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RIPARTI CALABRIA, ORSOMARSO: "UN PROVVEDIMENTO CHE INCIDE SUL MANTENIMENTO DELL'OCCUPAZIONE "
Con l’avvio delle misure “Riapri Calabria” e “Lavora Calabria” la Regione ha voluto mettere in campo un sostegno concreto e rapido al mondo delle piccole imprese chiuse per Covid, senza sovrapposizioni ma puntando ad integrare i provvedimenti del governo, e soprattutto elaborando un provvedimento di aiuti alle imprese che incide sul mondo del lavoro per il mantenimento occupazionale. Queste misure sono il frutto di un lavoro condotto con equilibrio e serietà e con un confronto continuo con le categorie, le forze sindacali, i dirigenti e tutti i componenti della giunta, con il coordinamento della presidente Jole Santelli, perché ogni euro allocato porta con sé una complessità di organizzazione in rapporto ai regolamenti europei e ai provvedimenti del governo. Ci siamo impegnati a produrre fatti. Abbiamo messo in campo procedimenti trasparenti e veloci per la presentazione delle domande e per i pagamenti - con il coinvolgimento di Arcea e Fincalabra - in modo da iniettare nelle casse delle imprese buona parte dei 150 milioni finora destinati con il programma “Riparti Calabria” e che puntiamo ad incrementare, anche resistendo, con la presidente Santelli, alle richieste del governo che punta a dirottare le risorse destinate alle regioni meridionali. Siamo stati veloci - la prima delibera di indirizzo è del primo aprile, in cinque settimane abbiamo mandato in pubblicazione il primo bando, e domani uscirà il secondo - e soprattutto, appena l’Unione Europea ha rimodulato la disciplina degli aiuti di Stato per l’emergenza coronavirus, abbiamo realizzato una misura per il lavoro sulla quale vogliamo ripensare le future politiche attive dopo la crisi. Dare alle imprese maggiormente colpite dal covid la possibilità di non licenziare i propri dipendenti, grazie all’impegno della Regione a sostenere il costo del lavoro con circa 320 mila voucher da 300 euro in media per ogni occupato, significa consentirgli di ripartire mantenendo la propria competitività. Puntiamo a tenere vivo il tessuto economico della Calabria in tutti i settori, anche in quello turistico per il quale ci stiamo attrezzando a ripartire sfruttando la nostra capacità di proporci, grazie all’impegno di tutti, come regione “Covid-free”, auspicando che il governo nazionale recuperi il ritardo e ci fornisca regole chiare per garantire la riapertura in sicurezza delle attività. Così Fausto Orsomarso, assessore al lavoro Read the full article
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Sta circolando questo documento falso #fakenews. Nessuna ordinanza è stata ritirata. #riparticalabria pic.twitter.com/LC1pD5CO5C
— Jole Santelli (@SantelliJole) April 29, 2020
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RIPARTI CALABRIA, ORSOMARSO: "UN PROVVEDIMENTO CHE INCIDE SUL MANTENIMENTO DELL'OCCUPAZIONE "
Con l’avvio delle misure “Riapri Calabria” e “Lavora Calabria” la Regione ha voluto mettere in campo un sostegno concreto e rapido al mondo delle piccole imprese chiuse per Covid, senza sovrapposizioni ma puntando ad integrare i provvedimenti del governo, e soprattutto elaborando un provvedimento di aiuti alle imprese che incide sul mondo del lavoro per il mantenimento occupazionale. Queste misure sono il frutto di un lavoro condotto con equilibrio e serietà e con un confronto continuo con le categorie, le forze sindacali, i dirigenti e tutti i componenti della giunta, con il coordinamento della presidente Jole Santelli, perché ogni euro allocato porta con sé una complessità di organizzazione in rapporto ai regolamenti europei e ai provvedimenti del governo. Ci siamo impegnati a produrre fatti. Abbiamo messo in campo procedimenti trasparenti e veloci per la presentazione delle domande e per i pagamenti - con il coinvolgimento di Arcea e Fincalabra - in modo da iniettare nelle casse delle imprese buona parte dei 150 milioni finora destinati con il programma “Riparti Calabria” e che puntiamo ad incrementare, anche resistendo, con la presidente Santelli, alle richieste del governo che punta a dirottare le risorse destinate alle regioni meridionali. Siamo