#ripostiglio
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sunsetshunter · 2 months ago
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Ci penserà la vita a ricordarti di me, a ricordarti che la felicità esisteva ma tu avevi altro da fare. Ci penserà la vita, fidati di me.
-Susanna Casciani.
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artemisx78 · 4 months ago
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Il Mio sbaglio più grande...
Averti fatto entrare da quella porta...
Averla lasciata socchiusa senza essermi resa conto..
di che errore favevo...
e che inferno avrei vissuto...
tu con prepotenza è curiosità l HAI aperta...
facendomu sentire emozioni di dolcezza infinita...e di passione... indefinita....
ma della mia vita tu...sei e rimani sempre un utopia...
Lasciandomi un dolore immenso che ogni giorno mi grafia il cuore con una lama così affilata...che non permette mai alle cicatrici di rimarginarsi...
anzi le ferite continuano solo a continuare a sanguinare e a fare male..
Chiedendomi perché...mi HAI deluso così...
Non ti gi mai ferita...ma tu...tu....
non HAI mai capito che cosa cercavi...
Io ti avrei dato tutto...
Cuore Mio...
dolcezza e passione 🌹
@artemisx78
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theycallmebk · 1 year ago
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Deck in Milan Large trendy outdoor shower deck photo with no cover
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tcmbraider · 1 year ago
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Pergolas Deck Milan
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Inspiration for a large contemporary deck remodel with a pergola
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allisonragents · 1 year ago
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Pergolas in Milan Inspiration for a large contemporary deck remodel with a pergola
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drugstoreprincess · 2 years ago
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Pergolas Deck
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Ideas for a sizable, modern-day deck renovation that includes a pergola
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confessionidiuncodardo · 2 years ago
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Condizioni il cuore non ne vuole !
E questa volta che non ci sei
tutto e diverso
Sento meno freddo qui dentro
e di notte pure se continuo a non dormire
I pensieri sono più limpidi e si fanno capire .
Per quanto tu sia stata importante non si può trattenere chi non vuole
Perché tu hai posto delle condizioni a questo cuore
peccato che il vero amore non ne vuole .
Così abbiamo finito per litigare , urlarci contro e allontanare
ogni ragione per recuperare fino a che
Quel taglio non è diventato voragine con al centro un oceano di ricordi che servono soltanto a farci andare avanti senza odiare , a provare a dimenticare … tutto questo male .
Hai voluto ascoltare chi non capiva e seguire consigli di chi non sapeva così facendo quella nostra storia si è scalfita
ed e finita come un pugno di sabbia che scivola tra le dite .
Probabilmente non ero cosi importante
Ma io pensavo di sì
Alla fine l’egoismo era più grande
di quelle promesse fatte quella sera li.
Ora a volte capita che ti penso ma senza rancore
anzi con una strana pace dentro
perché so di aver dato tutto senza riserve
anche se alla fine non è servito a niente .
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raccontidialiantis · 7 days ago
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Ecco, finalmente sei mia
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Sei docile e remissiva, sempre pronta all'obbedienza. Devota e desiderosa di sacrificarti per il mio piacere. Spoglia dei tuoi vestiti sei bellissima. Quando poi metti a nudo anche la tua anima per me, solo per me, sei ancora più attraente. La perfetta schiava. Insospettabile per tutto il resto del mondo. Sei una madre tenera ma decisa. Una donna intelligente e combattiva. La persona professionalmente più cazzuta che io conosca. E malgrado due gravidanze avute in giovane età, hai un corpo da urlo. Solo guardarti mi scombussola le sinapsi. Sul lavoro e nei rapporti con gli altri non ti fai mettere i piedi in testa da nessuno. Hai dovuto tirare fuori gli artigli e sviluppare gli anticorpi adatti, dopo che tuo marito se n’è scappato in sudamerica un anno fa. Vigliacco: questo è fare veramente male a una donna. Codardo, lui non è stato alla tua altezza.
