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L’origine dei poteri profetici di Nostradamus
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La maggior parte degli individui non ha difficoltà ad ammettere che Nostradamus era dotato di notevoli poteri profetici. Di conseguenza sorge spontanea una domanda: qual’ era l’origine dei poteri profetici del nostro autore? Il grande profeta ha dato una risposta a tale domanda affermando a chiare lettere che i suoi poteri non derivavano da entità demoniache ma erano dovuti all’ispirazione divina e alle sue conoscenze astrologiche. Il nostro autore ha ribadito tale importante concetto più volte in alcune delle lettere da lui scritte consapevole del fatto che l’Inquisizione particolarmente spietata al tempo di Nostradamus avrebbe potuto considerare i suoi poteri profetici frutto di un intervento demoniaco. Nostradamus non si stanca mai di fare riferimento agli antichi profeti del Vecchio Testamento che come tutti sanno avevano ricevuto direttamente da Dio il potere di conoscere il futuro. Nostradamus nelle sue lettere fa anche riferimento alle capacità profetiche degli Apostoli che le avevano ricevute insieme ad altri doni in seguito alla discesa su di essi dello Spirito Santo avvenuti in occasione della Pentecoste. Il nostro autore nella lettera al figlio Cesare ribadisce che i profeti biblici avevano ricevuto da Dio e dai buoni angeli la capacità di conoscere il futuro e di prevedere con anticipo qualsiasi avvenimento. Nostradamus era consapevole del fatto che gli esseri umani per quanto geniali e ben dotati intellettualmente non potevano conoscere del futuro senza l’illuminazione divina. Ma chi era il profeta per Nostradamus. Per lui era veramente profeta chi riusciva a vedere le cose future senza rapporto con la conoscenza ordinariamente alla portata di tutti gli esseri umani. Per dirla in altro modo il profeta era in grado di conoscere le cose future che non erano alla portata degli altri esseri umani. Ma per Nostradamus oltre all’ispirazione divina al fine di conoscere il futuro era importante avere una profonda conoscenza dell’astrologia. In estrema sintesi possiamo dire che per il veggente la perfetta conoscenza dei fatti appartenenti al futuro era dovuta a tre fattori: la volontà divina la conoscenza degli influssi planetari e la felice disposizione dell’anima. Del primo elemento abbiamo già parlato mentre riguardo la necessità di conoscere l’astrologia per predire il futuro diremo ora qualcosa. Nostradamus era un convinto sostenitore del determinismo astrologico secondo il quale appartiene agli astri per disposizione divina la capacità di condizionare gli avvenimenti che si verificano sul nostro pianeta. Nostradamus ha studiato sin da giovane l’astrologia al fine di comprendere in che modo gli astri condizionassero e determinassero gli eventi individuali e collettivi che si verificano sul nostro pianeta. Ma per conoscere gli eventi futuri il veggente chiama in causa un terzo elemento oltre che l’ispirazione divina e la conoscenza dell’astrologia e cioè la felice disposizione dell’anima. Ma che cosa intendeva Nostradamus con questa espressione ? Egli voleva dire che l’anima del veggente deve essere in grado di recepire nel migliore dei modi l’ispirazione divina e di comprendere nel modo migliore possibile la natura degli influssi planetari alla base del determinismo astrologico. Nostradamus nella lettera al figlio Cesare lo incita a non voler cercare di conoscere il futuro utilizzando la magia diabolica che conduce l’anima alla perdizione. Il veggente mette in evidenza che le Sacre Scritture condannano tutti coloro che cercano di conoscere il futuro utilizzando la magia. Il veggente afferma che gli erano capitati tra le mani libri opere antichissime riguardanti la magia, libri che egli aveva letto e studiato fino a convincersi che tali libri contenevano solo errori particolarmente pericolosi. Per questa ragione Nostradamus aveva preferito gettare tali libri nel fuoco distruggendoli completamente. Il veggente ci tiene moltissimo a chiarire l’origine divina dei suoi poteri profetici poiché sapeva benissimo che i suoi critici appartenenti sia al presente che al futuro lo avrebbero accusato di aver conseguito i suoi poteri profetici con l’aiuto dei demoni. Il nostro autore era consapevole che nella Bibbia esistono esempi di poteri profetici dovuti sia all’influsso divino sia a quello satanico. Certamente ispirate da Dio o dallo Spirito Santo erano le profezie formulate dagli antichi profeti del Vecchio Testamento e dagli Apostoli dopo che su di essi era disceso lo Spirito Santo in occasione della Pentecoste. Al contrario il Deteuremonio condanna fermamente tutti quelli