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I CONTI DELLA SERVA. Ieri Trump ha fatto sapere di aver avvertito l’Unione che i paesi europei che hanno avanzo attivo nella bilancia dei pagamenti (cioè che esportano in US più di quanto importano) dovranno pareggiare i conti acquistando più petrolio e gas americano, altrimenti “saranno dazi senza fine!”.
Solo nell’automotive, dazi pesanti sarebbero -25.000 posti di lavoro, per lo più tedeschi ed italiani. Vediamo un po’ la faccenda in soldoni.
La bilancia dei pagamenti Italia-US è attiva per 42 MLD €. La nostra bolletta energetica è di 66 MLD €. Dovremmo quindi stornare 2/3 dei nostri acquisti energetici dai ns fornitori abituali (tra cui il 25% dalla Russia) in favore degli americani. Da vedere però le tariffe applicate dagli americani, tra cui l’oneroso trasporto, ma soprattutto il costo dello shale gas che è parecchio fiori mercato rispetto a gas e petrolio afro-arabo-russo.
Se l’eventuale riorientamento delle forniture sarebbe un terremoto geopolitico e delle relazioni internazionali (operazioni Eni in Libia, Nigeria etc.), il costo sarebbe probabilmente un significativo ammanco di bilancio (spesa su Pil), una importazione netta di inflazione ed un aumento dei costi di produzione (per via del costo energetico) con effetti ultimi di aumento generalizzato dei prezzi e diminuzione delle esportazioni. In pratica, il suicidio non assistito dell’economia nazionale.
Forse potremmo mitigare un po’ la faccenda aumentando l’import dagli US di beni non energetici. Ma questo significherebbe infarcirci di roba per noi non immediatamente utile o fuori mercato. Comunque è da vedere se la condizioni le possiamo trattare o le decide Trump e basta.
Poco tempo fa, il nuovo segretario NATO Rutte, ha fatto sapere che il 2% di Pil in spese militari non è più il traguardo da raggiungere, ma il 3% o forse di più. Ieri Financial Times ha detto di saper per certo che Trump chiederà addirittura il 5%! Noi spendiamo circa 32 MLD € cioè il 1,42% del Pil. Arrivare al 3% significa raddoppiare la spesa ovvero altri 32 MLD €, un altro ammanco deciso del bilancio nazionale.
Che ci frega se abbiamo una delle popolazioni più anziane del mondo e medici ed infermieri scappano dai pronto soccorso perché non più in grado di operare umanamente il servizio? Ci faremo ricoverare in fureria.
A questo punto o Bruxelles manda in soffitta tutte le norme che governano le economie dell’area euro (rapporto debiti/Pil) o dovremo andare a tagliare la spesa pubblica (aumentare le tasse per carità, magari ai redditi più alti non se ne parla nemmeno). Il tutto per infarcirci di sistema d’arma per lo più americani. Forse una parte di questi nuovi acquisti potranno scalare i 42 MLD € di disavanzo attivo commerciale.
Trump realizzerebbe così diversi goal.
Il primo sarebbe che i vecchi patti ipotizzati da Obama anni fa quali il TTIP che doveva legare in una matassa commerciale US ed europei, sarebbero superati da questo ordine di importazioni coatte dove il guadagno è tutto da una parte. Pollo al cloro? Oh yes!
Il secondo è che forzando la vendita di energia americana oltre a rinforzare non più il legame ma la dipendenza geopolitica EU-US, beneficerebbe i principali sponsor della sua presidenza che sono -da sempre- i big dell’energia fossile.
Il terzo sarebbe la totale distruzione dell’economia europea a vari livelli, gli europei pagherebbero la svolta multipolare e l’espansione commerciale e produttiva cinese (e non solo) nel mondo che va a detrimento delle posizioni americane.
Infine, quarto, ci ritroveremmo gonfi di armi la cui gran parte è in elettronica ovvero US e quindi saldati una volta di più al polo US che deciderà dove, come e quando mandarci a far guerra di qui e di là secondo proprie intenzioni e benefici.
Tutto ciò verrà gestito dalla signora in immagine, affascinata da Milei e Musk, con i sodali della Lega e di Forza Italia per i quali tasse ai più capienti, politiche redistributive e di spessa sociale sono anatema. Non sono più di destra come molti dicono (categorie superate!), ci assomigliano solo.
Arrivati qui mi verrebbe voglia di intingere il pennino nel veleno e scrivere una notarella sui teorici del sovranismo e del populismo che forse negli ultimi anni non hanno ben capito che in mondo siamo capitati, i “non c’è più destra e sinistra”, quelli che si son bagnati vedendo eletto il "miliardario del popolo" alle ultime elezioni americane, coloro che passano il loro tempo ancora a volgere le loro ossessioni contro il genderismo, il green deal ed altre ininfluenti questioni di ininfluente guerriglia culturale, ma mi asterrò.
