#protesi atm
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Protesi articolazione temporo mandiobolare
Le protesi all’articolazione mandibolare, anche conosciute come protesi temporo-mandibolari (PTM), sono dispositivi utilizzati per trattare disfunzioni o disturbi dell’articolazione temporomandibolare (ATM), che è l’articolazione che collega la mascella inferiore (mandibola) al cranio.

Le protesi all’articolazione mandibolare possono assumere diverse forme e funzioni a seconda delle necessità del paziente. Ecco alcune delle tipologie di protesi utilizzate:
Protosi occlusali: Queste protesi sono dispositivi removibili che vengono posizionati sopra i denti superiori o inferiori per modificare la relazione tra le arcate dentali. Vengono spesso utilizzate per ridurre il dolore e la tensione muscolare associati a disfunzioni dell’ATM come il bruxismo (digrignamento dei denti) o il serramento dei denti.
Protosi discali: Queste protesi sono progettate per ripristinare la corretta posizione del disco articolare all’interno dell’ATM. Ildisco articolare è una struttura di tessuto connettivo che si trova tra la mandibola e il cranio nell’ATM. Quando il disco si sposta dalla sua posizione normale, può causare dolore, scrosci articolari e limitazione dei movimenti della mascella. Le protesi discali aiutano a riposizionare il disco e a ripristinare la funzione dell’ATM.
Protosi articolari: Queste protesi sono progettate per modificare la superficie di contatto tra la mandibola e il cranio nell’ATM, al fine di ridistribuire le forze e alleviare il dolore. Possono essere realizzate con materiali come il metallo o la plastica e vengono posizionate chirurgicamente nell’articolazione temporomandibolare.
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Protesi articolazione mandibolare
L’utilizzo delle protesi dell’ ATM non ha avuto la diffusione come in altre articolazioni questo sia perché si è sempre cercato di risolvere in modo conservativo i problemi inerenti questa articolazione sia perché molte protesi utilizzate negli anni novanta si sono rivelate non idonee e sono dovute essere ritirate dal mercato. Negli ultimi anni grazie ad un miglioramento dei materiali, della componentistica e alla possibilità di meglio progettare il tipo di protesi da posizionare mediante metodiche CAD/CAM si è assistito ad una loro nuova diffusione. Una recente metanalisi della letteratura, commissionata da un’azienda produttrice di manufatti protesici per l’articolazione temporomandibolare, e quindi non pubblicata su periodici indicizzati, ha evidenziato che esistono almeno 12 studi in letteratura nei quali è stata valutata l’efficacia terapeutica della riabilitazione protesica dell’ATM. Tali studi, che hanno coinvolto un totale di 3.700 pazienti e 280 chirurghi, hanno riguardato l’impiego dei tre principali dispositivi protesici: la protesi di Christensen (TMJ Implants, Inc., USA), nelle sue versioni totale (protesi fossa-condilo) e parziale (protesi fossa-eminenza e protesi condilare per ricostruzioni alloplastiche); la protesi totale di Mercuri (TMJ Concepts, Inc., USA);
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protesi dell’ATM
La letteratura sul totale ( ATM) ricostruzioni articolari temporo alloplastici è incoraggiante , e gli studi sul totale alloplastici sostituzioni dell’ATM risultati hanno mostrato miglioramenti accettabili sia in termini di livelli di dolore e la funzione della mascella . Tuttavia , possono verificarsi alcuni eventi avversi , come la formazione di osso eterotopico attorno alla protesi impiantata . In considerazione di ciò, il presente manoscritto descrive un caso di formazione di osso eterotopico intorno a una protesi dell’articolazione temporo-mandibolare totale , avvenuta diversi anni dopo l’impianto .
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