#puntata 230
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avengedsevenfoldita · 14 days ago
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Drinks with Johnny episodio numero 230
Dopo un pò di tempo di pausa, ritorna il podcast “Drinks with Johnny” che nella puntata 230 ospita Jahred Gomes degli (Hed) P.E. La puntata è ascoltabile per intero qui e in versione video su youtube Mario
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writetodrive · 7 months ago
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Provo la Hyundai Tucson N Line
Se da qualche parte sulla carrozzeria della macchina che stai guidando trovi una scritta N Line, vuol dire che sei nel posto giusto, quello della sportività!
La Hyundai Tucson in prova è il modello 1.6 HEV 2 WD AT da 169 Kw (230 CV) euro 6.2 colore grigio Shadow Gray in grado di coniugare perfettamente sportività ed eleganza.
Ha forme tese questa Hyundai Tucson dai profili allargati e marcati, muscolosa e dinamica, gentile ma anche affilata e dalle proporzioni sportive.
Con le sue misure, una lunghezza di 4510 mm, larghezza di 1865 mm (esclusi gli specchi) e un passo di 2680 mm, spazio a bordo e comfort sono di casa.
Gli interni? Quanto son belli! I sedili sportivi N Line decorati con il logo N e dalla presenza di cuciture rosse a contrasto richiamate poi su portiere e bracciolo ti ospitano in modo impeccabile, comodi e sportivi, allo stesso modo ti contengono al loro interno lasciandoti comunque spazi ampi di movimento, volante in pelle sportivo dall’ottima impugnatura, logo N sul rivestimento della console shift-by-wire e pedaliera in metallo intensificano il messaggio di sportività che quest’auto vuole trasmetterci e allora, marcia inserita e partenza.
Mi sono soffermato molto a guardarla prima di partire perché veramente l’auto è stata in grado di catturare con i suoi numerosi dettagli la mia attenzione, i materiali interni utilizzati nell’abitacolo, i colori, l’ergonomia generale e il tatto dei tessuti e plastiche mi ha sempre restituito una sensazione di qualità, il tutto assemblato nel migliore dei modi - ma torniamo alla partenza.
Chiave posata sul tunnel centrale, start verso l’entroterra Genovese lungo la strada SS45 che uso spesso per questo tipo di auto perché essendo molto scorrevole, mi da la possibilità di assaggiarne dinamismo e comfort e questa Hyundai Tucson non ne è da meno.
Il suo motore Full Hybrid riesce a coniugare al meglio efficienza e potenza, basta parzializzare il gas nel modo corretto per sfruttare quanto più possibile l’utilizzo dell’elettrico nel silenzio di un abitacolo molto ben insonorizzato, ma alla nostra richiesta di potenza, il motore saprà sprigionare tutta la cavalleria necessaria a muovere un’auto dal peso certo non contenuto e che si attesta in una massa di 1639 Kg in ordine di marcia.
Mi trovo fin da subito a mio agio con la posizione di guida, siamo alti, ma ben posizionati rispetto alla linea davanti a me del cofano e l’auto mi restituisce già dai primi Km una sensazione di effettiva sportività in salsa milleusi.
Se alzi il ritmo lei ti segue, è puntata in avanti con uno sterzo reattivo nel momento in cui gli si chiede direzionalità e precisione, se alzi il ritmo non perdi il comfort che rimane, nonostante sospensioni in grado di contrastare cambi di direzioni e spostamenti di peso, freni spugnosi come ormai ci hanno abituato per la frenata rigenerativa ma con il giusto mordente se ricercato mentre i cerchi da ‘19” con pattern parametrico in grado di esaltare le forme geometriche del cerchio calzando coperture dalle misure 235/50 offrono un’impronta a terra in grado di gestire al meglio la dinamica dell’auto.
Mi fermo, guardo il frontale con la sua griglia parametrica in grado di accentuare i riflessi della texture e dallo stile unica e inconfondibile perché sì dallo specchietto retrovisore se sei alla guida della tua auto ti accorgi subito che dietro di te vi è una Hyundai Tucson.