Del resto, se costoro non capiscono la lingua che parla la realtà concreta figurati quanto gliene importa di una nota di Fagan.
Auguri a Voi e famiglia!
NOTA. I conti si riferiscono al bilancio statale, cioè all'Italia e quindi "i conti della serva" del titolo, sono i conti dell'Italia. Ogni altra attribuzione dell'epiteto "serva" ad altro soggetto non era nelle intenzioni dell'autore del post. Pierluigi Fagan, Facebook
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Coppola e Toppo Fashion Jewels
Deanna Farneti Cera
photographs by Gian Paolo Barbieri, Henry Clark, Franco Rubartelli
Antique Coll.Club, Woodbridge 2009, 287 pages, 25x25,5cm, ISBN 978-1-85149-611-2
euro 50,00
email if you want to buy [email protected]
This book is a recognition of the talent of Lyda Coppola, designer and owner of Coppola e Toppo, a costume Jewellery company which was active in Milan from 1948-1986
A true work of passion, this book lovingly charts the creative path of Italian jewelry designers Lyda Toppo and Bruno Coppola, famed for their intricate over the top designs of clustered beads. Sumptuous illustrations complement a well-researched and accessible text. The duo designed for Valentino, Dior, Balenciaga and Pucci and many more, and worn by countless Hollywood stars and on catwalks the world over. Deanna Farneti Cera first glimpsed the jewels of Coppola e Toppo in 1987 at an auction house in Milan. Instantly fascinated by their diversity, the evocative power of the colors, the wealth of shapes and motifs and the multitude of materials used, she soon developed an overwhelming passion for the stunning creations. This book, researched over the last twenty years, is the culmination of that passion and a reconstruction of the creative path of Coppola e Toppo, charting their inspiring partnership from their first appearance in VOGUE in 1948, through to Lyda's death in 1986. This book lovingly charts the creative path of Italian designers Lyda Toppo and Bruno Coppola, famed for their intricate and over-the-top creations designed for Valentino, Dior, Balenciaga, Pucci, and others, and worn by countless Hollywood stars and on catwalks worldwide.
Questo volume è un omaggio al talento di Lyda Coppola in Toppo (Venezia, 1915 – Milano, 1986), la disegnatrice e fondatrice, insieme al fratello, della Coppola e Toppo, un’azienda di gioielli per la moda attiva a Milano dal 1948 al 1986. Sono proprio i complementi creati da Lyda – innanzitutto bijoux, ma anche borse, sciarpe, cinture, foulard – a dare il tocco finale a molte delle mises proposte dagli stilisti che hanno segnato la Haute Couture francese della fine degli anni Quaranta e dagli stilisti della moda boutique italiana degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. All’inizio della carriera, Lyda Coppola, forse a causa delle sue origini – madre triestina, di origine ebraica, padre napoletano – caratterizza la sua produzione combinando, in modo inusuale, materiali tipicamente italiani provenienti da parti diverse della penisola, come le perle in vetro veneziano e il corallo di Torre del Greco. Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, a partire dal 1948, i bijoux di Coppola e Toppo diventano famosi prima a Parigi (Elsa Schiaparelli, Jacques Fath, Edward Molyneaux, Robert Piquet, Pierre Balmain, Jeanne Lanvin, Nina Ricci, Cristobal Balenciaga, Jacques Heim sono i loro primi clienti) e poi negli Stati Uniti, dove – a cominciare dai primi anni Cinquanta e per almeno quindici anni – si riversa la maggior parte della loro produzione. La stampa, da «Vogue» Francia a «Vogue» America, e con i redazionali su «Harper’s Bazaar», «Women’sWear Daily», «The New York Times», «Herald Tribune» accompagna la presentazione nelle città americane più importanti delle due collezioni annuali di Coppola e Toppo, accrescendone il successo commerciale. Dai primi anni Cinquanta, Lyda Coppola crea i gioielli per Emilio Pucci e per la gran parte degli stilisti della moda italiana: Roberto Capucci, Germana Marucelli, Carosa, Biki, Sorelle Fontana, Pino Lancetti, Patrick de Barentzen, Federico Forquet, Enzo, Ken Scott, Valentino, Krizia. Il connubio dei bijoux Coppola e degli abiti firmati viene ripreso da straordinari servizi fotografici di Gian Paolo Barbieri (autore di oltre 40 scatti, qui riprodotti), Henry Clark, Franco Rubartelli, pubblicati sulle riviste di moda internazionali. La storia di Coppola e Toppo si dipana in contemporanea alla crescita e affermazione della moda italiana, passata da una condizione di artigianato nei primi anni Cinquanta a un’industria fiorente e conosciuta in tutto il mondo negli anni Ottanta come Made in Italy. Oggi i bijoux e i complementi di Coppola e Toppo rientrano nei collectibles più ambiti dai collezionisti di gioielli d’epoca.
