#primarecensione

[la-brigantessa]

La mia "indegna recensione"

Oggi decido di recensire un film a cui sono affettivamente legata.

Quanti di voi non lo hanno veduto potranno, attraverso queste mie poche righe, pensare di dedicargli un pochetto del loro tempo che secondo me ne vale la pena.

Orlando è un film del 1992 scritto e diretto da Sally Potter tratto dall'omonimo romanzo di Virginia Woolf del 1928.

E' un viaggio lungo 400 anni alla ricerca di una propria identità. Orlando nasce uomo,sebbene con una figura esile e molto più simile a quella di una donna,grazie alla sua giovinezza e alla sua velata ed elegante tristezza,diventa il favorito della Regina Elisabetta I che alla sua morte gli concede il casato dell'Ordine della Giarrettiera a patto però di non appassire,non inaridire e non invecchiare. Inizia così un viaggio circolare,poichè il film segue proprio questo tipo di costruzione, aprendosi e chiudendosi con la medesima scena,viaggio lungo quattrocento anni,il viaggio di un personaggio che, attraverso reiterate reincarnazioni,cerca di superare la dicotomia d'identità di genere (maschio-femmina) che Orlando supererà solo quando non la cercherà più. Solo la maternità,appagando il suo bisogno di essere,metterà la parola fine all'insaziabile ricerca del sè da parte del protagonista.

Ha attraversato il tempo, è stata uomo e donna, ma fortunatamente è sempre rimasta sé stessa, bella, "con quell'aspetto lievemente androgino a cui molte donne di questi tempi aspirano... ha vissuto 400 anni ed è invecchiata di un giorno.. ma non è più travolta dal destino e, da quando ha rinunciato a ricercare il passato ha scoperto che la sua vita cominciava..." .

 La Potter si è avventurata nella trasposizione di un difficile romanzo della Woolf con un film immaginifico, maestosamente scenografico, a tratti di difficile gestione ma ironico e delicato. Una fotografia eccellente e costumi eccezionali rendono la pellicola elegante e ricercata. Il film ha ottenuto il Ciack d'oro nel 1993,il premio "Elvira Notari" alla Mostra del Cinema di Venezia.

M.J.