Doppio scarico sportivo ispirato al mondo delle alte prestazioni che si integra perfettamente nel paracolpi, finestrini con dettagli in Glossy black e spoiler posteriore aerodinamico non mi fanno mai stancare di ammirarla - sì mi piaci.
E’ arrivato il momento di tornare indietro, dopo un lungo percorso in salita, ora con la discesa, ad ogni frenata recuperiamo energia che andremo sapientemente ad utilizzare grazie al sistema Full Hybrid in grado di renderla parca nei consumi in ogni condizione di guida.
Se vuoi un’auto moderna in grado di emozionarti attraversando il cambiamento della mobilità, che possa offrire spazio e versatilità, piacer visivo ed emozioni dinamiche senza mai portarti alla noi, questa è l’auto giusta per te! Hyundai Tucson N Line e tutti gli altri modelli disponibili, li potete trovare presso concessionaria GT Motor del Gruppo GE che ringrazio per la collaborazione.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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La Milano Music Week
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La Milano Music Week Promossa da Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, - ASSOCONCERTI, ASSOMUSICA, FIMI, NUOVO IMAIE e SIAE - main sponsor UniCredit, UniCredit Allianz Vita e UniCredit Allianz Assicurazioni - Una CASA MUSIC WEEK di oltre 1000 mq - con più di 60 eventi Incontri con artisti molto amati dal pubblico FRANCESCA MICHIELIN, DANIELE SILVESTRI, MOTTA, CCCP – FEDELI ALLA LINEA ARIETE, AKA 7EVEN, ALFA, NEFFA e ELE A, TOMMASO PARADISO, ANGELINA MANGO, DEVENDRA BANAHRT con GUINEVERE Ospiti di caratura nazionale e internazionale da AMADEUS a FABIO CANINO da LYOR COHEN (Global Head of Music, Google & YouTube) al Sottosegretario alla Cultura con delega alla Musica Gianmarco Mazzi ai presidenti delle più rilevanti aziende del settore musicale italiano Grande successo per la festa di apertura con ANGELINA MANGO e per la festa di chiusura con LE VIBRAZIONI. Sono nati i SIAE MUSIC AWARDS - EMI RECORDS ITALY ha ufficializzato il suo ritorno - Sono state presentate le novità delle classifiche musicali di FIMI/GfK - SONY MUSIC ITALY ha presentato AFROTEQUE - Pubblico in crescita con 40.000 presenze totali - SEMPRE PIÙ EVENTI IN TUTTA LA CITTÀ - oltre 300 eventi organizzati da 200 content partner - Sponsor dell’edizione - TicketOne, Amazon Music, M.A.S.T powered by Believe, Spotify, Vevo, YouTube E NON FINISCE QUI! Sulla pagina YouTube di Milano Music Week è possibile rivedere i talk su questo link, tutti gli incontri saranno presto disponibili anche in formato podcast. Verrà pubblicato a inizio 2024 il documento riassuntivo relativo ai dati e alle tematiche trattate durante la MMW uno strumento chiave per orientare le decisioni strategiche, anticipare le tendenze e plasmare il futuro dell'industria musicale La Milano Music Week 2023 ha concluso il suo programma con notevole successo e una forte crescita a livello internazionale, delineando una panoramica avvincente del presente e del futuro dell'industria musicale. Gli appassionati, gli addetti ai lavori, gli artisti e gli innovatori hanno partecipato attivamente agli oltre 60 eventi proposti dalla direzione artistica, con il fulcro in Casa Milano Music Week in Tortona, e agli oltre 300 contenuti creati dai content partner in tutta la città. La rassegna è stata promossa e fortemente voluta da Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, ASSOCONCERTI, ASSOMUSICA, FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana, NUOVO IMAIE e SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, con il patrocinio del Ministero della Cultura, sotto la direzione artistica di Nur Al Habash (direttrice della Fondazione