18/01/24
#Coppola e Toppo#Fashion Jewels#Deanna Farneti Cera#jewelry books#costume jewellery#fashion books#fashionbooksmilano
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Ginebra Bellucci
Nata nella città spagnola di Córdoba, Ginebra Bellucci, nome d'arte di Gabriela Muñoz , è nata nel giugno 1996. Prima della sua carriera nell'industria del cinema per adulti, ha lavorato nel settore dell'ospitalità (cameriera e assistente di cucina) e si è formato come assistente di volo. Ha debuttato come attrice pornografica nel settembre 2018, all'età di 22 anni, registrando la sua prima scena per Cumloader.
Come attrice, ha lavorato con altri studi europei e americani, tra cui Reality Kin , Private , MetArt, Mofos.
Nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento internazionale essendo stata nominata agli XBIZ Europe Awards nella categoria Best New Star. L'anno successivo, nel 2020, ha ricevuto la sua prima nomination agli AVN Awards 5 nella categoria: Artista emergente straniero dell'anno allora creata di recente , nonché nella categoria di produzione europea come Miglior scena di sesso anale in una produzione straniera di Wake Me. Al passo con l'amore .
È rimasta attiva nel settore tra il 2018 e il 2021, tornando dopo una pausa nel 2022. Ha registrato quasi 240 film come attrice.
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L’ametista è un cristallo potente e protettivo che possiede una vasta gamma di proprietà e benefici. Alcune delle proprietà curative e dei poteri dell’ametista:
Tranquillante naturale: l’ametista allevia lo stress e la tensione, lenisce l’irritabilità, equilibra gli sbalzi d’umore, attenua la rabbia, la paura e l’ansia. L’ametista inoltre, attiva la consapevolezza spirituale: questa pietra preziosa possiede poteri curativi e purificatori.
Migliora la lucidità: fa sì che una persona abbia una mente sobria in caso di alcolismo o indulgenza eccessiva in altre attività che possono portare a dipendenze. L’ametista produce un effetto calmante per la mente e stimola il corpo, mantenendo così le persone concentrate e consapevoli di ciò che accade nell’ambiente circostante.
Sollievo dall’insonnia: con l’ametista puoi essere certo di trascorrere un’intera notte tra le braccia di Morfeo. Aiuta, inoltre, a ricordare e comprendere i sogni.
Produzione di ormoni: l’ametista svolge un ruolo importante nel metabolismo generale, portando equilibrio al sistema endocrino e aiutando la produzione di ormoni.
Rafforzare il sistema immunitario: l’ametista combatte la predisposizione a sviluppare malattie. Questa pietra aiuta a purificare il sangue, a ridurre dolore e stress fisico, emotivo e psicologico. L’ametista è anche utile per le persone che soffrono di malattie dei polmoni delle vie respiratorie e delle malattie della pelle.
Protezioni contro gli attacchi di panico : indossando un cristallo di ametista, si ottiene protezione da alcuni tipi di sofferenza, incluso l’attacco di panico.
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《Cosa vorresti fare da grande? Quando ero ragazzino rispondevo "il musicista" o " lo scrittore".
Ho finito col fare il chirurgo, il chirurgo di guerra 》
EMERGENCY nasce nel 1994 a Milano per portare soccorso alle vittime di guerra. Personale medico e tecnici con maturata esperienza di lavoro in situazioni di emergenza si sono uniti per garantire assistenza medica, chirurgica e riabilitazione nelle zone di guerra. Negli ospedali che costruisce e attiva, EMERGENCY è impegnata anche nella formazione del personale locale, che sarà così in grado di continuare la gestione del Centro quando EMERGENCY lascerà il paese.
Fin dall'inizio inizio le attività umanitarie si sono concentrate sul trattamento e sulla riabilitazione delle vittime di mine antiuomo, ordigni disumani dei quali l' Italia è stata tra i maggiori produttori.
EMERGENCY si è impegnata per anni a far sì che il nostro paese mettesse al bando queste armi. Il 22 Ottobre 1997 il governo italiano ha approvato la legge n. 374 che impedisce la produzione e il commercio delle mine antiuomo.
Ma i 110 milioni di ordigni disseminati in 67 paesi continueranno a ferire, mutilare, uccidere.
Gino Strada, Pappagalli verdi.
Da oggi l' Umanità sarà molto più povera.😥
Che la terra ti sia lieve . ..
Un ricordo..
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✅ Il Prof.Marco Cosentino, medico chirurgo specializzato in farmacologia e tossicologia, risponde alle domande di QuotidianoWeb su Proteina Spike e mRNA.
Che effetto hanno le vaccinazioni mRNA ripetute sull’organismo?