stati veloci - la prima delibera di indirizzo è del primo aprile, in cinque settimane abbiamo mandato in pubblicazione il primo bando, e domani uscirà il secondo - e soprattutto, appena l’Unione Europea ha rimodulato la disciplina degli aiuti di Stato per l’emergenza coronavirus, abbiamo realizzato una misura per il lavoro sulla quale vogliamo ripensare le future politiche attive dopo la crisi. Dare alle imprese maggiormente colpite dal covid la possibilità di non licenziare i propri dipendenti, grazie all’impegno della Regione a sostenere il costo del lavoro con circa 320 mila voucher da 300 euro in media per ogni occupato, significa consentirgli di ripartire mantenendo la propria competitività. Puntiamo a tenere vivo il tessuto economico della Calabria in tutti i settori, anche in quello turistico per il quale ci stiamo attrezzando a ripartire sfruttando la nostra capacità di proporci, grazie all’impegno di tutti, come regione “Covid-free”, auspicando che il governo nazionale recuperi il ritardo e ci fornisca regole chiare per garantire la riapertura in sicurezza delle attività. Così Fausto Orsomarso, assessore al lavoro Read the full article
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RIPARTI CALABRIA, TALARICO: "UN INVITO A SUPERARE LA PAURA"
Oggi abbiamo presentato misure economiche importanti che, insieme a quelle di sostegno alle politiche sociali e all'emergenza alimentare, vogliono essere un segnale concreto di ripartenza. Un invito a superare la paura, guardando al nostro futuro con maggiore serenità, consapevoli che all'uscita dal tunnel si intravede la luce. In questo senso gli aiuti previsti per le piccole e medie imprese, che rappresentano l'anima del settore produttivo dell'intera regione, sono un segnale d'attenzione concreto nei confronti di tante famiglie calabresi. Un risultato raggiunto grazie all'azione armonica dell'intera Giunta, reso possibile dalla straordinaria capacità di coordinamento del Presidente Santelli. Così Francesco Talarico, assessore al bilancio e al personale. Read the full article
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RIPARTI CALABRIA, PRESENTATO PIANO DELLA REGIONE: INVESTIMENTI PER 120 MILIONI
Programma illustrato in conferenza stampa dal presidente della Regione Jole Santelli, dal vicepresidente Nino Spirlì e dagli assessori Fausto Orsomarso e Gialuca Gallo GLI EFFETTI DEL COVID 19 SUL SISTEMA ECONOMICO DELLA REGIONE Come riportato da uno studio CERVED del mese di marzo 2020, “Le imprese italiane potrebbero perdere tra i 270 e i 650 miliardi di fatturato nel biennio 2020-21 a causa del COVID-19, a seconda della durata dell’epidemia e della velocità di reazione del nostro, sistema. La contrazione sarebbe particolarmente violenta nell’anno in corso, con conseguenze senza precedenti per alcuni settori. In riferimento alla Calabria si stima che le imprese perderanno 2,2 miliardi di euro di fatturato nel solo anno 2020 e 900 milioni nel 2021. Le imprese calabresi in termini percentuali perderebbero il 16,9% contro il 15,6% della Lombardia. Un indagine SVIMEZ, sottolinea che a causa di una maggiore parcellizzazione del tessuto produttivo nel Mezzogiorno le unità locali interessate dal lockdown raggiungono quasi il 60% a fronte del 56,7 e del 57,2% rispettivamente nel Centro e nel Nord, con una perdita di fatturato per mese di inattività pari a quasi 12 mila euro per autonomo o partita iva e con una perdita di reddito lordo (ebitda) di circa 2 mila euro per mese di lockdown. SVIMEZ, certifica per la Calabria uno dei valori più alti in termini di unità locali interessate dal lockdown pari a 60,3%, con perdita di fatturato mensile pari a euro 11.126 e con una perdita di reddito lordo (ebitda) di 1.852 euro per mese di lockdown. COSA E’ RIAPRI CALABRIA È una misura appartenente al progetto complessivo Riparti Calabria, che si innesta nel regime del Temporary Framework elaborato dall’UE, per l’emergenza COVID. L’intervento specifico sostiene ci piccoli imprenditori e partite iva nella fase emergenziale contribuendo ad attenuare gli effetti socio-economici derivanti dalla repentina interruzione delle attività produttive. Il sostegno consiste in un contributo una tantum erogato sulla base