#ricetta albumi
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memoriedifrancesca · 3 months ago
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Ricette di famiglia
Il Tiramisù della Domenica
Ogni domenica mattina, la cucina si trasformava in un piccolo laboratorio dolciario. Il rumore delle fruste elettriche, il profumo di caffè appena fatto, il tintinnio delle ciotole. E io, sempre al mio posto, accanto a mia mamma.
"Mamma, ma quanto zucchero ci metti?" chiedevo ogni volta, anche se conoscevo già la risposta.
"Quanto basta," rispondeva lei sorridendo…
Iniziavamo sempre dai savoiardi, che mia mamma intingeva nel caffè con movimenti rapidi e precisi, senza farli inzuppare troppo. Io stavo lì a guardare, aspettando il mio turno: la crema al mascarpone, è sempre stata la mia parte preferita.
"Mescola piano," mi diceva, "deve essere soffice come una nuvola." E io seguivo il suo ritmo, cercando di imitare la sua pazienza, lei mi guardava e scuoteva la testa, ma sapevo che era felice.
Stratificavamo il tiramisù insieme, uno strato di biscotti, uno di crema, fino a quando il dolce prendeva forma. Poi arrivava l’ultimo gesto: una spolverata di cacao che copriva tutto.
Ogni Domenica era come la prima: il sapore del caffè, la dolcezza del mascarpone, la leggera amarezza del cacao. E ogni volta sapevo che non era solo il tiramisù a essere speciale. Era quel momento con mia mamma!
Il tiramisù era il dolce della domenica, ma soprattutto, era il nostro dolce.
Ingredienti:
250 g di mascarpone
2 uova fresche (separate tuorli e albumi)
50 g di zucchero
150 g di savoiardi
150 ml di caffè (freddo, non zuccherato)
Cacao amaro in polvere (per spolverare)
Un pizzico di sale
Ricetta del tiramisù:
Preparare il caffè: Preparare il caffè e lascia raffreddare completamente.
Montare i tuorli: In una ciotola, sbattere i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungere il mascarpone: Incorporare il mascarpone ai tuorli montati, mescolando delicatamente fino a ottenere una crema liscia.
Montare gli albumi: In un'altra ciotola, montare gli albumi con un pizzico di sale a neve ferma. Aggiungere delicatamente gli albumi montati alla crema di mascarpone, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli.
Assemblare il tiramisù: Bagnare i savoiardi nel caffè freddo e disponili in uno strato in una pirofila. Coprire i savoiardi con uno strato di crema al mascarpone. Ripetere il procedimento con un secondo strato di savoiardi e crema.
Spolverare e riposare: Spolverare con abbondante cacao amaro e lasciare riposare in frigorifero per almeno 3-4 ore.
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etucomecucini · 2 months ago
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Torta con Pasta di Mandorle
VI PRESENTO UNA RICETTA PER FARE UNA TORTA A BASE DI MANDORLE, ADATTA PER BASE DI TORTE DI COMPLEANNO!!   INGREDIENTI: 3 hg. di farina di mandorle 2 hg. di farina 00 250 gr. di zucchero 3 albumi d’ uovo montati a neve.   PREPARAZIONE: mischiate tutti gli ingredienti e in forno preriscaldato a 180 per 20 minuti. Esce una torta che é uno spettacolo!!!
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golosericette · 2 months ago
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Tortino al cioccolato con solo albumi, ricetta facile
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luposolitario00 · 8 months ago
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La ricetta dei biscotti
Ricetta amaretti arcobaleno:
500g di mandorle tritate finissime
500 g di zucchero
4 albumi
1 scorza di limone
1 vanillina
In una ciotola monto gli albumi a neve, nell'altra mescolo le mandorle tritate con lo zucchero, la scorza di limone e vanillina. Infine verso gli albumi montati a neve nel composto di mandorle, zucchero e limone. Mescolo con movimenti dal basso verso l'alto per evitare di smontare gli albumi.
Separo l'impasto in varie parti e aggiungo a ciascuna un diverso colorante alimentare. Lascio un po' di spazio tra di loro perché si allargano leggermente in cottura. Lascio riposare per 3 ore, formo delle palline e le inforno a 160 gradi per 25 minuti.