La questione è duplice: da un lato la ripetuta stimolazione del sistema immunitario e dall’altra, la reiterata somministrazione di RNA ingegnerizzati. Riguardo alla prima, sappiamo per esempio da vari studi sulla vaccinazione antiinfluenzale che ripetuti richiami tendono a indebolire la risposta immunitaria finendo per portare alla produzione di anticorpi meno efficaci e che rischiano paradossalmente di aiutare il virus. Suggestivo che varie evidenze epidemiologiche con i vaccini COVID-19 paiano indicare che a ogni richiamo, con il declinare della copertura (la cosiddetta “efficacia negativa”) possa aumentare più rapidamente il rischio di contagio.
La questione della somministrazione di RNA è molto meno chiara: questi RNA ingegnerizzati hanno proprietà in larga parte ancora da caratterizzare. Ad esempio, esistono studi che mostrano in modelli sperimentali come le pseudouridine possano favorire le metastasi tumorali.
Infine, per quanto riguarda i vaccini a RNA COVID-19, non va scordato che questo codificano per la tossina virale attiva, e a ogni risomministrazione si ha una produzione di questa tossina nell’organismo, in quantità, sedi e per tempi che nessuno al momento è in grado di definire.
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Hunger Games 5
️ ✔️𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/qrVHMz11sx
:: Trama Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente ::
Coriolanus Snow ha diciotto anni e la sua casata è caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. Alla decima edizione degli Hunger Games, ideati dal Decano Casca Highbottom, viene nominato mentore, ovvero tutor, di una ragazza del Distretto 12, Lucy Grey Baird. Questo potrebbe compromettere tutto il suo piano di riscatto sociale ed economico, così Snow si attiva per aiutare in ogni modo la ragazza in ogni modo possibile. C'è in ballo la sopravvivenza,gli Hunger Games sono spietati e tutta l'avventura è una corsa contro il tempo e contro la morte, tra serpenti letali e un usignolo capace di incantare con la sua voce.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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Overthinking
Sono giorni che sono in overthinking e questa cosa mi sta decisamente distruggendo. Mi lascio tormentare da questi pensieri che mi fanno venire mille dubbi, fin quando la mia mente non decide che "ok, basta. Tutto passato." si, ma porca di quella porca nel mentre io mi sento un peso sul petto, lo stomaco stretto e non dormo nonostante abbia sonno.
Sentirsi sopraffatti dalla propria mente è come stare in una stanza piena di persona una sopra l'altra, ammassate, in una giornata d'agosto con 40° all'ombra. No, non è esagerato. La mente affollata di pensieri e rimuginamenti è una centrale nucleare in continua produzione di energia negativa che si irradia in tutto il corpo. Le mie conseguenze sono ipersensibilità, dolori fisici (mal di stomaco, pesantezza sul petto, groppo alla gola costante), insonnia e tristezza costante. Riesco a distrarmi, ma faccio fatica a tenere attiva quella distrazione, tutto mi riporta ai miei tarli. Ed è per questo che ora sono qui, in questo unico spazio dove sono certa di poter scrivere ed esternarmi senza avere la paura di mandare "frecciatine" involontarie (o anche volontarie, perché in realtà vorrei tanto essere presa in considerazione, ma vorrei anche che fosse spontaneo) a chi nella mia testa è coinvolto nei miei dubbi.
Ah lo so, è tutto molto contorto e penso che l'overthinking sia anche questo: pensieri contorti, continui che non sono proprio ludici, negativi e nei quali ci si affossa peggio di quanto ci si muove nel tranello del diavolo e se vogliamo usare dire qualcosa di più babbano: nelle sabbie mobili.
I miei sfoghi non hanno probabilmente senso per chi legge, ma va bene così, ne hanno per me e penso basti e avanzi per ora.
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SAVE THE DATE • sabato 22 febbraio PESARO, 21h Chiesa Ss • NicoNote live REGOLA suite in 9 quadri ispirata Hildegard von Bingen (1098-1179) • #palylistPesaro AMAT Marche
Performance per voce ed elettronica immersiva. Drammaturgia e suono in una traslazione contemporanea, rituale ed emozionale. In uscita il concept album per label New Interplanetary Melodies / Big Doings, 2024. Posti Limitati ••• Prevendita già attiva ••• Info e biglietti AMAT https://www.amatmarche.net/nico-note-regola-2/ ph. 0712072439
NicoNote REGOLA suite in 9 quadri ispirata Hildegard von Bingen (1098-1179)
Performance per voce ed elettronica immersiva. Drammaturgia e suono in una traslazione contemporanea, rituale ed emozionale. In uscita il concept album REGOLA per label New Interplanetary Melodies / Big Doings, 2024.