Italia Music Lab) e con la curatela speciale di Francesca Michielin. Main sponsor di questa edizione UniCredit, UniCredit Allianz Vita e UniCredit Allianz Assicurazioni. Musica live, panel sul music business, workshop, feste, showcase, dj set e tanto altro hanno caratterizzato la settimana che si è appena conclusa. In totale ci sono stati 68 eventi creati ad hoc dalla direzione artistica, dai promotori e dagli sponsor di quest’anno, con oltre 230 ospiti tra relatori e artisti. Casa Music Week in Torneria Tortona, uno spazio di oltre 1000 mq aperto tutti i giorni, ha registrato oltre 6000 presenze. Il programma extra ha racchiuso 332 eventi in 120 location, organizzati da 200 content partner. La Milano Music Week ha registrato così oltre 40.000 presenze complessive, aumentando notevolmente gli spettatori rispetto alla scorsa edizione. In Casa Milano Music Week si sono alternati artisti molto amati dal pubblico DANIELE SILVESTRI, MOTTA, MANUEL AGNELLI, ANGELINA MANGO, RHOVE, ANGELICA, THRU COLLECTED, PAOLA E CHIARA, TOMMASO PARADISO, YEͶDRY, AKA 7EVEN, ALFA, NEFFA e ELE A e tanti altri. In location speciali si sono svolti i talk di FRANCESCA MICHIELIN con ANDREA DELOGU, per una puntata del podcast “Maschiacci”, dei CCCP – FEDELI ALLA LINEA, che hanno annunciato in esclusiva un’unica data live a Berlino, di ARIETE e di DEVENDRA BANHART intervistato da GUINEVERE. Durante i panel sul music business, i presidenti delle più rilevanti aziende della filiera musicale italiana, esperti del settore, giornalisti e influencer digitali hanno esaminato in dettaglio i cambiamenti in atto e le sfide emergenti, delineando un quadro chiaro delle tendenze che guideranno l'industria musicale nel prossimo anno. Tra gli ospiti, AMADEUS che ha svelato in esclusiva per la MMW i conduttori del Prima Festival 2024, poi FABIO CANINO che ha omaggiato Raffaella Carrà, LYOR COHEN (Global Head of Music, Google & YouTube) presente nei panel di FIMI, SIAE e YouTube, il Sottosegretario alla Cultura con delega alla Musica GIANMARCO MAZZI, intervenuto nel keynote “Il 2024 della musica italiana: previsioni e aspettative” insieme a TOMMASO SACCHI, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Bruno Sconocchia, Presidente AssoConcerti, Carlo Parodi, Presidente Assomusica, Enzo Mazza, CEO FIMI, Andrea Micciché, Presidente Nuovo Imaie e Matteo Fedeli, Direttore Generale SIAE. Tra i panel più seguiti anche “State of the industry: le nuove prospettive della discografia in Italia” con Alessandro Massara (Presidente, Universal Music Italia), Pico Cibelli (Presidente, Warner Music Italy), Lino Prencipe (Director, Digital & Business Development, Sony Music Italy), Dino Stewart (Managing Director, BMG) e Luca Daher (Managing Director, Believe Italy), "Obiettivo 2024: attuare il nuovo codice dello spettacolo" con Carlo Parodi, Presidente Assomusica, Maria Rosaria Santangelo, Consigliere Direttivo KeepOn LIVE, Bruno Sconocchia, Presidente AssoConcerti, Renato Tortarolo, Consiglio Superiore dello Spettacolo, On. Grazia Di Maggio (VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati), On. Matteo Orfini (VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati), “Passato, presente e futuro del live in Italia”, primo meeting promosso da AssoConcerti, con Francesco Cattini (Fondatore e Presidente IMARTS International Music And Arts), Roberto De Luca (Presidente ed AD Live Nation Italia), Maurizio Salvadori (Fondatore, Presidente e AD Trident Music) e Ferdinando Salzano (Fondatore Friends & Partners) e “Lezioni di Kayros di Emmanuel Exitu” il documentario che racconta l’incontro tra Universal Music e la comunità di accoglienza di don Claudio Burgio. Sulla pagina YouTube di Milano Music