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trevisotiramisuit · 11 months ago
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Autentico Tiramisù Trevigiano: Scopri la Ricetta Originale con Treviso Tiramisù
Il Tiramisù è uno dei dolci italiani più amati e conosciuti nel mondo, ma pochi sanno che la sua origine è profondamente radicata nella tradizione culinaria trevigiana. Treviso, con la sua ricca storia e cultura, non solo incanta per le sue bellezze architettoniche e paesaggistiche ma è anche culla di questa deliziosa creazione. Grazie a "Treviso Tiramisù", abbiamo l'opportunità di esplorare l'autentica ricetta del Tiramisù Trevigiano, un viaggio attraverso i sapori e le tradizioni di una terra ricca di eccellenze gastronomiche.
Storia e Origine
Prima di addentrarci nella ricetta, è importante conoscere le radici di questo dolce. Il Tiramisù, nella sua forma più tradizionale, nasce proprio nella provincia di Treviso, un luogo dove la cultura del buon cibo e del convivio si mescolano creando ricette uniche e inimitabili. La leggenda narra che il Tiramisù fosse servito come tonico e afrodisiaco nelle osterie trevigiane, grazie alla sua combinazione energetica di caffè e uova.
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Gli Ingredienti
La magia dell' Autentico Tiramisù Trevigiano sta nella semplicità e nella qualità dei suoi ingredienti:
Uova Freschissime: Fondamentali per una crema zabaglione morbida e spumosa.
Zucchero Semolato: Per addolcire e bilanciare i sapori.
Mascarpone: Preferibilmente di produzione locale, per garantire freschezza e cremosità autentiche.
Savoiardi: Biscotti secchi e leggeri che assorbono perfettamente il caffè, senza impregnarsi eccessivamente.
Caffè Forte: Meglio se espresso, per immergere i savoiardi e donare quel caratteristico sapore intenso.
Cacao Amaro in Polvere: Per la finitura, creando un contrasto di sapori e colori che incanta al primo assaggio.
Il Procedimento
La Crema: Iniziare separando i tuorli dagli albumi. Montare i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il mascarpone e amalgamare delicatamente dall'alto verso il basso per mantenere la crema ariosa.
L'Inzuppo: Preparare un caffè espresso forte e lasciarlo raffreddare. Intingere rapidamente i savoiardi nel caffè, facendo attenzione a non inzupparli troppo per evitare che si rompano.
La Composizione: In una pirofila, disporre uno strato di savoiardi inzuppati, coprire con uno strato di crema al mascarpone e livellare bene. Ripetere i passaggi creando almeno due strati.
La Rifinitura: Completare con una generosa spolverata di cacao amaro in polvere. Il contrasto tra la dolcezza della crema e l'amaro del cacao è essenziale per l'equilibrio dei sapori.
Il Riposo: Lasciare riposare in frigorifero per almeno 4 ore, meglio se tutta la notte. Questo permette ai sapori di amalgamarsi perfettamente e alla consistenza di raggiungere la perfezione.
La Degustazione
Servire l'Autentico Tiramisù Trevigiano è un momento di pura gioia. Ogni cucchiaiata rivela strati di sapore e texture che si fondono in un equilibrio perfetto, raccontando la storia di una terra e di una tradizione che continua a deliziare i palati di tutto il mondo.
Grazie a "Treviso Tiramisù", possiamo non solo gustare ma anche condividere l'autentica esperienza del Tiramisù Trevigiano, un simbolo di convivialità e di autentica italianità che continua a conquistare cuori e palati in ogni
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mismarvell · 1 year ago
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Pancake Proteici con Albumi e Avena: Un'Esplosione di Gusto e Salute da "A Tavola col Nutrizionista"
In un mondo dove l'alimentazione sana è sempre più al centro dell'attenzione, trovare ricette che siano deliziose e nutrienti è fondamentale. La ricetta dei Pancake Proteici con Albumi e Avena offerta da "A Tavola con il Nutrizionista" rappresenta una perfetta sinergia di gusto e salute. Visitando A Tavola col Nutrizionista, scoprirai come questa ricetta possa arricchire la tua colazione o i tuoi spuntini, fornendoti energia e nutrienti essenziali.
I pancake proteici con albumi e avena sono ideali per chi cerca un'opzione per la colazione o lo spuntino che sia non solo gustosa, ma anche ricca di proteine e fibre. Questi nutrienti sono essenziali per una dieta equilibrata, contribuendo alla sazietà, al supporto della massa muscolare e alla salute digestiva. L'avena, in particolare, è un ottimo ingrediente grazie al suo alto contenuto di fibre solubili, che aiutano a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
La ricetta è semplice e versatile, permettendo diverse varianti in base ai gusti personali o alle esigenze nutrizionali. Che tu preferisca dolcificare i tuoi pancake con frutta fresca, sciroppo d'acero naturale o una spolverata di cannella, le opzioni sono infinite. Inoltre, l'aggiunta di albumi d'uovo aumenta significativamente il contenuto proteico dei pancake, rendendoli una scelta eccellente per chi cerca di aumentare l'apporto di proteine nella propria dieta, sia per motivi di salute che per supportare un programma di allenamento.