in scena NicoNote ideazione, drammaturgia NicoNote sound design Demetrio Cecchitelli registrazioni Marzi Recording Studio produzione performance live NicoNote Dream Action con il sostegno di ICE festival International Ecritures Contemporaines, Marzi Recording Studio
Si ringraziano Mas Collective, Roberto Cacciapaglia, Luigi Garbini, Vulkano Ravenna Teatro, Spazio Grottarossa Rimini, Doc Live
Performance per voce ed elettronica immersiva. Drammaturgia e suono in una traslazione contemporanea, rituale ed emozionale. Regola, è una performance sonora ispirata alla figura di Ildegarda di Bingen, mistica, santa, filosofa, del Medioevo europeo, composto da Nove tavole sonore. Nove, come i momenti di lavoro e di preghiera nella giornata di una monaca. Punto di partenza la struttura gregoriana, dalle composizioni e alcuni testi ed estratti liederistici della produzione epistolare, poetica e musicale di Ildegarda, insieme a testi estratti dal libro della Regola benedettina che NicoNote ha rielaborato, insieme a testi originali da lei composti. La vocalità di NicoNote è sganciata dalla struttura gregoriana; a partire dalle composizioni di Hildegard attraverso un approccio non filologico, l’artista dà una rilettura personale, che punta all’evocazione di un sentire profondo, con immersioni nel paesaggio sonoro creato, creando un corpo unico tra la voce e il suono magma. Un rito sonoro coinvolgente, in cui risuona il mondo interiore, attraverso il respiro e l’ascolto immersivo tra elettronica, voce, spazio.
Durata: 50' Senza interruzioni
#niconote#nicoletta magalotti#voce#live#new album#hildegard von bingen#drammaturgia#elettronica#deep listening#pesaro#amatmarche
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Jaywork Music Group: musica da ballare, notizie e blog che insegnano a far crescere la propria carriera
Se sei un DJ o aspiri a diventarlo, una risorsa imperdibile è la newsletter di Jaywork Music Group (www.jaywork.com/newsletter). Qui troverai un vero e proprio tesoro di tracce nuove, ideali per i club e pronte da scoprire. Il gruppo sta anche registrando ottimi risultati nei principali DJ Pool. Tra le più recenti uscite firmate Jaywork, ecco Candy Express feat. Rina "Fall (I Don't Wanna), su Beathacker Records. Ecco poi Poni Punkflwr con "I Believe", uscita da poco sempre sulla stessa label. Decisamente forte anche Druce e Roberto Forte - "Hola Chica", su Atomika Records... non mancano neppure 3Headz e Luca Facchini, che pubblicano "Another Day"... Non possiamo elencare tutte le uscite più importanti, neppure quelle del mese di gennaio, perché Jaywork Music Group pubblica ogni settimana tante ottime tracce. Nella foto vedete solo alcune delle più recenti copertine.
Un altro strumento prezioso offerto da Jaywork Music Group è il blog (linktr.ee/Jaywork) della casa discografica, ricco di consigli pratici per migliorare la propria attività come DJ e produttore. Tra i vari suggerimenti, viene sottolineata l'importanza di utilizzare Beatport non solo come negozio musicale, ma anche come piattaforma per promuovere la propria musica in modo professionale. Ad esempio, creare le proprie DJ Chart su Beatport è fondamentale: "Può essere un'opportunità per mostrare il tuo stile musicale, valorizzare le tracce che preferisci e consolidare la tua identità come artista influente. E la cosa migliore? È più semplice di quanto immagini!", si legge sul blog di Jaywork.
COS'E' JAYWORK MUSIC GROUP
Jaywork Music Group è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l'attività discografica. Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini. Jaywork Music vanta all'attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto "2Black" con la notissima "Waves of Luv", che ricalca il grande successo del brano musicale "In alto mare" di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance. "Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore", spiegano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
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Jaywork Music Group: musica da ballare, notizie e blog che insegnano a far crescere la propria carriera
Se sei un DJ o aspiri a diventarlo, una risorsa imperdibile è la newsletter di Jaywork Music Group (www.jaywork.com/newsletter). Qui troverai un vero e proprio tesoro di tracce nuove, ideali per i club e pronte da scoprire. Il gruppo sta anche registrando ottimi risultati nei principali DJ Pool. Tra le più recenti uscite firmate Jaywork, ecco Candy Express feat. Rina "Fall (I Don't Wanna), su Beathacker Records. Ecco poi Poni Punkflwr con "I Believe", uscita da poco sempre sulla stessa label. Decisamente forte anche Druce e Roberto Forte - "Hola Chica", su Atomika Records... non mancano neppure 3Headz e Luca Facchini, che pubblicano "Another Day"... Non possiamo elencare tutte le uscite più importanti, neppure quelle del mese di gennaio, perché Jaywork Music Group pubblica ogni settimana tante ottime tracce. Nella foto vedete solo alcune delle più recenti copertine.
Un altro strumento prezioso offerto da Jaywork Music Group è il blog (linktr.ee/Jaywork) della casa discografica, ricco di consigli pratici per migliorare la propria attività come DJ e produttore. Tra i vari suggerimenti, viene sottolineata l'importanza di utilizzare Beatport non solo come negozio musicale, ma anche come piattaforma per promuovere la propria musica in modo professionale. Ad esempio, creare le proprie DJ Chart su Beatport è fondamentale: "Può essere un'opportunità per mostrare il tuo stile musicale, valorizzare le tracce che preferisci e consolidare la tua identità come artista influente. E la cosa migliore? È più semplice di quanto immagini!", si legge sul blog di Jaywork.