Week è possibile rivedere i panel sul music business che si sono tenuti in Casa Milano Music Week sempre su questo link. Tutti gli incontri saranno disponibili entro un paio di settimane, per il secondo anno, anche in formato podcast sulle principali piattaforme! Grande successo per la festa di apertura presentata dallo sponsor TicketOne, con il concerto di ANGELINA MANGO e il dj set Rossella Essence. Domenica 26 novembre la settimana si è conclusa con il Closing Party presentato da UniCredit, UniCredit Allianz Vita e UniCredit Allianz Assicurazioni. Marianna Plafoni Head of Retail Italy UniCredit e Maurizio Binetti Responsabile Bancassurance Danni e Vita per il Gruppo Allianz e Direttore Generale UniCredit Allianz Vita hanno premiato NÒE, l’artista che ha vinto il contest “Suona alla Milano Music Week” e che ha aperto il concerto de LE VIBRAZIONI. Durante la serata, presentata dalla radio/tv host e podcaster Margherita Devalle, il dj set è stato affidato a Isa Diamond. Mai come quest’anno la Milano Music Week è stato il momento migliore per l’industria musicale per presentare i nuovi progetti. Sono nati i SIAE MUSIC AWARDS che, sempre nel distretto Tortona, hanno premiato, con la conduzione di Alessandro Cattelan e la musica live degli Street Clerks, brani e autori in cima alle classifiche in base alle rilevazioni dei consumi di musica certificati da Siae e delle royalties distribuite nel 2023. EMI RECORDS ITALY ha ufficializzato il suo ritorno con un panel e lo showcase in Casa Milano Music Week di Rhove, Kid Yugi, Nerissima Serpe, Germo67 e Kuremino. Sony Music Italy ha presentato AFROTEQUE, un progetto pioneristico volto a promuovere in Italia la musica africana contemporanea. Sono state presentate le novità delle classifiche musicali di FIMI/GfK che da gennaio 2024 includeranno nuovamente l’audio streaming free e, per la prima volta in assoluto, il video streaming. Tra le conferenze più rilevanti a livello internazionale, Music Minds, il più importante convegno sul diritto d’autore musicale (che lo scorso anno si è svolto a Parigi), organizzato da ICMP International Confederation of Music Publishers, l’organismo globale per l’industria dell’editoria musicale, e coordinato da FEM, e EMEE - European Music Exporters Exchange con i rappresentanti di Music Export europei, coordinata da Italia Music Export. La settimana della Milano Music Week è stata caratterizzata anche da concerti, talk, serate tematiche, workshop, presentazioni di libri, mostre e film legati alla musica in tutta la città, che hanno arricchito il programma. Alcune etichette discografiche, studi di registrazione e aziende hanno offerto l’opportunità di conoscerle più da vicino, come Carosello Records che quest’anno ha organizzato nel distretto Tortona in collaborazione con Est Radio una tre giorni di talk, workshop, live showcase, dj set e occasioni d’incontro “Carosello Fest – Musica, birrette e chiacchiere intelligenti”, e come Sugar con l’open day che ha offerto una panoramica delle diverse discipline coinvolte nella creazione di un progetto musicale contemporaneo all’interno di una grande etichetta indipendente. Linecheck Music Meeting and Festival (BASE, via Bergognone, 34), prodotto da Music Innovation Hub e Main Content Partner della MMW, ha ospitato ogni giorno panel e artisti. Tra i momenti dedicati alla industry internazionale, "Music Moves Europe: Dialogue on Music #2", parte delle Dialogue Sessions, una serie di 10 appuntamenti coordinati dalla Commissione Europea e il Kick Off Meeting di Music Tech Europe Academy, programma di accelerazione paneuropeo per innovatori e innovatrici del music tech, startup, imprenditori e imprenditrici, e PMI, cofinanziato