Uno degli aspetti più apprezzati di questa ricetta è la sua facilità di preparazione. Anche per chi non ha molta esperienza in cucina, i pancake proteici con albumi e avena sono semplici da realizzare, garantendo un risultato sempre delizioso e soddisfacente. Sono perfetti per una colazione veloce, ma nutriente, o come snack post-allenamento per favorire il recupero muscolare.
Inoltre, "A Tavola col Nutrizionista" non si limita a fornire solo la ricetta. Il sito è una risorsa preziosa per chi cerca di migliorare la propria alimentazione, offrendo una varietà di ricette salutari, consigli nutrizionali e informazioni su come gli alimenti influenzano il nostro corpo e la nostra salute.
Visita A Tavola col Nutrizionista per scoprire la ricetta completa dei pancake proteici con albumi e avena e altre deliziose proposte culinarie. Che tu sia un appassionato di fitness, un genitore alla ricerca di opzioni di colazione sane per la tua famiglia, o semplicemente interessato a migliorare il tuo stile alimentare, questa ricetta è un ottimo punto di partenza.
In conclusione, i pancake proteici con albumi e avena di "A Tavola col Nutrizionista" offrono un modo delizioso e salutare per godersi un classico della colazione. Con la loro combinazione di gusto, nutrimento e facilità di preparazione, sono una scelta eccellente per chiunque voglia unire salute e piacere a tavola.
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klydeuzumaki · 1 year ago
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Scopri la Ricetta dei Pancake Senza Albumi Pastorizzati: Un Tocco di Gusto e Salute da "A Tavola con il Nutrizionista"
Per gli amanti dei pancake alla ricerca di un'alternativa più salutare e creativa, la ricetta dei pancake senza albumi pastorizzati su A Tavola con il Nutrizionista offre un'opzione deliziosa e nutriente. Questa ricetta non solo è semplice da preparare, ma introduce anche un modo innovativo di gustare i pancake, perfetto per chiunque voglia variare la propria dieta mantenendo gusto e salute.
La ricetta dei pancake senza albumi pastorizzati è un esempio eccellente di come sia possibile reinventare un classico della colazione in chiave salutare. Eliminando gli albumi pastorizzati, la ricetta diventa adatta anche per chi segue diete particolari o ha restrizioni alimentari. Allo stesso tempo, conserva tutta la bontà e la morbidezza che ci si aspetta da un pancake perfetto.
Uno degli aspetti più interessanti di questa ricetta è l'uso di ingredienti alternativi per mantenere la consistenza soffice e invitante dei pancake. "A Tavola con il Nutrizionista" non solo fornisce la lista degli ingredienti e le istruzioni passo dopo passo, ma offre anche consigli pratici e variazioni per personalizzare la ricetta secondo i gusti e le esigenze nutrizionali di ciascuno.
Oltre alla semplicità e versatilità, i pancake senza albumi pastorizzati rappresentano una scelta eccellente per iniziare la giornata con energia e nutrimento. Che si tratti di una colazione in famiglia, di un brunch con amici o di un momento di coccola personale, questa ricetta aggiunge un tocco di creatività e salute al vostro menù.
La pagina Pancake Senza Albumi Pastorizzati non è solo una ricetta, ma una fonte di ispirazione per chiunque ami la cucina e desideri esplorare opzioni salutari senza rinunciare al piacere del palato. "A Tavola con il Nutrizionista" dimostra che è possibile coniugare salute e gusto in ogni piatto, anche in quelli più tradizionali come i pancake.
In conclusione, se state cercando una ricetta di pancake innovativa, gustosa e adatta a un'alimentazione consapevole, la ricetta dei pancake senza albumi pastorizzati su "A Tavola con il Nutrizionista" è la scelta ideale. Visitate la pagina per scoprire tutti i dettagli e lasciatevi ispirare per la vostra prossima colazione salutare.
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lil-smolkitty · 1 year ago
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Deliziosi Pancake Senza Albumi Pastorizzati: Una Ricetta Facile e Gustosa
Ami i pancake ma stai cercando una versione più sana e altrettanto deliziosa? Ho la ricetta perfetta per te: Pancake Senza Albumi Pastorizzati! Questa ricetta, disponibile sul mio sito A Tavola col Nutrizionista, è ideale per chi vuole gustare dei pancake soffici e gustosi, evitando gli albumi pastorizzati.
