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Lasciami le chiavi dove sai fammi trovare una sedia e del buon vino chiunque tu sia ti resterò vicino carta e penna perché questo nuovo messaggio è per te. Nascono così le melodie dalle lacrime tue e quelle mie e non sono soltanto bugie. Bugie! . . . . . . #renatozero #rz #renato #MiVendo #tuttozero #Renatissimo #Triangolo #RenatoZer0 #zero #zerofobia #zerofolle #zeromania #zerofollia #zerolandia #0 #roma #Istrione #ErreZeta #Emozioni #ZeroFonia #Zerosettanta #musica #InfinitoZero #Cercami #IMiglioriAnniDellaNostraVita #Zerofollemente #Zero2022 #Zeroilfolle #musicaitaliana https://www.instagram.com/p/Cg9ZTxADCGf/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Alt in Tour...La Rivoluzione di Renato Zero
Una sirena segnala il cambio turno, uomini e donne con caschetto da lavoro fanno il loro ingresso sul palco, il cantiere riparte, i musicisti vestiti da operai prendono posto e le prime note di"Niente trucco stasera" riempiono l'aria, benvenuti di nuovo nel mondo di Zero.
Renato entra in scena indossando un elmetto dotato di lampadina ed un completo, perfettamente nel suo stile di luccicanti paiette.
Lo spettacolo alterna gran parte delle canzoni tratte dal suo ultimo lavoro in studio (Alt) a pezzi cult del repertorio zeriano, ma non dimentica mai il filo conduttore di tutto lo show: a differenza del precedente "Amo Tour" ,che era una sorta di autocelebrazione della carriera di Renato, quest'anno ci si concentra più sul sociale e su brani che rispecchiano la situazione attuale del nostro paese.
"Chiedi", "Figli della guerra", l'attualissima "Felici e Perdenti" ed "In questo misero show".
Ma non mancano i tanto amati momenti di "Renato-centrismo" con "Il maestro" uno dei pezzi più celebrativi del Renato degli ultimi 15 anni, dove lui si racconta ripercorrendo i momenti più importanti del suo cammino e come una guida regala preziosi insegnamenti ai suoi sorcini o zerofolli che dir si voglia, perché ormai si sa seguire Renato è un po' una filosofia di vita.
La scaletta ha un filo conduttore ma ogni canzone ha vita propria, è un piacere sentire in nuovi arrangiamenti ed i cambi di tonalità che impreziosiscono ogni pezzo rendendolo un opera live.
Per rendere lo show ancora più teatrale interviene la voce fuori campo interpretata magistralmente da Tullio solenghi nel ruolo del capocantiere.
Altra rivelazione di questo show è il personaggio di Glitter, un ragazzo dei nostri tempi perso tra smartphone, Facebook, televisori HD e Gps che ha trovato in Renato un'esistenza più autentica e più emozionante come un sogno che prende vita, l'attore ci accompagnerà in simpatici monologhi fino ad arrivare alla parte finale dove ci sorprende con un bellissimo duetto con Renato.
Procedendo con i pezzi di critica contro la realtà è poi la volta de "La lista" pezzo che tratta il tema dello sfruttamento e della violenza sulle donne. Il picco massimo dell'interpretazione viene raggiunto con "Qualcuno mi renda l'anima" attualissimo brano sulla pedofilia, non bastano le parole per descriverla, l'unico consiglio che posso darvi è quello di andare ad assistere a questo live oppure di vedere un video.
Ospiti di tutto il tour sono i Neri per caso, coristi e interpreti di alcuni pezzi in scaletta come "Inventi" in una versione nel loro stile e "Mi vendo", intermezzo particolarmente travolgente è cantata a squarciagola da tutto il pubblico mentre Renato si prepara all'uscita successiva
Lo spettacolo dura più di 3 ore, non mancano le sorprese per i fan più esigenti: in scaletta c'è anche "Fammi sognare almeno tu" pezzo tratto da "Renatissimo" una raccolta dei primi anni 2000.
Sono frequenti i momenti di interazione con il pubblico, in cui viene messa alla prova la loro conoscenza delle canzoni (Mentre aspetto il tuo ritorno).
Ci sono alcuni cambi di abito anche se tendenzialmente Renato adotta degli outfit sobri adatti alla tematica del tour. Ma non manca il momento tanto atteso dove viene rispolverato il brano "Figli della topa" in cui ogni spettatore del forum di Assago si trasforma in un sorcino dotato di orecchie al rapporto del Re Dei sorcini che con un costume che fa invidia al Topolino di Disneyland ci invita con la sua solita ironia a non smettere di sognare perché solo così possiamo alimentare la nostra "Rivoluzione".
All'epilogo del concerto Renato presenta i suoi numerosi amici che sono venuti a trovarlo, ospiti speciali, importanti, si tratta di noi zerofolli, del suo pubblico, gira il microfono verso la platea e ci invita a cantare "Amico" dall'inizio alla fine, tra le lacrime e la commozione di chi si rende conto che che un'altra volta è riuscito a trasmettere a ventimila persone le stesse emozioni, "una presenza discreta che non si deve sovrapporre alla realtà ma che è lì a regalarci un sogno di 3 ore ogni volta che prendiamo posto alla sua platea.
Grazie Maestro!
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