di una apposita istanza presentata dal rappresentante legale dell’impresa o da un intermediario abilitato, per il tramite di piattaforma telematica. CHI HA DIRITTO AL BONUS Microimprese Artigiane, Commerciali, Industriali e di Servizi che, alla data del 31 Dicembre 2019 siano attive e abbiano sede operativa nella Calabria. IMPORTO DEL BONUS Il bonus è concesso nella forma di un contributo a fondo perduto una tantum, pari a €2.000,00 per ciascuna impresa richiedente. Il bonus è cumulabile con tutte le indennità e le agevolazioni, anche finanziarie, emanate a livello nazionale per fronteggiare l’attuale crisi economico-finanziaria causata dall’emergenza sanitaria da “COVID-19”. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL BONUS La domanda, estremamente semplificata, da effettuare su apposita piattaforma informatica, potrà essere trasmessa dalle imprese o dagli intermediari qualificati. Concluso l’esame della domanda, la Regione Calabria comunicherà al beneficiario, a mezzo pec, l'ammissione ai benefici del bonus e, contestualmente, ne disporrà l’immediata erogazione a mezzo di bonifico bancario sull’IBAN indicato in sede di presentazione della corrispondente richiesta. DOTAZIONE FINANZIARIA E RISULTATI ATTESI Sulla misura sono previsti interventi per 40.000.000 di euro, equivalenti alla erogazione di 20.000 bonus sull’intero territorio regionale seguendo l’ordine cronologico delle richieste pervenute. LAVORA IN CALABRIA 0 - ANALISI DI SCENARIO La società e l’economia italiane sono attraversate dalla più grave crisi della storia repubblicana. Del tutto inattesa, di natura esogena, dai tempi di propagazione più rapidi tra mercati e paesi, dagli impatti sui livelli di attività economica e sul lavoro più profondi, più concentrati nel tempo e più pervasivi tra settori e territori rispetto all’ultima grande crisi avviatasi a fine 2008. L’emergenza sanitaria si è presto tradotta in emergenza sociale ed economica. Lo shock congiunto di domanda e offerta – inizialmente confinato a specifiche produzioni e delimitato territorialmente ai sistemi locali più dinamici – si è così propagato, con inedita pervasività, trasversalmente a settori, territori, imprese e lavoratori. Una modalità di diffusione della crisi così capillare da portare molti osservatori a confrontare l’attuale lockdown con quello tipico delle economie di guerra. La trasversalità settoriale della crisi in corso implica un impatto sull’occupazione trasversale alla tipologia di occupazione. Risultano interessati dal lockdown gli occupati dipendenti e indipendenti, gli autonomi, le partite iva, con un’intensità variabile tra tipologia di occupazione che incrocia anche una certa variabilità territoriale. Per gli occupati dipendenti il ritorno sul posto di lavoro può solo parzialmente essere considerato come un tema relegato alla temporaneità, infatti: da un lato le insicurezze legate ai tempi incerti dello sblocco del lockdown dei datori di lavoro; dall’altro la possibilità stessa di conservare le posizioni lavorative; la cui sopravvivenza è messa in discussione dall’interruzione dell’attività «in proprio», disegnano uno scenario nel quale si rende necessario un immediato e focalizzato intervento del policy maker. COSA E’ LAVORA CALABRIA È una misura appartenente al progetto complessivo Riparti Calabria, che si innesta nel regime del Temporary Framework elaborato dall’UE, per l’emergenza COVID. Si tratta di una misura di stimolo alla riapertura delle attività, che invita l’impresa a riattivarsi secondo uno schema preesistente all’emergenza COVID 19 n termini organizzativi ed occupazionali. La misura mira ad attenuare gli effetti socio-economici derivanti dalla prolungata interruzione delle attività produttive. Il sostegno consiste in un contributo erogato sulla base di una apposita istanza presentata dal rappresentante legale dell’impresa o da un intermediario abilitato, per il tramite di piattaforma telematica, volto a contribuire ai costi del lavoro aziendali mediate un contributo mensile, per 5/6 mesi (o comunque sino al 31/12/2020), di importo flat, sulla base del 66% degli occupati dichiarati. Con tale misura si punta a conservare per intero i livelli occupazionali pre COVID a Sistema