Questa ricetta è non solo deliziosa ma anche facile da preparare. Perfetta per una colazione nutriente o uno snack pomeridiano, questi pancake sono un'ottima scelta per chi segue una dieta bilanciata o ha restrizioni alimentari. Inoltre, sono un'ottima opzione per chi cerca alternative ai tradizionali pancake con albumi.
Sul mio sito, troverai una guida passo-passo su come preparare questi squisiti pancake, insieme a suggerimenti per personalizzarli secondo i tuoi gusti. Che tu voglia aggiungere frutta fresca, sciroppo d'acero o crema di nocciole, questi pancake sono incredibilmente versatili.
Non perdere l'opportunità di provare questa ricetta semplice ma ricca di sapore. Visita il mio sito per scoprire tutti i dettagli e inizia a preparare questi deliziosi pancake senza albumi pastorizzati oggi stesso!
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giardinoweb · 1 year ago
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Frittata alle Alici con Pomodorini
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Benvenuti nel Giardinoweb! Oggi vi porteremo in un viaggio culinario attraverso i colori e i sapori del Mediterraneo con la nostra deliziosa ricetta di Frittata alle Alici. Questo piatto è un profumo alla freschezza e alla semplicità, con ingredienti che si fondono in un'armonia gustativa unica. Preparatevi a stupire le vostre papille gustative mentre vi guidiamo attraverso la creazione di questa prelibatezza per 4 persone. Per quattro persone avrete bisogno dei seguenti ingredienti: - 6 uova - 300 g di alici fresche diliscate - 150 g di pomodorini ciliegia o datterini - 50 g di olive nere denocciolate - 2 spicchi d'aglio - 1 peperoncino essiccato piccolo - 1 rametto di origano fresco + una piccola quantità per guarnire - 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva - Sale e pepe E ora, preparatevi a diventare maghi della cucina con questi passi semplici ma efficaci: - Iniziate facendo insaporire il peperoncino spezzettato e gli spicchi d'aglio sbucciati e schiacciati in una padella antiaderente con 2 cucchiai d'olio a fuoco medio. Sentite subito l'aria impregnarsi di profumi irresistibili. - Aggiungete la metà delle alici alla padella e fatele cuocere per 1 minuto, finché saranno diventate morbide e saporite. Un tocco di origano, una spolverata di sale e pepe, poi spegnete e lasciate raffreddare. Sì, è così facile! - Eliminate aglio e peperoncino (hanno svolto il loro incantesimo) e ungete con l'olio rimasto una teglia ovale di ceramica di 24x19 cm. Questo passaggio garantirà una frittata dorata e deliziosa. - Preparate i pomodorini ciliegia tagliandoli a metà o in quarti, se sono particolarmente grandi. - In una ciotola separata, rompete le uova e separate gli albumi dai vostri tuorli. Ora montate gli albumi a neve ferma con le fruste elettriche, il segreto per una frittata leggera come una piuma. - Sbattete i tuorli con un pizzico di sale e pepe, poi unite l'olio con le alici. Aggiungete anche le olive, i pomodorini e gli albumi montati a neve. Mescolate tutto delicatamente dal basso verso l'alto, come se steste danzando con gli ingredienti. - Versate questo magico composto nella teglia preparata e informata per 20 minuti a 200°C. Mentre cuoce, la frittata si gonfierà e si dorerà, creando uno spettacolo visivo e olfattivo. - Prima di completare la cottura, distribuire sopra le alici interessate rimaste e lasciare cuocere per altri 5 minuti. Quando la frittata sarà pronta, sfornatela e guarnitela con una generosa spruzzata di origano fresco. Ecco a voi la nostra Frittata alle Alici con Pomodorini Ciliegia e Olive Nere, un piatto che celebra il Mediterraneo in ogni boccone. Semplice da preparare ma incredibilmente saporito, questo piatto è perfetto per una cena estiva in giardino o per sorprendere gli ospiti con un tocco di classe. Approfittate di questa ricetta e portate il sapore del Mediterraneo direttamente sulla vostra tavola. Buon appetito! Read the full article
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il pan di spagna sofficissimo con otto tuorli e otto albumi ricetta per fare le torte
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belle-et-inspirante · 2 years ago
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Bignè di lingua al Bonarda
Bignè di lingua al Bonarda
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I bignè di lingua al Bonarda sono un piatto tipico della cucina piemontese, che prevede l’utilizzo della lingua di vitello e del vino Bonarda per la preparazione dei bignè.