COS'E' JAYWORK MUSIC GROUP
Jaywork Music Group è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l'attività discografica. Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini. Jaywork Music vanta all'attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto "2Black" con la notissima "Waves of Luv", che ricalca il grande successo del brano musicale "In alto mare" di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance. "Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore", spiegano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
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Jaywork Music Group: musica da ballare, notizie e blog che insegnano a far crescere la propria carriera
Se sei un DJ o aspiri a diventarlo, una risorsa imperdibile è la newsletter di Jaywork Music Group (www.jaywork.com/newsletter). Qui troverai un vero e proprio tesoro di tracce nuove, ideali per i club e pronte da scoprire. Il gruppo sta anche registrando ottimi risultati nei principali DJ Pool. Tra le più recenti uscite firmate Jaywork, ecco Candy Express feat. Rina "Fall (I Don't Wanna), su Beathacker Records. Ecco poi Poni Punkflwr con "I Believe", uscita da poco sempre sulla stessa label. Decisamente forte anche Druce e Roberto Forte - "Hola Chica", su Atomika Records... non mancano neppure 3Headz e Luca Facchini, che pubblicano "Another Day"... Non possiamo elencare tutte le uscite più importanti, neppure quelle del mese di gennaio, perché Jaywork Music Group pubblica ogni settimana tante ottime tracce. Nella foto vedete solo alcune delle più recenti copertine.
Un altro strumento prezioso offerto da Jaywork Music Group è il blog (linktr.ee/Jaywork) della casa discografica, ricco di consigli pratici per migliorare la propria attività come DJ e produttore. Tra i vari suggerimenti, viene sottolineata l'importanza di utilizzare Beatport non solo come negozio musicale, ma anche come piattaforma per promuovere la propria musica in modo professionale. Ad esempio, creare le proprie DJ Chart su Beatport è fondamentale: "Può essere un'opportunità per mostrare il tuo stile musicale, valorizzare le tracce che preferisci e consolidare la tua identità come artista influente. E la cosa migliore? È più semplice di quanto immagini!", si legge sul blog di Jaywork.
COS'E' JAYWORK MUSIC GROUP
Jaywork Music Group è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l'attività discografica. Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini. Jaywork Music vanta all'attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto "2Black" con la notissima "Waves of Luv", che ricalca il grande successo del brano musicale "In alto mare" di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance. "Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore", spiegano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
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Stefano Rossi Automotive International's Usato dell'anno 2024: BMW Serie 3 Berlina G20 320d (190cv) auto M-Sport - PENSKE CARS
Scopo del mio blog Stefano Rossi Automotive International – Blogspot.com è mostrare, settimana dopo settimana ed offerte commerciali alla mano, il value for money incarnato in maniera eccelsa dal mercato delle auto di seconda mano. Il momento più importante per il mio blog è dunque a fine anno quando devo scegliere l’offerta commerciale cui assegnare il premio di usato dell’anno. Non è mai facile da parte mia scegliere l’usato dell’anno – pubblicando sul mio blog ogni settimana tante offerte commerciali tutte meritevoli di vincere siffatto ambito premio. La mia scelta ricade dunque su un’offerta commerciale che renda in maniera emblematica, al pari di tante altre, il concetto di value for money incarnato dal mercato delle auto di seconda mano. Quest’anno, ad aggiudicarsi il premio “Stefano Rossi Automotive International’s usato dell’anno 2024” è un’offerta che ho pubblicato sul mio blog lo scorso 21 ottobre: si tratta, nella fattispecie, di una splendida BMW Serie 3 berlina G20 o settima serie o serie attualmente in produzione, 320d (190cv) auto M-Sport immatricolata nel giugno 2022 (quindi, due anni di vita, con soli 50.000 km all’attivo e messa in vendita da PENSKE CARS (showroom di Monza) a 36.890,00 euro. Dotata di clima automatico a 3 zone, cruise control, navigatore, cerchi in lega da 19 pollici, fari a LED, interni in pelle e tessuto, BMW Shadow Line in nero lucido, telecamera per retromarcia, sedili anteriori riscaldabili, palette al volante per cambio, Ambient Light, cristalli privacy e veramente tanto altro ancora. Le immagini di questa splendida BMW Serie 3 G20 che ho posto a corredo del post rendono veramente in maniera eccelsa il concetto di value for money incarnato dal mercato delle auto di seconda mano – portando inevitabilmente il lettore a formulare la seguente domanda: ma quali vetture posso portarmi a casa io, a parità di cifra budgettizzata (nella fattispecie: 36.890,00 euro), optando invece per l’outlet del nuovo? Già, l’usato ha il suo perché, in termini di value for money – che è poi la frase, del tutto non retorica, con cui io chiudo i miei post settimanali. E’ sufficiente mentalizzare il contenuto offerto in termini di qualità costruttiva, doti telaistico-dinamiche, piacere di guida, comfort di marcia, consumi contenuti, sicurezza attiva e passiva e via discorrendo, da questa splendida BMW Serie 3 G20 per concordare in toto con la frase che io abitualmente pongo a chiusura dei miei post: già, l’usato ha il suo perché. Stefano Rossi – blog’s author.