con l’intervento di cassa integrazione straordinaria attivata a livello regionale. CHI HA DIRITTO AL BONUS Microimprese e PMI Artigiane, Commerciali, Industriali e di Servizi appartenenti al tessuto economico regionale per sostenerle nella fase di riapertura post lockdown Covid che, alla data del 31 Dicembre 2019 siano attive e abbiano sede operativa nella Calabria. IMPORTO DEL BONUS Il bonus è concesso nella forma di un contributo all’occupazione in ragione di 250 – 350 euro per ogni addetto in forza lavoro moltiplicato per un fattore di correzione. Il contributo viene riconosciuto per un eriodo di 5/6 mesi. Il contributo è cumulabile con tutte le indennità e le agevolazioni, anche finanziarie, emanate a livello nazionale per fronteggiare l’attuale crisi economico-finanziaria causata dall’emergenza sanitaria da “COVID-19”. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL BONUS La domanda, estremamente semplificata, da effettuare su apposita piattaforma informatica, potrà essere trasmessa dalle imprese o dagli intermediari qualificati. Concluso l’esame della domanda, la Regione Calabria comunicherà al beneficiario, a mezzo pec, l'ammissione ai benefici del bonus e, contestualmente, ne disporrà l’immediata erogazione a mezzo di bonifico bancario sull’IBAN indicato in sede di presentazione della corrispondente richiesta. DOTAZIONE FINANZIARIA E RISULTATI ATTESI Sulla misura sono previsti interventi per 80.000.000 di euro, equivalenti alla erogazione di circa 300.000 voucher occupazionali sull’intero territorio regionale seguendo l’ordine cronologico delle richieste pervenute. Read the full article
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TURISMO: INCONTRO TRA OPERATORI DEL SETTORE E ASS. AL TURISMO REGIONE CALABRIA.
Report redatto a seguito dell’incontro avuto dalla Associazione degli Operatori Turistici “Riviera e Borghi degli Angeli” con l’Assessore Regionale al Turismo, On. Fausto Orsomarso, in data Martedì 21 Aprile 2020 presso la Cittadella Regionale di Germaneto (CZ).
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Dopo una breve presentazione sulle attività della nostra Rete Turistica Territoriale “Riviera e Borghi degli Angeli” e della proposta di costituzione dell’omonimo Distretto Turistico Regionale, - avanzata lo scorso Gennaio 2020 alla Regione Calabria con un protocollo di partenariato pubblico-privato degli attori e soggetti operativi nel territorio del Basso Ionio Calabrese, - abbiamo provato a rappresentare le istanze ed i bisogni del nostri territorio (rappresentando lì anche gli altri partner del DTR: GAL “Serre Calabresi” ed Unione dei Comuni “Versante Ionico”), del settore extra-alberghiero ed agrituristico, ristorativo e dei vari servizi turistici integrati. La discussione è stata caratterizzata da un confronto proficuo tra le parti puntando subito al cuore delle questioni: 1) Questione emergenza "liquidità" da immettere direttamente nel sistema produttivo e turistico-commerciale per salvare le imprese con un coordinamento Stato/Regioni proficuo. Non sono sufficienti misure fin ad oggi proposte ed avviate che sembrano anche lente e burocraticamente macchinose (NB: si attendono nuove decisioni del Governo nazionale e del Parlamento in relazione alla potenziale approvazione ed emanazione di un altro “decretone” con nuove ed importanti misure per famiglie, aziende, lavoratori, imprese turistiche e commerciali ecc.); Serve un Piano Nazionale Straordinario mirato e specifico per salvare il nostro settore e fallo ripartire concretamente; 2) Chiarimenti in merito all’avvio a stretto giro di tutte le procedure del progetto regionale, con relativi fondi destinati alla ripartenza delle imprese turistico-commerciali, denominato “Riparti Calabria” (NB: la Regione Calabria pubblicherà, a partire da giorno 4 maggio, un avviso in pre-informazione facendo poi partire il bando per le domande di finanziamento/supporto alle imprese con una procedura telematica aperta dal 10 al 21 Maggio, in modo tale che entro giugno vengano concretamente erogati questi potenziali aiuti alle imprese/aziende ecc.); 3) Salvare l’estate 2020 con un programma straordinario ed un piano straordinario in deroga legato soprattutto ad una politica