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Per amare un fenomeno del cuore come te sarebbe bastato solo… esserci; il resto sarebbe venuto di conseguenza. Bisogna sempre fidarsi della vita. Che non sbaglia mai. Bastardo al quadrato: ne dovrà rendere conto a quei due angeli dei tuoi figli piccoli quando diventeranno uomini. Perché quel vero campione t'ha lasciata sola con quei due cuccioli da nutrire: di cibo, di puro amore e di tutto ciò che serve a crescerli. Dopo poco hai inoltrato opportuna richiesta di separazione per colpa. Arriverà presto. E personalmente non vedo l'ora. Io ero solo il tuo vicino cortese, quello che ti guardava con ammirazione e rispetto. Non visto, t’ho sempre guardato attentamente le gambe e il culo, però. E il tuo seno m’ha sempre fatto sognare. Comunque, t’ho aiutata come ho potuto, anche con le pratiche per la richiesta di separazione da quel verme.
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Perché quando qualcuno ha bisogno, tu lo aiuti. Punto. Tu poi sei veramente speciale, per me. Ma l’avrei capito solo dopo. E ti ho anche sopportata, in questi mesi: infatti hai il tuo bel caratterino, i tuoi gusti e le tue sacrosante esigenze. Infatti è proprio nel corso di uno dei nostri frequenti e aspri confronti che ho incidentalmente scoperto il tuo meraviglioso e insolito mondo emotivo nascosto. Avevamo avuto una discussione, non ricordo nemmeno più per quale motivo; i tuoi due figli erano uno all’asilo e l’altro a scuola e sia tu che io avevamo la mattinata libera dal lavoro. Verso le dieci sei venuta a casa mia per qualcosa… aspetta… ah, si: era a riguardo del posto macchina, perché mi allargo sempre un po’ troppo, mettendoci anche la moto. Cosa che ti impedisce di aprire completamente la porta del tuo ripostiglio.
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Qualcosa non mi quadrava: eri truccatissima e vestita per non fare prigionieri. Uno spettacolo e un miracolo di seduzione. Non t’avrebbe resistito un santo. Eri arrabbiata in modo esagerato, per una stupidaggine del genere. C’era un certo qual fuoco, in te. D’un tratto infatti hai alzato la voce e a sorpresa m’hai dato un bel pugno sul petto; stavi per darmi anche uno schiaffo e io t’ho bloccato il braccio, mentre con l’altra mano t’ho preso i capelli alla nuca, ma solo per farti sollevare il mento e guardarti fissa negli occhi. Volevo solo farti capire che dovevi calmarti: eccheccazzo! Tu m’hai guardato negli occhi per un secondo. Hai iniziato a piangere e poi ti sei messa in ginocchio davanti a me, ti sei afflosciata come una marionetta e a capo basso mi hai sussurrato: “adesso comandami” con la voce più dolce, tenera e adorabile del mondo.
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Io non capivo: ero interdetto e stupito! Ho chiesto subito scusa della mia rudezza imperdonabile e t'ho pregata di alzarti. Sono sempre stato gentile, con una donna. Ma ho dovuto capire presto che con te tutto sarebbe stato molto diverso. E nuovissimo, per me che non ero culturalmente preparato, a gestire una gemma d'amore puro e decisamente particolare come te nella mia vita. Tu restando in ginocchio hai continuato, con voce flautata: “Non capisci. Non devi scusarti. Da adesso, anzi: dal mio passato, eterno e per sempre tu sei il mio padrone e devi ordinami di servirti. Per favore, onora la mia supplica. Ne ho bisogno per continuare a vivere. Adesso hai capito, o mio signore?” Quindi sconvolto ho sollevato il tuo mento. Ho guardato i tuoi occhi: due diamanti purissimi di passione.
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T'ho aiutata ad alzarti, t’ho baciata per la prima volta ma ero molto sorpreso, perché mi sono reso conto che in qualche modo già conoscevo le tue labbra, quel tuo sapore. Ho avuto un dejà vu e t’ho stretta forte a me. Ho provato una sensazione come di “casa.” Quel fuoco era quindi un incendio d’amore che doveva assolutamente sfogare. E tu avevi scelto me. Da tempo, benedetta donna! E io stupido a non capirlo. Da quel primo momento, almeno una volta a settimana vediamo di far capitare la mezza giornata libera insieme. Preferibilmente di mattina, coi tuoi figli a scuola e all’asilo. So che posso fare della tua mente e del tuo corpo ciò che voglio. E quindi ti lego al guinzaglio, ti faccio camminare a quattro zampe, ti umilio nella tua dignità di donna. È questo che vuoi veramente, da me.