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Massima affidabilità della fornitura elettrica con le soluzioni di backup Fronius
Grazie alla gamma di inverter GEN24 e GEN24 Plus, Fronius può offrire delle soluzioni per l’alimentazione di emergenza che si adattano alle diverse esigenze e disponibilità economiche di privati e aziende:
⚡PV Point è l’opzione di backup base, già integrata negli inverter, che si attiva solo in assenza di rete
☀️ Pv Point Comfort semplifica la gestione dei momenti di blackout perché è un’uscita che viene sempre alimentata dalla produzione dell’impianto FV
🌃 Full Backup è l’opzione più completa che assicura la fornitura di energia anche nelle ore notturne grazie all’integrazione di un sistema di accumulo
Per maggiori dettagli visita il sito: https://bit.ly/fronius-gen24-plus
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high_octane_RIAA PRE HI FI BASSO RUMORE CON FET MOS TRANSISTOR Questo è lo schema del pre phono ad alto numero di ottani.
Forse avrei dovuto dire prima che non rispetta affatto le attuali regole di "buona" progettazione di circuiti: usa bjt invece di jfet RIAA attiva invece di una passiva un feedback piuttosto negativo invece di eseguire un ciclo aperto Almeno utilizza un regolatore shunt come alimentatore😉
Può essere inserito in una scatola grande 10x8cm. Il punto di partenza per questo circuito single ended è un circuito a 3 transistor di HP Walker e risale agli anni '60. Ci sono alcune informazioni anche nel libro di Douglas Self sulla progettazione di piccoli segnali!
A margine, il regolatore shunt opamp con le sue eccellenti prestazioni è originariamente di Ovidiu (sinestesia) e il particolare schema di compensazione della frequenza di Edmond Stuart.
I punti indicati come SENSE sono per il telerilevamento utilizzato dal regolatore shunt, in modo che la tensione sia regolata direttamente al primo stadio! Il preamplificatore phono ad alto numero di ottani Benvenuti al preamplificatore phono ad alto numero di ottani! 25-10-2015 / Aggiornamento del 10-06-2017 Hannes Allmaier Questo sito ha lo scopo di aiutare a costruire questo preamplificatore phono. Il circuito è stato originariamente pubblicato in Linear Audio n. 6: http://linearaudio.net/article-detail/2159 e il thread del forum dedicato è disponibile all'indirizzo http://www.diyaudio.com/forums/analo…no-preamp.html dove tutti sono calorosamente invitati a contribuire! Schemi Lo schema del preamplificatore phono ad alto numero di ottani pubblicato in LinearAudio: È stato anche pubblicato qui: http://www.diyaudio.com/forums/analo…ml#post3631742 Le schede Si prega di notare che le schede regalate sono realizzate 1:1 dalla mia costruzione del prototipo finale. Pertanto, anche queste hanno qualche verruca, bug e tutto il resto, niente di serio, ma vorrai leggere le seguenti note di costruzione. In termini di transistor , è possibile l'uso di molti transistor bipolari a basso rumore, anche se ovviamente consiglio l'uso delle parti specificate originariamente nonostante siano difficili da ottenere. Se si utilizzano transistor diversi, controllare il pin-out e regolare di conseguenza l'orientamento del transistor, se necessario. Il 2SC2547 utilizzato segue il pinout Emettitore-Collettore-Base (ECB) se visto frontalmente . Si noti che il transistor CCS di uscita Q4/Q104 è una parte piuttosto speciale, vale a dire un MOSFET a modalità di svuotamento, che è normalmente acceso. Dalle caratteristiche elettriche è simile ai comuni JFET ma con un IDSS molto più elevato. Grazie alle sue proprietà speciali è difficile da sostituire e si consiglia l'uso del DN2540 originale. Questa parte è in piena produzione e può essere ottenuta negli Stati Uniti da Mouser e Digikey. Se avete domande, inviatemi un'e-mail e cercherò di aiutarvi. Spero che questo piccolo circuito vi piaccia tanto quanto a me! Buona costruzione! Si prega di notare la nota dell'editore di LinearAudio: questo documento fornisce note e informazioni per la costruzione del preamplificatore phono High-Octane come pubblicato in Linear Audio Vol 6 (settembre 2013). L'autore ha anche gentilmente fornito i file Gerber del PCB per uso personale e/o di studio. Si prega di contattare l'autore se si prevede di utilizzare questo progetto o parti di esso per uno scopo commerciale. Note di costruzione Le schede sono identiche a quella che ho utilizzato per il mio prototipo (versione v3e), che è stata migliorata durante i test. Quindi questa versione manca di alcune piccole modifiche per renderla la versione finale 'f'. Lo schema mostrato nell'articolo è corretto e considera tutte queste modifiche. Regolatore di tensione: NON inserire CP1 (danneggerà l'amplificatore operazionale) e NON mettere a terra la sua seconda gamba (che è collegata all'ingresso dell'amplificatore operazionale); lo schema mostra correttamente come dovrebbe essere collegato CP1 (o semplicemente ometterlo) Ingressi amplificatore: omettere C6/C106 (C6/C106 è un residuo del circuito originale in cui formava la capacità di carico della cartuccia, sostituita in questa versione dai condensatori di carico commutabili); Ingressi amplificatore: collegare R2/R102 con un ponticello;
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AI DELLA SPESA
Per scrivere, qualsiasi cosa, fosse anche la lista della spesa, ci serve una griglia narrativa.