flessibile della gestione ��� di concerto coi Comuni - delle tantissime concessioni demaniali di cui sono titolari gli stabilimenti balneari, aree attrezzate ecc./camping e resort, con protocolli/linee-guida regionali e nazionali chiari e possibilmente capaci di andare nelle giusta direzione a tutela della salute pubblica, a reale supporto degli operatori balneari e dei loro dipendenti/ospiti-clienti ecc. (NB: in tal senso la Regione Calabria si sta confrontando in maniera proficua col Sindacato Italiano Balneari e con decine di Comuni, associazioni di categoria ecc.). Noi abbiamo proposto prolungamento delle concessioni (provando ad andare oltre la “Bolkestein”) ed allungamento della stagione balneare fino ad Ottobre (sperando nel bel tempo e nella chiusura dell’emergenza sanitaria), regole elastiche e flessibili nell’occupazione degli spazi in superficie per garantire distanziamento sociale, riduzioni dei canoni demaniali comunali e delle addizionali regionali, supporto concreto nelle azioni di controllo/monitoraggio/screening sanitario e nelle attività di sanificazione/messa in sicurezza delle strutture, lidi ed aree balneari ecc. di concerto con Organi Preposti; 3.1) che si attivino, facendo rete, tutti gli operatori turistici e balneari ed i Comuni del nostro territorio per compattarsi a supporto di queste idee e proposte risolutive e per pianificare, assieme alla Regione Calabria, in maniera coordinata la prossima Estate con tutte le questioni analizzate e proposte, sia sanitarie che economiche e dei vari servizi pubblici e privati; *** 4) Sostegno alle imprese turistico-ricettive e ristorative per affrontare nuove disposizioni sanitarie e di messa in sicurezza delle strutture, del personale e degli ospiti: sanificazione, acquisto attrezzature, prodotti ecc. (NB: su queste importante questione pare agirà a stretto giro lo Stato centrale, ma servono anche supporti regionali); Per quanto riguarda Bar e Ristoranti, sarebbe opportuno anche – da parte di Stato/Comuni e Regione - ovviare alla necessaria questione di sburocratizzazione di alcune processi di gestione e funzionamento di queste attività, dando loro opportunità di sfruttare spazi all’aperto di suolo pubblico senza canoni aggiuntivi per garantire distanziamento sociale, garantir a tutti loro la possibilità di offrire servizio di asporto e/o consegna domiciliare senza problemi; intervenire su vari livelli di fiscalità agevolata ecc. 5) Avvio, in tempi e modi adeguati e giusti, di una massiccia campagna promozionale nazionale ed internazionale con un piano di “marketing della salubrità”, utile a proporre VACANZE SICURE E PROTETTE e la Calabria come destinazione turistica sicura e post-Covid ed organizzando attorno a tutto il “sistema” una rete medico-sanitaria rassicurante, qualificata e certa (NB: ci è stato comunicato che la Regione Calabria, avendo già fatto in tal senso un notevole investimento, sta predisponendo un piano di screening di massa con azioni di controllo e monitoraggio sanitario, anche e soprattutto durante l’Estate, con la realizzazione di interventi mirati nei Comuni e con la promozione di aree FREE COVID con test e controlli/monitoraggi settimanali utili a prevenire focolai o altri guai sanitari ed economici); *** 6) Prevedere un fondo urgente e straordinario in supporto ai Comuni - trasferendo subito agli Enti le giuste risorse - per il miglioramento di alcuni servizi pubblici – igiene e decoro pubblico - in vista dell’estate 2020, a partire dalla pulizia delle spiagge pubbliche e libere con relativi servizi attrezzati per i bagnanti e con piani di messa in sicurezza igienico-sanitaria (NB: in tal senso la Calabria sta sì discutendo e programmando la cosa ma pare si stiano aspettando disposizioni sanitarie nazionali con azioni di controllo e monitoraggio – cosa che non sarà certamente facile - anche dei potenziali flussi di bagnanti anche e soprattutto delle spiagge libere); Bisogna però garantire, con i dovuti controlli e l’osservanza delle disposizioni sanitarie, accesso alle spiagge libere e pubbliche che vanno pulite, attrezzate, messe in sicurezza ed adeguate alle nuove esigenze di cittadini ed ospiti; *** 7) Sbloccare tutte le procedure, con relativa assegnazione dei