dall'Unione Europea e coordinato da Music Innovation Hub. Per quanto riguarda i profili social della MMW, le impression su Instagram sono triplicate rispetto al 2022, aumentando del 290%. La copertura dei post su Facebook è raddoppiata, crescendo del 178%, così come quella su Twitter aumentando del 212%. Il nuovo account TikTok è in crescita e ha registrato oltre 8000 visualizzazioni. Per la prima volta, uscirà il documento riassuntivo relativo ai dati e alle tematiche trattate durante la MMW. Questo strumento chiave per orientare le decisioni strategiche, anticipare le tendenze e plasmare il futuro dell'industria musicale sarà disponibile da inizio 2024. - Patrocinatore Istituzionale: Ministero della Cultura. - Linecheck Music Meeting and Festival è Main Content Partner della MMW. - Partner: A.F.I. Associazione Fonografici Italiani, EMUSA, Evolution, FEM Federazione Editori Musicali, PMI - Produttori Musicali Indipendenti e SCF. - Main sponsor: UniCredit, UniCredit Allianz Vita e UniCredit Allianz Assicurazioni. - Educational partner: Master in Comunicazione Musicale/ALMED (Università Cattolica), SAE Institute, Scuola Mohole, Scuola APM e Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. - Sponsor: TicketOne, Amazon Music, M.A.S.T powered by Believe, Spotify, Vevo, YouTube. - Radio ufficiale RTL 102.5. - Media partner: Rockol, Rolling Stone Italia, Rockit, Cosmopolitan, belive, Mi-Tomorrow, Cromosomi, Billboard Italia. Si ringraziano i technical partners Torneria Tortona, Archiproducts e Santeria. Si ringrazia l’hospitality partner 21 House of Stories Hotel. L’immagine della Milano Music Week 2023 è curata da Pop-Eye Studio. Con il supporto di YES MILANO... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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giancarlonicoli · 6 years ago
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29 APR 2019 13:33
È POSSIBILE CHE DENTRO CONFINDUSTRIA NESSUNO SI SIA MAI OPPOSTO A MONTANTE? - STASERA LA PUNTATA DI “REPORT” SULL'EX PALADINO DELL’ANTIMAFIA ACCUSATO DI CORRUZIONE, SPIONAGGIO, E INDAGATO PER CONCORSO ESTERNO A COSA NOSTRA - NEL 2008, APPENA ELETTA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMMA MARCEGAGLIA AFFIDÒ A MONTANTE LA DELEGA PER LA LEGALITÀ CHE GLI REGALÒ I RAPPORTI CON I VERTICI DI MAGISTRATURA, CARABINIERI E SERVIZI SEGRETI - LA RISSA SFIORATA CON IVAN LO BELLO  
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Giorgio Meletti per il “Fatto quotidiano”
Le prime immagini dell' inchiesta di Paolo Mondani (Il codice Montante) dicono tutto. È il 30 maggio 2008 e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nomina Cavaliere del lavoro Antonello Montante, imprenditore rampante poco più che quarantenne. Accanto a lui Benito Benedini, boss della Confindustria milanese oggi imputato per falso in bilancio nel crac del Sole 24 Ore: domani gli azionisti del quotidiano economico voteranno l'azione di responsabilità contro l'ex presidente, l'ex amministratore delegato Donatella Treu e l'ex direttore Roberto Napoletano.
Nella puntata di Report, in onda questa sera su Raitre, Sigfrido Ranucci lancia la nuova inchiesta su uno scandalo tanto grave - per le ramificazioni del sistema di potere illecito attribuito dalla procura di Caltanissetta all'imprenditore - quanto ignorato dai media. Ma soprattutto ignorato dalla Confindustria, che preferisce lasciare Montante nel limbo della sospensione, mentre l'altro siciliano Marco Venturi è stato fatto fuori dall'associazione già quattro anni fa proprio per le sue accuse a Montante. Sulla doppia faccia di Montante l'attuale presidente Vincenzo Boccia è stato serafico: "Ce ne potevamo accorgere noi? Non se n'è accorto nessuno".