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Me lo confessi ogni volta che facciamo l'amore. E ogni volta vuoi che spinga il gioco un po’ più a fondo. A volte non resisti e nel cuore della notte, mentre i tuoi figli dormono, vieni a casa mia per una mezz’ora o vengo io da te; stesso pianerottolo. Mi chiedi anche in quei rapidi incontri di darti piacere facendoti soffrire. Non manco mai di onorarti. Vuoi da me quel tipo di amore speciale. Che può essere molto coinvolgente. Sei un cucciolo smarrito. Vuoi essere dominata, comandata e quindi desideri provare tutte le durezze che posso infliggerti; null’altro ti soddisfa. Man mano, nella nostra sacra intimità sessuale, ho imparato ogni giorno di più a comandarti, a essere severo, per il tuo piacere. Sto evolvendomi assieme a te. Quando siamo da soli e sbagli a eseguire i piccoli compiti che ti ordino di svolgere - e lo fai apposta - ti infilo un plug o due e spesso ti lego anche, finché non chiederai scusa.
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Anche se, quando vedo le tue lacrime, mi viene solo una gran voglia di coccolarti e basta. Capisco però che proprio quando piangi è quello il momento in cui sublimi il tuo amore per me e godi. Sei fatta così e non potrei adorarti di più. Ma comunque ti curo come un fiore. Non deve mancarti nulla. Deve essere solo un gioco bellissimo, quello tra noi due. Molto realistico, però tu sei la mia rosa preziosa. T’ho anche preso un anello, pegno d’amore. Lo indossi di continuo, non lo togli neppure sotto la doccia. Mi hai confessato che è nella tua natura molto peculiare e rara desiderare il padrone che ti tenga sulla diritta via, che adori essere punita e per questo dopo l’amore mi ringrazi sempre. Vuoi soffrire per me, piccola grande donna: servirmi, darmi piacere. Posso anche strizzarti i capezzoli: e più li stringo, più sei felice.
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Mi dai il potere totale sul tuo corpo. Ti adoro. Vorrei sposarti, ma temo che nella routine matrimoniale perderei la mia meravigliosa schiava, quella che quando si manifesta è uno spettacolo di piacere e lussuria per entrambi. Tu magari a questa cosa del matrimonio pensaci, mentre adesso ti schiaffeggio e faccio diventare le tue stupende natiche di un caldo e bellissimo rosso carminio. Ecco: fra un po’ ti ordinerò di prendermi in bocca e farmi godere come sai. Obbedirai ossequiosa e mansueta. Intanto io giocherò coi tuoi seni. Li accarezzerò, manipolerò dolcemente. Ormai mi hai abituato e mi piace da impazzire, torturarti i capezzoli. Tu gongoli quando lo faccio. Ti senti lusingata e felice, se ti faccio capire in questo modo che adoro il tuo corpo. Quando starò per venire, ti chiederò di strizzarmi gentilmente i testicoli.
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Eseguirai alla lettera. E ti disseterò abbondantemente. Finito, aspetterai che ti permetta di togliere il mio uccello dalla bocca. Quindi, t’è già noto, dovrai predisporti sul letto a pancia sotto. Muta e scrupolosa, avrai anche cosparso il tuo ano di vaselina. Già sai cosa ti aspetta e metterai da sola la gag ball in bocca. Io te la chiuderò dietro al collo. E te lo bacerò con trasporto, ringraziando segretamente Dio. Rito religioso, questo. Aspetterai, gambe ben allargate e braccia aperte. Le tue viscere mi riconosceranno anche stasera. Accoglierai la mia crema di maschio. Bravissima, la mia schiava. Poi però sai anche che stasera vorrò vederti bella come una dea e che ti porterò a cena fuori, rigorosamente coi tuoi figli. Che adoro. Almeno quanto adoro avere te, solo te, sotto di me. Sono entrambi miei privilegi. Tra noi due, il vero schiavo d’amore sono io.
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RDA
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la-scigghiu · 4 months ago
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Il silenzio è una fuga verso un luogo che conosci solo tu. Il ripostiglio del mondo. Là dove anche il vento, quando è stanco, va a morire.
.🦋.