Per la scelta del vino da abbinare ai bignè di lingua al Bonarda, bisogna tenere conto delle caratteristiche del piatto e del vino. La lingua di vitello è un ingrediente dal sapore delicato ma caratteristico, che richiede un vino rosso non troppo strutturato ma con una buona acidità per bilanciare il sapore intenso della carne. Il Bonarda è un vino rosso piemontese che si adatta bene a questo piatto grazie alla sua acidità e alla nota fruttata. Ecco la ricetta:
Ingredienti per quattro persone
quattro etti e mezzo di lingua (o avanzi di lingua lessata),
una cipollina,
due carote,
due coste di sedano,
un mazzetto di prezzemolo,
due foglie di lauro,
alcune bacche di ginepro,
timo,
mezzo litro di Bonarda dell’Oltrepò Pavese,
olio,
sale,
pepe in grani
Per la pastella
due etti e mezzo di farina,
quattro albumi,
quattro cucchiai d’olio,
sale.
Tempo necessario
circa tre ore, più il tempo per la marinatura.
La difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
  Preparazione
Il giorno precedente la preparazione lavare a lungo la lingua in acqua corrente raschiandola con un coltellino; metterla in una terrina, bagnarla con il vino, unire una carota, una costa di sedano e la metà del prezzemolo tritati, il lauro, un pizzico di timo, le bacche di ginepro schiacciate, alcuni grani di pepe schiacciati e un pizzico di sale.
Lasciar marinare fino al giorno seguente.
Mettere al fuoco, in una capiente casseruola, l’acqua necessaria a ricoprire la lingua, aggiungere la carota, il sedano e il prezzemolo rimasti, la cipollina, condire con un pizzico di sale e, quando bolle, immergervi la lingua e farla cuocere per circa due ore e mezzo.
Nel frattempo preparare la pastella: versare la farina -in una terrina, fare la fontana e .versare al centro quattro decilitri di acqua trepida, l’olio e un pizzico di sale.
Amalgamare gli ingredienti lavorandoli con un cucchiaio di legno e far riposare la pastella per mezz’ora. Al momento di utilizzarla, completarla con gli albumi montati a neve.
Sgocciolare la lingua ben cotta, lasciarla un poco raffreddare, pelarla, affettarla e ricavare dalle fettine delle scaloppine regolari. Immergerle nella pastella, friggerle in abbondante olio, sgocciolarle ben dorate e servire.
Abbinamento Vini
Se vuoi ecco alcune opzioni di vini rossi da abbinare ai bignè di lingua al Bonarda:
Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC: questo vino è prodotto nella zona dell’Oltrepò Pavese, nella Lombardia sud-occidentale, ma si sposa bene con la cucina piemontese grazie alla sua acidità e al profumo di frutti di bosco.
Barbera d’Alba DOC: un altro vino piemontese che si adatta bene ai bignè di lingua al Bonarda, grazie alla sua acidità e alla struttura non troppo pesante.
Dolcetto d’Alba DOC: un vino piemontese dal sapore morbido e fruttato, con una buona acidità e un retrogusto piacevolmente amarognolo.
In generale, è possibile optare per un vino rosso giovane e fresco, non troppo impegnativo ma comunque dotato di una buona struttura, in modo da non sovrastare il sapore delicato ma intenso della lingua di vitello.
Per non sbagliare accompagnare con Bonarda o Freisa secco o Merlot del Trentino o Rossese o Chianti dei Colli Aretini o San Severo Rosato.
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mantruffles · 2 years ago
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Bignè di lingua al Bonarda
Bignè di lingua al Bonarda
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I bignè di lingua al Bonarda sono un piatto tipico della cucina piemontese, che prevede l’utilizzo della lingua di vitello e del vino Bonarda per la preparazione dei bignè.
Per la scelta del vino da abbinare ai bignè di lingua al Bonarda, bisogna tenere conto delle caratteristiche del piatto e del vino. La lingua di vitello è un ingrediente dal sapore delicato ma caratteristico, che richiede un vino rosso non troppo strutturato ma con una buona acidità per bilanciare il sapore intenso della carne. Il Bonarda è un vino rosso piemontese che si adatta bene a questo piatto grazie alla sua acidità e alla nota fruttata. Ecco la ricetta:
Ingredienti per quattro persone
quattro etti e mezzo di lingua (o avanzi di lingua lessata),
una cipollina,
due carote,
due coste di sedano,
un mazzetto di prezzemolo,
due foglie di lauro,
alcune bacche di ginepro,
timo,
mezzo litro di Bonarda dell’Oltrepò Pavese,
olio,
sale,
pepe in grani
Per la pastella
due etti e mezzo di farina,
quattro albumi,
quattro cucchiai d’olio,
sale.