che cercano di conoscere il futuro senza essere ispirati da Dio partendo dal presupposto che tali persone ricevano i loro poteri profetici da entità demoniache. Anche negli Atti degli Apostoli è raccontato un esempio molto conosciuto di profezie formulate con l’aiuto dei demoni. Riteniamo opportuno riassumere il passo in cui i poteri profetici vengono attribuiti ai demoni. In una cittadina in cui si erano recati gli Apostoli esisteva una schiava che era in grado di formulare delle profezie che puntualmente si avveravano. Il padrone di tale schiava aveva guadagnato notevolissime somme di denaro dal momento che aveva dato il permesso alla sua schiava di effettuare profezie a tutti quelli che ne facevano richiesta fermo restando che tali persone dovevano pagare una somma di denaro per ottenere tali profezie. Pietro venne a sapere dell’esistenza di tale schiava dotata di poteri profetici ma subito pensò che tale schiava dovesse le sue capacità profetiche all’aiuto dei demoni. Di conseguenza si recò da tale donna mentre ella formulava le sue profezie. Pietro eseguì un esorcismo sulla schiava scacciando i demoni che la possedevano. Dopo tale esorcismo la schiava perse tutti i suoi poteri profetici con grave disappunto del suo padrone che non fu più in grado di ottenere ingenti guadagni derivanti dalle capacità profetiche della sua schiava. Come si vede nella Bibbia esistono sia esempi di profezie dovute all’ispirazione divina sia altri esempi che trovano la loro origine nei poteri dei demoni. Di conseguenza possiamo comprendere bene la preoccupazione di Nostradamus di essere accusato dall’Inquisizione e dai suoi nemici di aver ricevuto i poteri profetici da entità demoniache. Riguardo alle sue profezie il veggente in alcune quartine delle Centurie afferma che egli effettuava le sue profezie durante la notte. Nostradamus si ritirava nel suo studio di notte e osservava le stelle dalla finestra del suo studio studiando i movimenti celesti al fine di conoscere gli eventi futuri. Nel suo studio Nostradamus consultava i suoi libri di astrologia ed attendeva di essere raggiunto dall’ispirazione divina in modo da venire a conoscenza degli eventi futuri. Dobbiamo dire che il veggente possedeva una concezione ciclica del tempo e della storia. Tale concezione si riscontra in molti popoli e civiltà antiche. Nostradamus era convinto che il nostro ciclo storico dominato dalla luna si sarebbe concluso con una conflagrazione finale dopo la quale pochissimi esseri umani sarebbero sopravvissuti. Nostradamus pensava altresì che dopo la fine del nostro ciclo dominato dalla Luna sarebbe conciliata una nuova era storica che sarebbe stata dominata dal Sole. Dopo la fine di quest’altro ciclo il profeta pensava che sarebbe iniziato un nuovo periodo dominato questa volta da Saturno. Nostradamus ha formulato anche predizioni riguardanti gli eventi apocalittici che avranno luogo poco prima della conflagrazione finale. Egli ha affermato che il mondo prima del disastro finale subirà tali e tante inondazioni e diluvi che non resterà alcuna terra che non sarà coperta dalle acque. Secondo il nostro autore tali inondazioni dureranno così a lungo che si salveranno solamente quelli che abitano sulle montagne. Inoltre prima e durante tali inondazioni dal cielo cadranno in abbondanza pietre incandescenti e fuoco che completeranno tale quadro apocalittico. Concludiamo il nostro discorso sull’opera profetica di Nostradamus mettendo in evidenza che il profeta conclude la lettera al figlio Cesare con un affermazione molto interessante e misteriosa Nostradamus accenna a un testo scritto in prosa in grado di dare con precisione una chiave di lettura alle sue profezie molto spesso oscure. Secondo il veggente tale testo chiarificatore sarà ritrovato solamente dopo che il genere umano sarà stato massacrato da guerre terrificanti. Solo allora tutti gli uomini che saranno sopravvissuti a tali guerre riusciranno finalmente a comprendere integralmente e completamente il significato delle profezie di Nostradamus. Infine Nostradamus afferma che quando sarà ritrovato questo testo chiarificatore non solo non vi saranno guerre terribili ma vi sarà anche una terrificante forma di peste che colpirà il genere umano insieme ad una forma di carestia che colpirà furiosamente il nostro pianeta. Tutti questi apocalittici eventi a detta del veggente avranno una sola e unica motivazione ossia punire gli uomini per le loro colpe e le loro iniquità. Come si vede Nostradamus aveva un forte senso del peccato ed era fermamente convinto che niente e nessuno sarebbe sfuggito alla punizione divina. Prof. Giovanni Pellegrino Read the full article
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