🔸@ilcontenudo - X
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E' ora di bilanci, me lo ripeto, me lo ripeto e me lo ripeto, ripensando a quanto abbia fatto schifo questo anno e quanto, invece, avrebbe potuto essere migliore. Avevo due strade, scegliere me o togliere pezzi di me nel tentativo di incastrarmi in un cuore che per me non aveva spazio. Ho scelto la seconda e me ne sono presa tutte le conseguenze. Non ho avuto attimi di luce, non c'è stato un continuo sentirmi amata e rispettata; era tutto un urlare senza mai essere sentita, era un sentirmi perennemente messa all'ultimo posto, ho scelto una persona che mi ha resa invisibile. E' ora di bilanci, ed il bilancio di questo anno, si chiude in negativo. Negativo perché ho lottato per una persona che non muoveva nemmeno un dito per me, però mi riempiva le orecchie di parole e promesse, di cazzate; negativo perché non mi sono mai arresa ed ero lì sempre, a tentare, a provare, per poi sentirmi dire che ero invadente. Il mio desiderio di chiarire, di amore e di rispetto, di essere presa in considerazione era invadente. Ha fatto talmente male che avevo perso la mia luce, l'amore non ti fa questo, no? Mi ero promessa che mai nessuno avrebbe avuto il potere di mancarmi di rispetto, di invalidare i miei sentimenti ancora una volta, e invece. Mi sono fidata di un cuore egoista, di un cuore apparente, è stato stupido da parte mia credere che sapere di tutto il mio dolore, gli avrebbe fatto venir voglia di proteggermi, come un qualcosa di cui aver cura. Ma no, no, sono stata proprio io a dargli la pistola carica ogni volta, a dire "spara ancora, mira meglio", e lo ha fatto. Non vorrei essere lunga, ma questo anno è stato pazzesco. Però ho capito cosa non voglio al mio fianco, una persona che non sa tenermi e non vuole nemmeno lasciarmi andare, ferma tra i "forse" i "se" ed i "ma", tra le incertezze che non merito più. Io che quando amo, amo in modo saldo, fermo, forte, sicuro; non merito di essere uno stupido forse nella vita di chi non sa cosa vuole. Quando mi sono ritrovata a fare i conti con una me che avevo messo in ripostiglio, mi sono accorta che lì per me non c'era più nutrimento e dovevo andarmene il prima possibile. Quindi ho preso il mio cuore a pezzi e sono scappata, tornando da chi invece, mi amava davvero, e lì ho trovati tutti lì pronti ad accogliermi. Ho fatto delle nuove promesse a me stessa, mi sono estraniata da tutto, ho preso le distanze dalle persone e il telefono non squilla più. Nessuno mi cerca, nessuno mi guarda, nessuno mi vede. Non voglio più essere vista solo per prendere da me quello che fa comodo, voglio camminare nella mia pace adesso, lontano da tutti. Questo dolore forse mi serviva, mi serviva per imparare a non mettermi più da parte, a non rimpicciolirmi più solo per stare in posti stretti che non appartengono a me, solo per un briciolo di amore. Non mi importa più sapere perché, non mi importa più sapere l'altra versione della storia per poter controbattere che "non è vera!". In amore io non scappo mai, resto fino alla fine, fino a quando capisco che se mi fa male, non è amore. Non mi importa più capire; ho dato tante possibilità che sono state gettate al vento perché era più facile dare per scontata la mia presenza, fino al giorno in cui di me ne resta solo l'eco. Insomma, quest'anno mi ha insegnato cosa non è l'amore, ancora una volta. Quindi mi sto ricostruendo, più distaccata dagli altri, più attaccata a me. Un giorno sarò amata senza mai dover chiedere di essere rispettata, un giorno sarò amata proprio nello stesso modo in cui amo. Ho letto una frase molto bella che dice "e se mai l'amore dovesse ritrovarmi, spero che sia con qualcuno che tremi all'idea di ferirmi", ecco, è così che spero che sarà. Ma so che il mio viaggio adesso non riguarda l'amore, riguarda me. Devo prendermi cura di quella bambina della quale tutti si sono presi gioco e conoscere quella donna che permette agli altri di farla sentire meno di quella che è. Questo anno è stato tremendo, ma sono viva e sono grata di ogni giorno in cui respiro. In fine, vi auguro di riuscire a distinguere sempre un cuore sincero da uno codardo.