Tempo necessario
circa tre ore, più il tempo per la marinatura.
La difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
  Preparazione
Il giorno precedente la preparazione lavare a lungo la lingua in acqua corrente raschiandola con un coltellino; metterla in una terrina, bagnarla con il vino, unire una carota, una costa di sedano e la metà del prezzemolo tritati, il lauro, un pizzico di timo, le bacche di ginepro schiacciate, alcuni grani di pepe schiacciati e un pizzico di sale.
Lasciar marinare fino al giorno seguente.
Mettere al fuoco, in una capiente casseruola, l’acqua necessaria a ricoprire la lingua, aggiungere la carota, il sedano e il prezzemolo rimasti, la cipollina, condire con un pizzico di sale e, quando bolle, immergervi la lingua e farla cuocere per circa due ore e mezzo.
Nel frattempo preparare la pastella: versare la farina -in una terrina, fare la fontana e .versare al centro quattro decilitri di acqua trepida, l’olio e un pizzico di sale.
Amalgamare gli ingredienti lavorandoli con un cucchiaio di legno e far riposare la pastella per mezz’ora. Al momento di utilizzarla, completarla con gli albumi montati a neve.
Sgocciolare la lingua ben cotta, lasciarla un poco raffreddare, pelarla, affettarla e ricavare dalle fettine delle scaloppine regolari. Immergerle nella pastella, friggerle in abbondante olio, sgocciolarle ben dorate e servire.
Abbinamento Vini
Se vuoi ecco alcune opzioni di vini rossi da abbinare ai bignè di lingua al Bonarda:
Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC: questo vino è prodotto nella zona dell’Oltrepò Pavese, nella Lombardia sud-occidentale, ma si sposa bene con la cucina piemontese grazie alla sua acidità e al profumo di frutti di bosco.
Barbera d’Alba DOC: un altro vino piemontese che si adatta bene ai bignè di lingua al Bonarda, grazie alla sua acidità e alla struttura non troppo pesante.
Dolcetto d’Alba DOC: un vino piemontese dal sapore morbido e fruttato, con una buona acidità e un retrogusto piacevolmente amarognolo.
In generale, è possibile optare per un vino rosso giovane e fresco, non troppo impegnativo ma comunque dotato di una buona struttura, in modo da non sovrastare il sapore delicato ma intenso della lingua di vitello.
Per non sbagliare accompagnare con Bonarda o Freisa secco o Merlot del Trentino o Rossese o Chianti dei Colli Aretini o San Severo Rosato.
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blissful-moontrip · 2 years ago
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Bignè di lingua al Bonarda
Bignè di lingua al Bonarda
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I bignè di lingua al Bonarda sono un piatto tipico della cucina piemontese, che prevede l’utilizzo della lingua di vitello e del vino Bonarda per la preparazione dei bignè.
Per la scelta del vino da abbinare ai bignè di lingua al Bonarda, bisogna tenere conto delle caratteristiche del piatto e del vino. La lingua di vitello è un ingrediente dal sapore delicato ma caratteristico, che richiede un vino rosso non troppo strutturato ma con una buona acidità per bilanciare il sapore intenso della carne. Il Bonarda è un vino rosso piemontese che si adatta bene a questo piatto grazie alla sua acidità e alla nota fruttata. Ecco la ricetta:
Ingredienti per quattro persone
quattro etti e mezzo di lingua (o avanzi di lingua lessata),
una cipollina,
due carote,
due coste di sedano,
un mazzetto di prezzemolo,
due foglie di lauro,
alcune bacche di ginepro,
timo,
mezzo litro di Bonarda dell’Oltrepò Pavese,
olio,
sale,
pepe in grani
Per la pastella
due etti e mezzo di farina,
quattro albumi,
quattro cucchiai d’olio,
sale.
Tempo necessario
circa tre ore, più il tempo per la marinatura.
La difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
  Preparazione
Il giorno precedente la preparazione lavare a lungo la lingua in acqua corrente raschiandola con un coltellino; metterla in una terrina, bagnarla con il vino, unire una carota, una costa di sedano e la metà del prezzemolo tritati, il lauro, un pizzico di timo, le bacche di ginepro schiacciate, alcuni grani di pepe schiacciati e un pizzico di sale.
Lasciar marinare fino al giorno seguente.
