa, le infinite chiacchierate
in una cabina, i baci su una panchina,
la paura che rispondesse il padre
al telefono fisso, il diario segreto,
il pallone nel cortile, l'attesa del rewind,
la dedica alla radio, l'impaccio nel
ballare un lento, i giochi di società,
la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito
anche l'ultimo sussulto relazionale,
avrete completato l'opera inarrestabile
di desertificazione emotiva,
perché allora, e solo allora,
ci avrete reso animali urbani,
sempre più vicini, eppur così lontani.
~ Michelangelo Da Pisa ~
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canesenzafissadimora · 10 months ago
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Madre di Tito:
"Tito, non sei figlio di Dio,
ma c'è chi muore nel dirti addio".
Madre di Dimaco:
"Dimaco, ignori chi fu tuo padre,
ma più di te muore tua madre".
Le due madri:
"Con troppe lacrime piangi, Maria,
solo l'immagine d'un'agonia:
sai che alla vita, nel terzo giorno,
il figlio tuo farà ritorno:
lascia noi piangere, un po' più forte,
chi non risorgerà più dalla morte".
Madre di Gesù:
"Piango di lui ciò che mi è tolto,
le braccia magre, la fronte, il volto,
ogni sua vita che vive ancora,
che vedo spegnersi ora per ora.
Figlio nel sangue, figlio nel cuore,
e chi ti chiama - Nostro Signore -,
nella fatica del tuo sorriso
cerca un ritaglio di Paradiso.
Per me sei figlio, vita morente,
ti portò cieco questo mio ventre,
come nel grembo, e adesso in croce,
ti chiama amore questa mia voce.
Non fossi stato figlio di Dio
t'avrei ancora per figlio mio".
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Fabrizio De André
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be-appy-71 · 1 year ago
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Non mi sento di essere essenziale per nessuno e forse mai lo sarò.
Ma non voglio nemmeno essere una parte marginale di qualcuno.Voglio essere un dettaglio non un ritaglio. Come una sciarpa al collo, il cacao sopra il cappuccino, quel pensiero che ti sfiora, il pezzo preferito di una canzone o quell'odore e quel livido rimasto sulla tua pelle. Voglio essere un dettaglio del quale non potrai più fare a meno.♠️
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{Claudio Pizzo}
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yellowinter · 4 months ago
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Lo scorso weekend sono andata a visitare la sinagoga e ho assistito a delle conferenze sull'ebraismo, ho fatto hot yoga, mangiato al ristorante indiano e fatto incontri bizzarri. Lunedì ho suonato al parco con il gruppo di percussionisti e abbiamo provato i brani che porteremo a un festival ad ottobre, ho conosciuto diverse persone carine e molto gentili, mi hanno detto che sono bravissima e che se mi impegno avrò un grande futuro nel mondo della musica. A lavoro mi sto facendo il culo, sono tutti contenti di me e mi sento sempre più sicura, ormai giro da sola e faccio cose e dirigo i lavori, parlo e cerco di aiutare chiunque ha bisogno, non mi tiro mai indietro. A casa trovo difficile avere degli spazi per me, ma mi dico di essere come l'acqua e adattarmi... mi ritaglio dei momenti in cui faccio meditazione sul balcone, poi per il resto pulisco, faccio la spesa, cucino, mi occupo dei gatti di mia sorella. Voglio leggere di più e iniziare a praticare Kung Fu Shaolin. Ci sono delle giornate in cui l'ansia si fa sentire parecchio, a volte ho dei pensieri molto brutti... mi sale la paura e lo sconforto, credo che ammazzarmi sia ancora una valida soluzione. Mi sento sola, mi manca avere qualcuno che mi abbraccia. Respiro e lascio andare.
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