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sunsetshunter · 1 year ago
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“A volte immagino una bambina di nome Luna, una bambina con il mio taglio di occhi e il colore dei suoi, una bambina che non esiste e forse non esisterà mai. A volte ci parlo come parlo al cielo, tra me e me, piena di qualcosa che non so cos’è ma che certe sere mi travolge. Le dico che i suoi capelli sono come l’oro e non deve permettere a nessuno di toccarli se lei non vuole. Le dico che il mare a luglio le assomiglia e che le assomigliano i gabbiani, i pettirossi e le volpi, perché sono liberi e lei come loro può andare e fare qualsiasi cosa, varcare qualsiasi confine, volare ovunque, senza dimenticare però di guardarsi intorno. Le dico di stare attenta al suo cuore, ma anche a quello degli altri, perché il mondo ha un un unico cuore enorme e se se ne spezza anche una minuscola parte ne risentiamo un po’ tutti. Le dico che è bella, perché male non fa mai. Le dico che se vuole può cantare, ballare, saltare nelle pozzanghere. Basta che dia un occhio all’orologio per essere sicura di non svegliare chi invece sta cercando di sognare. Basta che stia attenta a non schizzare nessuno. Le dico di concentrarsi su ogni più piccolo suono, perché è anche nel rumore dei passi di qualcuno che torna a casa, nelle foglie che si muovono con il vento e nella musica che si nasconde la vita. Le dico di guardare bene le mani delle persone che ama, perché le mani raccontano tante storie che gli occhi cercano di nascondere. Non sto a ripeterle le stesse cose che si dicono sempre: che sbagliare va bene, che la perfezione non esiste, che siamo esseri umani. No. Le racconto la mia vita e le spiego che ho fatto tanti errori, ma quasi sempre per amore, e quindi va bene così. I bambini ti ascoltano di più se gli parli di te, quindi le racconto di quando stavo per perdermi nel mar Tirreno, di quel tramonto in Grecia, di quella volta che mi hanno detto di no e ho continuato a respirare. Le dico “quant’è bello respirare”. Le dico “guarda le stelle, non brillano tutte allo stesso modo, ma esistono ed è un miracolo”. Le dico di perdonarmi, perché c’è sempre qualcosa per cui chiedere scusa. Ciao Luna. Saluta sempre quando entri da qualche parte. E ringrazia. Ok?”
-Susanna Casciani.
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artemisx78 · 1 year ago
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A volte chi ti ama ti entra dentro e ti riempie il cuore..di quelle emozioni che non hai mai vissuto..
di quelle emozioni che ti riempiono la vita e non hai bisogno di niente altro perché loro sono la tua stessa vita...
vivi come in un sogno realizzato...non puoi quasi crederci..che sia capitato a te perché con questa emozioni tu hai tutto ciò che dalla vita potessi aspettarti...
ma poi un giorno il destino decide.. così all improvviso quasi che non ne fossi degno di strapparti il cuore...ti senti perso..
non capisci più niente... cerchi..e non capisci che sta succedendo...
proprio a te..che hai sofferto tutta questa Vita...ti metti in ginocchio..e ti metti le mani tra gli occhi.. tutto ad un tratto e sparito..
come un sogno..un brivido..lungo la schiena freddo..ti sentì male ...un brivido..che ti sveglia...
i sogni non esistono...la realtà e' dura..
sei rimasto solo..e il tuo cuore ora e' a pezzi... questa e la verità...e quell amore e' solo un utopia o e realtà ..
perché mi chiedo ferirmi così se l amore.. che provavo per te era diverso...
era sincero...non avrei mai voluto ammettere di essere solo un giocattolo per te...ma tu...mi hai fatto sorridere...
ironicamente...e dimostrato . proprio questo...
dolcezza e passione 🌹
@artemisx78
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pensieri-di-dea · 1 month ago
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Se qualcuno mi domandasse che cosa serve
per stare bene risponderei nascondersi.
Si, ogni tanto nella giornata,
anche per pochi secondi, occorre occultarsi,
sparire dalla vista degli altri.
Nel ripostiglio, in bagno,
dove volete... E la sera,
prima di dormire, immaginare un rifugio.
È il rito più antico che esista.
Salva le energie primordiali del cervello.
Così avviene la rinascita...
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Dal web
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lory78blog · 9 months ago
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Resta viva. Non accontentarti. Porta i tuoi occhi a fare una passeggiata, appena puoi. Non rinunciare ai tramonti, alla speranza. Accetta la sofferenza. Accetta la felicità. (...) Resta, goditi lo spettacolo. Resta coraggiosa. Resta dolce. Testa alta, cuore in mano.