Mettere al fuoco, in una capiente casseruola, l’acqua necessaria a ricoprire la lingua, aggiungere la carota, il sedano e il prezzemolo rimasti, la cipollina, condire con un pizzico di sale e, quando bolle, immergervi la lingua e farla cuocere per circa due ore e mezzo.
Nel frattempo preparare la pastella: versare la farina -in una terrina, fare la fontana e .versare al centro quattro decilitri di acqua trepida, l’olio e un pizzico di sale.
Amalgamare gli ingredienti lavorandoli con un cucchiaio di legno e far riposare la pastella per mezz’ora. Al momento di utilizzarla, completarla con gli albumi montati a neve.
Sgocciolare la lingua ben cotta, lasciarla un poco raffreddare, pelarla, affettarla e ricavare dalle fettine delle scaloppine regolari. Immergerle nella pastella, friggerle in abbondante olio, sgocciolarle ben dorate e servire.
Abbinamento Vini
Se vuoi ecco alcune opzioni di vini rossi da abbinare ai bignè di lingua al Bonarda:
Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC: questo vino è prodotto nella zona dell’Oltrepò Pavese, nella Lombardia sud-occidentale, ma si sposa bene con la cucina piemontese grazie alla sua acidità e al profumo di frutti di bosco.
Barbera d’Alba DOC: un altro vino piemontese che si adatta bene ai bignè di lingua al Bonarda, grazie alla sua acidità e alla struttura non troppo pesante.
Dolcetto d’Alba DOC: un vino piemontese dal sapore morbido e fruttato, con una buona acidità e un retrogusto piacevolmente amarognolo.
In generale, è possibile optare per un vino rosso giovane e fresco, non troppo impegnativo ma comunque dotato di una buona struttura, in modo da non sovrastare il sapore delicato ma intenso della lingua di vitello.
Per non sbagliare accompagnare con Bonarda o Freisa secco o Merlot del Trentino o Rossese o Chianti dei Colli Aretini o San Severo Rosato.
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golosericette · 4 months ago
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Meringa da forno ottima ricetta per smaltire gli albumi avanzati da altre ricette
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danni-phantom · 2 years ago
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Bignè di lingua al Bonarda
Bignè di lingua al Bonarda
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I bignè di lingua al Bonarda sono un piatto tipico della cucina piemontese, che prevede l’utilizzo della lingua di vitello e del vino Bonarda per la preparazione dei bignè. Per la scelta del vino da abbinare ai bignè di lingua al Bonarda, bisogna tenere conto delle caratteristiche del piatto e del vino. La lingua di vitello è un ingrediente dal sapore delicato ma caratteristico, che richiede un vino rosso non troppo strutturato ma con una buona acidità per bilanciare il sapore intenso della carne. Il Bonarda è un vino rosso piemontese che si adatta bene a questo piatto grazie alla sua acidità e alla nota fruttata. Ecco la ricetta: Ingredienti per quattro persone quattro etti e mezzo di lingua (o avanzi di lingua lessata), una cipollina, due carote, due coste di sedano, un mazzetto di prezzemolo, due foglie di lauro, alcune bacche di ginepro, timo, mezzo litro di Bonarda dell’Oltrepò Pavese, olio, sale, pepe in grani Per la pastella due etti e mezzo di farina, quattro albumi, quattro cucchiai d’olio, sale. Tempo necessario circa tre ore, più il tempo per la marinatura. La difficoltà: OD Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).   Preparazione Il giorno precedente la preparazione lavare a lungo la lingua in acqua corrente raschiandola con un coltellino; metterla in una terrina, bagnarla con il vino, unire una carota, una costa di sedano e la metà del prezzemolo tritati, il lauro, un pizzico di timo, le bacche di ginepro schiacciate, alcuni grani di pepe schiacciati e un pizzico di sale. Lasciar marinare fino al giorno seguente. Mettere al fuoco, in una capiente casseruola, l’acqua necessaria a ricoprire la lingua, aggiungere la carota, il sedano e il prezzemolo rimasti, la cipollina, condire con un pizzico di sale e, quando bolle, immergervi la lingua e farla cuocere per circa due ore e mezzo. Nel frattempo preparare la pastella: versare la farina -in una terrina, fare la fontana e .versare al centro quattro decilitri di acqua trepida, l’olio e un pizzico di sale. Amalgamare gli ingredienti lavorandoli con un cucchiaio di legno e far riposare la pastella per mezz’ora. Al momento di utilizzarla, completarla con gli albumi montati a neve. Sgocciolare la lingua ben cotta, lasciarla un poco raffreddare, pelarla, affettarla e ricavare dalle fettine delle scaloppine regolari. Immergerle nella pastella, friggerle in abbondante olio, sgocciolarle ben dorate e servire. Abbinamento Vini Se vuoi ecco alcune opzioni di vini rossi da abbinare ai bignè di lingua al Bonarda: Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC: questo vino è prodotto nella zona dell’Oltrepò Pavese, nella Lombardia sud-occidentale, ma si sposa bene con la cucina piemontese grazie alla sua acidità e al profumo di frutti di bosco. Barbera d’Alba DOC: un altro vino piemontese che si adatta bene ai bignè di lingua al Bonarda, grazie alla sua acidità e alla struttura non troppo pesante. Dolcetto d’Alba DOC: un vino piemontese dal sapore morbido e fruttato, con una … Leggi tutto
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captainvegas · 2 years ago
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Bignè di lingua al Bonarda
Bignè di lingua al Bonarda
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I bignè di lingua al Bonarda sono un piatto tipico della cucina piemontese, che prevede l’utilizzo della lingua di vitello e del vino Bonarda per la preparazione dei bignè.