Eppure, nota Mondani, "i magistrati che indagano su Montante sospettano che nel suo sterminato archivio sia finito il segreto per eccellenza": le famose intercettazioni telefoniche tra l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino e Napolitano, ufficialmente distrutte nel 2012 per ordine della Corte Costituzionale. Quelle intercettazioni erano nella disponibilità del colonnello dei Carabinieri Giuseppe D' Agata, capo centro della Dia (direzione investigativa antimafia) di Palermo. D'Agata a un certo punto viene portato a lavorare per i servizi segreti dal generale Arturo Esposito, direttore dell' Aisi.
Entrambi sono indagati con Montante, con l'ipotesi che abbiano fornito al sedicente eroe antimafia notizie riservate sull'inchiesta a suo carico. "Il figlio di D'Agata - segnala Report - è assunto a Banca Nuova, la moglie viene piazzata da Montante in un ente regionale".
La vicenda parte da lontano: "Costruttore di biciclette e ammortizzatori, per dieci anni il Cavalier Antonello Montante è stato il paladino dell' antimafia nazionale.
Poi, nel 2015 finisce sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa e a maggio 2018 il Tribunale di Caltanissetta lo arresta per corruzione, spionaggio e accesso abusivo al sistema informatico. Oggi è ai domiciliari nella sua bella villa di Serradifalco". Il 23 aprile scorso la procura di Caltanissetta ha chiesto per lui dieci anni e sei mesi di carcere per corruzione.
Un capitolo inquietante nella storia di Montante riguarda Banca Nuova, la controllata siciliana della Popolare di Vicenza di Gianni Zonin, che appare ormai come vero e proprio strumento dei servizi segreti. Banca Nuova aveva la sua sede a Roma in via Nazionale 230, nello stesso edificio in cui nel 2006 la procura di Milano scopre l'ufficio riservato del Sismi dove il capo di allora Nicolò Pollari "aveva installato lo spione Pio Pompa a preparare dossier su politici, magistrati e giornalisti".
Commenta l' ex direttore generale di Banca Nuova Adriano Cauduro, che sull' argomento ha scritto uno scottante memoriale: "È strano che in una città come Roma, con tutti gli immobili che ci sono, ritorni nuovamente un rapporto di vicinanza tra le proprietà di Banca Nuova e i Servizi Io quello che posso dire è che ho incontrato personalmente Pollari durante uno dei miei giri a Roma in filiale ed era chiaramente, tranquillamente seduto alla scrivania del direttore della filiale". Questo incontro avviene nel 2017, scandisce Cauduro. Dopo la precedente puntata dedicata da Report al caso Montante, nello scorso novembre, Pollari smentì rapporti particolari con la banca, a parte averci avuto il conto corrente come Montante.
Mentre dispiegava la sua rete di rapporti eccellenti, accumulando nel suo poderoso archivio tutto ciò che poteva servire a ricattare i potenti d'Italia, l'imprenditore di Serradifalco sembrava avere ai suoi ordini la Confindustria. Mondani si chiede: "Ma è possibile che dentro Confindustria nessuno si sia mai opposto a Montante?".
E un anonimo ex dirigente di viale dell'Astronomia gli risponde: "Ci provò Giampaolo Galli (era direttore generale, oggi è deputato Pd, ndr) ma non ci riuscì e fu costretto ad andarsene. Montante era troppo cresciuto con la Marcegaglia, poi lo appoggia anche Squinzi e Boccia lo nomina capo delle Reti di Impresa (quando era già indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, ndr). La Panucci che oggi è direttore generale l'ha sempre difeso".
Nel 2008, appena eletta presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia affida a Montante, al quale è legatissima, la preziosa delega per la legalità che gli propizia i rapporti con i vertici di magistratura, carabinieri e servizi segreti.