fondi previsti e con nuove linee guida in deroga vista l'emergenza, relativi ai 2 bandi sui “Borghi” della Regione Calabria – anno 2017/2018 (fondi importanti sia per Comuni che per gli operatori privati): potrebbero rappresentare una sostanziale ed importante bocca d’ossigeno in vista anche della ripartenza e rilancio turistico della Calabria (NB: logicamente ci è stato risposto che i ritardi non sono dovuti ad una loro responsabilità politica-amministrativa, ma che a stretto giro convocheranno, appuntamento di fatto già programmato, il direttore generale Arch.Schiava ecc. per provare a sbloccare l’imbarazzante questione burocratica-amministrativa); 8) Sbloccare le procedure, in un’ottica di programmazione e rilancio a medio-lungo termine del settore turistico-commerciale, delle procedure regionali di costituzione e riconoscimento dei Distretti Turistici Regionali (L.R.2/2019) con relativo trasferimento delle risorse utili allo sviluppo delle destinazioni e dei loro servizi integrati e diversificati di carattere pubblico-privato (NB: la Regione Calabria vuole procedere in tal senso, sollecitando i territori ad organizzarsi in Distretti, ma se ne riparla ad Ottobre. Proprio ad Ottobre 2020 il Dipartimento Turismo convocherà gli Stati Generali del Turismo per la programmazione ed il rilancio, con un tavolo regionale operativo e permanente, il settore turistico regionale con l’avvio di altre nuove ed importanti iniziative di respiro nazionale ed internazionale); 9) Valutare fondi ed iniziative a supporto dell’extra-alberghiero e degli operatori turistici senza P.IVA (NB: qui la competenza è dello Stato e del Mibact) e prevedere fondi a medio-lungo temine per ripartire dai borghi/aree interne con formule di turismo non massivo e commerciale, ma lento e sostenibile, attento alle persone ed al rispetto dei luoghi e dell’ambiente, aiutando concretamente tutte quelle realtà già organizzate in filiera e con progetti virtuosi collaudati da anni che vanno in questa direzione (NB: anche qui si attendono deliberazioni del Governo nazionale e del Mibact); Come Associazione degli Operatori Turistici stiamo partecipando alla co-redazione di un documento da avanzare al MIBACT ed Governo centrale per arrivare, nell’arco di poco tempo, a mettere in campo un Piano Straordinario e strutturale nazionale per i Borghi e per le Aree Interne che devono essere salvaguardate coi loro servizi pubblici essenziali, rese vivibili tutto l’anno per cittadini, comunità locali e viaggiatori nazionali ed internazionali; 10) Prevedere un fondo speciale con voucher/incentivi (integrabili al potenziale incentivo statale che il Governo sta pensando di dare alle famiglie italiane) per incentivare il turismo domestico nazionale e di prossimità, a partire dalle stesse famiglie calabresi ed aiutando le tante Agenzie Viaggio calabresi oggi in piena crisi ecc. (NB: anche qui trattasi di competenza dello Stato, ma la Regione si riserva di rimodulare e destinare altri fondi/risorse europee per eventuali nuovi emergenze sanitarie ed economiche che potrebbero riemergere nel prossimo autunno a seguito di possibile seconda ondata di contagio). L’A.Op.T. “Riviera e Borghi degli Angeli”, in qualità di soggetto rappresentante il territorio del Basso Ionio Calabrese (prossimo a divenire DTR riconosciuto) e la categoria degli operatori turistici afferenti all’extra-alberghiero/ospitalità diffusa, è stata inserita nella TASK FORCE economica-turistica della Regione Calabria e verrà aggiornata e convocata dal Dipartimento Turismo su tutte le questioni che riguardano il settore turistico-commerciale. ***Pensiero e proposta: in vista della programmazione della prossima estate come “Riviera e Borghi degli Angeli” proponiamo alla Regione Calabria, ai Comuni e alle ASP, Guardia Costiera ed altri Organi prespoti ecc., l’attivazione e realizzazione di un servizio territoriale di Guardie Mediche Turistiche – magari da mettere in campo anche con Croce Rossa e Protezione Civile o altre ONG già impegnate nella fase 1 – con unità mobili ed itineranti con medici e paramedici e con attrezzature ad hoc ecc. per un servizio di assistenza/controllo sanitario capillare. 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