Per la scelta del vino da abbinare ai bignè di lingua al Bonarda, bisogna tenere conto delle caratteristiche del piatto e del vino. La lingua di vitello è un ingrediente dal sapore delicato ma caratteristico, che richiede un vino rosso non troppo strutturato ma con una buona acidità per bilanciare il sapore intenso della carne. Il Bonarda è un vino rosso piemontese che si adatta bene a questo piatto grazie alla sua acidità e alla nota fruttata. Ecco la ricetta:
Ingredienti per quattro persone
quattro etti e mezzo di lingua (o avanzi di lingua lessata),
una cipollina,
due carote,
due coste di sedano,
un mazzetto di prezzemolo,
due foglie di lauro,
alcune bacche di ginepro,
timo,
mezzo litro di Bonarda dell’Oltrepò Pavese,
olio,
sale,
pepe in grani
Per la pastella
due etti e mezzo di farina,
quattro albumi,
quattro cucchiai d’olio,
sale.
Tempo necessario
circa tre ore, più il tempo per la marinatura.
La difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
  Preparazione
Il giorno precedente la preparazione lavare a lungo la lingua in acqua corrente raschiandola con un coltellino; metterla in una terrina, bagnarla con il vino, unire una carota, una costa di sedano e la metà del prezzemolo tritati, il lauro, un pizzico di timo, le bacche di ginepro schiacciate, alcuni grani di pepe schiacciati e un pizzico di sale.
Lasciar marinare fino al giorno seguente.
Mettere al fuoco, in una capiente casseruola, l’acqua necessaria a ricoprire la lingua, aggiungere la carota, il sedano e il prezzemolo rimasti, la cipollina, condire con un pizzico di sale e, quando bolle, immergervi la lingua e farla cuocere per circa due ore e mezzo.
Nel frattempo preparare la pastella: versare la farina -in una terrina, fare la fontana e .versare al centro quattro decilitri di acqua trepida, l’olio e un pizzico di sale.
Amalgamare gli ingredienti lavorandoli con un cucchiaio di legno e far riposare la pastella per mezz’ora. Al momento di utilizzarla, completarla con gli albumi montati a neve.
Sgocciolare la lingua ben cotta, lasciarla un poco raffreddare, pelarla, affettarla e ricavare dalle fettine delle scaloppine regolari. Immergerle nella pastella, friggerle in abbondante olio, sgocciolarle ben dorate e servire.
Abbinamento Vini
Se vuoi ecco alcune opzioni di vini rossi da abbinare ai bignè di lingua al Bonarda:
Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC: questo vino è prodotto nella zona dell’Oltrepò Pavese, nella Lombardia sud-occidentale, ma si sposa bene con la cucina piemontese grazie alla sua acidità e al profumo di frutti di bosco.
Barbera d’Alba DOC: un altro vino piemontese che si adatta bene ai bignè di lingua al Bonarda, grazie alla sua acidità e alla struttura non troppo pesante.
Dolcetto d’Alba DOC: un vino piemontese dal sapore morbido e fruttato, con una buona acidità e un retrogusto piacevolmente amarognolo.
In generale, è possibile optare per un vino rosso giovane e fresco, non troppo impegnativo ma comunque dotato di una buona struttura, in modo da non sovrastare il sapore delicato ma intenso della lingua di vitello.
Per non sbagliare accompagnare con Bonarda o Freisa secco o Merlot del Trentino o Rossese o Chianti dei Colli Aretini o San Severo Rosato.
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