Racconta a Report Marco Venturi: "Ci siamo resi conto di quello che è stato l'imbroglio di Confindustria, una stagione che era partita bene, per fare la lotta alla mafia e al racket nel 2006. Però subito si inceppò perché quando si cominciò a parlare di lotta al lavoro nero, lotta agli imprenditori che non pagavano gli stipendi, toglievano il 50 per cento dalle buste paga, lì cominciarono dei freni, cominciò la paura di molti".
Nel 2015 Venturi lascia Confindustria, quando è presidente Squinzi: "Mi fecero capire che mi avrebbero buttato fuori quindi io in quel momento rassegno le dimissioni. Squinzi, io avevo cercato di parlarci ma lui parlava con Montante, eseguiva gli ordini di Montante".
Ivan Lo Bello, un altro ex alleato di Montante nella finta Confindustria antimafia, racconta a Mondani di quando, il 5 marzo del 2015 all'Hotel Majestic di Roma, si incontra con Montante, la sua amica Linda Vancheri (da lui imposta come dirigente di Confindustria nazionale) e l'ex magistrato Antonio Ingroia. Montante è da poco indagato per mafia e Lo Bello si rifiuta di sottoscrivere un documento a suo sostegno. "È finita quasi a botte".
L'anonimo ex dirigente di Confindustria riferisce un dettaglio sconcertante: "Riuscì ad imporre il suo capo della sicurezza personale come capo della sicurezza di tutta Confindustria. Ma pensi che poco prima dei suoi guai giudiziari a Confindustria arrivò uno scatolone pieno di cassette registrate, inviato a Giancarlo Coccia da Montante. Furono messe nel caveau di Confindustria. Sarà stato verso l' agosto del 2017". Chiede Mondani: "E la polizia non sa nulla dello scatolone?".
Risposta: "No". Montante aveva imposto alla Marcegaglia l' assunzione di Diego Di Simone, ex commissario di Polizia della squadra mobile di Palermo, arrestato con lui il 14 maggio dello scorso anno. Il 31 marzo 2016 Di Simone è intercettato mentre comunica festante a un fornitore, Salvatore Calì, la notizia dell' elezione di Vincenzo Boccia che, annotano gli inquirenti, "rappresentava la continuità con la pregressa gestione". "Boccia, quello di Salerno è bellissimo", dice Di Simone, e Calì felice: "Quindi rimaniamo tutti, giusto?". L' unico inconsapevole (apparentemente) è proprio Boccia, come Squinzi prima di lui. È proprio strana la deriva della Confindustria.
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italianaradio · 5 years ago
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Marvel: i 10 cinecomic più costosi della storia
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Marvel: i 10 cinecomic più costosi della storia
Marvel: i 10 cinecomic più costosi della storia
Marvel: i 10 cinecomic più costosi della storia
Tutti i grandi studios sanno che il successo di un film dipende, in parte, anche dai soldi investiti nella sua produzione. Più alto è il budget, più esperimenti e imprese si potranno compiere con gli effetti speciali, oppure sperimentare scene d’azione in location prestigiose e avere i migliori attori su piazza. La Marvel, in questo senso, non ha mai badato a spese, e per alcuni dei suoi titoli ha speso cifre esorbitanti (fortunatamente ripagate).
Ma quali sono i 10 film Marvel più costosi della storia?
Black Panther
Campione di incassi nella scorsa stagione e vincitore di tre premi oscar, Black Panther è stata la vera sorpresa della Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, portando avanti un’idea di diversità e rappresentazione in un mercato saturo. E a fronte di un guadagno di 1,3 miliardi di dollari, lo studio ha speso “solo” 200 milioni.