Nel caso della lista della spesa sulle prime righe scriveremo le cose più urgenti da comperare per poi aggiungere le altre sino a quelle che si prendono giusto data l'occasione del supermercato.
La costruzione di questa griglia narrativa coinvolge le nostre capacità mentali di organizzare concetti secondo una precisa sequenza, ci dobbiamo pensare e in questo modo il nostro cervello si attiva.
Detto per inciso, grazie ai moderni mezzi di diagnostica (RMN), si è visto come la scrittura manuale attivi aree del cervello che nella scrittura digitale rimangono silenti.
Quindi anche per stilare una semplice lista siamo costretti a mettere in movimento il cervello.
Esistono frigoriferi in grado di leggere i codici a barre dei prodotti che comperiamo e che sempre grazie a questa lettura, per sottrazione mentre li consumiamo, ci avvertono, attraverso un app sul telefono, di cosa manca e quindi dobbiamo comperare.
In questo modo, seppure minimo, non pensiamo., pensiamo meno.
Le intelligenze artificiali testuali sono in grado di redigere per noi il canovaccio di un testo in base alle nostre richieste, che tanto più dettagliate saranno, tanto più le faranno produrre un testo “finito”.
In questo caso deleghiamo la griglia narrativa a un aggregatore di idee diverso dal nostro cervello che per noi costruisce questa griglia.
Scrivendo moltissimo e per molti anni mi sono accorto che ci sono narrazioni fatte come vicoli ciechi, per quanto si tenti di modificarle per migliorarle alla fine non esprimono nel modo più aderente al nostro desiderio quello che abbiamo da dire.
Certo, se semplicemente vogliamo dire qualcosa, allora va bene, ma tra l’aver qualcosa da dire e voler dire qualcosa passa una grande differenza, ed è la differenza che, soprattutto attraverso i social, genera immondizia mentale, una serie di Non Argomenti su cui si finisce per focalizzarsi sino al loro naturale esaurimento, per tre giorni, una settimana, un mese, ci si preoccupa e si discute di cose lontanissime e dimentichiamo che la nostra via è piena di spazzatura, erbacce o topi (giusto per fare degli esempi).
Avendo lavorato in editoria, e avendo ricevuto consigli e suggerimenti di bravi editor, mi sono accorto che partendo da certe griglie narrative si arriva a una narrazione finita e insoddisfacente che bisogna buttare via perché si è chiusa su se stessa e non permette di essere migliorata. È come voler costruire il modellino della Tour Eiffel con la scatola dell’Arc de Triomphe.
Qualsiasi tipo di progresso, anche a livello relazionale di crescita personale, è dato dal pensiero divergente, dalla visione del mondo da un punto di vista non omologato e normale. La norma è statica, non prevede squilibrio e slancio alternativo, manca di inventiva e invenzione, con la norma non avremmo nemmeno la ruota.
Delegare la costruzione di una griglia logica ad altri, a una AI, significa abdicare a parte della nostra capacità cognitiva e lasciare che il futuro si genere in base a dei presettaggi normati e normali. In ogni caso prestabiliti da altri.
La delega della griglia narrativa a una AI permette dei tempi di produzione molto più rapidi e probabilmente efficienti, ma saranno funzionali alla vita sul pianeta Terra? Alle relazioni umane, all'equilibrio sociale?
A qualcuno interessano gli investimenti a lungo termine? Ad esempio. Cosa significa energia rinnovabile quando i pannelli solari hanno una vita di 15 anni e poi vanno sostituiti e smaltiti, dove?
C’è poi da dire che l’intelligenza è relativa, stabiliamo che una persona è intelligente quando sentiamo che ha una capacità intellettiva superiore alla nostra, ma la sua superiorità è stabilita dal nostro livello, tanto che oltre un certo livello non diremo che quella persona è intelligente, ma che non si capisce nulla di quello che dice.
Tanto per dire, eh.
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