Susanna Casciani - Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore
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untuffonelpassato · 9 months ago
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Il silenzio è una fuga verso un luogo che conosci solo tu.
Il ripostiglio del mondo.
Là dove anche il vento, quando è stanco, va a morire.
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arcobalengo · 1 year ago
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NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini
Libera stampa. L’offensiva ucraina è fallita, ma guai a chi lo dice (in Italia)
Nessuno in Italia scriverebbe mai che la controffensiva ucraina è stata un fallimento, nonostante la stampa americana lo dica da mesi. Una frase così chiara certificherebbe il fallimento di un’intera classe politica e mediatica. Pensate a tutti quei direttori di reti televisive, speaker radiofonici, leader di partito, direttori di istituti di ricerca sulla politica internazionale, schierati contro la diplomazia all’inizio della guerra per la sconfitta della Russia. Potreste mai immaginare che la classe mediatica riconosca di essere moralmente e politicamente corresponsabile della tragica situazione in cui l’Ucraina si contorce con Mario Draghi che viene riproposto come una pietanza che si ripropone al Quirinale verso il giorno più stomachevole della Repubblica Italiana? I signori dei media ricorrono a due strategie per non dire che la controffensiva è un fallimento: la strategia della “lente d’ingrandimento” e quella del “domani è un altro giorno”. La strategia della “lente di ingrandimento” ingigantisce conquiste ucraine talmente limitate che, cartograficamente parlando, non sono nemmeno visibili sulla mappa. È il caso di Andriivka, a sud di Bakhmut, che equivale grosso modo alla conquista di Villa Lazzaroni a Roma sulla Tuscolana. Con la differenza che Villa Lazzaroni ospita qualche piccolo ripostiglio per gli utensili, mentre Andriivka non ha nemmeno quelli essendo stata rasa al suolo al costo di decine di migliaia di ucraini uccisi e una quantità impressionante di mezzi Nato distrutti. Conquistare Villa Lazzaroni in una settimana è un fallimento reale; conquistarla dopo oltre tre mesi di devastazioni e sofferenze umane indicibili è un fallimento fantasy. La ragione per cui i media ingigantiscono la conquista di Andriivka si spiega con l’intreccio nefasto tra potere politico, giornalismo mainstream e dipartimenti di scienza politica all’italiana. Crosetto sarà presto chiamato a inviare nuove armi per la distruzione definitiva dell’Ucraina e, quindi, i soliti (s)giornalisti e i soliti (s)direttori di dipartimento dovranno spiegare che la strategia di Biden funziona. Conquistare Villa Lazzaroni in tre mesi di super-massacri e centinaia di bambini ucraini sotto terra dimostra che Ursula von der Leyen ha capito tutto della guerra in Ucraina. Se poi il teatro dell’assurdo vacilla, ecco intervenire la strategia del “domani è un altro giorno”. Agli italiani bisogna sempre spiegare che la vittoria arriverà domani perché la Nato aveva dimenticato di inviare l’arma magica. Gli ucraini vinceranno grazie agli Himars. Anzi no, grazie ai Samp/T di Crosetto. Anzi no, grazie agli Abrams. Anzi no, grazie alle bombe a grappolo. Anzi no, grazie ai 40 caccia di quarta generazione in primavera però la Russia ne ha 1000 subito. La strategia del “domani è un altro giorno” consente di rimandare all’infinito il giorno in cui le televisioni dovranno dichiarare che l’Unione europea è guidata da una classe politica fallita sorretta da una classe mediatica e accademica iper-corrotta. Mi raccomando: si tenga nascosto agli italiani che la Russia ha ammassato circa 100.000 soldati, 900 carri armati e 555 sistemi di artiglieria per lo sfondamento dell’oblast di Kharkiv. Con il dissanguamento per Villa Lazzaroni, vorrò vedere come Kiev respingerà un assalto frontale di quel tipo. Ecco il paradosso: quando una classe politico-mediatica è perfettamente fallita, si rappresenta come perfettamente vittoriosa. Crosetto aiuta il Corriere della Sera e il Corriere della Sera aiuta Crosetto. In tal modo, un po’ con lo scotch, un po’ con collanti odorosi meno nobili, gli zombie si compattano.
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