X-Men: Giorni di un futuro passato
Uscito nelle sale nel 2014, X-Men: Giorni di un futuro passato ha visto i mutanti viaggiare indietro nel tempo per salvare se stessi dopo essere stati minacciati dall’estinzione. Diverse fonti sostengono che  il budget di questo ambizioso capitolo ammontasse a circa 220 milioni, altre a 205 milioni, ma sfortunatamente i numeri al box office non sono stati incoraggianti come previsto.
X-Men: Conflitto Finale
Il sequel di X-Men, Conflitto Finale, esce nel 2003 e profila lo scontro epico tra Charles Xavier e Magneto con i mutanti che scoprono una cura per le loro condizioni e sognano di poter diventare umani e accettati dalla società. Per questo secondo capitolo gli studios sborsarono ben 210 milioni, proiettandolo in cima della classifica dei film più costosi mai realizzati all’epoca.
The Amazing Spider-Man
The Amazing Spider-Man ha segnato il primo riavvio del franchise dell’arrampicamuri al cinema dopo la trilogia di Sam Raimi, con Andrew Garfield nei panni del protagonista (un ruolo che, a detta dell’attore, sognava da quando era piccolo). Diverse i budget stimati dagli addetti ai lavori, ma la più affidabile riporta che la Sony ha speso tra i 200 e i 230 milioni.
The Avengers
Il primo film sui Vendicatori uscito nel 2012 ha visto riuniti sullo schermo Iron Man, Captain America, Hulk, Thor, Vedova Nera e Occhio di Falco in un’entusiasmante avventura collettiva contro Loki e l’attacco dei Chitauri a New York. Più ambizioso dei precedenti capitoli del MCU, il cinecomic costò la bellezza di 220 milioni di dollari allo studio guadagnando 1,5 miliardi al botteghino.
Captain America: Civil War
Nel 2016 Captain America: Civil War ha registrato uno dei più grandi successi economici della stagione, e per realizzare questo epico scontro tra Vendicatori i Marvel Studios hanno investito circa 250 milioni di dollari, proprio per fare fronte all’enorme scala del film. Senza contare le buste paga di tutti gli attori coinvolti…
Spider-Man 3
Torniamo a Spider-Man, e in particolare al terzo e ultimo capitolo della trilogia di Sam Raimi con incredibili sequenze d’azione e l’ingresso nella trama del simbionte Venom e di Sandman. Il budget della Sony ammontava a 258 milioni di dollari, facendo diventare così il film il più costoso del 2007.
Avengers: Infinity War
Ed eccoci arrivati alla terza avventura dei vendicatori, film evento del 2018 e prologo della conclusione della Fase 3 dedicato a Thanos e alla sua guerra per ristabilire l’equilibrio dell’universo. Si dice che il budget di Infinity War abbia raggiunto i 316 milioni di dollari, contando che solo Chris Evans e Chris Hemsworth hanno percepito un assegno di 15 milioni ciascuno per le loro apparizioni.
Avengers: Endgame
Il gran finale della Fase 3 ha scritto una pagina forse irripetibile della storia del cinema, toccando quota 2 miliardi di dollari di incasso e superando in cima Avatar di James Cameron. Ma dietro questo grande successo si nascondono il duro lavoro e ben 350 milioni di soldi investiti tra campagna marketing ed effetti speciali.
Avengers: Age of Ultron
Chi l’avrebbe mai detto che al primo posto della classifica ci sarebbe stato Avengers: Age of Ultron? Ebbene si, la seconda puntata dei Vendicatori uscita al cinema nel 2015 sembra essere costato allo studio tra i 250 milioni e i 365 milioni.
Leggi anche – Marvel: 10 serie che vorremmo vedere su Disney +
Fonte: Screenrant
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Marvel: i 10 cinecomic più costosi della storia
Tutti i grandi studios sanno che il successo di un film dipende, in parte, anche dai soldi investiti nella sua produzione. Più alto è il budget, più esperimenti e imprese si potranno compiere con gli effetti speciali, oppure sperimentare scene d’azione in location prestigiose e avere i migliori attori su piazza. La Marvel, in questo […]
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Cecilia Strazza
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